Possibile una società comunista?
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Re: Possibile una società comunista?
Mi accodo e..
Verde.
Darrow ha scritto:
Per me non v'è dubbio che sia un limite umano.
Verde.
Raskol`nikov- -------------
- Numero di messaggi : 211
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Re: Possibile una società comunista?
ma non è nemmeno da vedere come limite secondo me, c'è da solo da capire e accettare quale sia la forma di economia più consona all uomo nel momento storico sociale in cui vive
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
oggi insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà più così
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
oggi insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà più così
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
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Re: Possibile una società comunista?
Akka ha scritto:ma non è nemmeno da vedere come limite secondo me, c'è da solo da capire e accettare quale sia la forma di economia più consona all uomo nel momento storico sociale in cui vive
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
oggi insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà più così
più probabile 50
teto- -----------
- Numero di messaggi : 2136
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Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Possibile una società comunista?
teto ha scritto:Akka ha scritto:ma non è nemmeno da vedere come limite secondo me, c'è da solo da capire e accettare quale sia la forma di economia più consona all uomo nel momento storico sociale in cui vive
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
oggi insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà più così
più probabile 50
Giusto, ma aldila' di capitalismo o comunismo, la cosa inquietante e' che costui, insieme a tanti altri si preoccupera' del problema solo quando la merda gli arrivera' al collo.
___________________
La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: Possibile una società comunista?
*Valerio* ha scritto:
Giusto, ma aldila' di capitalismo o comunismo, la cosa inquietante e' che costui, insieme a tanti altri si preoccupera' del problema solo quando la merda gli arrivera' al collo.
un'economia diversa è obbligatoria, quando mi capita di leggere "allarme diminuzione consumi" mi metto le mani nei capelli, meno consumi meno inquinamento meno spreco di risorse quindi dovrebbe essere positivo invece viene visto come un fenomeno negativo
teto- -----------
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Re: Possibile una società comunista?
se parliamo solo dal lato strettamente economico (senza prendere in considerazione il lato umano, errore che alcuni economisti fanno) è proprio il contrario di quello che dici. Una società comunista è possibile solo se le risorse sono illimitate.Akka ha scritto:
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
loonar- ----------
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Re: Possibile una società comunista?
Appunto per questo avevo specificato che una società comunista (almeno, in cui sono comuni i mezzi di produzione della ricchezza materiale) e un'economia di mercato possono essere compatibili.Darrow ha scritto:se parliamo solo dal lato strettamente economico (senza prendere in considerazione il lato umano, errore che alcuni economisti fanno) è proprio il contrario di quello che dici. Una società comunista è possibile solo se le risorse sono illimitate.Akka ha scritto:
oggi sarebbe impraticabile il comunismo, magari tra 500 anni, se le risorse disponibili saranno ridotte al minimo magari sarà indispensabile una forma di distribuzione dei beni di tipo pianificato, quindi comunista
Tanti confondono l'economia di mercato con il capitalismo, che è altra cosa, più politica che economica.
Il capitalismo è di fatto il governo da parte del mercato, che si sta dimostrando più deleterio del comunismo.
L'economia di mercato si contrappone invece a quella pianificata (che si è dimostrata impossibile almeno sugli ordini di grandezza in cui è stata tentata).
Una società comunista può quindi essere ad economia di mercato senza cessare di essere comunista: i mezzi di produzione sono comuni, cosa producano non ha importanza politica, può dipendere anche dalla richiesta.
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Governo ladro, piove! (C. Teja, 1861)
The Pilot- -----------
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Re: Possibile una società comunista?
Con la
differenza che qui si starebbe parlando, stando a quanto dice teto, di
indottrinamento ad una particolare dottrina economica, per raggiungere una
sorta di pensiero unico.
Di che
dottrina parli? Io parlavo di economia. Sai quella di base. Uguale per tutti. Perché
a scuola ti insegnano forse il teorema di Poincaré?
Vai sotto i
ponti, ma nessuno ti toglie i diritti: in base alle tue capacità, puoi
ripartire e rifarti una vita. Nessuno, anche se sei sotto un ponte, ti toglie
il diritto di esprimere la tua opinione, di aprire una fabbrica...
Si, soprattutto aprire una fabbrica. Mama mia. Che bello, mi hai dato un’idea
per domani che ho giornata libera.
Il fatto è
che una società comunista è per forza non-democratica, ti impone di lavorare
per esempio.
Da quale
ragionamento scaturisce? Ho detto prima della proporzionalità con il valore
incorporato.
E cosa ha a
che fare una società comunista con il buonsenso? La stessa cosa che ci fai tu.
Oggi
insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo
sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà
più così.
Tutto il contrario. Il capitale ci sottocapitalizza. Produce secondo
i suoi interessi, cioè del padrone del capitale, non secondo i nostri.
Una società
comunista è possibile solo se le risorse sono illimitate.
Orpo di biro baro. Dovremo invadere l'universo intero allora. Senza che comunque serva a nulla...!
Il mercato è il mercato. Su è evidente che un mercato ci sarebbe anche in
una società comunista. Dove comperereste i beni??
differenza che qui si starebbe parlando, stando a quanto dice teto, di
indottrinamento ad una particolare dottrina economica, per raggiungere una
sorta di pensiero unico.
Di che
dottrina parli? Io parlavo di economia. Sai quella di base. Uguale per tutti. Perché
a scuola ti insegnano forse il teorema di Poincaré?
Vai sotto i
ponti, ma nessuno ti toglie i diritti: in base alle tue capacità, puoi
ripartire e rifarti una vita. Nessuno, anche se sei sotto un ponte, ti toglie
il diritto di esprimere la tua opinione, di aprire una fabbrica...
Si, soprattutto aprire una fabbrica. Mama mia. Che bello, mi hai dato un’idea
per domani che ho giornata libera.
Il fatto è
che una società comunista è per forza non-democratica, ti impone di lavorare
per esempio.
Da quale
ragionamento scaturisce? Ho detto prima della proporzionalità con il valore
incorporato.
E cosa ha a
che fare una società comunista con il buonsenso? La stessa cosa che ci fai tu.
Oggi
insomma, se volessimo autoimporci un sistema sociale comunista avremmo
sicuramente più da perderci che da guadagnarci, ma magari in futuro non sarà
più così.
Tutto il contrario. Il capitale ci sottocapitalizza. Produce secondo
i suoi interessi, cioè del padrone del capitale, non secondo i nostri.
Una società
comunista è possibile solo se le risorse sono illimitate.
Orpo di biro baro. Dovremo invadere l'universo intero allora. Senza che comunque serva a nulla...!
Il mercato è il mercato. Su è evidente che un mercato ci sarebbe anche in
una società comunista. Dove comperereste i beni??
DrugONE- ------------
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DrugONE- ------------
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Re: Possibile una società comunista?
Caspita Fux, devi essere un drago nel risolvere la Settimana Enigmistica se hai capito (e quotato) l'indovinello di Drugone.
Magari quando hai un po' di tempo lo spieghi anche a me.
Magari quando hai un po' di tempo lo spieghi anche a me.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Possibile una società comunista?
Eh a giocare con gli infiniti matematicamente vengono fuori cose strane
Io invece non ho capito perchè intendi che sia possibile un comunismo solo con risorse illimitate.
Io invece non ho capito perchè intendi che sia possibile un comunismo solo con risorse illimitate.
DrugONE- ------------
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Re: Possibile una società comunista?
"I quote"-->[ quote ] [ /quote ]Darrow ha scritto:Caspita Fux, devi essere un drago nel risolvere la Settimana Enigmistica se hai capito (e quotato) l'indovinello di Drugone.
Ospite- Ospite
Re: Possibile una società comunista?
Perchè ho scritto male.DrugONE ha scritto:Eh a giocare con gli infiniti matematicamente vengono fuori cose strane
Io invece non ho capito perchè intendi che sia possibile un comunismo solo con risorse illimitate.
Me ne sono accorto rileggendo, volevo dire con fonti di energia (quasi )illimitate (tipo fusione nucleare). Piccola differenza ma sostanziale.
Le fonti di energia illimitate fanno sì che a differenza di quelle limitate, possano essere gratis. Questo particolare scardinerebbe alla radice tutto l'attuale sistema economico che si fonda sul dare un prezzo a tutto. Quanto le cose non hanno prezzo, che senso ha arricchirsi?
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Possibile una società comunista?
Ah ok.
Dare un prezzo non seguendo la teoria del valore marginale come nel sistema capitalistico significa dare un valore indipendentemente dalla legge domanda/offerta all'oggetto/servizio, cioè attribuire un costo, cioè determinare quante ore/uomo sono state necessarie per la realizzazione. Ovviamente il valore sarebbe diverso dal valore d'uso (il valore di scambio non esisterebbe, in quanto non esisterebbero intermediari che non aggiungano lavoro) cioè quanto lavoro sono disposto ad incorporare nell'oggetto in base alla sua destinazione. Sarebbe questo l'oggetto della pianificazione, ma attenzione a non confondersi con i soliti vecchi soviet industriali. Secondo me dovrebbe essere direttamente il consumatore a stabilire questi valori (oramai possibilissimo con le tecnologie di comunicazione moderne).
Se non fossero neccessarie ore/uomo per ottenere la fusione allora sarebbe sì gratis.
MA allora non si parla di economia, perchè tale bene (che sarebbe solo un oggetto, chesso, come un sasso qualunque, come l'aria o qualsiasi altra cosa disponibile illimitatamente) ne resta al di fuori.
Ma di che indovinello parlate?
Dare un prezzo non seguendo la teoria del valore marginale come nel sistema capitalistico significa dare un valore indipendentemente dalla legge domanda/offerta all'oggetto/servizio, cioè attribuire un costo, cioè determinare quante ore/uomo sono state necessarie per la realizzazione. Ovviamente il valore sarebbe diverso dal valore d'uso (il valore di scambio non esisterebbe, in quanto non esisterebbero intermediari che non aggiungano lavoro) cioè quanto lavoro sono disposto ad incorporare nell'oggetto in base alla sua destinazione. Sarebbe questo l'oggetto della pianificazione, ma attenzione a non confondersi con i soliti vecchi soviet industriali. Secondo me dovrebbe essere direttamente il consumatore a stabilire questi valori (oramai possibilissimo con le tecnologie di comunicazione moderne).
Se non fossero neccessarie ore/uomo per ottenere la fusione allora sarebbe sì gratis.
MA allora non si parla di economia, perchè tale bene (che sarebbe solo un oggetto, chesso, come un sasso qualunque, come l'aria o qualsiasi altra cosa disponibile illimitatamente) ne resta al di fuori.
Ma di che indovinello parlate?
DrugONE- ------------
- Numero di messaggi : 25
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Data d'iscrizione : 21.09.12
Re: Possibile una società comunista?
Del fatto che solo dopo aver riletto quattro volte il tuo post mi sono accorto che avevi messo dei quote, senza separarli, ma semplicemente copiaincollandoli all'interno del tuo post, per cui non si capiva qual'erano le domande e quali le risposte.DrugONE ha scritto:
Ma di che indovinello parlate?
In pratica: sarebbe meglio che la prossima volta quotassi come la netiquette comanda!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Possibile una società comunista?
DrugONE,
Vatti a presentare no?
Io riconosco animi di sinistra con cuori di sinistra, animi di destra con cuori di sinistra poi tutto il resto.
La storia dell'imprinting anticomunista a me ed ad alcuni altri fa un po' storcere il naso poi c'è chi dialoga per dare un po' di senso prima di lasciare perdere.
Allora ho scritto qualcosa di asettico ed estremamente coerente con la realtà, so che alcuni di noi l'hanno apprezzato e condiviso - ora continuo con la concretezza.
Chi investe di proprio lo sa cos'ha fatto e sa quanto gli costerebbe cambiare "modello sociale" e non gli si può dire nulla ovvero non è lui che cambierà modello.
La storia della democrazia a libertà limitata è una farse di cui siamo tutti consapevoli e pertanto che cazzo gli vuoi dire, sentirsi libero è quasi esserlo.
Poi, infine, ci sono quelli che hanno succhiato latte (benessere) dalle mammelle già svuotate e così come fanno i bambini che si cucciano il pollice sarebbero capaci di stare bene con il capezzolo della mucca attaccato alla bocca - purtroppo sono pure tanti ed è il loro voto che interessa più che la loro coscienza, limitata e felice come quei poveri di spirito che non si chiedono i perché.
Allora se uno è apoliticizzato se ne frega e può anche apparire qualunquista, se è di destra per abitudine gli va messo il verme del dubbio nella testa, tutti gli altri sono avversari politici... essi farebbero la birra con me ed io lo stesso con loro.
Comunque guardo alla Svezia ed era il pensiero di Enrico Berlinguer però si diceva bau bau e fecero fuori Aldo Moro e bau bau chissà se si ripeterà...
Vatti a presentare no?
Io riconosco animi di sinistra con cuori di sinistra, animi di destra con cuori di sinistra poi tutto il resto.
La storia dell'imprinting anticomunista a me ed ad alcuni altri fa un po' storcere il naso poi c'è chi dialoga per dare un po' di senso prima di lasciare perdere.
Allora ho scritto qualcosa di asettico ed estremamente coerente con la realtà, so che alcuni di noi l'hanno apprezzato e condiviso - ora continuo con la concretezza.
Chi investe di proprio lo sa cos'ha fatto e sa quanto gli costerebbe cambiare "modello sociale" e non gli si può dire nulla ovvero non è lui che cambierà modello.
La storia della democrazia a libertà limitata è una farse di cui siamo tutti consapevoli e pertanto che cazzo gli vuoi dire, sentirsi libero è quasi esserlo.
Poi, infine, ci sono quelli che hanno succhiato latte (benessere) dalle mammelle già svuotate e così come fanno i bambini che si cucciano il pollice sarebbero capaci di stare bene con il capezzolo della mucca attaccato alla bocca - purtroppo sono pure tanti ed è il loro voto che interessa più che la loro coscienza, limitata e felice come quei poveri di spirito che non si chiedono i perché.
Allora se uno è apoliticizzato se ne frega e può anche apparire qualunquista, se è di destra per abitudine gli va messo il verme del dubbio nella testa, tutti gli altri sono avversari politici... essi farebbero la birra con me ed io lo stesso con loro.
Comunque guardo alla Svezia ed era il pensiero di Enrico Berlinguer però si diceva bau bau e fecero fuori Aldo Moro e bau bau chissà se si ripeterà...
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Possibile una società comunista?
Si scusate, ma ho trovato molto difficile recuperare il quote di ognuno di voi su diverse pagine, allora ho copianicollato su un word e poi ho copiato quà.
DrugONE- ------------
- Numero di messaggi : 25
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 21.09.12
Re: Possibile una società comunista?
Qui c'è un piccolo aiuto per l'uso del codice BB per l'istruzione "quote"
http://atei.forumitalian.com/t2360-piccolo-manuale-per-l-uso-del-forum#45923
http://atei.forumitalian.com/t2360-piccolo-manuale-per-l-uso-del-forum#45923
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Possibile una società comunista?
Possiamo dire che è estremamente improbabile (non impossibile) che una società comunista non sia anche uno stato.
Ma se uno stato fosse esso stesso una società comunista o, guardando dal verso opposto, una società comunista si elevasse a diventare uno stato, il sistema di organizzazione interna, con proprietà comune dei mezzi di produzione e conseguente, sia pure probabilmente imperfetta, redistribuzione dellA ricchezzA, può essere compatibile con un'economia interna ed esterna di mercato?
A mio giudizio sì. Se le aziende sono di proprietà comune, che cosa conta cosa producano?
Semmai i problemi sono, al mutare dei mercati, come farle riconvertire e riconvertire il personale.
Può andare così?
Ma se uno stato fosse esso stesso una società comunista o, guardando dal verso opposto, una società comunista si elevasse a diventare uno stato, il sistema di organizzazione interna, con proprietà comune dei mezzi di produzione e conseguente, sia pure probabilmente imperfetta, redistribuzione dellA ricchezzA, può essere compatibile con un'economia interna ed esterna di mercato?
A mio giudizio sì. Se le aziende sono di proprietà comune, che cosa conta cosa producano?
Semmai i problemi sono, al mutare dei mercati, come farle riconvertire e riconvertire il personale.
Può andare così?
___________________
Governo ladro, piove! (C. Teja, 1861)
The Pilot- -----------
- Numero di messaggi : 1334
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Data d'iscrizione : 17.07.12
Re: Possibile una società comunista?
Penso che sia neccesaria una suddivisione in stati, regioni, comuni. In effetti in funzione del valore della singola merce la strategia produttiva deve essere in mano ai cittadini che la comperano.
Le economie di scala saranno attuabili in funzione dell'investimento necessario a realizzare le unità produttive, anche eventualmente in mano a organismi mondiali.
La conversione delle unità produttive pone gli stessi problemi che pone all'imprenditore della società odierna. Addirittura le informazioni per le decisioni strategiche potrebbero essere molto simili.
Le economie di scala saranno attuabili in funzione dell'investimento necessario a realizzare le unità produttive, anche eventualmente in mano a organismi mondiali.
La conversione delle unità produttive pone gli stessi problemi che pone all'imprenditore della società odierna. Addirittura le informazioni per le decisioni strategiche potrebbero essere molto simili.
DrugONE- ------------
- Numero di messaggi : 25
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 21.09.12
Re: Possibile una società comunista?
Ci sono dei termini superati anche se rimane il loro significato la politica è stata superata dal tecnicismo politico e siccome il potere più forte è nella finanza allora la politica si è affidata alla finanza.
Ci siamo anche accorti, per chi non lo sapeva, che abbiamo una libertà limitata e più si è poveri e meno liberi si è anzi quando qualcuno dice di essere povero o viene visto così perde prestigio di certo.
Allora ci possiamo battere, io dico di si al comunismo ma non ho alcun riferimento perché il comunismo italiano o simile a quello del grande compromesso non c'è mai stato. Allora resto sulla fiducia.
Il termine moderno però si chiama Sostenibilità ed è un triangolo avente sui vertici economia, società e ambiente. Dire sostenibile significa questo:
• Che economia e società siano associate attraverso l'equità;
• Che ambiente e società siano associate attraverso la vivibilità;
• Che economia e ambiente siano associate attraverso la fattibilità;
Si tratta di semplice pragmatismo ci siamo accorti che consumiamo più risorse rispetto alla capacita della natura di produrle e non c'è scampo.
Volete divertirvi digitate sulla scatole di ricerca "Sostenibilità" e troverete l'impegno delle multinazionali, la confindustria, ENI, etc... è molto trendy.
Ma tutto questo si fa con rigore e si fa togliendo la forza ai ricchi, non a caso si richiede l'equità sociale ed il resto viene da se. Chi lo farà vincerà.
Oggi penserei che al povero non gliene frega un cazzo se lo comanda in dittatore, di destra, di sinistra o del centro... per non citare la democrazia.
E' sempre un pensiero Marxista, Umanista, Progressista, Comunista, etc... chi ci vuol mettere la Destra Sociale lo facesse - il Comunismo è l'idea.
Questo post va considerato anche in quello delle scelte alimentari, vegetarianismo e dei "cioè n'ha ccapito".
Hey! Tutto questo sta nell'ideale dei nostri amici degli States e si chiama modello sociale basato sulla pianificazione e sono tanti e tutti Democratici!
Ci siamo anche accorti, per chi non lo sapeva, che abbiamo una libertà limitata e più si è poveri e meno liberi si è anzi quando qualcuno dice di essere povero o viene visto così perde prestigio di certo.
Allora ci possiamo battere, io dico di si al comunismo ma non ho alcun riferimento perché il comunismo italiano o simile a quello del grande compromesso non c'è mai stato. Allora resto sulla fiducia.
Il termine moderno però si chiama Sostenibilità ed è un triangolo avente sui vertici economia, società e ambiente. Dire sostenibile significa questo:
• Che economia e società siano associate attraverso l'equità;
• Che ambiente e società siano associate attraverso la vivibilità;
• Che economia e ambiente siano associate attraverso la fattibilità;
Si tratta di semplice pragmatismo ci siamo accorti che consumiamo più risorse rispetto alla capacita della natura di produrle e non c'è scampo.
Volete divertirvi digitate sulla scatole di ricerca "Sostenibilità" e troverete l'impegno delle multinazionali, la confindustria, ENI, etc... è molto trendy.
Ma tutto questo si fa con rigore e si fa togliendo la forza ai ricchi, non a caso si richiede l'equità sociale ed il resto viene da se. Chi lo farà vincerà.
Oggi penserei che al povero non gliene frega un cazzo se lo comanda in dittatore, di destra, di sinistra o del centro... per non citare la democrazia.
E' sempre un pensiero Marxista, Umanista, Progressista, Comunista, etc... chi ci vuol mettere la Destra Sociale lo facesse - il Comunismo è l'idea.
Questo post va considerato anche in quello delle scelte alimentari, vegetarianismo e dei "cioè n'ha ccapito".
Hey! Tutto questo sta nell'ideale dei nostri amici degli States e si chiama modello sociale basato sulla pianificazione e sono tanti e tutti Democratici!
SergioAD- -------------
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Data d'iscrizione : 30.01.10
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