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Charles Darwin: l'evoluzione è davvero frutto del caso?

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 12:17

Secondo Gregorio Mendel gli esseri viventi verrebbero interamente determinati dal loro patrimonio genetico che altro non sarebbe che uno dei possibili assemblaggi casuali dei diversi varianti genetici presenti nei genitori.
Successivamente - a partire dagli anni '40 del Novecento - Erwin Schrodinger affermò che il patrimonio genetico di un individuo permetterebbe un solo programma di vita completamente conoscibile, una volta che un osservatore umano avesse "letto" le informazioni in esso contenute.

Dopo Schrodinger, la nascita della Biologia Molecolare sembrò confermare completamente questa visione della vita, sancita da quello che Francis Crick - uno dei due scopritori della struttura del DNA - definì il "Dogma centrale della genetica molecolare". Questo altro non era se non la traduzione "molecolare" del principio di Schrodinger. Tale dogma identificava nella sequenza di lettere del DNA la fonte di tutta la informazione necessaria per la storia intera di un organismo.

Secondo tale dogma i geni determinano in maniera puntuale le caratteristiche fisiche di una persona e le sue modalità di comportamento. Secondo questa concezione della vita, gli esseri umani possiederebbero un singolo gene per qualsiasi caratteristica (il colore degli occhi, la forma del naso, il grado di timidezza, l'intelligenza, l'orientamento sessuale ecc.) e chi ci sta davanti sarebbe in larga misura la somma degli effetti del suo patrimonio genetico con l'aggiunta di un pizzico di vernice socio-educativa. Il singolo individuo è visto più o meno alla stregua di un robot sofosticato, guidato dai suoi geni.

Ancora una volta la logica Causa-ed-effetto. Nasce quella che viene definita la supremazia del DNA nella storia di ogni individuo e nella storia della evoluzione: la cosiddetta visione "DNA-centrica" della vita e della evoluzione.

L'ereditarietà consiste nella trasmissione della struttura del DNA da una cellula all'altra - ereditarietà all'interno di un singolo individuo - e da una generazione a quella successiva - ereditarietà all'interno di una specie o transgenerazionale. E' grazie alla ereditarietà transgenerazionale che una specie mantiene le sue caratteristiche nel tempo, cioè da una generazione di individui alla successiva.

Secondo il neo-darwinismo, l'evoluzione di una specie è dovuta alla selezione naturale che si applica su errori casuali di copiatura del DNA da una generazione all'altra. In altre parole durante la copiatura del DNA da una generazione all'altra - ereditarietà transgenerazionale - possono avvenire degli errori di copiatura (poco importa se tali errori si verificano già in uno dei genitori e poi vengono trasmessi ai figli durante la procreazione o se si verificano all'atto della procreazione stessa). Questi errori producono individui mutanti. La selezione naturale sopprime le mutazioni meno adatte e consente a quelle più adatte di trasferire la nuova struttura di DNA alle generazioni successive.

Questo - secondo il neo-darwinismo - sarebbe il meccanismo che sta alla base della evoluzione di una specie. Un meccanismo che si basa sulla selezione naturale di mutazioni casuali (o cieche) della struttura del DNA.

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 12:42

Secondo me l'evoluzione è frutto dell'adattamento alle nuove condizioni di vita.

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Messaggio Da Justine Sab 28 Mar 2015 - 12:54

Ma probabilmente non si rende neanche conto che deve spiegare a che servono tutte le sue false presupposizioni e a che serve questo ruolo escatonico assegnato arbitrariamente da lui alle cose
1500 post che lo chiedo, ancora 0 risposte


Ultima modifica di Justine il Sab 28 Mar 2015 - 12:56 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Justine Sab 28 Mar 2015 - 12:55

Come dire: "l'evoluzione del mio piede ha utilità sempiterna"
Vabbuò, se fa comodo confortarsi così

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 13:10

Justine ha scritto:Ma probabilmente non si rende neanche conto che deve spiegare a che servono tutte le sue false presupposizioni e a che serve questo ruolo escatonico assegnato arbitrariamente da lui alle cose
1500 post che lo chiedo, ancora 0 risposte

Secondo me tende solo a giustificare quello in cui crede postando a casaccio tutte queste cose che pubblica, un auto convinzione....come se cercasse di farsi il lavaggio del cervello da solo. fischio..

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 13:28

Genotipo e Fenotipo

Per genotipo si intende la costituzione genetica di un individuo. E' l'informazione contenuta nei geni ereditati, cioè l'informazione potenziale codificata nei geni che costituiscono il DNA e che abbiamo ereditato dai nostri genitori (avere occhi azzurri oppure essere alto).

Si parla di informazione potenziale poichè la sua realizzazione o meno dipende dalle condizioni ambientali in cui l'organismo vive e viene allevato: l'altezza di una pianta sarà, ad esempio, conseguente alla qualità del terreno, alla temperatura, alla maggiore o minore umidità e così via.

Anche se un individuo racchiude nel genotipo la tendenza a svilupparsi verso l'alto, l'individuo stesso non manifesterà tale caratteristica potenziale finchè non verrà a trovarsi nella situazione più adeguata. La sua altezza effettiva - ovvero il fenotipo - dipende, dunque, sia dal genotipo che ha ereditato dai genitori sia dalle condizioni ambientali in cui vive.

Per fenotipo si intende, quindi, le caratteristiche e le funzionalità effettive delle cellule di un individuo che derivano sia dalle informazioni codificate nel suo genotipo (geni e DNA) che dal condizionamento ambientale.

Il "dogma centrale" della biologia molecolare sostiene che in nessun modo le variazioni indotte a livello di fenotipo possono esercitare un qualsiasi effetto sul materiale genetico (genotipo).

In altre parole, se un individuo ha dei geni che contengono l'informazione "molto alto", il fatto che tale individuo abbia vissuto in un contesto ambientale che non ha favorito la sua crescita in altezza non modifica i suoi geni e le informazioni in esso contenute. Cioè l'ambiente ha impatto solo sul fenotipo e non sul genotipo.


Inoltre, secondo questa concezione, l'ereditarietà transgenerazionale ha a che fare solo con la trasmissione della potenzialità (genotipo, cioè geni e DNA) e non con la trasmissione dei caratteri acquisiti durante l'esistenza (fenotipo, cioè la forma in cui tali potenzialità si sono effettivamente sviluppate nelle cellule di un individuo).

In altre parole, la poca altezza del nostro individuo dell'esempio di prima (che non ha potuto svilupparsi in altezza come previsto dal suo patrimonio genetico per via delle cattive condizioni ambientali) non viene trasmessa ereditariamente. Quindi le condizioni ambientali non avrebbero nessun impatto sulla evoluzione.


Ultima modifica di xmanx il Sab 28 Mar 2015 - 13:39 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 13:38

Allora il nanismo insulare come lo spieghi?

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 13:41

ci arrivo...sono solo alle premesse. mgreen
o, se preferisci, ai preliminari. mgreen

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 13:47

E come mai nei luoghi caldi la gente è nera e nei temperati la carnagione è rosa?...ma soprattutto, come hanno fatto a tramandarsi quest'adattamento ambientale ?

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 14:07

Ma la domanda delle domande è; Ma tutto ciò che cazzo centra col racconto biblico?

Credi a dio perché ti è stato tramandato da un libro e cerchi spiegazione della vita al di fuori di quel libro?...che c'è, adamo ed eva, il serpente e tutto il resto non van più bene?

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 14:39

Nuovi dati sperimentali, soprattutto dell'ultimo decennio, danno forza ad una vera e propria nuova teoria della ereditarietà e, conseguentemente, della evoluzione.

Questa teoria non sostituisce la precedente (il neo-darwinismo che ho illustrato prima), ma la integra a partire dall'allargamento del concetto di ereditarietà, finora limitato alla trasmissione del DNA di generazione in generazione ed ora esteso invece ad altre tre dimensioni.

Tre nuove dimensioni che si aggiungono a quella della trasmissione del DNA e alle mutazioni di DNA e che definiscono una evoluzione a quattro dimensioni.

La prima dimensione è il "sistema di ereditarietà epigenetica"

I processi epigenetici possono portare al passaggio da una generazione all'altra di modificazioni non nella struttura del DNA, ma nella espressione dei geni (cioè a livello di fenotipo).

L'epigenetica si riferisce ai cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo. Sono dei meccanismi molecolari mediante i quali l'ambiente altera il grado di attività dei geni senza tuttavia modificare l'informazione in essi contenuta, ossia senza modificare le sequenze di DNA.

In altre parole, durante lo sviluppo delle cellule, nonostante che le loro sequenze di DNA non vengano cambiate, le cellule stesse acquisiscono informazioni che possono passare alla loro progenie.

Questo fa sì che individui con lo stesso corredo genetico differiscano nelle loro forme-funzioni a seconda della loro storia di vita individuale. Il tutto grazie al fatto che esistono meccanismi all'interno delle cellule che permettono loro una grande plasticità attraverso la attivazione, repressione e modulazione della espressione dei geni e la capacità di questi di trasferire le loro informazioni alle proteine.

Oltre alla plasticità , le cellule sono dotate di "memoria" e cioè possono passarsi, di divisione in divisione, "patterns" (cioè modelli) complessi di azione genica. In molti casi questa memoria diventa anche trans-generazionale, cioè viene passata ereditariamente tra gli individui di una specie.

L'ereditarietà epigenetica si riferisce a tratti ereditari passati alle generazioni successive a cui non corrispondono modifiche della sequenza del DNA. E tali tratti ereditari derivano dal contesto ambientale in cui l'individuo vive.
Quindi l'ambiente e il modo di interagire con l'ambiente, determina negli individui dei tratti ereditari che possono direzionare in un modo, piuttosto che in un altro, l'evoluzione di una specie.

http://www.jstor.org/stable/10.1086/598822

http://www.nature.com/neuro/journal/v17/n1/full/nn.3594.html

I condizionamenti ambientali, quindi, svolgono un ruolo nel processo evolutivo. E, quindi, il mondo che costruiamo intorno a noi può avere impatti sul futuro della nostra specie.

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 14:41

chef75 ha scritto:Ma la domanda delle domande è; Ma tutto ciò che cazzo centra col racconto biblico?

Credi a dio perché ti è stato tramandato da un libro e cerchi spiegazione della vita al di fuori di quel libro?...che c'è,  adamo ed eva, il serpente e tutto il resto non van più bene?
risponderò alla fine a questa domanda.
che poi è il nucleo centrale di tutta questa ricerca.

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Messaggio Da Justine Sab 28 Mar 2015 - 14:48

Risponderà come al solito: mi invento una teologia (che a conti fatti non spiega nulla) prendendo in prestito un mash-up di teorie e mescolandole con occasionali punteggiature di paper qua e là,per dire che pensando di andare a giocare alla Disneyland celeste dopo morto gli sembra che gli dja senso.

Ma cosa si pretende da uno che cita le librerie online come fonti?
Non vi rendete conto che parla perché non ha nulla da fare e rompere a tutti è il suo unico modo per dar sfogo al suo bisogno di essere accolto, giacché nella vita è insoddisfatto e privo di prospettive?

E allora così,voilà, se uno se ne va a volare nel cosmo in coma questo è il senso, per lui. Bravo!

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 15:03

justine...come sei acida. mgreen

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Messaggio Da Justine Sab 28 Mar 2015 - 15:09

Ed è un bene, il pH è buono se basso... Si dice sia il sentore del realismo

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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 17:27

Torniamo per un momento alla concezione neo-darwinista della supremazia del DNA.

E' proprio vero che le mutazioni genetiche che sono uno dei motori della evoluzione avvengono per caso e sono cieche?

No, ovviamente non è vero.
Ne ho già parlato in questo 3d:

http://atei.forumitalian.com/t6470-dalla-cagata-orientata-alla-cagata-adattativa

Dove, ovviamente, il termine cagata va sostituito col termine mutazione.

L'evoluzione NON E' un processo casuale, ma è un processo intelligente di risposta alle situazioni ambientali.
Il caso va in soffitta.


Si faccia riferimento ai seguenti studi:


  • John Cairns - “The Origin Of Mutants” (Nature 335:142, 1988)
  • Harris e altri - “Recombination in Adaptive Mutation” (Science 264:258, 1994)
  • David Thaler - “The Evolution of Genetic Intelligence” (Science 264:224, 1994)


Qui citiamo altri due lavori, quello di Richard Moxon, genetista inglese (ipermutazione locale) e quello di Barbara Wright (mutazione locale indotta) che estendono le ricerce sulla mutazione adattativa.

http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCwQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.fas.harvard.edu%2F~ped%2Fpeople%2Ffaculty%2Fpublications_nowak%2FCurBio94.pdf&ei=iM0WVeqlGcSvUcDvgTA&usg=AFQjCNHA47nZIkSWpZvRVzPGKOBhtvz_2w&sig2=eO_pTRNM_qolo6dKbMu9dg&bvm=bv.89381419,d.d2s

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15101972

http://jb.asm.org/content/182/11/2993.full

Ipermutazione locale

L'ipermutazione locale è una mutazione adattativa. In questo caso le mutazioni del genoma avvengono nel punto in cui sono utili. Certe regioni genomiche sono caratterizzate da un tasso di mutazione centinaia o migliaia di volte superiore alle altre.

E' il caso del batterio Haemophilus influenzae, un batterio causa della meningite, che induce le mutazioni dei propri geni preposti alla definizione della sua struttura superficiale. Questo al fine di sfuggire agli anticorpi.

Richard Moxon ha riscontrato che tali mutazioni avvengono sempre e sono scatenate in modo intelligente per presentare il batterio con un volto sempre nuovo agli anticorpi.


Mutazione locale indotta

In questo caso, invece, la mutazione si verifica in risposta alle mutate condizioni ambientali e riguarda solo quei geni preposti a creare adeguate contromisure alle specifiche condizioni ambientali mutate.

Barbara Wright ha riscontrato mutazioni non casuali di questo tipo nel corso degli studi condotti sul batterio intestinale Escherichia coli.

Tali mutazioni si verificano quando i batteri stanno per morire "di fame".

Da tutti questi numerosi studi emerge in modo del tutto chiaro che l'idea in base alla quale le mutazioni genetiche sono solo ed esclusivamente casuali è ormai superata.

Questo fatto non è irrilevante, poichè dalla concezione della casualità delle mutazioni genetiche è derivata una visione "teologica" largamente diffusa che sostiene la casualità della vita. Che sostiene, cioè, che la vita sia frutto del caso e del non-sense.

Le cose non stanno affatto così. La vita in generale e l'evoluzione (cioè le mutazioni genetiche trasmesse da una generazione all'altra) sono il risultato di una interazione intelligente tra gli individui e l'ambiente.
Una interazione intelligente direzionata verso un fine.

Che è ciò che vedremo nel proseguimento di questo 3d.

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Messaggio Da primaverino Sab 28 Mar 2015 - 17:52

Rimango al momento dell'idea che una particolare disamina dei dati in nostro possesso andrebbe de-contestualizzata dal merito principale della premessa (come già fatto notare anche da altri).
L'inferenza casuale (da non confondersi con la "causalità") meriterebbe approfondito discorso a margine e tuttavia non posso esimermi dal controbattere nel metodo (se non nel merito) relativamente a quanto accennato poc'anzi.
Ne deriva un desolante quadro complessivo, laddove la premessa medesima non riscontra alcun effetto portante (tanto sul piano assiomatico, quanto su quello riduzionista) come evince dalla semplice lettura modale.
Non è mia intenzione polemizzare ulteriormente, data l'evidente disparità a livello predittivo, ma per mero amor di chiarezza non posso esimermi dall'invitare l'uditorio tutto ad una riflessione che travalichi il semplice oggetto "di maniera" (e perdonate l'enfasi) per evolvere verso una più consapevole scelta programmatica e (se mi permettete la confidenza) di sostanziale condivisione meta-comunicativa, in assenza della quale ogni discorso è vano; anticipo ogni possibile obiezione nel merito (ma NON nel metodo, come ho già spiegato) riferita allo "statu quo ante", ovvero a prima che l'interlocutore in esame s'appalesasse presso questi lidi.
Talché mi pare persino ovvia ogni riconsiderazione in assenza del dato di fatto acquisito (la non possibilità d'interlocuzione per sopravvenuta mancanza anteriore) a tale proposito e pure al netto dei buoni intendimenti di chicchessia.
L'intelligenza (quivi intesa in senso meta-comunicativo, come sufficientemente espresso da più di uno dei proponenti) intercorrente, seppure a livello potenziale e tuttora indimostrato, non può prescindere dalle premesse in atto.
Perdonate il puntacazzismo, ma a me pare fondamentale il parlar chiaro al fine di un proficuo proseguimento di questo interessantissimo dibattito che rischia peraltro di essere inficiato dalla troppa superficialità espressa da certuni (absit injuria verba)* per effetiva e troppa foga, esorbitante del tutto dal contesto di riferimento.
Perdonate lo sfogo.

*) Si dovrebbe dire: absit injuria verbis, ma se ci fossilizziamo nell'antichità terminologica, credetemi amici miei, non si va più da nessuna parte...
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Messaggio Da Hara2 Sab 28 Mar 2015 - 18:12

Ancor non pago  sta duplicando anzi triplicando i 3D
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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 18:18

Diciamo che è una trattazione più esaustiva e completa del postulato di fondo: la teoria del caso a base della vita e della evoluzione è ormai superata.

E' ora di scendere dagli alberi. mgreen


Ultima modifica di xmanx il Sab 28 Mar 2015 - 18:28 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Hara2 Sab 28 Mar 2015 - 18:26

Son più ignobili tre montagne di merda o una sola più alta?

That is the question
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Messaggio Da Bucodiculo Sab 28 Mar 2015 - 18:30

No. The question is:

E' più ignobile l'ignoranza o l'inconsapevolezza?  ok

Bucodiculo
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Messaggio Da Justine Sab 28 Mar 2015 - 18:40

La questione è: perché non avere un ano quadro e cagare a blocchi? Lo sterco sarebbe pur più facile da pulire
Come cazzo si fa ad essere consapevoli se l'universo non ci fa defecare a cubetti?
E profumare la merda a quando? Intelligenza sonnolenta, mi pare 
Ah, sarà mica che la progressiva accumulazione di caratteri rende un elemento apparentemente frutto di pilotaggio, così come la selezione intra e interspecie vuole...

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Messaggio Da chef75 Sab 28 Mar 2015 - 19:10

xmanx ha scritto:No. The question is:

E' più ignobile l'ignoranza o l'inconsapevolezza?  ok


o non rendersi conto di sparare cazzate?

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Messaggio Da EgoEccentrico Sab 28 Mar 2015 - 20:03

la cosa che mi diverte di più di queste farneticazioni è che continui a sostenere che il percorso deve essere individuale e non guidato da terzi, che la consapevolezza non si insegna eccetera..., e poi sollevi argomenti che per essere sviscerati richiedono studi specifici, tempo e cognizioni di base avanzate. mi chiedo come vi aspettiate, tu e i tuoi compagni di merende, che il muratore, l'artigiano, il laureato in discipline umanistiche, possano intraprendere consapevolmente (visto che ti piace tanto il termine) un percorso di crescita nella comprensione dell'Uno e derivati.
alla fine chiedi di essere creduto, o teorizzi una religione d'elite.
cagate di piccione, nient'altro.

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Messaggio Da Assenzio Mar 2 Giu 2015 - 13:57

Bucodiculo ha scritto:L'evoluzione NON E' un processo casuale, ma è un processo intelligente di risposta alle situazioni ambientali.
Il caso va in soffitta.

Sei biologo? Hai le competenze per capire quello che leggi? oppure stai solo sproloquiando di cose che non conosci?

Certo, il libro "l'evoluzione in quattro dimensioni" non è un articolo scientifico per professionisti, ma non è nemmeno un libro di semplice divulgazione. Bisogna leggerlo avendo già solide conoscenze in materia. Altrimenti si finisce per capirlo male e fraintenderlo. Anzi, ancora peggio, fare quello che tu hai fatto, cioè capirci quello che TU hai voluto capirci e trarne conclusioni per tuo uso e consumo.
Lascia perdere certe letture , o torna a studiare.

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Messaggio Da Justine Mar 2 Giu 2015 - 14:21

Non è andato a studiare, è andato a cagare

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Messaggio Da Sun Tzu Mar 2 Giu 2015 - 17:13

Assenzio ha scritto:
Bucodiculo ha scritto:L'evoluzione NON E' un processo casuale, ma è un processo intelligente di risposta alle situazioni ambientali.
Il caso va in soffitta.

Sei biologo? Hai le competenze per capire quello che leggi? oppure stai solo sproloquiando di cose che non conosci?

Certo, il libro "l'evoluzione in quattro dimensioni" non è un articolo scientifico per professionisti, ma non è nemmeno un libro di semplice divulgazione. Bisogna leggerlo avendo già solide conoscenze in materia. Altrimenti si finisce per capirlo male e fraintenderlo. Anzi, ancora peggio, fare quello che tu hai fatto, cioè capirci quello che TU hai voluto capirci e trarne conclusioni per tuo uso e consumo.
Lascia perdere certe letture , o torna a studiare.
Ehem lascia perdere...l'epica sfuriata di cazzate di questo utente è una vera e collezione di asserti pseudoscientifici è presente in altra sezione,in pratica era uno che o copia incolla qua e là asserti scientifici e poi infatti ci mena le sue conclusioni spiritualiste trascendentali o ci metteva direttamente libri di universalmente riconosciuti ciarlatani dalla comunità scientifica o quando proprio era di fretta, copia incollava dai siti di ciarlatani declarati (e prò mi manca non mi sono mai fatto tante risate ahahahahahah ).E semplicemente un ciarlatano moderno:
Sarebbe a dire che lui non "fraintendeva" proprio,lo faceva proprio apposta era o magari è il suo "mestiere".Certe minchiate sulla fisica quantistica le reperiva da siti affidabilissimi tipo un epico convegno sui "tarocchi,la spiritualità e la fisica quantistica":

http://www.giovannipelosini.com/2011/07/fisica-quantistica-e-spiritualita-intervista-a-vittorio-marchi/

Per dirne una,se vai a fare un giro sulla teoria dell'evoluzione mi sa che ci trovi di peggio.Credo che a quest'ora abbia trovato la consapevolezza dell'oltre...io sarei curioso proprio di sapere quanti né ha fregato in quel modo e se fuori da internet fa quel "mestiere",metti che lo pagavano pure.Per altro,ho conosciuto da poco un ciarlatano vero e proprio (per lavoro) con l'omepatia sotto braccio,villa seconda casa al mare con piscina interna, che manco quelle olimpioniche e audi ultimo modello (milioni di euro gentilmente forniti dagli idioti):infatti leggevo i dati sull'omeopatia e milioni di persone si fanno "curare" evidentemente dagli stregoni,ma che ci vuoi fare dall'altra parte in italia ci sono milioni di persone che ci credono,il numero di fallacie logiche che pronunciava era direttamente proporzionale alle aperture labiali,beati gli ingenui che si fanno mungere mgreen

Commenti tipo e sai l'omeopatia oramai è una nuova frontiera scientifica della medicina...e avrei voluto risponderli.."no è l'analfabetitismo di ritorno la nuova frontiera italiana."


Ultima modifica di Sun Tzu il Mar 2 Giu 2015 - 17:58 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Justine Mar 2 Giu 2015 - 17:51

Dovrebbero provare a curarmi l'ipertiroidismo con l'omeopatia. Mi mangio anche le confezioni e i prescrittori di quella roba

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Messaggio Da Assenzio Mar 2 Giu 2015 - 21:33

Bucodiculo ha scritto:L'evoluzione NON E' un processo casuale

Nessun biologo serio ha mai sostenuto una scemenza simile. Le mutazioni livello del DNA sono casuali, il processo evolutivo è tutto fuorché casuale.

Nella storia evolutiva c'é una grande parte di contingenza, come d'altronde c'è in tutti i processi storici.

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Messaggio Da Rasputin Mar 2 Giu 2015 - 21:53

Justine ha scritto:Non è andato a studiare, è andato a cagare

Mi devi una tastiera wall2


Ultima modifica di Rasputin il Mar 2 Giu 2015 - 21:54 - modificato 1 volta.

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Messaggio Da Minsky Mar 2 Giu 2015 - 21:54

Assenzio ha scritto:
Bucodiculo ha scritto:L'evoluzione NON E' un processo casuale

Nessun biologo serio ha mai sostenuto una scemenza simile. Le mutazioni livello del DNA sono casuali, il processo evolutivo è tutto fuorché casuale.

Nella storia evolutiva c'é una grande parte di contingenza, come d'altronde c'è in tutti i processi storici.
Sintetizzando in poche parole quello che ha spiegato Sun Tzu, l'utente in questione è un ignorante volontario.

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Messaggio Da Rasputin Mar 2 Giu 2015 - 21:58

Forse sarebbe anche il caso di spiegare all'utenza l'origine del suo nome utente hihihihih

Non c'era un annuncio?

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Messaggio Da Assenzio Mer 3 Giu 2015 - 0:27

Minsky ha scritto:
Assenzio ha scritto:
Bucodiculo ha scritto:L'evoluzione NON E' un processo casuale

Nessun biologo serio ha mai sostenuto una scemenza simile. Le mutazioni livello del DNA sono casuali, il processo evolutivo è tutto fuorché casuale.

Nella storia evolutiva c'é una grande parte di contingenza, come d'altronde c'è in tutti i processi storici.
Sintetizzando in poche parole quello che ha spiegato Sun Tzu, l'utente in questione è un ignorante volontario.

Volontario non proprio, secondo me.
Alla base c'è un malinteso, che consiste nel pensare che l'evoluzione avvenga per caso solo perché le mutazioni sono casuali. Questa immagine errata dell'evoluzione è comune a tutti coloro che conoscono l'evoluzione biologica solo per sentito dire oppure tramite la caricatura  che ne viene fatta nella "letteratura" (spazzatura) creazionista-ID.
Partendo con questa idea sbagliata in testa, quindi non conoscendo l'evoluzione biologica, legge un libro che esige una certa conoscenza solida di base . Il risultato è che molte cose non le capisce per niente e altre le fraintende. Ne trae la conclusione che l'evoluzione è il frutto di un processo guidato e intelligente.
Il fatto è che nessun biologo ha mai detto che avviene per caso. Le mutazioni a livello del DNA si. Ma le mutazioni casuali non sono il processo evolutivo, ne sono solo il carburante.

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Messaggio Da Justine Mer 3 Giu 2015 - 4:52

Volontario nel senso in cui intervenne per portare un marasma di idee completamente differenti da quelle che poi palesò re-iscrivendosi con un altro nick e cominciando a blasfemiare quello che inizialmente spacciava per sacro.

L'evoluzione, comunque, è afinalistica, non teleologica (come tutto il resto)

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Messaggio Da Assenzio Mer 3 Giu 2015 - 7:10

Justine ha scritto:L'evoluzione, comunque, è afinalistica, non teleologica (come tutto il resto)

Non finalistica e non teleologica è certo. Ma è teleonomica. Il termine di "teleonomia" è stato inventato non mi ricordo più da chi, ora mi sfugge. Tale termine è stato sfruttato da Jacques Monod nel suo celebre libro "le Hasard et la Nécessité".

La vita si sarebbe formata sul nostro pianeta per caso? Perché la vita emerga (almeno la vita così per come noi la conosciamo) ci vogliono  delle molecole ben precise riunite tutte assieme  in condizioni ben precise. La riunione di tali condizioni e di tali molecole contemporaneamente può effettivamente essere dovuta a quello che noi chiamiamo il caso, così come si dice che per caso si incontra per la strada una amico che non si vedeva più da molto tempo, sono coincidenze.
Ma una volta riunite le condizioni e le molecole, i vincoli chimici sono tali che  le reazioni sono determinate dalle proprietà stesse delle molecole e le reazioni si innescano automaticamente, non per caso, ma per "affinità naturali". Le "leggi della natura" sono vincolanti. Una volta innescate le prime reazioni sul cammino della vita, il suo ulteriore svolgersi è determinato non solo dalle loro proprietà (i vincoli), ma anche da eventi contingenti (il puro caso). La formazione della vita è un lungo processo storico fatto di contingenze. La vita è Storia così come è Storia la sua evoluzione. La contingenza ha un ruolo fondamentale nel suo svolgersi. Ma qualunque cose accadano, accadranno solo quelle che le "leggi della natura" permettono. Non era detto che i Mammiferi, fra i quali l'uomo, apparissero, ma se sono apparsi, così come siamo apparsi noi, è perché le leggi della natura lo permettono.
E da qui nasce tutta  l'estrema difficoltà di riprodurre la vita in laboratorio pur sapendo quali molecole erano presenti e avendo anche una idea più o meno precisa delle condizioni che regnavano sulla terra primitiva. Non si può riprodurre la Storia, e tanto meno in un laboratorio.

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Messaggio Da Justine Mer 3 Giu 2015 - 8:32

Al momento.

Non sarei poi così sicura su cosa si possa o non possa, alla luce di paleovirologia, digitalizzazione delle coscienze su sostrati informatici e quant'altro.

Arriverà una singolarità in cui tutto sarà perfettamente ricreabile e ri-dirigibile secondo altri parametri (anche ricopiati e simulati modello Civilization o SimCity, per dire)
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Messaggio Da adif Ven 24 Lug 2015 - 10:57

Non entro su A.I. da un bel po', per cui innanzitutto un saluto al forum saluto... 

Questo 3d è divertente (all'inizio ho sofferto ma poi chissenefrega);
belle le risposte a Bucodiculo, soprattutto quella sui cubetti di merda: m'ha fatto morire hysterical

Mi par di capire che è un recidivo specifico.
Peccato, gli avrei volentieri consigliato un sito very cool

Oppure, per i più pigri, qualche video



Se ricapiti qui, Bucodiculo, datti una botta di nozioni confirmationbias-free
Cia'

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Messaggio Da Justine Ven 24 Lug 2015 - 11:00

adif ha scritto:
belle le risposte a Bucodiculo, soprattutto quella sui cubetti di merda: m'ha fatto morire hysterical

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Messaggio Da Minsky Ven 24 Lug 2015 - 11:51

Rasputin ha scritto:Forse sarebbe anche il caso di spiegare all'utenza l'origine del suo nome utente hihihihih

Non c'era un annuncio?
Eccolo qui: http://atei.forumitalian.com/t2161p70-dei-delitti-e-delle-pene#333634

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