Bersani il comunista

Bersani è stato attaccato da Berlusconi. Egli lo ha accusato di aver riportato il PD al PCI.

Bersani sa che Berlusconi ha interesse alla radicalizzazione dello scontro. Berlusconi a Ballarò non ha fatto altro che emotivizzare gli spettatori, prevedibilmente in prevalenza di Sx, in modo da aizzarli volutamente su di lui.

Questo è un modo per influenzare l'opinione pubblica di sx tra l'altro subdolo e al di là di ogni rispetto della lealtà comunicativa che ci dovrebbe essere tra avversari.

Egli vuole in questo modo portare divisione a sx. Gli interessa che Casini stia da una parte, e la sx si schiacci sul dipietrismo, più che su l'Idv.

Ma Bersani lo sa. E sa che il suo compito è quello di fare un'Italia più unita, non solo una sinistra o csx più unito.

Egli si rivolge all'unica persona a destra che ha, almeno dischiarato, la disponibilità a condividere valori fondativi repubblicani comuni. Ovvero Fini, che è anche alleato di Berlusconi, ma ha un marcato limite di autonomia rispetto al "grosso" del Pdl, che ora si divide per questioni economiche.

Già molte attività collaborative si sono avviate con la parte finiana del PDL. E Fini ha fatto operazioni lodevoli, come quella sul velinismo: denunciare un maclostume che dovrebbe finire.
Mai come oggi bisogna essere egualitaristi a livello sessuale. E' troppo importante, anche economicamente.

Le escort c'hanno fatto ridere, la transessuale ha rovinato un uomo.

Ma può Berlusconi essere tanto sagace e intelligente in politica, quanto "scemo" da non capire che la trentenne che si sta fottendo potrebbe non farlo per amore puro?

Ma questa è un'altra storia.

Bisogna vedere cosa Bersani riuscirà a fare con el Regionali. Ma gli accordi alle Regionali sono più semplici da fare. Inoltre Bersani deve pensare, soprattutto, e con molta attenzione, come presentare il PD alle prossime elezioni venture.

Dunque tre compiti: Organizzarsi per vincere, contriubuire a rifare alcuni pezzi dello Stato, nelle sue fondamenta istituzionali e giuridiche, e affrontare le Regionali.
Nel breve periodi le regionali, nel medio le riforme e nel medio lungo vincere.

Tre compiti difficili, che hanno spinto bersani a tenersi lontano pure dalle TV, ormai del tutto condizionate da Berlusconi.
Inoltre ha la questione interna dei rutelliani. Detto senza ipocrisia, i rutelliani vadano per la loro strada. Può darsi che non abbiano del tutto torto, ma sicuramente non hanno nemmeno solo ragione.
Ho sentito Cacciari su youtube. Ha detto cose giuste, come quella di vendere la rai. La stessa idea l'ho sentita dalla bocca di D'alema, per radio, ad un convegno di cui non ricordo il nome. Poi c'è sempre la sua idea di federalizzare il partito. Questo farebbe sì che si formasse una classe politica locale forte, che poi potrebbe giocare un ruolo nazionale. E questo è un problema per il PD, che deriva da una concezione di partito centralista, che delocalizza il suo personale politico in una periferia. Mentre un partito dovrebbe essere tenere insieme una parte delle popolazione, in valori e interessi condivisi. Questi interessi e valori sono sempre elaborati e vissuti alla periferia. La persona, e duqnue anche il cittadino, ha una esperienza locale dei suoi interessi e valori, perchè egli riceve in una data "econicchia" locale un'impronta educativa speciale. Egli inoltre usufruisce dei beni sempre in un luogo, da qualche parte. Il radicamento locale, almeno in Italia, è un grande valore.

Come non dargli ragione?
Però l'idea di un localismo di sx non è mai stata realmente sperimentata. Permane il pregiudizio che il PD di Forlì debba comportarsi come il PD di Varese.


Ma parte queste questioni organizzative interne, queste cose vanno fatte, volenti o nolenti. E soprattutto le Riforme, perchè altrimenti l'Italia corre troppi pericoli economici. Una ripresa lenta, depressa, in cui la disoccupazione diminuisce lentamente.

Da questo punto di vista chi ha fatto di più nel Governo è Brunetta. E' l'unico che ha presentato non solo una riforma del, ma anche delle tematiche sul lavoro pubblico interessanti.

Qualche altro passo avanti i finiani di "più stretta osservanza". Dal lato delle tematiche laiche e antirazziste.

Questo vuol dire che anche la destra non è tutta uguale. Il controemendamento di Baldassarri sarà stato pure infattiìbile, ma delineava una linea maggiormente liberista in economia, come Berlusconi ha promesso fin dall'inizio della sua carriera politica di seguire.

Io, da sinistra, non condivido questo approccio, ma Berlusconi ha promesso agli italiani di perseguirlo nell'attività di governo. E non ha mai mantenuto. Ora c'è la crisi. Ma possibile che non ci sia un modo liberista di uscire dalla crisi?

Mi sono dilungato troppo. Ma Bersani ha davvero una strada difficile davanti a sè. Tutto sta a capire se i simpatizzanti della sx riuscirà a comprendere queste difficoltà, e a credere nella sua capacità di risolvere i problemi, o quantomeno una buona parte di essi.

Credo duqnue che Bersani con Berlusconi non voglia fare nessuno accordo. Non avrebbe senso. Vuole rifare l'Italia in maniera condivisa, questo sì. Ma non si può far partire una Costituzione nuova anche sulla base dello scopo di far evitare al premier i processi.

Berlusconi ha 2 processi davanti. Se l'è sempre cavata, anche con leggi apposite, ma in fondo c'è la presunzione di innocenza, e la credenza che la macchina della giustizia possa funzionare nonostante alcune grosse distorsioni.
Vada ai processi, in modi consoni alla sua attività di governo, e li vinca, essendo lui innocente.
Allora potrà tornare a mani piene, e cadranno tutte le pregiudiziali, se il confronto sarà civile.