Etica sui Consumi
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Etica sui Consumi
Ne abbiamo parlato e siamo tutti dei consumisti, chi più chi meno siamo dentro il sistema al punto che aumenta la compulsione e nel caso migliore "non badiamo a spese pur di risparmiare".
Il consumatore viene soddisfatto dai produttori ed i produttori studiano il modo migliore per far soldi applicando sofisticate massimizzazioni. Non si può criticare chi vende, non lo fa per bontà.
Allora non rimane che la presa di coscienza, io preferisco la consapevolezza così come la contrapposizione tra carnivori e vegetariani piuttosto che quella coi vegani se intendete la differenza.
Se esiste la differenza tra raccolta differenziata ed l'applicazione della stessa allora qual'è il modo migliore di impacchettare, garantire il lavoro, far circolare l'economia e mantenere "sani" equilibri?
PS Non sono per il New Age, non mi rompete le palle! Ah ah.
Il consumatore viene soddisfatto dai produttori ed i produttori studiano il modo migliore per far soldi applicando sofisticate massimizzazioni. Non si può criticare chi vende, non lo fa per bontà.
Allora non rimane che la presa di coscienza, io preferisco la consapevolezza così come la contrapposizione tra carnivori e vegetariani piuttosto che quella coi vegani se intendete la differenza.
Se esiste la differenza tra raccolta differenziata ed l'applicazione della stessa allora qual'è il modo migliore di impacchettare, garantire il lavoro, far circolare l'economia e mantenere "sani" equilibri?
PS Non sono per il New Age, non mi rompete le palle! Ah ah.
SergioAD- -------------
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Re: Etica sui Consumi
..l'etica dei consumi, o la pratica del consumismo: Quando una rosa parla di dolore.
Il consumismo e l'economia di mercato è il cancro del XX secolo che sta metastatizando il XXI..
E se nemmeno comprare una rosa è più eticamente lecito, significa che la nostra società è nello sprofondo più oscuro..
Nemmeno le rose si possono eticamente più comprare..i giocattoli fatti da schiavi minorenni nell'estremo oriente, i nostri comodi assemblati da disperati, i nostri rifiuti nascosti sotto i loro campi...
Siamo una società imperialista e sfruttatrice..
Più della metà delle cose che indossiamo e usiamo in questo momento sono il risultato della sofferenza di qualcun'altro..
Il consumismo e l'economia di mercato è il cancro del XX secolo che sta metastatizando il XXI..
E se nemmeno comprare una rosa è più eticamente lecito, significa che la nostra società è nello sprofondo più oscuro..
Incontro Simon fuori dall’azienda “Nini”, sul lago Naivasha, a Nord di Nairobi. Sono le cinque del pomeriggio e inizia a fare buio. Ha appena smesso di piovere, e anche se siamo vicini all’equatore non fa caldo. 26 ettari di serre, 600 dipendenti, Nini produce 55 milioni di rose l’anno: vengono tutte esportate in Europa. Simon è un lavoratore stagionale, non assunto: guadagna 3700 scellini al mese (40 euro). Non sa dove finiscono i fiori che raccoglie tutti i giorni. Gli spiego che vengono venduti in Olanda, Germania, Gran Bretagna, Italia. Che cosa ne fate? colori, profumi? mi chiede. No, li compriamo così, per ornamento, dico. Non ci crede, ride. Li comprate per vederli appassire.
Naivasha dista circa 150 chilometri dalla capitale del Kenya, Nairobi. In 2.000 ettari di serre è concentrato il 70% della produzione nazionale di fiori. Sono rose. Il perimetro del lago, specie sul versante Sud, è completamente occupato dalle piantagioni, e non ci sono quasi accessi liberi all’acqua. Anche se è un’attività relativamente recente (le prime serre risalgono alla metà degli anni 80) la coltivazione di fiori è la terza industria del Paese, dopo il turismo e il thè. Nel mondo prima del Kenya ci sono solo Olanda e Colombia. Meno di cento i produttori, alcuni hanno fino a 300 ettari di serre. Di solito sono stranieri, olandesi soprattutto (quelli di Nini sono inglesi). Il lago è l’ideale: non è lontano dall’aeroporto e garantisce acqua a volontà, gratuitamente. Per adesso poco importa che si stia inesorabilmente prosciugando.
Sono almeno 40 mila i lavoratori impiegati direttamente nella produzione di rose, per la maggior parte donne. Le condizioni di lavoro nelle serre sono sempre state ai limiti della sopportazione: caldo, contatto diretto coi pesticidi, salari miseri, molestie sessuali, nessuna tutela sindacale. Ora le cose sembrano (lentamente) migliorare, ma il lavoro è duro e un’operaia assunta col primo livello guadagna meno di 50 euro al mese.
Nemmeno le rose si possono eticamente più comprare..i giocattoli fatti da schiavi minorenni nell'estremo oriente, i nostri comodi assemblati da disperati, i nostri rifiuti nascosti sotto i loro campi...
Siamo una società imperialista e sfruttatrice..
Più della metà delle cose che indossiamo e usiamo in questo momento sono il risultato della sofferenza di qualcun'altro..
delfi68- -------------
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Re: Etica sui Consumi
L'acquisto eticamente affrontabile è quello in cui possiamo operare una scelta; se so che la rosa proviene dal locale vivaio di paese, l'acquisto della rosa torna ad essere compatibile con le nostre scelte etiche. Dato che è impossibile conoscere la reale provenienza di tutti i prodotti che usiamo, io cerco sempre di favorire la filiera corta, ovvero di acquistare prodotti la cui provenienza sia il più possibile locale, eliminando così anche i costi e l'inquinamento dovuto al trasporto. Ricordo una battuta di Grillo quando diceva "Che cazzo compri i biscotti danesi?! Fatti mandare la ricetta!"...
EVO- -----------
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Re: Etica sui Consumi
Io, da non possessore di auto, ho un chiodo fisso: l'80% delle auto in circolazione non sono necessarie.
C'è chi va in macchina anche al cesso, vedo qui in paese piccoli ingorghi davanti alla scuola elementare dovuti a madri (Casalinghe culone) che vanno a prendere i figli in auto per portarli a casa a poche centinaia di metri di distanza.
Non ci sono distanze superiori, il diametro massimo del paese è inferiore al chilometro.
Vedo che è possibile anche fare la spesa per un'intera famiglia in bicicletta, ci sono due supermercati uno di fronte all'altro, e vedo madri che lo fanno col rimorchietto attaccato alla bici.
In media ogni 20 minuti c'è un autobus col quale si è in centro città in 15-20 minuti.
Il mezzo più veloce è la bici, stesso percorso ma senza fermate 12 min.
Piú l'automobilista è nano, più è grossa l'auto, anche se fa da casa all'ufficio e vice versa e non la Paris - Dakar (Possibilissima col mezzo di cui dispone).
Sto sviluppando una seria avversione per tutti questi soggetti.
C'è chi va in macchina anche al cesso, vedo qui in paese piccoli ingorghi davanti alla scuola elementare dovuti a madri (Casalinghe culone) che vanno a prendere i figli in auto per portarli a casa a poche centinaia di metri di distanza.
Non ci sono distanze superiori, il diametro massimo del paese è inferiore al chilometro.
Vedo che è possibile anche fare la spesa per un'intera famiglia in bicicletta, ci sono due supermercati uno di fronte all'altro, e vedo madri che lo fanno col rimorchietto attaccato alla bici.
In media ogni 20 minuti c'è un autobus col quale si è in centro città in 15-20 minuti.
Il mezzo più veloce è la bici, stesso percorso ma senza fermate 12 min.
Piú l'automobilista è nano, più è grossa l'auto, anche se fa da casa all'ufficio e vice versa e non la Paris - Dakar (Possibilissima col mezzo di cui dispone).
Sto sviluppando una seria avversione per tutti questi soggetti.
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Rasputin- ..............
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Re: Etica sui Consumi
Rasputin ha scritto:Io, da non possessore di auto, ho un chiodo fisso: l'80% delle auto in circolazione non sono necessarie.
Il mezzo più veloce è la bici, stesso percorso ma senza fermate 12 min.
Piú l'automobilista è nano, più è grossa l'auto, anche se fa da casa all'ufficio e vice versa e non la Paris - Dakar (Possibilissima col mezzo di cui dispone).
Sto sviluppando una seria avversione per tutti questi soggetti.
al 100%. Io abito in una città di medie dimensioni (Mestre), ma in famiglia ci muoviamo solo con la bici o i mezzi pubblici, ad eccezione di casi particolari che richiedano di trasportare oggetti ingombranti. Il comune ha sistemato benino le ciclabili in alcuni tratti, anche se ci sarebbe ancora molto da fare.
In città non esistono più parcheggi liberi ma sono tutti a pagamento ("strisce blu"), inoltre sono stati dimezzati gli spazi parcheggialbili, così c'è un forte deterrente per chi si vuole muovere con l'auto: per muoverti ti muovi, ma non ti puoi fermare da nessuna parte!
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Minsky- --------------
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Re: Etica sui Consumi
Necessità, abuso, opportunità e da qualche parte appare l'etica e va pure bene, ci dobbiamo accontentare ma tanto probabilmente non basterà. Quella occidentalizzazione che vogliamo in cui tutto sta al posto suo con merito ma sopratutto con giustizia, che poi significa stato sociale... cos'altro.
Stiamo dicendo di qualcosa che vada bene a tutti. Vi siete impilati come meglio non si poteva ragazzi! Nini e le rose sprecate, la filiera corta, l'industria dell'automobile ed il combustibile fossile.
Nini mio caro, cosa succede se smettiamo di comprarti le rose? Qualcuno penserà a te oppure sarà come quando abbiamo smesso di comprare le "nike" prodotte da Kumar a Bombay, che poi lui smise di portare quelle 4 rupie che erano l'unica fonte di sostegno delle sua famiglia ed ora i suoi fratellini e sorelline chiedono l'elemosina vicino ai bordelli di Chor Bazar.
La filiera corta va bene finché il supermercato non sarà globale, quando spariranno tutti i piccoli venditori allora saliranno i prezzi come succede già in ogni monopolio. Sono già pronti i semi ibridi in Norvegia ed in Alaska. Questo sarà il nostro destino al culmine dell'occidentalizzazione. Bisognerà darsi da fare anche qui.
La riconversione industriale si perde per strada i più deboli, prima erano le tute blu, poi sono passati ai colletti bianchi e tutte le conquiste degli anni passati sono state rimangiate coi resti eppure l'economia deve circolare, deve circolare ad ogni costo perché bisogna sostenere le banche ed allora che si arrangino. Il motto è "usare la fantasia", peccato che si parla di sopravvivenza.
L'estrazione del petrolio è controllato dall'OPEC, tanto serve e tanto si estrae e così il prezzo resta invariato, anzi li se il denaro non circola siamo troppo vicino a Dio per prevederne le azioni. Resta il fatto che non può essere l'ultima cosa che facciamo perché sarebbe l'ultima davvero - deve essere la prima cosa da fare per sperare di migliorare il resto, quando ancora i semi non sono tutti ibridi e qualche rivoluzione sociale è ancora possibile.
Questo perché un nuovo ordine mondiale senza stato sociale sarà una prigione, tutto quello che si è letto sopra se ci fosse stato un stato sociale non sarebbe accaduto ed è questa l'occidentalizzazione che vorremmo. Chiamatela Socialista, Comunista, Social Democratica o Marxista, non chiamatela in altri modi, sopratutto Capitalista che è il nemico principale dell'umanesimo.
Stiamo dicendo di qualcosa che vada bene a tutti. Vi siete impilati come meglio non si poteva ragazzi! Nini e le rose sprecate, la filiera corta, l'industria dell'automobile ed il combustibile fossile.
Nini mio caro, cosa succede se smettiamo di comprarti le rose? Qualcuno penserà a te oppure sarà come quando abbiamo smesso di comprare le "nike" prodotte da Kumar a Bombay, che poi lui smise di portare quelle 4 rupie che erano l'unica fonte di sostegno delle sua famiglia ed ora i suoi fratellini e sorelline chiedono l'elemosina vicino ai bordelli di Chor Bazar.
La filiera corta va bene finché il supermercato non sarà globale, quando spariranno tutti i piccoli venditori allora saliranno i prezzi come succede già in ogni monopolio. Sono già pronti i semi ibridi in Norvegia ed in Alaska. Questo sarà il nostro destino al culmine dell'occidentalizzazione. Bisognerà darsi da fare anche qui.
La riconversione industriale si perde per strada i più deboli, prima erano le tute blu, poi sono passati ai colletti bianchi e tutte le conquiste degli anni passati sono state rimangiate coi resti eppure l'economia deve circolare, deve circolare ad ogni costo perché bisogna sostenere le banche ed allora che si arrangino. Il motto è "usare la fantasia", peccato che si parla di sopravvivenza.
L'estrazione del petrolio è controllato dall'OPEC, tanto serve e tanto si estrae e così il prezzo resta invariato, anzi li se il denaro non circola siamo troppo vicino a Dio per prevederne le azioni. Resta il fatto che non può essere l'ultima cosa che facciamo perché sarebbe l'ultima davvero - deve essere la prima cosa da fare per sperare di migliorare il resto, quando ancora i semi non sono tutti ibridi e qualche rivoluzione sociale è ancora possibile.
Questo perché un nuovo ordine mondiale senza stato sociale sarà una prigione, tutto quello che si è letto sopra se ci fosse stato un stato sociale non sarebbe accaduto ed è questa l'occidentalizzazione che vorremmo. Chiamatela Socialista, Comunista, Social Democratica o Marxista, non chiamatela in altri modi, sopratutto Capitalista che è il nemico principale dell'umanesimo.
SergioAD- -------------
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Re: Etica sui Consumi
..siamo ricchi con il culo degli altri..
Se il plasma che molti hanno in sala, fosse prodotto secondo i crismi dell'etica del suo fruitore, e quindi costruito utilizzando manodopera pagata con i minimi salariali europei, con la previdenza sociale, sanitaria e con turni di lavoro postmedioevali..quel plasma in quel salotto, no ci sarebbe più.
Un plasma da 1.999 euro (Expert-unieuro-carrefour) costerebbe almeno 15 volte di più. Infatti gli stipendi e le tutele di chi lo ha prodotto oggi sono almeno tante volte in meno..
Idem il cellulare Iphone, che è fatto in cina, da donne incinta, ragazzi e uomini schiavi.
Ma il plasma o l'I-phone sono esempi..circa il 50% delle belle cose che ci accomodano sul palcoscenico del benessere, sono prodotte da chi quel benessere manco può immaginarsi che esista da qualche parte sul pianeta..
Le scarpe, il pc, il condizionatore, gran parte dei componenti automobilistici ecc.ecc..
Non siamo in grado di vivere diversamente..è inutile cercare di fare i corretti..io ho in tasca un samnsung, mia figlia ha delle scarpette Naturino, carine e belline, fatte metà in serbia e in estremo oriente da bambini scalzi..
Siamo naturalmente voraci, e ci sistemiamo la coscienza con una bugia infame: ..bè almeno hanno qualcosa con cui vivere grazie al mio acquisto!
Una specie di coscienza solidale..
(qui si insersce il mio rosso per alberto..scusa albè.. )
Mi vergogno di non saper pretendere che chiunque venda sul mio territorio, debba rispettare gli operai nel proprio come se fosse qui!!!
..e non lo pretendiamo, sennò loro sarebbero solo tre volte più ricchi, ma noi cento volte più poveri...
I carnefici siamo noi...non ci sono scuse..
..citando l'articolo sulle rose qui sopra...non riesco a non pensare al Kenyota che quando ha saputo che le rosse, che loro coltvano e raccolgono tra stupri, morti, collassi e miseria, e noi compriamo per ornamento ha detto: AH!??..voi comprate queste rose per metterle li e vederle appassire e poi buttarle??
Mi si stringe il cuore..non butterò via mai più nessuna rosa!
Se il plasma che molti hanno in sala, fosse prodotto secondo i crismi dell'etica del suo fruitore, e quindi costruito utilizzando manodopera pagata con i minimi salariali europei, con la previdenza sociale, sanitaria e con turni di lavoro postmedioevali..quel plasma in quel salotto, no ci sarebbe più.
Un plasma da 1.999 euro (Expert-unieuro-carrefour) costerebbe almeno 15 volte di più. Infatti gli stipendi e le tutele di chi lo ha prodotto oggi sono almeno tante volte in meno..
Idem il cellulare Iphone, che è fatto in cina, da donne incinta, ragazzi e uomini schiavi.
Ma il plasma o l'I-phone sono esempi..circa il 50% delle belle cose che ci accomodano sul palcoscenico del benessere, sono prodotte da chi quel benessere manco può immaginarsi che esista da qualche parte sul pianeta..
Le scarpe, il pc, il condizionatore, gran parte dei componenti automobilistici ecc.ecc..
Non siamo in grado di vivere diversamente..è inutile cercare di fare i corretti..io ho in tasca un samnsung, mia figlia ha delle scarpette Naturino, carine e belline, fatte metà in serbia e in estremo oriente da bambini scalzi..
Siamo naturalmente voraci, e ci sistemiamo la coscienza con una bugia infame: ..bè almeno hanno qualcosa con cui vivere grazie al mio acquisto!
Una specie di coscienza solidale..
(qui si insersce il mio rosso per alberto..scusa albè.. )
Mi vergogno di non saper pretendere che chiunque venda sul mio territorio, debba rispettare gli operai nel proprio come se fosse qui!!!
..e non lo pretendiamo, sennò loro sarebbero solo tre volte più ricchi, ma noi cento volte più poveri...
I carnefici siamo noi...non ci sono scuse..
..citando l'articolo sulle rose qui sopra...non riesco a non pensare al Kenyota che quando ha saputo che le rosse, che loro coltvano e raccolgono tra stupri, morti, collassi e miseria, e noi compriamo per ornamento ha detto: AH!??..voi comprate queste rose per metterle li e vederle appassire e poi buttarle??
Mi si stringe il cuore..non butterò via mai più nessuna rosa!
Ultima modifica di delfi68 il Lun 24 Ott 2011 - 16:43 - modificato 1 volta.
delfi68- -------------
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Re: Etica sui Consumi
La filiera corta la puoi rispettare anche comprando al supermercato e pure vivendo in epoca di supermercato globale, basta scegliere il prodotto a km zero piuttosto che l'analogo che viene dal Pakistan.SergioAD ha scritto:La filiera corta va bene finché il supermercato non sarà globale, quando spariranno tutti i piccoli venditori allora saliranno i prezzi come succede già in ogni monopolio. Sono già pronti i semi ibridi in Norvegia ed in Alaska. Questo sarà il nostro destino al culmine dell'occidentalizzazione. Bisognerà darsi da fare anche qui.
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Re: Etica sui Consumi
In realtà non siamo noi a godere dei bassissimi costi di produzione di quei beni, ma chi ce li vende, quindi non siamo noi ad essere ricchi col culo degli altri, ma i magnaccioni che si arricchiscono col loro lavoro di ridotti in schiavitù e col nostro, peraltro sempre calante, potere di acquisto.delfi68 ha scritto:..siamo ricchi con il culo degli altri..
Se il plasma che molti hanno in sala, fosse prodotto secondo i crismi dell'etica del suo fruitore, e quindi costruito utilizzando manodopera pagata con i minimi salariali europei, con la previdenza sociale, sanitaria e con turni di lavoro postmedioevali..quel plasma in quel salotto, no ci sarebbe più.
Un plasma da 1.999 euro (Expert-unieuro-carrefour) costerebbe almeno 15 volte di più. Infatti gli stipendi e le tutele di chi lo ha prodotto oggi sono almeno tante volte in meno..
Idem il cellulare Iphone, che è fatto in cina, da donne incinta, ragazzi e uomini schiavi.
EVO- -----------
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Re: Etica sui Consumi
..lasciamo perdere..loro, loro..
Se io non compro, e non mi lascio sedurre dai quei magnaccia, loro, le loro puttane le dovrebbero mettere in libertà..
Io andrei avanti a seghe, o la puttana me la sposo.. Le puttane troverebbero marito.
Evo, se io pretendo di comprare roba prodotta da lavoratori trattati con dignità, avrei prodotti che costano 15 volte di più..il mercato lo facciamo noi, non il magnaccia..
Non vergognamocene, prendiamone atto..almeno questo..
Se io non compro, e non mi lascio sedurre dai quei magnaccia, loro, le loro puttane le dovrebbero mettere in libertà..
Io andrei avanti a seghe, o la puttana me la sposo.. Le puttane troverebbero marito.
Evo, se io pretendo di comprare roba prodotta da lavoratori trattati con dignità, avrei prodotti che costano 15 volte di più..il mercato lo facciamo noi, non il magnaccia..
Non vergognamocene, prendiamone atto..almeno questo..
Se avevi più punti, meritavi un rosso!!!In realtà non siamo noi a godere dei bassissimi costi di produzione di quei beni, ma chi ce li vende,
delfi68- -------------
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Re: Etica sui Consumi
Io ti vado a dare il verde Delfi68, e lo farò per altre 5 volte a caso. Se ti va chiamami sergio ma va bene alberto.
Se dico che non è sufficiente non comprare le Nike e la rosa di Nini è vero, è vero perché nei miei 8 mesi in India ho visto i bambini lavorare, ho parlato coi loro genitori ed ho visto anche che cercavano i semi non digeriti nello sterco dei buoi lasciato per strada o lavarsi nelle acque bianche (dei lavelli dei piatti). Dov'è l'etica nel toglierli le 4 rupie del lavoro minorile e fargli fare il mendicante?
Il resto probabilmente sarà impilato di altrettanti rossi e saranno 5+1 verdi per ciascuno... ogni tanto vale la pena! Intendo usare un peso ed una misura.
Se dico che non è sufficiente non comprare le Nike e la rosa di Nini è vero, è vero perché nei miei 8 mesi in India ho visto i bambini lavorare, ho parlato coi loro genitori ed ho visto anche che cercavano i semi non digeriti nello sterco dei buoi lasciato per strada o lavarsi nelle acque bianche (dei lavelli dei piatti). Dov'è l'etica nel toglierli le 4 rupie del lavoro minorile e fargli fare il mendicante?
Il resto probabilmente sarà impilato di altrettanti rossi e saranno 5+1 verdi per ciascuno... ogni tanto vale la pena! Intendo usare un peso ed una misura.
SergioAD- -------------
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Re: Etica sui Consumi
Ci si sente giovedì o venerdì prossimo, mi censuro un po' va...
SergioAD- -------------
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Re: Etica sui Consumi
Tranquillo Sergio! Delfi è onesto, ha valutato l'intervento non la persona.
Prima o poi incassiamo tutti..spero tu sappia prenderla con lo stesso spirito di Jessica, mio e di qualche altro...
Prima o poi incassiamo tutti..spero tu sappia prenderla con lo stesso spirito di Jessica, mio e di qualche altro...
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Re: Etica sui Consumi
Noi consumatori non facciamo più il mercato da tempo. Sai quanto costa un monitor di grandi dimensioni quali quelle del Tuo esempio? Ti parlo di monitor, ma i tv sono oggetti simili per tecnologia e costi produttivi, quindi si può a buon diritto ritenere che le cifre non siano distanti: bene, costa, fra materiali, assemblaggio e trasporto pochi euro. Quel monitor finisce nel negozio di fronte a casa Tua a 1.999 euro. Non c'è molta differenza col litro di latte che viene pagato all'allevatore pochi centesimi di euro e finisce nel Tuo carrello a ben oltre l'euro... Anche il atte dobbiamo depennare dalla lista degli acquisti?delfi68 ha scritto:..lasciamo perdere..loro, loro..
Se io non compro, e non mi lascio sedurre dai quei magnaccia, loro, le loro puttane le dovrebbero mettere in libertà..
Io andrei avanti a seghe, o la puttana me la sposo.. Le puttane troverebbero marito.
Evo, se io pretendo di comprare roba prodotta da lavoratori trattati con dignità, avrei prodotti che costano 15 volte di più..il mercato lo facciamo noi, non il magnaccia..
Non vergognamocene, prendiamone atto..almeno questo..
Come vedi non ha senso ragionare su queste basi, mentre avrebbe molto più senso regolamentare produzione e distribuzione.
Eheheh... finirò presto sotto zero se è possibile, data la impopolarità delle mie idee...delfi68 ha scritto:Se avevi più punti, meritavi un rosso!!!In realtà non siamo noi a godere dei bassissimi costi di produzione di quei beni, ma chi ce li vende,
EVO- -----------
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Re: Etica sui Consumi
SergioAD ha scritto:Io ti vado a dare il verde Delfi68, e lo farò per altre 5 volte a caso. Se ti va chiamami sergio ma va bene alberto.
Se dico che non è sufficiente non comprare le Nike e la rosa di Nini è vero, è vero perché nei miei 8 mesi in India ho visto i bambini lavorare, ho parlato coi loro genitori ed ho visto anche che cercavano i semi non digeriti nello sterco dei buoi lasciato per strada o lavarsi nelle acque bianche (dei lavelli dei piatti). Dov'è l'etica nel toglierli le 4 rupie del lavoro minorile e fargli fare il mendicante?
Il resto probabilmente sarà impilato di altrettanti rossi e saranno 5+1 verdi per ciascuno... ogni tanto vale la pena! Intendo usare un peso ed una misura.
Sergio, scusa il refuso del nome..!!!!
..io per primo so che levargli le 4 rupie sarebbe un danno ulteriore..non si risolve la schiavitù non comprando le cose degli schiavi.
Sai cosa dovrebbe afre una vera superpotenza? Imporre delle regole di importazione, che sarebbero quelle di poter verificare la dignità minima dei lavoratori che producono i manufatti destinati all'export verso l'Italia, o meglio la CEE.
Che l'India si fregi del nucleare, dei nobel per la pace, delle dottrine ascetiche della pace, di essere la seconda economia emergente al mondo, non deve essere un alibi o un abdicare all'onore e alla dignità che noi europei dobbiamo imporre all'india (o leggi pure un paese a caso, che esporta verso la cee)
Io VOGLIO comprare Indiano, o cinese, se almeno i loro stati fantoccio, e INFAMI, garantissero un minimo di umanità alle loro donne, ai loro uomini e ragazzini.
Non è ammissibile trattare con pari dignità stati canaglia come quelli che sfruttano il lavoro minorile, e ci distruggono il mercato interno collocando magliette a 20 centesimi al pezzo (iva inclusa).
Il mercato globale, l'economia dell'alta finanza, semplice si inginocchia di fronte al business. Ma è questo nostro popolo, che non deve dimenticarsi di imporre ai propri governi che si faccia commercio dignitoso!
Quale partito politico, pensa nei suoi programmi di tutelare i produttori delle merci di cui godiamo?
I cinesi o gli indiani sono bestie?
L'etica è dei popoli..e noi siamo un popolo infame..siamo noi colpevoli di tutto!
Ogni giorno, mentre ci facciamo la barba, o ci mettiamo il rossetto, allo specchio è meglio che ce lo ricordiamo..quello che si vede, è un egoista dimentico.
Chissà..a furia di ripetercelo, le cose potrebbero leggermente cambiare..
Lasciatemi sognare, e come disse qualcuno, l'ideale e l'utopia non sarà mai un traguardo..ma è almeno la direzione, la strada da seguire.
delfi68- -------------
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Re: Etica sui Consumi
PS..se avessi dovuto valutare la persona avrei messo un verde!
Sergio è molto lucido e corretto..in questo caso il suo pragmatismo poteva lasciare un po di spazio all'idealismo..tutto li..
Sergio è molto lucido e corretto..in questo caso il suo pragmatismo poteva lasciare un po di spazio all'idealismo..tutto li..
delfi68- -------------
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