I costi della Chiesa
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Re: I costi della Chiesa
Scusa l'ignoranza e l'ot, ma perchè coi soldi nostri?
uoz- -------------
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Re: I costi della Chiesa
Non commenterò, ma mettere un fiore sulla tomba di Craxi...
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Re: I costi della Chiesa
... effettivamente molti complessi turistici sono stati costruiti con capitali italiani, ma penso che siano stati anche un ottimo investimento, per chi l'ha fatto in particolare, ma in generale per l'Italia...uoz ha scritto:Scusa l'ignoranza e l'ot, ma perchè coi soldi nostri?
Forse Minsky voleva riferirsi alla villa che era a suo tempo la residenza di Craxi... ma che non è certo l'albergo da lui fotografato, e per il resto non so... tutte le ville dei nostri politici dobbiamo considerarle costruite con i nostri soldi???
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« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: I costi della Chiesa
Secondo te, da dove potevano provenire i fondi neri che Craxi ha depositato in Tunisia?uoz ha scritto:Scusa l'ignoranza e l'ot, ma perchè coi soldi nostri?
Si stima almeno 100 miliardi di lire dell'epoca, tra mazzette Montedison e varie, per non parlare dei soldi presi da Berlusconi (10 miliardi accertati). Craxi si è rifugiato in Tunisia proprio perché lì aveva solidissimi appoggi e un capitale al sicuro. La via principale di Hammamet, non per caso, si chiama "Avenue Bettino Craxi" (ma quando ci sono passato io una mano ignota aveva corretto a pennarello "Bettino" in "Bottino").
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Re: I costi della Chiesa
Preterizione...http://it.wikipedia.org/wiki/Preterizioneuoz ha scritto:Non commenterò, ma mettere un fiore sulla tomba di Craxi...
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Re: I costi della Chiesa
Ahhh...parlavi della roba di Craxi, avevo capito ti stessi riferendo ai residence Tunisini.Minsky ha scritto:Secondo te, da dove potevano provenire i fondi neri che Craxi ha depositato in Tunisia?
Si stima almeno 100 miliardi di lire dell'epoca, tra mazzette Montedison e varie, per non parlare dei soldi presi da Berlusconi (10 miliardi accertati). Craxi si è rifugiato in Tunisia proprio perché lì aveva solidissimi appoggi e un capitale al sicuro. La via principale di Hammamet, non per caso, si chiama "Avenue Bettino Craxi" (ma quando ci sono passato io una mano ignota aveva corretto a pennarello "Bettino" in "Bottino").
paolo1951 ha scritto:Preterizione...http://it.wikipedia.org/wiki/Preterizioneuoz ha scritto:Non commenterò, ma mettere un fiore sulla tomba di Craxi...
Anche se non proprio a chiare lettere.
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Re: I costi della Chiesa
uoz ha scritto:Curioso, perchè la cifra stanziata dallo stato per il sostentamento del clero (non stiamo parlando di catechesi\esigenze di culto\diocesi) è molto più alta. Forse la divisione non è equa e c'è qualche alto porporato che ha un tenore di vita meno sobrio del tuo, con necessità di stipendi maggiori.don alberto ha scritto:
il mio (poiché è questo la domanda) per il 36% (=200 euro mensili circa) dall'ottopermille.
pensi che non ce la farei anche senza?
no, una parte si prende dalle offerte della parrocchia (un tanto a cranio),
il resto, per arrivare alla cifra stabilita, viene da altrove (tra cui ottopermille).
se la parrocchia ha molti abitanti, la cifra integrativa è bassa.
(o i preti sono mdi più di quel che si pensa)
invece >
ho scavolato alla grande, confomndendomi sulle percentuali
la precisazione qui sotto
Re: I costi della Chiesa
Don Alberto, hai celebrato messa con un intero fiasco di vino?don alberto ha scritto:...
(o i preti sono mdi più di quel che si pensa)
invece >
ho scavolato alla grande, confomndendomi sulle percentuali
la precisazione qui sotto
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Re: I costi della Chiesa
lupetta ha scritto:alby, da dove proviene il tuo stipendio?
mi rimangio quanto scritto sopra, ho incasinato le percentuali:
il 36% dell'ottopermille la cei lo destina al sostentamento del clero.
il nostro stipendio deriva in parte dalle offerte dei parrocchiani, integrate da altro fino ad arrivare alla cifra stabilita (per me parrebbe 1053),
e questo "altro" è globalmente formato:
-per circa l'85 % da questa cifra
-per il 13 % circa dai beni ex beneficiali
-per il 2 % dalle offerte liberali per questo scopo.
(quindi, per me:
parrocchia: 278
"altro": 775,
di cui circa 660 da ottopermille)
naturalmente mi guardo bene dal dirvi che sia aggiungono, se ci sono, le offerte per le Messe (10/20 euro di media?)
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Re: I costi della Chiesa
Minsky ha scritto:
Don Alberto, hai celebrato messa con un intero fiasco di vino?
io no, ma mi raccontarono che un pio prete consacrò una botte di vino, e ogni tanto andava in cantina a fare le sue devozioni.
poi intervenne il vescovo.
Re: I costi della Chiesa
Per partecipare alle funzioni cantiniere?don alberto ha scritto:Minsky ha scritto:
Don Alberto, hai celebrato messa con un intero fiasco di vino?
io no, ma mi raccontarono che un pio prete consacrò una botte di vino, e ogni tanto andava in cantina a fare le sue devozioni.
poi intervenne il vescovo.
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:il 36% dell'ottopermille la cei lo destina al sostentamento del clero.
Sì, certo. Solo solo il 35,7% è impiegato per gli stipendi dei sacerdoti, il 43,7% per esigenze di culto e solo il 20,7% per esigenze caritative e il resto per interventi nei paesi bisognosi.
EDIT: Era per esseri chiari nel complesso.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:
no, una parte si prende dalle offerte della parrocchia (un tanto a cranio),
il resto, per arrivare alla cifra stabilita, viene da altrove (tra cui ottopermille).
se la parrocchia ha molti abitanti, la cifra integrativa è bassa.
(o i preti sono mdi più di quel che si pensa)
invece >
ho scavolato alla grande, confomndendomi sulle percentuali
la precisazione qui sotto
Siccome hai fatto un po' di casino, non ho capito se e quale cifra contesti nel mio intervento. Quel 36% di cui parli è esattamente la cifra che ho quotato (perchè l'ho presa dal bilancio Cei 2010), quindi se solo 200 euri del tuo stipendio fossero derivati dall'otto per mille ci sarebbe stato qualche problemino, o qualche vescovo a guadagnarne 5000.don alberto ha scritto:
mi rimangio quanto scritto sopra, ho incasinato le percentuali:
il 36% dell'ottopermille la cei lo destina al sostentamento del clero.
il nostro stipendio deriva in parte dalle offerte dei parrocchiani, integrate da altro fino ad arrivare alla cifra stabilita (per me parrebbe 1053),
e questo "altro" è globalmente formato:
-per circa l'85 % da questa cifra
-per il 13 % circa dai beni ex beneficiali
-per il 2 % dalle offerte liberali per questo scopo.
(quindi, per me:
parrocchia: 278
"altro": 775,
di cui circa 660 da ottopermille)
naturalmente mi guardo bene dal dirvi che sia aggiungono, se ci sono, le offerte per le Messe (10/20 euro di media?)
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Re: I costi della Chiesa
È sorprendente vedere come la Chiesa cattolica abbia a cuore i poveri e quanto tenga a distinguersi da essi. Giovanni Soriano
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Re: I costi della Chiesa
Don io intanto ci tengo a dissociarmi dai compagni che mi hanno preceduto, a me proprio non interessa quanto sia il tuo stipendio come prete... e penso pure che se non hai la fortuna di essere in una sede di quelle "ambite", il tuo stipendio sia senz'altro modesto...don alberto ha scritto:lupetta ha scritto:alby, da dove proviene il tuo stipendio?
mi rimangio quanto scritto sopra, ho incasinato le percentuali:
il 36% dell'ottopermille la cei lo destina al sostentamento del clero.
il nostro stipendio deriva in parte dalle offerte dei parrocchiani, integrate da altro fino ad arrivare alla cifra stabilita (per me parrebbe 1053),
e questo "altro" è globalmente formato:
-per circa l'85 % da questa cifra
-per il 13 % circa dai beni ex beneficiali
-per il 2 % dalle offerte liberali per questo scopo.
(quindi, per me:
parrocchia: 278
"altro": 775,
di cui circa 660 da ottopermille)
naturalmente mi guardo bene dal dirvi che sia aggiungono, se ci sono, le offerte per le Messe (10/20 euro di media?)
Però ti faccio una domanda: secondo te è giusto che questo stipendio sia, almeno in buona parte, pagato dalla stato e quindi anche dagli "evasori fiscali atei" (*)come me? Non sarebbe più equo che a pagarlo fossero invece solo i cattolici?
Nota (*: ... parlo ironicamente di "evasori fiscali", ma in realtà intendevo riferirmi a tutti coloro che le tasse le pagano veramente mettendo mano al portafoglio o al loro c/c bancario... e non si limitano ad un finzione contabile di "dare/avere"....
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:Minsky ha scritto:
Don Alberto, hai celebrato messa con un intero fiasco di vino?
io no, ma mi raccontarono che un pio prete consacrò una botte di vino, e ogni tanto andava in cantina a fare le sue devozioni.
poi intervenne il vescovo.
Vero. La storia completa la trovi qui
http://atei.forumitalian.com/t2087p160-jokes-jokes-jokes#100323
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Re: I costi della Chiesa
Cosworth117 ha scritto:don alberto ha scritto:il 36% dell'ottopermille la cei lo destina al sostentamento del clero.
Sì, certo. Solo solo il 35,7% è impiegato per gli stipendi dei sacerdoti, il 43,7% per esigenze di culto e solo il 20,7% per esigenze caritative e il resto per interventi nei paesi bisognosi.
sì, ma questo riguarda l'ottopermille.
per la carità e le missioni è un fiume continuo di offerte, iniziative, mercatini, raccolte per emergenze ecc ecc (se ci vuoi credere), che non sarà mai contabilizzata.
(e poi, sempre continuando con la difesa d'ufficio, là, l'euro vale molto più che qua)
Re: I costi della Chiesa
uoz ha scritto:
Siccome hai fatto un po' di casino, non ho capito se e quale cifra contesti nel mio intervento. Quel 36% di cui parli è esattamente la cifra che ho quotato (perchè l'ho presa dal bilancio Cei 2010), quindi se solo 200 euri del tuo stipendio fossero derivati dall'otto per mille ci sarebbe stato qualche problemino, o qualche vescovo a guadagnarne 5000.
non contesto il tuo intervento, contesto il mio.
non è che il 36 % del mio stipendio viene dall'ottopermille (come io avevo scritto),
ma il 36% dell'ottopermille va nel calderone da cui si prendono (per l'85 %) gli stipendi.
Sono cose diverse.
Re: I costi della Chiesa
paolo1951 ha scritto:
Però ti faccio una domanda: secondo te è giusto che questo stipendio sia, almeno in buona parte, pagato dalla stato e quindi anche dagli "evasori fiscali atei" (*)come me? Non sarebbe più equo che a pagarlo fossero invece solo i cattolici?
sì, quando ho capito l'equivoco in cui ero caduto (e anche perché di recente se ne è parlato in un incontro tra di noi, in cui ero .. preparatissimo), ci sono rimasto abbastanza male.
la difesa d'ufficio pensa che preveda il ricordo di tutti i beni della Chiesa che lo stato ha incamerato e di cui continua in certo modo a pagare l'affitto,
oltre soprattutto al fatto che la Chiesa sul territorio c'è (sto pensando che quando muore qualcuno, soprattutto giovani io ci vado, il sindaco no), mantiene tanti beni artistici e culturali, fa sicuramente da ammortizzatore sociale (se ho capito cosa vuol dire) ... e forse addormenta anche le coscienze.
Poi la cosa peggiore è attaccarsi ai soldi: le cure dimagranti fanno solo bene.
e la fiducia nei laici ancora di più.
In Corea non c'è certo l'ottopermille ma, mi diceva una suora che c'è stata, i (pochi) cattolici garantiscono, per esempio, ai loro preti auto ed autista ... .
Re: I costi della Chiesa
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Re: I costi della Chiesa
Ecco proprio questo volevo dire! ...questi Cattolici italiani hanno una fede forse capace di "muovere le montagne" ma non sufficiente a far aprire loro "spontaneamente" il portafoglio!don alberto ha scritto:paolo1951 ha scritto:
Però ti faccio una domanda: secondo te è giusto che questo stipendio sia, almeno in buona parte, pagato dalla stato e quindi anche dagli "evasori fiscali atei" (*)come me? Non sarebbe più equo che a pagarlo fossero invece solo i cattolici?
sì, quando ho capito l'equivoco in cui ero caduto (e anche perché di recente se ne è parlato in un incontro tra di noi, in cui ero .. preparatissimo), ci sono rimasto abbastanza male.
la difesa d'ufficio pensa che preveda il ricordo di tutti i beni della Chiesa che lo stato ha incamerato e di cui continua in certo modo a pagare l'affitto,
oltre soprattutto al fatto che la Chiesa sul territorio c'è (sto pensando che quando muore qualcuno, soprattutto giovani io ci vado, il sindaco no), mantiene tanti beni artistici e culturali, fa sicuramente da ammortizzatore sociale (se ho capito cosa vuol dire) ... e forse addormenta anche le coscienze.
Poi la cosa peggiore è attaccarsi ai soldi: le cure dimagranti fanno solo bene.
e la fiducia nei laici ancora di più.
In Corea non c'è certo l'ottopermille ma, mi diceva una suora che c'è stata, i (pochi) cattolici garantiscono, per esempio, ai loro preti auto ed autista ... .
Circa invece la capacità di mantenere "tanti beni artistici e culturali"... io ti do perfettamente ragione, e lì sì che vedrei molto di buon occhio che lo stato facesse delle convenzioni a titolo oneroso (oneroso per lo stato...) affinché si affidassero in gestione al Vaticano molti dei nostri beni artistico-culturali... visitando Roma, ho dovuto tristemente costatare la disperata condizione in cui versa ciò che è affidato alla sovraintendenza italiana, rispetto a quello affidato alla sovraintendenza vaticana! (... per fare un esempio: mausoleo di Cecilia Metella a pochi passi dalle catacombe di S.Callisto o da quelle di S.Sebastiano).
Non ti seguo invece sulla questione dell'incameramento dei beni dopo la conquista dello Stato pontificio... piaccia o no, esiste un diritto di conquista... il beato Pio IX, non ha dato in affitto un bel nulla... non ha voluto firmare nessun contratto con lo Stato italiano... quello che abbiamo ce lo siamo presi con la forza e quindi oggi nulla è dovuto!
E' questo un "sacro santo" principio che "legittima" l'attuale stato di Israele, come lo legittimò in epoca biblica... che legittima il fatto che i Cristiani siano oggi "proprietari" di moltissimi ex templi pagani, ... non starmi per favore a scimmiottare Benito Mussolini con il suo "ritornando dove già fummo", "mare nostrum", ecc.
Anche come "presenza sul territorio"... vale quanto ho detto per i beni culturali... ok si può considerare l'opportunità di dare alla chiesa un contributo specifico per certi servizi, ma sottoponendo quel contributo a specifiche condizioni!
A me non va per esempio che con i soldi dello stato si paghino assistenti sociali che vanno ad infastidire le donne che stanno per abortire... e magari lo fanno già con dolore!
Al mio funerale (civile), se qualche amico prete vorrà partecipare spero lo farà a titolo personale... appunto perché eravamo amici.
PS: purtroppo i miei amici preti sono già quasi tutti morti prima di me...
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Re: I costi della Chiesa
paolo1951 ha scritto:
PS: purtroppo i miei amici preti sono già quasi tutti morti prima di me...
noi ... NON siamo amici ... vero?
Re: I costi della Chiesa
Perché mai dici NON... però vedi gli amici a cui alludevo erano persone che ho visto in carne e ossa... vedi è facile in fondo essere amici (o anche nemici) su internet, ma nella realtà NON virtuale (e terrena!) è molto diverso e molto più complicato...don alberto ha scritto:paolo1951 ha scritto:
PS: purtroppo i miei amici preti sono già quasi tutti morti prima di me...
noi ... NON siamo amici ... vero?
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:paolo1951 ha scritto:
PS: purtroppo i miei amici preti sono già quasi tutti morti prima di me...
noi ... NON siamo amici ... vero?
Tranquillo Alberto, non è l'amicizia di paolo1951 a portar male...
Ospite- Ospite
Re: I costi della Chiesa
... che imbecille che sono... non avevo mica capito!Odis89 ha scritto:don alberto ha scritto:paolo1951 ha scritto:
PS: purtroppo i miei amici preti sono già quasi tutti morti prima di me...
noi ... NON siamo amici ... vero?
Tranquillo Alberto, non è l'amicizia di paolo1951 a portar male...
... comunque tranne uno (che era purtroppo l'amico più caro)... gli altri sono morti ben vecchi... uno quasi centenario...
PS: ma poi... hai così paura ad andare a rapporto dal Capo?
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Re: I costi della Chiesa
Avvenire, giovedì 15 dicembre, pagina 12:
Video bufala, ecco la ricevuta dell’Ici
I radicali denunciano l’evasione della Casa del Clero.
Tutti ci credono.
Ma è un falso
Il filmato raccolto segretamente da Staderini, che visita alcune piccole camere date in affitto, si conclude affermando che vi è una scorrettezza fiscale in quanto si tratterebbe di «un albergo» Le ricevute che mostriamo smontano la mistificazione
« Alberghi 'vaticani' che non pagano l’Ici. La prova video». E che prova! Primi giorni di settembre. Il commando radicale è guidato dal feldmaresciallo in persona, Mario Staderini, con sergente appresso armato di telecamerina nascosta. Incursione alla Casa del Clero in via San Tomaso, nel centro di Milano. Motivo dell’audace blitz: «Cappato (Marco, radicale, consigliere comunale,
ndr) ha ottenuto dal Comune di Milano l’elenco degli immobili esenti Ici, ad esempio la Casa del Clero, in pieno centro di Milano». Staderini entra e chiede alla portinaia, una suora filippina da poco giunta in Italia, se c’è una stanza libera per lui, laico. E...
La Casa del Clero fa parte del complesso della Chiesa Rettorile di San Tommaso Apostolo. Alla fine degli anni Cinquanta, diventa casa per i preti diocesani: quelli a servizio della diocesi che non risiedono in una parrocchia; quelli, ormai anziani, che una parrocchia non l’hanno più. Oggi la Casa ospita 23 preti, 14 dei quali hanno più di 80 anni, e due ne hanno 90. L’edificio principale ha 8 piani, con 2 appartamentini per piano (uno è occupato dalla comunità delle suore che prestano servizio presso la Casa). Un adiacente edificio secondario ha 3 piani con 25 camerette. L’edificio principale è tutto occupato. Quello secondario ha una decina di stanze libere per ospiti di passaggio, in genere preti, ma anche laici, per lo più professori universitari e amici dei preti residenti. La suora filippina del filmato fa vedere a Staderini una di queste poche, sobrie camerette. Un albergo? No, una residenza con alcune stanze a disposizione, eccezionalmente, di qualche ospite. E l’Ici?
Ieri mattina, Rai3, ore 9,15. La seconda parte di 'Agorà', la trasmissione condotta da Andrea Vianello, è dedicata a Chiesa e Ici. Staderini sorride sicuro e ribadisce: «La Casa del clero di Milano non paga l’Ici, eppure è un albergo». Come convincerlo del contrario? L’unica è mostrargli le ricevute dei pagamenti. La casa non è ubicata forse in via san Tomaso, l’apostolo duro da convincere? Eccole qua, allora, le ricevute. La Casa del clero paga e ha sempre pagato: 6.710 euro all’anno fino al 2009, quando ci si accorge che sull’immobile grava un vincolo monumentale e quindi – come tutti gli edifici simili, chiunque ne sia il proprietario – versa una tassa ridotta: 2.435 euro.
Cappato assicura che la Casa del clero è «esente Ici». Staderini non ha dubbi: non paga. Com’è possibile che si siano sbagliati così clamorosamente? Bastava, anziché raggirare una suora filippina, chiedere di don Paolo Sartor, rettore della Chiesa e responsabile della Casa. E tutto sarebbe finito lì. Quanto al Comune di Milano, nell’aprile del 2010 la Chiesa Rettorile è stata perfino oggetto di un’indagine che ha coinvolto una sessantina di parrocchie, per verificare il versamento dell’imposta nel periodo 2005-2009.
Verità ristabilita, giustizia fatta? Non esattamente. Il video ormai gira incontrollato sul web. A riprova di come funzioni la disinformazione: tutti evasori a prescindere, per ideologia e pregiudizio. E prove clamorose come questa? Serviranno a qualcosa? Il video sarà ritirato, gli sarà aggiunta una postilla, l’errore verrà corretto da chi l’ha commesso? La risposta, cantava il poeta, è perduta nel vento.
sempre ieri: trento con 230.000 euro, cagliari ecc
su avvenire di oggi, sempre a pag 12, diocesi di padova con 660.000 euro e altro
Video bufala, ecco la ricevuta dell’Ici
I radicali denunciano l’evasione della Casa del Clero.
Tutti ci credono.
Ma è un falso
Il filmato raccolto segretamente da Staderini, che visita alcune piccole camere date in affitto, si conclude affermando che vi è una scorrettezza fiscale in quanto si tratterebbe di «un albergo» Le ricevute che mostriamo smontano la mistificazione
« Alberghi 'vaticani' che non pagano l’Ici. La prova video». E che prova! Primi giorni di settembre. Il commando radicale è guidato dal feldmaresciallo in persona, Mario Staderini, con sergente appresso armato di telecamerina nascosta. Incursione alla Casa del Clero in via San Tomaso, nel centro di Milano. Motivo dell’audace blitz: «Cappato (Marco, radicale, consigliere comunale,
ndr) ha ottenuto dal Comune di Milano l’elenco degli immobili esenti Ici, ad esempio la Casa del Clero, in pieno centro di Milano». Staderini entra e chiede alla portinaia, una suora filippina da poco giunta in Italia, se c’è una stanza libera per lui, laico. E...
La Casa del Clero fa parte del complesso della Chiesa Rettorile di San Tommaso Apostolo. Alla fine degli anni Cinquanta, diventa casa per i preti diocesani: quelli a servizio della diocesi che non risiedono in una parrocchia; quelli, ormai anziani, che una parrocchia non l’hanno più. Oggi la Casa ospita 23 preti, 14 dei quali hanno più di 80 anni, e due ne hanno 90. L’edificio principale ha 8 piani, con 2 appartamentini per piano (uno è occupato dalla comunità delle suore che prestano servizio presso la Casa). Un adiacente edificio secondario ha 3 piani con 25 camerette. L’edificio principale è tutto occupato. Quello secondario ha una decina di stanze libere per ospiti di passaggio, in genere preti, ma anche laici, per lo più professori universitari e amici dei preti residenti. La suora filippina del filmato fa vedere a Staderini una di queste poche, sobrie camerette. Un albergo? No, una residenza con alcune stanze a disposizione, eccezionalmente, di qualche ospite. E l’Ici?
Ieri mattina, Rai3, ore 9,15. La seconda parte di 'Agorà', la trasmissione condotta da Andrea Vianello, è dedicata a Chiesa e Ici. Staderini sorride sicuro e ribadisce: «La Casa del clero di Milano non paga l’Ici, eppure è un albergo». Come convincerlo del contrario? L’unica è mostrargli le ricevute dei pagamenti. La casa non è ubicata forse in via san Tomaso, l’apostolo duro da convincere? Eccole qua, allora, le ricevute. La Casa del clero paga e ha sempre pagato: 6.710 euro all’anno fino al 2009, quando ci si accorge che sull’immobile grava un vincolo monumentale e quindi – come tutti gli edifici simili, chiunque ne sia il proprietario – versa una tassa ridotta: 2.435 euro.
Cappato assicura che la Casa del clero è «esente Ici». Staderini non ha dubbi: non paga. Com’è possibile che si siano sbagliati così clamorosamente? Bastava, anziché raggirare una suora filippina, chiedere di don Paolo Sartor, rettore della Chiesa e responsabile della Casa. E tutto sarebbe finito lì. Quanto al Comune di Milano, nell’aprile del 2010 la Chiesa Rettorile è stata perfino oggetto di un’indagine che ha coinvolto una sessantina di parrocchie, per verificare il versamento dell’imposta nel periodo 2005-2009.
Verità ristabilita, giustizia fatta? Non esattamente. Il video ormai gira incontrollato sul web. A riprova di come funzioni la disinformazione: tutti evasori a prescindere, per ideologia e pregiudizio. E prove clamorose come questa? Serviranno a qualcosa? Il video sarà ritirato, gli sarà aggiunta una postilla, l’errore verrà corretto da chi l’ha commesso? La risposta, cantava il poeta, è perduta nel vento.
sempre ieri: trento con 230.000 euro, cagliari ecc
su avvenire di oggi, sempre a pag 12, diocesi di padova con 660.000 euro e altro
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Re: I costi della Chiesa
paolo1951 ha scritto:
PS: ma poi... hai così paura ad andare a rapporto dal Capo?
Sì.
ho perso tanto di quel tempo in vita mia che mezzo basterebbe per meritarsi l'inferno.
Ogni giorno in più è un'occasioncella per cercare di riparare
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Re: I costi della Chiesa
Ovvio che non avevi capito l'allusione, è evidente che tu non hai la formattazione misticosuperstiziosapotropaica dell'amico Don Alberto!paolo1951 ha scritto:
... che imbecille che sono... non avevo mica capito!
... comunque tranne uno (che era purtroppo l'amico più caro)... gli altri sono morti ben vecchi... uno quasi centenario...
PS: ma poi... hai così paura ad andare a rapporto dal Capo?
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:
Video bufala, ecco la ricevuta dell’Ici
I radicali denunciano l’evasione della Casa del Clero.
Tutti ci credono.
Ma è un falso
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Re: I costi della Chiesa
Non solo ICI: la chiesa beneficerà anche della mancata rivalutazione delle rendite (fonte)
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Re: I costi della Chiesa
mmmmmmm...
(libera interpretazione)
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Re: I costi della Chiesa
Per chi aveva qualche speranza (credo nessuno)
CVD
ansa ha scritto:Bocciati due ordini del giorno che impegnavano il governo a imporre l'Imu sugli immobili della Chiesa, ne ha accolto uno che chiede di definire la questione
CVD
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Re: I costi della Chiesa
relata refero (la telenovela continua)
Avvenire, Domenica 18 dicembre, pagina 9
Milano Casa del clero, già dati al Comune 110mila euro
DA MILANO UMBERTO FOLENA
I l primo dato incontrovertibile: la «Casa del clero» ovvero la chiesa rettorile di San Tommaso, per gli immobili di sua proprietà o concessile in uso, ha sinora versato al Comune di Milano circa 110 mila euro di Ici. Negare questo o affermare che «non paga l’Ici» è una calunnia. Secondo: il video realizzato dai radicali è teso a offrire un’immagine parzialissima di via San Tomaso 2, sede della struttura, che non è un albergo, non ha insegne e non è aperta al pubblico. La «Casa del clero» dà ospitalità a sacerdoti anziani, ormai senza parrocchia, preti in servizio nell’arcidiocesi ambrosiana, pochi sacerdoti e religiosi di passaggio; ancor meno laici legati alle organizzazioni cattoliche accolti per una o al massimo due notti, un’ottantina di presenze nell’intero 2010. Perché mai Mario Staderini, che certo non è impegnato in una realtà cattolica, si è rivolto a una struttura non aperta al pubblico? Forse perché sa che preti e suore quando qualcuno bussa aprono comunque?
Sottolineature e domande impellenti e dovute, dopo la replica di venerdì di Staderini, segretario dei Radicali italiani, a ciò che i responsabili della Casa del clero hanno dichiarato ad Avvenire. Replica in cui sono contenute notizie a metà e a meno della metà. È vero che la «Fondazione opera aiuto fraterno», proprietaria di una porzione di via San Tomaso 2, non è tenuta a pagare l’Ici, ma perché ha ceduto il diritto di superficie alla chiesa rettorile, e la legge stabilisce che in questi casi l’imposta deve essere versata non dal proprietario ma dal titolare del diritto di superficie. La chiesa rettorile è dunque l’unico soggetto tenuto a versare l’imposta, e la versa. Ma non per gli spazi destinati all’accoglienza stabile del clero diocesano, che ne sono esenti. Una parte del complesso è costituita da due locali, affittati a un bar e a una scuola di lingue, e da un seminterrato adibito a deposito. La chiesa rettorile paga l’Ici, appunto, su questa porzione. La «Casa del clero» – va ripetuto – è costituita da un edificio di otto piani e da uno di tre. Quello di otto piani ha 16 piccoli appartamenti per sacerdoti, in gran parte anziani, di 80 anni e oltre. Quello di tre ha due piani con camere più piccole, sempre per preti che vi dimorano stabilmente, più un piano per gli ospiti temporanei.
La circolare del 2009 del Ministero delle Finanze precisa quali sono le modalità di svolgimento delle attività agevolate (in questo caso quella ricettiva) tali per cui si possa affermare che esse sono svolte in maniera «non esclusivamente commerciale». Per la ricettività complementare la circolare richiede che l’ospitalità sia offerta a una categoria predefinita di soggetti e che le rette richieste siano significativamente inferiori ai prezzi di mercato. La chiesa rettorile ha ritenuto e ritiene che la propria attività di accoglienza corrispondesse a quanto richiesto dalla legge. Se poi il Comune di Milano – che ha svolto verifiche e finora mai ha sollevato eccezioni – volesse condurre ulteriori accertamenti, troverà la consueta massima disponibilità. Questi sono i fatti. Con un’aggiunta: in questi anni la struttura ha pagato un’Ici perfino superiore a quella che la legge le avrebbe consentito, perché soltanto dal 2010 ha applicato la tariffa agevolata prevista per tutti gli edifici con vincolo monumentale.
(continua?)
Avvenire, Domenica 18 dicembre, pagina 9
Milano Casa del clero, già dati al Comune 110mila euro
DA MILANO UMBERTO FOLENA
I l primo dato incontrovertibile: la «Casa del clero» ovvero la chiesa rettorile di San Tommaso, per gli immobili di sua proprietà o concessile in uso, ha sinora versato al Comune di Milano circa 110 mila euro di Ici. Negare questo o affermare che «non paga l’Ici» è una calunnia. Secondo: il video realizzato dai radicali è teso a offrire un’immagine parzialissima di via San Tomaso 2, sede della struttura, che non è un albergo, non ha insegne e non è aperta al pubblico. La «Casa del clero» dà ospitalità a sacerdoti anziani, ormai senza parrocchia, preti in servizio nell’arcidiocesi ambrosiana, pochi sacerdoti e religiosi di passaggio; ancor meno laici legati alle organizzazioni cattoliche accolti per una o al massimo due notti, un’ottantina di presenze nell’intero 2010. Perché mai Mario Staderini, che certo non è impegnato in una realtà cattolica, si è rivolto a una struttura non aperta al pubblico? Forse perché sa che preti e suore quando qualcuno bussa aprono comunque?
Sottolineature e domande impellenti e dovute, dopo la replica di venerdì di Staderini, segretario dei Radicali italiani, a ciò che i responsabili della Casa del clero hanno dichiarato ad Avvenire. Replica in cui sono contenute notizie a metà e a meno della metà. È vero che la «Fondazione opera aiuto fraterno», proprietaria di una porzione di via San Tomaso 2, non è tenuta a pagare l’Ici, ma perché ha ceduto il diritto di superficie alla chiesa rettorile, e la legge stabilisce che in questi casi l’imposta deve essere versata non dal proprietario ma dal titolare del diritto di superficie. La chiesa rettorile è dunque l’unico soggetto tenuto a versare l’imposta, e la versa. Ma non per gli spazi destinati all’accoglienza stabile del clero diocesano, che ne sono esenti. Una parte del complesso è costituita da due locali, affittati a un bar e a una scuola di lingue, e da un seminterrato adibito a deposito. La chiesa rettorile paga l’Ici, appunto, su questa porzione. La «Casa del clero» – va ripetuto – è costituita da un edificio di otto piani e da uno di tre. Quello di otto piani ha 16 piccoli appartamenti per sacerdoti, in gran parte anziani, di 80 anni e oltre. Quello di tre ha due piani con camere più piccole, sempre per preti che vi dimorano stabilmente, più un piano per gli ospiti temporanei.
La circolare del 2009 del Ministero delle Finanze precisa quali sono le modalità di svolgimento delle attività agevolate (in questo caso quella ricettiva) tali per cui si possa affermare che esse sono svolte in maniera «non esclusivamente commerciale». Per la ricettività complementare la circolare richiede che l’ospitalità sia offerta a una categoria predefinita di soggetti e che le rette richieste siano significativamente inferiori ai prezzi di mercato. La chiesa rettorile ha ritenuto e ritiene che la propria attività di accoglienza corrispondesse a quanto richiesto dalla legge. Se poi il Comune di Milano – che ha svolto verifiche e finora mai ha sollevato eccezioni – volesse condurre ulteriori accertamenti, troverà la consueta massima disponibilità. Questi sono i fatti. Con un’aggiunta: in questi anni la struttura ha pagato un’Ici perfino superiore a quella che la legge le avrebbe consentito, perché soltanto dal 2010 ha applicato la tariffa agevolata prevista per tutti gli edifici con vincolo monumentale.
(continua?)
Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:
(continua?)
Si continua...
Hai presente
Non rubare
Non dire falsa testimonianza
Non desiderare la roba d'altri
Volete mettervi al riparo dal chiacchericcio?
Rinunciate a qualsiasi sovvenzione, finanziamento o soldo pubblico affidatevi solo a contributi essenzialmente volontari e sareste certi che nessuno sarebbe mai in grado di attaccarvi su quelle tre vocette qui sopra che il vostro profeta vi ha insegnato.
Semplice no?
Evitereste di apparire (lo siete) una casta di favoriti, io per la multinazionale della salvezza dell'anima non voglio sborsare un cent, ne' diretto ne' indiretto. Chiaro?
Sarebbe un bel gesto da parte vostra rinunciare a tutta quella impalcatura di leggi truffaldine che vi permettono di incassare tutto quel denaro e ripeto, risultereste immacolati nei confronti della gente tutta e soprattutto verso la vostra divinita'.
Ramen.
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Re: I costi della Chiesa
è sempre stato chiaro.
purtroppo la grazia delle persecuzioni e degli espropri è rara.
purtroppo la grazia delle persecuzioni e degli espropri è rara.
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Re: I costi della Chiesa
... proprio rara forse no... ma i papi hanno sempre replicato a suon di scomuniche ed interdetti... cose che ieri, ma anche oggi, fanno molto male ad un politico!don alberto ha scritto:è sempre stato chiaro.
purtroppo la grazia delle persecuzioni e degli espropri è rara.
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«Tantum religio potuit suadere malorum»
Lucrezio Caro - De rerum natura
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
(epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio)
Re: I costi della Chiesa
Dipendesse da me, sarei pronto a dispensarvene a piene mani, di quella grazia.don alberto ha scritto:è sempre stato chiaro.
purtroppo la grazia delle persecuzioni e degli espropri è rara.
Per contro, ipocrisia e menzogna non vi fanno di bisogno.
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:è sempre stato chiaro.
purtroppo la grazia delle persecuzioni e degli espropri è rara.
Oggi giorno la vedo dura per nuovi martiri.
Inciuci, combine, uomini al posto giusto, accordi sottobanco con la politica compiacente e tornacontista vi mettono ben al riparo, anzi c'e' da guadagnare e lo sapete bene.
La', dove non potete farlo, e mi riferisco a quei luoghi dove trovate ambienti ostili, riuscite perfettamente ad essere ancora in grazia di dio.
(Cina o qualche paese arabo insegna)
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Re: I costi della Chiesa
*Valerio* ha scritto:
Inciuci, combine, uomini al posto giusto, accordi sottobanco con la politica compiacente e tornacontista vi mettono ben al riparo, anzi c'e' da guadagnare e lo sapete bene.
dove ci guadagniamo qualcosa, è stare con semplicità con la gente
Re: I costi della Chiesa
Volevo fare una domanda semplice a don Alberto.
Io abito a Verona e oltre al costo di costruzione delle chiese ed ad eventuali restauri (che se non erro sono costi a carico di tutti), perchè se un turista visitando Verona vuole entrare in chiesa (escluso le ore delle funzioni) deve pagare il biglietto di ingresso?
Possibile che con tutti i soldi che entrano nelle casse del Vaticano devono continuamente fregare soldi ai poveri cittadini?
P.S. Non ho letto tutti i post.
Io abito a Verona e oltre al costo di costruzione delle chiese ed ad eventuali restauri (che se non erro sono costi a carico di tutti), perchè se un turista visitando Verona vuole entrare in chiesa (escluso le ore delle funzioni) deve pagare il biglietto di ingresso?
Possibile che con tutti i soldi che entrano nelle casse del Vaticano devono continuamente fregare soldi ai poveri cittadini?
P.S. Non ho letto tutti i post.
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Re: I costi della Chiesa
mecca domenico ha scritto:Volevo fare una domanda semplice a don Alberto.
Io abito a Verona e oltre al costo di costruzione delle chiese ed ad eventuali restauri (che se non erro sono costi a carico di tutti), perchè se un turista visitando Verona vuole entrare in chiesa (escluso le ore delle funzioni) deve pagare il biglietto di ingresso?
Possibile che con tutti i soldi che entrano nelle casse del Vaticano devono continuamente fregare soldi ai poveri cittadini?
P.S. Non ho letto tutti i post.
-ogni diocesi/parrocchia si arrangia da sè
-ammesso che in vaticano entri un fiume di soldi, vanno a Chiese più povere e bisognose e più per la gente che per i detersivi
(-lo stesso si potrebbe dire per lo stato: perché non devolve per i beni artistici almeno il costo di un bombardiere?)
-se vedessi le bollette della luce che arrivano e le fatture delle imprese di pulizia, ti renderesti conto
-idem per quanto riguarda manutenzione e restauri
-anni fa sono venuto e il prezzo era più che democratico
Re: I costi della Chiesa
Giurista pensatore ha scritto:Questa è una visione ingenua e riduttiva della realtà ecclesiastica. La Chiesa non si limita alle attività caritatevoli a favore dei poveri (delle quali, in ogni caso, non detiene il monopolio), ma costituisce anche un gruppo di pressione sulla politica nazionale ed internazionale, soprattutto in materia di famiglia, di diritti civili e di ricerca scientifica, tentando sfacciatamente di spacciare la propria (legittima, ma) soggettiva visione del mondo come Verità assoluta vincolante per tutti, laddove essa non ha alcun riscontro obiettivo e si fonda unicamente sull'accettazione acritica della Scrittura (della cui riconducibilità a Dio nulla è dato sapere con certezza, ammesso e non concesso che Dio esista) e del Magistero costruito su di essa in modo quantomeno dubbio (selezione dei Vangeli, interpolazione dei testi, interpretazioni orientate dalla volontà di consolidare il potere del pontefice contro quello temporale dello Stato). La Chiesa, inoltre, svolge proficue attività commerciali, godendo iniquamente di privilegi fiscali che alterano la concorrenza. Non vedo perché le quote dell'8x1000 non espressamente destinate debbano comunque essere distribuite tra le varie confessioni, anziché andare allo Stato, trattandosi di quote di tributi erariali. Non vedo perché la scuola pubblica debba impartire lezioni specifiche sul Cattolicesimo, anziché mostrare, in una prospettiva culturale pluralista, la storia e l'evoluzione di tutti gli approcci al trascendente, non escluse le posizioni che lo trascurano o lo negano recisamente (agnosticismo, ateismo e simili). Non vedo con quale faccia la Chiesa possa pretendere di autoproclamarsi garante della moralità universale, quando essa è legata a doppio filo a personalità poco morali e molto potenti e danarose (Mussolini e altri dittatori, Calvi, Carboni, Banda della Magliana, Berlusconi etc.). No, signor sacerdote, la Chiesa è un'organizzazione di uomini composta di uomini che perseguono interessi di uomini. Nulla da eccepire (se non sussistono fatti illeciti), ma lo faccia a spese proprie e non a scrocco dello Stato.don alberto ha scritto:la "gente" sa che la parrocchia (che è poi la Chiesa che si incontra concretamente) è di tutti, e casa propria e che apre le sue porte a tutti,
sa che il parroco è sempre disponibile,
e vede anche che lavori e manutenzione sono a beneficio di tutti
(perché la Chiesa sono tutti)
Sottoscrivo a pieno quanto sopra. Quello dell'8xmille è il più grosso 'scherzo da prete' che la Chiesa Cattolica gioca ai contribuenti Italiani. E per questo considero meritoria e sacrosanta la campagna promossa dalla UAAR (Occhio x mille). E' tempo che la Chiesa smetta questo raggiro e adotti in tutto e per tutto il sistema tedesco, laddove chi desidera finanziare la propria Chiesa (Cattolica, Protestante, Sinagoga, et similia...) lo specifica nella propria dichiarazione dei redditi e paga egli (e solo egli) una maggiorazione calcolata sul suo imponibile. Chi non sbarra la casella della 'decima' non paga nulla in più (e non gli verranno impartiti i sacramenti, visto che il fisco tedesco comunica dettagliatamente alle varie confessioni chi le sovvenziona e chi no). Io sono a favore di questa iniziativa anche per altre ragioni che esulano dal punto di vista guiridico/morale. Sogno una Chiesa che viva interamente di Provvidenza e non di sovvenzioni para-statali perché questo ha trasformato i sacerdoti, né più, né meno, che in indolenti dipendenti statali. Che la loro chiesetta sia piena o vuota, non da loro grosse preoccupazioni, visto che la pagnotta è sempre garantita (e non commisurata). Con i patti Lateranensi Mussolini ha anestetizzato l'istituzione mettendola a libro paga. Che la cosa sia giocata sul filo del ricatto lo si vede anche dai fatti recenti, allorquando qualche prete si mette a dire cose che tutti i preti dovrebbero sempre dire, qualcuno in Parlamento agita lo spettro della revisione del Concordato.
Che il prete sia messo a cottimo.
Se riuscirete nell'intento, voi miei cari amici Atei dareste la più grande scossa all'istituzione che sia mai stata data dai tempi del Poverello d'Assisi.
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Re: I costi della Chiesa
sì,
siamo degli schifosi garantiti
(e ogni tanto ho anche la sfacciataggine di confessarlo)
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Re: I costi della Chiesa
uoz ha scritto:Spero che la tua risposta sia fatta in buona fede e ciò che ti porti a scrivere questo non sia altro che fiducia nell'istituzione di cui fai parte. Quindi che tu veda nelle strutture che godono di benefici fiscali punti di ristoro per l'anima o il corpo del povero o del pellegrino, quindi luoghi con un'utilità sociale, per questo agevolati dallo stato, oppure in una banca di proprietà del Vaticano una struttura necessaria alla gestione finanziaria di un complesso così grande.don alberto ha scritto:
no.
la attività commerciali di cui sono titolari persone fisiche e giuridiche italiane (anche ecclesiastiche) sono tassate (ici e ires)
e non ci sono esenzioni.
poi qualcuno fa il furbo e spaccia la "pensione di S. Passera" per la foresteria del convento che dà rifugio saltuariamente ai pellegrini che si sono persi.
e allora deve pagare ici e arretrati.
Se così non fosse, possiamo finirla qua.
Se invece è così, vorrei invitarti ad aprire gli occhi: come ti dicevo, non ci sono solo poche mele marce, poche eccezioni tra tanta brava gente, non è qualcuno a fare il furbo, è una prassi normale. Ovvero, tanto per fare un esempio, visto che una legge sporca e mal definita prevede agevolazioni fiscali per qualunque immobile che ospiti anche (e non solo) attività di culto, è sufficiente che in un albergo ci sia una foto della Madonna dove il mercoledì mattina si recita il rosario per accaparrarsi sgravi fiscali che i concorrenti laici non possono avere. E' una furbata? Può darsi, però perpetrata da circa l'87% di coloro che dovrebbero pagare le tasse regolarmente. Ora, scendendo alle opinioni personali, non mi si venga a dire che questa è stata una libera scelta di qualche parlamentare buono.
Questo per rimanere all'umanamente concepibile, senza voler andare ad infilarci in cose ben più sporche quali, appunto, le banche.
Domanda:
un 'arancione'...
...che metta su un alloggio per ospitare i suoi pellegrini e tappezzi le mura di foto e immagini del Bhudda avrebbe lo stesso trattamento fiscale di certi edifici analoghi della Chiesa Cattolica?
Lei, Don, come lo vedrebbe un Primo Emendamento all'Americana anche dentro alla nostra costituzione?
- Spoiler:
« Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the Government for a redress of grievances. »
« Il Congresso non promulgherà leggi che favoriscano qualsiasi religione, o che ne proibiscano la libera professione, o che limitino la libertà di parola, o di stampa; o il diritto delle persone di riunirsi pacificamente in assemblea, e di fare petizioni al governo per riparazione di torti »
Giusto per evitare che si sia tutti uguali. Ma che qualcuni finisca per essere più uguale degli altri...
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Re: I costi della Chiesa
don alberto ha scritto:sì,
siamo degli schifosi garantiti
(e ogni tanto ho anche la sfacciataggine di confessarlo)
No, no, facciamo i seri. Io le parlo da parrocchiano:
il sistema attuale è o non è una presa per il €ulo?
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Re: I costi della Chiesa
sì.holubice ha scritto:
Domanda:
un 'arancione'...
...che metta su un alloggio per ospitare i suoi pellegrini e tappezzi le mura di foto e immagini del Bhudda avrebbe lo stesso trattamento fiscale di certi edifici analoghi della Chiesa Cattolica?
non è la Chiesa cattolica ad avere un certo trattamento,
ma certi enti non commerciali
(sindacati, partiti, polisportive ...)
assolutamente ininfluente.Lei, Don, come lo vedrebbe un Primo Emendamento all'Americana anche dentro alla nostra costituzione?
p. es. i salesiani nascono come una società qualsiasi, perché allora erano sciolte e vietate le congregazioni religiose.
Re: I costi della Chiesa
holubice ha scritto:
Quello dell'8xmille è il più grosso 'scherzo da prete' che la Chiesa Cattolica gioca ai contribuenti Italiani. E per questo considero meritoria e sacrosanta la campagna promossa dalla UAAR (Occhio x mille).
Non avrei mai pensato di quotarti
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Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
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