Buddhismo

Alberto,tranquillo!fai bene a seguire il tuo modo di vedere le cose.L'importante è come si intraprende un viaggio,non il suo fine ultimo.e mi fa piacere che tu approfonsisca la conoscenza di pensieri diversi dal tuo per curiosità. È un bel modo di affrontare il mondo, indica intelligenza e apertura mentale.Mi sono dimenticato di un paradosso.In Nepal ed in Tibet,essendo regioni della repubblica popolare cinese,ogni forma di religione è fuorilegge.I cinesi considerano i tibetani e i nepalesi dei sub umani, ma dopo aver distrutto molti templi,ora usano quelli rimasti come attrazione turistica.Esempio di intolleranza stupida. A parte questo,Sergio non dimenticare la trinitrina!

Grazie per le informazioni! (scusate il fuori tema, era un giro che ci piaceva fare.)

In realtà l'interpretazione del sutra del cuore non ha nulla di strano o inutile.Considerando la fisica moderna,queste parole sono davvero lungimiranti.il vuoto è forma sta alla base dell'interscambio tra materia ed energia,sottointende l'entropia e se hai in mente il modello dell'atomo di Bohr non c' è da stupirsi che il vuoto costituisca la maggior parte di ciò che chiamiamo materia.Considerando il campo psichico,che si relaziona costantemente con l'ambiente,si può facilmente intuire la nascita di nuove forme,tuttavia del tutto estranee alla realtà in se stessa (il noumeno kantiano).Basti pensare al concetto fisico di infinito,difficilmente immaginabile dalla psiche,in quanto estraneo ai parametro fisici che i sensi sono abituati a sondare,o alla quarta dimensione. In questo senso il superamento sta nel considerare i sensi dei mezzi,ma necessariamente imprecisi per arrivare alla comprensione di ciò che sta oltre alla realtà,che ovviamente esiste e che diventa il nostro ambiente in cui relazionarsi.Tutto diventa un invito quindi a non attaccarsi inutilmente alla materialità, vivendo serenamente e consapevolmente l'esistenza come un piccolo viaggio.Non c'è rinuncia del mondo,ma una sorta di serenità obbiettiva.Non so se mi sono spiegato bene.

grazie, ti sei spiegato molto bene!
ecco, appunto: trovo quello che dici qui molto, ma molto più interessante.

Di nulla.Per me siddharta è come Ippocrate per la medicina.Poi sai benissimo che ogni buddhista è diverso da un altro,proprio per il tipo di pensiero.Nessuno è migliore,anche se come ho detto in precedenza il soka gakkai,per la sua violenza e meccanicità (i mantra hanno poteri magici come le preghiere cristiane,per intenderci),non lo considero buddhismo.

Conosco le generalità del buddhismo e sinceramente fra le religioni che conosco è quella che sopporto meglio

klaus54 ha scritto:Di nulla.Per me siddharta è come Ippocrate per la medicina.Poi sai benissimo che ogni buddhista è diverso da un altro,proprio per il tipo di pensiero.Nessuno è migliore,anche se come ho detto in precedenza il soka gakkai,per la sua violenza e meccanicità (i mantra hanno poteri magici come le preghiere cristiane,per intenderci),non lo considero buddhismo.

Si! Vale la pena ascoltare cose così e... che sono così gli esseri umani, chi altro?

Allora domani parto per l'India, ci sono stato più volte e ci ho anche vissuto per 8 mesi.

Ho lasciato perdere Nepal e Tibet, ah ah non so quanto ci guadagnerà la salute... accorciata la durata ma il percorso resta "mistico" usando la ferrovia.

Delhi... Agra... Varanasi... in zaino.

Rientro ad Abu Dhabi ma ci trasferiamo in Albergo intorno il 10 Aprile, da dove potrò partecipare quasi normale ed infine il 13 sarà finito il mio distacco e torno a Roma.

Bravo !! Divertiti e ... attento alla crisi mistica

Divertiti Sergio, occhio all'India non mi tornare fulminato/buddhista come capita a molti eh

Ciao Sergio, divertiti! Gli altri mi hanno rubato le parole dalla tastiera. Mi raccomando, non ti rincoglionire.

Il fatto è che da quando ho scoperto che non si possono imbarcare le bottiglie ed abbiamo deciso che era peccato buttare lo spirito divino.

Fulminato/Buddhista non lo so ma se non partimo subito divento un Alcolizzato/Abudabista di certo anzi avrò una crisi cistica.

buon viaggio!

Buon viaggio Sergio.

Buon viaggio fratello Sergio! Che Gesù ti assista!

Grazie, ah ah meno male che ci siete altrimenti bisognerebbe inventarvi limortacci vostri! Vi porterò l'acqua del Ganga e ve la schizzerò addosso perché vi possa benedire...

SergioAD ha scritto:Il fatto è che da quando ho scoperto che non si possono imbarcare le bottiglie ed abbiamo deciso che era peccato buttare lo spirito divino.

Fulminato/Buddhista non lo so ma se non partimo subito divento un Alcolizzato/Abudabista di certo anzi avrò una crisi cistica.

Sarebbe il minore dei mali

A presto Sergione!!

buon viaggio Sergio!!!

In questo senso il superamento sta nel considerare i sensi dei mezzi,ma necessariamente imprecisi per arrivare alla comprensione di ciò che sta oltre alla realtà,che ovviamente esiste e che diventa il nostro ambiente in cui relazionarsi.Tutto diventa un invito quindi a non attaccarsi inutilmente alla materialità

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Se fosse stato selettivamente premiante in termini evolutivi, l'occhio avrebbe colto la velocità e la direzione di ogni singolo fotone che perveniva alla sua retina. Scorto il vuoto tra un nucleo e i suoi elettroni. Percepito la vastità dello spazio infinito e della mutevolezza dello scorrere del tempo nei pressi di una stella di neutroni...

I sensi non sono cosi, per celare allo stolto le diverse sfaccettaure della realtà.
Il cervello non elabora le percezioni, scartandone il 99%, perchè è pigro e non stimolato da una dottrina di concentrazione e apertura mentale.
L'uso e abuso della parola energia, riferito alla vita, alla percezione, alla spiritualità è una cosa che segna il passo della volgarità intellettuale.

L'invito a non attaccarsi inutilmente alla materialità è un monito virtuoso quando la materialità diventa avidità e molestia all'interno di un gruppo sociale sodale. Ma abusare anche di questo concetto fino a ottenebrare la mente rendendola preda della pigrizia e dell'arrendevolezza allo sfruttamento e al dominio smodato dei furbi sui fessi..è un'altro peccato.

Ecclesiade: (vado a memoria e riassumo)
Usa ogni tua forza, compi ogni studio, poni ogni domanda, spendi tutte le tue energie in modo attivo e creativo..poichè una volta nella tomba, ogni scorta residua di tutto ciò che non hai usato, non servirà più a nulla.

Questa parte del'ecclesiade dice una sacrosanta verità: Non diventate pecoroni arrendevoli al dolce e pigro pensiero che tanto c'è un mondo soprannaturale o un mondo platonico dove otterrete giustizia, o premi, o nirvana. Fate tutto qui, pretendete tutto qui, sopratutto la giustizia, il vostro tempo per vivere, la sovranità su voi stessi.

Siamo assuefatti a cedere grandissima parte della nostra vita a un sistema che oramai ci chiede molto di più di quello che è lecito dare alla propria comunità.
Un tempo nella tribù tutti dovevano cooperare per il sostentamento e la protezione della tribù..e non di più.
Poi si chiese di più agli individui, e in cambio di sacrifici, rinunce e sofferenze si inventarono tanti modi per delegare ad un'altro mondo le ricompense, le vendette, la giustizia e per i patimenti subiti in questo.

Il buddismo è un'altra faccia di quella medaglia di cartone che è l'illusione che si somministra agli schiavi. Altri mondi, altre percezioni immateriali, altre soddisfazioni in cambio della tua vita, ceduta alla tribù, diventata sistema, molto oltre il necessario al sostentamento della tribù, ma un surplus di sacrificio e patimento speso per i capi, i padroni, i potenti..
In cambio di pie illusioni, dottrine di pazienza e rassegnazione, astrazione dalla materialità e affidamento alle percezioni "superiori" in cui cullare le "energie" eterne..

Scusate il francesismo: Minchiate per illudere e calmare le pretese delle masse, e pr non fargli notare che stanno facendo gli interessi dei potenti e non della tribù...

Se si adottasse il buddhismo delle origini, cioè quello spurio di tutte le sovrastrutture clericali successive, non esisterebbe nemmeno l'idea di società. Fra l'altro facendo perno sull'elemosina, come sistema di sostentamento porterebbe all'estinzione del genere umano in poco più di una generazione. Sarebbe uno dei sistemi religiosi più coerenti con quanto dice.

Ottima analisi.

Delfi,ottima analisi e mi piace quello che dici, anche se non concordo su alcuni punti, tra cui la passività che ritieni legata al buddhismo e al fatto che sia un altro modo per deviare lo sguardo verso ricompense inesistenti, quando il fondamento dell'insegnamento di Siddharta sta nel comprendere il mondo come tale e di conseguenza sforzarsi nel migliore dei modi a usare la propria finita esistenza nel bene di se stesso e degli altri, senza ricercare un tornaconto, ma per solidarietà "universale". Per il resto, non ho nulla da obbiettare.
Dall'hagakure, il libro dei samurai,impregnato di morale zen:

"Vincere significa sconfiggere i propri alleati;
sconfiggere i propri alleati significa sconfiggere se stessi;
sconfiggere se stessi significa sconfiggere il corpo con la forza dello spirito.
E' come avere diecimila Samurai alleati dei quali nessuno vuole venire dietro;
Se uno non si allena tutti i giorni, nel corpo e nello spirito, non potrà mai sconfiggere i nemici."

"I nostri corpi ricevono la vita dal profondo del nulla.
Esistere là dove non vi è nulla è il significato della frase:
" la Forma è il vuoto".
E il fatto che ogni cosa trae sostentamento
dal nulla, è il significato della frase:
" il Vuoto è forma".
Sarebbe errato pensare che si tratti di due concetti distinti."


"Nella regione di Kamigata è diffusa una specie di
cestino da pranzo intrecciato che si usa
un solo giorno nelle
passeggiate campestri.
Al ritorno i gitanti se ne liberano calpestandolo.
La fine è importante in tutte le cose."

Per Sergio, buon viaggio! Peccato non aver optato per il Nepal, è anche un ottimo allenamento fisico...

klaus54 ha scritto:

"Nella regione di Kamigata è diffusa una specie di
cestino da pranzo intrecciato che si usa
un solo giorno nelle
passeggiate campestri.
Al ritorno i gitanti se ne liberano calpestandolo.
La fine è importante in tutte le cose."

Bellissimo! Come quasi tutto l'Hagakure!

Anche questo film è un capolavoro! (Ghost Dog di Jarmush)