Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
holubice ha scritto:Boh!
Per quanto io sia lontano anni luce da cose tipo CASAPOUND, ritengo che non vada limitata la circolazione di qualsiasi idea, o il confronto con qualsiasi organizzazione.
EVO- -----------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Sarà velleitario, ma io penso che la libertà finisce l'attimo stesso in cui provi a dargli una definizione.
E poi la censura è il miglior carburante per propagare certe idee... Indovinate quel è il libro più letto dagli adolescenti Tedeschi oggi?
E poi la censura è il miglior carburante per propagare certe idee... Indovinate quel è il libro più letto dagli adolescenti Tedeschi oggi?
Holubice- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Forse perché è molto attuale.holubice ha scritto:Indovinate quel è il libro più letto dagli adolescenti Tedeschi oggi?
EVO- -----------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Komeini si riparò il culo a Parigi...
airava- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Censurare e' diverso dal non volersi mettere in affari.
Io non voglio censurare CasaPound, ma non mi va nemmeno di averci a che fare.
Io non voglio censurare CasaPound, ma non mi va nemmeno di averci a che fare.
davide- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Il bello di un'associazione, a differenza di un esercito e di altre organizzazioni, è che nessuno può obbligarTi: non vuoi averci a che fare? Comprensibilissimo, non partecipi a quell'attività.davide ha scritto:Censurare e' diverso dal non volersi mettere in affari.
Io non voglio censurare CasaPound, ma non mi va nemmeno di averci a che fare.
EVO- -----------
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SergioAD- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Sempre che questo non comporti (almeno in italia) il reato di apologia di fascismo. Citazione necessaria
___________________
Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Be'..diciamo che un certo riflesso degli accadimenti sociali della uaar si ritrova nella gestione del suo Forum..
Uaar ha declinato verso la pura formazione politica..eh..quando si iniziano a meggiare ingenti capitali e ad essere oggetto di ammiccamento dai potenti che iniziano ad interessarsi della grande massa di voti rappresentabili. Cose che succedono..
Il "nemico" non sempre tende ad abbatterci, mnolto piu' spesso cerca di inglobarci, di corromperci e comprarci..
Unico grande scoop della uaar resta l'ateobus a genova..dopo di cio' il vuoto, il nulla cosmico..come si conviene ad un ordinato ed ubbidiente contestatore.
Uaar ha declinato verso la pura formazione politica..eh..quando si iniziano a meggiare ingenti capitali e ad essere oggetto di ammiccamento dai potenti che iniziano ad interessarsi della grande massa di voti rappresentabili. Cose che succedono..
Il "nemico" non sempre tende ad abbatterci, mnolto piu' spesso cerca di inglobarci, di corromperci e comprarci..
Unico grande scoop della uaar resta l'ateobus a genova..dopo di cio' il vuoto, il nulla cosmico..come si conviene ad un ordinato ed ubbidiente contestatore.
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Succedono anche quando si scade nel 'ho un ruolo/poltrona/missione ergo sum': chi ha poca arte&parte trova nella politica una conveniente nicchia d'elezione.
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
ritengo che non vada limitata la circolazione di qualsiasi idea, o il confronto con qualsiasi organizzazione.
Ma che balla colossale...
Ci sono idee antisociali, criminali e vergognosamente anti etiche. Come coprire i pedofili, discriminare le donne, sostenere il furto di stato ai danni della povera gente, sostenere uno stato estero che vende il prodotto Dio e maneggia miliardi alle Cayman..o quel partito pedofilo in Belgio..
Ci sono decine e decine di idee che solo per essere proposte dovrebbero essere perseguite per legge..
Di solito quelli che sostengono l'idiozia citata qui sopra sono quelli che hanno molto da nascondere, farsi perdonare o pruriti da grattare..
Il nazismo, il fascismo, la discriminazione, la pena di morte, la tortura, la pedofilia e tante altre belle cosette, guarda caso affini al cattolicesimo, sono cose che non meritano assolutamente di essere accetatte come idee e con le quali confrontarsi, ma semplicemente Abbatterle Immediatamente!
Idee che porterebbero alla guerra e alla violenza, che per poi essere estirpate esigerebbero violenza e sofferenze, tanto vale combatterle fin da subito con una resistenza netta e sofferta..
Certe idee portano solo sciagure, non e' necessario farle concretizzare in azioni prima di iniziare a combatterle..
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Avalon ha scritto:Succedono anche quando si scade nel 'ho un ruolo/poltrona/missione ergo sum': chi ha poca arte&parte trova nella politica una conveniente nicchia d'elezione.
Verde!
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Grazie!
Io non credo che la *circolazione* delle idee vada condannata. Penso però che alcune idee - e ne hai dato un consistente esempio, anche se ovviamente non esaustivo - debbano essere *condannate*, ovunque si manifestino; ritengo che debbano nel sentire comune di una società equilibrata essere considerate una tale vergogna da screditare automaticamente chi le propugni quale interlocutore e/o collaboratore accettabile.
Per questo la mossa dell'UAAR romana non solo a me è parsa tanto degenere.
Io non credo che la *circolazione* delle idee vada condannata. Penso però che alcune idee - e ne hai dato un consistente esempio, anche se ovviamente non esaustivo - debbano essere *condannate*, ovunque si manifestino; ritengo che debbano nel sentire comune di una società equilibrata essere considerate una tale vergogna da screditare automaticamente chi le propugni quale interlocutore e/o collaboratore accettabile.
Per questo la mossa dell'UAAR romana non solo a me è parsa tanto degenere.
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Verde per Delfi e Avalon!
loonar- ----------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
delfi68 ha scritto:...Il nazismo, il fascismo, la discriminazione, la pena di morte, la tortura, la pedofilia e tante altre belle cosette, guarda caso affini al cattolicesimo, sono cose che non meritano assolutamente di essere accetatte come idee e con le quali confrontarsi, ma semplicemente Abbatterle Immediatamente!
Idee che porterebbero alla guerra e alla violenza, che per poi essere estirpate esigerebbero violenza e sofferenze, tanto vale combatterle fin da subito con una resistenza netta e sofferta..
Certe idee portano solo sciagure, non e' necessario farle concretizzare in azioni prima di iniziare a combatterle..
"Ma pensa un po'...
...chi dovevo ritrovarmi come compagno di merende..."
Dammi retta Oracolo. Vanno perseguiti i crimini, non le opinioni. Perché si finisce sempre dritti, dritti, a far processi alle intenzioni. Si sa come si inizia e si sa come si finisce...
Ultima modifica di holubice il Sab 21 Gen 2012 - 16:25 - modificato 1 volta.
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"Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" - (G.B. Decollato, I° secolo)
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Perseguiti vanno i crimini, certo. Ma le idee si possono combattere eccome; è quello che facciamo anche noi qui dentro - ma soprattutto fuori
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
airava ha scritto:Komeini si riparò il culo a Parigi...
Sì, hai ragione, Kohmeini si rifugiò a Parigi. Ma un po' tutti gli altri, Marx, Mazzini, etc. etc. prediligerono Londra. Penso la conosci anche tu la storia dello sgabellino che ti 'stacca' dal suolo inglese e che ti da l'extraterritorialità per poter dire tutto quello che ti pare.
Insomma, ho l'idea che non sia solo folklore.
Ed in America trovano asilo organizzazioni come quella delle Pantere Nere, sostanzialmente bolsceviche...
... come pure il ...
Ku Klux Klan, a tutti gli effetti un'associazione nazista.
Magari, mentre lo fai, hai messa FBI che t'ascolta, ma ti permettono davvero di dire tutto quello che ti pare.
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
delfi68 ha scritto:
Unico grande scoop della uaar resta l'ateobus a genova..dopo di cio' il vuoto, il nulla cosmico..come si conviene ad un ordinato ed ubbidiente contestatore.
Falso.
La battaglia sulla rimozione dei crocefissi, nel bene o nel male, ha dato risalto internazionale alle iniziative dell'associazione.
Altre ancora, come questa...
...stanno impensierendo non pochi nelle sacre stanze...
Di altre cose ancora, tipo lo Sbattezzo, io ne ho sentito parlare da quando è stata creata questa associazione.
Da ultimo, ho sentito che Monti destinerà integralmente alla Protezione Civile e alle carceri.
Unità: Monti: «8x1000 a Protezione Civile e carceri»
Prima, in un modo o nell'altro, anche l'8 x mille assegnato allo Stato finiva sempre per finanziare il restauro di questa o quella chiesa. O, peggio, a rifinanziare le operazioni in Afganistan.
Il fatto è che siete dei 'ribelli' per definizione....
...e non si sa mai come pigliarvi. Come contrappasso, una volta stirate le cuoia, la vostra punizione sarà fare gli amministratori di condominio per l'eternità.
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Di recente sono stati affissi questi, che secondo me sono azzeccatissimi (per contenuto, forma e periodo d'affissione), ancor più degli ateobus.delfi68 ha scritto:Unico grande scoop della uaar resta l'ateobus a genova..dopo di cio' il vuoto, il nulla cosmico..come si conviene ad un ordinato ed ubbidiente contestatore.
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Questi almeno glieli hanno fatti affiggere; l'ateobus è rimasto un bozzetto grafico e nulla più.
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Insomma, detto da me che sono, come dire, del tutto estraneo e spassionato, la vicenda lascia un po' delusi... Sembra che sia proprio vero che tutto quello che è umano porta con se il seme della zizzania:
Comunisti declinati in Rifondazione
Comunisti declinati nel PDS
Comunisti declinati nel PDCI di Cossutta
Verdi Arcobaleno
Verdi del Sole che Ride
Chiesta Cattolica
Chiesa Ortodossa
Chiesa Protestante
Chiesa Anabattista
Chiesa del 7°giorno, ma che gli manca un Venerdì
Come la penso lo sapete: io penso che un'organizzazione come la UAAR debba crescere, fino al conferirgli poteri di vita e di morte su chi non faccia abiura della sua religione:
"Il sangue dei Cristiani è concime che fa comparire altri cristiani"
Comunisti declinati in Rifondazione
Comunisti declinati nel PDS
Comunisti declinati nel PDCI di Cossutta
Verdi Arcobaleno
Verdi del Sole che Ride
Chiesta Cattolica
Chiesa Ortodossa
Chiesa Protestante
Chiesa Anabattista
Chiesa del 7°giorno, ma che gli manca un Venerdì
Come la penso lo sapete: io penso che un'organizzazione come la UAAR debba crescere, fino al conferirgli poteri di vita e di morte su chi non faccia abiura della sua religione:
"Il sangue dei Cristiani è concime che fa comparire altri cristiani"
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Mio malgrado (ah ah ah) mi trovo ad essere d'accordo con Holu.
Certe idee vanno sicuramente combattute, ma solo le azioni vanno perseguite, se no si rischia un baratro.
Certe idee vanno sicuramente combattute, ma solo le azioni vanno perseguite, se no si rischia un baratro.
davide- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Questione di lana caprina...
Certe azioni sono figlie di certe idee..quindi siccome la storia ci ha insegnato qualcosa (?) si può ragionevolmente iniziare a contrastare quelle idee che sappiamo frutteranno solo violenza e infamie..
Idee di razzismo, etnie, discriminazioni razziali in genere..sessuali in particolare, sono idee che preludono solo a gravi attentati sociali..
Infatti la legge punisce già certe apologie..
Certo che fa comodo a chi ha idee bislacche, come i cattolici, pretendere che le idee siano tutte uguali.
Ma comunque sia le battaglie si fanno già sulle idee, altro che storie..
Certe azioni sono figlie di certe idee..quindi siccome la storia ci ha insegnato qualcosa (?) si può ragionevolmente iniziare a contrastare quelle idee che sappiamo frutteranno solo violenza e infamie..
Idee di razzismo, etnie, discriminazioni razziali in genere..sessuali in particolare, sono idee che preludono solo a gravi attentati sociali..
Infatti la legge punisce già certe apologie..
Certo che fa comodo a chi ha idee bislacche, come i cattolici, pretendere che le idee siano tutte uguali.
Ma comunque sia le battaglie si fanno già sulle idee, altro che storie..
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Per carità, ci mancherebbe solo questa!
Tra l'UAAR sterminatrice e i cristiani che si moltiplicano, conviene espatriare su Saturno
Tra l'UAAR sterminatrice e i cristiani che si moltiplicano, conviene espatriare su Saturno
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Comunque sia, io in uaar arrivavo nel 2007..in 5 anni ne hanno combinati di casini interni..il forum assomiglia oramai al salotto "chez Elena" e non nacondiamoci che Xabax e Gazz sono praticamente fuoriusciti..
Sarebbe da saper raccogliere, come AI, una certa affluenza di esuli..ma mi pare si faccia un po fatica.
Forse manca un'associazione attiva alle spalle del forum??
Sarebbe da saper raccogliere, come AI, una certa affluenza di esuli..ma mi pare si faccia un po fatica.
Forse manca un'associazione attiva alle spalle del forum??
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Io nel 2000 credo, e in dodici anni pure peggio
C'è un'associazione che è nata proprio da uno dei casini della precedente dirigenza, quando un intero circolo si staccò; poi la frattura fu ricomposta (proprio da Shadow qui eheheh) e il circolo rinacque con doppia tessera.
Ora Civiltà Laica è molto cresciuta, e si avvia un po' alla volta a diventare importante nel panorama nazionale. A me dà molta più fiducia, anche se ora come ora tessere basta, anche perché non sono comunque in grado di assicurare la militanza attiva che davo alcuni anni fa.
Se ti interessa, la trovi qui. Di certo è un'ottima alternativa, restando nel campo delle associazioni e non dei partiti.
C'è un'associazione che è nata proprio da uno dei casini della precedente dirigenza, quando un intero circolo si staccò; poi la frattura fu ricomposta (proprio da Shadow qui eheheh) e il circolo rinacque con doppia tessera.
Ora Civiltà Laica è molto cresciuta, e si avvia un po' alla volta a diventare importante nel panorama nazionale. A me dà molta più fiducia, anche se ora come ora tessere basta, anche perché non sono comunque in grado di assicurare la militanza attiva che davo alcuni anni fa.
Se ti interessa, la trovi qui. Di certo è un'ottima alternativa, restando nel campo delle associazioni e non dei partiti.
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
mah..certamente hai una visuale piu' completa..
Grazie x il link su Civilta' Laica..
Grazie x il link su Civilta' Laica..
delfi68- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Ho la mia personale, ovviamente può essere o no condivisa
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
ma tu guarda, uno va via un paio di giorni...
allora:
1. benvenuto a shadow!
2. Avalooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooonnnnnnnn
felicità nel risentirti!
shadow, non si è distinta qua, si è fatta voler bene da tutti, è molto di più!
3. anche io non so niente di ciò che è successo in uaar roma a proposito di casa pound (BRRRRRRRRRR). essendo un coordinatore locale uaar la cosa naturalmente mi interesserebbe parecchio. a me per ora nessuno ha detto cosa fare e come farlo. so che roma e siena non sono la stessa cosa... io ho contatti assolutamente sporadici con il CC e vado di testa mia. se dovessi avvertire condizionamenti al di là di un giusto lavoro di coordinamento mi sa che sarebbero cazzi.
5. resto dell'idea che dovremmo cercare ciò che ci unisce, non ciò che ci divide. "divide et impera" sta funzionando alla grande qui da noi,
Saluti! (ora si mangia!)
allora:
1. benvenuto a shadow!
2. Avalooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooonnnnnnnn
felicità nel risentirti!
shadow, non si è distinta qua, si è fatta voler bene da tutti, è molto di più!
3. anche io non so niente di ciò che è successo in uaar roma a proposito di casa pound (BRRRRRRRRRR). essendo un coordinatore locale uaar la cosa naturalmente mi interesserebbe parecchio. a me per ora nessuno ha detto cosa fare e come farlo. so che roma e siena non sono la stessa cosa... io ho contatti assolutamente sporadici con il CC e vado di testa mia. se dovessi avvertire condizionamenti al di là di un giusto lavoro di coordinamento mi sa che sarebbero cazzi.
5. resto dell'idea che dovremmo cercare ciò che ci unisce, non ciò che ci divide. "divide et impera" sta funzionando alla grande qui da noi,
- Spoiler:
- cito sempre i t-r-e partiti TROTZKISTI che si sono presentati alle ultime elezioni, contribuendo nella loro patetica manciata di voti a cancellare la rappresentanza parlamentare della sinistra (naturalmente la causa è stata un'altra, cioè la demenziale scissione (divide et impera) tra SeL e PRC).
Saluti! (ora si mangia!)
___________________
fine.
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Ciao Alberto caro!! Ma grazie, doppia razione di abbraccio per le cose belle che mi dici!
Ma dai, tu sei il coordinatore di Siena?! Lo scopro ora, ero rimasta a Verponziani. Allora non esagerare a farmi i complimenti che se no ti degradano
Sul punto 5 non hai tutti i torti, ma... al di là delle cervellotiche evoluzioni intraparlamentari che ormai rinuncio a capire, io almeno sono restia al compromesso etico e di principio... (ciò non riferito all'UAAR meramente, ma in senso più generale)
Ma dai, tu sei il coordinatore di Siena?! Lo scopro ora, ero rimasta a Verponziani. Allora non esagerare a farmi i complimenti che se no ti degradano
Sul punto 5 non hai tutti i torti, ma... al di là delle cervellotiche evoluzioni intraparlamentari che ormai rinuncio a capire, io almeno sono restia al compromesso etico e di principio... (ciò non riferito all'UAAR meramente, ma in senso più generale)
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Anche tu fan di Martin? Molto bene. [/quote]
Mi sono divorato tutta la saga, ma non ho il coraggio diguardarmi il serial televisivo su SKY ... anche se mi sono scaricato da YOUTUBE la nascita dei draghi (ti confesso che dalla prima pagina mi innamorai di Daenerys)
Mi sono divorato tutta la saga, ma non ho il coraggio diguardarmi il serial televisivo su SKY ... anche se mi sono scaricato da YOUTUBE la nascita dei draghi (ti confesso che dalla prima pagina mi innamorai di Daenerys)
Shadow- -------------
- Numero di messaggi : 224
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Qui non si tratta di impedire la circolazione di un'idea (e anche lì si potrebbe parlare a lungo). Qui si tratta di legittimare o meno un deteminato soggetto politico come CASAPOUND (che è cosa un po' diversa dalla limitazione delle idee personali) soprattutto quando un'associazione come l'UAAR ha nel proprio statuto e nelle proprie tesi determinate clausole stabilite dal Congresso nonchè un richiamo esplicito ai Diritti Umani.
Shadow- -------------
- Numero di messaggi : 224
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
EVO ha scritto:Il bello di un'associazione, a differenza di un esercito e di altre organizzazioni, è che nessuno può obbligarTi: non vuoi averci a che fare? Comprensibilissimo, non partecipi a quell'attività.
Non è così semplice come la stai mettendo: se uno sceglie un'associazione è perchè l'associazione ha uno statuto nel quale ciascuno degli aderenti più o meno si riconosce. Se in quello statuto vengono riportate delle clausole che poi vengono disattese da chi governa l'associazione senza alcuna conseguenza per chi ha violato i principi statutari, mentre altre persone che non hanno violato articoli dello statuto vengono espulse con argomenti pretestuosi solo perchè stanno antipatiche a chi governa l'associazione, allora c'è davvero qualcosa che non va. Inoltre chi porta avanti le attività associative lo fa per dare visibilità e nuovi aderenti all'associazione, se chi si prodiga in tali attività (senza partecipare a quelle percui non è d'accordo) vede la propria opera vanificata da chi fa certe stupidaggini (perchè con determinate azioni si mina l'immagine dell'associazione e si perdono soci) ha tutto il diritto di incazzarsi.
Ultima modifica di Avalon il Dom 22 Gen 2012 - 19:51 - modificato 1 volta. (Motivazione : Correzione quoting)
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- Numero di messaggi : 224
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
BestBeast ha scritto:Sempre che questo non comporti (almeno in italia) il reato di apologia di fascismo. Citazione necessaria
TRA L'ALTRO !
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
delfi68 ha scritto:Be'..diciamo che un certo riflesso degli accadimenti sociali della uaar si ritrova nella gestione del suo Forum..
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Unico grande scoop della uaar resta l'ateobus a genova..dopo di cio' il vuoto, il nulla cosmico..come si conviene ad un ordinato ed ubbidiente contestatore.
Hai centrato il nocciolo del problema: ho visto la dirigenza di quell'associazione scadere nel più profondo delirio di smania da potere a causa dei troppi soldi che iniziavano a girare e del bizantinismo di stampo partitico che ha pervaso ogni angolo dei vertici e del medio livello (una vera e propria mafia interna).
Shadow- -------------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
delfi68 ha scritto:Ma che balla colossale...
Ci sono idee antisociali, criminali e vergognosamente anti etiche. Come coprire i pedofili, discriminare le donne, sostenere il furto di stato ai danni della povera gente, sostenere uno stato estero che vende il prodotto Dio e maneggia miliardi alle Cayman..o quel partito pedofilo in Belgio..
Ci sono decine e decine di idee che solo per essere proposte dovrebbero essere perseguite per legge..
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Il nazismo, il fascismo, la discriminazione, la pena di morte, la tortura, la pedofilia e tante altre belle cosette, guarda caso affini al cattolicesimo, sono cose che non meritano assolutamente di essere accetatte come idee e con le quali confrontarsi, ma semplicemente Abbatterle Immediatamente!
Idee che porterebbero alla guerra e alla violenza, che per poi essere estirpate esigerebbero violenza e sofferenze, tanto vale combatterle fin da subito con una resistenza netta e sofferta..
Certe idee portano solo sciagure, non e' necessario farle concretizzare in azioni prima di iniziare a combatterle..
Bravo: questa è la questione che io mi sono sempre posto (e alla quale non ho ancora ricevuto una risposta da un giurista ferrato in materia). Tempo fa scrissi un articolo (ora lo vado a cercare e te lo pubblico qui) circa quel sacrestano che si era fatto fotografare con la svastica al braccio per tutelare la sua libertà di manifestare il proprio pensiero. Ho ricordato nel testo che la libertà di espressione è sancita dall'art. 19 della dichiarazione universale, mentre all'art. 30 dello stesso documento è riportato il veto ad utilizzare qualsiasi delle libertà in esso enunciate per commettere azioni finalizzate alla violazione dell'altrui libertà. La domanda è: a fronte di ciò è lecito non dare la parola a (e quindi non legittimare) un determinato soggetto politico che si sa che viola i Diritti Umani per naturale vocazione ?
Ultima modifica di Avalon il Dom 22 Gen 2012 - 19:52 - modificato 1 volta. (Motivazione : Correzione quoting)
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Shadow, fossi in te ripasserei un po' il modo in cui quotare.
loonar- ----------
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Ecco, glielo stavo giusto dicendo al telefono...
Do una sistemata io, intanto; perdonatelo ancora per un paio di volte che è la prima volta che entra in un forum
Do una sistemata io, intanto; perdonatelo ancora per un paio di volte che è la prima volta che entra in un forum
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Shadow ha scritto: Qui non si tratta di impedire la circolazione di un'idea (e anche lì si potrebbe parlare a lungo). Qui si tratta di legittimare o meno un deteminato soggetto politico come CASAPOUND (che è cosa un po' diversa dalla limitazione delle idee personali) soprattutto quando un'associazione come l'UAAR ha nel proprio statuto e nelle proprie tesi determinate clausole stabilite dal Congresso nonchè un richiamo esplicito ai Diritti Umani.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
delfi68 ha scritto:
La battaglia sulla rimozione dei crocefissi, nel bene o nel male, ha dato risalto internazionale alle iniziative dell'associazione.
Ma alla fine è stata più cotroproducente che altro (perchè mal condotta)
Shadow- -------------
- Numero di messaggi : 224
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
ma insomma, posso sapere cosa è successo tra uaar e casapaound? anche perché ho fatto iscrivere una decina di persone che se sanno che uaar ha a che fare con casapound mi linciano! (e io gli darei ragione).
___________________
fine.
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Tuttavia, in attesa di un giurista, io..cosi per buon senso, se so gia'..perche' la storia lo ha dimostrato, che le ideologie nazionaliste e fasciste producono le leggi razziali e poi l'omocidio di massa, mi pare ovvio dichiarare quelle idee idee che promuovono violenza e morte.
Mi pare che una societa' civile ripudi sia la violenza che l'omicidio, quindi non mi sento un gran peccatore a stigmatizzare e censurare ideologie naziste e fasciste.
La parola CENSURARE fa venire i brividi lo so..ma solo perche' la maledetta tendenza a generalizzare fa meno paura dell'esigenza di differenziare!!
La censura non e' sbagliata a priori, ma va usata e serve solo in determinatissime circostanze, senza paura nel farlo.
Censurare, negandone la pubblicazione, un'apologia dello sterminio razziale su basi ideologiche (o qualsiasi base, ovviamente) e' una cosa giusta!
Solo che i solipsisti, e gentaglia che ha comiunque interesse a veicolare altre porcherie hanno tutto l'interesse ad abolire la lotta alle idee Tout-Court..le "idee sono sacre"!
Balle! ..ci sono idee che sono delle autentiche porcherie e rivelano solo la cattiveria e la pericolosita' di chi le veicola..
Poi l'attenzione va rivolta a chi eventualmente ha delle tendenze censoree su idee politiche, sociali, civiche..ma secondo me bisogna avere il coraggio di disegnare un piccolo insieme di idee che sono riconosciutamente violente, omicide e antisociali (fascismo, nazismo, fanatismo discriminatorio verso le donne, apologia di ogni forma di violenza, sopratutto sui minori e le donne..) e dopodiche' non farsi fregare dalle chiacchere dell'intellettuale sofista di turno...magari fascista.
Mi pare che una societa' civile ripudi sia la violenza che l'omicidio, quindi non mi sento un gran peccatore a stigmatizzare e censurare ideologie naziste e fasciste.
La parola CENSURARE fa venire i brividi lo so..ma solo perche' la maledetta tendenza a generalizzare fa meno paura dell'esigenza di differenziare!!
La censura non e' sbagliata a priori, ma va usata e serve solo in determinatissime circostanze, senza paura nel farlo.
Censurare, negandone la pubblicazione, un'apologia dello sterminio razziale su basi ideologiche (o qualsiasi base, ovviamente) e' una cosa giusta!
Solo che i solipsisti, e gentaglia che ha comiunque interesse a veicolare altre porcherie hanno tutto l'interesse ad abolire la lotta alle idee Tout-Court..le "idee sono sacre"!
Balle! ..ci sono idee che sono delle autentiche porcherie e rivelano solo la cattiveria e la pericolosita' di chi le veicola..
Poi l'attenzione va rivolta a chi eventualmente ha delle tendenze censoree su idee politiche, sociali, civiche..ma secondo me bisogna avere il coraggio di disegnare un piccolo insieme di idee che sono riconosciutamente violente, omicide e antisociali (fascismo, nazismo, fanatismo discriminatorio verso le donne, apologia di ogni forma di violenza, sopratutto sui minori e le donne..) e dopodiche' non farsi fregare dalle chiacchere dell'intellettuale sofista di turno...magari fascista.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
ECCO QUA L'ARTICOLO CHE DICEVO
domenica, 26 aprile 2009
La fantasia perversa di un popolo di esteti superficiali
Il 24 aprile scorso, alla vigilia dell’anniversario della Liberazione, tutti i quotidiani hanno dato la notizia secondo cui il signor Angelo Idi, un sacrestano di Vigevano, ha sentito il bisogno di farsi fotografare con la svastica al braccio proprio nel giorno in cui venivano celebrate le vittime della Shoa. Lo ha fatto (ha dichiarato) per tutelare la propria libertà di espressione in quanto appartenente all’estrema destra.
Premesso che l’esposizione di una svastica o di un simbolo legato al nazismo e/o al fascismo nel nostro paese sarebbe ancora considerata “apologia di reato” ai sensi del codice penale, questa linea difensiva della tutela della libertà di espressione ha origini lontane. Per la cronaca ne hanno fatto uso tutti in ogni parte del mondo dal XIX secolo in poi, anche personaggi come Griffith per rispondere alle critiche mosse al suo film razzista Nascita di una nazione e più recentemente il fumettista Miller per difendere la sua opera razzista e xenofoba 300 (ma in questi due casi entriamo nel campo dell’espressione artistica in cui, in teoria, occorrerebbe fare degli ulteriori distinguo).
Per restare nella “pseudo-repubblica democratica all’italiana” e nella manifestazione delle idee politiche che in questo periodo vi trovano dimora, quando si tratta di parlare in pubblico (anche per esternare le peggiori nefandezze) tutti sbandierano la libertà di espressione.
Forse qualcuno dimentica che la libertà di espressione non è qualcosa che galleggia nell’etere, a disposizione del primo che sente il bisogno di esternare ciò che gli “scampaneggia nella testa”. Molti dimenticano che la libertà di espressione è sancita da uno dei trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, i quali devono valere sempre e dovunque per tutti, ma non possono essere richiamati ciascuno singolarmente e separatamente, dimenticando che esistono gli altri ventinove.
In particolare l’articolo 30 cita espressamente: “Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati”.
Pertanto non si può invocare l’art. 19 (rimarcare il proprio diritto ad esprimere liberamente la propria opinione) per dichiarare pubblicamente che chi ha un diverso orientamento politico o religioso debba essere carcerato, torturato o fucilato, perché in questo modo si negano automaticamente al resto del mondo (o ad una parte di esso) gli articoli: 2, 5, 7, 8, 9, 11, 18 e 19.
Fin qui sembra tutto abbastanza logico, ma in realtà in Italia da tempo è molto frequente il “gioco delle tre carte” attraverso cui non si arriva a voler colpire direttamente chi ha un’opinione diversa, ma magari, per fare un esempio, a voler proporre soluzioni in sede istituzionale affinché lo Stato provveda a imporre qualcosa a chi non la pensa come il proponente o non ne condivide lo stile di vita, per fini di facciata che vanno dal “mantenimento dell’ordine sociale” alla soluzione di “emergenze sociali” (a volte provocate artificialmente o lasciate lievitare).
Ufficialmente non si è colpito nessuno, ma si è di fatto invitata una entità terza a farsi carico delle richieste del proponente ai danni di chi non è d’accordo con lui fino a violarne i suoi diritti fondamentali (è il tipico caso del fronte confessionalista quando richiede allo Stato l’emanazione di leggi basate su dogmi religiosi da imporre anche a chi cattolico non è). E’ un approccio più soft, ma la sostanza resta sempre quella: si invoca l’art. 19 della Dichiarazione Universale per esprimere pubblicamente la propria intenzione ufficiale o ufficiosa a violare direttamente o indirettamente i diritti degli altri.
Ora il sacrestano di Vigevano non ha certo sparato a nessuno né ha dichiarato di volerlo fare, ha però dichiarato la propria appartenenza ad una corrente politica (il partito nazista) che non è certo citata nei manuali di educazione civica o nei rapporti di Amnesty International come fulgido esempio di rispetto dei diritti umani.
Con grande fantasia, qualcuno potrebbe obiettare che l’esposizione di una svastica sulla propria persona è come portare al collo un crocifisso, ma purtroppo secondo una convenzione condivisa, anche se non scritta, l’appartenenza politica non è classificata come quella religiosa (ossia facente parte della stretta sfera individuale): fino a prova contraria l’appartenenza politica esprime in qualche modo la posizione pubblica di ciascun cittadino rispetto alle questioni e ai problemi sociali della collettività in cui egli vive, e almeno fino ad oggi la posizione del partito nazista è abbastanza conosciuta.
Forse al signor Angelo Idi non bastava il fatto di lavorare per un’altra organizzazione (la Chiesa cattolica) il cui amministratore delegato è l’unico capo di stato d’Europa e tra i pochissimi nel mondo che non riconosce la Dichiarazione Universale, anche se poi sente il bisogno di recarsi all’ONU a invocarne il rispetto. Evidentemente il signor Angelo Idi sentiva il bisogno di rimarcare la propria appartenenza in modo chiaro e disambiguo (per parafrasare Ascanio Celestini, sentiva il bisogno di “Lanciare il sasso e mostrare la mano !”); sarà un caso che quella stessa organizzazione per cui lavora il signor Idi ha fatto anche un concordato con la corrente politica a cui egli si sente tanto legato ? Ai posteri l’ardua sentenza!
Sarà che l’assenza di un’ora settimanale obbligatoria di educazione civica e di insegnamento dei diritti umani (le famose discipline che i confessionalisti definiscono “religione laicista”) in tutte le scuole di ogni ordine e grado, trascina gli italiani, nella loro abissale ignoranza del senso civico, a costruirsi dei loro modelli di società che poi pensano sia normale imporre a tutti ?
Infatti il signor Idi non è un caso isolato: è l’ennesimo esempio di quel tipico atteggiamento dell’italiano medio (tanto diffuso a destra, ma anche a sinistra) che per nascondere i lati peggiori del suo autoritarismo, invoca una convenzione che egli è il primo a non rispettare, e guai a fargli notare che sta sbagliando. Ogni autore di esternazioni dispotiche è pronto ad appellarsi alla violazione dei propri diritti fondamentali (magari con una stampa servile che lo sostiene) in misura direttamente proporzionale al proprio grado gerarchico, dimenticando che quei diritti finiscono dove iniziano quelli degli altri.
Vero è che un “povero sacrestano” (ultimo nella scala gerarchica della Padre Nostro Spa) a qualche modello doveva pure ispirarsi: e come non resistere al fascino (o al fascismo) di grandi “muse ispiratrici” del livello di Ratzinger, Ruini, Bagnasco soprattutto quando sono supportati da grandi “alfieri del bel canto” come Ferrara, (la fu) Fallaci, Galli della Loggia, Allam, e chi più ne ha…? Cosa sarebbe accaduto se un passante (magari di origine ebraica che ha perduto il nonno ad Auschwitz) gli avesse rotto la faccia ? Non sarebbe stata anche quella “libera espressione del proprio pensiero politico” secondo questa strana semantica italiana che si ricorda solo uno dei trenta articoli della Dichiarazione Universale?
Sarebbe bello se nel nostro Paese tutti i cittadini (anche e soprattutto i membri di quella che ci ostiniamo chiamare la nostra “classe politica”) ripassassero un po’ più spesso i contenuti della Dichiarazione Universale ed imparassero a ricordarli tutti in ogni ora del giorno e non solo quelli che gli fanno comodo nel momento più opportuno, anche perché quel documento, oltre ad essere stato recepito dalla nostra Costituzione, farebbe parte anche della Convenzione Europea.
Ma finché i politici faranno riferimento ad un’etica dettata da un paese straniero che non riconosce quella convenzione, i cittadini italiani (per cui è più importante sapere cosa faranno le squadre la prossima domenica o chi vincerà il Grande Fratello) si ricorderanno che i loro diritti vengono calpestati solo quando la fila d’attesa all’ufficio postale diventa troppo lunga o quando il treno non arriva in orario: a quel punto qualcuno tra loro sentirà “dal profondo” il bisogno di ristabilire l’ordine sociale in un “altro modo”.
domenica, 26 aprile 2009
La fantasia perversa di un popolo di esteti superficiali
Il 24 aprile scorso, alla vigilia dell’anniversario della Liberazione, tutti i quotidiani hanno dato la notizia secondo cui il signor Angelo Idi, un sacrestano di Vigevano, ha sentito il bisogno di farsi fotografare con la svastica al braccio proprio nel giorno in cui venivano celebrate le vittime della Shoa. Lo ha fatto (ha dichiarato) per tutelare la propria libertà di espressione in quanto appartenente all’estrema destra.
Premesso che l’esposizione di una svastica o di un simbolo legato al nazismo e/o al fascismo nel nostro paese sarebbe ancora considerata “apologia di reato” ai sensi del codice penale, questa linea difensiva della tutela della libertà di espressione ha origini lontane. Per la cronaca ne hanno fatto uso tutti in ogni parte del mondo dal XIX secolo in poi, anche personaggi come Griffith per rispondere alle critiche mosse al suo film razzista Nascita di una nazione e più recentemente il fumettista Miller per difendere la sua opera razzista e xenofoba 300 (ma in questi due casi entriamo nel campo dell’espressione artistica in cui, in teoria, occorrerebbe fare degli ulteriori distinguo).
Per restare nella “pseudo-repubblica democratica all’italiana” e nella manifestazione delle idee politiche che in questo periodo vi trovano dimora, quando si tratta di parlare in pubblico (anche per esternare le peggiori nefandezze) tutti sbandierano la libertà di espressione.
Forse qualcuno dimentica che la libertà di espressione non è qualcosa che galleggia nell’etere, a disposizione del primo che sente il bisogno di esternare ciò che gli “scampaneggia nella testa”. Molti dimenticano che la libertà di espressione è sancita da uno dei trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, i quali devono valere sempre e dovunque per tutti, ma non possono essere richiamati ciascuno singolarmente e separatamente, dimenticando che esistono gli altri ventinove.
In particolare l’articolo 30 cita espressamente: “Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di qualsiasi Stato gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione dei diritti e delle libertà in essa enunciati”.
Pertanto non si può invocare l’art. 19 (rimarcare il proprio diritto ad esprimere liberamente la propria opinione) per dichiarare pubblicamente che chi ha un diverso orientamento politico o religioso debba essere carcerato, torturato o fucilato, perché in questo modo si negano automaticamente al resto del mondo (o ad una parte di esso) gli articoli: 2, 5, 7, 8, 9, 11, 18 e 19.
Fin qui sembra tutto abbastanza logico, ma in realtà in Italia da tempo è molto frequente il “gioco delle tre carte” attraverso cui non si arriva a voler colpire direttamente chi ha un’opinione diversa, ma magari, per fare un esempio, a voler proporre soluzioni in sede istituzionale affinché lo Stato provveda a imporre qualcosa a chi non la pensa come il proponente o non ne condivide lo stile di vita, per fini di facciata che vanno dal “mantenimento dell’ordine sociale” alla soluzione di “emergenze sociali” (a volte provocate artificialmente o lasciate lievitare).
Ufficialmente non si è colpito nessuno, ma si è di fatto invitata una entità terza a farsi carico delle richieste del proponente ai danni di chi non è d’accordo con lui fino a violarne i suoi diritti fondamentali (è il tipico caso del fronte confessionalista quando richiede allo Stato l’emanazione di leggi basate su dogmi religiosi da imporre anche a chi cattolico non è). E’ un approccio più soft, ma la sostanza resta sempre quella: si invoca l’art. 19 della Dichiarazione Universale per esprimere pubblicamente la propria intenzione ufficiale o ufficiosa a violare direttamente o indirettamente i diritti degli altri.
Ora il sacrestano di Vigevano non ha certo sparato a nessuno né ha dichiarato di volerlo fare, ha però dichiarato la propria appartenenza ad una corrente politica (il partito nazista) che non è certo citata nei manuali di educazione civica o nei rapporti di Amnesty International come fulgido esempio di rispetto dei diritti umani.
Con grande fantasia, qualcuno potrebbe obiettare che l’esposizione di una svastica sulla propria persona è come portare al collo un crocifisso, ma purtroppo secondo una convenzione condivisa, anche se non scritta, l’appartenenza politica non è classificata come quella religiosa (ossia facente parte della stretta sfera individuale): fino a prova contraria l’appartenenza politica esprime in qualche modo la posizione pubblica di ciascun cittadino rispetto alle questioni e ai problemi sociali della collettività in cui egli vive, e almeno fino ad oggi la posizione del partito nazista è abbastanza conosciuta.
Forse al signor Angelo Idi non bastava il fatto di lavorare per un’altra organizzazione (la Chiesa cattolica) il cui amministratore delegato è l’unico capo di stato d’Europa e tra i pochissimi nel mondo che non riconosce la Dichiarazione Universale, anche se poi sente il bisogno di recarsi all’ONU a invocarne il rispetto. Evidentemente il signor Angelo Idi sentiva il bisogno di rimarcare la propria appartenenza in modo chiaro e disambiguo (per parafrasare Ascanio Celestini, sentiva il bisogno di “Lanciare il sasso e mostrare la mano !”); sarà un caso che quella stessa organizzazione per cui lavora il signor Idi ha fatto anche un concordato con la corrente politica a cui egli si sente tanto legato ? Ai posteri l’ardua sentenza!
Sarà che l’assenza di un’ora settimanale obbligatoria di educazione civica e di insegnamento dei diritti umani (le famose discipline che i confessionalisti definiscono “religione laicista”) in tutte le scuole di ogni ordine e grado, trascina gli italiani, nella loro abissale ignoranza del senso civico, a costruirsi dei loro modelli di società che poi pensano sia normale imporre a tutti ?
Infatti il signor Idi non è un caso isolato: è l’ennesimo esempio di quel tipico atteggiamento dell’italiano medio (tanto diffuso a destra, ma anche a sinistra) che per nascondere i lati peggiori del suo autoritarismo, invoca una convenzione che egli è il primo a non rispettare, e guai a fargli notare che sta sbagliando. Ogni autore di esternazioni dispotiche è pronto ad appellarsi alla violazione dei propri diritti fondamentali (magari con una stampa servile che lo sostiene) in misura direttamente proporzionale al proprio grado gerarchico, dimenticando che quei diritti finiscono dove iniziano quelli degli altri.
Vero è che un “povero sacrestano” (ultimo nella scala gerarchica della Padre Nostro Spa) a qualche modello doveva pure ispirarsi: e come non resistere al fascino (o al fascismo) di grandi “muse ispiratrici” del livello di Ratzinger, Ruini, Bagnasco soprattutto quando sono supportati da grandi “alfieri del bel canto” come Ferrara, (la fu) Fallaci, Galli della Loggia, Allam, e chi più ne ha…? Cosa sarebbe accaduto se un passante (magari di origine ebraica che ha perduto il nonno ad Auschwitz) gli avesse rotto la faccia ? Non sarebbe stata anche quella “libera espressione del proprio pensiero politico” secondo questa strana semantica italiana che si ricorda solo uno dei trenta articoli della Dichiarazione Universale?
Sarebbe bello se nel nostro Paese tutti i cittadini (anche e soprattutto i membri di quella che ci ostiniamo chiamare la nostra “classe politica”) ripassassero un po’ più spesso i contenuti della Dichiarazione Universale ed imparassero a ricordarli tutti in ogni ora del giorno e non solo quelli che gli fanno comodo nel momento più opportuno, anche perché quel documento, oltre ad essere stato recepito dalla nostra Costituzione, farebbe parte anche della Convenzione Europea.
Ma finché i politici faranno riferimento ad un’etica dettata da un paese straniero che non riconosce quella convenzione, i cittadini italiani (per cui è più importante sapere cosa faranno le squadre la prossima domenica o chi vincerà il Grande Fratello) si ricorderanno che i loro diritti vengono calpestati solo quando la fila d’attesa all’ufficio postale diventa troppo lunga o quando il treno non arriva in orario: a quel punto qualcuno tra loro sentirà “dal profondo” il bisogno di ristabilire l’ordine sociale in un “altro modo”.
Shadow- -------------
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Data d'iscrizione : 10.10.11
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
scusate... ero rimasto indietro... ho scovato il thread col titolo "UAAR e DA" e lì airava chiarisce tutto. ok sono in pari. apprezzo che non mi abbiate bastonato!
per parte mia considero negativamente che il CC non abbia censurato il tentativo (ma che cazz...) di mettersi in contatto con casapound. a siena non succederà MAI (se io resto il coordinatore, e così era con il precedente)!!!
per parte mia considero negativamente che il CC non abbia censurato il tentativo (ma che cazz...) di mettersi in contatto con casapound. a siena non succederà MAI (se io resto il coordinatore, e così era con il precedente)!!!
___________________
fine.
alberto- -----------
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Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Alberto, se ti interessa e non lo hai letto in lista circoli, questo è il comunicato del CC (19.1.12 credo):
Premessa:
In questi giorni nelle mailing list interne, sul forum UAAR, e su alcuni
gruppi su facebook è in corso un dibattito su un'iniziativa intrapresa dal
Circolo UAAR di Roma in una sua assemblea del dicembre del 2010. In
quell'occasione il coordinatore Marcello Rinaldi, mentre si discuteva
dell'ultimo punto all'ordine del giorno "varie", avanzò la proposta di inviare
una email all'associazione Casapound per proporre loro un tavolo dello
sbattezzo, così come era stato fatto in precedenza presso centri sociali di
segno politico opposto (tra cui il centro Acrobax). La proposta fu discussa
dai 19 presenti all'assemblea, e fu infine messa in votazione; dei 16 soci
rimasti al momento del voto 14 furono favorevoli, 1 si astenne e 1 espresse
voto contrario. Il messaggio fu inviato a Casapound ma non arrivò mai alcuna
risposta.
A distanza di oltre un anno alcuni ex soci hanno, peraltro in modo palesemente
strumentale e certamente non obbiettivo, divulgato la notizia di
quell'iniziativa ed il relativo verbale. La discussione sull'opportunità di un
contatto con un'associazione come Casapound è stata ampiamente dibattuta
soprattutto nel forum e nella mailing list [uaar], e diversi soci hanno
chiesto che il Comitato di coordinamento dell'UAAR esprimesse una posizione
ufficiale sulla vicenda.
Considerazioni:
1) si rileva che nell'ordine del giorno dell'assemblea del 12/12/10 del
circolo di Roma non vi era alcun punto di discussione su iniziative di
sbattezzo presso Casapound, e infatti l'argomento venne discusso al punto
"varie"; data questa circostanza, detta iniziativa non sarebbe dovuta essere
messa ai voti;
2) l'UAAR, in base al comma 3 dell'art. 1 del suo statuto, è un'associazione
apartitica. Per l'art. 2, inoltre, tra i valori a cui si ispira l'UAAR si
annovera il principio di pari opportunità per tutti senza distinzioni basate
sulle opinioni politiche. In questo quadro, non c'è alcuna ragione di ritenere
che sia lecito avviare iniziative presso realtà di una determinata
connotazione politica mentre sia illecito avviarle presso realtà con
connotazione diversa;
3) l'art. 29 delle tesi dell'UAAR afferma la sua totale opposizione al
fascismo. L'associazione Casapound, sebbene non sia dichiaratamente fascista,
è nota alle cronache per aver in passato fomentato disordini e partecipato ad
episodi di violenza, e per le modalità con cui sono avvenuti questi episodi
Casapound viene da molti considerata un'associazione "di fatto" di ispirazione
fascista. Considerato questo aspetto il CC ritiene che l'avvio di una
iniziativa presso Casapound, così come presso qualunque altra associazione
nota per essere violenta a prescindere dal colore politico, sia:
* quantomeno inopportuna;
* ai margini di statuto e tesi;
* certamente da evitare.
Conclusioni:
Per quanto sopra il CC UAAR:
- preso atto che la decisione del circolo di Roma è stata presa con un ampio
consenso democratico;
- avendo ricevuto varie testimonianze che confermano l'intento provocatorio
alla base della decisione;
- non ravvisando una oggettiva violazione dello statuto e dei regolamenti
interni dell'associazione;
- considerando l'autonomia di cui godono i Circoli dell'associazione;
ritiene che in questo caso non sussistano le condizioni per richiedere un
pronunciamento formale al Collegio dei Probiviri.
Tuttavia, esprimendo disappunto per la strumentalizzazione della vicenda,
invita tutti i Circoli, nella loro autonomia, ad evitare rapporti con realtà
associative note per aver dato luogo a manifestazioni violente o per aver
teorizzato l'uso della violenza nella loro attività.
Premessa:
In questi giorni nelle mailing list interne, sul forum UAAR, e su alcuni
gruppi su facebook è in corso un dibattito su un'iniziativa intrapresa dal
Circolo UAAR di Roma in una sua assemblea del dicembre del 2010. In
quell'occasione il coordinatore Marcello Rinaldi, mentre si discuteva
dell'ultimo punto all'ordine del giorno "varie", avanzò la proposta di inviare
una email all'associazione Casapound per proporre loro un tavolo dello
sbattezzo, così come era stato fatto in precedenza presso centri sociali di
segno politico opposto (tra cui il centro Acrobax). La proposta fu discussa
dai 19 presenti all'assemblea, e fu infine messa in votazione; dei 16 soci
rimasti al momento del voto 14 furono favorevoli, 1 si astenne e 1 espresse
voto contrario. Il messaggio fu inviato a Casapound ma non arrivò mai alcuna
risposta.
A distanza di oltre un anno alcuni ex soci hanno, peraltro in modo palesemente
strumentale e certamente non obbiettivo, divulgato la notizia di
quell'iniziativa ed il relativo verbale. La discussione sull'opportunità di un
contatto con un'associazione come Casapound è stata ampiamente dibattuta
soprattutto nel forum e nella mailing list [uaar], e diversi soci hanno
chiesto che il Comitato di coordinamento dell'UAAR esprimesse una posizione
ufficiale sulla vicenda.
Considerazioni:
1) si rileva che nell'ordine del giorno dell'assemblea del 12/12/10 del
circolo di Roma non vi era alcun punto di discussione su iniziative di
sbattezzo presso Casapound, e infatti l'argomento venne discusso al punto
"varie"; data questa circostanza, detta iniziativa non sarebbe dovuta essere
messa ai voti;
2) l'UAAR, in base al comma 3 dell'art. 1 del suo statuto, è un'associazione
apartitica. Per l'art. 2, inoltre, tra i valori a cui si ispira l'UAAR si
annovera il principio di pari opportunità per tutti senza distinzioni basate
sulle opinioni politiche. In questo quadro, non c'è alcuna ragione di ritenere
che sia lecito avviare iniziative presso realtà di una determinata
connotazione politica mentre sia illecito avviarle presso realtà con
connotazione diversa;
3) l'art. 29 delle tesi dell'UAAR afferma la sua totale opposizione al
fascismo. L'associazione Casapound, sebbene non sia dichiaratamente fascista,
è nota alle cronache per aver in passato fomentato disordini e partecipato ad
episodi di violenza, e per le modalità con cui sono avvenuti questi episodi
Casapound viene da molti considerata un'associazione "di fatto" di ispirazione
fascista. Considerato questo aspetto il CC ritiene che l'avvio di una
iniziativa presso Casapound, così come presso qualunque altra associazione
nota per essere violenta a prescindere dal colore politico, sia:
* quantomeno inopportuna;
* ai margini di statuto e tesi;
* certamente da evitare.
Conclusioni:
Per quanto sopra il CC UAAR:
- preso atto che la decisione del circolo di Roma è stata presa con un ampio
consenso democratico;
- avendo ricevuto varie testimonianze che confermano l'intento provocatorio
alla base della decisione;
- non ravvisando una oggettiva violazione dello statuto e dei regolamenti
interni dell'associazione;
- considerando l'autonomia di cui godono i Circoli dell'associazione;
ritiene che in questo caso non sussistano le condizioni per richiedere un
pronunciamento formale al Collegio dei Probiviri.
Tuttavia, esprimendo disappunto per la strumentalizzazione della vicenda,
invita tutti i Circoli, nella loro autonomia, ad evitare rapporti con realtà
associative note per aver dato luogo a manifestazioni violente o per aver
teorizzato l'uso della violenza nella loro attività.
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
alberto ha scritto:ma insomma, posso sapere cosa è successo tra uaar e casapaound? anche perché ho fatto iscrivere una decina di persone che se sanno che uaar ha a che fare con casapound mi linciano! (e io gli darei ragione).
ALLORA (riprendo parte del testo della mail che ho postato sulla lista di FACCIAMOBRECCIA):
Mi sembra giusto evidenziare un particolare, nel corso del mio attivismo politico non mi sono opposto a CASAPOUND in quanto fascista, ma per una ragione che considero ben più pesante e che va aldilà degli schieramenti politici: chiunque è fascista non riconosce e non può riconoscere i diritti umani previsti dalla dichiarazione universale e personalmente sono convinto che il reato di "apologia del fascismo" dovrebbe essere esteso a tutte le ideologie politiche e religiose che non riconoscono o violano i diriti umani (e che non sono poche).
L'UAAR ha nel proprio statuto il recepimento della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dei principi costituzionali (ed è stato proprio su questi che ha ottenuto lo status di APS che gli frutta il 5 per mille), ma poi ha dimostrato al proprio interno (anche attraverso pronunciamenti del suo collegio interno giudicante) di non applicare assolutamente i principi contenuti in tale documento.
Quando ero coordinatore proposi un regolamento dettagliato che stabiliva che, in qualunque attività "extra statuto" un circolo UAAR avesse collaborato (ma in particolare nei rapporti con le realtà politiche di qualunque colore), dovevano essere rispettati i principi statutari ma anche e soprattutto i diritti umani (ed i coordinatori dovevano essere diretti responsabili della sua applicazione).
L'attuale segretario si precipitò a proporre l'abolizione di tale regolamento all'indomani delle mie dimissoni.
Quanto riporto qui di seguito è ciò che è accaduto nel circolo UAAR di Roma (del quale sono stato coordinatore fino all'ottobre 2009).
In data 16 dicembre 2010 alle ore 11:09 ho ricevuto un verbale dalla lista di circolo di cui ero semplice socio: quindi un anno fa e poco più di un anno dopo le mie dimissioni da tutte le cariche direttive.
Quello che ho letto nel verbale mi ha fatto pensare a lungo sull'immaturità politica e sulla totale mancanza di capacità di gestire l'associazione (in base a principi statutari convenuti) di certe persone con cui avevo condiviso anni di militanza.
Nel suddetto verbale l'attuale coordinatore di Roma ha proposto di contattare CASAPOUND per organizzare attività insieme a quella realtà (nel caso specifico uno sbattezzo).
La cosa non passò inosservata: tant'è che si aprì un dibattito in seno al circolo e all'associazione intera (qualcuno, non a torto, abbandonò l'attività di circolo).
All'interno di questo dibattito, i cui strascichi si sono protratti fino ad ottobre 2011 (pochi giorni prima della strage di Firenze), l'attuale segretario si è inserito pontificando e sbandierando un articolo delle tesi in cui si riportava che l'UAAR si opponeva a qualsiasi forma di fascismo, (sorvoliamo sul fatto per cui lo stesso segretario però, infischiandosene di tale norma, il 20 settembre 2010 aveva partecipato con alcuni sudditi fedelissimi e con bandiere UAAR spiegate al vento alla manifestazione di Porta Pia dov'erano presenti diversi catto-fascisti, MILITIA CHRISTI oltre al Cardinal Bertone: non male per un segretario UAAR ... soprattutto conoscendo le gesta passate del soggetto in questione).
Il fatto più curioso è che, dopo aver sbandierato tale articolo che rivendicava le posizioni antifasciste dell'UAAR, il segretario non prese alcuna misura nei confronti dell'attuale coordinatore di Roma che aveva deliberatamente contravvenuto ad uno dei principi fondamentali delle tesi e dello statuto associativo esponendo l'associazione ad un danno di immagine (inutile sottolineare che questa persona è uno dei "pasdaran" del segretario).
Abbiamo quindi:
1) Un coordinatore che, nonostante dovrebbe conoscere bene l’Uaar, i suoi valori e principi di base (peraltro chiaramente esposti nelle tesi, vedi punto 3), propone (e tenta) un contatto per delle iniziative su sbattezzo, eccetera, con un’organizzazione apertamente neofascista, protagonista di numerosi atti di violenza vigliacca e deliberata, ultrareazionaria (nonostante il suo tentato cercare di costruirsi un’identità moderna e “pop”), lontanissima, nelle sue posizioni su donne, aborto, diritti civili, anche dalle basilari posizioni che sono, o dovrebbero, essere dell’Uaar, che ha tra i suoi modelli di riferimento, oltre che a Mussolini (quello di “Dio, Patria e Famiglia”), un fanatico filonazista e ultrareazionario cristiano ortodosso come Corneliu Zelea Codreanu;
Coordinatore che, quindi:
-non conosce le tesi dell’Uaar e i suoi valori e principi di base (che, peraltro, dovrebbero essere abbastanza ovvi);
-oppure li conosce ma non ci ha capito niente;
-oppure li conosce, ma se ne infischia.
2) un segretario dell’Uaar che, dall’alto della sua esperienza e cultura e laurea, pur avendo ben chiara l’assurdità (uso un eufemismo) della cosa, tant’è che riporta in mailing list il passaggio delle tesi che basta ed avanza per respingere e condannare senza appello una tale iniziativa talmente contraria ai principi e valori dell’Uaar che non avrebbe mai dovuto essere non solo proposta ma nemmeno immaginata, a parte questo non fa altro…
3) un Cc e un Collegio dei Probi Viri che… boh, non pervenuti…Laddove i precedenti in caso di iniziative ben più “innocue” e comunque certo non così contrarie allo spirito dell’Uaar (intitolazione di circoli) hanno avuto ben altre conseguenze. A meno di non voler considerare, per fare un esempio, l’intitolazione di un circolo (cosa non prevista dai regolamenti), come semplice “pretesto”…
4) i soci attivi del circolo di Roma, almeno quelli che parteciparono alla riunione in cui l’iniziativa fu proposta e approvata, i quali, tranne un’eccezione:
- concordano con l’idea e votano a favore (prima ipotesi)
- oppure dissentono dall’idea (e questa sembra essere l’ipotesi più verosimile, visto che, a quanto pare, prima del voto c’è stato un acceso dibattito sulla questione, dibattito poi ripreso durante l’incontro sul rapporto fra Uaar e politica), ma votano comunque a favore (seconda ipotesi).
Per non dispiacere al coordinatore?
Per… disciplina di partito? Per sdoppiamento della personalità?
Perché Gustave Le Bon forse qualcosa l’aveva capita?
Durante i 365 giorni precedenti furono espulsi due coordinatori che si erano rispettivamente permessi: di intitolare un circolo ad Ipazia, di condividere un blog che criticava il comportamento della dirigenza UAAR ed annullare un incontro culturale (azione questa che fu considerata danno di immagine dai probiviri mentre chiedere la collaborazione ad un'organzzazione fascista contro le prescrizioni di statuto non lo è).
Dopo un marasma megalitico (che è ancra in corso sul forum UAAR) con gente che sta riconsegnando la tessera e altri soci che lanciano strali di ogni tipo sul segretario e sulla dirigenza, il CC si riunisce e stabilisce (con tanto di verbale ufficiale) che non esistono motivi di ricorso ai probiviri verso il coordinatore di Roma (ricordo che il CC nel 2009 aveva varato una delibera -la n° 13 - con cui si minaciava il circolo di Roma di commissariamento e deferimento del sottoscritto ai probiviri con tanto di diffida nei miei confronti perchè mi ero permesso di richiedere una normale riunione tecnica di chiarimento).
Il sottoscritto in qualità di semplice socio è stato invece espulso a ottobre perchè aveva evidenziato a più riprese (con tanto di prove documentali alla mano) le consistenti irregolarità statutarie che si verificavano nell'associazione e perpetrate dalla corte clientelare di amichetti del segretario e del Comitato di coordinamento con la complicità del Collegio dei Probiviri.
Alla luce dei fatti recenti credo che sia stato un bene ... mi sentirei davvero in difficoltà all'indomani dei fatti di Firenze di far parte di un'associazione che permette impunemente l'assunzione di tali posizioni politiche al proprio interno e che si preoccupa di espellere solo i soci che criticano il comportamento della dirigenza (soprattutto quando sono la dirigenza ed i suoi amichetti a violare lo statuto) e fa finta di niente di fronte ad un coordinatore che fa comunella con i fascisti: quegli stessi fascisti che si sono resi responsabili della strage di Firenze.
Qualcuno nell'UAAR considera ancora una "mancanza di rispetto nei confronti dei soci" (al punto da comportare un'espulsione dall'associazione) la pubblica denuncia di queste forme di vero e proprio clientelismo che è finalizzato a proteggere gli accoliti ed i cortigiani del segretario e del CC anche a fronte di palesi violazioni dello statuto: violazioni che hanno l'aggravante di far riferimento a chiare ed evidenti posizioni politiche inaccettabili in un contesto democratico e in un'Associazione di Promozione Sociale ai sensi della legge 383 del 07/12/2000.
___________________
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Shadow- -------------
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SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.10.11
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Shadow ha scritto:
Bravo: questa è la questione che io mi sono sempre posto (e alla quale non ho ancora ricevuto una risposta da un giurista ferrato in materia). Tempo fa scrissi un articolo (ora lo vado a cercare e te lo pubblico qui) circa quel sacrestano che si era fatto fotografare con la svastica al braccio per tutelare la sua libertà di manifestare il proprio pensiero. Ho ricordato nel testo che la libertà di espressione è sancita dall'art. 19 della dichiarazione universale, mentre all'art. 30 dello stesso documento è riportato il veto ad utilizzare qualsiasi delle libertà in esso enunciate per commettere azioni finalizzate alla violazione dell'altrui libertà. La domanda è: a fronte di ciò è lecito non dare la parola a (e quindi non legittimare) un determinato soggetto politico che si sa che viola i Diritti Umani per naturale vocazione ?
Ombra, dai un occhio qui:
http://atei.forumitalian.com/t3696-la-liberta-di-religione-e-un-diritto-umano
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Non sono completamente d'accordo.EVO ha scritto:Il bello di un'associazione, a differenza di un esercito e di altre organizzazioni, è che nessuno può obbligarTi: non vuoi averci a che fare? Comprensibilissimo, non partecipi a quell'attività.davide ha scritto:Censurare e' diverso dal non volersi mettere in affari.
Io non voglio censurare CasaPound, ma non mi va nemmeno di averci a che fare.
Parlo per la mia esperienza personale.
Mi è accaduto di non condividere delle decisioni di un'associazione di cui ero parte e non ho visto altra soluzione che dimettermi.
Io sono così, probabilmente sono fatto male.
(era un'associazione di associazione di Protezione Civile)
airava- -------------
- Numero di messaggi : 713
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.06.11
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Sono d'accordo con te Airava.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Buonasera ... io sono la causa di tutto questo in casa UAAR
Condivido, anche io sono come te, Airava
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