Questo è pazzo furioso

che figata!

poi magari si spiaccica da qualche parte e tutti a piangerlo come un eroe un artista un poeta...

nellolo ha scritto:poi magari si spiaccica da qualche parte e tutti a piangerlo come un eroe un artista un poeta...

nono, lui lo dice chiaro che è quello che cerca. Qui (Con un po' di pazienza) c'è tutta la storia:



è un maniaco suicida e lo sa, occhio alla risata a partire dal minuto 4:52

Tom quello è uno che al momento sta cercando finanziamenti per tentare un atterraggio senza paracadute...c'é anche quello nel video qui sopra.

Cominciamo dall'inizio:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wingsuit

Wow!

...questo e' suo fratello...

..senza parole..

delfi68 ha scritto:...questo e' suo fratello...

Non male

Anche questi scherzano poco..

delfi68 ha scritto:Anche questi scherzano poco..

Però non rischiano molto eh...nono io preferisco i veri aspiranti suicidi, quelli che se la cercano davvero

..questi invece non lo faranno mai piu'..forse..

Hanno fatto studi su queste persone, il risultato non lo ricordo, ma hanno delle particolarità neurologiche precise.

silvio ha scritto:Hanno fatto studi su queste persone, il risultato non lo ricordo, ma hanno delle particolarità neurologiche precise.

Sono le stesse di questo:



tirare i baffi a una tigre col mal di denti ah ah

..si, hanno espulso l'Amigdala da piccoli sputandola in un fazzoletto, a causa della pertosse..

silvio ha scritto:Hanno fatto studi su queste persone, il risultato non lo ricordo, ma hanno delle particolarità neurologiche precise.

anche astrologiche?
io e patrick de gayardon siamo nati lo stesso giorno (anni diversi)

Cos'è l'astrologia?

patrick è morto in un lancio e nei paracadutisti vi è una forte ebrezza ed emozione a lanciarsi, ma diciamo che la caratteristica fondamentale per fare certe attività è una grande fiducia nelle proprie reazioni nelle situazioni limite.
Se la ricerca del limite si sposta al limite della morte significa che a livello neurologico oltre ad avere questa sicurezza e fiducia nel proprio autocontrollo mancano dei ricettori della paura.
E' come se questi siano anestetizzati difronte ai pochi secondi che li separano dalla distruzione.
Non a caso molti incidenti mortali sono a causa della troppa sicurezza e assuefazione al pericolo.
Sono cose che ho un po sperimentato, dopo un po ci si abitua, ma non è bene.

don alberto ha scritto:

silvio ha scritto:Hanno fatto studi su queste persone, il risultato non lo ricordo, ma hanno delle particolarità neurologiche precise.

anche astrologiche?
io e patrick de gayardon siamo nati lo stesso giorno (anni diversi)

Sei malato, prete.

Dan Osman, leggendario free climber statunitense, è stato tra gli antesignani dell'arrampicata in free solo in velocità.
Questo brevissimo video girato a Lover's Leap verso la metà degli anni '90 illustra la sua notevole capacità atletica:



Il dislivello verticale di 400 piedi (122 m) su difficoltà di 5.7 (corrispondente ad un quarto grado superiore della scala europea) viene superato da Osman in 4' 25".
Per confronto, una coppia di medi alpinisti (come me ) in cordata può impiegare almeno un'ora per salire questa via.

Dan Osman divenne famoso anche per essere un antesignano del bungee jumping. Saltava giù dai ponti ferroviari o dalle pareti rocciose della Yosemite assicurato ad una comune corda da alpinismo, compiendo fino a 300 m circa di volo.
In questo video lo si può vedere impegnato in una di queste avventurose sessioni di volo con i suoi amici:



Purtroppo l'attrezzatura impiegata da Osman e compagni si rivelò inadeguata per un uso così estremo. Toccò proprio a Dan la sfortuna di trovarsi legato ad una corda di resistenza insufficiente mentre saltava giù da un picco della Yosemite, il 23 novembre 1998, e ciò segnò la parola fine alla sua vita, a 35 anni di età, e a questo peculiare genere di gioco adrenalinico.

..questo e' nell'olimpo dei mitici..

Minsky ha scritto:Dan Osman, leggendario free climber statunitense, è stato tra gli antesignani dell'arrampicata in free solo in velocità.
Questo brevissimo video girato a Lover's Leap verso la metà degli anni '90 illustra la sua notevole capacità atletica:



Il dislivello verticale di 400 piedi (122 m) su difficoltà di 5.7 (corrispondente ad un quarto grado superiore della scala europea) viene superato da Osman in 4' 25".
Per confronto, una coppia di medi alpinisti (come me ) in cordata può impiegare almeno un'ora per salire questa via.

Dan Osman divenne famoso anche per essere un antesignano del bungee jumping. Saltava giù dai ponti ferroviari o dalle pareti rocciose della Yosemite assicurato ad una comune corda da alpinismo, compiendo fino a 300 m circa di volo.
In questo video lo si può vedere impegnato in una di queste avventurose sessioni di volo con i suoi amici:



Purtroppo l'attrezzatura impiegata da Osman e compagni si rivelò inadeguata per un uso così estremo. Toccò proprio a Dan la sfortuna di trovarsi legato ad una corda di resistenza insufficiente mentre saltava giù da un picco della Yosemite, il 23 novembre 1998, e ciò segnò la parola fine alla sua vita, a 35 anni di età, e a questo peculiare genere di gioco adrenalinico.

Mi pare si chiamasse "Solitaria integrale", senza sicurezze. Tradizione poi proseguita mi pare da Stefan Glowacz...Qui un altro simpaticone:

http://www.montagna.tv/cms/?p=26465

ma il livello di rischio a cui arriva Jeb mi pare nessuno lo sfiori nemmeno

Minsky, tu da appassionato della montagna che pensi di cose come questa



quelli rischiano le chiappe per recuperare i cadaveri di un gruppetto di idioti che non si sono voluti fare accompagnare...io se fossi un appassionato della montagna, da morto desidererei semplicemente essere lasciato là...

Rasputin ha scritto:Minsky, tu da appassionato della montagna che pensi di cose come questa... quelli rischiano le chiappe per recuperare i cadaveri di un gruppetto di idioti che non si sono voluti fare accompagnare...io se fossi un appassionato della montagna, da morto desidererei semplicemente essere lasciato là...

In linea di principio concordo con te. Da morto, non vedo ragione per cui qualcuno debba rischiare di rompersi un'unghia per recuperare il mio cadavere.
Il problema del soccorso in montagna tuttavia è complesso, e negli ultimi anni è stato intensamente dibattuto. Infatti generalmente si tratta di cercare di salvare delle vite, piuttosto che di recuperare dei morti, e per questo compito ci sono i volontari del CNSAS, il Soccorso Alpino, che con incredibile abnegazione si dedicano a rischio della propria vita a soccorrere gli alpinisti in difficoltà.

Un primo punto che solleva aspre polemiche è proprio il fatto che, non di rado, i brutti guai in cui vengono a trovarsi gli alpinisti o gli escursionisti o i semplici turisti sprovveduti, sono causati da imprudenza, imperizia, attrezzatura o abbigliamento inadeguati, sopravvalutazione delle proprie forze, sottovalutazione dei pericoli oggettivi e potenziali (condizioni meteo in peggioramento per esempio).

Un deterrente che è stato proposto per rendere le persone più caute è di far pagare il costo del soccorso a chi viene raccolto in montagna. Questo già avviene quando le persone rimangono per strada solo per propria incapacità e non sono infortunate.

Un'altra proposta verte su un sistema di controlli basato sul rilascio di "patenti" per abilitare a certe attività più rischiose, come l'arrampicata su roccia o ghiaccio.

Personalmente ritengo che queste misure siano del tutto inefficaci. Non è possibile mettere dei poliziotti alla base delle pareti per controllare che chi si appresta ad arrampicare sia abilitato a farlo. Inoltre molti incidenti sono dovuti a fatalità del tutto indipendenti dalla prudenza e dalla capacità degli alpinisti. Come esempio porto questo incidente, accaduto il 31 agosto scorso: link.

Gli alpinisti tedeschi erano stati colpiti da una prima, relativamente piccola, scarica di pietre, fenomeno non raro in Dolomiti, ed erano rimasti feriti. Quando i soccorritori si sono calati per recuperarli, si è improvvisamente staccata una frana enorme, assolutamente imprevedibile.

Il Pelmo, infatti, ha fama di roccia cattiva e friabile, ma ad eccezione proprio della parete nord! La via che stavano percorrendo i tedeschi è stata aperta intorno al 1930, se ben ricordo, e in ottant'anni non si erano mai registrati problemi di frane lì sopra.

Dopo il grande crollo, le scariche di materiale instabile sono proseguite per parecchi giorni, al punto che alla fine la Protezione Civile ha dovuto rinunciare ad ogni tentativo di recupero delle salme dei soccorritori, che perciò sono rimaste seppellite sotto gli sfasciumi alla base della parete. Di loro sono stati recuperati solo pochi brandelli.

Purtroppo la Montagna è bella quanto pericolosa, io ero appassionato e mi piaceva sia arrampicare su roccia, sia andare su ghiaccio.
Quando si affrontano percorsi pericolosi c'è sempre l'imprevisto a cui anche i più esperti possono soccombere.
Infatti ci sono passaggi obligati oggettivamente pericolosi.
Una notte fui testimone di un cliente che tentava di portare il cadavere della guida ucciso da una scarica di sassi a valle.
Alla fine il corpo della guida è finito in un crepaccio e non l'hanno più trovato.
Un'altra volta stavo scendendo dal Bianco e mi ricordo le scariche di sassi che colpivano i pali della funivia, una famiglia ci stava osservando, io ero appena sprofondato e sanguinante in un crepaccio, aveva ceduto un ponte di neve.
bang un sasso colpisce in piena testa la madre, secca dopo poco, nonostante l'elicottero della Gendarmerie arrivato in 5 minuti.
Non c'è nulla da fare è pericoloso, soprattutto alle alte quote.
Ma non si può vietare o regolamentare ciò che è parte della libertà umana, il godere della natura.
Io stesso sono stato contento quando mi è capitato di rischiare per aiutare un appasionato, anche sprovveduto.

La montagna e' come il mare..ha le sue leggi e la sua gente..

Gente che preferisce restarci anche da morto..

silvio ha scritto:Purtroppo la Montagna è bella quanto pericolosa, io ero appassionato e mi piaceva sia arrampicare su roccia, sia andare su ghiaccio.
Quando si affrontano percorsi pericolosi c'è sempre l'imprevisto a cui anche i più esperti possono soccombere.
Infatti ci sono passaggi obligati oggettivamente pericolosi.
Una notte fui testimone di un cliente che tentava di portare il cadavere della guida ucciso da una scarica di sassi a valle.
Alla fine il corpo della guida è finito in un crepaccio e non l'hanno più trovato.
Un'altra volta stavo scendendo dal Bianco e mi ricordo le scariche di sassi che colpivano i pali della funivia, una famiglia ci stava osservando, io ero appena sprofondato e sanguinante in un crepaccio, aveva ceduto un ponte di neve.
bang un sasso colpisce in piena testa la madre, secca dopo poco, nonostante l'elicottero della Gendarmerie arrivato in 5 minuti.
Non c'è nulla da fare è pericoloso, soprattutto alle alte quote.
Ma non si può vietare o regolamentare ciò che è parte della libertà umana, il godere della natura.
Io stesso sono stato contento quando mi è capitato di rischiare per aiutare un appasionato, anche sprovveduto.

È così, la solidarietà tra alpinisti scaturisce in modo naturale dalla condivisione dei rischi ma anche della grande soddisfazione dell'andar per monti. I volontari del Soccorso Alpino portano ai massimi limiti questa solidarietà.

A me è capitato di vedere da presso alcuni incidenti in montagna per fortuna non gravi, e di partecipare al soccorso. Dopo le prime cure il più fresco della compagnia correva al rifugio più vicino per chiamare i soccorsi. Da notare che, anche in tempi recenti, quasi mai i cellulari hanno campo in montagna. Appena sul posto, il Soccorso Alpino tra le prime cose si preoccupa di mandare via per la loro strada tutti quelli che sono rimasti ad assistere l'infortunato, per evitare che tardino rischiando così di farsi sorprendere dal buio ancora sui sentieri. Non hanno bisogno di altri problemi.

Noi pur rischiando denunce ci portavamo dietro il VHF, i soccorsi francesi li abbiamo chiamati con quello, i Gendarmi non ci hanno detto nulla, i Carabinieri lo avrebbero sequestrato.
Devo dire che l'elicottero in avvicinamento mentre cercavo di rianimare la signora ha fatto volare il mio zaino duecento metri sotto.
Quelli gentilmente essendo arrivato un secondo elicottero hanno dato ordine di recuperarlo.
Sono rimasto sconvolto dalla loro generosità.
Ai tempi del fatto i cellulari erano rari.

delfi68 ha scritto:La montagna e' come il mare..ha le sue leggi e la sua gente..

Gente che preferisce restarci anche da morto..

Io, in mare, tutta la vita.

Minsky ha scritto:
È così, la solidarietà tra alpinisti scaturisce in modo naturale dalla condivisione dei rischi ma anche della grande soddisfazione dell'andar per monti. I volontari del Soccorso Alpino portano ai massimi limiti questa solidarietà.

A me non pare solidarietà, ma condivisione...sanno bene cosa si prova.

[quote]

Minsky ha scritto:
È così, la solidarietà tra alpinisti scaturisce in modo naturale dalla condivisione dei rischi ma anche della grande soddisfazione dell'andar per monti.

Si non è certo il rischio ad attrarre, ma la soddisfazione di vedere spettacoli bellissimi, di respirare il vento, l'aria di neve, la gioia di arrivare in cima dopo la fatica, la felicità di aver superato un passo difficile, un momento lontani dal caos quotidiano, un momento di pace per noi ed i nostri compagni.

Bel salto.

https://www.facebook.com/video.php?v=10203899776286543

Sticazzi!!!  

Cose così, da fare giusto nei videogame (e in quelli con FPS elevato ti piglia un attacco epilettico) :D

Minsky ha scritto:

Uhm...a parte che il numero degli imitatori di Jeb Corliss potrebbe stare salendo, a questo credo poco...sei sicuro che non è montato?

Rasputin ha scritto:
Uhm...a parte che il numero degli imitatori di Jeb Corliss potrebbe stare salendo, a questo credo poco...sei sicuro che non è montato?

Nonnò, l'ha fatto davvero:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-3146923/Daredevil-wingsuit-makes-craziest-basejump-flying-hole-mountain-just-TWO-metres-wide.html

Assurdo.

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:
Uhm...a parte che il numero degli imitatori di Jeb Corliss potrebbe stare salendo, a questo credo poco...sei sicuro che non è montato?

Nonnò, l'ha fatto davvero:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-3146923/Daredevil-wingsuit-makes-craziest-basejump-flying-hole-mountain-just-TWO-metres-wide.html

Stanno prolificando:



@Cos: se non ci credi, eccoti qua una prova che il culo lo rischiano davvero:

Questa invece tutto sommato è una cosa alla portata di un normale sci-alpinista:

Minsky ha scritto:Questa invece tutto sommato è una cosa alla portata di un normale sci-alpinista:

Non solo, qualunque buon scialpinista avrebbe la dignità di non spacciare la cosa per impresa eccezionale. C'è chi invece (Anche se involontariamente) fa sul serio:



lo avevo già postato mi pare ma non ricordo dove...dal minuto 1'50"

intenzionale invece, il record pare essere questo:



ripeto, intenzionale

Record di Slackline nella Castle Valley del deserto dello Utah

Bravo!

Minsky ha scritto:https://www.facebook.com/tetongravityresearch/videos/10153350841699092/

Effettivamente fa sul serio

un po' OT, ma nemmeno questi scherzano, Newport Beach CA:



si tratta di un frangente che per una concomitanza di fattori - morfologia del fondo, moto ondoso ecc - rompe ancora enorme direttamente sulla spiaggia, una spiaggia dove la sabbia può diventare durissima...chi ci va, lo fa "Al suicidio", da quelle onde raramente si esce e decidendo di scenderne una si accetta automaticamente di venirne travolti (Ed eventualmente "Spalmati" sul fondo)

Quando si dice sul filo del rasoio...

https://www.facebook.com/DjSeviLay/videos/1168036309873079/

Minsky ha scritto:Quando si dice sul filo del rasoio...  

https://www.facebook.com/DjSeviLay/videos/1168036309873079/

Ocazzo

questo sta pisciando adrenalina ancora adesso

https://www.facebook.com/cheaptripclub/videos/10154133290779396/

Bel salto.

Minsky ha scritto:https://www.facebook.com/cheaptripclub/videos/10154133290779396/

Bel salto.

Sacrificano le biciclette, sperabilmante dei catorci recuperati all'uopo

Minchia!

https://www.facebook.com/MSportsM/videos/447732782098573/

Minsky ha scritto:Minchia!

https://www.facebook.com/MSportsM/videos/447732782098573/

Uhm, uhm e ancora uuuuhhhmmm...