Le scie chimiche sono una realtà
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
E dire che una volta la sezione era seria...
Ora predomina la randomness basata su quello a cui farebbe piacere credere
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Justine- ----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:E dire che una volta la sezione era seria...
Ora predomina la randomness basata su quello a cui farebbe piacere credere
Effettivamente andrebbe - per essere clementi - in agorà, per esserlo meno in chiachieriamo, per essere realisti in confronto fede-ateismo e se si vuole essere realisti davvero in un'altra sezione che abbiamo non visibile agli utenti
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Zona invisibile per raccogliere thread come questi... Uhm
Immagino abbia un nominativo del tipo "cesso degli utenti" o cose simili :D
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Zona invisibile per raccogliere thread come questi... Uhm
Immagino abbia un nominativo del tipo "cesso degli utenti" o cose simili :D
nono, è un semplice cestino di winzozziana memoria
nemmeno è un segreto
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Complotto dei complottari
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Quando parla di "realtà alternativa fallace che fa andare fuori strada facendo perdere tempo" mi ricorda l'ultima versione di Temple Run
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Niente affatto. C'è poco da scherzare, davvero.jessica ha scritto:sono felice per te, almeno nel primo caso. di sicuro si tratta di attività più salutari che pistolare... riguardo al punto due, sbagli. non è neccessario rinunciare a niente. e, anche se lo fosse, chi ha detto che la "razionalità" sia l'unico metodo di discriminare le credenze? anzi, nella stragrande maggioranza delle persone e per la stragrande maggioranza dei casi, quel metodo non viene affatto usato. eppure non è che tutti credano a tutto.Minsky ha scritto:Io non dormo, se non sto qui a pistolare è perché sono in montagna oppure (più raramente) sono impegnato con il lavoro.
riguardo la prova dell'invalidità della tua dimostrazione, sbagli ancora. l'ho fatto eccome, e più di una volta. anzi lo fai tu stesso proprio in queste righe quando parli di "in linea di prncipio". se il teorema di minsky prevede che dati due numeri x e y la loro somma sia sempre uguale al loro prodotto, mi basta mostrarti che 3+2 fa 5 mentre 3x2 fa 6 per chiuderla là. ed è quello che accade col tuo teorema (che, detto tra noi, non posso credere tu ritenga deavvero un teorema e che tu creda davvero al suo contenuto, ma vabbè, stiamo a scherzà e scherziamo...)
Ma andiamo con ordine.
Io non ho detto che la razionalità sia l'unico metodo di discriminare le credenze. Io ho detto al contrario che non esiste un metodo per discriminare le credenze. Un tale ipotetico metodo non lo possiedono i credenti, ma neppure i non credenti. Le credenze non sono discriminabili, in linea di principio. Questo ho scritto.
Poiché ho già fornito ampie e rigorose dimostrazioni della mia tesi, appunto, in linea di principio, che significa con argomenti logici e razionali, non mi resta che dare qualche esempio pratico di come la cosa agisca nella realtà concreta e quotidiana.
Ti ricorderai sicuramente di Jillo, un utente che ha frequentato il forum per un lungo periodo. Jillo si è professato credente cattolico, rigorosamente ligio alla dottrina della chiesa salvo qualche piccolo dettaglio. Per esempio, lui credeva a Gesù risorto, ma non alla Madonna assunta in cielo. Come vedi l'esempio che ho fatto sopra non è scaturito da una mia fantasia: ho citato un caso vero. Jillo non è stato in grado di rendere conto del perché Gesù sì e la Madonna no. Esattamente come Nadine, più recentemente, si è dimostrata incapace di spiegare perché crede fermamente che la sindone sia stata impressa da un raggio laser, ma non vuole credere che la stessa sindone sia stata creata da Gesù in un momento successivo, magari nel medioevo. Nadine implicitamente pone dei limiti all'onnipotenza divina, violando un "assioma" basilare della sua credenza, ma non sa spiegare perché. E bisogna concederle clemenza, in quanto non può spiegarlo: la spiegazione non esiste, in linea di principio, cioè assolutamente. Questo vuol dire "in linea di principio". Puoi inventarti se vuoi delle spiegazioni affabulatorie e involute per far finta che un motivo ci sia, per compiere una scelta tra un elemento di una credenza e un altro. Ma sono solo pretesti fittizi. È teologia, insomma.
Torniamo a Jillo.
Jillo quando uscì la notizia che una statuina della Madonna a Medjugorje riluceva nel buio prese posizione dicendo che lui credeva alle apparizioni di Medjugorie, e che la statuina della Madonna fosforescente molto probabilmente era un miracolo "autentico". Ne seguì un divertente scambio a conclusione del quale Jillo mi propose una scommessa, o una sfida, come vogliamo chiamarla. Disse che, quando si fosse verificato il "segno" sulla collina delle apparizioni, annunciato dai veggenti, avrei dovuto andare con lui a Medjugorje a vedere il "segno", e la sua scommessa era che sarei rimasto così colpito dal "segno" e dall'atmosfera mistica da convincermi alla conversione. La conversione alla vera fede, quella cattolica, s'intende. Accettai senza esitazione la scommessa, essendo perfettamente tranquillo che non sarei mai stato chiamato a onorare la parola data. Infatti non ci sarà mai alcun "segno" sulla collina, ma questo fatto ovviamente non tocca minimamente la granitica fede dei credenti che affollano Medjugorje.
Per l'inciso, la famosa statuina fu prelevata da incaricati del vaticano che dovevano studiarla e stabilire se fosse miracolosa o meno. A distanza di due anni, non si sono ancora pronunciati. Evidentemente non vogliono deludere i fedeli rivelando che è stata verniciata con la bomboletta degli scherzi di carnevale.
Ora, è ovvio che qualunque persona di normale buon senso, se vede un oggetto che diffonde un barlume verdastro nel buio, pensa che sia per effetto di una sostanza fosforescente. Solo un sempliciotto stupido come una capra può pensare che debba essere una manifestazione "miracolosa". Eppure Jillo non sembrava stupido. E il colmo è, che poteva benissimo essere così stupido da credere alla statuina miracolosa, ma essere del tutto normale ed efficiente nella sua vita quotidiana, nel lavoro e in ogni azione pratica. Questa schizofrenia tipica dei credenti, apparentemente così innocua, è in realtà pericolosissima. Ma su questo tornerò in un'altra occasione.
Jillo, per quanto mi ricordo, è un appassionato di auto e motori. Poniamo il caso che il suo lavoro sia in quel ramo, magari fa l'elettrauto. Dico così, tanto per sviluppare l'esempio. Essere un credente nella Madonna di Medjugorje può compromettere la capacità di Jillo di essere un buon elettrauto? Molto probabilmente no. Jillo, da elettrauto, sa che il motorino di avviamento va collegato alla batteria con un cavo di almeno 50 millimetri di sezione. Se la sezione è insufficiente, il cavo si brucia. Questa non è una credenza arbitraria: Jillo potrebbe dubitare che siano necessari 50 mm, collegare il motorino con un cavo da mezzo millimetro, e constatare che il motore non si avvia e il cavo si brucia. Può fare una prova, e verificare come stanno le cose. Questo genere di conoscenze pratiche, verificabili, sono quelle che anche i credenti usano per regolarsi nella vita quotidiana e concreta. In questo ambito, esistono molti possibili criteri che permettono di discriminare le nozioni vere da quelle false. Nella religione tali criteri non esistono, non possono esistere in linea di principio, e anzi se esistessero la religione stessa non potrebbe "funzionare".
Ma come "funziona" la religione? È interessante vedere che ogni superstizione si basa sugli stessi principi. Per esempio, come "funziona" la magia? Io l'ho scoperto da ragazzo. Adesso vi rivelo questo segreto: come "funziona" la magia.
Non ricordo se comprai il libro da una bancarella di libri usati o remainder o se me lo regalò qualcuno, fatto sta che mi venne in mano un libro intitolato (vado a memoria, il libro non ce l'ho più da tantissimi anni) "il grande libro della magia bianca e della wicca". Ebbene, quel libro mantenne la promessa di mostrarmi come agisce la magia. C'erano molti capitoli nel libro, era piuttosto corposo, ma mi bastarono poche pagine. Cominciai a leggerlo dall'inizio, e fin da subito notai che ogni procedimento richiedeva qualche tipo di "ingrediente" estremamente difficile da ottenere. Non che prescrivesse di procurarsi sangue di drago o zoccoli di unicorno, sarebbe stato troppo evidente l'impossibilità di realizzare gli incantesimi. Ma prescriveva un singolo dettaglio estremamente difficile o faticoso da realizzare. Per esempio, per costruire la bacchetta magica, necessaria all'esecuzione di ogni magia, ci si doveva procurare un bastoncino da un ramo di una pianta esotica, e per giunta il rametto andava staccato solo in una notte di plenilunio, ma con l'aggiunta di altre condizioni astrali complicate, e poi il procedimento per renderla operativa richiedeva ancora molte condizioni astruse e complesse. Perciò, se costruisci una bacchetta magica e non riesci a realizzare le magie, è perché non hai seguito le istruzioni in modo sufficientemente preciso. Basta un minimo dettaglio, e la magia non funziona. Niente di strano se non funziona mai: è impossibile avere la certezza di aver fatto tutto nel modo dovuto. Non c'è un criterio che ti garantisca il funzionamento della magia. Mai. Ecco come funziona la magia: grazie ad una "clausola" di garanzia per la quale non puoi mai invocare il difetto del mago, ma solo il tuo difetto. La religione funziona esattamente nello stesso modo! Come molte altre cose. Quando ti dicono: "svuota la mente, annulla ogni pensiero", così raggiungerai l'illuminazione o salcazzo. No: appena ti sforzi di non pensare a niente, ti si affollano pensieri su pensieri in testa. E chi propone queste meditazioni mistiche lo sa benissimo che è così. Ma dice che è colpa tua se non riesci a raggiungere l'illuminazione! Il santone ci riesce. Non ci credi? Non puoi dimostrare che non ci riesce.
La religione, in effetti, come ho accennato sopra, ha bisogno del non-senso per funzionare. La religione deve necessariamente alloggiare in un "vuoto" ontologico dove gli enti non sono mai definiti. La definizione li distruggerebbe. La religione è non-senso, è il regno dell'alienazione e dell'idiozia. Se esistessero dei criteri che permettono di discernere le credenze "valide" da quelle "fasulle", trac: la religione non funzionerebbe più. Al clero è necessario che nessuno possa arguire sulla validità dei dogmi. Il clero stesso ha tutto l'interesse a lasciare ogni concetto nel vago.
Ci sono ovviamente delle differenze tra le varie religioni, ma non su questo piano. Le differenze riguardano solo le regole pratiche, inginocchiarsi piuttosto che stendersi per terra, elementi di scenografia. La sostanza è identica per tutte. La sostanza base della religione è la nullità del pensiero, l'annichilazione del raziocinio in cui ogni capacità di fare differenza è annullata. Non essendoci differenze, diviene impossibile compiere scelte. Ecco perché il credente non è in grado di scegliere le proprie credenze, ma le assorbe passivamente e solo per caso ne accetta alcune e ne rifiuta altre. In pratica, è costretto a credere a qualunque cosa, e di fatto ci sono milioni e miliardi di persone che credono ad idiozie mostruose. E hanno pure l'impressione di aver scelto l'unica "verità"!
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Su certe cose magari non andremmo del tutto d'accordo, fratello... Ma lasciatelo dire: scrivi da dio!
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Secondo me lo interpreterá come un insulto :/
Per me scrive come un essere umano con molta lungimiranza... Uno di quelli i cui libri si dovrebbero leggere spesso.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
diciamo invece che jillo non crede alla madonna fluorescente assunta in cielo!
due mezze verità le hai però dette!
esilarante
grazie per il benvenuto, furbetto
"una mezza verità è una bugia intera"
(Prov.Yiddish)
Perdonami amico, ma su questo punto non concordo affatto.
I credenti ci riescono davvero. Noi riusciamo a svuotare la mente senza sforzo e in men che non si dica.
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Minsky ha scritto: Quando ti dicono: "svuota la mente, annulla ogni pensiero", così raggiungerai l'illuminazione o salcazzo. No: appena ti sforzi di non pensare a niente, ti si affollano pensieri su pensieri in testa.
Perdonami amico, ma su questo punto non concordo affatto.
I credenti ci riescono davvero. Noi riusciamo a svuotare la mente senza sforzo e in men che non si dica.
Ultima modifica di jillo il Ven 15 Mag 2015 - 11:34 - modificato 2 volte.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
infatti, è già abbastanza difficile trovare lavoro qua, figuriamoci là
proverbio sbagliato, io posso essere contemporaneamente introversa ed estroversa a seconda delle situazioni senza snaturarmi per questo
proverbio sbagliato, io posso essere contemporaneamente introversa ed estroversa a seconda delle situazioni senza snaturarmi per questo
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:
proverbio sbagliato,
preso nota.
farò presente a quell'intelligentone dell'autore.
Justine ha scritto:
io posso essere contemporaneamente introversa ed estroversa a seconda delle situazioni senza snaturarmi per questo
Una nota specifica che il proverbio non vale per gli x-men
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
una nota specifica che il proverbio non vale per gli x-men
Mai sentito parlare di comuni esseri umani che a seconda delle situazioni preferiscono mostrare comportamenti estroversi (es. con amici più cari) ed introversi (con chi non conoscono o persone non gradite, magari quando si ha di meglio da fare)?
Osta, adesso sono pure una donna mutante
fa piacere, metti che debba difendermi dai meteoriti vaganti in giardino
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:una nota specifica che il proverbio non vale per gli x-men
Mai sentito parlare di comuni esseri umani che a seconda delle situazioni preferiscono mostrare comportamenti estroversi (es. con amici più cari) ed introversi (con chi non conoscono o persone non gradite, magari quando si ha di meglio da fare)?
Osta, adesso sono pure una donna mutante
fa piacere, metti che debba difendermi dai meteoriti vaganti in giardino
Ma no... non volevo offenderti, scherzavo. ci mancherebbe. ti apprezzo molto come utente e in ogni caso non sarebbe mia intenzione essere scortese con nessuno.
Sono naturali reazioni emotive differenti in differenti circostanze. Magari più difficile essere intro ed estro.. in contemporanea e, quantomeno, se le intendiamo come qualità personali intrinseche.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Già buona cosa sul concordare che non siano estrinseche
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Troppo buono! Grazie dell'apprezzamento. Devo riconoscere che anche tu quando ti impegni sai produrre contenuti molto piacevoli.primaverino ha scritto:Su certe cose magari non andremmo del tutto d'accordo, fratello... Ma lasciatelo dire: scrivi da dio!
Mi volete confondere! Grazie!Justine ha scritto:Secondo me lo interpreterá come un insulto :/
Per me scrive come un essere umano con molta lungimiranza... Uno di quelli i cui libri si dovrebbero leggere spesso.
E non quello che ho riportato io? Tu non credi alla Madonna assunta in cielo calzata e vestita, giusto?jillo ha scritto:diciamo invece che jillo non crede alla madonna fluorescente assunta in cielo!
Ah, ecco. Forse anche più che mezze?jillo ha scritto:due mezze verità le hai però dette!
Sinceramente.jillo ha scritto:esilarante
grazie per il benvenuto, furbetto
Bene, allora visto che due mezzi = un intero, ho detto una verità.jillo ha scritto:"una mezza verità è una bugia intera"
(Prov.Yiddish)
Ah, Jillo, questa è una provocazione bella e buona! Tu pensi che non riuscirò a trattenermi dal commentare "voi credenti avete sempre la mente vuota". Invece no, mi trattengo. Osserva quanto sono imperturbabile. E senza nemmeno essere buddista!!!jillo ha scritto:Minsky ha scritto: Quando ti dicono: "svuota la mente, annulla ogni pensiero", così raggiungerai l'illuminazione o salcazzo. No: appena ti sforzi di non pensare a niente, ti si affollano pensieri su pensieri in testa.
Perdonami amico, ma su questo punto non concordo affatto.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Minsky ha scritto: Tu pensi che non riuscirò a trattenermi dal commentare "voi credenti avete sempre la mente vuota".
...
Minsky ha scritto: ... No, bellezza, i credenti non pensano. Come tu stai dimostrando. Buona vita, e ricordati che hai solo quella.
Una mente vuota non costituisce un grosso pericolo per la società. Una mente vuota ha lo stesso peso di qualsiasi altra mente vuota pescata a casaccio.
E' quando la mente è piena che dovremmo tutti quanti preoccuparci di che cosa lo sia.
Ora noi siamo membra di uno stesso corpo... la chiesa. la testa è una soltanto (Lc, 1,2,3stella)
pensa che casino se fossimo tutte menti di uno stesso membro. è anche brutto da sentire.
da piccoli, al catechismo, ci dicevano di non pensare. dio vede e provvede (Pc,Pd,Fi)
pensare troppo fa male. se qualcosa di intelligente ti passa per la testa rischi di insuperbirti.
vanità e superbia.
già, tu sai che la superbia è padre del peccato?
Tenere la mente vuota è una questione di fede.
LA FEDE!
Sai che se hai la fede non hai bisogno della ragione?
Se non devi ragionare non occorre cercare rispose in inutili pensieri (sal.forza,4)
Le risposte al senso vengono dal cuore, non dalla ragione.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Tu mi sembri un xmanx2, guarda
Comunque il fulcro nodale è che le cose vanno in merda proprio perché ci sono troppe teste galleggianti (dunque vuote), in proporzione a quelle piene e pensanti, che non per nulla, come in acque marittime, nella società son costrette ad affondare
Comunque il fulcro nodale è che le cose vanno in merda proprio perché ci sono troppe teste galleggianti (dunque vuote), in proporzione a quelle piene e pensanti, che non per nulla, come in acque marittime, nella società son costrette ad affondare
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Tu mi sembri un xmanx2, guarda
No, ti sbagli. IMHO
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
jillo ha scritto:Sai che se hai la fede non hai bisogno della ragione?
Ti si nota, figliolo
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
primaverino ha scritto:Justine ha scritto:Tu mi sembri un xmanx2, guarda
No, ti sbagli. IMHO
vedevo semplicemente un excursus molto simile a quello dei famigerati "thread della merda" di x., inopportunamente da noi rinominati, cose in cui si dice tutto di niente, insomma, con la frasetta a chiosare il tutto per fingere di avere i pensieri glitterati
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
No, lui è un bravo ragazzo e anche simpatico quando non blatera di religione. Lasciagli il modo di esprimersi su altro, vedrai che sembra normale.Justine ha scritto:Tu mi sembri un xmanx2, guarda
Comunque il fulcro nodale è che le cose vanno in merda proprio perché ci sono troppe teste galleggianti (dunque vuote), in proporzione a quelle piene e pensanti, che non per nulla, come in acque marittime, nella società son costrette ad affondare
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Minsky ha scritto:No, lui è un bravo ragazzo e anche simpatico quando non blatera di religione. Lasciagli il modo di esprimersi su altro, vedrai che sembra normale.Justine ha scritto:Tu mi sembri un xmanx2, guarda
Comunque il fulcro nodale è che le cose vanno in merda proprio perché ci sono troppe teste galleggianti (dunque vuote), in proporzione a quelle piene e pensanti, che non per nulla, come in acque marittime, nella società son costrette ad affondare
Mi hai rovesciato
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Ecco, è proprio questo genere di atteggiamento che io trovo estremamente pericoloso.jillo ha scritto:Minsky ha scritto: Tu pensi che non riuscirò a trattenermi dal commentare "voi credenti avete sempre la mente vuota".
...Minsky ha scritto: ... No, bellezza, i credenti non pensano. Come tu stai dimostrando. Buona vita, e ricordati che hai solo quella.
Una mente vuota non costituisce un grosso pericolo per la società. Una mente vuota ha lo stesso peso di qualsiasi altra mente vuota pescata a casaccio.
E' quando la mente è piena che dovremmo tutti quanti preoccuparci di che cosa lo sia.
Ora noi siamo membra di uno stesso corpo... la chiesa. la testa è una soltanto (Lc, 1,2,3stella)
pensa che casino se fossimo tutte menti di uno stesso membro. è anche brutto da sentire.
da piccoli, al catechismo, ci dicevano di non pensare. dio vede e provvede (Pc,Pd,Fi)
pensare troppo fa male. se qualcosa di intelligente ti passa per la testa rischi di insuperbirti.
vanità e superbia.
già, tu sai che la superbia è padre del peccato?
Tenere la mente vuota è una questione di fede.
LA FEDE!
Sai che se hai la fede non hai bisogno della ragione?
Se non devi ragionare non occorre cercare rispose in inutili pensieri (sal.forza,4)
Le risposte al senso vengono dal cuore, non dalla ragione.
La chiesa qui è chiarissima! chi pensa di salvare sé stesso con le proprie forze, confidando nella propria ragione, si perderà (att.'ntani 3.5)
È la stessa forma mentis che genera la ferocia islamica, tanto per dire. Ma non mi dilungherò qui a sviluppare questo argomento.
Vorrei invece farti osservare una cosa molto semplice. Tu la mattina (di un giorno lavorativo) ti alzi e vai al lavoro nella tua officina di elettrauto. Non ci pensi neanche a startene a casa a far niente o andartene a spasso a bighellonare. E lo stesso vale per tutti quelli che devono guadagnarsi il pane con il sudore della fronte. Se però un giorno improvvisamente tutti decidessero di fare come predichi tu qui sopra, lasciare che sia dio a provvedere e smettessero di pensare e di lavorare, quanto durerebbe l'umanità?
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
E ora mi fai diventare elettrauto?Minsky ha scritto:
Vorrei invece farti osservare una cosa molto semplice. Tu la mattina (di un giorno lavorativo) ti alzi e vai al lavoro nella tua officina di elettrauto. Non ci pensi neanche a startene a casa a far niente o andartene a spasso a bighellonare. E lo stesso vale per tutti quelli che devono guadagnarsi il pane con il sudore della fronte.
non grazie, quelli sgobbano. io invece posso permettermi di bighellonare più o meno quanto mi pare.
se non avessi già esperienza di questo tuo originale senso dell'umorismo penserei che tu stia perdendo colpi.
Non si può. Non si deve.Minsky ha scritto:
Se però un giorno improvvisamente tutti decidessero di fare come predichi tu qui sopra, lasciare che sia dio a provvedere e smettessero di pensare e di lavorare,
E' per questo che a caparra del bene comune dio ci ha concesso il libero arbitrio. Affinché alcuni pur vedendo non credano e non credendo confidino nelle sole proprie forze e nel confidare fiduciosi in loro continuino a profondersi per tirar avanti il carrozzone
In questo mondo ciascuno deve fare i propri compitini, chi più chi meno.
e poi ciascuno ha (o crede di avere) il proprio dio e il mio mi ha concesso il dono della fede e pace in terra
Non lo so.Minsky ha scritto:
quanto durerebbe l'umanità?
Per alcuni doveva finire tutto nel 2015. Per altri nel 2017.
Il mondo è pieno di lazzaroni, pigroni indolenti. Tutti a lamentarsi e ad incrociare le braccia ... ecco perché le cose andranno a scatafascio e prima o poi affonderemo davvero tutti quanti.
Non mi conosci bene, ma confermo quanto di me dice Minsky, sono un bravo ragazzo, anche una personcina semplice... ti giuro sull'esimio Loki che non sono tipo da pensieri troppo smaltati... non sarò mica il primo credente col quale hai a che fare?Justine ha scritto:
cose in cui si dice tutto di niente, insomma, con la frasetta a chiosare il tutto per fingere di avere i pensieri glitterati
Justine ha scritto:
...mi sembri un xmanx2 ...
Te la passo come un lapsus, forse volevi scrivere Xman2 ?
Maccerto.
Justine, non sei la prima fanciulla che sente il bisogno di rivolgermi apprezzamenti del genere, eppure sei la prima alla quale sia bastato un superficiale contatto virtuale.
grazie.
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Prima di attribuire agli altri lapsus insussistenti, checka per bene i recenti pregressi del forum: si tratta dell'utente xmanx, rinominato d'ufficio con un nome innominabile
Xman2 non ha inoltre significato, se si ha un minimo di confidenza con la saga
In quanto al primo quote, quello che hai detto è un non sequitur, non ha nulla a che vedere né con semplicità (anche se sono le banalità ad essere sovente glitterate, per ovvi limiti costruttivi)
Il resto non è Mastercard, ma nemmeno apprezzamento
Xman2 non ha inoltre significato, se si ha un minimo di confidenza con la saga
In quanto al primo quote, quello che hai detto è un non sequitur, non ha nulla a che vedere né con semplicità (anche se sono le banalità ad essere sovente glitterate, per ovvi limiti costruttivi)
Il resto non è Mastercard, ma nemmeno apprezzamento
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Grazie
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
I contatti virtuali, se posso aggiungere col rischio di andare OT, non sono sempre così superficiali, con una persona conosciuta esclusivamente per tali mezzi ci sono stata sotto per svariati anni, ed ancora non la dimentico.
Meno luoghi comuni per tutti, slogan pseudoelettorale
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Prima di attribuire agli altri lapsus insussistenti, checka per bene i recenti pregressi del forum: si tratta dell'utente xmanx, rinominato d'ufficio con un nome innominabile
Xman2 non ha inoltre significato, se si ha un minimo di confidenza con la saga
In quanto al primo quote, quello che hai detto è un non sequitur, non ha nulla a che vedere né con semplicità (anche se sono le banalità ad essere sovente glitterate, per ovvi limiti costruttivi)
Il resto non è Mastercard, ma nemmeno apprezzamento
Dell'utente xmans avevo già letto prima di tornare a bazzicare da queste parti e della saga in sé non me frega nulla
...
forse non ti erano chiare le mie intenzioni scherzose e il faticoso tentativo di un approccio anti-scazzo con un utente che conosco appena
In futuro anticiperò di qualche giorno ogni mia eventuale futura intenzione di adottare toni scherzosi con un messaggio privato indirizzato alla tua casella
I contatti virtuali, se posso aggiungere col rischio di andare OT, non sono sempre così superficiali, con una persona conosciuta esclusivamente per tali mezzi ci sono stata sotto per svariati anni, ed ancora non la dimentico.
non ho dubbi. quindi?
L'attributo superficiale non qualificava il contatto virtuale generalmente inteso, semmai il particolare scambio di post con te ... volutamente superficiale
Justine ha scritto:
Meno luoghi comuni per tutti, slogan pseudoelettorale
In ogni caso per conferire rilevanza coercitiva al tuo slogan dovresti proporre di inserirlo nel regolamento e comminare tanto di bannata diretta a tutti gli utenti ricorrenti ai luoghi comuni ... e magari stilare una casistica dei luoghi comuni più sgraditi al forum.
Diversamente ti proporrei di astenerti dallo stabilire personali direttive di bella scrittura
ancora senza intenti scazzanti
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Se vuoi portare avanti uno showcase di ridicolaggini, ti ricordo che anche tu stai fendendo di proposte e direttive, modifica il regolamento, suvvia
Scelgo personalmente con chi essere amichevole, non mi sento obbligata a contraccambiare con chi non mi garba: un esempio su questo forum è Jessica, non ha mai chiesto con false moine la mia vicinanza o simpatia, ma a me è una persona che va a genio, prescindendo dalla vicinanza o meno di idee
Per cui possiamo tornare alle reciproche posizioni, possibilmente senza conciliare acqua e olio
Scelgo personalmente con chi essere amichevole, non mi sento obbligata a contraccambiare con chi non mi garba: un esempio su questo forum è Jessica, non ha mai chiesto con false moine la mia vicinanza o simpatia, ma a me è una persona che va a genio, prescindendo dalla vicinanza o meno di idee
Per cui possiamo tornare alle reciproche posizioni, possibilmente senza conciliare acqua e olio
Ultima modifica di Justine il Lun 18 Mag 2015 - 13:23 - modificato 1 volta.
Justine- ----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Inoltre di xmanx te ne dovrebbe fregare, visto che poi sballi fuori dandomi la colpa di citare male gli x-men, per dire
I contatti virtuali erano da te specificati in toto, non c'è cenno di un "i contatti virtuali tra me e J." con annesso attributo di superficialità
Di altri peli nell'uovo non faccio menzione
I contatti virtuali erano da te specificati in toto, non c'è cenno di un "i contatti virtuali tra me e J." con annesso attributo di superficialità
Di altri peli nell'uovo non faccio menzione
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:
I contatti virtuali erano da te specificati in toto, non c'è cenno di un "i contatti virtuali tra me e J." con annesso attributo di superficialità
jillo ha scritto:
Justine, non sei la prima fanciulla che sente il bisogno di rivolgermi apprezzamenti del genere, eppure sei la prima alla quale sia bastato un superficiale contatto virtuale.
Justine ha scritto: Inoltre di xmanx te ne dovrebbe fregare, visto che poi sballi fuori dandomi la colpa di citare male gli x-men
mi sa che ...
senti Justine, è ora di pranzo
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Per l'appunto: superficiale contatto virtuale. Non "superficiale contatto virtuale CON TE". Non si intende se qualifichi tutti i contatti virtuali superficiali, o solamente questo. Differenza abissale, lo specchio riportalo dal robivecchi
ho già pranzato, a j'ho da lavurè sulle mie passioni, sayonara
ho già pranzato, a j'ho da lavurè sulle mie passioni, sayonara
Justine- ----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Per l'appunto: superficiale contatto virtuale. Non "superficiale contatto virtuale CON TE".
ho già pranzato, a j'ho da lavurè sulle mie passioni, sayonara
ah, ok, oooora è chiaro
mi stai coglionando
fà buona digestione
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
-Messaggio doppio, editato da me-
Ultima modifica di Justine il Lun 18 Mag 2015 - 13:53 - modificato 1 volta.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Se non cogli la differenza tra contatto superficiale e contatto superficiale con UNA persona, cazzi tuoi
Si scive "fa' " con l'apostrofo, è abbreviativo di fai, gli accenti c'entrano poco, comunque
Getdafucout, go
Si scive "fa' " con l'apostrofo, è abbreviativo di fai, gli accenti c'entrano poco, comunque
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Se non cogli la differenza tra contatto superficiale e contatto superficiale con UNA persona, cazzi tuoi
jillo ha scritto: "Justine, non sei la prima fanciulla che sente il bisogno di rivolgermi apprezzamenti del genere, eppure sei la prima alla quale sia bastato un superficiale contatto virtuale."
E a te non è proprio chiaro a chi mi stavo rivolgendo con quel sei tu controparte di un contatto superficiale?
Justine ha scritto: Si scive "fa' " con l'apostrofo, è abbreviativo di fai, gli accenti c'entrano poco, comunque
Anche questa tua lezioncina di italiano c'entra nulla con le altre stronzate che scrivi per cercare di cascare in piedi.
Ti stai svalutando
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Non parliamo di me, infatti. Parliamo di univocità o biunivocità nei rapporti virtuali, visto che li hai buttati in mezzo
E allora da ciò il dubbio- sono tutti o in parte, come da te superficialmente indicato, superficiali? Non era specificato, da questo il dubbio
Ho risposto: non lo sono per me in toto, ma questo è un perfetto esempio di uno che lo è
Per il resto, la lingua ha delle regole. Se devo essere una poverina perché le faccio notare, duplici affari tuoi
E allora da ciò il dubbio- sono tutti o in parte, come da te superficialmente indicato, superficiali? Non era specificato, da questo il dubbio
Ho risposto: non lo sono per me in toto, ma questo è un perfetto esempio di uno che lo è
Per il resto, la lingua ha delle regole. Se devo essere una poverina perché le faccio notare, duplici affari tuoi
Justine- ----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
"Svalutando", dice, poi- ostia, adesso devo brillare come 'n ametista per far piacere agli altri
Il mondo è curioso
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:"Svalutando", dice, poi- ostia, adesso devo brillare come 'n ametista per far piacere agli altri
Il mondo è curioso
Guarda che non me frega niente se e quanto riesci ad apparire bella. Qui non hai alcun "dovere" di brillare. Che poi ti stia svalutando è un dato oggettivo indipendente dalle eventuali tue aspirazioni o eventuali aspettative della platea degli utenti.
Ti chiedo solo "la cortesia" di non prendermi per il culo (nel caso specifico lo stavi facendo ma con l'effetto, per me irrilevante, solo di svalutare te stessa)
Mi sono espresso in un italiano comprensibile?
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Sei tu che mi hai detto "svalutando", fossi merce da comprare, bada bene
Non ho alcuno scopo qui se non di chiacchierare, come tutti. Se c'è un detector per le prese per il culo, attacchiamoci un'altra spina perché di perdere tanto tempo in infantilismi e simpatie da confermare non ne ho voglia: danke schön
Non ho alcuno scopo qui se non di chiacchierare, come tutti. Se c'è un detector per le prese per il culo, attacchiamoci un'altra spina perché di perdere tanto tempo in infantilismi e simpatie da confermare non ne ho voglia: danke schön
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Justine ha scritto:Sei tu che mi hai detto "svalutando", fossi merce da comprare, bada bene
...
non so perché ma voglio escludere che tu non capisca, preferisco pensare che lo stia facendo apposta
...e hai deciso di continuare a prendermi per il culo
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Se mi dici che "non comprendo" (grazie!), di certo non posso "decidere". Viva la consecutio, e possibilmente addio
Justine- ----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Bravissimo, hai centrato il punto. La religione non è per tutti, è solo per quelli "furbi" che possono campare di rendita, come te, a quanto pare. Non c'entra niente l'umorismo, non scherzo su questi argomenti. Oppure pensi che io faccia dell'umorismo sulla religione? Ti avevo qualificato elettrauto in un contesto puramente discorsivo, per elaborare un esempio nella risposta che davo a Jessica. Fare l'elettrauto è comunque un mestiere perfettamente dignitoso e onesto, oltre che utile. Fare il chierico viceversa è vivere da parassita, vivere sulle spalle degli imbecilli che la religione la subiscono. Il tuo dio è il denaro, la ricchezza prodotta dagli schiavi sottomessi al sistema capitalistico generato e sostenuto dal clero di tutte le religioni. Non sei credente d'altro, questo è evidente. Il mondo non è "pieno" di pigroni indolenti, quelli sono una ristretta casta che peraltro consuma e distrugge le risorse del pianeta, anche indirettamente con l'istigazione al popolo bue a riprodursi come conigli, per tenerli nella povertà, nell'ignoranza e nella schiavitù. L'ignoranza è il motore di tutte le religioni, in occidente nonostante i disperati sforzi di sopprimere l'impulso del popolo verso la libertà c'è stato un periodo storico in cui il popolo è stato vicino a riprendersi il potere e la religione è stata affossata, ma oggi i maledetti imperversano di nuovo aiutati dalla politica corrotta e dai criminali della finanza e da tutte le mafie. Io non so se l'umanità ce la farà a superare questa crisi, se ce la farà sarà necessariamente attraverso l'annichilazione di tutte le chiese e di tutte le religioni, altrimenti tutti periranno compresi i fetenti; e l'erba tornerà a crescere verde e rigogliosa.jillo ha scritto:E ora mi fai diventare elettrauto?Minsky ha scritto:
Vorrei invece farti osservare una cosa molto semplice. Tu la mattina (di un giorno lavorativo) ti alzi e vai al lavoro nella tua officina di elettrauto. Non ci pensi neanche a startene a casa a far niente o andartene a spasso a bighellonare. E lo stesso vale per tutti quelli che devono guadagnarsi il pane con il sudore della fronte.
non grazie, quelli sgobbano. io invece posso permettermi di bighellonare più o meno quanto mi pare.
se non avessi già esperienza di questo tuo originale senso dell'umorismo penserei che tu stia perdendo colpi.Non si può. Non si deve.Minsky ha scritto:
Se però un giorno improvvisamente tutti decidessero di fare come predichi tu qui sopra, lasciare che sia dio a provvedere e smettessero di pensare e di lavorare,
E' per questo che a caparra del bene comune dio ci ha concesso il libero arbitrio. Affinché alcuni pur vedendo non credano e non credendo confidino nelle sole proprie forze e nel confidare fiduciosi in loro continuino a profondersi per tirar avanti il carrozzone
In questo mondo ciascuno deve fare i propri compitini, chi più chi meno.
e poi ciascuno ha (o crede di avere) il proprio dio e il mio mi ha concesso il dono della fede e pace in terraNon lo so.Minsky ha scritto:
quanto durerebbe l'umanità?
Per alcuni doveva finire tutto nel 2015. Per altri nel 2017.
Il mondo è pieno di lazzaroni, pigroni indolenti. Tutti a lamentarsi e ad incrociare le braccia ... ecco perché le cose andranno a scatafascio e prima o poi affonderemo davvero tutti quanti.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
quel che dite è comprensibile, umano, condivisibile, per molti scomodo
"il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra... questi sono i nemici della croce di Cristo".
certamente, come avrai ben colto, anche il mio campare di rendita era da intendere in un contesto puramente discorsivo
poi sappiamo bene quanto il malcostume di predicare bene e razzolare male sia espressione di una contingenza ancora più umana nella quale potremmo vederci sguazzare veramente tutti
"il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra... questi sono i nemici della croce di Cristo".
certamente, come avrai ben colto, anche il mio campare di rendita era da intendere in un contesto puramente discorsivo
poi sappiamo bene quanto il malcostume di predicare bene e razzolare male sia espressione di una contingenza ancora più umana nella quale potremmo vederci sguazzare veramente tutti
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
uhm... c'è un motivo particolare per una risposta differita di quasi un mese? il ritorno del jillo?Minsky ha scritto:Niente affatto. C'è poco da scherzare, davvero.jessica ha scritto:sono felice per te, almeno nel primo caso. di sicuro si tratta di attività più salutari che pistolare... riguardo al punto due, sbagli. non è neccessario rinunciare a niente. e, anche se lo fosse, chi ha detto che la "razionalità" sia l'unico metodo di discriminare le credenze? anzi, nella stragrande maggioranza delle persone e per la stragrande maggioranza dei casi, quel metodo non viene affatto usato. eppure non è che tutti credano a tutto.Minsky ha scritto:Io non dormo, se non sto qui a pistolare è perché sono in montagna oppure (più raramente) sono impegnato con il lavoro.
riguardo la prova dell'invalidità della tua dimostrazione, sbagli ancora. l'ho fatto eccome, e più di una volta. anzi lo fai tu stesso proprio in queste righe quando parli di "in linea di prncipio". se il teorema di minsky prevede che dati due numeri x e y la loro somma sia sempre uguale al loro prodotto, mi basta mostrarti che 3+2 fa 5 mentre 3x2 fa 6 per chiuderla là. ed è quello che accade col tuo teorema (che, detto tra noi, non posso credere tu ritenga deavvero un teorema e che tu creda davvero al suo contenuto, ma vabbè, stiamo a scherzà e scherziamo...)
Ma andiamo con ordine.
Io non ho detto che la razionalità sia l'unico metodo di discriminare le credenze. Io ho detto al contrario che non esiste un metodo per discriminare le credenze. Un tale ipotetico metodo non lo possiedono i credenti, ma neppure i non credenti. Le credenze non sono discriminabili, in linea di principio. Questo ho scritto.
Poiché ho già fornito ampie e rigorose dimostrazioni della mia tesi, appunto, in linea di principio, che significa con argomenti logici e razionali, non mi resta che dare qualche esempio pratico di come la cosa agisca nella realtà concreta e quotidiana.
Ti ricorderai sicuramente di Jillo, un utente che ha frequentato il forum per un lungo periodo. Jillo si è professato credente cattolico, rigorosamente ligio alla dottrina della chiesa salvo qualche piccolo dettaglio. Per esempio, lui credeva a Gesù risorto, ma non alla Madonna assunta in cielo. Come vedi l'esempio che ho fatto sopra non è scaturito da una mia fantasia: ho citato un caso vero. Jillo non è stato in grado di rendere conto del perché Gesù sì e la Madonna no. Esattamente come Nadine, più recentemente, si è dimostrata incapace di spiegare perché crede fermamente che la sindone sia stata impressa da un raggio laser, ma non vuole credere che la stessa sindone sia stata creata da Gesù in un momento successivo, magari nel medioevo. Nadine implicitamente pone dei limiti all'onnipotenza divina, violando un "assioma" basilare della sua credenza, ma non sa spiegare perché. E bisogna concederle clemenza, in quanto non può spiegarlo: la spiegazione non esiste, in linea di principio, cioè assolutamente. Questo vuol dire "in linea di principio". Puoi inventarti se vuoi delle spiegazioni affabulatorie e involute per far finta che un motivo ci sia, per compiere una scelta tra un elemento di una credenza e un altro. Ma sono solo pretesti fittizi. È teologia, insomma.
Torniamo a Jillo.
Jillo quando uscì la notizia che una statuina della Madonna a Medjugorje riluceva nel buio prese posizione dicendo che lui credeva alle apparizioni di Medjugorie, e che la statuina della Madonna fosforescente molto probabilmente era un miracolo "autentico". Ne seguì un divertente scambio a conclusione del quale Jillo mi propose una scommessa, o una sfida, come vogliamo chiamarla. Disse che, quando si fosse verificato il "segno" sulla collina delle apparizioni, annunciato dai veggenti, avrei dovuto andare con lui a Medjugorje a vedere il "segno", e la sua scommessa era che sarei rimasto così colpito dal "segno" e dall'atmosfera mistica da convincermi alla conversione. La conversione alla vera fede, quella cattolica, s'intende. Accettai senza esitazione la scommessa, essendo perfettamente tranquillo che non sarei mai stato chiamato a onorare la parola data. Infatti non ci sarà mai alcun "segno" sulla collina, ma questo fatto ovviamente non tocca minimamente la granitica fede dei credenti che affollano Medjugorje.
Per l'inciso, la famosa statuina fu prelevata da incaricati del vaticano che dovevano studiarla e stabilire se fosse miracolosa o meno. A distanza di due anni, non si sono ancora pronunciati. Evidentemente non vogliono deludere i fedeli rivelando che è stata verniciata con la bomboletta degli scherzi di carnevale.
Ora, è ovvio che qualunque persona di normale buon senso, se vede un oggetto che diffonde un barlume verdastro nel buio, pensa che sia per effetto di una sostanza fosforescente. Solo un sempliciotto stupido come una capra può pensare che debba essere una manifestazione "miracolosa". Eppure Jillo non sembrava stupido. E il colmo è, che poteva benissimo essere così stupido da credere alla statuina miracolosa, ma essere del tutto normale ed efficiente nella sua vita quotidiana, nel lavoro e in ogni azione pratica. Questa schizofrenia tipica dei credenti, apparentemente così innocua, è in realtà pericolosissima. Ma su questo tornerò in un'altra occasione.
Jillo, per quanto mi ricordo, è un appassionato di auto e motori. Poniamo il caso che il suo lavoro sia in quel ramo, magari fa l'elettrauto. Dico così, tanto per sviluppare l'esempio. Essere un credente nella Madonna di Medjugorje può compromettere la capacità di Jillo di essere un buon elettrauto? Molto probabilmente no. Jillo, da elettrauto, sa che il motorino di avviamento va collegato alla batteria con un cavo di almeno 50 millimetri di sezione. Se la sezione è insufficiente, il cavo si brucia. Questa non è una credenza arbitraria: Jillo potrebbe dubitare che siano necessari 50 mm, collegare il motorino con un cavo da mezzo millimetro, e constatare che il motore non si avvia e il cavo si brucia. Può fare una prova, e verificare come stanno le cose. Questo genere di conoscenze pratiche, verificabili, sono quelle che anche i credenti usano per regolarsi nella vita quotidiana e concreta. In questo ambito, esistono molti possibili criteri che permettono di discriminare le nozioni vere da quelle false. Nella religione tali criteri non esistono, non possono esistere in linea di principio, e anzi se esistessero la religione stessa non potrebbe "funzionare".
Ma come "funziona" la religione? È interessante vedere che ogni superstizione si basa sugli stessi principi. Per esempio, come "funziona" la magia? Io l'ho scoperto da ragazzo. Adesso vi rivelo questo segreto: come "funziona" la magia.
Non ricordo se comprai il libro da una bancarella di libri usati o remainder o se me lo regalò qualcuno, fatto sta che mi venne in mano un libro intitolato (vado a memoria, il libro non ce l'ho più da tantissimi anni) "il grande libro della magia bianca e della wicca". Ebbene, quel libro mantenne la promessa di mostrarmi come agisce la magia. C'erano molti capitoli nel libro, era piuttosto corposo, ma mi bastarono poche pagine. Cominciai a leggerlo dall'inizio, e fin da subito notai che ogni procedimento richiedeva qualche tipo di "ingrediente" estremamente difficile da ottenere. Non che prescrivesse di procurarsi sangue di drago o zoccoli di unicorno, sarebbe stato troppo evidente l'impossibilità di realizzare gli incantesimi. Ma prescriveva un singolo dettaglio estremamente difficile o faticoso da realizzare. Per esempio, per costruire la bacchetta magica, necessaria all'esecuzione di ogni magia, ci si doveva procurare un bastoncino da un ramo di una pianta esotica, e per giunta il rametto andava staccato solo in una notte di plenilunio, ma con l'aggiunta di altre condizioni astrali complicate, e poi il procedimento per renderla operativa richiedeva ancora molte condizioni astruse e complesse. Perciò, se costruisci una bacchetta magica e non riesci a realizzare le magie, è perché non hai seguito le istruzioni in modo sufficientemente preciso. Basta un minimo dettaglio, e la magia non funziona. Niente di strano se non funziona mai: è impossibile avere la certezza di aver fatto tutto nel modo dovuto. Non c'è un criterio che ti garantisca il funzionamento della magia. Mai. Ecco come funziona la magia: grazie ad una "clausola" di garanzia per la quale non puoi mai invocare il difetto del mago, ma solo il tuo difetto. La religione funziona esattamente nello stesso modo! Come molte altre cose. Quando ti dicono: "svuota la mente, annulla ogni pensiero", così raggiungerai l'illuminazione o salcazzo. No: appena ti sforzi di non pensare a niente, ti si affollano pensieri su pensieri in testa. E chi propone queste meditazioni mistiche lo sa benissimo che è così. Ma dice che è colpa tua se non riesci a raggiungere l'illuminazione! Il santone ci riesce. Non ci credi? Non puoi dimostrare che non ci riesce.
La religione, in effetti, come ho accennato sopra, ha bisogno del non-senso per funzionare. La religione deve necessariamente alloggiare in un "vuoto" ontologico dove gli enti non sono mai definiti. La definizione li distruggerebbe. La religione è non-senso, è il regno dell'alienazione e dell'idiozia. Se esistessero dei criteri che permettono di discernere le credenze "valide" da quelle "fasulle", trac: la religione non funzionerebbe più. Al clero è necessario che nessuno possa arguire sulla validità dei dogmi. Il clero stesso ha tutto l'interesse a lasciare ogni concetto nel vago.
Ci sono ovviamente delle differenze tra le varie religioni, ma non su questo piano. Le differenze riguardano solo le regole pratiche, inginocchiarsi piuttosto che stendersi per terra, elementi di scenografia. La sostanza è identica per tutte. La sostanza base della religione è la nullità del pensiero, l'annichilazione del raziocinio in cui ogni capacità di fare differenza è annullata. Non essendoci differenze, diviene impossibile compiere scelte. Ecco perché il credente non è in grado di scegliere le proprie credenze, ma le assorbe passivamente e solo per caso ne accetta alcune e ne rifiuta altre. In pratica, è costretto a credere a qualunque cosa, e di fatto ci sono milioni e miliardi di persone che credono ad idiozie mostruose. E hanno pure l'impressione di aver scelto l'unica "verità"!
visto che al momento ho poco tempo e devo essere piuttosto selettiva e visto che il pistolotto è lungo, ti faccio una domanda preliminare: dice qualcosa di nuovo o hai appreso anche tu la sacra arte dell'"aspetta che le acque si calmino e resetta" dai grandi maestri illuminati (rasp&paolo) e riprenderai con l'inclito teorema del credente che deve credere a tutto?
no perchè, già dalle prime righe leggo:
Io non ho detto che la razionalità sia l'unico metodo di discriminare le credenze. Io ho detto al contrario che non esiste un metodo per discriminare le credenze. Un tale ipotetico metodo non lo possiedono i credenti, ma neppure i non credenti. Le credenze non sono discriminabili, in linea di principio. Questo ho scritto.
che si riferisce ad una mia risposta a questa tua affermazione (del 20 di aprile):
il credente non può, in linea di principio, esimersi dal credere a qualunque idiozia per il motivo che accettare una qualunque credenza implica la rinuncia ai criteri della razionalità, quindi tale credente non possiede un metodo che gli permetta di discriminare le credenze.
rinuncia ai criteri della razionalità QUINDI non possiede un metodo che gli permetta di discriminare le credenze.
così scrivevi. e già capisco dove mi sto infilando....
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Ah, era un pourparler il vantarsi di campar di rendita. In realtà fai l'elettrauto. Va bene, ritiro l'allusione alla tua possibile appartenenza alla casta dei parassiti dell'umanità.jillo ha scritto:quel che dite è comprensibile, umano, condivisibile, per molti scomodo
"il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra... questi sono i nemici della croce di Cristo".
certamente, come avrai ben colto, anche il mio campare di rendita era da intendere in un contesto puramente discorsivo
poi sappiamo bene quanto il malcostume di predicare bene e razzolare male sia espressione di una contingenza ancora più umana nella quale potremmo vederci sguazzare veramente tutti
Per il resto non ho capito una beata mazza a cosa intenda alludere tu con le tue citazioni / affermazioni. Personalmente, pur avendo anch'io tante manchevolezze, so di non essere mai stato un parassita. Quindi non sguazzo nella contingenza di cui parli tu.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Giuro sulla madonna di Medjugorje che è stato un caso di pura sincronicità. Non sapevo perché non mi ero accorto dei suoi post, che Jillo era tornato. Del resto la bozza della mia risposta al tuo post era quasi pronta già da due settimane, ma in questo periodo sono stato impegnatissimo con attività arrampicatorie e alpinistiche o correlate alla materia, che hanno assorbito tutto il mio tempo libero, perciò non ho quasi più frequentato il forum.jessica ha scritto:
uhm... c'è un motivo particolare per una risposta differita di quasi un mese? il ritorno del jillo?
Grazie, grazie. Grazie di aver così acutamente evidenziato una mia imprecisione, che mi dai l'opportunità di correggere. O meglio, non si tratta propriamente di imprecisione, ma di una svista, se vogliamo. Comunque correggo.jessica ha scritto:visto che al momento ho poco tempo e devo essere piuttosto selettiva e visto che il pistolotto è lungo, ti faccio una domanda preliminare: dice qualcosa di nuovo o hai appreso anche tu la sacra arte dell'"aspetta che le acque si calmino e resetta" dai grandi maestri illuminati (rasp&paolo) e riprenderai con l'inclito teorema del credente che deve credere a tutto?
no perchè, già dalle prime righe leggo:
Io non ho detto che la razionalità sia l'unico metodo di discriminare le credenze. Io ho detto al contrario che non esiste un metodo per discriminare le credenze. Un tale ipotetico metodo non lo possiedono i credenti, ma neppure i non credenti. Le credenze non sono discriminabili, in linea di principio. Questo ho scritto.
che si riferisce ad una mia risposta a questa tua affermazione (del 20 di aprile):
il credente non può, in linea di principio, esimersi dal credere a qualunque idiozia per il motivo che accettare una qualunque credenza implica la rinuncia ai criteri della razionalità, quindi tale credente non possiede un metodo che gli permetta di discriminare le credenze.
rinuncia ai criteri della razionalità QUINDI non possiede un metodo che gli permetta di discriminare le credenze.
così scrivevi. e già capisco dove mi sto infilando....
Il credente rinuncia ai criteri della razionalità, questo è ovvio e confermabile. Ma non è questo il motivo preciso per cui non è in grado di discriminare le credenze. La rinuncia alla razionalità impedisce più inclusivamente di discriminare tra credenze arbitrarie e conoscenze sensate. Nel mio post citato sopra spiego il punto con ricchezza di esempi.
Ora, dal punto di vista del credente, tutte le credenze devono necessariamente equivalersi. Egli non dispone di alcun metodo, di nessun genere, che gli permetta di dire quali sono le credenze "accettabili" o "degne di fede" e quali no. Infatti le diverse religioni, confrontate l'una con l'altra, presentano repertori di credenze estremamente vari e sfaccettati, caleidoscopici, immaginosi e bizzarri. Si può obiettare che, generalmente, il credente di una specifica religione tradizionale può far riferimento alle "scritture" "sacre" o alla "dottrina", ma questi non sono altro che racconti mitici o storie nonsensiche, infatti il credente ha sempre bisogno di un "sacerdote" o "imam" o "rabbino" o "mago" o salcazzo, che interpreti per lui i nonsensi, e questo significa che il ministro della religione può raccontargli quel che gli comoda (o meglio comoda al clero). Quindi anche questo metodo non fornisce un criterio - e siamo comunque fuori dalla razionalità.
Sempre a disposizione per chiarimenti.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Come vanno i muscoli, a proposito di arrampicata? Tutto a posto (ricordavo la sarcopenia...)?
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Molto carino da parte tua ricordartene! In realtà non sono ancora sarcopenico, ma come in tutto ciò che mi riguarda, e anche che non mi riguarda, tendo ad essere un pochino ansioso, come dire, mi metto in preallarme con un certo anticipo, mi preoccupo. Io mi preoccupo sempre, e in effetti è grazie a questo che sono ancora vivo (e non lo dico per scherzo). Sulla salute poi sono estremamente sensibile: non ho paura di niente salvo che delle malattie. Le mie mogli mi accusano di essere ipocondriaco, ma non è vero. Sono solo molto attento.Justine ha scritto:Come vanno i muscoli, a proposito di arrampicata? Tutto a posto (ricordavo la sarcopenia...)?
Per l'arrampicata peraltro ho smesso di preoccuparmi della preparazione: vado ad arrampicare e basta. Faccio delle gran sgambate e il mio allenamento è soddisfacente, così sogno una bella stagione quest'anno. Ho la compagnia giusta e l'imbarazzo della scelta per salire questa o quella montagna. Un sacco di progetti nel cassetto da anni rischiano di essere tirati fuori e attuati. Adesso basta che il tempo stia sul bello almeno per i prossimi 5 mesi. Mi bastano.
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Ah, allora è l'ansia la nostra vera e propria malattia ;)
Anche io sono sulla stessa barca, ma purtroppo per me (forse per disadattamento e incapacità cronica di saper far fruttare una situazione nel lungo periodo) gli stati ansiogeni pregiudicano tutto... :/
Sì, credo che ormai prendere le precauzioni a cui ci si è abituati e poi "lanciarsi" nelle nostre attività sia la scelta migliore, d'altronde a voler essere perfezionisti si finisce per bloccarsi tout court, come succede ad alcuni scrittori...
Speriamo in una buona arrampicata, fuori e dentro metafora. E che duri per molto tempo ancora ;)
Anche io sono sulla stessa barca, ma purtroppo per me (forse per disadattamento e incapacità cronica di saper far fruttare una situazione nel lungo periodo) gli stati ansiogeni pregiudicano tutto... :/
Sì, credo che ormai prendere le precauzioni a cui ci si è abituati e poi "lanciarsi" nelle nostre attività sia la scelta migliore, d'altronde a voler essere perfezionisti si finisce per bloccarsi tout court, come succede ad alcuni scrittori...
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
Minsky ha scritto:
Ora, dal punto di vista del credente, tutte le credenze devono necessariamente equivalersi. Egli non dispone di alcun metodo, di nessun genere, che gli permetta di dire quali sono le credenze "accettabili" o "degne di fede" e quali no...
L'uomo religioso non necessariamente è credente di tutto.
Per come la penso io... da un minuto a questa parte... l’indice di ricettività delle religioni da parte degli individui (prima ancora che da parte delle masse) è influenzato non solo né tanto dalle qualità connaturate e da sempre radicate nell'uomo credente, ma dal tasso di permeabilità alla forza persuasiva della propaganda religiosa dell’ambiente nel quale il potenziale credente è immerso.
Alla definizione delle caratteristiche dell’ambiente concorrono molti elementi. Tra questi lo Stato, la regione, il comune, ma anche la via, il rione di residenza, i parenti, le frequentazioni personali, la presenza di strutture vicine che vario titolo operano in nome e per conto della Chiesa, ecc. ecc.
La forza delle religioni si fonda sulla dinamica politica delle loro strategie di vendita affinata nel corso dei secoli.
Più dinamica e martellante è la propaganda religiosa maggiori possibilità avrà quella religione di essere accolta e superare i filtri mentali dei destinatari (i mussulmani, più che sulla dinamicità hanno optato per una propaganda violenta)
Il prodotto cristianesimo è in commercio da oltre 2.000 anni. La sua distribuzione, affidata ad una efficiente rete vendita capillarmente diffusa in tutto il mondo, è ulteriormente sostenuta da favoritismi e accordi politici negoziati a diversi livelli e con le più influenti istituzioni operanti a livello mondiale.
Il credente, mezzo oltre che destinatario di questa attività commerciale, svolge attività di promotore, a volte consulente. Egli è un collaboratore volontario che offre il suo contributo a titolo gratuito (ce ne sono milioni).
Della sua capacità di filtrare proposte commerciali in genere non credo siano da evidenziare apprezzabili differenze rispetto al non credente. Altrimenti dovremmo ragionevolmente assistere all’esistenza di un ordinario business di offerte commerciali indirizzate particolarmente ai credenti e non a semplici incrementi di vendita coincidenti con determinati eventi o ricorrenze religiose o in determinate aree interessate dalla presenza di centri di promozione permanenti (Santuari, luoghi di culto o mete di pellegrinaggio…)
Gli agenti commerciali dovrebbe tenere nella loro agenda l’elenco di tutti i parrocchiani della zona, negli spot pubblicitari (almeno quelli in onda sulle nostre reti ) dovremmo vedere meno fanciulle discinte e più elementi significanti fraternità, carità e altri valori cristiani, le produzioni artistiche, come ad es. la musica, dovrebbero veicolare messaggi di pace e amore non rabbia metallara o robe da rapper… stessa logica per i negozi di abbigliamento, case editrici …
Se i cattolici credessero a tutto, costituirebbero una enorme fetta di mercato, tanto facile da irretire da meritarsi un ordinario mercato esclusivo. Così non è. I credenti sono comuni individui che credono in quanto (non saprei se aggiungere “sino a che”) più esposti per varie ragioni, non ultima la Grazia, a quel battente malleus beneficarum brandito da 2000 anni dalla Chiesa.
jillo- -----------
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Re: Le scie chimiche sono una realtà
vabè, andrò a leggermi il pistolotto...Minsky ha scritto:...
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