Il futuro dell'umanità
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Re: Il futuro dell'umanità
anche io "non sento nessunissimo problema a confrontare le mie idee e il mio sentire con persone che hanno idee, sensazioni e atteggiamenti differenti (eppur così diffusi) dai miei"
ma se noto che quelle idee e quegli atteggiamenti passati al vaglio della logica e della razionalità si rivelano delle buffonate, io glielo dico, non continuo a parlarne come se niente fosse, anzi dicendogli che meritano rispetto.
Non mi piace un mondo in cui tutti pensano la stessa cosa, ma questo non vuol dire che mi piace un mondo in cui idee nefaste debbano avere spazio e rispetto per amore dell'eterogeneità.
ma se noto che quelle idee e quegli atteggiamenti passati al vaglio della logica e della razionalità si rivelano delle buffonate, io glielo dico, non continuo a parlarne come se niente fosse, anzi dicendogli che meritano rispetto.
Non mi piace un mondo in cui tutti pensano la stessa cosa, ma questo non vuol dire che mi piace un mondo in cui idee nefaste debbano avere spazio e rispetto per amore dell'eterogeneità.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Il post di Masada l'ho letto (quello sotto spoiler), ma sono così pragmatico che non ho trovato nemmeno un appiglio per farmelo calzare da qualche parte.
ohh, finalmente a casa!
Esatto, questo è proprio il tipo di incomprensione di cui parlo.
A me il mio ragionamento pare logico, razionale, per darrow non ha semplicemente senso. E si badi bene, non è in discussione un punto o un termine, ma tutto il taglio, l'intero complesso del ragionamento. A volte qualcuno pazientemente risponde pure criticando punto per punto, ma nella sua risposta analitica si nota che non ha colto il punto centrale del discorso, lo omette nel taglio della critica che fa.
Darrow ha scritto:
Scusa Masada, la mia non è cattiveria, ma davvero non riesco a capire dove vorreste (tu e Sognista) andare a parare.
Lo so che non è affatto cattiveria.
Non so sognista (ho letto solo tre suoi post fino ad ora) ma sinceramente io non so ancora dove voglio andare a parare.
Per ora ho notato un fenomeno che si presenta con una alta frequenza:
incomprensione totale attorno ad assiomi esistenziali e matrici interpretative differenti.
Spiegandola usando le parole di sognista: incapacità a ragionare con gli altri cercando di condividerne gli assiomi... "irrazionali"
Mi chiedo semplicemente perchè questo fenomeno avvenga tanto frequentemente e tutti si sia convinti di essere "logici e razionali" in ciò che sostengono...
Darrow ha scritto:
ma se noto che quelle idee e quegli atteggiamenti passati al vaglio della logica e della razionalità si rivelano delle buffonate...
La mia è una domando sociologica, non è stregoneria.
Non so dove voglio andare a parare perchè metodologicamente devo limitare le aspettative nella fase di osservazione del fenomeno, devo lasciarmi guidare da loro.
Semplicemente uso il metodo scientifico di una scienza sociale, prediligendo un approccio qualitativo, diciamo fenomenologico-ermeneutico, con la necessità di porre precedentemente dei paletti "epistemologici".
Qui lascio un appunto su quale sia la differenza di approccio metodologico fra lo studio di enti fisici e di eventi intenzionali umani.
E' sempre sociologia e non religione, non illogico, irrazionale...
Questo è l'abc, anche per capire coma mai io sostengo che non si possa analizzare la questione su dio come quella del "sasso nella tasca da mostrare" o "dell'unicorno rosa", e di perchè io chiami molti ragionamenti "riduzionisti":
- Spoiler:
"Un esempio delle finalità del procedimento di conoscenza: il cane di Sombart
Per chiarire ulteriormente le differenza che intercorrono tra i due approcci nel procedimento conoscitivo riportiamo una storia ideata dal sociologo Werner Sombart.
Il sig. Rossi, stanco dei rumori della città, si è trasferito in periferia. Il suo vicino di casa possiede un cane che abbaia continuamente durante la notte e non gli permette di dormire. Una sera il sig. Rossi esasperato prende la pistola e uccide il cane.
Qual è la causa della morte del cane?
Le cause (spiegazioni) rintracciabili sono due:
il colpo di pistola
il desiderio del sig. Rossi di dormire tranquillo
Due tipi di “spiegazione”: la spiegazione causale
La prima “spiegazione”, nata nell’ambito delle scienze naturali, è esterna e meccanica; i singoli oggetti vengono isolati dalla totalità di cui fanno parte, il fine è l’individuazione di leggi di regolarità e di ripetibilità.
E’ la procedura di conoscenza propria del Paradigma Positivista.
“Ogni volta che un cane abbaia di notte è probabile che esso venga ucciso dal vicino di casa”
Due tipi di “spiegazione”: la comprensione
La seconda “spiegazione” si basa sulla comprensione dei motivi per cui un certo evento accade, il procedimento conoscitivo prevede di andare oltre ciò che si osserva scendendo in profondità per cogliere le cause prime e per cercare ciò che rende l’evento necessario e unico nel suo accadere.
E’ la procedura di conoscenza propria del Paradigma Interpretativista.
“Il cane del vicino è stato ucciso dal sig. Rossi perché non gli permetteva di dormire; quest’ultimo, esasperato, in un momento di rabbia ha sparato”
Darrow ha scritto:
Possibilmente in poche e semplici parole.
(Anche perchè i concetti che non stanno in poche e semplici parole, spesso sono concetti che non servono ad altro che a turlupinare il prossimo)
Permettimi ma son quasi convinto che non sia così, che quella che la verità sia evidente, facile, immediata, sia proprio una leggenda senza fondamento, puro "mito" irrazionale, quasi superstizione...
Ogni scienza, ogni sapere, richiede dedizione per essere compreso.
Persino ogni arte sport o mestiere...
Alle elementari con pazienza ci spolverano di verità che ci ripetono alle medie e ci pare di sentirle la prima volta, alle superiori si rifanno ancora una volta, e meglio, e all'università si ha il privilegio di addentrarsi in un sapere, con un dottorato si comincia davvero sperimentarlo, si diventa ricercatori... e magari solo dopo altri 5 anni capisci cosa stai facendo...
Masada- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
molto opportunamente hai evitato di mettere nel tuo discorso ciò che le persone "sentono", che riguarda (nello specifico del discorso) alcuni loro bisogni profondiDarrow ha scritto:anche io "non sento nessunissimo problema a confrontare le mie idee e il mio sentire con persone che hanno idee, sensazioni e atteggiamenti differenti (eppur così diffusi) dai miei"
ma se noto che quelle idee e quegli atteggiamenti passati al vaglio della logica e della razionalità si rivelano delle buffonate, io glielo dico, non continuo a parlarne come se niente fosse, anzi dicendogli che meritano rispetto.
Non mi piace un mondo in cui tutti pensano la stessa cosa, ma questo non vuol dire che mi piace un mondo in cui idee nefaste debbano avere spazio e rispetto per amore dell'eterogeneità.
posso essere completamente daccordo nell'evidenziare gli argomenti illogici quando vengono proposti come validi necessariamente per tutti
(ho già avuto modo di sperimentare più volte la cosa qui, con esiti chiari)
ma rispetto la persona che mi propone le sue soluzioni come cose sue personali, che non ha nessuna pretesa di far diventare di vincolo per me o per le altre persone
.
come io non ho nessuna pretesa di vincolare nessuno ad essere ateo, credente, agnostico o quel che più gli piace.
posso esporre liberamente (ed ascoltare nello stesso modo le altrui) le mie opinioni esattamente come opinioni, con tutto il bagaglio di ragioni a loro favore.
se si vuole comprendere meglio il fenomeno religioso vedo più produttivo un approccio di rispetto delle persone, esteso alle loro scelte, che posso non condividere per nulla ma non ho nessuna necessità di far mutare oppure di considerare cose che riguardano me in qualche modo: ho la mia posizione, fondata e meditata, e finchè non si cerca di forzarmi in qualche senso, non mi disturba in nessun modo che ce ne siano di diverse.
ma mi interessa come sono sostenute tali differenti posizioni, che sia fatto con argomenti razionali (complicato) oppure con "puntelli" che mi fanno pensare ai bisogni sottostanti che richiedono queste soluzioni.
quali sono precisamente questi bisogni profondi è argomento che stimola la mia curiosità e ritengo cosa molto utile da conoscere.
in prospettiva di elaborare ragionamenti che in qualche modo possano tenere conto anche di questi bisogni, anche se si ricercano soluzioni innovative, mai pensate in precedenza.
l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
mix- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada: ok, mi sembra che anche tu hai detto che non sai dove andare a parare. Ed è già qualcosa. Per il resto non è che sono un imbecille totale ( lo avrai pensato e non sei stato l'unico qua su AI) quindi ho capito che tu vuoi approcciare diversamente da quello che stranamente (per te) vedi qua, cioè ... (mettere qualsiasi cosa estrapolata dai discorsi di Masada al posto dei puntini) e secondo questo metodo comprendere l'altrui versione (cosa che gli atei e i non credenti, o razionalisti e logici (sic) non riescono a fare.
Sono d'accordo con te Masada, ma se mi fai un esempio di come funziona questo metodologia di approccio, magari la metto anche in pratica.
Sono d'accordo con te Masada, ma se mi fai un esempio di come funziona questo metodologia di approccio, magari la metto anche in pratica.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
E chi vuole cambiare l'Uomo? Io no, la mia è solo una reazione a quello che gli Uomini che credono propongono, la loro proposta anche quando è al chiuso delle loro camerette presuppone sempre il cambiamento di Darrow, delle sue abitudini, dei suoi comportamenti, delle leggi a cui deve sottostare.l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
Il rispetto questi Uomini lo hanno avuto e purtroppo continuano ad averlo da troppo tempo, millenni ormai, e lo hanno usato mettendola nel culo (scusa l'espressione forte) a tantissima gente e a chi resisteva hanno fatto in modo di tenerlo per le braccia in modo da poterglielo infilare incontrastati.
Dici che dobbiamo continuare a porgerlo con non chalance dicendogli "si accomodi, pure! Rispetto le sue opinioni e me le infili pure nel deretano con suo piacere"?
Io penso che il tempo è scaduto.
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada78 ha scritto:
Esatto, questo è proprio il tipo di incomprensione di cui parlo.
A me il mio ragionamento pare logico, razionale, per darrow non ha semplicemente senso. E si badi bene, non è in discussione un punto o un termine, ma tutto il taglio, l'intero complesso del ragionamento. A volte qualcuno pazientemente risponde pure criticando punto per punto, ma nella sua risposta analitica si nota che non ha colto il punto centrale del discorso, lo omette nel taglio della critica che fa.
Masada il fatto è che la logica non ha nulla a che vedere con le sensazioni personali.
La logica non è convenzionale. Può essere più o meno sistematizzata, ma non è che prima di Aristotele la gente se ne fregasse del principio di identità o di quello di non contraddizione. La logica è il mezzo, indispensabile ed universale, tramite cui si può discutere e ragionare. Non è una questione di condivisione.
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Re: Il futuro dell'umanità
ecco un sito che si occupa del futuro dell'umanità in relazione alle macchine intelligenti The Cambridge Project for Existential Risk
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Re: Il futuro dell'umanità
il titolo del thread è lì da vedereDarrow ha scritto:E chi vuole cambiare l'Uomo?l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
....
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
mi sembra che il filo logico che connette le 4 cose sia semplice e si possa anche evitare di fare i furbetti giusto per fare ostruzionismo
sull'atteggiamento accondiscendente lascio dire tutto ai fatti
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
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Re: Il futuro dell'umanità
Semplicemente perchè da ignorato (ma evidentemente non abbastanza) viene difficile quotare normalmente, ma visto che ci tieni tanto, torno a evitare di aprire i tuoi post.mix ha scritto:
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
Buon proseguimento!
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Re: Il futuro dell'umanità
mix ha scritto:il titolo del thread è lì da vedereDarrow ha scritto:E chi vuole cambiare l'Uomo?l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
....
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
mi sembra che il filo logico che connette le 4 cose sia semplice e si possa anche evitare di fare i furbetti giusto per fare ostruzionismo
sull'atteggiamento accondiscendente lascio dire tutto ai fatti
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
Che schifo.
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Re: Il futuro dell'umanità
Più leggo la sua risposta e più convengo con la tua!Rasputin ha scritto:mix ha scritto:il titolo del thread è lì da vedereDarrow ha scritto:E chi vuole cambiare l'Uomo?l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
....
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
mi sembra che il filo logico che connette le 4 cose sia semplice e si possa anche evitare di fare i furbetti giusto per fare ostruzionismo
sull'atteggiamento accondiscendente lascio dire tutto ai fatti
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
Che schifo.
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Re: Il futuro dell'umanità
grazie, altrettantoDarrow ha scritto:Semplicemente perchè da ignorato (ma evidentemente non abbastanza) viene difficile quotare normalmente, ma visto che ci tieni tanto, torno a evitare di aprire i tuoi post.mix ha scritto:
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
Buon proseguimento!
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Re: Il futuro dell'umanità
69Darrow ha scritto:Più leggo la sua risposta e più convengo con la tua!Rasputin ha scritto:mix ha scritto:il titolo del thread è lì da vedereDarrow ha scritto:E chi vuole cambiare l'Uomo?l'errore di cambiare l'Uomo per adattarlo alla Società l'abbiamo già sperimentato, mi sembra intelligente non riproporre ricorsivamente gli stessi obiettivi impossibili.
....
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
mi sembra che il filo logico che connette le 4 cose sia semplice e si possa anche evitare di fare i furbetti giusto per fare ostruzionismo
sull'atteggiamento accondiscendente lascio dire tutto ai fatti
non quotare il mittente non basta a sconnettere le parole dal loro autore, in questo specifico caso.
Che schifo.
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Re: Il futuro dell'umanità
Ormai mi spingo sempre più in OT, ma prima di aprire un nuovo 3d vorrei capire meglio la natura dell'incomprensione per meglio spiegarmi.
Come dicevo le vostre risposte dimostrano l'assoluto grado di incomprensione, che è proprio la cosa che mi stupisce.
L'oggetto, ormai, del mio riflettere...
Darrow ti ho già fatto degli esempi, molti, come nella mia analisi "qualitativa" della memetica, ho riassunto il nocciolo nella metafora software-hardware, ho presentato l'esempio del cane di sombart come esempio base di una analisi interpretativa (è ll'esempio base che si usa in qualsiasi spiegazione della metodologia della scienze sociali e che normalmente anche i neofiti sociologi capiscono al volo alla prima lezione)...
Uso quasi sempre quello strumento, quel metodo di analisi nei miei post.
La mia formazione intellettuale me lo impone.
Sarei "irrazionale" a non farlo.
Se togli non resta nulla di logico(tesi di altri poi divenuta anche mia), c'è sempre sotto una "maschera" pre-razionale, degli assiomi non dimostrabili, dei principi generali assunti da una cultura come veri, spesso persino mutuati da una antica riflessione religiosa o mitica. Anche questo punto è trattato all'inizio del post sulla memetica presentando la riflessione di goffman estesa alla cultura. Ma a voi pare non logica, irrazionale.
E' proprio questo il tipo di incomprensione di cui parlo.
Goffman è in sociologia un pilastro contemporaneo nell'analisi dei processi culturali (con le parole di dawkins, nell'analizzare i motivi e i processi che permettono a un meme di stabilirsi e replicarsi).
Tuttavia a te pare illogico e irrazionale... qualcosa su cui è impossibile aggrapparsi, una fantasia, mentre gli scienziati sociali la considerano una perla...
Vedi tu... se è una questione di logica e razionalità.
Anche qui si vede il livello di incomprensione.
Nella tua risposta non consideri TUTTO il taglio della mia riflessione che parte dalla frase di sognista: "ragionare con gli altri cercando di condividerne gli assiomi... "irrazionali".
Quindi sto parlando degli assiomi extra-razionali che si pongono a fondamento e non dei processi logici che partendo dagli assiomi ci permettono di dedurre nuove verità.
Io parlo degli assiomi di partenza, tu dei processi inferenziali logici o razionali.
Come se in una formula di matematica x + y = 5 tu mi parlassi delle regole dell'addizione e dell'uguale, e io del concreto valore di x o y.
Stiamo parlando d'altro.
Invito a tornare a rileggere il mio esempio hardware-software che spiega il diverso piano di analisi, sempre nel post in cui tratto della memetica.
Comunque, nell'attesa che io riesca rispiegarmi meglio mi potete intanto indicare gli errori logici e razionali nel mio post sulla memetica??
(la parte in spoiler in questo post)
http://atei.forumitalian.com/t3496p140-il-futuro-dell-umanita#ixzz2F6x0xMi7
Sempre nel mentre lascio in spoiler alcuni esercizietti per misurare la propria logica... almeno siamo sicuri di sapere di cosa stiamo parlando.
Abbiate il coraggio di scrivere nel 3d le risposte che poi vi lascio quelle giuste per confrontarle.
In ultimo posto questo link, che parla, udite udite, di assiomi non-logici persino alla base della matematica...
http://it.enc.tfode.com/Assioma_di_generalizzazione_esistenziale
Ora, almeno ora, capite dove sta l'incomprensione??
Capite il significato della parola "logico"?
E di quella "razionale"?
(questa è ancora più fumosa e difficile)
Per chi fosse interessato a chiarirsi la differenza fra assiomi logici e regole logiche può essere utile leggere anche il punto 8 in questo link:
http://filosofia.dafist.unige.it/epi/hp/penco/pub/boole.htm#div
Sempre auguri a tutti i cercatori di sapere che avranno la buona volontà di voler capire!
Come dicevo le vostre risposte dimostrano l'assoluto grado di incomprensione, che è proprio la cosa che mi stupisce.
L'oggetto, ormai, del mio riflettere...
Darrow ha scritto:...
Sono d'accordo con te Masada, ma se mi fai un esempio di come funziona questo metodologia di approccio, magari la metto anche in pratica.
Darrow ti ho già fatto degli esempi, molti, come nella mia analisi "qualitativa" della memetica, ho riassunto il nocciolo nella metafora software-hardware, ho presentato l'esempio del cane di sombart come esempio base di una analisi interpretativa (è ll'esempio base che si usa in qualsiasi spiegazione della metodologia della scienze sociali e che normalmente anche i neofiti sociologi capiscono al volo alla prima lezione)...
Uso quasi sempre quello strumento, quel metodo di analisi nei miei post.
La mia formazione intellettuale me lo impone.
Sarei "irrazionale" a non farlo.
Darrow ha scritto:
Nel passato hanno agito togliendo una credenza e sostituendola con altre (comunismo, nazismo) ora si tratta di toglierle e basta, senza l'uso della violenza ma con la legalità, certo, ma con fermezza.
Se togli non resta nulla di logico(tesi di altri poi divenuta anche mia), c'è sempre sotto una "maschera" pre-razionale, degli assiomi non dimostrabili, dei principi generali assunti da una cultura come veri, spesso persino mutuati da una antica riflessione religiosa o mitica. Anche questo punto è trattato all'inizio del post sulla memetica presentando la riflessione di goffman estesa alla cultura. Ma a voi pare non logica, irrazionale.
E' proprio questo il tipo di incomprensione di cui parlo.
Goffman è in sociologia un pilastro contemporaneo nell'analisi dei processi culturali (con le parole di dawkins, nell'analizzare i motivi e i processi che permettono a un meme di stabilirsi e replicarsi).
Tuttavia a te pare illogico e irrazionale... qualcosa su cui è impossibile aggrapparsi, una fantasia, mentre gli scienziati sociali la considerano una perla...
Vedi tu... se è una questione di logica e razionalità.
Rasputin ha scritto:Masada78 ha scritto:
Esatto, questo è proprio il tipo di incomprensione di cui parlo.
A me il mio ragionamento pare logico, razionale, per darrow non ha semplicemente senso. E si badi bene, non è in discussione un punto o un termine, ma tutto il taglio, l'intero complesso del ragionamento. A volte qualcuno pazientemente risponde pure criticando punto per punto, ma nella sua risposta analitica si nota che non ha colto il punto centrale del discorso, lo omette nel taglio della critica che fa.
Masada il fatto è che la logica non ha nulla a che vedere con le sensazioni personali.
La logica non è convenzionale. Può essere più o meno sistematizzata, ma non è che prima di Aristotele la gente se ne fregasse del principio di identità o di quello di non contraddizione. La logica è il mezzo, indispensabile ed universale, tramite cui si può discutere e ragionare. Non è una questione di condivisione.
Anche qui si vede il livello di incomprensione.
Nella tua risposta non consideri TUTTO il taglio della mia riflessione che parte dalla frase di sognista: "ragionare con gli altri cercando di condividerne gli assiomi... "irrazionali".
Quindi sto parlando degli assiomi extra-razionali che si pongono a fondamento e non dei processi logici che partendo dagli assiomi ci permettono di dedurre nuove verità.
Io parlo degli assiomi di partenza, tu dei processi inferenziali logici o razionali.
Come se in una formula di matematica x + y = 5 tu mi parlassi delle regole dell'addizione e dell'uguale, e io del concreto valore di x o y.
Stiamo parlando d'altro.
Invito a tornare a rileggere il mio esempio hardware-software che spiega il diverso piano di analisi, sempre nel post in cui tratto della memetica.
Comunque, nell'attesa che io riesca rispiegarmi meglio mi potete intanto indicare gli errori logici e razionali nel mio post sulla memetica??
(la parte in spoiler in questo post)
http://atei.forumitalian.com/t3496p140-il-futuro-dell-umanita#ixzz2F6x0xMi7
Sempre nel mentre lascio in spoiler alcuni esercizietti per misurare la propria logica... almeno siamo sicuri di sapere di cosa stiamo parlando.
Abbiate il coraggio di scrivere nel 3d le risposte che poi vi lascio quelle giuste per confrontarle.
- Spoiler:
1) "Tutte le volte che non arrivo in orario al lavoro incontro il capoufficio alla mia scrivania". Data la precedente affermazione, quali fra queste conclusioni sono certamente vere?
A Se arrivo in orario al lavoro allora non incontro il capoufficio alla mia scrivania
B E' possibile che non incontri il capoufficio alla mia scrivania anche quando arrivo in ritardo al lavoro
C Se incontro il capoufficio alla mia scrivania allora non sono arrivato in orario al lavoro
D Se non incontro il capoufficio alla mia scrivania allora sono arrivato in orario al lavoro
2) L'amore non è bello se non è litigarello. Se il precedente proverbio è vero, quali delle seguenti affermazioni sono certamente vere?
A Se l'amore non è bello allora non è litigarello
B Non si può affermare nulla di quanto riportato nelle altre alternative
C Se l'amore è bello allora è litigarello
D Se l'amore è litigarello allora è bello
3) "Non tutti gli economisti escludono il fatto che Internet abbia evitato un calo dell'occupazione". Basandosi sulla precedente affermazione, individuare quali delle seguenti alternative sono esatte.
A Internet è un fattore che contribuisce a evitare il calo dell'occupazione
B Almeno un economista ritiene possibile che Internet abbia evitato un calo dell'occupazione
C Secondo molti economisti l'occupazione è calata nonostante Internet
D Nessun economista sostiene che Internet abbia evitato un calo dell'occupazione
In ultimo posto questo link, che parla, udite udite, di assiomi non-logici persino alla base della matematica...
http://it.enc.tfode.com/Assioma_di_generalizzazione_esistenziale
- Spoiler:
Assiomi non-logici.
Nell'ambito di una teoria sono formule che svolgono il ruolo delle assunzioni specifiche della teoria stessa. Si possono sviluppare le analisi di due differenti strutture, per esempio i numeri naturali e gli interi, servendosi degli stessi assiomi logici; gli assiomi non-logici hanno il compito di catturare quello che è specifico di una particolare struttura (o di una specie di strutture, come i gruppi algebrici). Dunque gli assiomi non-logici, contrariamente agli assiomi logici, non sono tautologie. Termine spesso considerato sinonimo di assiomi non-logici è postulato.
Quasi ogni teoria matematica moderna parte da un dato sistema di assiomi non-logici. Si pensava che in linea di principio ogni teoria potesse essere assiomatizzata in questo modo e potesse essere formalizzata fino a un puro linguaggio di formule logiche. Questa prospettiva si è rivelata impossibile.
Da questo segue il ruolo degli assiomi non-logici, che devono semplicemente costituire un punto di partenza in un sistema logico. Dato che sono fondamentali nello sviluppo di una teoria, in genere risulta opportuno che nel discorso matematico essi siano chiamati semplicemente gli assiomi della teoria, ma, va ribadito, non per esprimere che essi sono enunciati veri e neppure per significare che essi sono assunzioni dotate di verità. Un esempio ben chiaro: in alcuni gruppi l'operazione di moltiplicazione è commutativa, in altri non lo è.
Dunque un assioma è una base elementare per un sistema logico formale e insieme alle regole di inferenza definisce un sistema deduttivo.
Ora, almeno ora, capite dove sta l'incomprensione??
Capite il significato della parola "logico"?
E di quella "razionale"?
(questa è ancora più fumosa e difficile)
Per chi fosse interessato a chiarirsi la differenza fra assiomi logici e regole logiche può essere utile leggere anche il punto 8 in questo link:
http://filosofia.dafist.unige.it/epi/hp/penco/pub/boole.htm#div
Sempre auguri a tutti i cercatori di sapere che avranno la buona volontà di voler capire!
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada quando non si viene capiti in genere è perché non ci si è spiegati bene
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Rasputin- ..............
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada78 ha scritto:[...]
Come dicevo le vostre risposte dimostrano l'assoluto grado di incomprensione, che è proprio la cosa che mi stupisce.
L'oggetto, ormai, del mio riflettere...
E' normale dai, anzi proprio stanotte notavo leggendo tra le web news sul sito di Dawkins,
http://richarddawkins.net/news_articles/2012/12/3/-timeless-questions-ancient-philosophers-modern-strategies#.UM2rKhH8KGc
le stesse incomprensioni nel commentare l'articolo nei vari post sottostanti.
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Re: Il futuro dell'umanità
Rasputin ha scritto:Masada quando non si viene capiti in genere è perché non ci si è spiegati bene
Quindi per te il problema è semplice: non mi spiego bene io da mesi!
Che bello vedere la complessità del mondo coi tuoi occhi!!
Di certo questa strategia ti permetterà un alto livello di autostima.
Io dubito che sia questo il problema principale.
Mesi fa, le prime volte che ne parlavo, poteva essere, ma ormai ho trattato la questione prendendola da mille angolature diverse e scendendo a contenuti da voi conosciuti come la pseudo-scienza memetica (che se sarà fortunata diverrà al massimo una piccola branca della sociologia)
Prova quindi a rispondere alle domande specifiche del mio post.
Prova quindi a dimostrarmi dove sono illogiche o irrazionali le mie argomentazioni.
Spiegami bene tu.
Prova anche solo a darmi le risposte giuste a quelle domandine di logica che ho messo in spoiler.
Cerchiamo di capire perchè non ci si capisce.
Finchè ti limiti a dare la colpa a me non stai sviluppando una riflessione scientifica sul problema, stai solo rinunciando a trovare una risposta prendendo come vera quella più comoda: sbaglio io a spiegarmi. E resti con le tue certezze "irragionevoli".
Mi ricordi certi alunni che non ascoltano un minuto di lezione, non studiano una pagina, e poi... ti dicono: " non ho capito "... quasi come se la colpa fosse solo mia.
Secondo me c'è molto di più, perchè questa incomprensione totale fra noi è indice che c'è un qualcosa da chiarire al più presto per tutti, c'è nella testa della gente l'illusione di ragionare "scientificamente", logicamente, razionalmente, su alcuni temi senza invece iniziare neppure a chiarire le questioni generali attorno.
Tornando all'esempio del cane di sombart è come se io stessi ripetendo da mesi:
“Il cane del vicino è stato ucciso dal sig. Rossi perché non gli permetteva di dormire; quest’ultimo, esasperato, in un momento di rabbia ha sparato”
mentre alcuni di voi continuano a rispondere che il cane è morto per il colpo di fucile, mi spiegano la balistica, il funzionamento dell'organo leso dal proiettile e le conseguenze sull'intero organismo...
Ma stiamo parlando d'altro!!
Cazzo.
Continuo davvero a spiegarmi male???
Datemi risposte, confutate, cercate di capire, altrimenti riterrò inutile trattare questo argomento sul forum... e vi lascerò nelle vostre granitiche certezze che vi impediscono di capire gli altri, diversi dal punto di vista "esistenziale", cioè degli assiomi non dimostrabili che pongono alla base della loro visione della vita, della loro matrice interpretativa.
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Re: Il futuro dell'umanità
*Valerio* ha scritto:Masada78 ha scritto:[...]
Come dicevo le vostre risposte dimostrano l'assoluto grado di incomprensione, che è proprio la cosa che mi stupisce.
L'oggetto, ormai, del mio riflettere...
E' normale dai, anzi proprio stanotte notavo leggendo tra le web news sul sito di Dawkins,
http://richarddawkins.net/news_articles/2012/12/3/-timeless-questions-ancient-philosophers-modern-strategies#.UM2rKhH8KGc
le stesse incomprensioni nel commentare l'articolo nei vari post sottostanti.
Non è "normale", non c'è nulla di normale in così radicali incomprensioni su temi che taluni ritengono razionali, logicamente riducibili. La ragione e la logica si impongono da sole, se non si impongono non stiamo parlando di logica o razionalità ed è inutile controbattere a una tesi sostenendo che sia illogica e irrazionale universalmente.
Nulla di normale, anzi, molto di anormale: ci sono fenomeni (l'incomprensione) che si ripetono con troppa frequenza e troppa intensità perchè un tira storie come me non ne noti l'importanza e cerchi di indagare attorno a una delle questioni millenarie più importanti dell'umanità: la differenza fra l'analisi quantitativa degli enti fisici che fa la scienza e l'analisi qualitativa dei pensieri, convinzioni, assiomi di partenza, decisioni intenzionali non predittibili e riducibili dell'uomo.
Se si pretende di parlare di religione, agnosticismo o ateismo (cose che appunto stanno solo nella testa dell'uomo) partendo dal presupposto che l'analisi neurologica o quantitativa basti si compie un crimine intellettuale, un riduzionismo inaccettabile, un metodo e un analisi non adeguate all'oggetto studiato.
Ho letto le risposte sul link che hai citato, ed effettivamente anche lì si manifesta la radicalità e l'importanza di questa questione, che, secondo me, è la prima da trattare se si pretende di tenere una sezione "confronto fede-ateismo" che abbia un qualche valore epistemologico, che sia confronto, e non un dialogo fra sordi, un puro rinfacciarsi cazzate o continuare a quotare quelli del proprio branco dando agli altri del sub-umano, illogico, irrazionale...
Son mesi che parlo di questo.
Accettate che mi stia pure innervosendo a trovare ancora solo risposte che dicono che sono illogico, irrazionale, o mi sto spiegando male... cestinando tutto il taglio e il contenuto delle mie riflessioni.
Sempre solo colpa mia??????
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Masada- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Per esempio la questione del rapporto fra neuroscienze e sociologia è già molto dibattuto.
In questo link si propone una proficua collaborazione fra queste diverse scienze, ma cose come la memetica, scusatemi, ma sono viste dagli esperti per quello che sono, pseudo-scienze, riflessioni da libretto divulgativo per "ignoranti", riduzionismi che non meritano, e questo è davvero considerevole, neppure una replica o una specificazione, perchè la loro inconsistenza dovrebbe essere palese!!!
"Per questo Dawkins conia un termine nuovo e tali unità vengono chiamate memi, cioè unità di trasmissione culturale o unità di imitazione. Di notevole nell’argomentazione di Dawkins (zoologo) e accettata da Dennett (neuroscienziato) vi è la consapevolezza che effettivamente il vecchio gene non può non restare indietro rispetto al meme, cioè all’evoluzione socioculturale già di per sé lenta, tanto da permetterci di considerare i residui paretiani parti pressoché costanti
dell’azione. Ma la concezione di meme, come è evidente, è del tutto primitiva e fuorviante (per una effettiva comprensione della mente) rispetto alla concezione dei residui e delle derivazioni, anche se, certamente conferma, non volendo, la giusta impostazione paretiana.
Ma, da un punto di vista sociologico, come si dice, ogni ulteriore commento è superfluo. Allora, nota efficacemente Pareto, quando lo studioso di logica scopre l’errore di un ragionamento, o chiarisce un sofisma, la sua opera può ritenersi compiuta. È qui che inizia, invece, l’opera dello studioso di sociologia, che ricercherà perché mai tanti sofismi, elucubrazioni scientiste, speculazioni metafisiche risultano così persuasivi da essere fatti propri. I sofismi, in quanto sottigliezze logiche, possono importare poco al sociologo se non acquistano popolarità. Mentre invece sono di impellente pertinenza sociologica i sofismi o le altre argomentazioni, anche ben condotte, come quelle dette scientifiche, che sono fatte proprie dall’opinione pubblica. Perciò, dice Pareto – quasi per una divisione del lavoro – la logica si occupa del perché un ragionamento risulti errato, la sociologia del perché acquisisca un vasto consenso"
http://www.unitn.it/files/download/8701/quad55.pdf
capite ora i miei 3d, i miei post, le mie inquietudini, il mio tornare sempre sullo stesso punto??
Ora, se tanto mi è difficile far passare contenuti di una scienza come la sociologia, che si avvale anche di metodi qualitativi per riflettere sulle questioni culturali, come cazzo mi capirete se uso solo il metodo qualitativo sviluppando una riflessione di tipo filosofico?
E se ci azzardassimo a parlare di "teologia"??
C'è da rinunciare?
Restiamo fermi al "sasso da mostrare" e "all'unicorno rosa" che tanto ci rasserenano nelle nostre facili certezze figlie solo di ignoranza che si crede sapienza?
Il destino dell'umanità è quindi in mano a pochi pazzi ignoranti e alle masse ancor più ignoranti che gli vanno dietro convinti di essere logiche, razionali, scientifiche, nel giusto??
Che credete, che se le cose restino così non torneranno mostruosità ben peggiori del nazismo?
Già ci sono!
Basta guardare l'inchino fatto ai meccanismi disumanizzanti della finanza dai governi mondiali, nulla di meno democratico e irrazionale, eppure, in quanto status-quo, numero coerentemente spiegabile con altri numeri, allora va bene!!
E' sempre la storia del cane di sombart:
io dico: la finanza non va bene per... per... per...
mentre loro dicono: ma guarda che se calcoli l'integrale..., e poi sviluppi questo logaritmo.., è giusto che chi gioca in borsa non paghi un 20% di IVA mentre se compri una mela si, e che non si tassino le alte rendite perchè altrimenti andrebbero in un altro stato, ma solo i poveracci lavoratori dipendenti...
Io dico: vaffanculo!!
Il sistema è evidentemente sbagliato proprio per questo e deve subito essere cambiato!!!
Qualsiasi analisi quantitativa, per sua natura, spiega come le cose stanno, e non è in grado di proporre una nuova direzione, un cambiamento dello status-quo perchè sia più umano. Solo una riflessione sintetica qualitativa può permettere il cambiamento, "l'evoluzione".
Ci stanno insegnando a non pensare, lo capite??
La parcellizzazione dei saperi scientifici e l'abbandono di ogni filosofia "olistica" ci sta portando verso un nuovo pericoloso baratro, solo che non ce ne accorgiamo, perchè sicuri per le 4 cazzate pratiche che conosciamo su un solo argomento crediamo di sapere e proprio per questo roviniamo tutto, restiamo senza speranza... senza neppure poter capire perchè crediamo di aver già capito abbastanza.
In mezzo a questi miei mezzi OT iosonoateo propone con discrezione questo link
http://www.nocensura.com/2012/12/ecco-quale-sara-lo-scenario-mondiale.html
mentre rweed, sempre nel tentativo di risolvere la fastidiosa deviazione in OT, ci segnale un link molto più serio, denso e condivisibile, in quanto progetto a lungo termine e non pour parler http://cser.org/ (tenete presente che molti di quelli che la pensano similmente a me, come il longo di cui postai un articolo, giungono a queste conclusioni partendo da discipline differenti, nel caso di longo e del link di rweed la cibernetica - e ci mancherebbe, proprio nel cercar di creare IA si capisce che l'intelligenza umana e la sua libertà sono qualitativamente differenti-)
Tuttavia entrambe queste prospettive mi suonano simili ai ragionamenti di inizio '900, quando l'uomo, ormai liberatosi dal sonno della ragione delle religioni o dalle molteplici teorie filosofiche, credeva che una nuova era di progresso illimitato guidato dalla ragione scientifica avrebbe liberato l'uomo dalle mostruosità inumane come le guerre di religione.
Cazzo, il positivismo ingenuo era tollerabile allora, ma oggi, dopo che sono venute di lì a poco due guerre mondiali in 30 anni, le barbarità più sconvolgenti che l'uomo abbia mai conosciuto, sappiamo che l'irrazionale è dominante e irriducibile e inpredittibile.
Siamo ciechi che corrono verso un baratro convinti di poter continuare a camminare nel vuoto...
E' la sicurezza di vederci bene, l'illusione di onnipotenza e onniscienza, che ci fotte, non il baratro.
Quello si potrebbe evitare, ma dovremmo almeno essere consapevoli di non saper volare...
In questo link si propone una proficua collaborazione fra queste diverse scienze, ma cose come la memetica, scusatemi, ma sono viste dagli esperti per quello che sono, pseudo-scienze, riflessioni da libretto divulgativo per "ignoranti", riduzionismi che non meritano, e questo è davvero considerevole, neppure una replica o una specificazione, perchè la loro inconsistenza dovrebbe essere palese!!!
"Per questo Dawkins conia un termine nuovo e tali unità vengono chiamate memi, cioè unità di trasmissione culturale o unità di imitazione. Di notevole nell’argomentazione di Dawkins (zoologo) e accettata da Dennett (neuroscienziato) vi è la consapevolezza che effettivamente il vecchio gene non può non restare indietro rispetto al meme, cioè all’evoluzione socioculturale già di per sé lenta, tanto da permetterci di considerare i residui paretiani parti pressoché costanti
dell’azione. Ma la concezione di meme, come è evidente, è del tutto primitiva e fuorviante (per una effettiva comprensione della mente) rispetto alla concezione dei residui e delle derivazioni, anche se, certamente conferma, non volendo, la giusta impostazione paretiana.
Ma, da un punto di vista sociologico, come si dice, ogni ulteriore commento è superfluo. Allora, nota efficacemente Pareto, quando lo studioso di logica scopre l’errore di un ragionamento, o chiarisce un sofisma, la sua opera può ritenersi compiuta. È qui che inizia, invece, l’opera dello studioso di sociologia, che ricercherà perché mai tanti sofismi, elucubrazioni scientiste, speculazioni metafisiche risultano così persuasivi da essere fatti propri. I sofismi, in quanto sottigliezze logiche, possono importare poco al sociologo se non acquistano popolarità. Mentre invece sono di impellente pertinenza sociologica i sofismi o le altre argomentazioni, anche ben condotte, come quelle dette scientifiche, che sono fatte proprie dall’opinione pubblica. Perciò, dice Pareto – quasi per una divisione del lavoro – la logica si occupa del perché un ragionamento risulti errato, la sociologia del perché acquisisca un vasto consenso"
http://www.unitn.it/files/download/8701/quad55.pdf
capite ora i miei 3d, i miei post, le mie inquietudini, il mio tornare sempre sullo stesso punto??
Ora, se tanto mi è difficile far passare contenuti di una scienza come la sociologia, che si avvale anche di metodi qualitativi per riflettere sulle questioni culturali, come cazzo mi capirete se uso solo il metodo qualitativo sviluppando una riflessione di tipo filosofico?
E se ci azzardassimo a parlare di "teologia"??
C'è da rinunciare?
Restiamo fermi al "sasso da mostrare" e "all'unicorno rosa" che tanto ci rasserenano nelle nostre facili certezze figlie solo di ignoranza che si crede sapienza?
Il destino dell'umanità è quindi in mano a pochi pazzi ignoranti e alle masse ancor più ignoranti che gli vanno dietro convinti di essere logiche, razionali, scientifiche, nel giusto??
Che credete, che se le cose restino così non torneranno mostruosità ben peggiori del nazismo?
Già ci sono!
Basta guardare l'inchino fatto ai meccanismi disumanizzanti della finanza dai governi mondiali, nulla di meno democratico e irrazionale, eppure, in quanto status-quo, numero coerentemente spiegabile con altri numeri, allora va bene!!
E' sempre la storia del cane di sombart:
io dico: la finanza non va bene per... per... per...
mentre loro dicono: ma guarda che se calcoli l'integrale..., e poi sviluppi questo logaritmo.., è giusto che chi gioca in borsa non paghi un 20% di IVA mentre se compri una mela si, e che non si tassino le alte rendite perchè altrimenti andrebbero in un altro stato, ma solo i poveracci lavoratori dipendenti...
Io dico: vaffanculo!!
Il sistema è evidentemente sbagliato proprio per questo e deve subito essere cambiato!!!
Qualsiasi analisi quantitativa, per sua natura, spiega come le cose stanno, e non è in grado di proporre una nuova direzione, un cambiamento dello status-quo perchè sia più umano. Solo una riflessione sintetica qualitativa può permettere il cambiamento, "l'evoluzione".
Ci stanno insegnando a non pensare, lo capite??
La parcellizzazione dei saperi scientifici e l'abbandono di ogni filosofia "olistica" ci sta portando verso un nuovo pericoloso baratro, solo che non ce ne accorgiamo, perchè sicuri per le 4 cazzate pratiche che conosciamo su un solo argomento crediamo di sapere e proprio per questo roviniamo tutto, restiamo senza speranza... senza neppure poter capire perchè crediamo di aver già capito abbastanza.
In mezzo a questi miei mezzi OT iosonoateo propone con discrezione questo link
http://www.nocensura.com/2012/12/ecco-quale-sara-lo-scenario-mondiale.html
mentre rweed, sempre nel tentativo di risolvere la fastidiosa deviazione in OT, ci segnale un link molto più serio, denso e condivisibile, in quanto progetto a lungo termine e non pour parler http://cser.org/ (tenete presente che molti di quelli che la pensano similmente a me, come il longo di cui postai un articolo, giungono a queste conclusioni partendo da discipline differenti, nel caso di longo e del link di rweed la cibernetica - e ci mancherebbe, proprio nel cercar di creare IA si capisce che l'intelligenza umana e la sua libertà sono qualitativamente differenti-)
Tuttavia entrambe queste prospettive mi suonano simili ai ragionamenti di inizio '900, quando l'uomo, ormai liberatosi dal sonno della ragione delle religioni o dalle molteplici teorie filosofiche, credeva che una nuova era di progresso illimitato guidato dalla ragione scientifica avrebbe liberato l'uomo dalle mostruosità inumane come le guerre di religione.
Cazzo, il positivismo ingenuo era tollerabile allora, ma oggi, dopo che sono venute di lì a poco due guerre mondiali in 30 anni, le barbarità più sconvolgenti che l'uomo abbia mai conosciuto, sappiamo che l'irrazionale è dominante e irriducibile e inpredittibile.
Siamo ciechi che corrono verso un baratro convinti di poter continuare a camminare nel vuoto...
E' la sicurezza di vederci bene, l'illusione di onnipotenza e onniscienza, che ci fotte, non il baratro.
Quello si potrebbe evitare, ma dovremmo almeno essere consapevoli di non saper volare...
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada, io di questo thread ho letto solo il tuo post con lo spoiler che diceva riassumeva il tuo intervento più importante e a quello ho risposto. Purtroppo soffro di ADHD e leggere i tuoi post mi è impossibile, già leggere quell'unico spoiler mi è costata parecchio fatica, soprattutto perchè hai un modo di scrivere arzigogolato, con periodi lunghi e con troppi sottintesi e rimandi noti solo a tee non a chi ti legge. Dai per scontato che noi si sia fatti i tuoi studi (che capisco sono di un altissimo livello) per cui mi sembra logico che le tue sono perle ai porci. E lo dico senza ironia.
Se vuoi farti capire da noi porci, sarebbe utile che abbassassi il tuo tenore da conferenziere, oppure sarai come quegli omini nello speaker's corner che nessuno si ferma a sentire ma che declamano per ore e ore.
Con pace, da un autodidatta. Profondamente conscio della sua ignoranza!
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Masada, io di questo thread ho letto solo il tuo post con lo spoiler che diceva riassumeva il tuo intervento più importante e a quello ho risposto. Purtroppo soffro di ADHD e leggere i tuoi post mi è impossibile, già leggere quell'unico spoiler mi è costata parecchio fatica, soprattutto perchè hai un modo di scrivere arzigogolato, con periodi lunghi e con troppi sottintesi e rimandi noti solo a tee non a chi ti legge. Dai per scontato che noi si sia fatti i tuoi studi (che capisco sono di un altissimo livello) per cui mi sembra logico che le tue sono perle ai porci. E lo dico senza ironia.
Se vuoi farti capire da noi porci, sarebbe utile che abbassassi il tuo tenore da conferenziere, oppure sarai come quegli omini nello speaker's corner che nessuno si ferma a sentire ma che declamano per ore e ore.
Con pace, da un autodidatta. Profondamente conscio della sua ignoranza!
Capirai anche tu che questa risposta è diversa dalle precedenti:
Darrow ha scritto:Il post di Masada l'ho letto (quello sotto spoiler), ma sono così pragmatico che non ho trovato nemmeno un appiglio per farmelo calzare da qualche parte...
(Anche perchè i concetti che non stanno in poche e semplici parole, spesso sono concetti che non servono ad altro che a turlupinare il prossimo)
Darrow ha scritto:
ma se noto che quelle idee e quegli atteggiamenti passati al vaglio della logica e della razionalità si rivelano delle buffonate, io glielo dico, non continuo a parlarne come se niente fosse, anzi dicendogli che meritano rispetto.
Mi hai quasi detto il contrario ora...
Grazie.
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Re: Il futuro dell'umanità
Ti sembra il contrario? A me no, a me pare che in uno ti rispondevo in base a quelloche avevo capito del tuo post (evidentemente una ceppa impanata), nell'altro (quello recente) ti fornivo la spiegazione del perchè capisco ceppe impanate invece di quello che tu vorresti farmi capire.
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Re: Il futuro dell'umanità
Una delle caratteristiche che rendono comprensibile una spiegazione è la chiarezza, oltre alla brevità.
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Rasputin- ..............
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Re: Il futuro dell'umanità
Io invece penso che Masada abbia l'ambizione di scrivere un saggio composto dai suoi post.Rasputin ha scritto:Una delle caratteristiche che rendono comprensibile una spiegazione è la chiarezza, oltre alla brevità.
Come si dice, "Masada parla come un libro stampato"
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Re: Il futuro dell'umanità
Rasputin ha scritto:Una delle caratteristiche che rendono comprensibile una spiegazione è la chiarezza, oltre alla brevità.
Rasputin, non dire cazzate grossolane, prova a spiegare un integrale a chi ha appena imparato l'addizione...
Tutte le cose importanti si capiscono e si dominano dopo molti anni e molti libri.
Non sto parlando dei "menù di benedetta"...
Alcune cose non sono brevi, altrimenti andremmo all'università tre giorni e via con la laurea...
Se vuoi capire, se davvero sei interessato alla verità, devi sudare e molto.
Alcuni dei testi più belli che ho letto mi richiedevano un'ora per leggere una pagina, ci ritornavo sopra trenta volte sulla stessa riga, traducevo ogni concetto riassunto in un termine tecnico in 20 più semplici... e poi andavo nella pagina dopo sconfitto per non aver capito.
Finito il libro tornavo a rileggerlo e pensavo finalmente di capire.
Alcune cose le sto capendo solo ora a distanza di anni...
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Re: Il futuro dell'umanità
Mi sa che per quello di cui parliamo la migliore scuola è la vita.
Quella ti da lezioni anche con uno sguardo!
Quella ti da lezioni anche con uno sguardo!
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Re: Il futuro dell'umanità
Masada78 ha scritto:
Tutte le cose importanti si capiscono e si dominano dopo molti anni e molti libri.
Per me la cazzata grossa è questa...
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Re: Il futuro dell'umanità
Se dico cosa penso di quello che hai quotato di Masada, dopo rifaccio la figura del Darrow scassaminchia ebreo!Rasputin ha scritto:Masada78 ha scritto:
Tutte le cose importanti si capiscono e si dominano dopo molti anni e molti libri.
Per me la cazzata grossa è questa...
E allora sto zitto!
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Io invece penso che Masada abbia l'ambizione di scrivere un saggio composto dai suoi post.Rasputin ha scritto:Una delle caratteristiche che rendono comprensibile una spiegazione è la chiarezza, oltre alla brevità.
Come si dice, "Masada parla come un libro stampato"
Si, è vero, vi sto anche usando come "cavie" per un lavoro che vorrei fare...
Non so però se lo farò.
Per ora ci sto studiando attorno, e non ho scritto ancora neppure una pagina.
Se non riesco a farmi capire da voi, però, eviterò di buttarmi in un inutile vicolo cieco.
Per ora sono solo nella fase iniziale di indagine informale:
non ho formulato ancora una tesi chiara, sto solo valutando il ripetersi di fenomeni (l'incomprensione a livello di dibattiti attorno a posizioni "esistenziali" che ognuno considera razionali e/o logiche...).
Vedremo... a me sembra un tema utile visto che il confronto fra laici e credenti diverrà sostanziale (guardate l'egitto oggi) e anche quello fra i diversi credenti (considerate la globalizzazione).
Mi sembra un oggetto di indagine degno e utile alle sfide della contemporaneità.
Come cazzo dialogare, convivere, e capirsi senza uccidersi prima?
Tuttavia, se sono davvero così incomprensibile e logorroico e la cosa non interessa a nessuno... fatemelo sapere chiaramente che evito di buttar via tempo!!
Al massimo ripresenterò la questione dopo la terza guerra mondiale:
di solito in quei momenti di rinascita certi bisogni si percepiscono come necessari e tante cazzate appaiono per quello che sono: superflue.
Sono passati solo 70 anni dalla seconda guerra, è appena scomparsa la generazione degli ex-nazisti coi sensi di colpa, e già la germania sta mostrando ancora tutta la sua ambizione irrazionale. Sta chiedendo ai greci uno sforzo inaudito e impossibile per ripagare un debito sempre più impagabile, mentre a lei non venne chiesto di ripagare il debito di guerra... alla grecia avevano rubato tutte le scorte auree e mica le hanno ridate...
Passano gli anni, e in un atmosfera utilitaristica e scientista si fa presto a dimenticare la storia.
Ma in questo io sono molto segnato dalla teoria dell'eterno ritorno di nietzsche.
Se poi ci si illude che basti insegnare a tutti matematica o biologia per creare un mondo più umano, non vedo grandi speranze.
Non fraintendetemi, adoravo la matematica, e la scienza (non avrei fatto lo scientifico ai tempi) ma quando iniziai a capire la centralità della filosofia, della storia, della letteratura, dell'umano in quanto umano, tutte quelle piccolezze che potevo tenere fra le mani mi son parse secondarie.
Volevo solo capire cosa stesse dietro ai movimenti di quelle mani, quando stringono, accarezzano o colpiscono.
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Re: Il futuro dell'umanità
A me hanno solo pensato che li stessi usando come cavie e mi hanno tolto il saluto qua su AI! Io che non lo stavo facendo, come candidamente ammetti tu, ci rimasi molto male! (Semmai c'era una cavia, ero io!)Masada78 ha scritto:
Si, è vero, vi sto anche usando come "cavie" per un lavoro che vorrei fare...
La mia impressione collima con questa tua analisi. Sono sincero!Masada78 ha scritto:
Tuttavia, se sono davvero così incomprensibile e logorroico e la cosa non interessa a nessuno... fatemelo sapere chiaramente che evito di buttar via tempo!!
Però in quei momenti continueranno ad esserci persone che considereranno importanti quelle che tu chiami cazzate e viceversa. Perciò meglio non contarci troppo su 'ste palingenesi.Masada78 ha scritto:Al massimo ripresenterò la questione dopo la terza guerra mondiale:
di solito in quei momenti di rinascita certi bisogni si percepiscono come necessari e tante cazzate appaiono per quello che sono: superflue.
Masada78 ha scritto:Passano gli anni, e in un atmosfera utilitaristica e scientista si fa presto a dimenticare la storia.
E chi l'ha dimenticata? Si fa presto pure a buttare là delle affermazioni senza capo nè coda, come quella appena quotata sopra, tanto per buttare accusa generiche e far vedere di saperne una più degli altri.
Io penso che la materia principale per e di una nuova umanità è la pedagogia.Masada78 ha scritto:Ma in questo io sono molto segnato dalla teoria dell'eterno ritorno di nietzsche.
Se poi ci si illude che basti insegnare a tutti matematica o biologia per creare un mondo più umano, non vedo grandi speranze.
Trovo sia più utile la neurologia che la filosofia, vedi i risultati di pochi anni dell'una rispetto alle deludenti conquiste dei millenni dell'altra. (Tutto ciò che in questo post hai addebitato a scientismo, matematica e biologia, quarda caso è stato avvallato e controfirmato dalle tue care filosofie, vedi te che bello strumento per conciliare gli uomini ti sei scelto!)Masada78 ha scritto:Volevo solo capire cosa stesse dietro ai movimenti di quelle mani, quando stringono, accarezzano o colpiscono.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Darrow ha scritto:Masada78 ha scritto:Passano gli anni, e in un atmosfera utilitaristica e scientista si fa presto a dimenticare la storia.
E chi l'ha dimenticata? Si fa presto pure a buttare là delle affermazioni senza capo nè coda, come quella appena quotata sopra, tanto per buttare accusa generiche e far vedere di saperne una più degli altri.
Buttar lì??
Vuoi davvero 10 pagine in cui ti spiego il perchè??
Poi non lamentarti che sono lungo e che con la tua ADHD non riesci a seguire...
Credimi, non butto mai lì nulla.
In questo caso nel paragrafo precedente avevo fatto un semplice esempio chiaro che supporta questa affermazione.
Secondo me una cultura per cui diventa verità solo quella scientifica, e ancor più solo quella delle scienze "pure", automaticamente degrada a secondarie e inutili le altre verità e quindi non ha più strumenti per analizzare le realtà della vita umana che non sono appannaggio della scienza e persino del razionale.
Le dinamiche del forum ne sono un esempio.
Tornando all'esempio del cane di sombart si resterebbe a parlare per ore delle leggi della cinetica che determinano la traiettoria del colpo di fucile e della biologia che spiega perchè il cane sia morto dopo il colpo, ma nulla si dice, o si vuol dire sul povero signor rossi esasperato e i motivi che lo hanno portato a sparare...
Ripeto, non è nulla di buttato lì: sto ripetendo sempre le stesse cose implicitamente...
Il mio modo di ragionare è simile a una spirale ermeneutica: quando incappo in un fenomeno che si ripete inizio a indagarci attorno prendendolo da tutti i punti di vista. Se la riflessione va bene la spirale si restringe e arrivo al punto, se va male mi allontano inutilmente, se va malissimo ci giro in cerchio attorno come un cane legato a una corda e ne esco pazzo.
Due volte nella vita ho dovuto arrendermi: in un caso ho messo in stand-by la questione per anni, nell'altro ho dovuto usare uno strumento diverso dalla ragione per uscirne...
Poi la cazzata della vita che ti insegna tutte le cose... a me la vita non insegna come fare un trapianto cardiaco o se una nuova finanziaria sia funzionale, umana, socialmente destabilizzante, utile.... Solitamente, inoltre, lo studio non è altro che assorbire in poco tempo millenni di anni di vite e studi di altri.
Quindi è solo più vita.
Non c'è antitesi.
Non sono mai stato un topo di biblioteca e si vede da come scrivo male.
Sarei molto più bravo.
Ma mi interessava vivere troppe altre cose, anche giustamente.
Prima si vive, e poi si impara dalla vita.
Adesso invece sto tirando le somme dopo molti anni a girovagare fra estremi opposti per vedere dove andare nei pochi anni che restano.
L'unica massima che ho sempre seguito sin dalla prima adolescenza è questa di blake:
"the road of excess leads to the palace of wisdom"
Sto cercando di capire, dopo venti anni di sperimentazione personale, se sia vera o una cazzata...
A me ai tempi sembrava figa...
Se da queste riflessioni, che partono dalle mie esperienze personali, ne trarrò saggezza condivisibile, bene, altrimenti, avrò semplicemente sbagliato tutto!!
Pace.
Io ci ho provato.
Davvero.
In ultimo offendi ancora la filosofia e parli della pedagogia... sai di cosa stai parlando?
Beh, guarda su wiki:
"E' molto importante precisare di come la Pedagogia sia una scienza influenzata dalle più alte espressioni culturali che si sono succedute nel corso dei secoli,come la Filosofia(dalla quale le Scienze dell'educazione traggono moltissimi concetti base),la Letteratura,l'Arte e la Storia."
Non c'è scienza umana, neppure la sociologia o la psicologia, che sia più infarcita di filosofia come la pedagogia, al punto che sia quasi impossibile distinguerle.
medita... e grazie per aver sempre risposto nonostante tutto!
Ciao.
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Re: Il futuro dell'umanità
Pedagogia: educare i bambini a un nuovo modo di relazionarsi non basata su rapporti di potere e di forza, basati su schemi, ruoli e gerarchie, ma allenarli a vivere in modo libertario.
Questo intendo.
Poi te l'ho detto e te l'ho ripeto: ne sai troppo più di me accademicamente e da quanto dici anche dal punto di vista della vita vissuta. Fra noi non c'è dialogo, sembriamo il poeta e il contadino.
Renato: Darrow
Cochi: Masada
Questo intendo.
Poi te l'ho detto e te l'ho ripeto: ne sai troppo più di me accademicamente e da quanto dici anche dal punto di vista della vita vissuta. Fra noi non c'è dialogo, sembriamo il poeta e il contadino.
Renato: Darrow
Cochi: Masada
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Re: Il futuro dell'umanità
wow che figata di discussione, me l' ero persa del tutto...ovviamente io sono daccordo con masada, in fin dei conti non sta dicendo cose astruse, sono i problemi dell' uomo moderno e contemportaneo
il modo di argomentare di masada è fortemente filosofico(che per alcuni è quasi una parolaccia),il suo è un domandare ''radicale'', cioè non si accontenta di stabilire poche e semplici regole per stabilire cosa sia reale, cosa sia degno di attenzione, cosa possa essere definito conoscenza e cosa no, queste certezze sembrano infatti, dopo la fine dell' infatuazione razionalistica dell' occidente moderno da cartesio in poi, sembrano sgretolarsi
quello che a lui interessa in modo particolare(mi permetto di interpretare), è mostrare che le questioni etiche, epistemologiche, logiche, razionali, esistenziali, scientifiche, tutto insomma, non può essere risolto in modo semplice, razionale e completamente logico, e la ragione per cui non è possibile farlo è che siamo assieme l' oggetto e il soggetto dello studio, qui vi è un' iplosione logica, è lo scandalo di ogni filosofia, e che ogni grande pensatore si è trovato a denunciare
questo è tuttavia solo il primo(primissimo) passo, il momento in cui ci si rende davvero conto della propria condizione, o meglio, della problematicità della propria condizione,( e già i greci avevano capito la centralità di questo passaggio, che è descritto perfettamente da platone nel celebre mito della caverna) oggi però, il passaggio dall' oscurità dell' ignoranza(inconsapevolezza) alla luce(consapevolezza), che in platone doveva essere la via per la vita giusta e felice e alla conoscenza più alta, sembra essere una caduta nell abisso, nell' ignoto, nella disperazione, come mostrano nice, sartre, haidegger, leopardi, la lista è infiita...
la situazione dell' uomo è problematica dunque, e la filosofia è la discussione attorno a questa problematicità, il fatto è che ora la situazione si complica ulterirmente, cioè, una volta preso atto di questa problematicità che si fa?
il modo di argomentare di masada è fortemente filosofico(che per alcuni è quasi una parolaccia),il suo è un domandare ''radicale'', cioè non si accontenta di stabilire poche e semplici regole per stabilire cosa sia reale, cosa sia degno di attenzione, cosa possa essere definito conoscenza e cosa no, queste certezze sembrano infatti, dopo la fine dell' infatuazione razionalistica dell' occidente moderno da cartesio in poi, sembrano sgretolarsi
quello che a lui interessa in modo particolare(mi permetto di interpretare), è mostrare che le questioni etiche, epistemologiche, logiche, razionali, esistenziali, scientifiche, tutto insomma, non può essere risolto in modo semplice, razionale e completamente logico, e la ragione per cui non è possibile farlo è che siamo assieme l' oggetto e il soggetto dello studio, qui vi è un' iplosione logica, è lo scandalo di ogni filosofia, e che ogni grande pensatore si è trovato a denunciare
questo è tuttavia solo il primo(primissimo) passo, il momento in cui ci si rende davvero conto della propria condizione, o meglio, della problematicità della propria condizione,( e già i greci avevano capito la centralità di questo passaggio, che è descritto perfettamente da platone nel celebre mito della caverna) oggi però, il passaggio dall' oscurità dell' ignoranza(inconsapevolezza) alla luce(consapevolezza), che in platone doveva essere la via per la vita giusta e felice e alla conoscenza più alta, sembra essere una caduta nell abisso, nell' ignoto, nella disperazione, come mostrano nice, sartre, haidegger, leopardi, la lista è infiita...
la situazione dell' uomo è problematica dunque, e la filosofia è la discussione attorno a questa problematicità, il fatto è che ora la situazione si complica ulterirmente, cioè, una volta preso atto di questa problematicità che si fa?
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Re: Il futuro dell'umanità
Stavo leggendo a ritroso e poi incappo in questo
Ho smesso
Secondo me una cultura per cui diventa verità solo quella scientifica, e
ancor più solo quella delle scienze "pure", automaticamente degrada
Ho smesso
DrugONE- ------------
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Re: Il futuro dell'umanità
DrugONE ha scritto:Stavo leggendo a ritroso e poi incappo in questoSecondo me una cultura per cui diventa verità solo quella scientifica, e
ancor più solo quella delle scienze "pure", automaticamente degrada
Ho smesso
Eh infatti
meglio leggere le etichette dei formaggini
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Re: Il futuro dell'umanità
DrugONE ha scritto:Stavo leggendo a ritroso e poi incappo in questoSecondo me una cultura per cui diventa verità solo quella scientifica, e
ancor più solo quella delle scienze "pure", automaticamente degrada
Ho smesso
Immagino, anche perchè non avrai capito neppure quelle due righe...
Comunque complimenti per lo sforzo, sei andato a ritroso di ben 4-5 messaggi!
Un vero eroe nel tentare di capire le posizioni altrui!
Non riprendere a pensare, perchè potrebbe essere dannoso.
Ciao
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Masada- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
A grandi linee io la penso come Mesada78.
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Re: Il futuro dell'umanità
il perché è più importante del come, la morale prima di tutto, ma la vera morale la si ottiene non solo conoscendo la sofferenza propria, ma sopratutto cercando di ascoltare e capire anche le sofferenze altrui.
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Re: Il futuro dell'umanità
LordVolk ha scritto:A grandi linee io la penso come Mesada78.
Se ti va presentati aprendo un thread qui
http://atei.forumitalian.com/f4-presentazioni-proposte-comunicazioni
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Re: Il futuro dell'umanità
ok, grazie.
Ho provveduto.
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Re: Il futuro dell'umanità
a quanto pare vivremo di più..Modificando un solo gene 16 anni vita in più
Creato topo Matusalemme, potremmo superare i 100 anni
www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2013/08/29/Modificando-solo-gene-16-anni-vita-piu_9216877.html
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Sdraiati su un letto senza ossa.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
Chuang-Tzu
Cosworth117- -------------
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Età : 32
Località : Dove se magna
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Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: Il futuro dell'umanità
..bisognerebbe rivedere il sistema delle pensioni di anzianita'..
delfi68- -------------
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Re: Il futuro dell'umanità
Che razza di ragionamenti fa un ateo?lupetta ha scritto:a quanto pare vivremo di più..Modificando un solo gene 16 anni vita in più
Creato topo Matusalemme, potremmo superare i 100 anni
www.ansa.it/web/notizie/specializzati/scienza/2013/08/29/Modificando-solo-gene-16-anni-vita-piu_9216877.html
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?
Aggiungeremo un granello di sabbia alla spiaggia del nostro tempo da sempre volta all'infinito nulla.
Forse saremo più felici adesso che, nella misura concessa da un ulteriore granello di sabbia, potremmo allontanarci dal fatale e definitivo abbraccio con questo immenso, spettacolare, eterno silenzio? Anche a costo di goderci questo granello di tempo con le ossa sbriciolate anzitempo.
E i costi addossati alla società per questa capricciosa e mal concepita prospettiva?
Senti questa.
Vi offriamo la vita eterna . Un corpo meccanico massimizzerà del 700% la vostra efficienza prestazionale sul piano fisico. Il 100% dei componenti del vostro corpo saranno completamente sostituibili. Pezzi di ricambio garantiti in eterno. Aggiornamento del vs software gratuito per i primi 1.000 anni.
C'era una volta...
dolore, fatica, malattia, menomazioni, fame, sete, invecchiamento...morte.
Il significato di questi termini potrete trovarli nei dizionari degli uomini antichi.
Ecco. Questa farebbe discutere.
jillo- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
jillo ha scritto:Che razza di ragionamenti fa un ateo?
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?
..scusate qualcuno sa spiegarmi il sequitur di questo quote?
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Il futuro dell'umanità
No, ma per questa:delfi68 ha scritto:..scusate qualcuno sa spiegarmi il sequitur di questo quote?jillo ha scritto:Che razza di ragionamenti fa un ateo?
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?
dove devo firmare?jillo ha scritto:Vi offriamo la vita eterna . Un corpo meccanico massimizzerà del 700% la vostra efficienza prestazionale sul piano fisico. Il 100% dei componenti del vostro corpo saranno completamente sostituibili. Pezzi di ricambio garantiti in eterno. Aggiornamento del vs software gratuito per i primi 1.000 anni.
loonar- ----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Prima ti mando l'iban del conto ditta per l'anticipo di 10.000 euro. Dopo l'accredito ti giro il modulo di adesione al contratto.loonar ha scritto:No, ma per questa:delfi68 ha scritto:..scusate qualcuno sa spiegarmi il sequitur di questo quote?jillo ha scritto:Che razza di ragionamenti fa un ateo?
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?dove devo firmare?jillo ha scritto:Vi offriamo la vita eterna . Un corpo meccanico massimizzerà del 700% la vostra efficienza prestazionale sul piano fisico. Il 100% dei componenti del vostro corpo saranno completamente sostituibili. Pezzi di ricambio garantiti in eterno. Aggiornamento del vs software gratuito per i primi 1.000 anni.
jillo- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Io no, grazie.
Sto bene mortale.
E non mi interessa neanche allungare la vita dalla parte del decadimento fisico e mentale.
Ho già avuto sinora gioia per molte vite, e ce ne sarà ancora: posso essere soddisfatta.
Sto bene mortale.
E non mi interessa neanche allungare la vita dalla parte del decadimento fisico e mentale.
Ho già avuto sinora gioia per molte vite, e ce ne sarà ancora: posso essere soddisfatta.
Re: Il futuro dell'umanità
già finita la discussione?jillo ha scritto:Prima ti mando l'iban del conto ditta per l'anticipo di 10.000 euro. Dopo l'accredito ti giro il modulo di adesione al contratto.loonar ha scritto:No, ma per questa:delfi68 ha scritto:..scusate qualcuno sa spiegarmi il sequitur di questo quote?jillo ha scritto:Che razza di ragionamenti fa un ateo?
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?dove devo firmare?jillo ha scritto:Vi offriamo la vita eterna . Un corpo meccanico massimizzerà del 700% la vostra efficienza prestazionale sul piano fisico. Il 100% dei componenti del vostro corpo saranno completamente sostituibili. Pezzi di ricambio garantiti in eterno. Aggiornamento del vs software gratuito per i primi 1.000 anni.
jillo ha scritto:Ecco. Questa farebbe discutere.
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Re: Il futuro dell'umanità
che ragionamento! chi vorrebbe allungare la vita dalla parte del decadimento fisico e mentale?Avalon ha scritto:Io no, grazie.
Sto bene mortale.
E non mi interessa neanche allungare la vita dalla parte del decadimento fisico e mentale.
Ho già avuto sinora gioia per molte vite, e ce ne sarà ancora: posso essere soddisfatta.
Ovvio che si tratta di "potenziare" le capacità fisiche e mentali e allungare di conseguenza la vita in perfette condizioni vitali e abbandonare la vita solo quando ci si rompe il cazzo di vivere (che è soggettivo) senza sentenze decise da altri (natura).
Mi ha sempre rotto il cazzo dipendere da altri.
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Re: Il futuro dell'umanità
delfi68 ha scritto:..scusate qualcuno sa spiegarmi il sequitur di questo quote?jillo ha scritto:Che razza di ragionamenti fa un ateo?
In cambio di cosa dovremmo trascinarci a vivere per 16 anni in più?
Nulla di strano se un ateo sorride all'idea di vita eterna (un credente ci crede di già)
Discutibile come ritenga sia notizia degna di interesse il vivere 16 anni in più ma come rottame.
Comunque questa, a pare mio, non è una notizia. Ma una becerata.
Vivere 16 anni in più con le ossa rotte potrebbe non interessare tanto ad un ateo quanto ad un credente.
E la notizia dove sta? Grazie ad scoperta scientifica potremo soffrire per altri 16 anni, peraltro gravando sul nostro florido e sano sistema pensionistico e sanitario? Non credo fosse questo il senso dell’articolo.
Un articolo-flash in stile ansa, che ci dice poco.
Molto poche, anzi nulle le informazioni di degno rilievo scientifico.
Penso che il senso di pubblicare queste news, pubblicate in questo modo anche da altri giornaletti quotidiani locali, stia esclusivamente nel bisogno di fare notizia.
Ossia, scrivo qualcosa che di sensazionale non ha nulla , ma scrivo qualcosa che il lettore abituale di questi giornali recepisce come notizia degna di questo nome.
Certo occorrerà che Il cervello del lettore un po distratto legga cose che non sono qui scritte. Non sarà difficile dato che di cose scritte ce ne sono poche. Basta trovare le parole giuste perché quel cervello lavori da solo costruendosi la notizia da sé. Una parola può favorire un’associazione mentale, la mente associa a quella parola il senso di quanto il lettore desidererebbe leggere.
La notizia? Consiste nella prospettiva aperta da quanto le parole dell’articolo e l’elaborazione mentale del lettore hanno generato.
La prospettiva della vita eterna aperta all'umanità dalla scienza mediante un primo piccolo passo consistente per ora nella possibilità (?) di allungare di un poco la vita.
Questa, per come l’ho intesa io era la notizia. O meglio il senso della notizia.
Ed è proprio questa prospettiva che ci lascia un minimo margine di discussione, e che quindi può giustificare l’attenzione del lettore per l’articolo. Non certo apprendere che puoi allungare la vita sino a 16anni in più però con le ossa rotte.
Ma l’ateo che c’entra?
Il post originario commenta: “a quanto pare vivremo di più”.
Presa d’atto o speranzosa apertura ad un futuro migliore? Il futuro migliore è quello che il lettore distratto legge nell’articolo perché ce lo ha messo dentro lui. Non certo, come ripeto, vivere 16 anni in più e malconcio.
jillo- -----------
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Re: Il futuro dell'umanità
Jillo, non è che solo voi credente avete l'esclusiva della speranza in una vita eterna!
Anche i non credenti possono sperare di vivere bene e a lungo (eternamente è impossibile e noioso).
Ma non si mettono a credere al primo che arriva e che dice due formulette magiche dandogli credito e denari (per cui scordati l'iban ).
Poi ci sono i non credenti che vogliono morire a vent'anni, e credenti che si sacrificano a vent'anni per il loro dio.
Il mondo è vario perchè è avariato!
Anche i non credenti possono sperare di vivere bene e a lungo (eternamente è impossibile e noioso).
Ma non si mettono a credere al primo che arriva e che dice due formulette magiche dandogli credito e denari (per cui scordati l'iban ).
Poi ci sono i non credenti che vogliono morire a vent'anni, e credenti che si sacrificano a vent'anni per il loro dio.
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