Primo matrimonio gay in Italia
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Primo matrimonio gay in Italia
IL PRIMO MATRIMONIO GAY RICONOSCIUTO IN ITALIA
Anche se è probabile che la sentenza venga presto ribaltata in appello un primo "stappo" come dice la CEI c'è finalmente stato!
E' infatti probabile oltre che auspicabile che la sentenza del tribunale di Grosseto non rimanga "isolata" e che alla fine anche i "beghini" della Corte di Cassazione si arrendano...
Intanto io vorrei fare due considerazioni:
1. è una vergogna che il parlamento venga ancora una volta sostituito e "scavalcato" dalla magistratura... io in tutta sincerità sono ben contento di questa sentenza, ma tuttavia riconosco che non è un bene per la nostra democrazia che si sia dovuta seguire la "strada giudiziaria" per fare quello che invece doveva essere fatto dal parlamento italiano.
2. la reazione (scontata) della CEI costituisce a sua volta una ennesima e grave interferenza della Chiesa nella politica italiana, interferenza che ormai nessuno più condanna e nemmeno rileva!!!
Conclusione: dobbiamo prendere atto che i poteri politici che comandano in Italia sono ormai fondamentalmente la magistratura e la Chiesa... invece di discutere di abolizione del senato e di Italicum si dovrebbe quindi chiedere che si riformino questi poteri per renderli almeno eletti dai cittadini... che invece attualmente hanno solo il diritto di eleggere un inutile parlamento.
Anche se è probabile che la sentenza venga presto ribaltata in appello un primo "stappo" come dice la CEI c'è finalmente stato!
E' infatti probabile oltre che auspicabile che la sentenza del tribunale di Grosseto non rimanga "isolata" e che alla fine anche i "beghini" della Corte di Cassazione si arrendano...
Intanto io vorrei fare due considerazioni:
1. è una vergogna che il parlamento venga ancora una volta sostituito e "scavalcato" dalla magistratura... io in tutta sincerità sono ben contento di questa sentenza, ma tuttavia riconosco che non è un bene per la nostra democrazia che si sia dovuta seguire la "strada giudiziaria" per fare quello che invece doveva essere fatto dal parlamento italiano.
2. la reazione (scontata) della CEI costituisce a sua volta una ennesima e grave interferenza della Chiesa nella politica italiana, interferenza che ormai nessuno più condanna e nemmeno rileva!!!
Conclusione: dobbiamo prendere atto che i poteri politici che comandano in Italia sono ormai fondamentalmente la magistratura e la Chiesa... invece di discutere di abolizione del senato e di Italicum si dovrebbe quindi chiedere che si riformino questi poteri per renderli almeno eletti dai cittadini... che invece attualmente hanno solo il diritto di eleggere un inutile parlamento.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto: 1) È una vergogna che il parlamento venga ancora una volta sostituito e "scavalcato" dalla magistratura...
2) La reazione (scontata) della CEI costituisce a sua volta una ennesima e grave interferenza della Chiesa nella politica italiana, interferenza che ormai nessuno più condanna e nemmeno rileva!
Premessa, poiché comunista convinto ... io non posso credere nelle istituzioni democratiche!
Per me è una farsa la politica, la magistratura, le forze dell'ordine, la religione, la stampa ...
Io credo che esista un potere economico (la tribù della grande borghesia) che muove i fili e attraverso la stampa, la religione, la politica … ci fa credere che le sue scelte sono … nostre scelte.
Per essere più precisi ci fanno credere che:
Per essere più precisi ci fanno credere che:
Se le cose vanno male ... sicuramente è colpa del mio vicino casa che vota come un deficiente.
Detto questo, quello che non capisco è: come si può credere nella democrazia e nello stesso sostenere che qualcuno scavalca, qualcun altro prevarica, qualcun altro ancora abusa???
Se pensiamo che le istituzioni democratiche sono corrompibili (o peggio ancora: corrotte) allora è segno che non crediamo nella democrazia. Perché "crederci" significa essere sicuri che il sistema democratico ha il giusto l'antidoto contro ogni corruzione dei suoi enti.
Insomma aver fiducia nella democrazia e non nelle istituzioni di controllo (la magistratura e le forze dell’ordine) è come dire d'aver fiducia in nostra moglie e nello stesso tempo affermare pure che ci ha fatti cornuti.
Evidentemente per certe persone la “fiducia” è un sinonimo di:
È chiaro che non mi fido nemmeno io! Però io sono una persona chic e dunque non lo confesserò certo a te!
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La persona sacra va ben oltre ... distingue il vero dal falso!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Per me un passo avanti verso il progresso sarebbe "non proibire" nulla se non pochissime cose che proprio non si possono lasciare sotto il controllo della sola "coscienza" individuale, almeno non per tutti gli uomini. Mi riferisco ovviamente alle solite cose: uccidere, rubare... o più genericamente commettere violenza contro gli altri individui di una collettività.vnd ha scritto:Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
Il matrimonio (etero od omo, monogamico o poligamico o poliandrico...) è un contratto privato tra individui, lo Stato dovrebbe intervenire solo se il suo intervento è richiesto da una delle parti e solo per stabilire se quel particolare contratto è stato rispettato.
Insomma per fare un esempio: il mantenimento del coniuge o ex coniuge "svantaggiato", economicamente "più debole" può essere imposto dallo Stato solo se la cosa era stata prevista e pattuita dalle parti all'atto della stipula del contratto matrimoniale.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
No nessuna "fiducia" (stessa etimologia di "Fede" !!!), io dico a te tranquillamente che (per me) la "democrazia" è solo un "protocollo" operativo che va rispettato oppure va modificato, cambiato... se lo riteniamo superato, non più adatto a soddisfare le esigenze per cui era stato "convenzionalmente" stabilito.ToninoScalzo ha scritto:,,, Evidentemente per certe persone la “fiducia” è un sinonimo di:È chiaro che non mi fido nemmeno io! Però io sono una persona chic e dunque non lo confesserò certo a te!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
vnd ha scritto:Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Ma "abolire" vuol dire proibire?Rasputin ha scritto:vnd ha scritto:Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Ma "abolire" vuol dire proibire?Rasputin ha scritto:vnd ha scritto:Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
Assolutamente no. Si tratta di abolire l'istituzione, poi se una coppia decide di stipulare un contratto con condizioni e clausole a loro discrezione e chiamarlo contratto di matrimonio, cavoli loro
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Allora perfettamente d'accordo...Rasputin ha scritto:paolo1951 ha scritto:Ma "abolire" vuol dire proibire?Rasputin ha scritto:vnd ha scritto:Consentire il matrimonio agli omosessuali non è un passo in avanti verso il rpogresso.
Abolire quello eterosessuale, lo sarebbe.
Assolutamente no. Si tratta di abolire l'istituzione, poi se una coppia decide di stipulare un contratto con condizioni e clausole a loro discrezione e chiamarlo contratto di matrimonio, cavoli loro
Peccato che non siano d'accordo con noi: la Chiesa, i tradizionalisti di destra, i tradizionalisti e i riformisti-rivoluzionari di sinistra... insomma in Italia non sia d'accordo quasi nessuno!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
[quote="paolo1951"]
Lo Stato ti impedisce di vendere il sangue, lo sperma e... persino le corneee e un rene....
Per me fa bene. Perché la miseria e la disperazione devono avere un limite e non si deve permettere a nessuno di scendere al di sotto di un certo grado di dignità.
Lo Stato proibisce persino la prostituzione. E' inutile... ma lo fa... Non riuscendo a proibire alle donne di fare le puttane si arriva ad inventare assurdità come la punizione del cliente.
Ora, non si spiega come lo stato, che combatte la prostituzione debba invece tollerare il matrimonio. istituto nel quali due soggetti stipulano un contratto, sì, ma in virtù di prestazioni sessuali che si vorrebbero esclusivi mna che non lo sono quasi mai.
Il matrimonio aveva un senso nel mondo tradizionale. Le donne erano esonerate dallo svolgere un lavoro retribuito, in virtù della maternità. Il privilegio, sostanzialmente era dovuto al rischio di morte per parto. le donne, spose e madri, andavano pertanto tutelate col Matri-monio...
Esisteva un soggetto economicamente più debole ed uno economicamente più forte...
Oggi, le donne devono lavorare come gli uomini (si fa per dire...) quindi il discorso non regge più.
Si è economicamente deboli o forti, per scelta, per fortuna o per disgrazia.
In tutti e tre i casi, non si capisce perché un altro soggetto dovrebbe pagare per compensare qualcuno delle sue scelte sbagliate e per la sua sfiga.
Le implicazioni patrimoniali legate al matrimonio devono sparire.
Chi vuole sbarcare il lunario o, addirittura, arricchirsi vada a lavorare....
C'è un limite alla dignità umana, no?
Fare il parassita non fa bene a nessuno.
vnd ha scritto:C
Il matrimonio (etero od omo, monogamico o poligamico o poliandrico...) è un contratto privato tra individui, lo Stato dovrebbe intervenire solo se il suo intervento è richiesto da una delle parti e solo per stabilire se quel particolare contratto è stato rispettato.
Insomma per fare un esempio: il mantenimento del coniuge o ex coniuge "svantaggiato", economicamente "più debole" può essere imposto dallo Stato solo se la cosa era stata prevista e pattuita dalle parti all'atto della stipula del contratto matrimoniale.
Lo Stato ti impedisce di vendere il sangue, lo sperma e... persino le corneee e un rene....
Per me fa bene. Perché la miseria e la disperazione devono avere un limite e non si deve permettere a nessuno di scendere al di sotto di un certo grado di dignità.
Lo Stato proibisce persino la prostituzione. E' inutile... ma lo fa... Non riuscendo a proibire alle donne di fare le puttane si arriva ad inventare assurdità come la punizione del cliente.
Ora, non si spiega come lo stato, che combatte la prostituzione debba invece tollerare il matrimonio. istituto nel quali due soggetti stipulano un contratto, sì, ma in virtù di prestazioni sessuali che si vorrebbero esclusivi mna che non lo sono quasi mai.
Il matrimonio aveva un senso nel mondo tradizionale. Le donne erano esonerate dallo svolgere un lavoro retribuito, in virtù della maternità. Il privilegio, sostanzialmente era dovuto al rischio di morte per parto. le donne, spose e madri, andavano pertanto tutelate col Matri-monio...
Esisteva un soggetto economicamente più debole ed uno economicamente più forte...
Oggi, le donne devono lavorare come gli uomini (si fa per dire...) quindi il discorso non regge più.
Si è economicamente deboli o forti, per scelta, per fortuna o per disgrazia.
In tutti e tre i casi, non si capisce perché un altro soggetto dovrebbe pagare per compensare qualcuno delle sue scelte sbagliate e per la sua sfiga.
Le implicazioni patrimoniali legate al matrimonio devono sparire.
Chi vuole sbarcare il lunario o, addirittura, arricchirsi vada a lavorare....
C'è un limite alla dignità umana, no?
Fare il parassita non fa bene a nessuno.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Ah, ok...
Teoricamente mi pare una cosa sensata.
Ma una certa "vocina" mi dice che si finirebbe davanti ad un giudice in molti casi comunque...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Certamente, ma potresti anche pattuire un arbitrato obbligatorio e sostitutivo del ricorso alla giustizia ordinaria.primaverino ha scritto:paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Ah, ok...
Teoricamente mi pare una cosa sensata.
Ma una certa "vocina" mi dice che si finirebbe davanti ad un giudice in molti casi comunque...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Certamente, ma potresti anche pattuire un arbitrato obbligatorio e sostitutivo del ricorso alla giustizia ordinaria.primaverino ha scritto:paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Ah, ok...
Teoricamente mi pare una cosa sensata.
Ma una certa "vocina" mi dice che si finirebbe davanti ad un giudice in molti casi comunque...
Ah sicuro.
Ma mica è garanzia di non trovarselo "nel retto"...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Ma la cosa a molti potrebbe anche non dispiacere...primaverino ha scritto:
...
Ah sicuro.
Ma mica è garanzia di non trovarselo "nel retto"...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
Però le donne, a causa dei retaggi che rendono il matrimonio ancora una "sistemazione" per la donna.
Se noti... le donne si arrapano molto di più con chi ha più soldi di loro...
Statisticamente è così.
E poi ti rompono i coglioni finché non le sposi.
- vedi? non mi ami abbastanza.
In verità sono loro che non ti amano abbastanza e vogliono delle garanzie. Avere la possibilità di spolparti vivo se non obbedisci ai loro capricci della minchia.
Se ti amassero davvero non avrebbero bisogno di firme e carte bollate.
Giusto?
Pare brutto dire:
- Al contrario, cara. Io ti amo. In verità sei tu che sei una stronza e che mi vuoi rovinare...
Meglio avere la scusa:
- mi spiace, cara, il matrimonio è abolito.
Ti risparmi un sacco di storie.
Ma perché giustifichi il fatto che l'amore debba avere implicazioni economiche e che il matrimonio sia usato da gente disonesta per vegetare alle spalle di altri?
Mio zio diceva sempre: "chi voli sordi, vaci e zappa!".
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Infatti. Questo significherebbe adeguare il matrimonio ai tempi.
Un passaggio intermedio sarebbero i contratti prematrimoniali.
Come fanno i giudei. Che non sono mica coglioni....
Però... insisto.
Parliamo tanto di separare sesso e amore e non riusciamo a separare l'amore dal portafoglio?
Un amore deve per forza comportare dei vincoli economici?
Io e la mia compagna ci amiamo.
Almeno... io sono certo di amarla.
Senza bisogno che lei abbia strumenti di ricatto.
Si stanca di me?
Se na va....
Quello che è suo è suo e quello che è mio resta mio.
Come è giusto che sia.
(In linea di massima, perchè, avendo figli, la situazione più complessa....)
Come se un manager si dimettesse da un'azienda.
Arrivederci e amici come prima...
Mica l'azienda ti deve mantenere finchè vivi....
Per il matrimonio è diverso perchè si tratta di un accordo che prevede delle prestazioni sessuali...
Le prestazioni sessuali vanno compensate?
Allora la donna è una puttana e il matrimonio è una forma di meretricio.
Allora lo vedi che siamo soltanto degli ipocriti?
Da un lato, Chiesa in testa, si finge di lottare contro la prostituzione, addirittura minacciando di prendersela con i clienti, già sfigati di loro, dall'altro si difende il matrimonio.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
primaverino ha scritto:paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
Continuo a non comprendere la pretesa dell'abolizione.
Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Ah, ok...
Teoricamente mi pare una cosa sensata.
Ma una certa "vocina" mi dice che si finirebbe davanti ad un giudice in molti casi comunque...
Però oggi le separazioni sono molto più appetibili per la donna che per l'uomo. Specie se ci sono figli.
A causa di pregiudizi sessisti, i figli sono sempre dati alle madri.
Con i figli, la casa, gli alimenti e, in qualche caso, il mantenimento.
Curiosamente, l'uomo deve continuare a pagare per l'imbianchino che dovrà ritinteggiare le pareti al posto suo ma la donna, non dovrà pagare la tintoria che laverà i calzini al posto suo.
Vero che è strano?
Questo rende la separazione una scelta più che vantaggiosa per la donna incapace di prendere decisioni e mantenerle.
Se riduci un po' i privilegi sessisti con accordi non vincolati, stipulati a mente serena... la separazione potrebbe divenire meno vantaggiosa e questi contratti non si scioglierebbero al primo ostacolo come avviene adesso.
Comunque si tratterebbe di una soluzione intermedia.
Il problema del matrimonio, si abolisce, abolendo il matrimonio.
Al primo ostacolo
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Esatto non è possibile separare il sesso dal portafoglio o è comunque ben più difficile che separarlo dall'amore!vnd ha scritto:...
Però... insisto.
Parliamo tanto di separare sesso e amore e non riusciamo a separare l'amore dal portafoglio?
Un amore deve per forza comportare dei vincoli economici?
Io e la mia compagna ci amiamo.
Almeno... io sono certo di amarla.
Senza bisogno che lei abbia strumenti di ricatto.
Si stanca di me?
Se na va....
Quello che è suo è suo e quello che è mio resta mio.
Come è giusto che sia.
(In linea di massima, perchè, avendo figli, la situazione più complessa....)
Come se un manager si dimettesse da un'azienda.
Arrivederci e amici come prima...
Mica l'azienda ti deve mantenere finchè vivi....
Per il matrimonio è diverso perchè si tratta di un accordo che prevede delle prestazioni sessuali...
Le prestazioni sessuali vanno compensate?
Allora la donna è una puttana e il matrimonio è una forma di meretricio.
Allora lo vedi che siamo soltanto degli ipocriti?
Da un lato, Chiesa in testa, si finge di lottare contro la prostituzione, addirittura minacciando di prendersela con i clienti, già sfigati di loro, dall'altro si difende il matrimonio.
Chi ha un "bene", una "ricchezza", un qualcosa che può avere un prezzo di mercato... checché se ne dica ben difficilmente lo dà gratis!
San Francesco è un caso del tutto particolare... statisticamente irrilevante.
Alla distribuzione gratuita di un bene è favorevole solo chi quel bene non ce l'ha e desidera averlo...
Questo vale per qualsiasi cosa, sesso compreso.
L'uso del vile denaro non è più riprovevole del baratto... darla via per mezz'ora in cambio di 100 euro non è diverso (nella sostanza) dal barattarla "a vita" con un'assicurazione (anch'essa vitalizia) al mantenimento.
Ma anche l'amore "disinteressato" di cui parli è una forma di baratto... una particolare forma di baratto tra beni in questo caso più "omogenei"... uno scambio di orgasmi, di prestazioni sessuali.
Ma, ripeto, non è cosa più "nobile" rispetto ad altro tipo di baratto o all'acquisto tramite il denaro!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
primaverino ha scritto:paolo1951 ha scritto:Appunto io dicevo che il matrimonio deve diventare semplicemente un contratto privato tra due o più individui, non importa se dello stesso sesso o di sesso diverso.primaverino ha scritto:Ok, ma allora si riformi/adegui tale istituto alle mutate circostanze.
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Non sei mica obbligato a sposarti, mi pare.
In questo contratto si può pattuire tutto quello che si vuole: la durata (tempo determinato o indeterminato), gli obblighi delle parti, le penali da pagare in caso di inadempienza contrattuale, ecc. ecc.
Ah, ok...
Teoricamente mi pare una cosa sensata.
Ma una certa "vocina" mi dice che si finirebbe davanti ad un giudice in molti casi comunque...
Probabile, ma anche a me una vocina dice (Forse è la stessa!) che i casi contenziosi si ridurrebbero drasticamente...1 perché prima di prendersi la briga (E spendere i soldi) per stipulare un contratto privato molti ci penserebbero su varie volte, 2 perché tali contratti avrebbero probabilmente una struttura più sensata.
Ti faccio un esempio: non ricordo in che paese c'è stata una proposta di legge, nemmeno ricordo se è passata o no, di regolamentare i contratti di matrimonio a scadenza biennale. Ossia: ogni due anni ambi i coniugi devono attivamente e consensualmente prolungare il contratto, che altrimenti scadrebbe senza ulteriori formalità.
Non proprio come l'abolizione dell'istituzione in sè, ma sempre un passo avanti.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Anche tu Ras sei infondo un catto-comunista-statalista mascherato... abilmente mascherato.Rasputin ha scritto:
... Ti faccio un esempio: non ricordo in che paese c'è stata una proposta di legge, nemmeno ricordo se è passata o no, di regolamentare i contratti di matrimonio a scadenza biennale. Ossia: ogni due anni ambi i coniugi devono attivamente e consensualmente prolungare il contratto, che altrimenti scadrebbe senza ulteriori formalità.
Non proprio come l'abolizione dell'istituzione in sè, ma sempre un passo avanti.
Perché mai vuoi una legge che imponga questa revisione biennale? Metticela tu se vuoi nel tuo contratto con il tuo lui o la tua lei!
Lo Stato deve limitarsi ad una semplice presa d'atto di quanto le parti hanno pattuito... possibile che non siate capaci di concepire il cittadino in altro modo che "sotto tutela"?!?
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
In effetti quest'ultima osservazione mi pare pertinente.
E poi (data la notoria efficienza della burocrazia nostrana) ci manca pure che al matrimonio (o come poi si chiamerebbe) si debba applicare la revisione biennale manco fosse un'automobile...
E poi (data la notoria efficienza della burocrazia nostrana) ci manca pure che al matrimonio (o come poi si chiamerebbe) si debba applicare la revisione biennale manco fosse un'automobile...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Anche tu Ras sei infondo un catto-comunista-statalista mascherato... abilmente mascherato.Rasputin ha scritto:
... Ti faccio un esempio: non ricordo in che paese c'è stata una proposta di legge, nemmeno ricordo se è passata o no, di regolamentare i contratti di matrimonio a scadenza biennale. Ossia: ogni due anni ambi i coniugi devono attivamente e consensualmente prolungare il contratto, che altrimenti scadrebbe senza ulteriori formalità.
Non proprio come l'abolizione dell'istituzione in sè, ma sempre un passo avanti.
Perché mai vuoi una legge che imponga questa revisione biennale? Metticela tu se vuoi nel tuo contratto con il tuo lui o la tua lei!
Lo Stato deve limitarsi ad una semplice presa d'atto di quanto le parti hanno pattuito... possibile che non siate capaci di concepire il cittadino in altro modo che "sotto tutela"?!?
Mi pare che Rasp non sia più sposato.
E non lo è con la donna che ha adesso...
Una legge se l'è data...
Io continuo a non capire perché, se amo una donna la devo anche mantenere. Questo proprio non lo capisco.
E nemmeno capisco perché, in caso di un mio decesso, i miei beni dovrebbero andare a lei e non, per intero, ai miei figli.
Salvo usufrutto gratuito, ovviamente.
Ma perché, se lei si risposasse quello per cui ho lavorato, dovrebbe andare, anche soltanto in parte, ai figli che lei avrebbe col nuovo marito e non soltanto ai miei?
Ste cose potevo capirle quando le donne non lavoravano...
Ma oggi la donna deve trovare il coraggio di essere considerata un individuo in tutto e per tutto uguale all'uomo.
Quindi, lavora, fa mosina... e se raccimola abbastanza soldi si compra una casa. Se no, nulla.
Cominciamo a togliere la pensione di reversibilità....
Eliminiamo il passaggio ereditario tra coniugi.
Cancelliamo questo ipocrita dovere di sussistenza a senso unico e il matrimonio è bello che annullato.
Le responsabilità fanno paura?
Da militare ci dicevano: stringere il culo e camminare!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Vedo che la risposta te la sei data da solo... comunque sappi che ci sono anche uomini che quando "amano una donna" si fanno invece mantenere da lei... e sempre questione di domanda e di offerta!vnd ha scritto:...
Io continuo a non capire perché, se amo una donna la devo anche mantenere. Questo proprio non lo capisco.
...
Da militare ci dicevano: stringere il culo e camminare!
Ti faccio un esempio: conosco donne italiane che sono andate in Egitto si sono prese un marito che magari ha trent'anni meno di loro, lo mantengono ... e però alla faccia della sharia gli proibiscono la poligamia e persino "comandano" loro in famiglia!
Viceversa altre donne più giovani e più stupide si sono sinceramente innamorate di un Egiziano, gli hanno fatto dei figli e ora vivono là come schiave... perché se tornano in Italia i figli devono per legge restare là con il marito.
Va beh sono OT, perché qui si parlava della situazione in Italia... però tutto può succedere.
A me quello che non va è che anche tra marito e moglie sia lo Stato a metterci sempre il dito!!!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Anche tu Ras sei infondo un catto-comunista-statalista mascherato... abilmente mascherato.Rasputin ha scritto:
... Ti faccio un esempio: non ricordo in che paese c'è stata una proposta di legge, nemmeno ricordo se è passata o no, di regolamentare i contratti di matrimonio a scadenza biennale. Ossia: ogni due anni ambi i coniugi devono attivamente e consensualmente prolungare il contratto, che altrimenti scadrebbe senza ulteriori formalità.
Non proprio come l'abolizione dell'istituzione in sè, ma sempre un passo avanti.
Perché mai vuoi una legge che imponga questa revisione biennale? Metticela tu se vuoi nel tuo contratto con il tuo lui o la tua lei!
Lo Stato deve limitarsi ad una semplice presa d'atto di quanto le parti hanno pattuito... possibile che non siate capaci di concepire il cittadino in altro modo che "sotto tutela"?!?
Il grassettato sintetizza il punto: io non voglio nulla, era solo un esempio.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
... e il "nuovo grassettato" sintetizza un altro punto: questo passo non è un esempio ma un giudizio.Rasputin ha scritto:paolo1951 ha scritto:Anche tu Ras sei infondo un catto-comunista-statalista mascherato... abilmente mascherato.Rasputin ha scritto:
... Ti faccio un esempio: non ricordo in che paese c'è stata una proposta di legge, nemmeno ricordo se è passata o no, di regolamentare i contratti di matrimonio a scadenza biennale. Ossia: ogni due anni ambi i coniugi devono attivamente e consensualmente prolungare il contratto, che altrimenti scadrebbe senza ulteriori formalità.
Non proprio come l'abolizione dell'istituzione in sè, ma sempre un passo avanti.
Perché mai vuoi una legge che imponga questa revisione biennale? Metticela tu se vuoi nel tuo contratto con il tuo lui o la tua lei!
Lo Stato deve limitarsi ad una semplice presa d'atto di quanto le parti hanno pattuito... possibile che non siate capaci di concepire il cittadino in altro modo che "sotto tutela"?!?
Il grassettato sintetizza il punto: io non voglio nulla, era solo un esempio.
Io invece di un "passo in avanti" vorrei che lo Stato facesse un passo indietro...per ritirarsi, e dirci: fate un po' come cazzo vi pare... io, Stato, posso intervenire solo su richiesta di una delle parti per giudicare se gli accordi sono stati rispettati o no... e questo lo faccio qualunque siano questi accordi... se ti sei impegnato in cambio della figa a mantenere quella donna tutta la vita, sono cazzi tuoi... dovevi essere più furbo e ragionare con il cervello anziché con l'uccello!
PS: se però mi dimostri che quando hai firmato, avevi una pistola puntata alla tempia... beh, allora quel patto è nullo!
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:
... e il "nuovo grassettato" sintetizza un altro punto: questo passo non è un esempio ma un giudizio.
Io invece di un "passo in avanti" vorrei che lo Stato facesse un passo indietro...per ritirarsi, e dirci: fate un po' come cazzo vi pare... io, Stato, posso intervenire solo su richiesta di una delle parti per giudicare se gli accordi sono stati rispettati o no... e questo lo faccio qualunque siano questi accordi... se ti sei impegnato in cambio della figa a mantenere quella donna tutta la vita, sono cazzi tuoi... dovevi essere più furbo e ragionare con il cervello anziché con l'uccello!
Ahiocapí...sono d'accordo, ma quella proposta era meglio di niente o no?
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Sinceramente non lo so Ras... per me la questione (in questo caso) è cambiare la mentalità delle persone e non le leggi.Rasputin ha scritto:paolo1951 ha scritto:
... e il "nuovo grassettato" sintetizza un altro punto: questo passo non è un esempio ma un giudizio.
Io invece di un "passo in avanti" vorrei che lo Stato facesse un passo indietro...per ritirarsi, e dirci: fate un po' come cazzo vi pare... io, Stato, posso intervenire solo su richiesta di una delle parti per giudicare se gli accordi sono stati rispettati o no... e questo lo faccio qualunque siano questi accordi... se ti sei impegnato in cambio della figa a mantenere quella donna tutta la vita, sono cazzi tuoi... dovevi essere più furbo e ragionare con il cervello anziché con l'uccello!
Ahiocapí...sono d'accordo, ma quella proposta era meglio di niente o no?
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
vnd ha scritto:
E nemmeno capisco perché, in caso di un mio decesso, i miei beni dovrebbero andare a lei e non, per intero, ai miei figli.
Salvo usufrutto gratuito, ovviamente.
Non mi pare essere cosi.
Mio padre è morto e quei 4 soldi che aveva li ho ereditati io, tutti.
A mia madre toccava solo la pensione, toccava perchè alla fine non c'erano tutti i contributi versati e quindi neppure quella ha preso.
Per quanto riguarda il mantenimento invece, le cose sono cambiate, chi guadagna di piu paga gli alimenti.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
E ti pare molto male!!!chef75 ha scritto:vnd ha scritto:
E nemmeno capisco perché, in caso di un mio decesso, i miei beni dovrebbero andare a lei e non, per intero, ai miei figli.
Salvo usufrutto gratuito, ovviamente.
Non mi pare essere cosi.
Mio padre è morto e quei 4 soldi che aveva li ho ereditati io, tutti.
A mia madre toccava solo la pensione, toccava perchè alla fine non c'erano tutti i contributi versati e quindi neppure quella ha preso.
Per quanto riguarda il mantenimento invece, le cose sono cambiate, chi guadagna di piu paga gli alimenti.
Se c'è un unico figlio l'eredità viene divisa al 50% tra coniuge e figlio, se i figli sono più di uno, un terzo spetta comunque al coniuge e 2/3 vanno divisi tra i figli.
L'unica spiegazione del tuo caso, è che tua madre abbia volontariamente fatto atto di rinuncia all'eredità.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Si.
La sapevo così anch'io.
Quando mia madre morì ereditammo alla pari io e papà.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:E ti pare molto male!!!
Non capisco che intendi?
paolo1951 ha scritto:Se c'è un unico figlio l'eredità viene divisa al 50% tra coniuge e figlio, se i figli sono più di uno, un terzo spetta comunque al coniuge e 2/3 vanno divisi tra i figli.
L'unica spiegazione del tuo caso, è che tua madre abbia volontariamente fatto atto di rinuncia all'eredità.
No , nessuna rinuncia, siamo andati assieme a sbrigare le pratiche, soldi a me pensione a lei.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Intendevo dire che le cose non stanno come tu dici, che la legge è diversa.chef75 ha scritto:paolo1951 ha scritto:E ti pare molto male!!!
Non capisco che intendi?paolo1951 ha scritto:Se c'è un unico figlio l'eredità viene divisa al 50% tra coniuge e figlio, se i figli sono più di uno, un terzo spetta comunque al coniuge e 2/3 vanno divisi tra i figli.
L'unica spiegazione del tuo caso, è che tua madre abbia volontariamente fatto atto di rinuncia all'eredità.
No , nessuna rinuncia, siamo andati assieme a sbrigare le pratiche, soldi a me pensione a lei.
Intanto non confondere la pensione di reversibilità con l'eredità che è tutt'altra cosa: la reversibilità è la "continuazione" della pensione che parzialmente passa al coniuge, o ai figli minori; l'eredità invece è costituita dal patrimonio già esistente in capo al morto (e non dal reddito... di un vitalizio quale è appunto la pensione), per esempio immobili, partecipazioni societarie, crediti, titoli, denaro, gioielli, ecc. questi beni vengono trasferiti agli eredi, salvo rinuncia degli stessi.
Nel vostro caso essendoci, a quanto capisco, solo un c/c bancario,,, forse cointestato anche a te (???), può essere che la banca te l'abbia liquidato direttamente... ma non avrebbe dovuto farlo!
Probabilmente l'ha fatto sapendo che tua madre non si opponeva... e quindi nessuno avrebbe contestato l'irregolarità della cosa.
Ma si fosse trattato di un appartamento, di un bene registrato, non sarebbe stato così facile eludere la legge.
PS: le cose stavano diversamente prima del 1975... quando la moglie, in presenza di figli, ereditava come legittima solo il 50% dell'usufrutto, ma vista la tua età, la cosa non interessa chiaramente il tuo caso.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Qui invece dici giusto, ma almeno di recente le cose non sono affatto cambiate.chef75 ha scritto:...
Per quanto riguarda il mantenimento invece, le cose sono cambiate, chi guadagna di piu paga gli alimenti.
E direi anche che, a questo riguardo, le rimostranze di vnd sono più che ragionevoli!
Sposandoti garantisci per legge al coniuge (in genere alla moglie ma potrebbe anche essere il contrario) un diritto a continuare a fruire del reddito familiare anche dopo la separazione o anche dopo il divorzio... non so se questo sia giusto o sbagliato, come dicevo per me dovrebbe valere solo se previsto da uno specifico patto [u]consapevolmente[u] sottoscritto all'atto del matrimonio.
Invece mi risulta che moltissimi si sposino senza conoscere e valutare le implicazioni "economiche" e giuridiche della cosa... è abbastanza ridicolo che tutto venga risolto con la lettura da parte del sindaco o del prete di alcuni articoli del codice civile, lettura a cui tra l'altro nessuno presta la minima attenzione!
PS: quando mi sposai io nel 1976, pensa che il sindaco si sbagliò e lesse gli articoli del vecchio codice civile non più in vigore da circa un anno!
Alle mie rimostranze ci disse candidamente che a lui lo Stato aveva dato "solo quello"...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:
Sinceramente non lo so Ras... per me la questione (in questo caso) è cambiare la mentalità delle persone e non le leggi.
Aridaccordo. Ma per quella mi pare ci voglia parecchio più tempo...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
paolo1951 ha scritto:Qui invece dici giusto, ma almeno di recente le cose non sono affatto cambiate.chef75 ha scritto:...
Per quanto riguarda il mantenimento invece, le cose sono cambiate, chi guadagna di piu paga gli alimenti.
E direi anche che, a questo riguardo, le rimostranze di vnd sono più che ragionevoli!
Sposandoti garantisci per legge al coniuge (in genere alla moglie ma potrebbe anche essere il contrario) un diritto a continuare a fruire del reddito familiare anche dopo la separazione o anche dopo il divorzio... non so se questo sia giusto o sbagliato, come dicevo per me dovrebbe valere solo se previsto da uno specifico patto [u]consapevolmente[u] sottoscritto all'atto del matrimonio.
Invece mi risulta che moltissimi si sposino senza conoscere e valutare le implicazioni "economiche" e giuridiche della cosa... è abbastanza ridicolo che tutto venga risolto con la lettura da parte del sindaco o del prete di alcuni articoli del codice civile, lettura a cui tra l'altro nessuno presta la minima attenzione!
PS: quando mi sposai io nel 1976, pensa che il sindaco si sbagliò e lesse gli articoli del vecchio codice civile non più in vigore da circa un anno!
Alle mie rimostranze ci disse candidamente che a lui lo Stato aveva dato "solo quello"...
Quello del matrimonio è un contratto (negozio giuridico) che nessuno legge, prima di firmare.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
probabilmente hai ragione, succede proprio così... ma allora non lamentarti dopo!vnd ha scritto:...
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Cagion del suo mal, pianga sé stesso.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
A veder ufficializzare una legittima richiesta di matrimonio, da questo punto di vista, in Italia si hanno rischi concreti: con il qi medio che circola, ci ritroveremmo orde di manifestanti che domandano a gran voce: "perché non equipararela mia unione con il lama andino con il matrimonio? Se lo fanno i gay..."
Cambiare le menti, prima delle istituzioni...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Il matrimonio andrebbe semplicemente abolito, non moltiplicato in millanta "specie" diverse, secondo me. Le persone dovrebbero semplicemente mettersi insieme secondo i gusti e le opportunità, in un numero qualsiasi da due fino a... un limite pratico ragionevole, diciamo cento? E in combinazioni di sesso qualsiasi. E convivere quanto gli piace, regolando gli aspetti economici della convivenza secondo liberi contratti privati. L'unico caso in cui lo Stato dovrebbe intervenire stabilendo una norma generale, è quando ci sono dei minori - figli naturali o adottati non fa differenza.Loki ha scritto:A veder ufficializzare una legittima richiesta di matrimonio, da questo punto di vista, in Italia si hanno rischi concreti: con il qi medio che circola, ci ritroveremmo orde di manifestanti che domandano a gran voce: "perché non equipararela mia unione con il lama andino con il matrimonio? Se lo fanno i gay..."
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È ovvio che cani, gatti e altri animali non possono essere parti legali in un contratto.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Minsky ha scritto:
Il matrimonio andrebbe semplicemente abolito, non moltiplicato in millanta "specie" diverse, secondo me. Le persone dovrebbero semplicemente mettersi insieme secondo i gusti e le opportunità, in un numero qualsiasi da due fino a... un limite pratico ragionevole, diciamo cento? E in combinazioni di sesso qualsiasi. E convivere quanto gli piace, regolando gli aspetti economici della convivenza secondo liberi contratti privati. L'unico caso in cui lo Stato dovrebbe intervenire stabilendo una norma generale, è quando ci sono dei minori - figli naturali o adottati non fa differenza.
È ovvio che cani, gatti e altri animali non possono essere parti legali in un contratto.
Sante parole. Se ne era parlato anche qui
http://atei.forumitalian.com/t6049-indissolubilita-del-matrimonio
con commenti miei ad es. qui
http://atei.forumitalian.com/t6049-indissolubilita-del-matrimonio#308637
e qui
http://atei.forumitalian.com/t6049p40-indissolubilita-del-matrimonio#308771
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Minsky ha scritto:Il matrimonio andrebbe semplicemente abolito, non moltiplicato in millanta "specie" diverse, secondo me. Le persone dovrebbero semplicemente mettersi insieme secondo i gusti e le opportunità, in un numero qualsiasi da due fino a... un limite pratico ragionevole, diciamo cento? E in combinazioni di sesso qualsiasi. E convivere quanto gli piace, regolando gli aspetti economici della convivenza secondo liberi contratti privati. L'unico caso in cui lo Stato dovrebbe intervenire stabilendo una norma generale, è quando ci sono dei minori - figli naturali o adottati non fa differenza.Loki ha scritto:A veder ufficializzare una legittima richiesta di matrimonio, da questo punto di vista, in Italia si hanno rischi concreti: con il qi medio che circola, ci ritroveremmo orde di manifestanti che domandano a gran voce: "perché non equipararela mia unione con il lama andino con il matrimonio? Se lo fanno i gay..."
Cambiare le menti, prima delle istituzioni...
È ovvio che cani, gatti e altri animali non possono essere parti legali in un contratto.
Esattamente, chissà quando vedremo le prime semplificazioni burocratiche in tal senso. Si sa poi che gli interessi di coppie-triplette-multipletti, etc. tendono a diversificarsi e a non poter essere più soggette ad una regolamentazione univoca.
Come in tutte le faccende umane, dosi di ipocrisia a palate da parte di chi nega l'esistenza di gusti e stili di vita differenti, che mal si conciliano con le unioni tradizionali di ogni genere. Viva le opportunità, viva l'autodeterminazione è tutto quello che si può dire.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Non ho capito cosa vuoi dire con "L'unico caso in cui lo Stato dovrebbe intervenire stabilendo una norma generale, è quando ci sono dei minori - figli naturali o adottati non fa differenza."Minsky ha scritto:Il matrimonio andrebbe semplicemente abolito, non moltiplicato in millanta "specie" diverse, secondo me. Le persone dovrebbero semplicemente mettersi insieme secondo i gusti e le opportunità, in un numero qualsiasi da due fino a... un limite pratico ragionevole, diciamo cento? E in combinazioni di sesso qualsiasi. E convivere quanto gli piace, regolando gli aspetti economici della convivenza secondo liberi contratti privati. L'unico caso in cui lo Stato dovrebbe intervenire stabilendo una norma generale, è quando ci sono dei minori - figli naturali o adottati non fa differenza.Loki ha scritto:A veder ufficializzare una legittima richiesta di matrimonio, da questo punto di vista, in Italia si hanno rischi concreti: con il qi medio che circola, ci ritroveremmo orde di manifestanti che domandano a gran voce: "perché non equipararela mia unione con il lama andino con il matrimonio? Se lo fanno i gay..."
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È ovvio che cani, gatti e altri animali non possono essere parti legali in un contratto.
Cioè la cosa è ragionevolissima, ma ... non c'entra con il matrimonio!
Lo stato deve intervenire in questo caso sia che ci sia il matrimonio, sia che non ci sia!
Fare un figlio è una responsabilità che purtroppo viene spesso sottovalutata da molti.
E sempre purtroppo viene considerata anche un diritto inalienabile di ogni coppia... specie se "regolarmente" sposata.
Non solo ma la cosa viene anche "incentivata"! Riduzioni e/o agevolazioni fiscali per chi ha figli, maggiori previdenze e maggiori diritti all'assistenza, addirittura maggiore stipendio!
Sono cose che avevano un senso quando il numero era la forza di una nazione, quando tanti figli significava produrre tanti soldati (ovvero tanta carne da cannone).
Siamo giunti così a giustificare il sesso, la sensualità principalmente in funzione della procreazione: quello che può servire a procreare è buono, quello che non ha questa funzione è in genere "vergognoso".
Quanto invece al matrimonio in sé, come società di 2 (o più?) persone, io non sarei per la sua abolizione ma piuttosto per la sua deregolamentazione: il matrimonio deve divenire un semplice contratto che i soggetti contraenti stabiliscono per scritto con le clausole che vogliono.
La violazione dei patti comporta il diritto di risolvere il contratto ed eventualmente il diritto al risarcimento del danno economico subito.
Le clausole di durata, di scioglimento anticipato e di eventuale tacito rinnovo vanno obbligatoriamente indicate all'atto della stipula.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
In realtà mi sembra che siamo d'accordo al 100%. Hai espresso gli stessi concetti miei con parole diverse. Ovviamente se vengono messi al mondo dei figli, la normazione a tutela dei minori deve esistere indipendentemente da qualsiasi altra considerazione. E sono d'accordissimo con la tua analisi dell'assurdità di consentire a chiunque di prolificare senza aver prima asseverato le sue capacità genitoriali sotto tutti gli aspetti. Ho la netta impressione che, se la professione di genitore fosse soggetta ad autorizzazione da ottenere tramite opportuna preparazione specifica, il problema dell'eccessiva crescita demografica si risolverebbe automaticamente.paolo1951 ha scritto:...
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Minsky ha scritto:In realtà mi sembra che siamo d'accordo al 100%. Hai espresso gli stessi concetti miei con parole diverse. Ovviamente se vengono messi al mondo dei figli, la normazione a tutela dei minori deve esistere indipendentemente da qualsiasi altra considerazione. E sono d'accordissimo con la tua analisi dell'assurdità di consentire a chiunque di prolificare senza aver prima asseverato le sue capacità genitoriali sotto tutti gli aspetti. Ho la netta impressione che, se la professione di genitore fosse soggetta ad autorizzazione da ottenere tramite opportuna preparazione specifica, il problema dell'eccessiva crescita demografica si risolverebbe automaticamente.paolo1951 ha scritto:...
Mi pare che ne avessimo già discusso tempo fa... Se ricordo male chiedo venia...
Come diavolo si attribuisce una "patente" di genitorialità, nel mentre che secondo molti l'avere figli "è un diritto"?
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Hai ragione la cosa è purtroppo utopistica, però si potrebbe iniziare con il togliere o almeno limitare le previdenze a favore delle famiglie numerose. Gli unici "farmaci" che darei gratis dovrebbero essere giusto gli anticoncezionali, la conoscenza della contraccezione dovrebbe diventare materia scolastica obbligatoria, l'aborto dovrebbe essere molto facilitato ... resa più difficile (ed economicamente penalizzata) l'obiezione di coscienza, bloccato l'accesso negli ospedali ai militanti del Movimento per la vita...primaverino ha scritto:Minsky ha scritto:In realtà mi sembra che siamo d'accordo al 100%. Hai espresso gli stessi concetti miei con parole diverse. Ovviamente se vengono messi al mondo dei figli, la normazione a tutela dei minori deve esistere indipendentemente da qualsiasi altra considerazione. E sono d'accordissimo con la tua analisi dell'assurdità di consentire a chiunque di prolificare senza aver prima asseverato le sue capacità genitoriali sotto tutti gli aspetti. Ho la netta impressione che, se la professione di genitore fosse soggetta ad autorizzazione da ottenere tramite opportuna preparazione specifica, il problema dell'eccessiva crescita demografica si risolverebbe automaticamente.paolo1951 ha scritto:...
Mi pare che ne avessimo già discusso tempo fa... Se ricordo male chiedo venia...
Come diavolo si attribuisce una "patente" di genitorialità, nel mentre che secondo molti l'avere figli "è un diritto"?
Ancora... tolte le detrazioni fiscali per figli a carico, tolta la patria podestà a quei genitori che irresponsabilmente mettono al mondo una stroppa di figli che poi non sono in grado di mantenere.
Bloccati i ricongiungimenti familiari a quegli emigrati che hanno più di 2 figli minori (e per inciso magari anche più di una moglie...).
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«Tantum religio potuit suadere malorum»
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(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: Primo matrimonio gay in Italia
Non hai torto, mon ami...
D'altra parte se la conoscenza della contraccezione fosse maggiore, pure il ricorso all'aborto si autolimiterebbe assai, non trovi?
Però mi fa specie che con tutta l'informazione circolante oggigiorno (esiste ancora un giovane che non va su internet?) ci si trovi di fronte a gravidanza "indesiderate"... Mah...
Per il resto sono contrario all'obiezione di coscienza per i ginecologi che operino in ambito pubblico.
D'altra parte se la conoscenza della contraccezione fosse maggiore, pure il ricorso all'aborto si autolimiterebbe assai, non trovi?
Però mi fa specie che con tutta l'informazione circolante oggigiorno (esiste ancora un giovane che non va su internet?) ci si trovi di fronte a gravidanza "indesiderate"... Mah...
Per il resto sono contrario all'obiezione di coscienza per i ginecologi che operino in ambito pubblico.
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Penso che l'unica strada possibile sia quella della genitorialità qualificata. Altrimenti finiremo come la Cina, dove drasticamente si è adottata la politica del "figlio unico". Politica che ha funzionato, evitando oltre 400 milioni di nascite negli ultimi trent'anni, ma che è certamente troppo severa. Genitori consapevoli e responsabili dovrebbero essere in grado di auto-limitarsi anche rispetto alla numerosità della prole.primaverino ha scritto:
Mi pare che ne avessimo già discusso tempo fa... Se ricordo male chiedo venia...
Come diavolo si attribuisce una "patente" di genitorialità, nel mentre che secondo molti l'avere figli "è un diritto"?
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Minsky ha scritto:Penso che l'unica strada possibile sia quella della genitorialità qualificata. Altrimenti finiremo come la Cina, dove drasticamente si è adottata la politica del "figlio unico". Politica che ha funzionato, evitando oltre 400 milioni di nascite negli ultimi trent'anni, ma che è certamente troppo severa. Genitori consapevoli e responsabili dovrebbero essere in grado di auto-limitarsi anche rispetto alla numerosità della prole.primaverino ha scritto:
Mi pare che ne avessimo già discusso tempo fa... Se ricordo male chiedo venia...
Come diavolo si attribuisce una "patente" di genitorialità, nel mentre che secondo molti l'avere figli "è un diritto"?
Per i più coraggiosi, rimane la VaV (verginità a vita), non vorrete correre il rischio di non aggiungere un altro significativo passo verso la santità più pura immaginabile?
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Smettetela di bistrattare e misinterpretare la Scienza per fingere di dare plausibilità alle vostre troiate
Grazie
Justine- ----------
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Re: Primo matrimonio gay in Italia
Loki ha scritto:Minsky ha scritto:Penso che l'unica strada possibile sia quella della genitorialità qualificata. Altrimenti finiremo come la Cina, dove drasticamente si è adottata la politica del "figlio unico". Politica che ha funzionato, evitando oltre 400 milioni di nascite negli ultimi trent'anni, ma che è certamente troppo severa. Genitori consapevoli e responsabili dovrebbero essere in grado di auto-limitarsi anche rispetto alla numerosità della prole.primaverino ha scritto:
Mi pare che ne avessimo già discusso tempo fa... Se ricordo male chiedo venia...
Come diavolo si attribuisce una "patente" di genitorialità, nel mentre che secondo molti l'avere figli "è un diritto"?
Per i più coraggiosi, rimane la VaV (verginità a vita), non vorrete correre il rischio di non aggiungere un altro significativo passo verso la santità più pura immaginabile?
Perché citi solo la verginità a vita? Come si legge nella mia firma ci sono molti tipi di rapporti sessuali che non comportano il rischio di procreare!
Ancora una volta la regola dovrebbe essere fare sempre esattamente il contrario di quello che dice la Chiesa, ovvero:
disgiungere l'atto "unitivo" da quello "procreativo".
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