L’ora di religione secondo Bagnasco e Gelmini

Da Ospite Ven 24 Apr 2009 - 10:50

Putroppo una nuova epoca oscurantista si sta pericolosamente avvicinando..

Direttamanente dalle news di UAAR

L’ora di religione “costituisce una garanzia di identità” e “si caratterizza come insegnamento della religione cattolica e non semplicemente di una storia delle religioni” : deve inoltre cercare “di far cogliere i valori e i significati, che le persone che credono nel Dio di Gesù Cristo, manifestano con le loro scelte di vita” . Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, parlando a Roma al congresso degli insegnanti di religione cattolica. Nello stesso tempo, l’IRC è in grado di “promuovere una mentalità accogliente”, perché “non richiede di per sé che l’alunno aderisca personalmente al credo religioso cristiano”: l’IRC “arricchisce e completa la personalità dell’alunno poiché tale insegnamento, proprio per la sua nativa vocazione è chiamato a interpretare la storia e a proporre orizzonti di senso , pertanto offrendo un contributo originale e specifico al percorso educativo delle giovani generazioni, anche con lo scopo di ricercare il significato della scelta e dell’esercizio di una professione”. eeeeeeek

(non sanno più cosa inventarsi )
Bagnasco ha anche chiesto al governo “il pieno riconoscimento scolastico dell’identità dell’IRC, con il superamento di alcune residue e contraddittorie limitazioni”. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta allo stesso convegno, si è detta d’accordo: “l’insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie”: anzi, poiché “ha una valenza educativa maggiore di altre discipline”, “deve assumere ancor più una valenza centrale”.

Le faccine le ho aggiunte io.. eeeeeeek

Da ros79 Ven 24 Apr 2009 - 11:07

purtroppo la risposta della Gelmini evidenzia il problema italiano...la sudditanza verso l'elettorato cattolico. lasciando perdere Bagnasco che fa il suo lavoro, il problema sta nel dargli corda.
che tristezza di paese...

Da Ludwig von Drake Ven 24 Apr 2009 - 11:16

Un'istituzione laica dovrebbe mantenere una posizione equidistante dalle varie religioni.

Purtroppo, mi trovo in questo paesino del cavolo, a Roma si potrebbe fare molto di più.

Da Ospite Ven 24 Apr 2009 - 11:45

ERRI8013 ha scritto:
Purtroppo, mi trovo in questo paesino del cavolo, a Roma si potrebbe fare molto di più.

Non ti illudere.
A Roma subentrerebbe anche il senso di frustrazione di non riuscire a far niente pur trovandoti nella tana del lupo. :wall:

Da Ospite Ven 24 Apr 2009 - 14:19

In un paese che dovrebbe essere laico, le dichiarazioni della Gelmini sono semplicemente vergognose. vomito

Da davide Ven 24 Apr 2009 - 21:51

L'Italia NON è un paese laico. Punto.

Da Godless Sab 25 Apr 2009 - 14:33

Lucanfo ha scritto:Putroppo una nuova epoca oscurantista si sta pericolosamente avvicinando..

Direttamanente dalle news di UAAR

L’ora di religione “costituisce una garanzia di identità” e “si caratterizza come insegnamento della religione cattolica e non semplicemente di una storia delle religioni” : deve inoltre cercare “di far cogliere i valori e i significati, che le persone che credono nel Dio di Gesù Cristo, manifestano con le loro scelte di vita” . Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, parlando a Roma al congresso degli insegnanti di religione cattolica. Nello stesso tempo, l’IRC è in grado di “promuovere una mentalità accogliente”, perché “non richiede di per sé che l’alunno aderisca personalmente al credo religioso cristiano”: l’IRC “arricchisce e completa la personalità dell’alunno poiché tale insegnamento, proprio per la sua nativa vocazione è chiamato a interpretare la storia e a proporre orizzonti di senso , pertanto offrendo un contributo originale e specifico al percorso educativo delle giovani generazioni, anche con lo scopo di ricercare il significato della scelta e dell’esercizio di una professione”. (non sanno più cosa inventarsi )
Bagnasco ha anche chiesto al governo “il pieno riconoscimento scolastico dell’identità dell’IRC, con il superamento di alcune residue e contraddittorie limitazioni”. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta allo stesso convegno, si è detta d’accordo: “l’insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie”: anzi, poiché “ha una valenza educativa maggiore di altre discipline”, “deve assumere ancor più una valenza centrale”.

Le faccine le ho aggiunte io..