Un consiglio di vita

Abbiamo oggi a ruolo la causa di svariate persone incapacitate socialmente, prego, entrate.

Dunque... Mi servirebbe proprio un consiglio su come comportarsi, in linea di massima (non che debba esistere una soluzione univoca) in casi come questo:

-conosco una persona
-divento amica di tale persona
-si palesano i punti in comune
-si palesano i fatti per cui si è in disaccordo
-siamo d'accordo sul fatto che nonostante ciò si debba continuare l'amicizia
-l'amicizia perdura, anche intensamente
-senza preavviso, un giorno la controparte rincoglionisce notevolmente (es. se si dichiara da principio antisociale ed asociale diventa uno zucchero con tutti; partecipa alla mondanità che prima riteneva insopportabile)
-annuncio alla persona tale cambiamento
-lo accetta, ma se ne frega, diventando svogliata nei rapporti
-rompo l'amicizia per sopraggiunto tedio.

E questo ciclo si perpetua, senza possibilità alcuna di variazione, da anni, per me.
È una dinamica inestricabile che trovo sia perversa che affascinante nella sua ciclicità.

Avete voglia di esaminare il caso e darmi qualche dritta su cosa dovrebbe cambiare?

Puoi specificare "rincoglionisce notevolmente"? Se questo ciclo si "perpetua", vuole che rincoglionisce spesso?

Sì, la persona in questione inizia a dare di matto finché non completa la sua trasformazione in un soggetto irriconoscibile, per convinzioni e gusti, a quello incontrato.

E succede con tutti, veh- ancora non ne ho incontrato uno che non sfugga alla regola non scritta.

Finché è uno... http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_bipolare ?

Se dice che sono tanti... beh, non so.

Bisognerebbe anche sapere in quale fascia di età ci stiamo muovendo.
Una mia cara amica di mille anni fa, passò da baciapile ultraortodossa a supercomunista libertina nel volgere di poche settimane.
Sta a vedere cosa abbia influito sulla sua psiche, ma semplicemente ritengo che l'aver cambiato compagnia e l'essersi fatta influenzare (non trovo termine più appropriato, chiedo venia) dal nuovo boy-friend dell'epoca abbia giocato un ruolo fondamentale nel suo processo di "identificazione" personale.
Tipico dell'età post adolescenziale, si dirà e probabilmente è pure vero, tuttavia penso che un conto sia rappresentato da un'inversione di rotta a vent'anni, altro a quaranta-cinquanta e più.
Il tutto facendo salvo l'aspetto patologico derivante da qualsiasi tipo di "sindrome" e col beneficio d'inventario attorno a tale argomento.

Il punto è che ritrovo questa sorta di disturbo in persone di 20 come di 40 anni. Capisco una persona di giovane età, le esperienze e tutto il resto, ma che sistematicamente ci si debba imbattere in soggetti che (come fa notare Primaverino) passano dall'ortodossia su un campo al libertinaggio ultragrave, fa pensare, specialmente perché tendo a fare amicizia con persone oltre i 30.

Al diavolo quindi le teorie sulla stabilizzazione caratteriale di cui psicologi ed affini ci fanno dono.

In particolare, farò riferimento a quanto detto da Cosworth, non avrò altra soluzione che far notare a questi casi umani la necessità di pigliare barili di carbolitio e stabilizzanti vari.

Loki if you're not part of the solution, you're part of the problem   

Rasputin ha scritto:Loki if you're not part of the solution, you're part of the problem   

Questa la metto in cornice.

Cosworth117 ha scritto:Finché è uno... http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_bipolare ?

Se dice che sono tanti... beh, non so.

Si può spiegare in tante maniere, magari anche tutte solo ipotesi...una è quella del guidatore contromano in autostrada, la conosci?   

Un problema del genere non poteva che essere posto da una donna.   

Quindi la neutralità non è ammessa, Rasp? Beh, direi che hai anche tu una bella fetta di ragione, ma in questo senso: tendo a voler mantenere certi standard nelle amicizie, la gente ad un certo punto si spaventa e prende il volo. In questo senso sì, rientro in parte del problema. Ma con il fatto che non tendo a uscire di senno se non vedo prima comportamenti fuori dal mondo considerando l'indole complessiva della persona, direi che la responsabilità è un po' incerta.

Mah, mi darò all'imprenditoria coi soldi del Monopoli, le amicizie da cartone animato ormai sono finite assieme ai liquami

Cosworth117 ha scritto:Un problema del genere non poteva che essere posto da una donna.   

Un tempo certi poemi greci facevano risaltare l'ideale dell'amicizia anche tra uomini... É chiaro che adesso la questione sia un po' involuta.

E poi piazziamo in gioco il fatto che per certe cose (non tutte) sono legata al passato... E la frittata è servita

Cosworth117 ha scritto:Un problema del genere non poteva che essere posto da una donna.   

Non necessariamente, anzi direi che a naso/valori empirici tra maschi e femmine a soffrire di questa sindrome siamo in parità.

Loki ha scritto:Quindi la neutralità non è ammessa, Rasp? Beh, direi che hai anche tu una bella fetta di ragione, ma in questo senso: tendo a voler mantenere certi standard nelle amicizie, la gente ad un certo punto si spaventa e prende il volo. In questo senso sì, rientro in parte del problema. Ma con il fatto che non tendo a uscire di senno se non vedo prima comportamenti fuori dal mondo considerando l'indole complessiva della persona, direi che la responsabilità è un po' incerta.

Mah, mi darò all'imprenditoria coi soldi del Monopoli, le amicizie da cartone animayo ormai sono finite assieme ai liquami

La neutralità non solo è ammessa, ma anche auspicabile e mi pare sia proprio quello che ho tentato di introdurre.

Molti dei miei migliori amici, ad esempio, quasi non hanno denominatori (Caratteriali, culturali, ecc) in comune.

Tu almeno uno (Che ho visto) ce l'hai, la tendenza a non stringere amicizie con persone di età inferiore ai 30.

Io ti posso dare un breve glossarietto delle mie:

- medico chirurgo

- avvocato

- ex rapinatore e galeotto

- studente

- barbone/ubriacone

- tossicomane

- salcazzoscriviquelchetiparecel'hocomunque

Potrei elencare dei fattori di esclusione ma saremmo tra il fuori tema e la banalità.

Avendo letto che sono testualmente parte del problema, non essendone la soluzione (al massimo la risoluzione, la rescissione dal "contratto" di amicizia, insomma) mi era già saltata la pretesa di neutralità.

Comunque non è un fattore di semplici gusti, il declino in questo senso si riflette anche sulla lealtà, sempre troppo sottovalutata. Non so, la tendenza ad amicarsi per i gusti mi sembra abbastanza ovvia, e se divergono un ponte si può sempre buttare su.

Sicuramente è anche conseguenza del voler gestire più stimoli interpersonali in una sola volta. Abbiamo così chi si schiera con i fandom e tratta tutti alla stessa maniera (figuratevi che una delle persone che frequentavo si illudeva che "la amassero", in quel gruppo, 25,000 soggetti d'oltreoceano che non sanno manco dove si trova l'Italia su una cartina politica), chi vuole farsi apprezzare come gli allegati del punto croce alle riviste e chi, giustamente, rimane indipendente e butta tutto ai rovi.

Mi sa che sceglierò l'ultima opzione, a meno che a chiedermi amicizia non sia una persona completamente incapace di reazioni cognitive o, al contrario, virtualmente integerrima *ride di gusto*

Loki ha scritto:Avendo letto che sono testualmente parte del problema, [...]

Dove lo hai letto?

Se non sono parte della soluzione, sono parte del problema (magari l'ho interpretata male)

Loki ha scritto:Se non sono parte della soluzione, sono parte del problema (magari l'ho interpretata male)

"You" in inglese è/può essere impersonale

Rasputin ha scritto:

Loki ha scritto:Se non sono parte della soluzione, sono parte del problema (magari l'ho interpretata male)

"You" in inglese è/può essere impersonale

Sorry, I was way too literal   

Comunque, ho già saputo che l'ultima persona a cui ho dovuto dire un bel "ciao", secondo quanto ho spiegato nel primo post, si è prodigata a mandarmi a quel paese con un sommesso gesto di fronte ad un folto pubblico.

Sto invecchiando, non ho più neanche voglia di reagire- potrebbero quasi appiccarmi fuoco alla casa e rimarrei lì a giocare con le macerie, guarda  

Loki ha scritto:[...]
Comunque, ho già saputo che l'ultima persona a cui ho dovuto dire un bel "ciao", secondo quanto ho spiegato nel primo post, si è prodigata a mandarmi a quel paese con un sommesso gesto di fronte ad un folto pubblico.[...]

Azzz...bella gente che conosci. Comunque scusa ma mi pare che anche in questo caso non sei estranea al problema, visto che per quanto ne so le amicizie si scelgono...può anche darsi che - un po' come me - tendi a valutare gli altri in maniera troppo positiva

Rasputin ha scritto:

Loki ha scritto:[...]
Comunque, ho già saputo che l'ultima persona a cui ho dovuto dire un bel "ciao", secondo quanto ho spiegato nel primo post, si è prodigata a mandarmi a quel paese con un sommesso gesto di fronte ad un folto pubblico.[...]

Azzz...bella gente che conosci. Comunque scusa ma mi pare che anche in questo caso non sei estranea al problema, visto che per quanto ne so le amicizie si scelgono...può anche darsi che - un po' come me - tendi a valutare gli altri in maniera troppo positiva

La mia violenta cocciutaggine, che mi porta a voler trovare l'eccezione. Non parlo di perfezione, ma di una minuscola percentuale di umanità che sappia più o meno non cambiare corsia ogni due per tre... Probabilmente più una questione ideologica, che altro.

Forse dovrei semplicemente iniziare a classificare tutti costoro in base all'utilità, non vedo altro modo che considerarli come della merce scarrozzata dal corriere al destinatario sbagliato

Loki ha scritto:
La mia violenta cocciutaggine, che mi porta a voler trovare l'eccezione. Non parlo di perfezione, ma di una minuscola percentuale di umanità che sappia più o meno non cambiare corsia ogni due per tre... Probabilmente più una questione ideologica, che altro.

Forse dovrei semplicemente iniziare a classificare tutti costoro in base all'utilità, non vedo altro modo che considerarli come della merce scarrozzata dal corriere al destinatario sbagliato

Certe persone non si cercano, si trovano...io devo dire che ho culo.

So già come andrà a finire, attenderò qualche tempo e poi andrò alla ricerca dell'umiliazione definitiva ripresentandomi per far capire all'oggetto della nostra pubblica deprecazione quanto in realtà stia sbagliando. Magari, una situazione modello s.Paolo illuminato che crolla come dal pero sulla strada di Damasco, ci sta

Anche perché ripetere 'sto circo con altri mi darebbe sui nervi non indifferentemente, quindi gioco tutte le carte ora...