Due pesi due misure
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Paolo
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Re: Due pesi due misure
Infatti! Qui stiamo parlando di indottrinamento religioso!san.guasto ha scritto:
quindi non sono d'accordo quando dici (se è quello che affermi) che indottrinamento vuol dire raccontare cose non reali spacciandole come tali: quello è un caso particolare di indottrinamento
Paolo- --------------
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Re: Due pesi due misure
ecco, mi ero perso un pezzo allora...Paolo ha scritto:Infatti! Qui stiamo parlando di indottrinamento religioso!san.guasto ha scritto:
quindi non sono d'accordo quando dici (se è quello che affermi) che indottrinamento vuol dire raccontare cose non reali spacciandole come tali: quello è un caso particolare di indottrinamento
chiedo venia, devo ricordarmi di non leggere e commentare 3d prima di aver mangiato
san.guasto- -------------
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Re: Due pesi due misure
Allora ti prego di non considerare i miei interventi.Paolo ha scritto:Infatti! Qui stiamo parlando di indottrinamento religioso!san.guasto ha scritto:
quindi non sono d'accordo quando dici (se è quello che affermi) che indottrinamento vuol dire raccontare cose non reali spacciandole come tali: quello è un caso particolare di indottrinamento
Avevo capito che si parlasse di indottrinamento.
E l'indottrinamento può benissimo prescindere dalla specificità religiosa, dato che investe tutta la sfera comportamentale, politica e ideologica che ne può conseguire, ma se si sta parlando di indottrinamento esclusivamente religioso mi chiamo fuori.
primaverino- -------------
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Re: Due pesi due misure
Behh si può parlare di tutto! L'importante è mettersi d'accordo sui termini. Io ho seguito la logica del topic, ovvero la sentenza della cassazione sul diritto del bambino a non essere obbligato a seguire una dottrina diversa da quella cattolica!! E' questo, secondo me, il problema!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Due pesi due misure
mi fa piacere sapere che non stavo parlando tra me e me alloraprimaverino ha scritto:Allora ti prego di non considerare i miei interventi.Paolo ha scritto:Infatti! Qui stiamo parlando di indottrinamento religioso!san.guasto ha scritto:
quindi non sono d'accordo quando dici (se è quello che affermi) che indottrinamento vuol dire raccontare cose non reali spacciandole come tali: quello è un caso particolare di indottrinamento
Avevo capito che si parlasse di indottrinamento.
E l'indottrinamento può benissimo prescindere dalla specificità religiosa, dato che investe tutta la sfera comportamentale, politica e ideologica che ne può conseguire, ma se si sta parlando di indottrinamento esclusivamente religioso mi chiamo fuori.
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b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere comunque dal forum quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisocievole) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.
TRAD.
Unica regola: non stare sul cazzo amoderatori-amministratori.
san.guasto- -------------
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Re: Due pesi due misure
E ovviamente anche viceversa.Paolo ha scritto: L'appartenenza alla chiesa cattolica non è condizione necessaria per essere di cultura italiana.
Quest'estate ho conosciuto, e bene, una giovanissima coppia con prole, mormoni DOC, nel senso nati e cresciuti a new jordan, entrambi da antiche e potenti famiglie mormoni, studiato nell'università ( )mormone di salt lake city, lui ha fatto il missionario per 2 anni a roma ( ) eccetera.
Bene a loro non frega una mazza, ma proprio una mazza, di joseph smith o di dio, gli interessa il lavoro, mangiare schifezze,viaggiare, fare sesso, eccetera eccetera
Una normale, pragmatica, sana e abbastanza felice coppia americana.
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se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Due pesi due misure
Parlane con Delfi! Una prova di Sapiens A o B che dir si voglia!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Paolo- --------------
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Re: Due pesi due misure
Ne è passata di acqua sotto i ponti ma trattandosi di te ci tengo a risponderti comunque:
Il fatto che determinati comportamenti vengano accettati in alcune culture ed altre no, non li rende più o meno leciti. Esistono anche dei denominatori comuni che stanno faticosamente cercando di farsi strada, tipo la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
No. Personalmente con "Cultura" (Termine inesatto, ammetto) intendevo "Istruzione", che è ben diverso da quanto segueprimaverino ha scritto:La quale è indottrinamento a sua volta.
...cosa secondo me assolutamente da evitare per quanto possibile.primaverino ha scritto:Nel senso del tramandarsi di una tradizione precostituita ed egemonicamente imperante, che per quanto condivisa non rappresenta alcunché di assolutamente condivisibile.
primaverino ha scritto:Tanto è vero che esistono diverse culture che prevedono tradizioni diverse
e a loro volta legate al territorio, alla storia dei popoli ed al sub-strato sedimentatosi nei secoli che ne determinano il consolidamento.
Il tuo ragionamento non farebbe una piega se solo venissero meno proprio le differenziazioni culturali cui facevo cenno, ovvero se fosse possibile estendere un modello culturale purchessia su scala planetaria. Ci hanno provato e ci provano in molti ma al momento non si vedono risultati univoci, in tal senso.
Il fatto che determinati comportamenti vengano accettati in alcune culture ed altre no, non li rende più o meno leciti. Esistono anche dei denominatori comuni che stanno faticosamente cercando di farsi strada, tipo la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
No. Dipende da dove ti trovi.primaverino ha scritto:Talché non ravviso differenze di sorta sul piano oggettivo.
Vorrei portarti un piccolo esempio.
Probabilmente avrai visto il famoso film "Balla coi lupi" e forse ricorderai l'episodio del cappello smarrito, durante la caccia al bisonte, dal ten. Dunbar... Tale cappello ricompare sulla testa di uno degli indiani della tribù, al che il predetto (Dunbar/Kevin Costner) ne reclama la proprietà...
Ma costui non ne riconosce il diritto, dato che tale oggetto è stato da lui rinvenuto (abbandonato) nella prateria, da cui la sua deduzione sul fatto che il precedente possessore (che è concetto diverso da "proprietario") l'avesse abbandonato rendendolo fattivamente acquisibile da chiunque l'avesse rinvenuto.
Da ciò se ne ricavano ben due interpretazioni possibili, ovvero:
se trovi qualcosa di incustodito puoi appropriartene, visto che chi lo deteneva l'ha abbandonato...
oppure: non è roba tua, lascialo li.
Quale delle due interpretazioni è quella corretta?
Dipende dall'imprinting (indottrinamento) culturale di cui sei stato oggetto.
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Re: Due pesi due misure
Grazie per la risposta e per l'esplicito attestato di stima che contraccambio.Rasputin ha scritto:Ne è passata di acqua sotto i ponti ma trattandosi di te ci tengo a risponderti comunque:.
- Spoiler:
No. Personalmente con "Cultura" (Termine inesatto, ammetto) intendevo "Istruzione", che è ben diverso da quanto segueprimaverino ha scritto:La quale è indottrinamento a sua volta....cosa secondo me assolutamente da evitare per quanto possibile.primaverino ha scritto:Nel senso del tramandarsi di una tradizione precostituita ed egemonicamente imperante, che per quanto condivisa non rappresenta alcunché di assolutamente condivisibile.Il fatto che determinati comportamenti vengano accettati in alcune culture ed altre no, non li rende più o meno leciti. Esistono anche dei denominatori comuni che stanno faticosamente cercando di farsi strada, tipo la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.primaverino ha scritto:Tanto è vero che esistono diverse culture che prevedono tradizioni diverse
e a loro volta legate al territorio, alla storia dei popoli ed al sub-strato sedimentatosi nei secoli che ne determinano il consolidamento.
Il tuo ragionamento non farebbe una piega se solo venissero meno proprio le differenziazioni culturali cui facevo cenno, ovvero se fosse possibile estendere un modello culturale purchessia su scala planetaria. Ci hanno provato e ci provano in molti ma al momento non si vedono risultati univoci, in tal senso.No. Dipende da dove ti troviprimaverino ha scritto:Talché non ravviso differenze di sorta sul piano oggettivo.
Vorrei portarti un piccolo esempio.
Probabilmente avrai visto il famoso film "Balla coi lupi" e forse ricorderai l'episodio del cappello smarrito, durante la caccia al bisonte, dal ten. Dunbar... Tale cappello ricompare sulla testa di uno degli indiani della tribù, al che il predetto (Dunbar/Kevin Costner) ne reclama la proprietà...
Ma costui non ne riconosce il diritto, dato che tale oggetto è stato da lui rinvenuto (abbandonato) nella prateria, da cui la sua deduzione sul fatto che il precedente possessore (che è concetto diverso da "proprietario") l'avesse abbandonato rendendolo fattivamente acquisibile da chiunque l'avesse rinvenuto.
Da ciò se ne ricavano ben due interpretazioni possibili, ovvero:
se trovi qualcosa di incustodito puoi appropriartene, visto che chi lo deteneva l'ha abbandonato...
oppure: non è roba tua, lascialo li.
Quale delle due interpretazioni è quella corretta?
Dipende dall'imprinting (indottrinamento) culturale di cui sei stato oggetto.
Trovo ovviamente legittimo da parte tua il non voler tramandare un'educazione tradizionale alla tua prole, ma converrai che altrettanto legittima è la scelta contraria (al di la della prevalenza numerica, che nell'ambito del nostro discorso è irrilevante dato che non si tratta di definire alcunché in modo qualitativamente "migliore").
Discorso spinoso invece quello riguardante eventuali costumi accettati altrove e che per noi (occidentali) paiono assolutamente esecrabili.
Come ho più volte ricordato la sequenza di eventi storici, politici e sociali che ha determinato il modus cogitandi occidentale non ha trovato equivalenza ovunque, tanto è vero che il "medioevo" assume un determinato significato dalle nostre parti, ma per un arabo o un cinese o un giapponese può non identificare nessuna equivalenza, date le differenze storiche intercorse e le tempistiche non omologabili.
Detto col "senno di poi" se fossi stato un Inca (sudamericano) un Apache (nordamericano) o un Sindebele (africano sub-sahariano) avrei augurato alla vecchia Europa almeno un altro millennio di medioevo, dato che il tanto decantato (e "per noi" benvenuto) Rinascimento è coinciso con la propensione europea ad esplorare il mondo con le conseguenti rotture di coglioni derivanti e con la spoliazione di interi Continenti, l'annullamento di culture pre-esistenti e il periodo coloniale conseguente...
Il fatto poi che l'altrettanto celebrata (e per me pienamente condivisibile) Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (DUDU) venga sottintesa come condizione obbligatoria per tutti i popoli, altro non rappresenta a sua volta che l'ennesimo tentativo occidentale di egemonizzare/uniformare il mondo ovvero di proporre/imporre il nostro modello culturale ritenuto (da noi) alla stregua del migliore dei mondi possibile.
Sommessamente ricordo che il motto "Libertà, uguaglianza, fratellanza" è del tutto arbitrario, dato che in molte parti del Globo il concetto stesso di "uguaglianza" (per non parlare della fratellanza, intesa in senso universale) suona bene quanto un gessetto che stride sulla lavagna...
Non è mia intenzione polemizzare in modo gratuito e nemmeno fare apologia di sistemi basati su qualsiasi tipo di discriminazione, sia chiaro, ma bisogna pur rendersi conto del fatto che presso altre culture il nostro modo di pensare non paia affatto scontato e il tentativo di proporlo (imporlo?) venga visto come un'ingerenza in fatti interni che dovrebbero trovare soluzioni non pre-impostate.
Mi sovviene (per l'ennesima volta) la frase profferita da un personaggio di un romanzo di W. Smith (la notte del leopardo) che mi pare perfetta per l'occasione...
(l'ambientazione riguarda uno Stato in cui due etnie ovvero Sindebele e Shona si contendono il primato territoriale e dato che gli Shona sono in maggioranza, eventuali "libere elezioni" vedrebbero il prevalere di quest'ultimi...).
Egli, rivolgendosi ad un inglese dice: "Vedi, caro amico, la democrazia andrà senz'altro bene nei Paesi da cui provieni tu, tipo l'America o l'Inghilterra, ma qui siamo in Africa e questa è la terra dei Sindebele e io rimango fedele al re dei Sindebele non riconoscendo nessun'altra autorità... E non permetterò a nessun dannato "mangiamerda" Shona di venire a comandare a casa mia, elezioni o no."
p.s.: il libro l'ho letto molti anni fa e quindi la frase (che ho citato a memoria) potrebbe non essere del tutto fedele al testo.
Un'ultima considerazione (giusto per evitare ridondanze)
Mi scuso per aver fatto confusione tra indottrinamento e semplice trasmissione di valori comunque siano stati intesi. Fatto sta che l'esempio fornito ai propri figli risulta determinante al fine della loro formazione, anche nel caso in cui i medesimi arrivino a rifiutarli e/o a metterli in discussione.
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Re: Due pesi due misure
Vista l'ora una semplice considerazione.primaverino ha scritto:
Mi scuso per aver fatto confusione tra indottrinamento e semplice trasmissione di valori comunque siano stati intesi. Fatto sta che l'esempio fornito ai propri figli risulta determinante al fine della loro formazione, anche nel caso in cui i medesimi arrivino a rifiutarli e/o a metterli in discussione.
Per risolvere l'"indottrinamento " dei figli, del quale i genitori sono responsabili non più di tanto, i più integralisti sceglievano di vivere in comuni o comunità varie(e ci metto pure i ghetti).
Altra soluzione, migliore, è affidarsi alla naturale dinamica sociale, nella quale i giovani rifiutano i vecchi schemi e se ne propongono altri, vedi 68, 77 e via così.
Pratica lenta ma che sembra che qualche risultato lo abbia portato
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Re: Due pesi due misure
Urka, scusa eh ma che insalata di divagazioni...vediamo se ne vengo a capo
Tanto più che certe tradizioni oltre ad essere oggettivamente inutili, possono essere anche oggettivamente dannose, basti pensare ad es. ad una coppia islamica che educa il figlio a picchiare la moglie.
No non trovo legittima la scelta contraria dato che la prole non è proprietà dei genitori.primaverino ha scritto:
Grazie per la risposta e per l'esplicito attestato di stima che contraccambio.
Trovo ovviamente legittimo da parte tua il non voler tramandare un'educazione tradizionale alla tua prole, ma converrai che altrettanto legittima è la scelta contraria (al di la della prevalenza numerica, che nell'ambito del nostro discorso è irrilevante dato che non si tratta di definire alcunché in modo qualitativamente "migliore").
Tanto più che certe tradizioni oltre ad essere oggettivamente inutili, possono essere anche oggettivamente dannose, basti pensare ad es. ad una coppia islamica che educa il figlio a picchiare la moglie.
Dissento. Basta che - premesso sussista un minimo di interesse - il cinese prenda in mano un libro di storia, esattamente come facciamo noi quando leggiamo la storia del Kublai Khan.primaverino ha scritto:Discorso spinoso invece quello riguardante eventuali costumi accettati altrove e che per noi (occidentali) paiono assolutamente esecrabili.
Come ho più volte ricordato la sequenza di eventi storici, politici e sociali che ha determinato il modus cogitandi occidentale non ha trovato equivalenza ovunque, tanto è vero che il "medioevo" assume un determinato significato dalle nostre parti, ma per un arabo o un cinese o un giapponese può non identificare nessuna equivalenza, date le differenze storiche intercorse e le tempistiche non omologabili.
Non sono molto ferrato in storia, ma a me pare che lo sterminio di Incas e Aztechi sia stato perpetrato con la bibbia in una mano, il fucile nell'altra ed il crocifisso nel culo...non mi sembrano prodotti né del Rinascimento né tantomeno dell'Illuminismo.primaverino ha scritto:Detto col "senno di poi" se fossi stato un Inca (sudamericano) un Apache (nordamericano) o un Sindebele (africano sub-sahariano) avrei augurato alla vecchia Europa almeno un altro millennio di medioevo, dato che il tanto decantato (e "per noi" benvenuto) Rinascimento è coinciso con la propensione europea ad esplorare il mondo con le conseguenti rotture di coglioni derivanti e con la spoliazione di interi Continenti, l'annullamento di culture pre-esistenti e il periodo coloniale conseguente...
Eh no. I paesi che la sottoscrivono lo fanno liberamente, mica li obbligano. Inoltre si tratta di prodotto comune e non esclusivamente occidentale; che non sia perfetta è un altro discorso, ma è quanto di meglio si dispone al momento.primaverino ha scritto:Il fatto poi che l'altrettanto celebrata (e per me pienamente condivisibile) Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (DUDU) venga sottintesa come condizione obbligatoria per tutti i popoli, altro non rappresenta a sua volta che l'ennesimo tentativo occidentale di egemonizzare/uniformare il mondo ovvero di proporre/imporre il nostro modello culturale ritenuto (da noi) alla stregua del migliore dei mondi possibile.
Ehm, deciditi. Se il primo concetto (Grassettato) è arbitrario, il secondo non esiste. Inoltre ripeto: non mi pare si stia tentando di imporre nulla a nessuno.primaverino ha scritto:Sommessamente ricordo che il motto "Libertà, uguaglianza, fratellanza" è del tutto arbitrario, dato che in molte parti del Globo il concetto stesso di "uguaglianza" (per non parlare della fratellanza, intesa in senso universale) suona bene quanto un gessetto che stride sulla lavagna...
Non è mia intenzione polemizzare in modo gratuito e nemmeno fare apologia di sistemi basati su qualsiasi tipo di discriminazione, sia chiaro, ma bisogna pur rendersi conto del fatto che presso altre culture il nostro modo di pensare non paia affatto scontato e il tentativo di proporlo (imporlo?) venga visto come un'ingerenza in fatti interni che dovrebbero trovare soluzioni non pre-impostate.
Ah, bel concettoprimaverino ha scritto:Mi sovviene (per l'ennesima volta) la frase profferita da un personaggio di un romanzo di W. Smith (la notte del leopardo) che mi pare perfetta per l'occasione...
(l'ambientazione riguarda uno Stato in cui due etnie ovvero Sindebele e Shona si contendono il primato territoriale e dato che gli Shona sono in maggioranza, eventuali "libere elezioni" vedrebbero il prevalere di quest'ultimi...).
Egli, rivolgendosi ad un inglese dice: "Vedi, caro amico, la democrazia andrà senz'altro bene nei Paesi da cui provieni tu, tipo l'America o l'Inghilterra, ma qui siamo in Africa e questa è la terra dei Sindebele e io rimango fedele al re dei Sindebele non riconoscendo nessun'altra autorità... E non permetterò a nessun dannato "mangiamerda" Shona di venire a comandare a casa mia, elezioni o no."
Certamente. L'esempio deve ingerire il meno possibile nella sostanza ed il più possibile nella metodologia; in altre parole, come ho già detto, ai figli bisogna insegnare come pensare, non che cosa.primaverino ha scritto:p.s.: il libro l'ho letto molti anni fa e quindi la frase (che ho citato a memoria) potrebbe non essere del tutto fedele al testo.
Un'ultima considerazione (giusto per evitare ridondanze)
Mi scuso per aver fatto confusione tra indottrinamento e semplice trasmissione di valori comunque siano stati intesi. Fatto sta che l'esempio fornito ai propri figli risulta determinante al fine della loro formazione, anche nel caso in cui i medesimi arrivino a rifiutarli e/o a metterli in discussione.
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Re: Due pesi due misure
Caspita! Questo modo di pensare è identico a quello degli ebrei e di chiunque antepone le stupide (di qualsiasi etnia, gruppo culturale siano) tradizioni alla convivenza fra persone.primaverino ha scritto:Mi sovviene (per l'ennesima volta) la frase profferita da un personaggio di un romanzo di W. Smith (la notte del leopardo) che mi pare perfetta per l'occasione...
(l'ambientazione riguarda uno Stato in cui due etnie ovvero Sindebele e Shona si contendono il primato territoriale e dato che gli Shona sono in maggioranza, eventuali "libere elezioni" vedrebbero il prevalere di quest'ultimi...).
Egli, rivolgendosi ad un inglese dice: "Vedi, caro amico, la democrazia andrà senz'altro bene nei Paesi da cui provieni tu, tipo l'America o l'Inghilterra, ma qui siamo in Africa e questa è la terra dei Sindebele e io rimango fedele al re dei Sindebele non riconoscendo nessun'altra autorità... E non permetterò a nessun dannato "mangiamerda" Shona di venire a comandare a casa mia, elezioni o no."
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Re: Due pesi due misure
Lo sai che invece di "primaverino" avrei dovuto scegliere il nick "Dottor Divago"...Rasputin ha scritto:Urka, scusa eh ma che insalata di divagazioni...vediamo se ne vengo a capo1) No non trovo legittima la scelta contraria dato che la prole non è proprietà dei genitori.
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primaverino ha scritto:
Grazie per la risposta e per l'esplicito attestato di stima che contraccambio.
Trovo ovviamente legittimo da parte tua il non voler tramandare un'educazione tradizionale alla tua prole, ma converrai che altrettanto legittima è la scelta contraria (al di la della prevalenza numerica, che nell'ambito del nostro discorso è irrilevante dato che non si tratta di definire alcunché in modo qualitativamente "migliore").
Tanto più che certe tradizioni oltre ad essere oggettivamente inutili, possono essere anche oggettivamente dannose, basti pensare ad es. ad una coppia islamica che educa il figlio a picchiare la moglie.2) Dissento. Basta che - premesso sussista un minimo di interesse - il cinese prenda in mano un libro di storia, esattamente come facciamo noi quando leggiamo la storia del Kublai Khan.
- Spoiler:
primaverino ha scritto:Discorso spinoso invece quello riguardante eventuali costumi accettati altrove e che per noi (occidentali) paiono assolutamente esecrabili.
Come ho più volte ricordato la sequenza di eventi storici, politici e sociali che ha determinato il modus cogitandi occidentale non ha trovato equivalenza ovunque, tanto è vero che il "medioevo" assume un determinato significato dalle nostre parti, ma per un arabo o un cinese o un giapponese può non identificare nessuna equivalenza, date le differenze storiche intercorse e le tempistiche non omologabili.3) Non sono molto ferrato in storia, ma a me pare che lo sterminio di Incas e Aztechi sia stato perpetrato con la bibbia in una mano, il fucile nell'altra ed il crocifisso nel culo...non mi sembrano prodotti né del Rinascimento né tantomeno dell'Illuminismo.
- Spoiler:
primaverino ha scritto:Detto col "senno di poi" se fossi stato un Inca (sudamericano) un Apache (nordamericano) o un Sindebele (africano sub-sahariano) avrei augurato alla vecchia Europa almeno un altro millennio di medioevo, dato che il tanto decantato (e "per noi" benvenuto) Rinascimento è coinciso con la propensione europea ad esplorare il mondo con le conseguenti rotture di coglioni derivanti e con la spoliazione di interi Continenti, l'annullamento di culture pre-esistenti e il periodo coloniale conseguente...4) Eh no. I paesi che la sottoscrivono lo fanno liberamente, mica li obbligano. Inoltre si tratta di prodotto comune e non esclusivamente occidentale; che non sia perfetta è un altro discorso, ma è quanto di meglio si dispone al momento.
- Spoiler:
primaverino ha scritto:Il fatto poi che l'altrettanto celebrata (e per me pienamente condivisibile) Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (DUDU) venga sottintesa come condizione obbligatoria per tutti i popoli, altro non rappresenta a sua volta che l'ennesimo tentativo occidentale di egemonizzare/uniformare il mondo ovvero di proporre/imporre il nostro modello culturale ritenuto (da noi) alla stregua del migliore dei mondi possibile.5) Ehm, deciditi. Se il primo concetto (Grassettato) è arbitrario, il secondo non esiste. Inoltre ripeto: non mi pare si stia tentando di imporre nulla a nessuno.
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primaverino ha scritto:Sommessamente ricordo che il motto "Libertà, uguaglianza, fratellanza" è del tutto arbitrario, dato che in molte parti del Globo il concetto stesso di "uguaglianza" (per non parlare della fratellanza, intesa in senso universale) suona bene quanto un gessetto che stride sulla lavagna...
Non è mia intenzione polemizzare in modo gratuito e nemmeno fare apologia di sistemi basati su qualsiasi tipo di discriminazione, sia chiaro, ma bisogna pur rendersi conto del fatto che presso altre culture il nostro modo di pensare non paia affatto scontato e il tentativo di proporlo (imporlo?) venga visto come un'ingerenza in fatti interni che dovrebbero trovare soluzioni non pre-impostate.6) Ah, bel concetto
- Spoiler:
primaverino ha scritto:Mi sovviene (per l'ennesima volta) la frase profferita da un personaggio di un romanzo di W. Smith (la notte del leopardo) che mi pare perfetta per l'occasione...
(l'ambientazione riguarda uno Stato in cui due etnie ovvero Sindebele e Shona si contendono il primato territoriale e dato che gli Shona sono in maggioranza, eventuali "libere elezioni" vedrebbero il prevalere di quest'ultimi...).
Egli, rivolgendosi ad un inglese dice: "Vedi, caro amico, la democrazia andrà senz'altro bene nei Paesi da cui provieni tu, tipo l'America o l'Inghilterra, ma qui siamo in Africa e questa è la terra dei Sindebele e io rimango fedele al re dei Sindebele non riconoscendo nessun'altra autorità... E non permetterò a nessun dannato "mangiamerda" Shona di venire a comandare a casa mia, elezioni o no."7) Certamente. L'esempio deve ingerire il meno possibile nella sostanza ed il più possibile nella metodologia; in altre parole, come ho già detto, ai figli bisogna insegnare come pensare, non che cosa.
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primaverino ha scritto:
Un'ultima considerazione (giusto per evitare ridondanze)
Mi scuso per aver fatto confusione tra indottrinamento e semplice trasmissione di valori comunque siano stati intesi. Fatto sta che l'esempio fornito ai propri figli risulta determinante al fine della loro formazione, anche nel caso in cui i medesimi arrivino a rifiutarli e/o a metterli in discussione.
1) Tramandare una cultura non significa considerare i figli alla stregua di una "proprietà". Fatto sta che le modificazioni culturali devono avvenire senza interferenze esterne.
2) Se per superare le differenze di vedute e di mentalità stratificatesi su secoli di storia bastasse leggere un libro, tale problema sarebbe stato risolto da tempo.
3) Rimane il fatto che finché l'Europa medievale è rimasta chiusa e ripiegata su sé stessa gli Incas si facevano i cazzi loro.
Quello che noi chiamiamo Rinascimento per loro è stato l'inizio della fine.
4) Non contesto la DUDU ma il pretesto che ne deriva per giustificare una sorta di superiorità morale del tutto indimostrata.
5) Se il primo concetto è arbitrario (e lo è) lo è pure il secondo. Solo che ovviamente non possono coesistere (almeno in teoria).
6) Il fatto che io e te lo consideriamo sbagliato non significa che i Sindebele non siano legittimati a pensarla diversamente. La convivenza pacifica non può essere imposta per decreto.
7) Condivisibile, ma per l'appunto opinabile.
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Re: Due pesi due misure
Mi sa che non ti rispondo e ti lascio in pasto ad altri utenti
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Re: Due pesi due misure
Rasputin ha scritto:7) Certamente. L'esempio deve ingerire il meno possibile nella sostanza ed il più possibile nella metodologia; in altre parole, come ho già detto, ai figli bisogna insegnare come pensare, non che cosa.
Preferisco integrabile a opinabile. Io sottoscrivo il punto 7 rasputiniano a chiare lettere, l'integrazione che personalmente reputo necessaria è che nessun metodo è innocuo, cela una scaltrezza intrinseca, il come fa il cosa.primaverino ha scritto:7) Condivisibile, ma per l'appunto opinabile.
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Re: Due pesi due misure
Quoto Ari e Ras, in altre parole, prima gli fornisci gli attrezzi, ce li fai giocare e gli insegni pure a usarli propriamente, poi aspetti in gloria che si levino di culo.Ari_ ha scritto:Rasputin ha scritto:7) Certamente. L'esempio deve ingerire il meno possibile nella sostanza ed il più possibile nella metodologia; in altre parole, come ho già detto, ai figli bisogna insegnare come pensare, non che cosa.Preferisco integrabile a opinabile. Io sottoscrivo il punto 7 rasputiniano a chiare lettere, l'integrazione che personalmente reputo necessaria è che nessun metodo è innocuo, cela una scaltrezza intrinseca, il come fa il cosa.primaverino ha scritto:7) Condivisibile, ma per l'appunto opinabile.
E , se sei un genitore degno, quando lo fanno godi come un riccio
___________________
se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Due pesi due misure
si, però bisogna considerare lo sviluppo del cervello e delle emozioni del bambino.Il Distruttore Hara ha scritto:Quoto Ari e Ras, in altre parole, prima gli fornisci gli attrezzi, ce li fai giocare e gli insegni pure a usarli propriamente, poi aspetti in gloria che si levino di culo.Ari_ ha scritto:Rasputin ha scritto:7) Certamente. L'esempio deve ingerire il meno possibile nella sostanza ed il più possibile nella metodologia; in altre parole, come ho già detto, ai figli bisogna insegnare come pensare, non che cosa.Preferisco integrabile a opinabile. Io sottoscrivo il punto 7 rasputiniano a chiare lettere, l'integrazione che personalmente reputo necessaria è che nessun metodo è innocuo, cela una scaltrezza intrinseca, il come fa il cosa.primaverino ha scritto:7) Condivisibile, ma per l'appunto opinabile.
E , se sei un genitore degno, quando lo fanno godi come un riccio
e poi per insegnare a pensare bisogna dare esempi di pensiero.
si devono dare mattoni e costruzioni che lui poi smantellerà e ricostruirà a piacimento.
gli si deve parlare col linguaggio del corpo, poi delle favole, fino a una certa età col bianco-nero, poi le tonalità di grigio e le motivazioni, poi i colori dell'arcobaleno e la diversità...
ma per insegnare a pensare devi offrire mondi interpretativi.
molte volte si accusa la filosofia di non essere un sapere cumulativo come la scienza.
in realtà sono proprio i diversi mondi dei filosofi, i loro assiomi di partenza, nati da contingenze storiche e fantasie interpretative, i loro paradigmi, che ti presentano lo svolgersi di mondi coerenti, ognuno diverso dall'altro, a insegnarti a pensare, a risalire nelle induzioni e nelle definizioni e nelle colleralazioni.
per insegnare a pensare devi offrire mondi di pensiero.
poi la persona li ridisegnerà secondo le sue esperienze e la sua sua volontà.
finchè si crede che il normale è ciò che si vive,
non si è consapevoli di ciò che si vive.
___________________
Masada- -----------
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Re: Due pesi due misure
S'è chiusa la discussione sulla messaggistica privata e risolto il problema con l'espulsione.
Chissà come girano i cervelli e quale presa di coscienza questi oggetti abbiano. Chi acquista l'interesse, chi lo perde ed tutti hanno ragione e torto.
S'era capito che ero stato estremamente favorevole a queste ultimi tre, fosse solo per il piacere dell'interpretazione dei messaggi a più livelli. Cos'altro?
Eccome se non ho letto "con te facciamo i conti a casa", ho letto "dolce sposa montagna di carezza" ed ho letto come dicevo a volte, a livelli innestati.
Non serve la conoscenza, per me ci si muove discretamente con la verosimiglianza, questa inoltre è anche oggettiva, per cui si ha ragione e basta.
Il problema dell'identità è un falso problema, può cambiare i piani a chi recita parti e semmai favorire l'utenza in caso di cattive intenzioni.
Questa grave colpa di svelare l'identità è grave per salvaguardare il gioco e nel caso di gioco illecito vorrei vedere chi e cosa ne sono i responsabili.
Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Volevo dirlo nello spazio della moderazione perché essa è molto attenta a salvaguardare se' stessa: colore delle lettere; che non si risponda; o il suo tema.
Maledetta la mia maniacale ricerca di corettezza! Appaga quello che per gli altri è ingenuità, mitezza, dabbenaggine o sprovvedutezza – degli stupidi.
Tutto questo appare ancora un gioco delle parti. Be' levati pochissimi tipo Silvio, Don Alberto gli altri sembrano non avere emozioni umane nel "gioco".
Una chiave di lettura biblica, visto che si parla tanto di bibbia. Per Sodoma e gomorra simbolicamente distrutta, l'evoluzione può partire solo da essa, il problema non sono gli attori di Sodoma e nemmeno l'atto dei sodomiti ma la società che esalta se stessa in modo ossessivo alla ricerca dell'appagamento della compulsione e null'altro.
Quelli come me rappresentano la morte, le idee vengono fuori dopo che i danni sono stati fatti - anticipare questo è rappresentare la morte!
Chissà come girano i cervelli e quale presa di coscienza questi oggetti abbiano. Chi acquista l'interesse, chi lo perde ed tutti hanno ragione e torto.
S'era capito che ero stato estremamente favorevole a queste ultimi tre, fosse solo per il piacere dell'interpretazione dei messaggi a più livelli. Cos'altro?
Eccome se non ho letto "con te facciamo i conti a casa", ho letto "dolce sposa montagna di carezza" ed ho letto come dicevo a volte, a livelli innestati.
Non serve la conoscenza, per me ci si muove discretamente con la verosimiglianza, questa inoltre è anche oggettiva, per cui si ha ragione e basta.
Il problema dell'identità è un falso problema, può cambiare i piani a chi recita parti e semmai favorire l'utenza in caso di cattive intenzioni.
Questa grave colpa di svelare l'identità è grave per salvaguardare il gioco e nel caso di gioco illecito vorrei vedere chi e cosa ne sono i responsabili.
Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Volevo dirlo nello spazio della moderazione perché essa è molto attenta a salvaguardare se' stessa: colore delle lettere; che non si risponda; o il suo tema.
Maledetta la mia maniacale ricerca di corettezza! Appaga quello che per gli altri è ingenuità, mitezza, dabbenaggine o sprovvedutezza – degli stupidi.
Tutto questo appare ancora un gioco delle parti. Be' levati pochissimi tipo Silvio, Don Alberto gli altri sembrano non avere emozioni umane nel "gioco".
Una chiave di lettura biblica, visto che si parla tanto di bibbia. Per Sodoma e gomorra simbolicamente distrutta, l'evoluzione può partire solo da essa, il problema non sono gli attori di Sodoma e nemmeno l'atto dei sodomiti ma la società che esalta se stessa in modo ossessivo alla ricerca dell'appagamento della compulsione e null'altro.
Quelli come me rappresentano la morte, le idee vengono fuori dopo che i danni sono stati fatti - anticipare questo è rappresentare la morte!
SergioAD- -------------
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Re: Due pesi due misure
questo giro c'è rimasto invischiato il re di strutto Hara.SergioAD ha scritto:S'è chiusa la discussione sulla messaggistica privata e risolto il problema con l'espulsione.
Chissà come girano i cervelli e quale presa di coscienza questi oggetti abbiano. Chi acquista l'interesse, chi lo perde ed tutti hanno ragione e torto.
S'era capito che ero stato estremamente favorevole a queste ultimi tre, fosse solo per il piacere dell'interpretazione dei messaggi a più livelli. Cos'altro?
se quella non fosse stata buttata nella spazzatura, al posto di HID ci saresti potuto essere stato tu.
qualche esperienza negativa di tali fatti indesiderati mi pare tu l'abbia raccontata, non ricordo se in pubblico o in privato.
potevi benissimo essere un bersaglio alternativo privilegiato per gli squallidi giochi di quella squallida avatar.
vedi tu come valutare complessivamente costi e benefici.
dopo quello che ho letto io non ho dubbi. non posso avere dubbi. non me ne ha lasciato nessuna possibilità, di avere dubbi: la bannata, ancora prima dell'affaire PM/HID ha mostrato in modo inconfondibile la sua essenza escrementizia.
svelare l'identità di chi?Eccome se non ho letto "con te facciamo i conti a casa", ho letto "dolce sposa montagna di carezza" ed ho letto come dicevo a volte, a livelli innestati.
Non serve la conoscenza, per me ci si muove discretamente con la verosimiglianza, questa inoltre è anche oggettiva, per cui si ha ragione e basta.
Il problema dell'identità è un falso problema, può cambiare i piani a chi recita parti e semmai favorire l'utenza in caso di cattive intenzioni.
Questa grave colpa di svelare l'identità è grave per salvaguardare il gioco e nel caso di gioco illecito vorrei vedere chi e cosa ne sono i responsabili.
tu sai se l'identità svelata corrisponde a quella dietro l'avatar di.strutto.re?
sei a conoscenza di ciò che l'alias di HID scrive in altri forum del gioco che sta conducendo con i fessacchiotti (secondo lui) di Atei Italiani?
la ricerca della correttezza è un'ottima cosa. finché si applica a persone corrette.Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Volevo dirlo nello spazio della moderazione perché essa è molto attenta a salvaguardare se' stessa: colore delle lettere; che non si risponda; o il suo tema.
Maledetta la mia maniacale ricerca di corettezza! Appaga quello che per gli altri è ingenuità, mitezza, dabbenaggine o sprovvedutezza – degli stupidi.
con individui sostanzialmente scorretti cercare la correttezza è uno spreco di risorse.
a me, per esempio, non piace lo spreco delle risorse.
quando mi relaziono col prossimo cerco di discriminare se merita fiducia oppure mi trovo di fronte a persone totalmente concentrate su se stesse.
incapaci di dare gratuitamente la benché minima cosa.
e quindi disponibilissime a procurare danni indiscriminati se ritengono che le circostanze lo rendano loro vantaggioso.
ci sono quelli che per un beneficio proprio di 1 fanno danni a chi gli sta intorno di 100.
con queste persone è meglio salvaguardarsi. cominciando dal tenerle a distanza di sicurezza.
nel gioco delle parti che si fa qui dentro io eviterei di essere il calpestato remissivo.Tutto questo appare ancora un gioco delle parti. Be' levati pochissimi tipo Silvio, Don Alberto gli altri sembrano non avere emozioni umane nel "gioco".
Una chiave di lettura biblica, visto che si parla tanto di bibbia. Per Sodoma e gomorra simbolicamente distrutta, l'evoluzione può partire solo da essa, il problema non sono gli attori di Sodoma e nemmeno l'atto dei sodomiti ma la società che esalta se stessa in modo ossessivo alla ricerca dell'appagamento della compulsione e null'altro.
Quelli come me rappresentano la morte, le idee vengono fuori dopo che i danni sono stati fatti - anticipare questo è rappresentare la morte!
una questione puramente di gusti. e non sto affermando che tu reciti quel ruolo.
la frase comincia e finisce qui: io non amo recitare la parte remissiva e calpestata.
quindi le emozioni ci sono, ma non sono certo quelle di simpatia e benevolenza verso i prepotenti e i truffatori ben identificati di turno.
mix- -------------
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Re: Due pesi due misure
Come tutti gli utenti, anche su questi forum, che ormai da tempo si conoscono, talvolta usiamo un linguaggio che abbiamo sviluppato in altre occasioni.SergioAD ha scritto:Eccome se non ho letto "con te facciamo i conti a casa", ho letto "dolce sposa montagna di carezza" ed ho letto come dicevo a volte, a livelli innestati.
Sembri uno dei pochi ad averlo interpretato nel modo corretto
Nel caso della bella e bannata questo mi pare ingiusto, lei ha mostrato subito la propria umanità, e le proprie fragilità.Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Ed è proprio questo eccesso. unito ad altre cose che sono e rimangono affari suoi e di chi le vuol bene, compreso il sottoscritto, che l'ha fatta "scomporre" così eccessivamente.
Un saluto
___________________
se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Due pesi due misure
probabilmente perché è uno dei pochi che si è interessato seriamente dei tuoi post.Il Distruttore Hara ha scritto:Come tutti gli utenti, anche su questi forum, che ormai da tempo si conoscono, talvolta usiamo un linguaggio che abbiamo sviluppato in altre occasioni.SergioAD ha scritto:Eccome se non ho letto "con te facciamo i conti a casa", ho letto "dolce sposa montagna di carezza" ed ho letto come dicevo a volte, a livelli innestati.
Sembri uno dei pochi ad averlo interpretato nel modo corretto
ma quante belle balle Madama Dorè, ma quante belle balleNel caso della bella e bannata questo mi pare ingiusto, lei ha mostrato subito la propria umanità, e le proprie fragilità.Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Ed è proprio questo eccesso. unito ad altre cose che sono e rimangono affari suoi e di chi le vuol bene, compreso il sottoscritto, che l'ha fatta "scomporre" così eccessivamente.
stai facendo la campagna acquisti simpatia tra quelli che TU reputi siano tra i più fessi del forum?
dopo SergioAD, Lyallii e cofee con chi continuerai a provarci?
ti stai scavando la fossa, sottovalutando le persone a causa di una presunzione accecante.
continua pure.
mi diverti.
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
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Re: Due pesi due misure
bon
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Re: Due pesi due misure
la bella e bannata è la stessa che ieri definivi stalker.Il Distruttore ha scritto:Nel caso della bella e bannata questo mi pare ingiusto, lei ha mostrato subito la propria umanità, e le proprie fragilità.Lo dico ormai da non partecipante perché qualsiasi identità fosse se invece di rappresentare degli umani appaiono esseri sbilenchi forse c'è un errore.
Ed è proprio questo eccesso. unito ad altre cose che sono e rimangono affari suoi e di chi le vuol bene, compreso il sottoscritto, che l'ha fatta "scomporre" così eccessivamente.
Un saluto
Sergio, questo continua imperterrito a prendere per il culo, perché probabilmente i suoi genitori gli hanno insegnato solo questo tipo di comunicazione, un classico rappresentante del berlusconismo
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Due pesi due misure
Oggettivamente ha fatto stalking nei miei confronti, e altro probabilmente ne farà, ma questo è un comportamento e una reazione certo eccessiva e infantile, a fatti che lei ha sentito come torti, non una qualità della persona.
C'è una leggera differenza.
C'è una leggera differenza.
___________________
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Re: Due pesi due misure
Loonar evita di scrivermi privati, grazie.
___________________
"Gli dèi sono morti, ma sono morti dal ridere, quando hanno sentito dire che un dio diceva di essere l’unico" G. Deleuze
Ari_- -------------
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Re: Due pesi due misure
Disabilità la funzione, cara!Ari_ ha scritto:Loonar evita di scrivermi privati, grazie.
Ho scritto in MP perché il thread è stato chiuso, ma te lo scrivo anche qua.
Edit:
Quando si va a fare una rapina, il palo anche se non spara, è complice.
Scegliti bene la "banda" la prossima volta
E adesso smettila con i piagnistei, che sei maggiorenne.
Ultima modifica di loonar il Sab 9 Nov 2013 - 10:30 - modificato 1 volta.
loonar- ----------
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Re: Due pesi due misure
vanno bene nuovi thread?Ari_ ha scritto:Loonar evita di scrivermi privati, grazie.
mix- -------------
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Re: Due pesi due misure
purtroppo in un ambito virtuale si giudica per quel che passa nell'ambito virtuale.Il Distruttore Hara ha scritto:Oggettivamente ha fatto stalking nei miei confronti, e altro probabilmente ne farà, ma questo è un comportamento e una reazione certo eccessiva e infantile, a fatti che lei ha sentito come torti, non una qualità della persona.
C'è una leggera differenza.
se si vede uno sfogo eccessivo ed infantile si appiccica all'utente una catalogazione corrispondente.
sicuramente sarà una persona gradevolissima e correttissima, se si vuol credere alle tue favole.
peccato che l'indice di credibilità che possiedi sta cercando di oltrepassare il limite dello zero
e cominciando a scavare al di sotto: non solo tutto quello che affermi non ha attinenza con la realtà, ma si dovrà cominciare a ribaltare completamente le tue affermazioni per trovarvi un senso utile, Mr. bon.
bon shalom'emminkia.
mix- -------------
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Re: Due pesi due misure
come puoi esserne sicuro?loonar ha scritto:E adesso smettila con i piagnistei, che sei maggiorenne.Ari_ ha scritto:Loonar evita di scrivermi privati, grazie.
te lo ha detto il re.di.strutto ?
mix- -------------
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Re: Due pesi due misure
in effetti!mix ha scritto:come puoi esserne sicuro?loonar ha scritto:E adesso smettila con i piagnistei, che sei maggiorenne.Ari_ ha scritto:Loonar evita di scrivermi privati, grazie.
te lo ha detto il re.di.strutto ?
loonar- ----------
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Re: Due pesi due misure
Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
L'alternativa sembra peggiore, uno per definirsi a bisogno del sè dell'altro, un copione legittimo ma di solito fallimentare.
Assolutamente rossi per l'ostinarsi nel demenziale OT.
*espressione troppo carina per non farla propria
ma educazione e cultura non sono sinonimi.
L'alternativa sembra peggiore, uno per definirsi a bisogno del sè dell'altro, un copione legittimo ma di solito fallimentare.
Assolutamente rossi per l'ostinarsi nel demenziale OT.
*espressione troppo carina per non farla propria
Tramandare una cultura è cosa buona e saggia, altrimenti sparirebbe la fecondità delle differenze,Primaverino ha scritto:Tramandare una cultura non significa considerare i figli alla stregua di una "proprietà".
ma educazione e cultura non sono sinonimi.
No, gli altri sono indispensabili per aiutare a formarsi una personalità autonoma e le loro diverse opinioni anche.Fatto sta che le modificazioni culturali devono avvenire senza interferenze esterne.
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Re: Due pesi due misure
No, non è così.Il Distruttore Hara ha scritto:Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
Ospite- Ospite
Re: Due pesi due misure
InfattiFux89 ha scritto:No, non è così.Il Distruttore Hara ha scritto:Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
Conosco ambe le facce (Per tacere dei fisici) e la vedo dura che anche travestiti si possano assomigliare ancorché lontanamente
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Due pesi due misure
a me prude che anche rasputin e fux sono la stessa persona di mix e loonar... e anche lyalli e perchè no pure delfi... :si si:Il Distruttore Hara ha scritto:Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
se dobbiamo dire stronzate per provocare, tanto vale spararle grosse
___________________
b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere comunque dal forum quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisocievole) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.
TRAD.
Unica regola: non stare sul cazzo amoderatori-amministratori.
san.guasto- -------------
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Re: Due pesi due misure
il mondo si divide in chi ha la pala e chi scava...
Hara scava!
Hara scava!
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Re: Due pesi due misure
Era solo per dimostrare che sparare false accuse è fin troppo facile, sai com'è a me van dicendo che sono uno e trino...san.guasto ha scritto:a me prude che anche rasputin e fux sono la stessa persona di mix e loonar... e anche lyalli e perchè no pure delfi... :si si:Il Distruttore Hara ha scritto:Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
se dobbiamo dire stronzate per provocare, tanto vale spararle grosse
o lo dimostrano oppure si potrebbero anche esentare.
______________________
Visto che è stato aperto (di nuovo!)apposito 3D, finche dura direi di passare li, quindi FINE OT
___________________
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Re: Due pesi due misure
io dico che sei un e bastaIl Distruttore Hara ha scritto:Era solo per dimostrare che sparare false accuse è fin troppo facile, sai com'è a me van dicendo che sono uno e trino...san.guasto ha scritto:a me prude che anche rasputin e fux sono la stessa persona di mix e loonar... e anche lyalli e perchè no pure delfi... :si si:Il Distruttore Hara ha scritto:Mi punge vaghezza* che mix e loomar siano la stessa persona.
se dobbiamo dire stronzate per provocare, tanto vale spararle grosse
o lo dimostrano oppure si potrebbero anche esentare.
seguito da due accompagnatrici/complici
lo avete detto e lo avete dimostrato
che c'è da dimostrare, se non che più parli e più riveli la consistenza del tuo essere?
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