Fini - vergognoso laicismo?
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davide
Ludwig von Drake
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Fini - vergognoso laicismo?
ROMA - «Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso». Lo ha detto, a Monopoli, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dialogando con gli studenti sui temi della Costituzione. Il dibattito su bioetica e testamento biologico è stato evocato durante il dibattito in cui gli studenti delle scuole della cittadina pugliese hanno posto al presidente una domanda sull’articolo 33 della Costituzione che parla di libertà per arte e scienza. Fini afferma che su certi temi in lui «il dubbio prevale sulle certezze»: «Ma è un dibattito aperto, oggi, nella nostra società e auspico che venga affrontato senza gli eccessi propagandistici di questi ultimi mesi». Nel corso della sua trasferta pugliese Fini ha anche affrontato il tema dell'immigrazione, rivendicando diritti per i migranti e spiegando che la xenofobia si sconfigge solo con l'integrazione, a partire da quella scolastica.
L'EQUILIBRIO DEI POTERI - Sempre in tema di assetto costituzionale, Fini ha parlato della possibilità di modificare la Carta nelle parti relative all'equilibrio tra i diversi poteri dello Stato. «La seconda parte della Costituzione - ha sottolineato - si può cambiare e serve un nuovo equilibrio tra esecutivo e legislativo. Il governo ha ragione quando dice che i tempi della decisione devono essere celeri; tuttavia il Parlamento, con la sua maggioranza e la sua opposizione, è l'espressione della coralità del Paese e non può essere sacrificato ma oggi le democrazie funzionano se sono rappresentative e governanti». Secondo il presidente della Camera, il punto di equilibrio si raggiunge con «un Parlamento rappresentativo e una democrazia governante». Per Fini al Parlamento spetta «l'indirizzo generale e il controllo dell'operato dell'azione di governo. La democrazia è tale se il palazzo è una casa di vetro ed è trasparente».
«ATTACCO INDEGNO» - Il riferimento alla laicità dello Stato non è però piaciuto a Luca Volontè, dell'Udc, secondo cui «Fini oggi compie il peggiore attacco laicista della storia repubblicana; la fede cristiana non dovrebbe informare il comportamento e le idee dei deputati? Siamo alla vergognosa e inaccettabile discriminazione dei credenti, come ai tempi dei totalitarismi neri del '900». «Il presidente della Camera - ha aggiunto l'esponente centrista - passa dal politically correct alla discriminazione religiosa. Fini vorrebbe favorire il dibattito e le leggi solo nel caso in cui i credenti non abbiano dato il loro contributo. È un attacco alla libertà e alla dignità della Chiesa. Un attacco indegno e insopportabile in una parola, antidemocratico». Anche il leader del partito, Pier Ferdinando Casini, è intervenuto sull'argomento: «Il Parlamento italiano non ha mai fatto leggi tenendo conto dei precetti religiosi ed il presidente Fini ha detto una cosa ovvia ma nel Parlamento c' è chi fa delle battaglie sui valori e sui principi. Per fortuna che in Parlamento c' è ancora qualcuno che fa battaglie su valori e principi che ormai non hanno diritto di cittadinanza in politica».
«PAROLE CHE STUPISCONO» - Delle parole di Fini si dice stupito Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl alla Camera e esponente dell'area cattolica del partito: «Non capisco la sua preoccupazione. La nostra Carta Costituzionale è il frutto dell'incontro delle grandi tradizioni che hanno fatto la storia del Paese. E so che tra queste, la tradizione cristiana, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa ha giocato un ruolo di primo piano. Se Fini pensa che certi valori rappresentino dei "preconcetti religiosi" sbaglia e si pone su un piano di scontro ideologico molto lontano dalla laicità positiva da lui stesso evocata». «Pur essendo scontate in linea di principio, le affermazioni del presidente Fini potrebbero indurre a equivoci se riferite alla realtà dei fatti - dice invece Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL -. La verità è che sui temi di biopolitica, dall'eutanasia alle coppie di fatto, dal matrimonio omosessuale al testamento biologico fino a progetti che rasentano l'eugenetica, in Italia come nel resto d'Europa la volontà di legiferare nasce sempre da una sola parte o dall'azione delle sue appendici giudiziarie. E questa parte è la parte di chi ritiene che la libertà non si eserciti attraverso la responsabilità individuale, ma mediante l'affermazione di diritti che generano altri diritti e la loro trasformazione in leggi dello Stato. È questo il vero Stato etico che si rischia».
SOSTEGNO A FINI - Un apprezzamento alle parole di Fini («le condividiamo») arriva invece dall'Italia dei valori. «Peccato che sia una posizione isolata nel Pdl, un partito non solo autoritario, ma ormai anche confessionale - ha commentato il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi -. Sui temi etici una parte del centrodestra ha combattuto una battaglia tanto ideologica quanto irrazionale, bloccando norme che avrebbero aiutato molte persone a ridurre la propria sofferenza e la ricerca di nuove cure per le malattie genetiche. Non è la religione a condizionare il parlamento, ma l'atteggiamento di alcuni che si sentono più "crociati" che rappresentanti del popolo». E «pieno sostegno» a Fini, dall'interno della coalizione di centrodestra, arriva dal segretario del Pri Francesco Nucara: «Ancora una volta - ha detto Nucara - Gianfranco Fini difende al meglio i principi dello Stato laico e della Costituzione repubblicana».
«NO A DISCIPLINA DI PARTITO» - In serata interviene sul tema anche Dario Franceschini: secondo il leader del Pd, sui temi della laicità «non può esserci disciplina di partito». Dopo aver osservato, con la disapprovazione di una parte del pubblico, che «i vescovi parlano qui e parlano in tutti i Paesi del mondo», Franceschini ha criticato, ricevendo però gli applausi dei partecipanti al convegno organizzato da Giustizia e Libertà, la contraddizione di «quegli stessi che gridano all’interferenza della Chiesa e il giorno dopo applaudono la stessa Chiesa quando prende posizione su alcuni temi come la legge Bossi-Fini».
LA REPLICA DEL VATICANO - Ma la reazione alle parole di Fini arriva anche dal Vaticano: «I temi sui quali il mondo cattolico intende portare il suo contributo sono temi non definibili come precetti religiosi; sono temi che riguardano i diritti fondamentali dell’uomo, come il diritto alla vita, il rispetto della vita, i diritti che riguardano l’unità del matrimonio e della famiglia. Non sono precetti religiosi, ma sono iscritti nella natura umana, difendibili con la ragione e iscritti anche nella Costituzione» ha precisato monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita. «I cattolici - ha aggiunto monsignor Sgreccia - non hanno mai preteso che si facessero leggi basate unicamente sui precetti religiosi, come andare a messa. Quello su cui si discute sono tutti qualificabili come diritti fondamentali della persone. Vorremmo anzi che il fatto che siano i cattolici a difenderli non facesse pensasse che per questo sono meno carichi di valore umano e che la difesa fatta dai cattolici sia di una razionalità minore. A noi la fede ci conforta nell’argomentazione razionale, non sostituisce mai la ragione umana». Per Sgreccia non vanno inoltre messe in secondo piano le questioni relative alla bioetica, quelle su cui il fronte cattolico è maggiormente impegnato: « Non vanno alzati steccati perchè i cattolici hanno tutte le carte in regole nel lanciare appelli su famiglia, contro l’eutanasia, contro la gravità aborto».
18 maggio 2009
Corriere.it
L'EQUILIBRIO DEI POTERI - Sempre in tema di assetto costituzionale, Fini ha parlato della possibilità di modificare la Carta nelle parti relative all'equilibrio tra i diversi poteri dello Stato. «La seconda parte della Costituzione - ha sottolineato - si può cambiare e serve un nuovo equilibrio tra esecutivo e legislativo. Il governo ha ragione quando dice che i tempi della decisione devono essere celeri; tuttavia il Parlamento, con la sua maggioranza e la sua opposizione, è l'espressione della coralità del Paese e non può essere sacrificato ma oggi le democrazie funzionano se sono rappresentative e governanti». Secondo il presidente della Camera, il punto di equilibrio si raggiunge con «un Parlamento rappresentativo e una democrazia governante». Per Fini al Parlamento spetta «l'indirizzo generale e il controllo dell'operato dell'azione di governo. La democrazia è tale se il palazzo è una casa di vetro ed è trasparente».
«ATTACCO INDEGNO» - Il riferimento alla laicità dello Stato non è però piaciuto a Luca Volontè, dell'Udc, secondo cui «Fini oggi compie il peggiore attacco laicista della storia repubblicana; la fede cristiana non dovrebbe informare il comportamento e le idee dei deputati? Siamo alla vergognosa e inaccettabile discriminazione dei credenti, come ai tempi dei totalitarismi neri del '900». «Il presidente della Camera - ha aggiunto l'esponente centrista - passa dal politically correct alla discriminazione religiosa. Fini vorrebbe favorire il dibattito e le leggi solo nel caso in cui i credenti non abbiano dato il loro contributo. È un attacco alla libertà e alla dignità della Chiesa. Un attacco indegno e insopportabile in una parola, antidemocratico». Anche il leader del partito, Pier Ferdinando Casini, è intervenuto sull'argomento: «Il Parlamento italiano non ha mai fatto leggi tenendo conto dei precetti religiosi ed il presidente Fini ha detto una cosa ovvia ma nel Parlamento c' è chi fa delle battaglie sui valori e sui principi. Per fortuna che in Parlamento c' è ancora qualcuno che fa battaglie su valori e principi che ormai non hanno diritto di cittadinanza in politica».
«PAROLE CHE STUPISCONO» - Delle parole di Fini si dice stupito Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl alla Camera e esponente dell'area cattolica del partito: «Non capisco la sua preoccupazione. La nostra Carta Costituzionale è il frutto dell'incontro delle grandi tradizioni che hanno fatto la storia del Paese. E so che tra queste, la tradizione cristiana, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa ha giocato un ruolo di primo piano. Se Fini pensa che certi valori rappresentino dei "preconcetti religiosi" sbaglia e si pone su un piano di scontro ideologico molto lontano dalla laicità positiva da lui stesso evocata». «Pur essendo scontate in linea di principio, le affermazioni del presidente Fini potrebbero indurre a equivoci se riferite alla realtà dei fatti - dice invece Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL -. La verità è che sui temi di biopolitica, dall'eutanasia alle coppie di fatto, dal matrimonio omosessuale al testamento biologico fino a progetti che rasentano l'eugenetica, in Italia come nel resto d'Europa la volontà di legiferare nasce sempre da una sola parte o dall'azione delle sue appendici giudiziarie. E questa parte è la parte di chi ritiene che la libertà non si eserciti attraverso la responsabilità individuale, ma mediante l'affermazione di diritti che generano altri diritti e la loro trasformazione in leggi dello Stato. È questo il vero Stato etico che si rischia».
SOSTEGNO A FINI - Un apprezzamento alle parole di Fini («le condividiamo») arriva invece dall'Italia dei valori. «Peccato che sia una posizione isolata nel Pdl, un partito non solo autoritario, ma ormai anche confessionale - ha commentato il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi -. Sui temi etici una parte del centrodestra ha combattuto una battaglia tanto ideologica quanto irrazionale, bloccando norme che avrebbero aiutato molte persone a ridurre la propria sofferenza e la ricerca di nuove cure per le malattie genetiche. Non è la religione a condizionare il parlamento, ma l'atteggiamento di alcuni che si sentono più "crociati" che rappresentanti del popolo». E «pieno sostegno» a Fini, dall'interno della coalizione di centrodestra, arriva dal segretario del Pri Francesco Nucara: «Ancora una volta - ha detto Nucara - Gianfranco Fini difende al meglio i principi dello Stato laico e della Costituzione repubblicana».
«NO A DISCIPLINA DI PARTITO» - In serata interviene sul tema anche Dario Franceschini: secondo il leader del Pd, sui temi della laicità «non può esserci disciplina di partito». Dopo aver osservato, con la disapprovazione di una parte del pubblico, che «i vescovi parlano qui e parlano in tutti i Paesi del mondo», Franceschini ha criticato, ricevendo però gli applausi dei partecipanti al convegno organizzato da Giustizia e Libertà, la contraddizione di «quegli stessi che gridano all’interferenza della Chiesa e il giorno dopo applaudono la stessa Chiesa quando prende posizione su alcuni temi come la legge Bossi-Fini».
LA REPLICA DEL VATICANO - Ma la reazione alle parole di Fini arriva anche dal Vaticano: «I temi sui quali il mondo cattolico intende portare il suo contributo sono temi non definibili come precetti religiosi; sono temi che riguardano i diritti fondamentali dell’uomo, come il diritto alla vita, il rispetto della vita, i diritti che riguardano l’unità del matrimonio e della famiglia. Non sono precetti religiosi, ma sono iscritti nella natura umana, difendibili con la ragione e iscritti anche nella Costituzione» ha precisato monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita. «I cattolici - ha aggiunto monsignor Sgreccia - non hanno mai preteso che si facessero leggi basate unicamente sui precetti religiosi, come andare a messa. Quello su cui si discute sono tutti qualificabili come diritti fondamentali della persone. Vorremmo anzi che il fatto che siano i cattolici a difenderli non facesse pensasse che per questo sono meno carichi di valore umano e che la difesa fatta dai cattolici sia di una razionalità minore. A noi la fede ci conforta nell’argomentazione razionale, non sostituisce mai la ragione umana». Per Sgreccia non vanno inoltre messe in secondo piano le questioni relative alla bioetica, quelle su cui il fronte cattolico è maggiormente impegnato: « Non vanno alzati steccati perchè i cattolici hanno tutte le carte in regole nel lanciare appelli su famiglia, contro l’eutanasia, contro la gravità aborto».
18 maggio 2009
Corriere.it
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
Io non penso che Fini creda veramente ad una sola parola di quello che dice. Il suo è un gioco politico, niente di più. Ciò non toglie che mi trovi cmq assolutamente d'accordo, ovvio.
davide- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
davide ha scritto:Io non penso che Fini creda veramente ad una sola parola di quello che dice. Il suo è un gioco politico, niente di più. Ciò non toglie che mi trovi cmq assolutamente d'accordo, ovvio.
Mah, non so se il suo è un gioco politico, ogni tanto è l'unico di centrodestra che ha delle uscite che vanno contro il suo stesso schieramento, di Fini ho sempre avuto l'impressione che avrebbe potuto fare molto di più per l'Italia se non si fosse venduto alle logiche del potere al contrario del suo precedessore.
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Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi. Voltaire
capricorno- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
beh, in realtà fini dice quello che dice proprio perché si è venduto alle logiche del potere. gli hanno promesso la successione a berlusconi in cambio della sua "conversione" al laicismo. e lui da nullità che non è altro ha prontamente accettato. insomma, questa povera italia verrà sacrificata a satana. e suppongo che voi da bravi laicisti ne siate pure contenti. auguri!
spiritolibero- ------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
e chi glielo avrebbe promesso?
davide- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
Spirito, anzitutto, è assai improbabile che Fini "succeda" a Belusconi per diversi motivi. Il primo è che gli alleati di Berlusconi non lo riconoscono come leader, pertanto Fini come leader del centro destra perderebbe i voti della Lega Nord e di "Forza Italia".
In secondo luogo, dài giudizi sulle persone che, come ti ho già detto, sono almeno poco eleganti.
In terzo luogo, dici che qualcuno glielo avrebbe proposto, sarei proprio curioso di sapere chi sarebbe questa eminenza laica italiana.
Infine, chi conosce un pò la storia politica non ci mette molto ad individuare l'excursus di Fini che, giunto ad una posizione indipendente, può permettersi di esprimere i propri giudizi al di là delle logiche di partito. Il potere, in Italia, necessita di mancanza di laicismo, anche questo è risaputo tra chi conosce un pò la nostra storia politica.
PS molto meglio un disobbediente (Satana) che rifiuta lo status quo imposto da un tiranno che un dittatore che pretende che tutti si conformino a quanto dice perchè i suoi misteriori piani sarebbero giusti (il tuo Dio).
In secondo luogo, dài giudizi sulle persone che, come ti ho già detto, sono almeno poco eleganti.
In terzo luogo, dici che qualcuno glielo avrebbe proposto, sarei proprio curioso di sapere chi sarebbe questa eminenza laica italiana.
Infine, chi conosce un pò la storia politica non ci mette molto ad individuare l'excursus di Fini che, giunto ad una posizione indipendente, può permettersi di esprimere i propri giudizi al di là delle logiche di partito. Il potere, in Italia, necessita di mancanza di laicismo, anche questo è risaputo tra chi conosce un pò la nostra storia politica.
PS molto meglio un disobbediente (Satana) che rifiuta lo status quo imposto da un tiranno che un dittatore che pretende che tutti si conformino a quanto dice perchè i suoi misteriori piani sarebbero giusti (il tuo Dio).
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
si, è improbabile che fini succeda a berlusconi. proprio per questo si è venduto ai poteri laicisti. chi siano questi poteri potete scoprirlo solo che leggiate il curriculum dell'oramai ex-ex-ex-fascista
in quanto a satana, lascia stare la disobbedienza, la chiesa che opprime e le solite scemenze. io parlo sul serio. come diceva un grande scrittore (dostoevskij), va bene che non crediate a Dio, ma almeno al diavolo non è possibile non crederci...
in quanto a satana, lascia stare la disobbedienza, la chiesa che opprime e le solite scemenze. io parlo sul serio. come diceva un grande scrittore (dostoevskij), va bene che non crediate a Dio, ma almeno al diavolo non è possibile non crederci...
spiritolibero- ------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
Le solite scemenze?
Allora, innanzitutto non hai letto affatto il mio messaggio, perchè io non ho mai parlato di Chiesa che opprime, ma del tuo Dio analizzando il mito dicotomico cristiano.
In secondo luogo, una frase presa a caso da un grande autore lascia il tempo che trova.
In terzo luogo, prima avevi detto "gli hanno promesso la successione a berlusconi in cambio della sua "conversione" al laicismo" ed ora dici "è improbabile che fini succeda a berlusconi. proprio per questo si è venduto ai poteri laicisti": mettiti prima d'accordo con te stesso e cerca di esprimere concetti non di fare vaghe allusioni insensate tanto per il gusto di dire qualcosa.
Allora, innanzitutto non hai letto affatto il mio messaggio, perchè io non ho mai parlato di Chiesa che opprime, ma del tuo Dio analizzando il mito dicotomico cristiano.
In secondo luogo, una frase presa a caso da un grande autore lascia il tempo che trova.
In terzo luogo, prima avevi detto "gli hanno promesso la successione a berlusconi in cambio della sua "conversione" al laicismo" ed ora dici "è improbabile che fini succeda a berlusconi. proprio per questo si è venduto ai poteri laicisti": mettiti prima d'accordo con te stesso e cerca di esprimere concetti non di fare vaghe allusioni insensate tanto per il gusto di dire qualcosa.
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
Il concetto però era "meglio regnare all'inferno che essere schiavi in Paradiso" (Milton - Il Paradiso Perduto)
Io la penso al contrario.
A parte tutto, se Fini continua a parlare così, ce lo date in cambio di una Binetti? Ci metto anche Rutelli, dai, due al prezzo di uno.
Io la penso al contrario.
A parte tutto, se Fini continua a parlare così, ce lo date in cambio di una Binetti? Ci metto anche Rutelli, dai, due al prezzo di uno.
AK- -----------
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Data d'iscrizione : 13.03.09
Re: Fini - vergognoso laicismo?
erri, vedo che ormai più che a discutere sei abituato a cavillare. eh, cavilla, cavilla, che intanto ci tolgono pure le mutande e ci sbattono in qualche campo di concentramento...
https://www.youtube.com/watch?v=0P-hvPJPTi4
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spiritolibero- ------------
- Numero di messaggi : 47
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 01.02.09
Re: Fini - vergognoso laicismo?
Bene, constato che non hai alcun argomento a supporto di quanto dicevi.
Ciao.
Ciao.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
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Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
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Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Fini - vergognoso laicismo?
Ce ne hai messo di tempo a capirlo, eh?ERRI8013 ha scritto:Bene, constato che non hai alcun argomento a supporto di quanto dicevi.
Ciao.
Dai dai che scherzo
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
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Re: Fini - vergognoso laicismo?
spiritolibero ha scritto:........ va bene che non crediate a Dio, ma almeno al diavolo non è possibile non crederci...
ti ripropongo un mio aforisma:
"la paura del demonio ha portato più vantaggi alla kiesa cattolica
della fiducia in dio"
la frase ke hai citato ne è la prova.
___________________
potrei pure diventare credente se le cose in cui credere fossero credibili......
(dario decuri)
Re: Fini - vergognoso laicismo?
spiritolibero ha scritto:va bene che non crediate a Dio, ma almeno al diavolo non è possibile non crederci...
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