Perchè ai preti piacciono i bambini?
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Perchè ai preti piacciono i bambini?
Mi sono sempre chiesta perchè la pedofilia sia tanto radicata all'interno della chiesa.
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
L'impunità?Miele ha scritto:Quali caratteristiche ha questa istituzione?
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Io penso che sia l'opposto, ovvero è l'ambiente stesso che crea dei mostri, e non ci sarebbe da stupirsi, dopotutto la sessualità del prete si sviluppa in modo estremamente contorto rispetto agli altri date le procedure da seguire sin da giovane fino alla vecchiaia.
Se li facessero sposare e scopare ogni tanto(o almeno farsi le pippe ma è già troppo credo), ritengo che l'incidenza si riporterebbe nella media della popolazione.
Se li facessero sposare e scopare ogni tanto(o almeno farsi le pippe ma è già troppo credo), ritengo che l'incidenza si riporterebbe nella media della popolazione.
Tomhet- -----------
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
perché sti malati mentali pensano che i bambini sono ancora puri, non conoscono ancora il "male" che secondo loro invece gli adulti conoscono.Miele ha scritto:Mi sono sempre chiesta perchè la pedofilia sia tanto radicata all'interno della chiesa.
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
No vabbè, se li scopano perché sanno che essendo bambini poi se lo vanno a dire a qualcuno non gli credono :si si:
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Fux89 ha scritto:L'impunità?Miele ha scritto:Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Influisce certamente, ma " a valle del problema" secondo me.
L'impunità spiega perchè la concentrazione degli abusi pedofili cresce, non perchè il pedofilo scelga il ruolo di prete.
Non credo che una persona, avvertendo una simile inclinazione pensi consapevolmente " Sono pedofilo, mi faccio prete così godrò dell'impunità".
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
A me sembra plausibile, invece. Inoltre, quello del prete è un ruolo che permette di entrare in contatto facilmente con molte potenziali vittime.Miele ha scritto:Fux89 ha scritto:L'impunità?Miele ha scritto:Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Influisce certamente, ma " a valle del problema" secondo me.
L'impunità spiega perchè la concentrazione degli abusi pedofili cresce, non perchè il pedofilo scelga il ruolo di prete.
Non credo che una persona, avvertendo una simile inclinazione pensi consapevolmente " Sono pedofilo, mi faccio prete così godrò dell'impunità".
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Tomhet ha scritto:Io penso che sia l'opposto, ovvero è l'ambiente stesso che crea dei mostri, e non ci sarebbe da stupirsi, dopotutto la sessualità del prete si sviluppa in modo estremamente contorto rispetto agli altri date le procedure da seguire sin da giovane fino alla vecchiaia.
Se li facessero sposare e scopare ogni tanto(o almeno farsi le pippe ma è già troppo credo), ritengo che l'incidenza si riporterebbe nella media della popolazione.
Secondo me influisce molto la demonizzazione della sessualità adulta che la chiesa veicola, anche per via indiretta.
Una caratteristica del pedofilo è quella di avere subito una sorta di blocco nel suo sviluppo libidico a causa del quale può rapportarsi solo con "oggetti parziali". Il bambino in questo caso è un oggetto parziale perchè privo di certe caratteristiche che implicherebbero l'onere del confronto.
Un'istituzione che demonizza la sessualità risulta affine alla sensibilità di chi ne ha timore e non è riuscito a maturarla.
iosonoateo ha scritto:
perché sti malati mentali pensano che i bambini sono ancora puri, non conoscono ancora il "male" che secondo loro invece gli adulti conoscono.
No vabbè, se li scopano perché sanno che essendo bambini poi se lo vanno a dire a qualcuno non gli credono :si si:
Sì. Credo che attribuiscano al bambino ciò che avrebbero voluto mantenere in loro stessi e che hanno perduto crescendo. Congiungendosi con il bambino, si ricongiungono al bambino perduto che erano e contemporaneamente godono nel "profanarlo", provando così piacere nell'unico modo che gli è possibile: la colpa.
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Fux89 ha scritto:A me sembra plausibile, invece. Inoltre, quello del prete è un ruolo che permette di entrare in contatto facilmente con molte potenziali vittime.Miele ha scritto:Fux89 ha scritto:L'impunità?Miele ha scritto:Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Influisce certamente, ma " a valle del problema" secondo me.
L'impunità spiega perchè la concentrazione degli abusi pedofili cresce, non perchè il pedofilo scelga il ruolo di prete.
Non credo che una persona, avvertendo una simile inclinazione pensi consapevolmente " Sono pedofilo, mi faccio prete così godrò dell'impunità".
Anche altre "professioni d'aiuto" lo consentono.
Pensa agli educatori ad esempio.
Infatti i pedofili ricercano questi ruoli.
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Credo che il problema sia inverso.Miele ha scritto:Mi sono sempre chiesta perchè la pedofilia sia tanto radicata all'interno della chiesa.
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
In genere i pedofili sono bambini abusati, quindi mi pare più probabile che adolescenti maltrattati, provenienti da famiglie patriarcali e frustranti trovino rifugio nella fede (che ,non ci scordiamo, promette ricompense alla sofferenza) e nella chiesa la quale con le sue rigide gerarchie e il culto della mortificazione corporea non fa che amplificare le psicosi regresse fino a che esplodono in età matura.
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Forse l'ho già scritto da qualche parte, ma penso che in presenza di questa malattia, la spinta ai voti per alcune persone si rende quasi necessaria.
Questo perché pensano di beneficiare del voto di castità in maniera passiva, illudendosi che dal momento della promessa, sopraggiunga spontanea una vera e propria resa dei sensi, o comunque che questa possa esser raggiunta più facilmente con una manifesta promessa di rinuncia (un po' come qualcuno, dovendo mettersi a dieta, avverte il bisogno di farlo sapere a tutti, come se questo andasse ad alimentare la propria forza di volontà nel perseguire l'obiettivo).
In ultimo, sicuramente si illudono che la preghiera e la fede in generale, assunta una nuova e superiore posizione (quella del prete), si amplifichi per colmare/correggere i propri pensieri disturbati, avvertiti come peccaminosi ed insani, oppure compensare i peccati commessi o che l'individuo avverte come commissibili in futuro.
Questo discorso lo si può fare pari-pari con l'omosessualità, anche se detesto che i due diversissimi ambiti, possano sembrare in qualche modo attigui.
L'omosessualità non è certo una malattia, non è un disturbo, non è una perversione, non è un peccato.
Tuttavia, come per il discorso di cui sopra, può essere vista (specie dal credente) proprio sotto questa ottica,
e ciò possa spingerlo ad affrontare un percorso del tutto analogo, nelle stesse modalità e per le stesse motivazioni.
Una grossa analisi psicologica andrebbe operata su individui che manifestano la volontà di prendere i voti, e più in generale, su tutti i mestieri che permettono di venir a contatto con bambini più o meno disagiati.
Questo perché pensano di beneficiare del voto di castità in maniera passiva, illudendosi che dal momento della promessa, sopraggiunga spontanea una vera e propria resa dei sensi, o comunque che questa possa esser raggiunta più facilmente con una manifesta promessa di rinuncia (un po' come qualcuno, dovendo mettersi a dieta, avverte il bisogno di farlo sapere a tutti, come se questo andasse ad alimentare la propria forza di volontà nel perseguire l'obiettivo).
In ultimo, sicuramente si illudono che la preghiera e la fede in generale, assunta una nuova e superiore posizione (quella del prete), si amplifichi per colmare/correggere i propri pensieri disturbati, avvertiti come peccaminosi ed insani, oppure compensare i peccati commessi o che l'individuo avverte come commissibili in futuro.
Questo discorso lo si può fare pari-pari con l'omosessualità, anche se detesto che i due diversissimi ambiti, possano sembrare in qualche modo attigui.
L'omosessualità non è certo una malattia, non è un disturbo, non è una perversione, non è un peccato.
Tuttavia, come per il discorso di cui sopra, può essere vista (specie dal credente) proprio sotto questa ottica,
e ciò possa spingerlo ad affrontare un percorso del tutto analogo, nelle stesse modalità e per le stesse motivazioni.
Una grossa analisi psicologica andrebbe operata su individui che manifestano la volontà di prendere i voti, e più in generale, su tutti i mestieri che permettono di venir a contatto con bambini più o meno disagiati.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Per quanto ne so è dovuto a più fattori; probabilmente l'educazione, la soppressione assoluta e precoce della sessualità gioca un ruolo nel "bloccarsi" dell'interesse verso i più giovani, così come anche la prospettiva dell'impunità potrebbe attrarre anche pedofili "già formati", ma se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.Miele ha scritto:Mi sono sempre chiesta perchè la pedofilia sia tanto radicata all'interno della chiesa.
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Se non sbaglio, il problema più che altro è che dato che i preti pedofili vengono protetti omertosamente, ogni singolo prete pedofilo ha modo di fare molte più vittime rispetto al pedofilo non prete, il che aggiunto allo scandalo della protezione da parte della gerarchia attira (giustamente) molto di più l'attenzione dei media e dell'opinione publica.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Eh, appunto...Miele ha scritto:Fux89 ha scritto:A me sembra plausibile, invece. Inoltre, quello del prete è un ruolo che permette di entrare in contatto facilmente con molte potenziali vittime.Miele ha scritto:Fux89 ha scritto:L'impunità?Miele ha scritto:Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Influisce certamente, ma " a valle del problema" secondo me.
L'impunità spiega perchè la concentrazione degli abusi pedofili cresce, non perchè il pedofilo scelga il ruolo di prete.
Non credo che una persona, avvertendo una simile inclinazione pensi consapevolmente " Sono pedofilo, mi faccio prete così godrò dell'impunità".
Anche altre "professioni d'aiuto" lo consentono.
Pensa agli educatori ad esempio.
Infatti i pedofili ricercano questi ruoli.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Ricordo inesatto. La percentuale di preti pedofili, tra i preti, è da 10 a 50 volte maggiore della percentuale dei pedofili non preti tra la popolazione di maschi adulti in generale (la proporzione varia nei diversi Paesi europei con il massimo - curiosamente - non in Italia ma bensì in Austria).Odis89 ha scritto:... se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.
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Minsky- --------------
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Minsky ha scritto:Ricordo inesatto. La percentuale di preti pedofili, tra i preti, è da 10 a 50 volte maggiore della percentuale dei pedofili non preti tra la popolazione di maschi adulti in generale (la proporzione varia nei diversi Paesi europei con il massimo - curiosamente - non in Italia ma bensì in Austria).Odis89 ha scritto:... se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.
Quel curiosamente si spiega forse con "i nostri sono più furbi e col culo più riparato"?
Insomma c'è più abilità all'isabbiamento che da altre parti?
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Mi interesserebbe la fonte di questi dati. :si si:Minsky ha scritto:Ricordo inesatto. La percentuale di preti pedofili, tra i preti, è da 10 a 50 volte maggiore della percentuale dei pedofili non preti tra la popolazione di maschi adulti in generale (la proporzione varia nei diversi Paesi europei con il massimo - curiosamente - non in Italia ma bensì in Austria).Odis89 ha scritto:... se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
1.Miele ha scritto:Mi sono sempre chiesta perchè la pedofilia sia tanto radicata all'interno della chiesa.
Secondo voi?
Personalmente ritengo che si diventi pedofili per ragioni di ordine psicologico. Quindi bisognerebbe chiedersi, credo, perchè persone con certe caratteristiche tendono a confluire all'interno di una certa istituzione. Quali caratteristiche ha questa istituzione?
Ci sono categorie di persone nelle quali i pedofili sembrano più presenti.
Tra questi vi sono gli educatori. Quindi insegnanti, allenatori e, naturalmente, preti. Ma non mancano i Rabbini e, ci scommetterei, i pastori. E naturalmente non mancanole pedofile. Anche se non se ne parla mai.
2.
La situazione dei preti si fa più complessa per due importanti ragioni:
2.1. I preti non possono sposarsi. Quindi:
- il sacerdozio diventa un'occupazione rifugio per persone che hanno, più o meno consapevolmente, problemi di relazione dovuti a timidezza o omosessualità che non vogliono o possono esternare;
- l'astinenza sessuale forzata, cui i sacerdoti si sottopongono, è a sua volta terreno fertile per lo sviluppo di atteggiamenti sessuali inusuali o trasgressivi.
2.1.2. la formazione dei sacerdoti cattolici prevede lunghi periodi di isolamento. Questo era vero soprattutto nel passato. Quando si entrava in seminario a sei anni e se ne usciva prete, con la sola interruzione delle vacanze estive. Che uno passava per lo più in parrocchia. A contatto con persone che potevano essere già contaminate.
3.
Stiamo parlando di persone che, per varie ragioni, vivono la loro sessualità con vergogna. L'abuso sui bambini avviene perché la reazione del bambino non è temuta. La violenza è sempre esercitata da un soggetto che è o si ritiene più forte su un soggetto che è o è ritenuto più debole. Nel sesso come nel resto. L'acqua non va in salita. Solo gli idioti possono stupirsi del fatto che in genere la violenza è esercitata con maggior frequenza da:
- uomini: su donne (femminicidio del cazzo), bambini e animali;
- da donne: su bambini e animali;
- da bambini: su animali.
4.
Il violento è sempre vigliacco.
5.
Essere prete è difficile. Per cui è facile sbagliare.
Si può essere attaccati ai soldi, trombarsi la perpetua, la parrocchiana, nubile o sposata, si possono fingere furti di mobili della chiesa, rivenduti di nascosto ad antiquari.
I preti vivono in un'ambiente isolato. Sanno tutto gli uni degli altri e, tra loro, sono ricattabili. Ecco spiegata la loro omertà.
Ultima modifica di vnd il Mer 3 Lug 2013 - 21:06 - modificato 2 volte.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Fux89 ha scritto:Mi interesserebbe la fonte di questi dati. :si si:Minsky ha scritto:Ricordo inesatto. La percentuale di preti pedofili, tra i preti, è da 10 a 50 volte maggiore della percentuale dei pedofili non preti tra la popolazione di maschi adulti in generale (la proporzione varia nei diversi Paesi europei con il massimo - curiosamente - non in Italia ma bensì in Austria).Odis89 ha scritto:... se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.
Che, tuttavia, non mi sorprenderebbero.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
io penso invece che possano diventare dopo pedofili per repressione, insomma...alla fine l'impulso sessuale esiste (grazie anche al quale c'è la sopravvivenza del genere umano) e loro si auto castigano facendo voto di castità e chiaramente quando qualcosa è vietato è ancora più allettante (psicologia spicciola ma tant'è)non solo diventa essenziale e ti ritrovi quindi con persone estremamente frustrate che hanno eguali istinti rispetto al genere umano (anzi ce l'hanno maggiorati in virtù del fatto che si auto limitano) e cosa hanno a portata molto facilmente? i bambini (scuole, oratori etc...). ecco io credo sia questo.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Le stime in effetti sono alquanto incerte, ma nessuna risulta minore di una proporzione di 10:1 (un ordine di grandezza). Si tratta di un dato che, pur approssimato, ha una significatività nettissima.Fux89 ha scritto:Mi interesserebbe la fonte di questi dati. :si si:
Premesso che, nella popolazione generale, i pedofili maschi sono tra lo 0.015% e lo 0.02%, alcune indicazioni danno:
http://www.uaar.it/news/2007/06/01/abusi-percentuali/
Secondo l'UAAR, in Italia: 10:1
http://it.wikipedia.org/wiki/Pedofilia
Secondo l'arcivescovo Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all'ONU di Ginevra, «nel clero cattolico solo tra l'1,5% e il 5% dei religiosi ha commesso atti di questo tipo».
Secondo Tomasi: 75:1 - 333:1 (*)
Il libro di Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner "Atti impuri. La piaga dell'abuso sessuale nella chiesa cattolica" (Cortina Raffaello, 2009) che registra 11.000 casi documentati tra il 1950 e il 2004, indica una media del 4,3% con picchi all'8% nel 1963, 1966, 1970 e 1974, e del 9% nel 1975.
Secondo Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner: 215:1 - 286:1
Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report) sul fenomeno. Da tale studio risultò che il 4% di tutti i sacerdoti e diaconi in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002, pari a 109.694 persone, è stato accusato di crimini a sfondo sessuale con minori.
Secondo John Jay: 200:1 - 266:1 (*)
http://it.cathopedia.org/wiki/Pedofilia
Il numero dei sacerdoti (diocesani e religiosi) in Italia nel 2005 è 51.262, [di cui all'incirca] lo 0,16-0,26% di preti colpevoli di violenze su minori.
Secondo cathopedia, in Italia: 8:1 - 17:1
http://www.ladige.it/articoli/2013/02/06/preti-pedofilia-600-casi-l-anno-picco-2004
... 600 denunce all'anno in Vaticano con un picco di 800 nel 2004.
Secondo l'Adige: circa 100:1 (*)
(*) Questi dati risultano molto "gonfiati" perché non tengono conto della distinzione tra abusi commessi genericamente su minori, e abusi commessi su bambini in età pre-puberale. A rigore di definizione, solo gli abusi commessi sui bambini sono classificabili come "pedofilia".
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Grazie per la correzione.Minsky ha scritto:
- Spoiler:
Le stime in effetti sono alquanto incerte, ma nessuna risulta minore di una proporzione di 10:1 (un ordine di grandezza). Si tratta di un dato che, pur approssimato, ha una significatività nettissima.Fux89 ha scritto:Mi interesserebbe la fonte di questi dati. :si si:
Premesso che, nella popolazione generale, i pedofili maschi sono tra lo 0.015% e lo 0.02%, alcune indicazioni danno:
http://www.uaar.it/news/2007/06/01/abusi-percentuali/
Secondo l'UAAR, in Italia: 10:1
http://it.wikipedia.org/wiki/Pedofilia
Secondo l'arcivescovo Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all'ONU di Ginevra, «nel clero cattolico solo tra l'1,5% e il 5% dei religiosi ha commesso atti di questo tipo».
Secondo Tomasi: 75:1 - 333:1 (*)
Il libro di Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner "Atti impuri. La piaga dell'abuso sessuale nella chiesa cattolica" (Cortina Raffaello, 2009) che registra 11.000 casi documentati tra il 1950 e il 2004, indica una media del 4,3% con picchi all'8% nel 1963, 1966, 1970 e 1974, e del 9% nel 1975.
Secondo Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner: 215:1 - 286:1
Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report) sul fenomeno. Da tale studio risultò che il 4% di tutti i sacerdoti e diaconi in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002, pari a 109.694 persone, è stato accusato di crimini a sfondo sessuale con minori.
Secondo John Jay: 200:1 - 266:1 (*)
http://it.cathopedia.org/wiki/Pedofilia
Il numero dei sacerdoti (diocesani e religiosi) in Italia nel 2005 è 51.262, [di cui all'incirca] lo 0,16-0,26% di preti colpevoli di violenze su minori.
Secondo cathopedia, in Italia: 8:1 - 17:1
http://www.ladige.it/articoli/2013/02/06/preti-pedofilia-600-casi-l-anno-picco-2004
... 600 denunce all'anno in Vaticano con un picco di 800 nel 2004.
Secondo l'Adige: circa 100:1 (*)
(*) Questi dati risultano molto "gonfiati" perché non tengono conto della distinzione tra abusi commessi genericamente su minori, e abusi commessi su bambini in età pre-puberale. A rigore di definizione, solo gli abusi commessi sui bambini sono classificabili come "pedofilia".
Non si dovrebbe fare qualcosa al riguardo?
Dato che si sa che il pericolo è alto, non si dovrebbero attuare delle misure preventive, come il divieto di lasciare bambini nelle parrocchie in assenza dei genitori?
Ok, so che sarebbe impossibile ottenere qualcosa del genere in Italia (figuriamoci... impedirebbe il catechismo, e a quel punto come farebbero a fare il lavaggio del cervello ai futuri parrocchiani?)... e negli altri paesi?
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Boccadorata ha scritto:
Credo che il problema sia inverso.
In genere i pedofili sono bambini abusati, quindi mi pare più probabile che adolescenti maltrattati, provenienti da famiglie patriarcali e frustranti trovino rifugio nella fede (che ,non ci scordiamo, promette ricompense alla sofferenza) e nella chiesa la quale con le sue rigide gerarchie e il culto della mortificazione corporea non fa che amplificare le psicosi regresse fino a che esplodono in età matura.
Molti pedofili hanno subito maltrattamenti, ma non tutti e credo che non ogni famiglia patriarcale abusi i suoi figli . Inoltre tali abusi, quando ci sono stati, possono essere avvenuti al di fuori della famiglia stessa, magari addirittura in seminario, come si sente raccontare spesso.
Piuttosto, è importantissima la patriarcalità della famiglia come struttura di potere.
La chiesa è strutturata come una famiglia fortemente gerarchica organizzata secondo gradi di autorità paterna con dio al vertice. Un bambino non cresciuto, come è il pedofilo, trova in tale famiglia la garanzia di essere eternamente figlio. Non solo: può essere un figlio eternamente in colpa verso un padre di cui mai potrà prendere il posto ( edipicamente) e dalla cui misericordia dipende la sua possibilità di avere una vita ( altrove). Quindi sono d'accordissimo con te quando sottolinei il fatto che queste personi trovano nella chiesa rifugio e contemporaneamente le antiche vessazioni in forma nuova.
BestBeast ha scritto:Forse l'ho già scritto da qualche parte, ma penso che in presenza di questa malattia, la spinta ai voti per alcune persone si rende quasi necessaria.
Questo perché pensano di beneficiare del voto di castità in maniera passiva, illudendosi che dal momento della promessa, sopraggiunga spontanea una vera e propria resa dei sensi, o comunque che questa possa esser raggiunta più facilmente con una manifesta promessa di rinuncia (un po' come qualcuno, dovendo mettersi a dieta, avverte il bisogno di farlo sapere a tutti, come se questo andasse ad alimentare la propria forza di volontà nel perseguire l'obiettivo).
In ultimo, sicuramente si illudono che la preghiera e la fede in generale, assunta una nuova e superiore posizione (quella del prete), si amplifichi per colmare/correggere i propri pensieri disturbati, avvertiti come peccaminosi ed insani, oppure compensare i peccati commessi o che l'individuo avverte come commissibili in futuro.
Questo discorso lo si può fare pari-pari con l'omosessualità, anche se detesto che i due diversissimi ambiti, possano sembrare in qualche modo attigui.
L'omosessualità non è certo una malattia, non è un disturbo, non è una perversione, non è un peccato.
Tuttavia, come per il discorso di cui sopra, può essere vista (specie dal credente) proprio sotto questa ottica,
e ciò possa spingerlo ad affrontare un percorso del tutto analogo, nelle stesse modalità e per le stesse motivazioni.
Una grossa analisi psicologica andrebbe operata su individui che manifestano la volontà di prendere i voti, e più in generale, su tutti i mestieri che permettono di venir a contatto con bambini più o meno disagiati.
Ho pensato anche io questa cosa.
Il pedofilo non ha un buon rapporto con il sesso, avrebbe voluto non giungere mai allo sviluppo sessuale. Non a caso sceglie oggetti sessuali non fisicamente maturi.
Però pensare questo, significa ipotizzare che il pedofilo voglia trattenersi e prenda per questo i voti. Non trovi? Lo ritieni possibile? Perchè poi allora abuserebbe senza smettere?
L'accostamento al tema dell'omosessualità viene spontaneo e non ritengo sia sbagliato. Io sono giunta all'idea infatti che un conto è l'omosessualità, sana quanto l'eterosessualità, e un conto è "l'omosessualità reattiva" come ad esempio quella presente all'interno della chiesa. La chiamo omosessualità reattiva perchè non nasce dalla scelta di un oggetto sessuale omo, ma dal rifiuto di un oggetto sessuale etero e non è un giochetto di parole. I preti che praticano l'omosessualità lo fanno perchè non possono permettersi di desiderare l'oggetto sessuale donna, essendo questo demonizzato e sotto tabù. L'uomo è per loro un rurrogato, scelto a causa di una nevrosi sessuale grave e perturbante. E anche in quest'ottica l'idea che la scelta del sacederdozio sia un modo per fuggire la sessualità sta in piedi.
Odis89 ha scritto:
Per quanto ne so è dovuto a più fattori; probabilmente l'educazione, la soppressione assoluta e precoce della sessualità gioca un ruolo nel "bloccarsi" dell'interesse verso i più giovani, così come anche la prospettiva dell'impunità potrebbe attrarre anche pedofili "già formati", ma se non ricordo male la frequenza della pedofilia nel clero è quantomeno compatibile con la frequenza della pedofilia nella popolazione generale.
Se non sbaglio, il problema più che altro è che dato che i preti pedofili vengono protetti omertosamente, ogni singolo prete pedofilo ha modo di fare molte più vittime rispetto al pedofilo non prete, il che aggiunto allo scandalo della protezione da parte della gerarchia attira (giustamente) molto di più l'attenzione dei media e dell'opinione publica.
La concentrazione di pedofili nella chiesa non sarebbe maggiore di quella all'interno del resto della popolazione? Hai una fonte che riporti questo dato?
Può darsi che i media abbiano viziato la mia percezione del problema tanto da farmela percepire come più elevata. Vorrei vedere se è così.
Il problema della mancata rimozione del pedofilo dal suo ruolo pastorale per me non spiega la scelta del pedofilo di prendere i voti, ma spiega certamente perchè poi la chiesa si ritrovi ad ospitare molti pedofili e perchè la loro percentuale cresca.
Mi è venuta in mente una cosa. riguardo alla loro mancata rimozione. Spesso l'autorità a cui l'abuso viene denuciato mette in rilievo il fatto che anche il prete "può sbagliare" o dice che " è stato un momento di debolezza " e "chi è senza peccato scagli la prima pietra". Al di la dell'infilata di frasi fatte e luoghi comuni, queste frasi tradiscono l'assoluta mancaza di considerazione per la vittima e la totale non comprensione del valore di quegli atti, del loro essere ABUSI, cioè reati e violenze capaci di segnare una vita intera. Questo mi colpisce ogni volta.
Vi lascio un video. Magari lo avete già visto ma è indicativo.
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Osservazioni giustissime.Odis89 ha scritto:Grazie per la correzione.Minsky ha scritto:
- Spoiler:
Le stime in effetti sono alquanto incerte, ma nessuna risulta minore di una proporzione di 10:1 (un ordine di grandezza). Si tratta di un dato che, pur approssimato, ha una significatività nettissima.Fux89 ha scritto:Mi interesserebbe la fonte di questi dati. :si si:
Premesso che, nella popolazione generale, i pedofili maschi sono tra lo 0.015% e lo 0.02%, alcune indicazioni danno:
http://www.uaar.it/news/2007/06/01/abusi-percentuali/
Secondo l'UAAR, in Italia: 10:1
http://it.wikipedia.org/wiki/Pedofilia
Secondo l'arcivescovo Silvano Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede all'ONU di Ginevra, «nel clero cattolico solo tra l'1,5% e il 5% dei religiosi ha commesso atti di questo tipo».
Secondo Tomasi: 75:1 - 333:1 (*)
Il libro di Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner "Atti impuri. La piaga dell'abuso sessuale nella chiesa cattolica" (Cortina Raffaello, 2009) che registra 11.000 casi documentati tra il 1950 e il 2004, indica una media del 4,3% con picchi all'8% nel 1963, 1966, 1970 e 1974, e del 9% nel 1975.
Secondo Mary Gail Frawley-O'Dea e Virginia Goldner: 215:1 - 286:1
Nel 2004 la conferenza episcopale statunitense commissionò uno studio dettagliato (John Jay Report) sul fenomeno. Da tale studio risultò che il 4% di tutti i sacerdoti e diaconi in carica negli Stati Uniti dal 1950 al 2002, pari a 109.694 persone, è stato accusato di crimini a sfondo sessuale con minori.
Secondo John Jay: 200:1 - 266:1 (*)
http://it.cathopedia.org/wiki/Pedofilia
Il numero dei sacerdoti (diocesani e religiosi) in Italia nel 2005 è 51.262, [di cui all'incirca] lo 0,16-0,26% di preti colpevoli di violenze su minori.
Secondo cathopedia, in Italia: 8:1 - 17:1
http://www.ladige.it/articoli/2013/02/06/preti-pedofilia-600-casi-l-anno-picco-2004
... 600 denunce all'anno in Vaticano con un picco di 800 nel 2004.
Secondo l'Adige: circa 100:1 (*)
(*) Questi dati risultano molto "gonfiati" perché non tengono conto della distinzione tra abusi commessi genericamente su minori, e abusi commessi su bambini in età pre-puberale. A rigore di definizione, solo gli abusi commessi sui bambini sono classificabili come "pedofilia".
Non si dovrebbe fare qualcosa al riguardo?
Dato che si sa che il pericolo è alto, non si dovrebbero attuare delle misure preventive, come il divieto di lasciare bambini nelle parrocchie in assenza dei genitori?
Ok, so che sarebbe impossibile ottenere qualcosa del genere in Italia (figuriamoci... impedirebbe il catechismo, e a quel punto come farebbero a fare il lavaggio del cervello ai futuri parrocchiani?)... e negli altri paesi?
In particolare il divieto di lasciare i bambini da soli con un religioso dovrebbe valere a prescindere da qualsiasi sospetto di possibile abuso pedofilo.
Aggiungo una mia personale opinione: in Italia la proporzione di preti pedofili risulta più bassa rispetto agli altri Paesi perché qui c'è il Vaticano. Ho detto tutto.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
La rivendicazione che la percentuale di preti pedofili sia equivalente alla percentuale di pedofili nella popolazione è propaganda del clero ampiamente smentita dai dati che loro stessi espongono.Miele ha scritto:...
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
vnd ha scritto:
1.
Ci sono categorie di persone nelle quali i pedofili sembrano più presenti.
Tra questi vi sono gli educatori. Quindi insegnanti, allenatori e, naturalmente, preti. Ma non mancano i Rabbini e, ci scommetterei, i pastori. E naturalmente non mancanole pedofile. Anche se non se ne parla mai.
2.
La situazione dei preti si fa più complessa per due importanti ragioni:
2.1. I preti non possono sposarsi. Quindi:
- il sacerdozio diventa un'occupazione rifugio per persone che hanno, più o meno consapevolmente, problemi di relazione dovuti a timidezza o omosessualità che non vogliono o possono esternare;
- l'astinenza sessuale forzata, cui i sacerdoti si sottopongono, è a sua volta terreno fertile per lo sviluppo di atteggiamenti sessuali inusuali o trasgressivi.
2.1.2. la formazione dei sacerdoti cattolici prevede lunghi periodi di isolamento. Questo era vero soprattutto nel passato. Quando si entrava in seminario a sei anni e se ne usciva prete, con la sola interruzione delle vacanze estive. Che uno passava per lo più in parrocchia. A contatto con persone che potevano essere già contaminate.
3.
Stiamo parlando di persone che, per varie ragioni, vivono la loro sessualità con vergogna. L'abuso sui bambini avviene perché la reazione del bambino non è temuta. La violenza è sempre esercitata da un soggetto che è o si ritiene più forte su un soggetto che è o è ritenuto più debole. Nel sesso come nel resto. L'acqua non va in salita. Solo gli idioti possono stupirsi del fatto che in genere la violenza è esercitata con maggior frequenza da:
- uomini: su donne (femminicidio del cazzo), bambini e animali;
- da donne: su bambini e animali;
- da bambini: su animali.
4.
Il violento è sempre vigliacco.
5.
Essere prete è difficile. Per cui è facile sbagliare.
Si può essere attaccati ai soldi, trombarsi la perpetua, la parrocchiana, nubile o sposata, si possono fingere furti di mobili della chiesa, rivenduti di nascosto ad antiquari.
I preti vivono in un'ambiente isolato. Sanno tutto gli uni degli altri e, tra loro, sono ricattabili. Ecco spiegata la loro omertà.
Quoto tutto, con due eccezioni. Sorvoliamo sui punti d'accordo e concentriamoci sui punti di "disaccordo".
Punti 2 . Davvero per te l'astinenza sessuale basta a spiegare la pedofilia nella chiesa?
Il bambino ha caratteristiche ben specifiche che rendono difficile che esso sia un oggetto di ripiego. Può esserlo un uomo adulto o un adolescente, ma una persona fisicamente non matura solletica corde decisamente diverse.
Punto 5. Dai un'occhiata al video del mio post precedente. La via della giustificazione è pericolosa.
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Minsky ha scritto:La rivendicazione che la percentuale di preti pedofili sia equivalente alla percentuale di pedofili nella popolazione è propaganda del clero ampiamente smentita dai dati che loro stessi espongono.Miele ha scritto:...
Infatti mi suona un po' strano
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
undefined ha scritto:BestBeast ha scritto:Forse l'ho già scritto da qualche parte, ma penso che in presenza di questa malattia, la spinta ai voti per alcune persone si rende quasi necessaria.
Questo perché pensano di beneficiare del voto di castità in maniera passiva, illudendosi che dal momento della promessa, sopraggiunga spontanea una vera e propria resa dei sensi, o comunque che questa possa esser raggiunta più facilmente con una manifesta promessa di rinuncia (un po' come qualcuno, dovendo mettersi a dieta, avverte il bisogno di farlo sapere a tutti, come se questo andasse ad alimentare la propria forza di volontà nel perseguire l'obiettivo).
In ultimo, sicuramente si illudono che la preghiera e la fede in generale, assunta una nuova e superiore posizione (quella del prete), si amplifichi per colmare/correggere i propri pensieri disturbati, avvertiti come peccaminosi ed insani, oppure compensare i peccati commessi o che l'individuo avverte come commissibili in futuro.
Questo discorso lo si può fare pari-pari con l'omosessualità, anche se detesto che i due diversissimi ambiti, possano sembrare in qualche modo attigui.
L'omosessualità non è certo una malattia, non è un disturbo, non è una perversione, non è un peccato.
Tuttavia, come per il discorso di cui sopra, può essere vista (specie dal credente) proprio sotto questa ottica,
e ciò possa spingerlo ad affrontare un percorso del tutto analogo, nelle stesse modalità e per le stesse motivazioni.
Una grossa analisi psicologica andrebbe operata su individui che manifestano la volontà di prendere i voti, e più in generale, su tutti i mestieri che permettono di venir a contatto con bambini più o meno disagiati.
Ho pensato anche io questa cosa.
Il pedofilo non ha un buon rapporto con il sesso, avrebbe voluto non giungere mai allo sviluppo sessuale. Non a caso sceglie oggetti sessuali non fisicamente maturi.
Però pensare questo, significa ipotizzare che il pedofilo voglia trattenersi e prenda per questo i voti. Non trovi? Lo ritieni possibile? Perchè poi allora abuserebbe senza smettere?
L'accostamento al tema dell'omosessualità viene spontaneo e non ritengo sia sbagliato. Io sono giunta all'idea infatti che un conto è l'omosessualità, sana quanto l'eterosessualità, e un conto è "l'omosessualità reattiva" come ad esempio quella presente all'interno della chiesa. La chiamo omosessualità reattiva perchè non nasce dalla scelta di un oggetto sessuale omo, ma dal rifiuto di un oggetto sessuale etero e non è un giochetto di parole. I preti che praticano l'omosessualità lo fanno perchè non possono permettersi di desiderare l'oggetto sessuale donna, essendo questo demonizzato e sotto tabù. L'uomo è per loro un rurrogato, scelto a causa di una nevrosi sessuale grave e perturbante. E anche in quest'ottica l'idea che la scelta del sacederdozio sia un modo per fuggire la sessualità sta in piedi.
Grassetto n° 1 - Sì, penso proprio sia questo il motivo principale.
Poi ci sarà senz'altro qualche mostro che si vota soltanto per adescare più facilmente o giovare anche lui della copertura fornita dal Vaticano agli abusatori.
Per queste persone mi sforzo di continuare ad essere contro la pena di morte.
Date le premesse (e le promesse), si troverebbe comunque nell'impossibilità di gestire la malattia come avrebbe voluto, proprio per il fatto che la pulsione è irresistibile, il suo controllo esula dalla forza di volontà e dalle più o meno buone intenzione che si possono avere. Non riesce a smettere.
Grassetto n° 2 - È veramente una bella analisi, non ci avevo mai pensato.
La condivido totalmente.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
BestBeast ha scritto:undefined ha scritto:BestBeast ha scritto:Forse l'ho già scritto da qualche parte, ma penso che in presenza di questa malattia, la spinta ai voti per alcune persone si rende quasi necessaria.
Questo perché pensano di beneficiare del voto di castità in maniera passiva, illudendosi che dal momento della promessa, sopraggiunga spontanea una vera e propria resa dei sensi, o comunque che questa possa esser raggiunta più facilmente con una manifesta promessa di rinuncia (un po' come qualcuno, dovendo mettersi a dieta, avverte il bisogno di farlo sapere a tutti, come se questo andasse ad alimentare la propria forza di volontà nel perseguire l'obiettivo).
In ultimo, sicuramente si illudono che la preghiera e la fede in generale, assunta una nuova e superiore posizione (quella del prete), si amplifichi per colmare/correggere i propri pensieri disturbati, avvertiti come peccaminosi ed insani, oppure compensare i peccati commessi o che l'individuo avverte come commissibili in futuro.
Questo discorso lo si può fare pari-pari con l'omosessualità, anche se detesto che i due diversissimi ambiti, possano sembrare in qualche modo attigui.
L'omosessualità non è certo una malattia, non è un disturbo, non è una perversione, non è un peccato.
Tuttavia, come per il discorso di cui sopra, può essere vista (specie dal credente) proprio sotto questa ottica,
e ciò possa spingerlo ad affrontare un percorso del tutto analogo, nelle stesse modalità e per le stesse motivazioni.
Una grossa analisi psicologica andrebbe operata su individui che manifestano la volontà di prendere i voti, e più in generale, su tutti i mestieri che permettono di venir a contatto con bambini più o meno disagiati.
Ho pensato anche io questa cosa.
Il pedofilo non ha un buon rapporto con il sesso, avrebbe voluto non giungere mai allo sviluppo sessuale. Non a caso sceglie oggetti sessuali non fisicamente maturi.
Però pensare questo, significa ipotizzare che il pedofilo voglia trattenersi e prenda per questo i voti. Non trovi? Lo ritieni possibile? Perchè poi allora abuserebbe senza smettere?
L'accostamento al tema dell'omosessualità viene spontaneo e non ritengo sia sbagliato. Io sono giunta all'idea infatti che un conto è l'omosessualità, sana quanto l'eterosessualità, e un conto è "l'omosessualità reattiva" come ad esempio quella presente all'interno della chiesa. La chiamo omosessualità reattiva perchè non nasce dalla scelta di un oggetto sessuale omo, ma dal rifiuto di un oggetto sessuale etero e non è un giochetto di parole. I preti che praticano l'omosessualità lo fanno perchè non possono permettersi di desiderare l'oggetto sessuale donna, essendo questo demonizzato e sotto tabù. L'uomo è per loro un rurrogato, scelto a causa di una nevrosi sessuale grave e perturbante. E anche in quest'ottica l'idea che la scelta del sacederdozio sia un modo per fuggire la sessualità sta in piedi.
Grassetto n° 1 - Sì, penso proprio sia questo il motivo principale.
Poi ci sarà senz'altro qualche mostro che si vota soltanto per adescare più facilmente o giovare anche lui della copertura fornita dal Vaticano agli abusatori.
Per queste persone mi sforzo di continuare ad essere contro la pena di morte.
Date le premesse (e le promesse), si troverebbe comunque nell'impossibilità di gestire la malattia come avrebbe voluto, proprio per il fatto che la pulsione è irresistibile, il suo controllo esula dalla forza di volontà e dalle più o meno buone intenzione che si possono avere. Non riesce a smettere.
Grassetto n° 2 - È veramente una bella analisi, non ci avevo mai pensato.
La condivido totalmente.
Pare invece che sia il motivo principale, il pedofilo esclusivo (Questo il termine tecnico) tende più o meno consciamente a scegliersi un mestiere che gli permetta di stare a contatto coi bambini. Oltre ai preti, maestri elementari, d'asilo ecc. pare siano categorie a rischio.
La seconda invece se non ricordo male si chiama omosessualità coatta, probabilmente chiamata cosí perché più comune nelle carceri.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
BestBeast ha scritto:
Grassetto n° 1 - Sì, penso proprio sia questo il motivo principale.
Poi ci sarà senz'altro qualche mostro che si vota soltanto per adescare più facilmente o giovare anche lui della copertura fornita dal Vaticano agli abusatori.
Per queste persone mi sforzo di continuare ad essere contro la pena di morte.
Date le premesse (e le promesse), si troverebbe comunque nell'impossibilità di gestire la malattia come avrebbe voluto, proprio per il fatto che la pulsione è irresistibile, il suo controllo esula dalla forza di volontà e dalle più o meno buone intenzione che si possono avere. Non riesce a smettere.
Grassetto n° 2 - È veramente una bella analisi, non ci avevo mai pensato.
La condivido totalmente.
La pena di morte sarebbe una soluzione pratica. Ma sarebbe etica? E anche mandando a quel paese l'etica ( che non mi sta simpatica), ci aiuterebbe a capire il problema ?
Vedi, sarò anche una povera illusa, ma io sono del parere che fornire un aiuto psicologico ad un abusante, dopo averlo giustamente condannato secondo la legge, è utile alla collettività perchè può gettare luce sulle dinamiche psichiche che stanno dietro alla pedofilia. Se si riuscisse a comprenderle a fondo, si potrebbe capire dove il meccanismo si intoppa e prevenire forse l'insorgere del disturbo.
Sull'altro forum dove scrivo, due anni fa si era fatto vivo un pedofilo. L'avevo subdorato da ciò che scriveva, e poi l'ha dichiarato apertamente guadagnandosi il ban ( giusto secondo me). Questa persona disse che ha 13 anni aveva avuto la sensazione di essere attratto dai bambini, e che a 16 ne è stato certo. Cosa è successo in quei tre anni? Ecco... assistere un pedofilo in carcere può portare a capirlo e magari ad evitare che altri lo diventino.
Suona come una pia illusione, ma le illusioni sono le uniche cose pie che mi sono rimaste.
Grazie per quello che hai scritto al numero 2.
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Rasputin ha scritto:
La seconda invece se non ricordo male si chiama omosessualità coatta, probabilmente chiamata cosí perché più comune nelle carceri.
Non lo sapevo, l'altro era un neologismo mio.
Ora faccio una ricerchina in rete per vedere se è la stessa cosa.
Thanks
Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Secondo me son proprio bastardi e decidono di farsi preti apposta!
Se uno è cosciente di star male, di avere un problema e non è un bastardo pezzo di merda si va a far curare, non si fa prete!
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Miele ha scritto:Rasputin ha scritto:
La seconda invece se non ricordo male si chiama omosessualità coatta, probabilmente chiamata cosí perché più comune nelle carceri.
Non lo sapevo, l'altro era un neologismo mio.
Ora faccio una ricerchina in rete per vedere se è la stessa cosa.
Thanks
Di nulla, anche se secondo me il termine più interessante è "Pedofilo esclusivo"
http://www.psicologo-prato.it/sessuologia-prato/pedofilia-trattamento.php
EDIT
non era farina del mio sacco ed ho cercato, ecco qui un vecchio intervento (Il verde glie l'ho dato io a suo tempo) di una stimata utente che tra l'altro è del mestiere:
http://atei.forumitalian.com/t2163p40-livorno-bebe-a-coppia-gay-affittato-l-utero-negli-usa#40115
consiglio la lettura integrale
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Condivido tutto, come ripeto, sono contro la pena di morte anche per questi individui.Miele ha scritto:BestBeast ha scritto:Per queste persone mi sforzo di continuare ad essere contro la pena di morte.
La pena di morte sarebbe una soluzione pratica. Ma sarebbe etica? E anche mandando a quel paese l'etica ( che non mi sta simpatica), ci aiuterebbe a capire il problema ?
Vedi, sarò anche una povera illusa, ma io sono del parere che fornire un aiuto psicologico ad un abusante, dopo averlo giustamente condannato secondo la legge, è utile alla collettività perchè può gettare luce sulle dinamiche psichiche che stanno dietro alla pedofilia. Se si riuscisse a comprenderle a fondo, si potrebbe capire dove il meccanismo si intoppa e prevenire forse l'insorgere del disturbo.
Sull'altro forum dove scrivo, due anni fa si era fatto vivo un pedofilo. L'avevo subdorato da ciò che scriveva, e poi l'ha dichiarato apertamente guadagnandosi il ban ( giusto secondo me). Questa persona disse che ha 13 anni aveva avuto la sensazione di essere attratto dai bambini, e che a 16 ne è stato certo. Cosa è successo in quei tre anni? Ecco... assistere un pedofilo in carcere può portare a capirlo e magari ad evitare che altri lo diventino.
Suona come una pia illusione, ma le illusioni sono le uniche cose pie che mi sono rimaste.
Grazie per quello che hai scritto al numero 2.
Rasputin, ho dubbi in merito a quello che hai scritto.
Non conosco i dati, sono certamente buoni, ma mi chiedo se ci sia un metodo diverso nell'individuare le cosiddette "categorie a rischio" che non consista nel contare a posteriori i casi di abusi subiti, attribuendoli alle rispettive categorie.
In questo senso, risulta ovvio che ci sono più abusi dove ci sono più bambini, ma ciò non dimostra che i pedofili scelgano di proposito quel genere di mestieri, anzi forse questo è indimostrabile.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
BB ho editato sopra
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Letto integralmente e non ci trovo punti di disaccordo con quanto espresso da me; ha evidenziato giustamente alcuni dei meccanismi mentali che ricorrono nei pedofili.
Non ha invece dimostrato che i pedofili scelgano mestieri con forte presenza di bambini, pensare di poterci riuscire, significa interpretare male i dati.
Sarebbe come affermare che i muratori scelgano mestieri ad elevata presenza di cemento armato (infatti le statistiche ci dicono che ogni 100 persone pescate a caso in una biblioteca -> 2 sono muratori, mentre 100 persone in un cantiere edile -> 95 sono muratori).
Non ha invece dimostrato che i pedofili scelgano mestieri con forte presenza di bambini, pensare di poterci riuscire, significa interpretare male i dati.
Sarebbe come affermare che i muratori scelgano mestieri ad elevata presenza di cemento armato (infatti le statistiche ci dicono che ogni 100 persone pescate a caso in una biblioteca -> 2 sono muratori, mentre 100 persone in un cantiere edile -> 95 sono muratori).
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
BestBeast ha scritto:Letto integralmente e non ci trovo punti di disaccordo con quanto espresso da me; ha evidenziato giustamente alcuni dei meccanismi mentali che ricorrono nei pedofili.
Non ha invece dimostrato che i pedofili scelgano mestieri con forte presenza di bambini, pensare di poterci riuscire, significa interpretare male i dati.
Sarebbe come affermare che i muratori scelgano mestieri ad elevata presenza di cemento armato (infatti le statistiche ci dicono che ogni 100 persone pescate a caso in una biblioteca -> 2 sono muratori, mentre 100 persone in un cantiere edile -> 95 sono muratori).
Non è facile dimostrare una roba del genere, ma a me pare ci siano buoni presupposti per pensare che sia una tesi plausibile.
Il paragone coi muratori mi pare abbastanza poco calzante
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Sono stato mezz'ora a scrivere e per sbaglio ho chiuso.
Ammettiamo che si scopra che la parte maggiore di chi commette abusi su minori fa il geometra di professione. Ora, i dati ci dicono che nei catasti edilizi è molto facile incontrare geometri. Da qui, concordi che non sarebbe corretto affermare che i pedofili scelgano per una qualche ragione di lavorare nei catasti, o no?
Potrei cambiare storia, ma non ci sarà mai parallelismo che calzi a pennello come la premessa originale!
Comunque dicevo, diventare preti non è esattamente facile come procurarsi un carretto e spingerlo sulla spiaggia vendendo abusivamente granite al limone.
Quanti pedofili vuoi che riescano in questo arduo intento? Sicuramente una esigua minoranza.
Questo per dare un idea di quanti pedofili possano scegliere "scientemente" (ed ottenere) il mestiere di prete.
La categoria più preoccupante, da questo punto di vista, mi sembra più quella dei catechisti, dei capi scout, degli assistenti sociali volontari, obiettivi perseguibili, insomma.
Pur non essendo tali categorie per forza di cose interessate da marcati sviluppi deviati della sessualità, dovrebbero essere a rigor di logica, le preferibili per un pedofilo.
Cosa dicono quei dati? Il numero di abusi accertati in ambito ecclesiastico è maggiore di quello accertato al di fuori di quello stesso ambito. Questo conferma le nostre spiacevoli sensazioni, ne prendiamo atto.
Ma affermare che ci siano più pedofili in ambito ecclesiastico rispetto ad un altro ambito qualunque, è azzardato. Fuori potrebbero in effetti esserci molti più pedofili astenutisi dal commettere reati, e questi non entrerebbero mai nelle nostre statistiche.
La seconda affermazione è da dimostrare, ma anche la prima. Ovvio che sto anche un po' facendo l'avvocato di dio, ho affermato io stesso che i pedofili "scelgono" il mestiere di prete per arrestarsi (in tutti i sensi in cui può essere interpretato). In quel caso ci vedo i presupposti. Il tormento dei peccati commessi, la preghiera per sollevarsi che non basta, il sacerdozio da raggiungere, la speranza di fermarsi presto.
Ma la speranza è vinta e tradita dalla malattia.
Ammettiamo che si scopra che la parte maggiore di chi commette abusi su minori fa il geometra di professione. Ora, i dati ci dicono che nei catasti edilizi è molto facile incontrare geometri. Da qui, concordi che non sarebbe corretto affermare che i pedofili scelgano per una qualche ragione di lavorare nei catasti, o no?
Potrei cambiare storia, ma non ci sarà mai parallelismo che calzi a pennello come la premessa originale!
Comunque dicevo, diventare preti non è esattamente facile come procurarsi un carretto e spingerlo sulla spiaggia vendendo abusivamente granite al limone.
Quanti pedofili vuoi che riescano in questo arduo intento? Sicuramente una esigua minoranza.
Questo per dare un idea di quanti pedofili possano scegliere "scientemente" (ed ottenere) il mestiere di prete.
La categoria più preoccupante, da questo punto di vista, mi sembra più quella dei catechisti, dei capi scout, degli assistenti sociali volontari, obiettivi perseguibili, insomma.
Pur non essendo tali categorie per forza di cose interessate da marcati sviluppi deviati della sessualità, dovrebbero essere a rigor di logica, le preferibili per un pedofilo.
Cosa dicono quei dati? Il numero di abusi accertati in ambito ecclesiastico è maggiore di quello accertato al di fuori di quello stesso ambito. Questo conferma le nostre spiacevoli sensazioni, ne prendiamo atto.
Ma affermare che ci siano più pedofili in ambito ecclesiastico rispetto ad un altro ambito qualunque, è azzardato. Fuori potrebbero in effetti esserci molti più pedofili astenutisi dal commettere reati, e questi non entrerebbero mai nelle nostre statistiche.
La seconda affermazione è da dimostrare, ma anche la prima. Ovvio che sto anche un po' facendo l'avvocato di dio, ho affermato io stesso che i pedofili "scelgono" il mestiere di prete per arrestarsi (in tutti i sensi in cui può essere interpretato). In quel caso ci vedo i presupposti. Il tormento dei peccati commessi, la preghiera per sollevarsi che non basta, il sacerdozio da raggiungere, la speranza di fermarsi presto.
Ma la speranza è vinta e tradita dalla malattia.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Miele ha scritto:vnd ha scritto:
1.
Ci sono categorie di persone nelle quali i pedofili sembrano più presenti.
Tra questi vi sono gli educatori. Quindi insegnanti, allenatori e, naturalmente, preti. Ma non mancano i Rabbini e, ci scommetterei, i pastori. E naturalmente non mancanole pedofile. Anche se non se ne parla mai.
2.
La situazione dei preti si fa più complessa per due importanti ragioni:
2.1. I preti non possono sposarsi. Quindi:
- il sacerdozio diventa un'occupazione rifugio per persone che hanno, più o meno consapevolmente, problemi di relazione dovuti a timidezza o omosessualità che non vogliono o possono esternare;
- l'astinenza sessuale forzata, cui i sacerdoti si sottopongono, è a sua volta terreno fertile per lo sviluppo di atteggiamenti sessuali inusuali o trasgressivi.
2.1.2. la formazione dei sacerdoti cattolici prevede lunghi periodi di isolamento. Questo era vero soprattutto nel passato. Quando si entrava in seminario a sei anni e se ne usciva prete, con la sola interruzione delle vacanze estive. Che uno passava per lo più in parrocchia. A contatto con persone che potevano essere già contaminate.
3.
Stiamo parlando di persone che, per varie ragioni, vivono la loro sessualità con vergogna. L'abuso sui bambini avviene perché la reazione del bambino non è temuta. La violenza è sempre esercitata da un soggetto che è o si ritiene più forte su un soggetto che è o è ritenuto più debole. Nel sesso come nel resto. L'acqua non va in salita. Solo gli idioti possono stupirsi del fatto che in genere la violenza è esercitata con maggior frequenza da:
- uomini: su donne (femminicidio del cazzo), bambini e animali;
- da donne: su bambini e animali;
- da bambini: su animali.
4.
Il violento è sempre vigliacco.
5.
Essere prete è difficile. Per cui è facile sbagliare.
Si può essere attaccati ai soldi, trombarsi la perpetua, la parrocchiana, nubile o sposata, si possono fingere furti di mobili della chiesa, rivenduti di nascosto ad antiquari.
I preti vivono in un'ambiente isolato. Sanno tutto gli uni degli altri e, tra loro, sono ricattabili. Ecco spiegata la loro omertà.
Quoto tutto, con due eccezioni. Sorvoliamo sui punti d'accordo e concentriamoci sui punti di "disaccordo".
Punti 2 . Davvero per te l'astinenza sessuale basta a spiegare la pedofilia nella chiesa?
Il bambino ha caratteristiche ben specifiche che rendono difficile che esso sia un oggetto di ripiego. Può esserlo un uomo adulto o un adolescente, ma una persona fisicamente non matura solletica corde decisamente diverse.
Punto 5. Dai un'occhiata al video del mio post precedente. La via della giustificazione è pericolosa.
Riguardo la 2, ritengo di sì.
L'astinenza sessuale non è una condizione naturale ed è possibile che l'energia accumulata spinga a comportamenti eccessivi se non proprio depravati.
Ove per depravato si intende il rapporto con persona non consenziente o non in grado di esprimere consenso, quale appunto, il minore.
Il bambino, come l'animale, è un ripiego.
Questo non significa.... che.... il pedofilo non sia eccitato ma che in condizioni normali, forse, non sarebbe mai sceso a quel livello.
Oh... poi possono esistere pedofili e pedofile che hanno regolari rapporti sessuali con coetanei di sesso opposto, magari persino soddisfacenti...
Noi stavamo parlando della ragione per la quale la percentuale di preti pedofili sia apparentemente più elevata che altre.
Non ho ancora visto il filmato ma sebbene risulti che il pedofilo è spesso stato abusato nell'infanzia, ciò non toglie che il comportamento sia ingiustificabile.
Nè io avevo intenzione di giustificare i preti pedofili.
Anzi...
I preti pedofili stanno ancora più sul culo perché è stridente il contrasto tra la moralità predicata e quella praticata.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
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Non lo copio tutto perchè è abbastanza lungo ma da una visione a mio parere corretta del perchè le devianze sessuali siano presenti in percentuale maggiore nel clero, compresa la pedofilia.
Non lo copio tutto perchè è abbastanza lungo ma da una visione a mio parere corretta del perchè le devianze sessuali siano presenti in percentuale maggiore nel clero, compresa la pedofilia.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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ahahaa hai ragione!
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Clicca su entrambi...jessica ha scritto:Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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se questi sono i cervelli fini dell'altra parte,
possiamo dormire sonni tranquilli
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
don alberto ha scritto:Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
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se questi sono i cervelli fini dell'altra parte,
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Modalità "Ateo-di-ferro" ON
Cosa vorresti insinuare?
Che sei una persona normale? (impossibile! Sei un prete, e per soprammercato sussiste pure il dubbio che tu ci creda davvero, quindi "due volte pirla"...).*
Che il tuo equilibrio psico-emotivo è saldo? (impossibile! Il Maestro U. Fanelli ha "dimostrato" il contrario).
* Dai, dillo! Hai fatto il prete perché sei gay-represso, perché sei "deviato" o solo perché non avevi voglia di lavorare?
Qual è la tua "scusa"?
Oggi sono "in buona" e magari non ti faccio la pelle...
Modalità "Ateo-di-ferro" OFF
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Non esiste un'"altra parte". Non c'è alcuna equivalenza. Ci siete voi come pustole su di un organismo sostanzialmente sano, ma ampiamente infettato a vari livelli e a diversi stadi di suppurazione dalla lebbra che portate e diffondete. Vivete come parassiti di una società che potrebbe essere mille volte più giusta senza la remora del vostro carico, senza dovervi mantenere ma soprattutto senza essere avvelenata dalle vostre tossine.don alberto ha scritto:Odis89 ha scritto:Il link è meglio inserirlo così:Totogno85 ha scritto:http://www.keinpfusch.net/2012/12/la-prima-associazione-gay-della-storia.html
Non lo copio tutto perchè è abbastanza lungo ma da una visione a mio parere corretta del perchè le devianze sessuali siano presenti in percentuale maggiore nel clero, compresa la pedofilia.
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se questi sono i cervelli fini dell'altra parte,
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Perché non vi accontentate di vivere a ufo, ma corrodete il corpo che vi ospita, come sanguisughe ingorde che bevono ben oltre il necessario, e alla fine, come zecche contaminate dal morbo, iniettate i patogeni nel tessuto della società.
Assurdi buffoni tristemente micidiali, siete il letale veicolo cancerogeno di una follia senza speranza, siete la piaga aperta e sanguinante dove allignano infezioni senza nome, siete la morte fatta persona, una morte totale e definitiva, la morte del futuro.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Minsky ha scritto:
1) Non esiste un'"altra parte".
2) Non c'è alcuna equivalenza.
3) Ci siete voi come pustole su di un organismo sostanzialmente sano,
4) ma ampiamente infettato a vari livelli e a diversi stadi di suppurazione dalla lebbra che portate e diffondete.
5) Vivete come parassiti di una società che potrebbe essere mille volte più giusta senza la remora del vostro carico,
6) senza dovervi mantenere ma soprattutto senza essere avvelenata dalle vostre tossine.
7) Perché non vi accontentate di vivere a ufo, ma corrodete il corpo che vi ospita, come sanguisughe ingorde che bevono ben oltre il necessario, e alla fine, come zecche contaminate dal morbo, iniettate i patogeni nel tessuto della società.
8) Assurdi buffoni tristemente micidiali,
9) siete il letale veicolo cancerogeno di una follia senza speranza,
10) siete la piaga aperta e sanguinante dove allignano infezioni senza nome, siete la morte fatta persona, una morte totale e definitiva, la morte del futuro.
Permettimi di fornire un punto di vista alternativo, anche se, da come scrivi, il livore che ti pervade rischia di farti perdere obiettività.
1) Esite. E tu ne sei un valido esempio.
2) Questione di "numeri". Non a caso la UAAR co-opta dieci milioni di atei (compresi quelli di cui non importa nulla)
3) Dai, Minsky... Considerare il consesso sociale come "sostanzialmente sano" non fa onore alla tua notevole intelligenza.
4) Questione di opinioni. E di numeri, come dicevo...
5) Fammi un esempio.
6) Se il "punto nodale" è rappresentato dal discutibilissimo e famigerato "Concordato", sappi che sono in parte d'accordo. Ma sono convinto che pur in assenza di tale "contratto" il tuo anti-clericalismo non verrebbe meno. Stando a ciò che scrivi a a come lo scrivi, intendo dire.
7) Stai generalizzando, te ne sei accorto?
8) Milioni di persone (cinquanta solo in Italia, stando ai dati UAAR) la pensano diversamente. Tutti plagiati?
9) Opinione tua (e di molti altri "qui dentro" e di molti meno "là fuori"...). Guarda che (a questo punto parlo a titolo personale) la speranza non mi ha mai abbandonato. Come tentavo di spiegarti, l'equilibrio psico-emotivo è indipendente dall'orientamento filosofico.
10) Dissento... Posso, si? Di quale "morte del futuro" vai parlando, amico mio? Il fatto che tu possa aver avuto pessimi riflessi derivanti dalla tua esperienza di vita pregressa non deve farti automaticamente ritenere che ciò valga per tutti, e nemmeno che la tua proiezione sia in qualche modo oggettivabile.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
l'unica spiegazione a un messaggio
che non ha neppure un guizzo di genialità,
da sembrare autogenerato,
e che il suo autore
sia andato all'asilo dalle suore
e a scuola dai salesiani
che non ha neppure un guizzo di genialità,
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
primaverino ha scritto:Minsky ha scritto:
1) Non esiste un'"altra parte".
2) Non c'è alcuna equivalenza.
3) Ci siete voi come pustole su di un organismo sostanzialmente sano,
4) ma ampiamente infettato a vari livelli e a diversi stadi di suppurazione dalla lebbra che portate e diffondete.
5) Vivete come parassiti di una società che potrebbe essere mille volte più giusta senza la remora del vostro carico,
6) senza dovervi mantenere ma soprattutto senza essere avvelenata dalle vostre tossine.
7) Perché non vi accontentate di vivere a ufo, ma corrodete il corpo che vi ospita, come sanguisughe ingorde che bevono ben oltre il necessario, e alla fine, come zecche contaminate dal morbo, iniettate i patogeni nel tessuto della società.
8) Assurdi buffoni tristemente micidiali,
9) siete il letale veicolo cancerogeno di una follia senza speranza,
10) siete la piaga aperta e sanguinante dove allignano infezioni senza nome, siete la morte fatta persona, una morte totale e definitiva, la morte del futuro.
Scambi l'estro letterario per "livore".primaverino ha scritto:Permettimi di fornire un punto di vista alternativo, anche se, da come scrivi, il livore che ti pervade rischia di farti perdere obiettività.
Sbagli di grosso: sono assolutamente "freddo" sull'argomento. Discorro di preti e clero con lo stesso animo con cui potrei discorrere di Borelliosi.
No (che palle!). Forse che chi non colleziona francobolli è l'"altra parte" rispetto ai collezionisti di francobolli? Hai mai sentito notizia di dispute tra i collezionisti di francobolli e i non collezionisti? Ci sono associazioni di non collezionisti di francobolli?primaverino ha scritto:1) Esite. E tu ne sei un valido esempio.
Non sono socio UAAR e non mi interesso delle loro iniziative, che, peraltro, per quanto occasionalmente conosco, mi sembrano deboli e inconcludenti.primaverino ha scritto:2) Questione di "numeri". Non a caso la UAAR co-opta dieci milioni di atei (compresi quelli di cui non importa nulla)
Io sono sano. E conosco centinaia di persone sane. Persone che non desiderano altro che vivere nella pace e nel rispetto reciproco, lavorare per il bene comune, studiare, far progredire la conoscenza umana, costruire un mondo più giusto e ospitale.primaverino ha scritto:3) Dai, Minsky... Considerare il consesso sociale come "sostanzialmente sano" non fa onore alla tua notevole intelligenza.
Quelli che hai in mente tu sono le caste che sfruttano il popolo. Il clero non è l'unica casta, questo è vero, ma tutto il clero è casta di indolenti bugiardi fannulloni, con eccezioni talmente rare che fanno notizia in modo strepitoso. Ti racconto un episodio.
Qualche anno fa ho avuto occasione di lavorare ad un progetto con alcuni colleghi. Uno di questi è un credente, convinto. Abbiamo lavorato gomito a gomito per quattro mesi. Per tutto questo tempo, ad ogni pausa, una volta su due lui raccontava di un prete suo conoscente. Che aveva di particolare questo prete? È un prete-lavoratore. Ossia uno che, oltre a fare il prete, per sua scelta si era trovato un impiego. La cosa gli sembrava così straordinaria che sentiva il bisogno di raccontarlo. E di ribadirlo. E di ripeterlo. E di sviscerare ogni dettaglio di quanto fosse bravo questo prete che - persino - lavorava.
Sì, numeri impressionanti.primaverino ha scritto:4) Questione di opinioni. E di numeri, come dicevo...
Tutti. Un esempio? Tò, Don Alberto.primaverino ha scritto:5) Fammi un esempio.
Certo che non verrebbe meno. L'abolizione del concordato sarebbe solo il primo passo. Osservazione banale, direi, in qualunque modo io lo scriva.primaverino ha scritto:6) Se il "punto nodale" è rappresentato dal discutibilissimo e famigerato "Concordato", sappi che sono in parte d'accordo. Ma sono convinto che pur in assenza di tale "contratto" il tuo anti-clericalismo non verrebbe meno. Stando a ciò che scrivi a a come lo scrivi, intendo dire.
Sì, la cancrena è vasta.primaverino ha scritto:7) Stai generalizzando, te ne sei accorto?
Sì, ammesso che sia vero che la pensano come ritieni tu.primaverino ha scritto:8) Milioni di persone (cinquanta solo in Italia, stando ai dati UAAR) la pensano diversamente. Tutti plagiati?
Falsissimo. Idee sul mondo ed equilibrio psichico sono strettamente interconnessi.primaverino ha scritto:9) Opinione tua (e di molti altri "qui dentro" e di molti meno "là fuori"...). Guarda che (a questo punto parlo a titolo personale) la speranza non mi ha mai abbandonato. Come tentavo di spiegarti, l'equilibrio psico-emotivo è indipendente dall'orientamento filosofico.
La morte dell'umanità.primaverino ha scritto:10) Dissento... Posso, si? Di quale "morte del futuro" vai parlando, amico mio? Il fatto che tu possa aver avuto pessimi riflessi derivanti dalla tua esperienza di vita pregressa non deve farti automaticamente ritenere che ciò valga per tutti, e nemmeno che la tua proiezione sia in qualche modo oggettivabile.
Sei gentilmente invitato a non insinuare effetti della mia "esperienza di vita pregressa" sui contenuti che espongo. Se voglio parlare delle mie esperienze, lo esplicito chiaramente e racconto le mie storie; altrimenti vuol dire che i miei casi personali non hanno alcuna influenza.
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Re: Perchè ai preti piacciono i bambini?
Mai avuto pretese di genialità, caro pretazzo. Non sono io quello che si mette davanti ad una tavola di marmo tutta addobbata e gesticolando e farneticando pretende di mettersi in comunicazione con un essere magico. Spassoso, spassoso fino al grottesco, che tu e i tuoi colleghi vi diate tante arie di superiorità quando siete solo dei patetici buffoni.don alberto ha scritto:l'unica spiegazione a un messaggio
che non ha neppure un guizzo di genialità,
da sembrare autogenerato,
e che il suo autore
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"Neppure un guizzo di genialità"... già, è vero. Verissimo. Sono verità dure e prosaiche, mica poesia. Niente di creativo: banalità oggettive.
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