terremoto, 6 condanne.

rasp... da noi ci sono la Lunigiana e la Garfagnana che sono parecchio sismiche
il tempo di latenza tra un terremoto e l'altro teoricamente è scaduto, per cui l'energia si sta accumulando...quando ci sarà saranno cazzi..lo sappiamo tutti.

Paolo ha scritto:

delfi68 ha scritto:boh.. a me pare semplice.

Se io, in veste di commissione scientifica, dico: tranquilli non ci sarà il terremoto!

Divengo responsabile delle scelte che certe persone faranno a seguito della mia dichiarazione, ossia, non sgattaiolare fuori casa alla prima avvisaglia!

..sento tremare la casa e mi dico, oh! non c'è pericolo, gente competente, che per in commissione tecnico-scientifica ha detto che non ci sarà il terremoto, resto in casa.

E' qui che sbagli! E' chi è responsabile della sicurezza (protezione civile penso!) o il prefetto che dovevano sapere che qualunque fosse stata la posizione dei sismologi non poteva mai e in alcun modo utilizzata per prendere alcuna decisione!! La decisione può essere presa solo a buon senso o a naso! Ma è come dire che non la si può prendere!!!!! Inutile che si continui a dire che la gente è stata a casa perchè si è fidata dei sismologi!! E' pura follia pensare così!! Tutti sanno che NON POSSONO NE' PREVEDERE NE' ESCLUDERE UN TERREMOTO!! Perciò se te ne stai a casa lo fai a tuo rischio o pericolo. In altro caso fatti costruire una casa anti sismica. Ma non c'è via d'uscita!!!

Tutti sanno che non è possibile provocare artificialmente i terremoti, eppure c'è gente che ci crede.
Tutti sanno che le scie chimiche sono una cagata pazzesca, eppure c'è gente che ci crede.
Tutti sanno che la terra è tonda, con qualche miliardo di anni sulle spalle, eppure esistono i terrapiattisti creazionisti.
Paolo, quando si tratta della pelle della gente, "tutti sanno che" non è una scusa/giustificazione accettabile. Tutti sanno che il condom protegge dall'HIV, eppure...
Sminuire un potenziale allarme è criminale tanto quanto procurarne uno artificialmente.

Ma non certo di un reato penale, ove, è obbligatoria la volontà di commettere un crimine!

Ah questa mi è nuova. Evidentemente hanno depenalizzato l'omicidio colposo, per esempio...

Mah Rasp, stando al tuo esempio bisogna starsene fuori e chissa' per quanto, visto il pericolo di un temporale casalingo di mattoni non preventivabile, io non lo trovo molto sensato.
Sensato lo e' sicuramente per chi e' gia' scampato una volta e vive in un edificio che non offre almeno un minimo di garanzie, diversamente starsene in casa e' la soluzione piu' ragionevole...io non so gli abruzzesi ma qui dopo la prima botta, molti e con case intatte e sicure, non sarebbero rientrati nemmeno a calci in culo, eppure le possibilita' di A)un'altro terremoto, B)nessun altro, C)piu' potente, D)meno potente erano grossomodo le stesse.
Salta fuori che l'ultimo sisma "emiliano" risale al medioevo e le cronache indicano che le scosse sono durate per sei anni ininterrotti.
Fa te...Ho visto zombi in giro che dopo una settimana fuori casa avevano bisogno della doccia e dello psicologo, ho visto persone fuori sedute al chiosco all'aperto alzarsi in piedi e scappare (dove?) durante una delle centinaia di scosse d'assestamento.
Il dramma psicologico che si consuma e' indescrivibile e tutto questo e' dato dal fatto dell'imprevidibilita', del non sapere se ne arriva un'altra, ti fanno paura le moto quando passano, un camion che fa vibrare la strada, si diffondono continuamente leggende metropolitane, c'e' chi prevede o se l'e' sognato e diventa credibile, e' un trionfo di irrazionalita'.
Io sono stato preso ad insulti perche' la mattina qualche ora dopo il terremoto ero in casa con l'aspirapolvere a raccogliere cocci e vetri, guardavo il motomondiale e la gente in strada mi urlava che da li' e poco arrivava un' altra scossa, che mi urlava di scendere, che mi dava del pazzo, robe dell'altro mondo.

Un'autorita' nel campo o chicchessia per quanto riguarda un terremoto a mio personalissimo avviso non dovrebbe permettersi ne' di sminuire ne' di ingigantire un potenziale allarme, ma che allarme poi, se e' per definizione imprevedibile, non ci si puo' appellare lontanamente nemmeno alla casistica.
Per me vedere gente cosi' a pezzi pur non avendo perso nulla, era cosa inimmaginabile eppure avevo vissuto la medesima esperienza qualche ora prima in cui per quei lunghissimi 40 secondi non si riusciva nemmeno a stare in piedi.
Sono uscito di casa e la prima cosa che ho visto e che mi ha colpito e' stato vedere il pozzo che pareva un geiser, con un getto alto piu' di tre metri che buttava in aria sassi, fango e acqua, e' andato avanti per giorni, poi prendo la macchina per andare a prendere i bambini (li avevo portati dai miei perche' quella sera festeggiavo l'anniversario) con mia moglie a fianco che non ci stava piu' dentro sapendo che erano in un edificio molto piu' alto e datato. La strada che dovevo percorrere era interrotta dalle macerie di una chiesa letteralmente sventrata e cresceva l'angoscia, alla fine arrivo e stanno tutti bene.
Per me li' finisce il terremoto, cio' che non mi ha ucciso mi ha rafforzato, di li' in poi sara' tutto un lavoro psicologico di ritorno alla normalita', perche' moglie e figli ne hanno risentito parecchio...non vi dico.

Poi mi ciuccio quello dopo una decina di giorni, sono al lavoro la gente impaurita scappa, certi si fanno male cadendo e inciampando terrorizzati dal fatto che i morti sono stati quasi tutti nei capannoni, scene di panico, urla e bestemmie.
Prendo l'auto per andare a casa e la gente in strada guidava da pazzi rischiando incidenti, di nuovo e' tutto ok, tranne per altri "capannoni" venuti giu' come castelli di sabbia.
E ci sarebbe da raccontare fino allo sfinimento...

Fortunatamente qui ci sono due fattori determinanti: le palle e i soldi.
La gente dopo poco ha cominciato a riprendersi rimboccandosi le maniche, chi si e' cagato piu' sotto o cautelato chiamiamolo come vi pare si e' comprato il container o il camper o la roulotte, c'e' chi si e' ristrutturato casa in tre mesi, i restanti, la stragrande maggioranza che non ha avuto alcun danno alla fine si e' ripresa.
Nei campi di accoglienza, vinta la paura di tornare nelle case (agibili e intatte) sono rimasti solo gli extracomunitari, che a dire la verita' ci hanno marciato parecchio e con un sacco di pretese.
Tutto cio' pero' implica avere disponibilta' economiche e regolamentazioni edilizie che siano state fatte e soprattutto applicate.
Conosco poco su come e' stato vissuto dalla popolazione in Abruzzo, qui il problema maggiore si ha avuto nel vincere la paura e rientrare in casa, stare fuori amplifica una serie innumerevole di problematiche fisiche e psicologiche malgrado dia la garanzia di non rimanere sotto un trave.

Inoltre anche le successive e numerose scosse di assentamento percepite hanno contribuito ad accrescere la paura..

Paolo ha scritto:Il problema non è la frequenza. Il problema è dove! Chi avrebbe mai pensato un terremoto in Emilia ? Da quello che so non era mai considerata zona a rischio sismico. Invece ....

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/geologia/temi/sismica

Valerio, lo so che il mio è stato un esempio un po' forzato e non del tutto calzante, quello che volevo mettere in evidenza è che a mio parere in generale e nella maggioranza dei casi è meglio un falso allarme che rischiare non dandolo per niente.

È un po' come dire, non so se pioverà quindi non mi porto l'ombrello.

Quanto agli strascichi psicologici (In parte concordo con te), ripropongo un vecchio video:

Qualcuno mi riesce a ripescare la notizia, data dopo il terremoto in Emilia, di una ipotesi di terremoto nella zona appenninica meridionale. Perchè un terremoto, anche se non particolarmente distruttivo, c'è stato. Ma è stata una previsione facile: quella zona sono cinque secoli che si sa essere sismica.

No, astenersi da profezie tipo Bendandi. La previsione era stata fatta da alcuni geologi veri.