Il futuro dell'umanità
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Re: Il futuro dell'umanità
Minsky ha scritto:
Una stima approssimativa ma attendibile suppone che il carico antropico attualmente sia pari a 1,5 Terre circa.
Vale a dire, l'Umanità sta consumando una volta e mezza le risorse disponibili sulla Terra.
Per questo credo che un passo indispensabile per l'umanità è la colonizzazione dei pianeti è l'utilizzo delle risorse dei corpi celesti a noi vicino.
Riuscissimo a recuperare ed utilizzare, futuro probabilmente remoto, le risorse anche solo del satellite Titano di Saturno, avremo un autonomia di migliaia di anni in quanto contiene 100 volte riserve di gas della terra e quindi figuriamoci utilizzare il resto del sistema solare. Anche se ora come ora, problemi vari è un idea praticamente quasi fuori luogo, ma credo unica ed indispensabile.
Borghese_Nero- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Titano sarà pieno di titanio, utilissimo per le protesi d'anca. Con l'umanità che invecchia un materiale di sicura necessità.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Ma soprattutto è l'ideale per realizzare auto sportive e velivoli, un vero spasso!
EVO- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Non dimentichiamo i telai delle bici da corsa eh
Devo uscire ragazzi, poi quando torno se mi ricordo unisco con l'era postindustriale
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Rasputin- ..............
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Dimentichi che le società umane sono basate su rapporti economici fra uomini e con l'ambiente, prima ancora che sui rapporti interpersonali.Tomhet ha scritto:Chiaramente la società per come è concepita al momento non andrà da nessuna parte, almeno ne sono abbastanza sicuro, visto l'andamento delle cose.
L'unificazione della razza umana a livello mondiale sono a mio parere il prossimo passo fondamentale da compiere, eliminando gli sfruttatori, che sfruttano gli sfruttati perchè quest'ultimi sono ignari di esserlo, quando potrebbero tranquillamente liberarsi tutti se solo non fossero drogati da quando sono in fasce a scontrarsi e ad odiare i propri pari di altri stati.
Se è vero che nel corso della storia ci sono sempre stati schiavi e padroni, ciò non significa che, sempre a mio parere, l'uomo non abbia raggiunto un organizzazione a livello mondiale tale da riuscire ad "evolversi" in quella direzione.
Poi magari un passo del genere richiede tempi ben più lunghi, la civiltà potrebbe essere un invenzione recentissima rapportata alla nostra futura data di scadenza.
Ok ma a mio parere arrivati a questo punto, solo una società veramente unità potrà affrontare i nostri attuali e futuri problemi con l'ambiente, come possiamo pensare di risolvere questi ultimi se non sappiamo neanche metterci d'accordo tutti sul da farsi.
Tomhet- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Come avviene sempre in natura. O si raggiunge un optimum economico relativamente e temporaneamente stabile in un determinato habitat o ci si estingue.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
ohh..ecco la cura!
Perche' aspettare il corso della natura ..come si dice, a Milano anche i disoccupati vanno di corsa..
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Creato+in+laboratorio+il+virus+letale+per+l%27umanit%C3%A0&idSezione=13525
Perche' aspettare il corso della natura ..come si dice, a Milano anche i disoccupati vanno di corsa..
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Creato+in+laboratorio+il+virus+letale+per+l%27umanit%C3%A0&idSezione=13525
Creato in laboratorio il virus letale per l'umanità
Deriva da quello dell'aviaria ma è molto più contagioso e letale. Forti polemiche.
Sta alimentando tesissime discussioni nel mondo scientifico la
notizia che in Olanda un team di scienziati dell'Erasmus Medical Centre
di Rotterdam ha sviluppato un nuovo virus che potrebbe essere in gradi
di sterminare almeno la metà della popolazione mondiale. L'agente
patogeno, letale ed estremamente contagioso, è stato creato partendo
dal virus dell'influenza aviaria A/h5n1 attraveso 5 modificazioni
genetiche ed avrebbe ora una capacità di diffusione molto più alta
dell'aviaria.
Il virus testato sui furetti
Il gruppo di ricercatori, guidati dal virologo Ron Fouchier,
per dimostrare le capacità di diffusione del virus ha condotto
esperimenti sui furetti, animali che hanno un sistema respiratorio molto
simile a quello degli essere umani. Lo stesso Fouchier ha sottolineato
che la variante ottenuta è uno dei virus più pericolosi che siano mai
stati prodotti.Oltre che in Olanda, ricerche simili sono al momento
condotte da esperti dell'università del Wisconsin (Usa) e di Tokyo
(Giappone), i cui risultati sono ancora in attesa di pubblicazione.
In mani sbagliate può divebtare un'arma
Ora il dibattito è se sia opportuno o meno pubblicare la ricerca. E
soprattutto ci si chiede se sia legittimo creare, a fini scientifici,
nuovi virus in laboratorio. Molti scienziati sono infatti preoccupati
che, se cadesse in mani sbagliate, il virus potrebbe trasformarsi in
un'arma biologica in grado di mettere in ginocchio il mondo.
Il virus prodotto per studiare meglio l'aviaria
Dall'Olanda il team di studiosi si difende dalle accuse precisando
che la ricerca fa parte di un ben più ampio programma mirato alla
comprensione del funzionamento e delle modalità di diffusione
dell'influenza aviaria, che ha già causato 500 morti nel mondo. Viene
però da chiedersi se fosse davvero necessario, per comprendere come
funziona questo virus tutto sommato finora pressoché innocuo, crearne
uno che può quasi portare all'estinzione del genere umano.
delfi68- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
io non capisco, con la genetica modificano le pianete (OGM), fanno diventare fluorescenti gli animali, fanno vivere topi e insetti della frutta 4 volte più a lungo, creano il virus più mortale del mondo e non riescono a modificare l'uomo?
(lo so che l'uomo è più complesso però boh, riescono a fare delle cose fantascientifiche con gli altri animali e con l'uomo niente)
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teto- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Piu' che altro non hanno ancora debellato il batterio della carie!!!
Se non e' un Gomblotto questo!!!
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delfi68- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Sarà che fare esperimenti sugli uomini è un tantino più complicato.teto ha scritto:io non capisco, con la genetica modificano le pianete (OGM), fanno diventare fluorescenti gli animali, fanno vivere topi e insetti della frutta 4 volte più a lungo, creano il virus più mortale del mondo e non riescono a modificare l'uomo?
(lo so che l'uomo è più complesso però boh, riescono a fare delle cose fantascientifiche con gli altri animali e con l'uomo niente)
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Nel futuro dell'umanità di certo cè che qualche disastro prima o poi arriva,che sia causato dall'uomo o no è ciclica la cosa,prima o poi spariremo.
Ci ritroveranno in mezzo a qualche sasso.
Ci ritroveranno in mezzo a qualche sasso.
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Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
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Re: Il futuro dell'umanità
Ci ritroveranno in mezzo a qualche sasso..
delfi68- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
delfi68 ha scritto:
Ci ritroveranno in mezzo a qualche sasso..
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Re: Il futuro dell'umanità
Sono d'accordo per la riduzione demografica, lo siamo tutti. Aldilà delle teorie della cospirazione, l'idea di vivere più a lungo mi piace ma stiamo consumando 1,4 rispetto alle risorse... basta ridurre le natalità ma se non ci riusciamo allora se i consumi non sono sostenibili già ora, inquieta aver letto che la volontà che domina l'universo indichi la vittoria del migliore e del più forte, la subordinazione del peggiore e del più debole (Mein Kampf).
Quando si tratta di sopravvivenza qualcuno si deve mettere da parte. Un po' come quelli che non supereranno le priorità per salvare le banche.
Sono state nostre scelte, del capitalismo occidentale, era lì mostro da combattere ed invece l'abbiamo rafforzato e cresciuto. Ciao Bella Ciao, Ciao.
Quando si tratta di sopravvivenza qualcuno si deve mettere da parte. Un po' come quelli che non supereranno le priorità per salvare le banche.
Sono state nostre scelte, del capitalismo occidentale, era lì mostro da combattere ed invece l'abbiamo rafforzato e cresciuto. Ciao Bella Ciao, Ciao.
SergioAD- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
A cosa serve creare un virus che ci stermina?
EVO- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Sarà che fare esperimenti sugli uomini è un tantino più complicato.teto ha scritto:io non capisco, con la genetica modificano le pianete (OGM), fanno diventare fluorescenti gli animali, fanno vivere topi e insetti della frutta 4 volte più a lungo, creano il virus più mortale del mondo e non riescono a modificare l'uomo?
(lo so che l'uomo è più complesso però boh, riescono a fare delle cose fantascientifiche con gli altri animali e con l'uomo niente)
allora mi immagino già il futuro tra 50 anni (se ci arriviamo), con l'ingegneria genetica i gatti e i cani vivranno fino a 40 anni, le piante trasformeranno l'energia del sole direttamente in energia elettrica per noi, le meduse potranno vivere sulla Luna e noi umani saremo sempre così e il cancro non sarà ancora sconfitto.
Comunque io non capisco le contraddizioni dell'uomo, si vuole salvare la natura però al contempo noi vogliamo viviamo di più e meglio, vogliamo che gli africani diventano ricchi, io non capisco più niente, noi siamo in 7 miliardi, se tutti noi fossimo ricchi come l'1 miliardo di persone dell'occidente la Terra collasserebbe, se vivessimo fino a 200 anni stessa cosa, alla fine la miglior soluzione sarebbe o vivere 200 anni e non fare nessun figlio e diminuire la popolazione o noi diventiamo poveri e diamo le nostre ricchezze al secondo mondo, non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca come molti vogliono
teto- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Antonio Turiel ha scritto:Costruire il futuro guardando le cose dall'alto8 Novembre 2011
Nel programma di Radio Libertad di giovedì scorso Juan Carlos Barba ha annunciato che questa settimana avremmo parlato delle misure che si dovrebbero prendere per adattarsi al futuro della Grande Scarsità. Siccome c'è stato un cambio di invitati (io stesso non potrò partecipare questa settimana), è possibile che ci sia anche un cambio di dibattito, anche se il tema in questione finirà un giorno per essere discusso. Inoltre, è una domanda assai logica che già è solita emergere nei discorsi sull'Oil Crash e che, semplificando e abbreviando, si potrebbe formulare in questo modo: che raccomandazioni farebbe al Governo (o ai Governi) per gestire l'Oil Crash, se l'ascoltassero?
Mi preoccupa abbastanza mettermi in questo pasticcio, quello cioè di dare consigli o linee d'azione, perché più che in altri ambiti, mi rendo conto dei miei limiti o carenze. Non so praticamente nulla di economia e nemmeno delle difficoltà di gestione della cosa pubblica, per non parlare di come legiferare correttamente. Un errore fatale in qualsiasi di questi o altri indirizzi e le nostre migliori intenzioni lastricheranno il cammino per l'inferno. Ma, d'altro canto, non sarebbe onesto da parte mia eludere completamente la responsabilità di fare osservazioni dure che avranno bisogno di elaborazione, e non poca, prima che si possano interpretare in chiave di azione politica. D'altra parte, credo che in questa missione, quella di definire adeguate linee guida di attuazione, i diversi commentatori che sono soliti leggere questo blog apporteranno i loro diversi punti di vista e, sicuramente, dal dibattito che un post come questo susciterà, si potranno tirar fuori idee interessanti di fronte a quello che potrebbe essere un piano di Governo di Transizione. Perciò, credo che possa essere utile ed istruttivo, in particolare per me stesso, aprire finalmente questo dibattito e vedere cosa possiamo mettere in chiaro.
Naturalmente altri prima, e con maggior merito e conoscenza, hanno affrontato questo compito: ecco, per esempio il Real New Deal del Post Carbon Insitute. A livello più locale, c'è il piano di Transizione elaborato dall'associazione galiziana Véspera de Nada (guardate sulla colonna di destra della sua pagina web, Misure per far fronte al picco del petrolio), che mi ha fatto l'onore di chiedere la mia opinione. Io, senza arrivare ai particolari di quest'ultima, vorrei raccogliere alcune idee che credo debbano far parte di questo piano di transizione governato dall'alto. Ecco alcune di queste idee chiave:
Lasciare il BAU (Business as usual, continuare come al solito)
Questo è il più difficile dei compiti da intraprendere e quello che ha più implicazioni. Dobbiamo far comprendere ai nostri governanti che il BAU, il modo di fare degli ultimi decenni, non ha senso in un mondo dove le risorse sono limitate, in diminuzione e non sostituibili. Lo abbiamo discusso molte volte: l'accesso sempre più limitato al petrolio, in particolare, e all'energia in generale implicano il fatto che questa crisi economica non finirà mai, perché all'interno del nostro sistema economico dobbiamo sempre crescere a un certo ritmo; questo è il motivo per cui la nostra società è chiamata “la società dei consumi” ed il motivo di tanto spreco. I nostri leader reagiscono sulla base di ricette economiche apprese durante gli ultimi cento anni, secondo le quali la crescita è la miglior garanzia per avere un alto tasso di impiego ed evitare rivolte sociali, oltre che per accontentare e soddisfare i poteri economici e industriali. Tutta la politica attuale di tagli della spesa pubblica e la diminuzione dello stato sociale è diretta a risparmiare sulla parte non produttiva della società per concentrare il flusso economico sulle parti produttive, con la speranza che queste si riprendano, generino un nuovo ciclo di crescita economica e nuovo impiego, così si potrà far marcia indietro nella politica dei tagli che mette tanto a disagio il cittadino medio. Il problema è che la premessa è falsa: destinare maggiori risorse per concentrarsi nel riscatto del settore finanziario e nell'alleviare la pressione delle imposte nel settore industriale e dei servizi non ci porterà ad una nuova crescita dell'economia, perché andando avanti l'energia ed i materiali consumati saranno più cari e più scarsi. E non per mancanza di investimenti nella loro estrazione e produzione, ma per ragioni fisiche e geologiche di cui tante volte abbiamo discusso in questo blog. Tuttavia, c'è tanta teoria economica sviluppata ignorando il fatto che non si può crescere per sempre, e contrastare questa idea falsa ed autoconvincersi della necessità di un cambio di paradigma, di schema mentale, ci prenderà molto, molto tempo.
Un nuovo ordine sociale
Una volta compreso che il BAU non può continuare, si devono ristabilire le priorità, perché la priorità fino ad ora è stata sempre la crescita, poiché da essa derivavano le soluzioni alla gran parte delle necessità, come corollario. Se non c'è una crescita, bisogna tornare a fare una politica della verità e decidere cosa si deve fare a come. A mio parere, la prima priorità è quella di garantire il lavoro in modo generalizzato come mezzo fondamentale per preservare la pace sociale – per intenderci: dare impiego alla gente di modo che si possa guadagnare da vivere degnamente. Alcune persone obiettano che la pace sociale non sia importante, che la sola cosa che interessa al poteri economici (che usano i leader politici per attuare il loro programma) è guadagnare sempre più denaro, anche se per far questo devono sottomettere con la forza tutta la popolazione. Evitando di metterci a discutere se questa sia o no l'intenzione di questi poteri economici, un tale metodo non è sostenibile a lungo termine: oggi come oggi il potere economico si basa sul vendere molti prodotti a molta gente, ma se la gente perde la capacità economica perché è disoccupata o sottoccupata è evidente che i benefici precipiteranno e molte grandi imprese sprofonderanno, come di fatto sta già accadendo ora (quale credete che sia il futuro a breve termine della BMW o, a più lungo termine, della Apple?). Altro è che alcune persone ben posizionate intendano garantirsi una posizione di privilegio in un nuovo ordine feudale che potrebbe sopraggiungere, anche se, a mio parere, analogamente a quanto accadde nel Medioevo, se sopraggiungesse il caos anticipato dai sostenitori di questo futuro, avrebbe più possibilità di diventare un neo-barone un capo di un gruppo di comando elitario che non un banchiere grasso che agita mazzette di dollari senza più valore o brandendo carissimi ed inutili pezzi di oro e argento. Ma, infine, supponiamo che i nostri leader abbiano compreso l'impossibilità del BAU e cerchino ciò che è socialmente più conveniente. Come dicevo, la prima cosa è stabilire un sistema che dia impiego a tutti e questo in un contesto di un'economia che non cresce. Cosa che non appare facile, anche se non impossibile.
Economia stazionaria
Se gli introiti non possono crescere, come sembra, la smaterializzazione assoluta dell'economia non è un obbiettivo possibile (e, soprattutto, efficacie) a breve termine, è chiaro che ad un determinato momento l'economia debba smettere di crescere e tornare stazionaria, vale a dire di dimensione costante, e questo probabilmente dopo un periodo di decrescita. Un'economia stazionaria ha approcci completamente diversi da una di crescita. La forza lavoro non può modificarsi sostanzialmente durante il tempo, né il numero di fabbriche, né i mezzi di produzione in generale. Peggio ancora, si deve stabilire un qualche tipo di pianificazione su grande scala (non sulle attività specifiche, ma sul consumo generale di risorse sì) per evitare che si producano grandi scompensi. La competitività nel tempo in cui si impongono restrizioni è un compito che trovo piuttosto complicato. In ogni caso, le variabili da controllare sono fisiche (energia consumata, tonnellate di materiale) e non monetarie. Se possibile, la miglior unità di misura di questa economia è l'energia di lavorazione o, meglio ancora, l'exergia.
Funzione del lavoro
Si deve ripensare il lavoro, la sua funzione sociale e il grado di soddisfazione che si potrà dare alle necessità umane, quelle reali e quelle percepite. E' fondamentale garantire cibo, acqua, vestiario e alloggio alla popolazione. E' conveniente e rilevante fornire anche educazione e sanità. A partire da lì, è naturale lasciare che la gente sviluppi la propria iniziativa personale, per ragioni buone e convincenti; il come lo stabiliranno le persone con più capacità e conoscenza. Ciò che non è facile né banale è garantire la produzione con mezzi sostenibili di questi beni fondamentali. E' pertanto importante identificare le risorse locali, le capacità locali di produzione e verificare come mantenere reti sufficienti per il commercio di quei prodotti di cui ciascun territorio sia deficitario o abbia un'eccedenza. Avendo accesso a quantità di petrolio e gas in diminuzione a medio termine ed a nessuna quantità a lungo termine, è importante decidere come si può mantenere la meccanizzazione dell'agricoltura e dei trasporti. Si deve stimare qual è la quantità di biocombustibile che sia ragionevole produrre senza compromettere l'alimentazione umana ed animale e dove risulta più conveniente. Si deve anche decidere quanti animali si possono ragionevolmente allevare, come distribuire la popolazione sul territorio, come evitare l'erosione del suolo, come assicurare l'acceso all'acqua per l'irrigazione ed il consumo umano e animale, come potabilizzarla e ripulirla avendo accesso a minori quantità di prodotti chimici specialistici e via ancora un lunghissimo eccetera di questioni tecniche che richiederanno lunghi studi specialistici e che devono essere adeguatamente coordinati.
Pianificazione e limitazione nell'accesso alle risorse
Il fatto che le risorse siano finite (nel senso di limitate, ndT) e, ancora più importante, la disponibilità limitata delle stesse a causa dell'impossibilità di incrementarne la produzione (e distribuirle da parte dei produttori), implica che tanto per cominciare si devono lasciar perdere certi usi superflui delle risorse non rinnovabili (quelli che le bruciano o le disperdono fino a renderle irrecuperabili), incluse quelle risorse rinnovabili per le quali non si sono ancora trovati usi di interesse generale – in previsione che in futuro possano essere importanti. Si dovrà assicurare sia il risparmio sia il riciclaggio dei materiali, il che implica un cambiamento della progettazione (quindi l'abbandono dell'obsolescenza programmata, ndT) per facilitare la riparazione ed il recupero dei materiali, anche se ciò implicasse la produzione di beni meno efficienti di quelli attuali. E questo richiede uno sforzo ingegneristico su grande scala in tutta la società, sforzo che porti a ripensare completamente i cicli di vita dei prodotti.
Un punto complicato è la necessaria pianificazione, più o meno centralistica, dell'accesso ai materiali, sia quelli rinnovabili, sia quelli non rinnovabili, perché anche i secondi hanno dei limiti e mal gestiti possono deteriorarsi e diminuire (di questo abbiamo molti esempi oggigiorno, dall'erosione del suolo coltivabile all'esaurimento dei bacini di pesca). L'ideale sarebbe lasciare al libero mercato la regolamentazione di questo accesso, ma l'esperienza ci dimostra che, forse per l'imperfetta psiche umana, il libero mercato è solito portare a squilibri ed abusi di potere da parte di coloro che hanno di più, e ciò snatura il mercato da libero a ostaggio dei loro interessi. Ma anche un sistema di pianificazione è tendente all'abuso, soprattutto se chi lo gestisce approfitta della propria posizione per ricevere prebende o favorire i propri interessi. Non sembra esserci una soluzione semplice in questo caso.
Libertà e informazione: democrazia piena
Uno dei grandi problemi che ha la nostra società occidentale è la tendenza all'opacità nei temi chiave della gestione politica; peggio ancora, si è arrivati al punto che una parte importante della popolazione creda che alcuni temi siano troppo complicati perché l'opinione di un cittadino comune possa contare. In realtà, la cosa logica sarebbe informare quel cittadino perché possa avere un'opinione informata, anziché prescindere da essa. In più, non è vero che le grandi linee concettuali siano tanto complicate da capire come spesso si vuol far credere: molte volte si ingrandiscono i dettagli più astrusi perché sembrino sostanziali anziché secondari. Manca una gestione onesta che rappresenti i grandi indirizzi politici riassumendo i dettagli e le difficoltà senza complicare e pasticciare le discussioni (che è ciò che oggi fanno i nostri politici e che fa sì che sopra lo stesso tema tirino fuori statistiche apparentemente contraddittorie, anche se in realtà dicono la stessa cosa, al fine di aumentare la confusione del pubblico).
È importante che in un futuro complesso e che in alcuni momenti richiederà importanti sacrifici, la gente abbia consapevolezza chiara di quali siano i veri problemi e che possa verificare, senza sensazionalismo né cortine di fumo, che le misure che si sono prese stiano andando a buon fine e quelle che si rivelino sbagliate possano essere corrette rapidamente senza confusione né denunce incrociate. Insomma, è importante coinvolgere di più i cittadini, cioè quel popolo da cui emana l'unica sovranità, nella gestione e nella decisione, il che si può ottenere soltanto attraverso un'informazione chiara e vera e che non venga confusa con migliaia di sciocchezze senza senso.
Il lettore si renderà conto che questo programma di attuazione è molto vago e generico e non si focalizza sui dettagli. Ma anche così implica cambiamenti strutturali profondi da fare nella nostra società, cambiamenti che saranno molto difficili da realizzare partendo da dove ci troviamo ora. Soltanto con molta costanza e con l'informazione si può provare a girare pagina ed avanzare in direzione del cambiamento necessario, un cambiamento di cui non dovranno essere protagonisti né i politici professionisti di oggi, né i tecnici come me, che siamo solo di aiuto, ma dalla popolazione stessa.
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Re: Il futuro dell'umanità
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Re: Il futuro dell'umanità
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Re: Il futuro dell'umanità
Andrea apateista ha scritto:chi è ricco sa che può pagare metà dei poveri per far fuori l'altra metà.
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
Se i problemi centrali dell' umanità attuale cresceranno senza sosta, probabilmente ci potrebbe essere un' altra guerra mondiale, e la storia ci insegna che le guerre durano anni quindi non un futuro molto roseo...
Se invece la maggior parte dell' umanità inizierà a usare il cervello (equivale a dire diventare ATEI), molto probabilmente sarà un posto migliore in cui vivere.
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
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Re: Il futuro dell'umanità
Wishop ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
Se i problemi centrali dell' umanità attuale cresceranno senza sosta, probabilmente ci potrebbe essere un' altra guerra mondiale, e la storia ci insegna che le guerre durano anni quindi non un futuro molto roseo...
Se invece la maggior parte dell' umanità inizierà a usare il cervello (equivale a dire diventare ATEI), molto probabilmente sarà un posto migliore in cui vivere.
Beh, sappiamo tutti che le guerre sono tutte economiche, forse atei aiuta nel senso di rinunciare al "dio denaro"
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Re: Il futuro dell'umanità
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Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
Io spero in questo :
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
Io spero in questo :
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Re: Il futuro dell'umanità
Idee chiare e capacità di sintesi. Concordo al 100%.Wishop ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
Se i problemi centrali dell'umanità attuale cresceranno senza sosta, probabilmente ci potrebbe essere un' altra guerra mondiale, e la storia ci insegna che le guerre durano anni quindi non un futuro molto roseo...
Se invece la maggior parte dell'umanità inizierà a usare il cervello (equivale a dire diventare ATEI), molto probabilmente sarà un posto migliore in cui vivere.
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Re: Il futuro dell'umanità
Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
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Re: Il futuro dell'umanità
Non solo dissento vigorosamente, ma anche dubito che sia vera, la tua dichiarazione di egoismo. Infatti, se ti preoccupi di tuo figlio, perché non ti dovresti preoccupare anche dei tuoi nipoti?ros79 ha scritto:non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
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Re: Il futuro dell'umanità
ros79 ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
E i suoi figli?
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Re: Il futuro dell'umanità
ros79 ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
Eehhmm... credo che ubriacarsi e provare un quasi qualsiasi tipo di suicidio sia meno indolore di uno scoppio nucleare. Poi chi sei tu per sperare nullo sterminio di oltre 8-9 miliardi di persone (se non di piu se si parla di 1 secolo) quando, col culo protetto, sei già nella bara/cenere?
Poi l'essere egoista su questo punto di vista ricade sul tuo stesso figlio in quanto credo pure lui vuole avere la stessa visione del futuro per suo figlio come tu hai del tuo.
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Re: Il futuro dell'umanità
Rasputin ha scritto:ros79 ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
E i suoi figli?
Scritto senza leggere Minsky..mi accorgo ora
E' quello che le ho appena detto. Donne...
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Re: Il futuro dell'umanità
Magari suo figlio non vorrà figli, così il problema non si pone.
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:ros79 ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
Eehhmm... credo che ubriacarsi e provare un quasi qualsiasi tipo di suicidio sia meno indolore di uno scoppio nucleare. Poi chi sei tu per sperare nullo sterminio di oltre 8-9 miliardi di persone (se non di piu se si parla di 1 secolo) quando, col culo protetto, sei già nella bara/cenere?
Poi l'essere egoista su questo punto di vista ricade sul tuo stesso figlio in quanto credo pure lui vuole avere la stessa visione del futuro per suo figlio come tu hai del tuo.
lo scoppio nucleare era un pretesto per pensare all'estinzione del genere umano...io chi sono? nessuno, come tutti. credo sia la visione più altruistica (questa) che si possa avere, la vita è solo un cercare di ripararsi dalla sofferenza se non esistessimo sarebbe meglio, nessun dolore.
Fux89 ha scritto:Magari suo figlio non vorrà figli, così il problema non si pone.
infatti, perchè date tutti per scontato che mio figlio avrà figli? e addirittura Borghese nero mi dici che mio figlio vorrà avere la mia stessa visione? ammazza...al diavolo la relatività eh?!
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Re: Il futuro dell'umanità
Magari perchè i nipoti non li conoscerà! Si è egoisticamente-altruisti con chi si conosce direttamente. Si può essere altruisti disinteressati con chi sai non saprà mai del tuo gesto altruista nei suoi confronti, oltre a non doverlo sapere nessun'altro. Rimane comunque una piccola ma significativa quota d'egoismo anche in questo caso, risiede nell'auto appagamento nel sentirsi altruisti.Minsky ha scritto:Non solo dissento vigorosamente, ma anche dubito che sia vera, la tua dichiarazione di egoismo. Infatti, se ti preoccupi di tuo figlio, perché non ti dovresti preoccupare anche dei tuoi nipoti?ros79 ha scritto:non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Magari perchè i nipoti non li conoscerà! Si è egoisticamente-altruisti con chi si conosce direttamente. Si può essere altruisti disinteressati con chi sai non saprà mai del tuo gesto altruista nei suoi confronti, oltre a non doverlo sapere nessun'altro. Rimane comunque una piccola ma significativa quota d'egoismo anche in questo caso, risiede nell'auto appagamento nel sentirsi altruisti.Minsky ha scritto:Non solo dissento vigorosamente, ma anche dubito che sia vera, la tua dichiarazione di egoismo. Infatti, se ti preoccupi di tuo figlio, perché non ti dovresti preoccupare anche dei tuoi nipoti?ros79 ha scritto:non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
tuttavia non ritengo che l'egoismo sia un elemento negativo,anzi direi che è necessario in natura.francamente non mi sento in colpa ad esserlo e mi sento onesta ad ammetterlo, chi non lo ammette usa solamente una forma di ipocrisia.
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Re: Il futuro dell'umanità
Certo, l'egoismo è la cosa più naturale che ci sia. Anche io lo uso con un'accezione neutra.ros79 ha scritto:Darrow ha scritto:Magari perchè i nipoti non li conoscerà! Si è egoisticamente-altruisti con chi si conosce direttamente. Si può essere altruisti disinteressati con chi sai non saprà mai del tuo gesto altruista nei suoi confronti, oltre a non doverlo sapere nessun'altro. Rimane comunque una piccola ma significativa quota d'egoismo anche in questo caso, risiede nell'auto appagamento nel sentirsi altruisti.Minsky ha scritto:Non solo dissento vigorosamente, ma anche dubito che sia vera, la tua dichiarazione di egoismo. Infatti, se ti preoccupi di tuo figlio, perché non ti dovresti preoccupare anche dei tuoi nipoti?ros79 ha scritto:non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
tuttavia non ritengo che l'egoismo sia un elemento negativo,anzi direi che è necessario in natura.francamente non mi sento in colpa ad esserlo e mi sento onesta ad ammetterlo, chi non lo ammette usa solamente una forma di ipocrisia.
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Re: Il futuro dell'umanità
Allora, se per te non esistere è il meglio, il tuo auspicio per l'estinzione dell'umanità è fortemente altruistico, non egoistico...ros79 ha scritto:lo scoppio nucleare era un pretesto per pensare all'estinzione del genere umano...io chi sono? nessuno, come tutti. credo sia la visione più altruistica (questa) che si possa avere, la vita è solo un cercare di ripararsi dalla sofferenza se non esistessimo sarebbe meglio, nessun dolore.
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Re: Il futuro dell'umanità
Minsky ha scritto:Allora, se per te non esistere è il meglio, il tuo auspicio per l'estinzione dell'umanità è fortemente altruistico, non egoistico...ros79 ha scritto:lo scoppio nucleare era un pretesto per pensare all'estinzione del genere umano...io chi sono? nessuno, come tutti. credo sia la visione più altruistica (questa) che si possa avere, la vita è solo un cercare di ripararsi dalla sofferenza se non esistessimo sarebbe meglio, nessun dolore.
l'egoismo è nato dal pensiero verso mio figlio, paradossalmente ma comprensibilmente (per natura) non posso volere la sua fine. quindi nei suoi confronti lo sono, lo sono stata e lo sarò, ma si sa (o si dovrebbe sapere) fare figli è l'atto più egoistico che ci sia.
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Re: Il futuro dell'umanità
Stai scherzando? Non occorre studiare sui libri per sapere cosa sia prendersi cura dei figli... tutti siamo stati figli, prima di essere genitori! Certo che poi ad un certo punto interviene una specie di oblio, e tutto procede come se fossimo completamente ignari di quello che ci può attendere... ma ignari non lo siamo, e chi si assume una tale responsabilità non potrà mai dire che non sapeva a cosa sarebbe andato incontro!ros79 ha scritto:l'egoismo è nato dal pensiero verso mio figlio, paradossalmente ma comprensibilmente (per natura) non posso volere la sua fine. quindi nei suoi confronti lo sono, lo sono stata e lo sarò, ma si sa (o si dovrebbe sapere) fare figli è l'atto più egoistico che ci sia.
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Re: Il futuro dell'umanità
Forse in questo momento, scusatemi se metto in mezzo il sistema occidentale ma non ho riferimenti migliori, l'istinto della riproduzione è un problema.
Sapere che tra 40 anni saremo 12 miliardi quando da agosto 2011 stiamo consumando delle risorse non rinnovabili, oggi mi pare stiamo a 1.4.
"Nell'ipotesi che l'attuale linea di sviluppo continui inalterata nei cinque settori fondamentali (popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione di alimenti, consumo delle risorse naturali) l'umanità è destinata a raggiungere i limiti naturali dello sviluppo entro i prossimi cento anni."
(Rapporto sui limiti dello sviluppo, fu pubblicato nel 1972 da Donella Meadows, Fondazione Rockefeller.)
Uscii un romanzo http://it.wikipedia.org/wiki/Largo!_Largo! ed un film.
http://it.wikipedia.org/wiki/2022:_i_sopravvissuti
Resto ottimista perché alla fine di tutto questo, in un modo e nell'altro e chissà quanto tempo ci vorrà ma è il destino dell'umanità... qui già si fanno le prove con Masdar, la prima città che non produce CO2, andando all'aeroporto di Abu Dhabi, http://www.genitronsviluppo.com/tag/masdar/. La città è parzialmente operativa, alcuni ristoranti sono già aperti.
Sapere che tra 40 anni saremo 12 miliardi quando da agosto 2011 stiamo consumando delle risorse non rinnovabili, oggi mi pare stiamo a 1.4.
"Nell'ipotesi che l'attuale linea di sviluppo continui inalterata nei cinque settori fondamentali (popolazione, industrializzazione, inquinamento, produzione di alimenti, consumo delle risorse naturali) l'umanità è destinata a raggiungere i limiti naturali dello sviluppo entro i prossimi cento anni."
(Rapporto sui limiti dello sviluppo, fu pubblicato nel 1972 da Donella Meadows, Fondazione Rockefeller.)
Uscii un romanzo http://it.wikipedia.org/wiki/Largo!_Largo! ed un film.
http://it.wikipedia.org/wiki/2022:_i_sopravvissuti
Resto ottimista perché alla fine di tutto questo, in un modo e nell'altro e chissà quanto tempo ci vorrà ma è il destino dell'umanità... qui già si fanno le prove con Masdar, la prima città che non produce CO2, andando all'aeroporto di Abu Dhabi, http://www.genitronsviluppo.com/tag/masdar/. La città è parzialmente operativa, alcuni ristoranti sono già aperti.
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Re: Il futuro dell'umanità
ros79 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:ros79 ha scritto:Fux89 ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:Secondo voi come sarà il futuro dell'umanità?
non solo quoto, ma me lo auguro. estinzione-totale-indolore. ovviamente tra almeno un secolo, dopo che mio figlio ha vissuto tutta la sua vita, lo so sono egoista, come tutti del resto.
Eehhmm... credo che ubriacarsi e provare un quasi qualsiasi tipo di suicidio sia meno indolore di uno scoppio nucleare. Poi chi sei tu per sperare nullo sterminio di oltre 8-9 miliardi di persone (se non di piu se si parla di 1 secolo) quando, col culo protetto, sei già nella bara/cenere?
Poi l'essere egoista su questo punto di vista ricade sul tuo stesso figlio in quanto credo pure lui vuole avere la stessa visione del futuro per suo figlio come tu hai del tuo.
lo scoppio nucleare era un pretesto per pensare all'estinzione del genere umano...io chi sono? nessuno, come tutti. credo sia la visione più altruistica (questa) che si possa avere, la vita è solo un cercare di ripararsi dalla sofferenza se non esistessimo sarebbe meglio, nessun dolore.Fux89 ha scritto:Magari suo figlio non vorrà figli, così il problema non si pone.
infatti, perchè date tutti per scontato che mio figlio avrà figli? e addirittura Borghese nero mi dici che mio figlio vorrà avere la mia stessa visione? ammazza...al diavolo la relatività eh?!
Milioni di anni di evoluzioni, millenni di civiltà, vita media passata da 15 anni a 80 anni, con tanti sforzi siamo arrivati dove siamo, ci manca veramente poco per fare un salto di qualità ... e tu ci vuoi far saltare in aria.
Te sei per un Armageddon ateo insomma.
Borghese_Nero- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:
Milioni di anni di evoluzioni, millenni di civiltà, vita media passata da 15 anni a 80 anni, con tanti sforzi siamo arrivati dove siamo, ci manca veramente poco per fare un salto di qualità ... e tu ci vuoi far saltare in aria.
Te sei per un Armageddon ateo insomma.
Tanto prima o poi ci estingueremo e finirà l'universo, a meno che ci siano delle leggi fisiche che permettano all'uomo di creare o spostarti in altri universi quindi salvarsi (ne dubito)
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Re: Il futuro dell'umanità
teto ha scritto:Borghese_Nero ha scritto:
Milioni di anni di evoluzioni, millenni di civiltà, vita media passata da 15 anni a 80 anni, con tanti sforzi siamo arrivati dove siamo, ci manca veramente poco per fare un salto di qualità ... e tu ci vuoi far saltare in aria.
Te sei per un Armageddon ateo insomma.
Tanto prima o poi ci estingueremo e finirà l'universo, a meno che ci siano delle leggi fisiche che permettano all'uomo di creare o spostarti in altri universi quindi salvarsi (ne dubito)
Abbiamo miliardi di anni per darci una mossa.
Credo che se una specie riesce a gestire il fuoco, potenzialmente potrebbe fare quasi tutto.
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Re: Il futuro dell'umanità
Borghese_Nero ha scritto:
Abbiamo miliardi di anni per darci una mossa.
Credo che se una specie riesce a gestire il fuoco, potenzialmente potrebbe fare quasi tutto.
Anche creare materia ed energia dal nulla? Noi possiamo solo fare le cose che le leggi della fisica ci permettono di fare.
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Re: Il futuro dell'umanità
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Ah ah! Anche qui si dicono le stesse cose alla fine...
SergioAD ha scritto:... la terra gira intorno al sole e ruota su se stessa alla velocità di 1.667 Km/ora sull'equatore.
Rallenta per la frizione che provocano le maree ed ogni secolo perde 1.7 MSec. Continuando così tra circa 2 miliardi di anni sarà come per la luna e se la luna non si troverà tra la terra ed il sole allora la terra avrà un emisfero in cui sarà sempre giorno caldissimo ed uno in cui sarà sempre notte freddissimo.
Si tratterà di temperature estreme, lontane dalla nostra capacità di sopravvivenza sia calde che fredde. Bisogna dire che attualmente la corrente del golfo mantiene in equilibrio l'aria temperata a latitudini dove sarebbe stato più difficile vivere ed allora queste temperature estreme potrebbero creare degli equilibri nuovi, allargando la zone di penombra o per effetto della condensazione dell'aria nuove caratteristiche climatiche adatte a l'uomo.
Ma l'uomo forse smetterà di creare tensioni intorno a sé e diventando terrestre si occuperà seriamente della sopravvivenza dell'umanità.
Il sole andrà in agonia e diventerà una stella gigante rossa tra 5 miliardi di anni inglobando i pianeti interni; A sua volta il moto della terra intorno al sole rallentando si sarebbe fermato dopo 23 miliardi di anni. Inoltre, tra 40 milioni di anni le forze gravitazionali porteranno Mercurio a destabilizzare il sistema solare facendo collidere la Terra con Marte. Possono accadere tante cose oppure possono accadere tante altre... si tratta anche di probabilità.
L'Universo è in espansione e sta accelerando, tra 3 trilioni esploderà anzi, si esaurirà e si spegnerà nel freddo assoluto. La morte dell'universo è sicura ma, faremo in tempo a dominare la situazione?
Due mesi fa il nostro pianeta ha smesso di colmare le risorse che consumiamo e secondo qualcuno nel 2020 ci vorranno due pianeti come il nostro per soddisfare le nostre esigenze.
Le teorie e ipotesi di migliorare la nostra civiltà sono 3:
-Civiltà n. 1: Planetaria, controlleremo vulcani, atmosfera, la natura terrestre;
-Civiltà n. 2: Stellare, controlleremo e sfrutteremo una stella;
-Civiltà n. 3: Galattica, controlleremo gli spazi intergalattici;
Intanto attualmente sopravviviamo grazie al combustibile fossile, la nostra civiltà è tipo 0.
...
Se stessimo transitando dalla civiltà di tipo 0 a quella di tipo 1...
Dovremo transitare dalla civiltà 0 alla 1 e così via... potremmo saltare indietro chissà dove, ma in avanti si va un passo per volta.
Ah ah tutta l'umanità dovrà avere lo stesso grado di civiltà... quella occidentale con tutte le deformazioni che ha. Se non sarà secolarismo potremmo transitare per altre religioni e comunque finire nel secolarismo per sopravvivere. Gli extracomunitari o periranno a saranno integrati, poi saranno integrati lo stesso ed alla fine avremo tutti la pelle color cannella e gli occhi leggermente a mandorla. Faremo quello che bisognerà fare, tutti vogliamo un nuovo ordine mondiale.
Ah ah! Anche qui si dicono le stesse cose alla fine...
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Re: Il futuro dell'umanità
Minsky ha scritto:Stai scherzando? Non occorre studiare sui libri per sapere cosa sia prendersi cura dei figli... tutti siamo stati figli, prima di essere genitori! Certo che poi ad un certo punto interviene una specie di oblio, e tutto procede come se fossimo completamente ignari di quello che ci può attendere... ma ignari non lo siamo, e chi si assume una tale responsabilità non potrà mai dire che non sapeva a cosa sarebbe andato incontro!ros79 ha scritto:l'egoismo è nato dal pensiero verso mio figlio, paradossalmente ma comprensibilmente (per natura) non posso volere la sua fine. quindi nei suoi confronti lo sono, lo sono stata e lo sarò, ma si sa (o si dovrebbe sapere) fare figli è l'atto più egoistico che ci sia.
sei tu che stai scherzando! allora...dimmi perchè fai un figlio, condanni a morte una vita umana, perchè?
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Re: Il futuro dell'umanità
Non sono mica convinto, probabilmente perché il mio ruolo attuale è quello del nonno e prima era quello del padre "moderno". Comunque rispetto il sentimento di Ros così ribaltato, è un sentimento positivo.
Ora però dico quello che ho capito su quanto osservo generalmente. La riduzione della crescita demografica si basa sull'egoismo indotto dalla vita moderna. Ciò è indispensabile, altrimenti è la fine.
Esiste l'egoismo materno ma esiste sopratutto l'occidentalizzazione che sente sempre di meno l'esigenza di crescere figli ed è di più per non perdere i benefici di una vita agiata fatta di consumi e passatempi.
Abbiamo pensato di adottare un bambino del terzo mondo ma io ho soffocato il desiderio di mia moglie. Esistono culture in cui a 18 anni si abbandona la famiglia d'origine e ci si perde quasi di vista.
Sposarsi o fare figli per vedere com'è essere sposati o avere figli, questo si che è egoismo ma si tratta di persone che non posterebbero in siti come questo ed io non ne conosco di persone così ciniche.
Ora però dico quello che ho capito su quanto osservo generalmente. La riduzione della crescita demografica si basa sull'egoismo indotto dalla vita moderna. Ciò è indispensabile, altrimenti è la fine.
Esiste l'egoismo materno ma esiste sopratutto l'occidentalizzazione che sente sempre di meno l'esigenza di crescere figli ed è di più per non perdere i benefici di una vita agiata fatta di consumi e passatempi.
Abbiamo pensato di adottare un bambino del terzo mondo ma io ho soffocato il desiderio di mia moglie. Esistono culture in cui a 18 anni si abbandona la famiglia d'origine e ci si perde quasi di vista.
Sposarsi o fare figli per vedere com'è essere sposati o avere figli, questo si che è egoismo ma si tratta di persone che non posterebbero in siti come questo ed io non ne conosco di persone così ciniche.
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Re: Il futuro dell'umanità
La risposta di Sergio è praticamente completa. Aggiungo solo che, a me personalmente, assumermi responsabilità e correre rischi è sempre sembrato l'unico modo degno di usare la mia vita. Cercare di mettere al mondo delle persone nuove che potessero sperimentare uguali (o migliori!) esperienze, e prendermi l'incarico di fare tutto il mio meglio per metterli in grado di sviluppare le loro potenzialità è stato uno dei tanti impegni che mi sono assunto: un genere di impegno, peraltro, che non si conclude mai...ros79 ha scritto:Minsky ha scritto:Stai scherzando? Non occorre studiare sui libri per sapere cosa sia prendersi cura dei figli... tutti siamo stati figli, prima di essere genitori! Certo che poi ad un certo punto interviene una specie di oblio, e tutto procede come se fossimo completamente ignari di quello che ci può attendere... ma ignari non lo siamo, e chi si assume una tale responsabilità non potrà mai dire che non sapeva a cosa sarebbe andato incontro!ros79 ha scritto:l'egoismo è nato dal pensiero verso mio figlio, paradossalmente ma comprensibilmente (per natura) non posso volere la sua fine. quindi nei suoi confronti lo sono, lo sono stata e lo sarò, ma si sa (o si dovrebbe sapere) fare figli è l'atto più egoistico che ci sia.
sei tu che stai scherzando! allora...dimmi perchè fai un figlio, condanni a morte una vita umana, perchè?
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Re: Il futuro dell'umanità
ros79 ha scritto:Minsky ha scritto:Stai scherzando? Non occorre studiare sui libri per sapere cosa sia prendersi cura dei figli... tutti siamo stati figli, prima di essere genitori! Certo che poi ad un certo punto interviene una specie di oblio, e tutto procede come se fossimo completamente ignari di quello che ci può attendere... ma ignari non lo siamo, e chi si assume una tale responsabilità non potrà mai dire che non sapeva a cosa sarebbe andato incontro!ros79 ha scritto:l'egoismo è nato dal pensiero verso mio figlio, paradossalmente ma comprensibilmente (per natura) non posso volere la sua fine. quindi nei suoi confronti lo sono, lo sono stata e lo sarò, ma si sa (o si dovrebbe sapere) fare figli è l'atto più egoistico che ci sia.
sei tu che stai scherzando! allora...dimmi perchè fai un figlio, condanni a morte una vita umana, perchè?
Di' un po', ma stai dando i numeri?!? Non sei contenta di essere viva? Non sei contenta che i tuoi genitori ti abbiano regalato la vita?
Se non è cosí, puoi impiccarti subito.
Io sono grato a mia madre di avermi messo al mondo, perché almeno finora mi sono goduto l'avventura, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, in quanto ambe cose servono anche a ricordarmi proprio di essere vivo.
E tu, perché hai fatto un figlio?
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Re: Il futuro dell'umanità
mah...non capisco il vostro entusiasmo.
contenta di essere viva...diciamo che ormai che ci sono cerco di godermela ma se non fossi mai esistita non mi sarei nemmeno mai sobbarcata l'ansia dell'esistenza.
a sei anni ho detto a mia madre che era meglio se non fossi mai nata, quindi proprio ringraziarli i miei non riesco...
io ho fatto un figlio perchè probabilmente da essere umano quale sono ho sentito la voglia di avere una famiglia nel momento in cui mi sono sentita davvero presa da una persona (nel caso di specie mio marito). si cresce con dei canoni e volenti o nolenti li subiamo e si cresce con l'idea di procreare non è più molto un istinto e io credo che l'essere umano lontano dal proprio istinto e raziocinante voglia esorcizzare la morte mettendo al mondo un altro essere umano.
contenta di essere viva...diciamo che ormai che ci sono cerco di godermela ma se non fossi mai esistita non mi sarei nemmeno mai sobbarcata l'ansia dell'esistenza.
a sei anni ho detto a mia madre che era meglio se non fossi mai nata, quindi proprio ringraziarli i miei non riesco...
io ho fatto un figlio perchè probabilmente da essere umano quale sono ho sentito la voglia di avere una famiglia nel momento in cui mi sono sentita davvero presa da una persona (nel caso di specie mio marito). si cresce con dei canoni e volenti o nolenti li subiamo e si cresce con l'idea di procreare non è più molto un istinto e io credo che l'essere umano lontano dal proprio istinto e raziocinante voglia esorcizzare la morte mettendo al mondo un altro essere umano.
___________________
"Che cos'ho in comune con gli ebrei? Non ho neppure niente in comune con me stesso"
F.Kafka
ros79- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Così come la metti e con l'avatar che mi ritrovo e mettici l'anonimato, vuoi anche che sono andato a leggere i tuoi post, come questo per esempio:
http://atei.forumitalian.com/t3507p30-presenze-femminili-e-lato-umano-del-forum#92735
Io mi sforzo a non essere troppo serio, in mezzo alle emoticon, non dimentico il prete che mi prese in giro quella volta che chiedevo aiuto in nome di chi gli ammazzavano i famigliari cristiani in Iraq.
Posso solo dire a tutti che siamo il prodotto di questo mondo e se dipingiamo di nero la nostra vita i primi ad accorgersene sono quelli che ci stanno intorno e che probabilmente ci amano di più di quanto noi amiamo loro, almeno le volte che siamo preoccupati della nostra noia.
Katia ed io mostriamo gratitudine per i nostri genitori e i nostri figli stanno facendo lo stesso con noi, io stesso mi sforzo nel mio lavoro solo per loro. Comunque se hai dei motivi seri per affermare quello che dici allora sei riuscita a trasferire la tua ansia poi però cosa ti aspetti da questo spazio virtuale?
http://atei.forumitalian.com/t3507p30-presenze-femminili-e-lato-umano-del-forum#92735
Io mi sforzo a non essere troppo serio, in mezzo alle emoticon, non dimentico il prete che mi prese in giro quella volta che chiedevo aiuto in nome di chi gli ammazzavano i famigliari cristiani in Iraq.
Posso solo dire a tutti che siamo il prodotto di questo mondo e se dipingiamo di nero la nostra vita i primi ad accorgersene sono quelli che ci stanno intorno e che probabilmente ci amano di più di quanto noi amiamo loro, almeno le volte che siamo preoccupati della nostra noia.
Katia ed io mostriamo gratitudine per i nostri genitori e i nostri figli stanno facendo lo stesso con noi, io stesso mi sforzo nel mio lavoro solo per loro. Comunque se hai dei motivi seri per affermare quello che dici allora sei riuscita a trasferire la tua ansia poi però cosa ti aspetti da questo spazio virtuale?
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
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