Il valore della vita
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Il valore della vita
Credo meriti un 3d a sé stante:
Avrei curiosità di chiederti: secondo te, la tua vita ha valore? Secondo te: quale e perchè? Se qualcuno ti uccidesse, la cosa ti dispiacerebbe?Helgi ha scritto:Stai dicendo: il valore é quello che riconosco alla mia vita personale. Bene, e qual é questo valore? Cos é che dà questo valore alla tua vita? Se dici solo "quello", é una tautologia, non determini cos é che rende preziosa la vita umana ai tuoi occhi. Poi certo, uguale valore, uguali diritti, ma questo valore é rimasto imprecisato.ERRI8013 ha scritto:Il valore è quello che io riconosco alla mia vita personale. Forse tu non dai valore alla tua vita? Il dare a ognuno i miei stessi diritti è solo un assioma esterno e un passo successivo del ragionamento.
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Re: Il valore della vita
sono fuori dalla discussione ma la trovo una domanda interessante e vorrei dire la mia...
io penso che la vita in sè sia accidentale, ma la coscienza in sè invece un errore. ciò cosa determina? il paradosso. la contraddizione. noi abbiamo un percezione di noi stessi che non ci permette di non darci valore per il semplice fatto che ci rendiamo conto di esistere. ma il valore in sè è un concetto dettato da parametri costruiti nel tempo e modificati nonchè modificabili.
se manteniamo la discussione in un ambito di razionalità possiamo individuare dei parametri per dare un valore alla vita, ma se cerchiamo di astrarre ci rendiamo conto che non esiste una tale qualifica,semplicisticamente la vita "è". tutto il resto è congettura umana sulla quale comunque tutti galleggiamo per essere partecipanti attivi di questo fenomeno che è l' "è".
io penso che la vita in sè sia accidentale, ma la coscienza in sè invece un errore. ciò cosa determina? il paradosso. la contraddizione. noi abbiamo un percezione di noi stessi che non ci permette di non darci valore per il semplice fatto che ci rendiamo conto di esistere. ma il valore in sè è un concetto dettato da parametri costruiti nel tempo e modificati nonchè modificabili.
se manteniamo la discussione in un ambito di razionalità possiamo individuare dei parametri per dare un valore alla vita, ma se cerchiamo di astrarre ci rendiamo conto che non esiste una tale qualifica,semplicisticamente la vita "è". tutto il resto è congettura umana sulla quale comunque tutti galleggiamo per essere partecipanti attivi di questo fenomeno che è l' "è".
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ros79- -----------
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Re: Il valore della vita
Ros, per intenderci, io credo non esista alcun valore assoluto.
L'etica e la morale sono prettamente relative.
Io dò valore alla mia vita, ma non credo che questo valore sia assoluto.
L'etica e la morale sono prettamente relative.
Io dò valore alla mia vita, ma non credo che questo valore sia assoluto.
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Re: Il valore della vita
Se posso dire la mia il valore della vita e' nella vita stessa. Il valore e' nelle cose che faccio, posso ridere, piangere, essere felice provare emozioni tristezza ecc. Tutto questo lo posso fare perche' sono vivo e perche' ho coscienza di questo. Con buona pace dei credenti non mi tormenta il fatto di non avere la certezza di continuare a "vivere" anche dopo la morte, e non credo che questo dia meno valore alla mia vita.
kiekostui- -------------
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Re: Il valore della vita
ERRI8013 ha scritto:Credo meriti un 3d a sé stante:Avrei curiosità di chiederti: secondo te, la tua vita ha valore? Secondo te: quale e perchè? Se qualcuno ti uccidesse, la cosa ti dispiacerebbe?Helgi ha scritto:Stai dicendo: il valore é quello che riconosco alla mia vita personale. Bene, e qual é questo valore? Cos é che dà questo valore alla tua vita? Se dici solo "quello", é una tautologia, non determini cos é che rende preziosa la vita umana ai tuoi occhi. Poi certo, uguale valore, uguali diritti, ma questo valore é rimasto imprecisato.ERRI8013 ha scritto:Il valore è quello che io riconosco alla mia vita personale. Forse tu non dai valore alla tua vita? Il dare a ognuno i miei stessi diritti è solo un assioma esterno e un passo successivo del ragionamento.
Secondo: la vita umana non ha il valore che le si attribuisce nel mondo occidentale. In altri parti del mondo mai si sognerebbero di pensarlo, in altre epoche avrebbero riso all'idea. Ora, naturalmente noi nella nostra infinita modestia pensiamo di aver capito meglio di loro, che la vita é davvero qualcosa di incommensurabile e sciocchezze simili. Su questo mi rivolgo a te o a chiunque: dammi una ragione dotata anche di una minima concretezza e io cambio idea all'istante. Mi é capitato di parlarne una infinità di volte: in che consiste tutto questo supremo valore della vita umana? Dove sta scritto? Risposte: nei sacri testi, nelle stelle, nell'oroscopo, nei fondi del caffè, nei buchi sulle suole. Tanta ridicola prosopopea. Sono un materialista e un razionalista, dammi una risposta meno poetica e appena concreta e io cambio idea. Non dico che la vita di un uomo non valga nulla, sia chiaro. Ma dire che sia sacra (anche nel senso piu neutro del termine) è un astruseria metafisica.
Questo è tratto dal mio "logorroico" messaggio, per intenderci.
In ogni caso: delle tue domande, l'ultima non è molto pertinente. Voglio dire, non sarà il mio ovvio dispiacere a modificare i termini della discussione, è una questione di razionalità.
La mia vita ha il valore che ha qualunque vita umana. Molto relativo. Ti dico, non che qualcuno ti possa accoppare impunemente. Vale il tanto che basta a garantire giustizia a te, e il poco che basta a garantire la forca al tuo assassino. Il valore che la vita umana ha, è prettamente sociale: vale cioè nei limiti delle regole e degli istituti di cui consta l'organizzazione della società. Ma non un valore intrinseco, che nessuno può indicare perché non esiste.
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"Vi scongiuro fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze sovraterrene! Lo sappiano o no: sono degli avvelenatori."
(F.W.Nietzsche, Also sprach Zarathustra, Chemnitz 1883).
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Re: Il valore della vita
Helgi, non mi sembra molto corretto il tuo valutare a priori la coerenza o meno di una domanda col discorso. In ogni caso, dalla tua risposta trasuda anche il responso alla domanda "ti spiacerebbe se qualcuno ti ammazzasse?"
La tua risposta è, ovviamente, sì. Ora viene la seconda parte: perchè ti dispiacerebbe se qualcuno ti ammazzasse?
Tornando alle tue ultime argomentazioni, parli di un valore limitato che consenta a me di avere dei diritti (fin qui siamo d'accordo) ed il cui limite consenta la forca dell'assassino (qui non mi trovo sulla tua stessa lunghezza d'onda). Personalmente, considero una sconfitta dell'intera società una condanna a morte.
Infine, vorrei farti notare che tu mi dici che la vita non ha valore intrinseco, ma io non ho parlato affatto di valore intrinseco (commetti lo stesso errore di quando mi hai associato a chi considera la vita "sacra"). Io credo che nulla abbia un valore intrinseco. I "valori" nascono dalle percezioni umane, parlare di valori assoluti sarebbe un tentativo di antropomorfizzare ciò che ci circonda, mentre la mia posizione è sempre quella di tentare di naturalizzare l'uomo.
La mia è una posizione charamente soggettiva, il mio punto di vista sulla vita è chiaramente soggettivo. Mi hai chiesto quale fosse, io te l'ho presentato e mi sembra sia molto semplice è chiaro. Non pretendo che sia un valore oggettivo, tanto quanto non è un valore oggettivo la "proprietà privata" o il "rispetto per il prossimo" o il termine "uguaglianza": sono elementi che non hanno un valore assoluto (sacro, intrinseco). Hanno importanza (valore) per me che vorrei che tutti guardassero gli altri con lo stesso occhio con cui guardano sé stessi, ma non pretendo che il mio punto sia più corretto di quello degli altri: lo è per me, ma la verità è solo quella che ci pare(diceva Pirandello).
La tua risposta è, ovviamente, sì. Ora viene la seconda parte: perchè ti dispiacerebbe se qualcuno ti ammazzasse?
Tornando alle tue ultime argomentazioni, parli di un valore limitato che consenta a me di avere dei diritti (fin qui siamo d'accordo) ed il cui limite consenta la forca dell'assassino (qui non mi trovo sulla tua stessa lunghezza d'onda). Personalmente, considero una sconfitta dell'intera società una condanna a morte.
Infine, vorrei farti notare che tu mi dici che la vita non ha valore intrinseco, ma io non ho parlato affatto di valore intrinseco (commetti lo stesso errore di quando mi hai associato a chi considera la vita "sacra"). Io credo che nulla abbia un valore intrinseco. I "valori" nascono dalle percezioni umane, parlare di valori assoluti sarebbe un tentativo di antropomorfizzare ciò che ci circonda, mentre la mia posizione è sempre quella di tentare di naturalizzare l'uomo.
La mia è una posizione charamente soggettiva, il mio punto di vista sulla vita è chiaramente soggettivo. Mi hai chiesto quale fosse, io te l'ho presentato e mi sembra sia molto semplice è chiaro. Non pretendo che sia un valore oggettivo, tanto quanto non è un valore oggettivo la "proprietà privata" o il "rispetto per il prossimo" o il termine "uguaglianza": sono elementi che non hanno un valore assoluto (sacro, intrinseco). Hanno importanza (valore) per me che vorrei che tutti guardassero gli altri con lo stesso occhio con cui guardano sé stessi, ma non pretendo che il mio punto sia più corretto di quello degli altri: lo è per me, ma la verità è solo quella che ci pare(diceva Pirandello).
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Re: Il valore della vita
ERRI8013 ha scritto:Helgi, non mi sembra molto corretto il tuo valutare a priori la coerenza o meno di una domanda col discorso. In ogni caso, dalla tua risposta trasuda anche il responso alla domanda "ti spiacerebbe se qualcuno ti ammazzasse?"
Carissimo, non volevo fare valutazioni a priori e non credo lo fossero. Per me sono 2 questioni *del tutto* (é chiaro, su questo abbiamo idee diverse) distinte: un conto il valore della mia vita, un'altra il dispiacere nel perderla.
Ma questo dispiacere sposta i termini del discorso? Dà più o meno valore alla mia esistenza? Per me, no, senz' altro. Il dispiacere é una cosa, la logica é un'altra.
ERRI8013 ha scritto:
La tua risposta è, ovviamente, sì. Ora viene la seconda parte: perchè ti dispiacerebbe se qualcuno ti ammazzasse?
Perché questa misera esistenza qual é quella umana, esposta a ogni sorte di limite e precarietà, é anche l'unica che ho, é l'unica vita che ho. Mi dispiacerebbe se fosse un altro a decidere fino a quando io debba viverla.
ERRI8013 ha scritto:
Tornando alle tue ultime argomentazioni, parli di un valore limitato che consenta a me di avere dei diritti (fin qui siamo d'accordo) ed il cui limite consenta la forca dell'assassino (qui non mi trovo sulla tua stessa lunghezza d'onda). Personalmente, considero una sconfitta dell'intera società una condanna a morte.
E io la considero una vittoria. Quando provavo a intuire su di te, mi riferivo a questo.
ERRI8013 ha scritto:
Infine, vorrei farti notare che tu mi dici che la vita non ha valore intrinseco, ma io non ho parlato affatto di valore intrinseco (commetti lo stesso errore di quando mi hai associato a chi considera la vita "sacra"). Io credo che nulla abbia un valore intrinseco. I "valori" nascono dalle percezioni umane, parlare di valori assoluti sarebbe un tentativo di antropomorfizzare ciò che ci circonda, mentre la mia posizione è sempre quella di tentare di naturalizzare l'uomo.
La mia è una posizione charamente soggettiva, il mio punto di vista sulla vita è chiaramente soggettivo. Mi hai chiesto quale fosse, io te l'ho presentato e mi sembra sia molto semplice è chiaro. Non pretendo che sia un valore oggettivo, tanto quanto non è un valore oggettivo la "proprietà privata" o il "rispetto per il prossimo" o il termine "uguaglianza": sono elementi che non hanno un valore assoluto (sacro, intrinseco). Hanno importanza (valore) per me che vorrei che tutti guardassero gli altri con lo stesso occhio con cui guardano sé stessi, ma non pretendo che il mio punto sia più corretto di quello degli altri: lo è per me, ma la verità è solo quella che ci pare(diceva Pirandello).
E' una posizione coerente al principio, non si può dire di no. Però se a determinare i valori fossero davvero le percezioni umane, il mondo girerebbe in un altro modo. Ci sono 2 conseguenze almeno da tenere in conto.
Una, non solo la tua contrarietà alla forca non sarebbe una opinione più corretta della mia approvazione (e ok, lo hai appena ammesso), ma non puoi neanche giustificare la pena di un delinquente davanti a lui. La vita umana che ha appena tolto di mezzo, per lui non valeva niente e per te sì, ma é un punto di vista non più corretto del suo, secondo te. Puoi farlo marcire in galera a vita perché il punto di vista tuo é quello dell'autorità, che vale in forza di un semplice principio di imperio, ma non puoi fare altro. Puoi buttare via la chiave, ma non guardarlo negl'occhi e rintuzzarlo come vorresti. Magari non te ne importerà molto, ma la rieducazione di cui parlavi qualche giorno fa, puoi anche dimenticartela.
Due, la tua posizione é coerente con un principio errato. Un conto é dire che la tua é una posizione soggettiva (e va bene), un conto é negare che possa essercene anche una oggettiva perché la verità é quella che ci pare. Ho sempre cordialmente detestato Pirandello, anche per questo modo di pensare. Le nostri opinioni posso prescindere dai fatti quanto vogliono, ma i fatti restano. Quando dall'estero avvertivano gli islandesi che camminavano sull'orlo del baratro, in Islanda economisti e non, se la ridevano. Non capiscono l'Islanda. Vedi se ridono adesso.
O il riscaldamento globale di cui parlavo nell'altra discussione. Alcuni dicono sia una storiella buona solo per i catastrofisti. Eppure da quando siamo nell'era industriale, c é stato (non é una mia percezione, sono dati oggettivi, scientifici, non é una verita che pare a me, é una verità) un terrificante aumento della CO2 nell'atmosfera e uno scioglimento dei ghiacciai che è da tutti risaputo. Il numero di eventi metereologici estremi si é moltiplicato per 2 solo fra gli anni 90 e 2000.
La verità non é quella che ci pare, ma è quella reale.
Non ho detto che per te la vita avesse un valore intrinseco, o sacro. Ho detto che non hai determinato questo valore. Dire che é soggettivo é dire che non vale nulla. Valere qualcosa per te (o per me) é non valere nulla. Io fin da principio ti chiedevo: indicami qualcosa di concreto. Bastava tu dicessi: no, non posso, sono soltanto percezioni.
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Re: Il valore della vita
Helgi, mi sa che se entriamo anche nel discorso del relativismo e di cosa sia un fatto non ne usciamo più.
Facciamo così, diciamo che in questo momento io stavo parlando di valori (in maniera tale da concentrarci sul punto) e che mi riferivo quindi all'inesistenza di valori oggettivi (non di fatti, se vuoi su questo possiamo aprire un altro 3d, ma già ne discussi con C.M. e le posizioni rimasero parallele).
Mi chiedi perchè il valore che diamo alla nostra vita debba cambiare la consistenza dei valori: se credi che la vita non abbia valore dovresti esprimere la stessa opinione per la tua vita, dovresti considerare il tuo attaccamento alla stessa una qualcosa di sciocco e di irrazionale. Invece, credo che tu abbia delle motivazioni per tenere alla vita, che corrispondono (per quanto riguarda me) al poter vivere delle esperienze buone o cattive che siano. Senza vita non avrei potuto tornare stasera in moto a casa e beccarmi la pioggia addosso. Senza vita non potrei fare niente. Per questo ritengo la mia vita il primo valore, che necessità ci sarebbe di tutte le altre cose per me se non ci fosse la mia vita?
Mi sembrano ragioni più che valide per ritenere che il rispetto della mia vita sia il primo valore per me.
Non è lo stesso per te?
PS riguardo l'imposizione, viviamo in una società e per poter vivere in maniera "decente" c'è bisogno che vi siano delle regole che permettano una convivenza civile. Il non uccidere è una delle prime regole necessarie in una società: mera questione pratica.
Facciamo così, diciamo che in questo momento io stavo parlando di valori (in maniera tale da concentrarci sul punto) e che mi riferivo quindi all'inesistenza di valori oggettivi (non di fatti, se vuoi su questo possiamo aprire un altro 3d, ma già ne discussi con C.M. e le posizioni rimasero parallele).
Mi chiedi perchè il valore che diamo alla nostra vita debba cambiare la consistenza dei valori: se credi che la vita non abbia valore dovresti esprimere la stessa opinione per la tua vita, dovresti considerare il tuo attaccamento alla stessa una qualcosa di sciocco e di irrazionale. Invece, credo che tu abbia delle motivazioni per tenere alla vita, che corrispondono (per quanto riguarda me) al poter vivere delle esperienze buone o cattive che siano. Senza vita non avrei potuto tornare stasera in moto a casa e beccarmi la pioggia addosso. Senza vita non potrei fare niente. Per questo ritengo la mia vita il primo valore, che necessità ci sarebbe di tutte le altre cose per me se non ci fosse la mia vita?
Mi sembrano ragioni più che valide per ritenere che il rispetto della mia vita sia il primo valore per me.
Non è lo stesso per te?
PS riguardo l'imposizione, viviamo in una società e per poter vivere in maniera "decente" c'è bisogno che vi siano delle regole che permettano una convivenza civile. Il non uccidere è una delle prime regole necessarie in una società: mera questione pratica.
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delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
Questo Delfi qua ci consuma tutti i verdi, basta, io non gliene do più, per principio.
Ma non puoi essere, che ne so, un po' più stupido o più antipatico?
Ma non puoi essere, che ne so, un po' più stupido o più antipatico?
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Re: Il valore della vita
..qui dentro c'e' chi mi ritiene sia stupido che antipatico!!!
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:
..qui dentro c'e' chi mi ritiene sia stupido che antipatico!!!
o povero pulcino? Chi ti tratta male [carezz, carezz]
Ma qualcuno o uno?
Perché se è uno allora non mi preoccuperei, odia tutti
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Re: Il valore della vita
..si ecco!! Mi fanno i dispetti, e mi picchiano pure!!!
..sniff..snoff..oh..
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:..si ecco!! Mi fanno i dispetti, e mi picchiano pure!!!
..sniff..snoff..oh..
Ma tu c'hai una figliolina femmina piccina che ti si spupazza tutto, a chi vuoi darla a bere
Qua solo noi familyless abbiamo diritto alle coccole! Vade, vade!
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:
..qui dentro c'e' chi mi ritiene sia stupido che antipatico!!!
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Re: Il valore della vita
Molto buono questo pezzo che conoscevo.delfi68 ha scritto:sacralita' della vita
Se togli lo spettacolo, che poi è quello che serve alla gente "comune" (comune perché per qualche ragione non lo sa) perché capiscano, restano gli istinti di conservazione e questi sono selettivi per la sopravvivenza - gli esseri si estinguono per quello sopratutto.
Quello che critica anche sono le caratteristiche della specie osservata da chi ne fa parte col metodo oggettivo che comunque appartiene alla specie stessa.
Viene così naturale pensare alle sacralità con una scala di priorità che parte dal proprio ombelico e si espande verso l'esterno fino a comprendere l'universo - al punto di parlare di bellezza e perfezione. Basta riconoscere che sono concetti solo nostri questi ma solo per la nostra capacità di saperlo attraverso la nostra coscienza mentre altre specie fanno lo stesso ma unicamente per l'istinto di conservazione.
Questa è la grande differenza, enorme, che abbiamo coi creazionisti - che io non disprezzo nemmeno un po' altrimenti cadrei nell'errore dell'osservazione soggettiva. Chi non comprende questo ultimo paragrafo e chi sa che deve essere così è anche una grande differenza tra gli umani.
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Re: Il valore della vita
rispondo:Rasputin ha scritto:delfi68 ha scritto:
..qui dentro c'e' chi mi ritiene sia stupido che antipatico!!!
mix
mai detto che delfi68 sia stupido o antipatico.
ho ritenuto in passato che avesse fatto cose non intelligentissime ed anche antipatiche.
ma poiché è andato oltre, si è evoluto da quel modo di approcciare, posso ora tranquillamente dire che non è stupido e neppure antipatico.
cosa che non potrei dire di chi continuasse senza intelligenza a riproporre noiosi ad personam senza fondamento nella realtà.
a meno che qualcuno pensi che farlo sia uno gioco divertente
ed allora sui gusti non discuto.
possiamo tranquillamente tenercene di differenti senza che la cosa mi procuri il benché minimo disturbo.
mix- -------------
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Re: Il valore della vita
ciao mix
IT come sempre
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Re: Il valore della vita
Grazie Mix, io pure ho constatato che il tuo atteggiamento e' decisamente mutato..evidentemente un passo per uno e abbiamo cominciato a provare ad intenderci..pur con tutte le distanze e idee differenti riusciamo, ultimamente, a gestire meglio i confronti.
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
rispondo:Rasputin ha scritto:ciao mix
IT come sempre
stavo solo rispondendo.
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Re: Il valore della vita
siamo arrivati alla normalità.delfi68 ha scritto:Grazie Mix, io pure ho constatato che il tuo atteggiamento e' decisamente mutato..evidentemente un passo per uno e abbiamo cominciato a provare ad intenderci..pur con tutte le distanze e idee differenti riusciamo, ultimamente, a gestire meglio i confronti.
la cosa appare positiva anche a me.
avere idee differenti ed approcci diversi al forum non implica automaticamente mettere in discussione la modalità altrui.
sono questioni di gusti ed ognuno dovrebbe poter esprimere liberamente i propri, naturalmente senza esagerare invadendo lo spazio pubblico.
le diversità, a mio modo di vedere, sono una ricchezza per la comunità.
io non ho bisogno di avere una platea di sodali, ma ciò non significa che non apprezzi chi onestamente si esprime in modo diverso da me, anzi.
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Re: Il valore della vita
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Re: Il valore della vita
iosonoateo ha scritto:
sei liberissimo di esprimere le tue opinioni, se ne hai.
oppure di continuare in chat vuote di contenuti, se così divertendoti non incroci sentieri che portano ad interagire.
se lo fai, aspettati risposte ai tuoi segnali, con contenuti incogniti.
ma sono cose così scontate, non servirebbe neppure ricordarle, forse...
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Re: Il valore della vita
mix ha scritto:iosonoateo ha scritto:
sei liberissimo di esprimere le tue opinioni, se ne hai.
oppure di continuare in chat vuote di contenuti, se così divertendoti non incroci sentieri che portano ad interagire.
se lo fai, aspettati risposte ai tuoi segnali, con contenuti incogniti.
ma sono cose così scontate, non servirebbe neppure ricordarle, forse...
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:Grazie Mix, io pure ho constatato che il tuo atteggiamento e' decisamente mutato..evidentemente un passo per uno e abbiamo cominciato a provare ad intenderci..pur con tutte le distanze e idee differenti riusciamo, ultimamente, a gestire meglio i confronti.
A vedere qui sopra, a me non pare mutato di molto
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Re: Il valore della vita
Helgi non mi rispose più... sigh!
PS da dove l'hai trovato questo? Pensavo che di 3d quotanti ERRI non ce ne fossero più...
PS da dove l'hai trovato questo? Pensavo che di 3d quotanti ERRI non ce ne fossero più...
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
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Re: Il valore della vita
io mi sono abituato al fatto che tu colga molto poco di quel che ti circonda, quando non rientra nei tuoi desideri.Rasputin ha scritto:delfi68 ha scritto:Grazie Mix, io pure ho constatato che il tuo atteggiamento e' decisamente mutato..evidentemente un passo per uno e abbiamo cominciato a provare ad intenderci..pur con tutte le distanze e idee differenti riusciamo, ultimamente, a gestire meglio i confronti.
A vedere qui sopra, a me non pare mutato di molto
quindi quello che scrivi, anche se contrario alla realtà, ormai non mi desta più nessuna sorpresa
sono sempre le stesse cose che si ripetono noiosamente sempre uguali e sempre inutili
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Re: Il valore della vita
Oh..Rasp..notavo la tua firma..
Ma che onore!!!
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Re: Il valore della vita
mix ha scritto:
sono sempre le stesse cose che si ripetono noiosamente sempre uguali e sempre inutili
Appunto.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:Oh..Rasp..notavo la tua firma..
Ma che onore!!!
Azzz....la vedi adesso? È dall'inizio che sta lí
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Re: Il valore della vita
..se non metto gli occhialini da vista la in piccolo leggo raramente..
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:..se non metto gli occhialini da vista la in piccolo leggo raramente..
Toh
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delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
delfi68 ha scritto:..ueila'..
Ho ridimensionato un po', ma adesso dovrebbe essere, ehm, un cal. 12 che è lo stesso standard degli interventi
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Re: Il valore della vita
..cal.12..??
hu, hi..mi hai fatto venire in mente che devo fare un paio di telefonate approposito di una certa cosa..ehm..
hu, hi..mi hai fatto venire in mente che devo fare un paio di telefonate approposito di una certa cosa..ehm..
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
e ti pareva che tu andassi oltre l'ovvio ed il banale?Rasputin ha scritto:mix ha scritto:
sono sempre le stesse cose che si ripetono noiosamente sempre uguali e sempre inutili
Appunto.
che roba vecchia.
mix- -------------
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Re: Il valore della vita
mix ha scritto:e ti pareva che tu andassi oltre l'ovvio ed il banale?Rasputin ha scritto:mix ha scritto:
sono sempre le stesse cose che si ripetono noiosamente sempre uguali e sempre inutili
Appunto.
che roba vecchia.
Esatto
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Rasputin- ..............
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Re: Il valore della vita
per adesso, chi ha riso per ultimo non sei ancora stato tu.Rasputin ha scritto:Appunto.e ti pareva che tu andassi oltre l'ovvio ed il banale?
che roba vecchia.
Esatto
mix- -------------
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Re: Il valore della vita
vuoi vedere che si riesce a tornare IT sulla base di questo... ?delfi68 ha scritto:..cal.12..??
hu, hi..mi hai fatto venire in mente che devo fare un paio di telefonate approposito di una certa cosa..ehm..
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Il valore della vita
sorry..hai ragione!!
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
La vita in generale per voi è sempre sacra o ci sono casi in cui (prescindendo dalla legittima difesa prevista dalla legge) o ci sono casi in cui qualcosa ha più valore della vita altrui o propria e sareste disposti a togliere quella vita per quella cosa?Ludwig von Drake ha scritto:vuoi vedere che si riesce a tornare IT sulla base di questo... ?delfi68 ha scritto:..cal.12..??
hu, hi..mi hai fatto venire in mente che devo fare un paio di telefonate approposito di una certa cosa..ehm..
C'è qualcosa per cui sareste disposti a morire?
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Il valore della vita
Vediamo se riesco a rispondere in modo "rotondo".
Il nostro campo visivo percepisce ciò che si trova tra l'infrarosso e l'ultravioletto mentre, la nostra mente ha coscienza di quello che c'è prima e dopo, dal calore in giù, dai raggi X in su.
Dipende dallo stato di percezione che si ha, c'è gente che rifiuta le medicine quando sono troppe e bisogna raggirarli col farmacista, c'è gente che le vuole invece e gli si somministra del placebo.
Da qualche parte ho detto che quando qualcuno cade dalla bici suscita ilarità, preoccupazione o indifferenza.
Siamo tutti dentro la distribuzione normale (chi non sa vuol dire fare parte della media, Lud aveva aperto un tema sulla distribuzione gaussiana).
Dunque si può morire per ciò che ha valore sia in senso generico che specifico però l'analisi è postuma. Si può morire nel panico oppure con piena coscienza, ricordate le parole "Vi faccio vedere come muore un italiano"?
Sono scontate le cose per cui si può morire, ma non è scontato il valore che diamo alla nostra vita.
A Sperlogna a 18/19 anni, un po' fuori il mare s'era ingrossato, forse 3/4 metri, corto, non vedevo la terra, difficile respirare non so quanto tempo era passato - decisi che il panico era peggio e mi lasciai andare giù a polmoni vuoti... vidi le ultime bolle d'aria andare su e il verde diventare cupo - coglione! era il panico che mi aveva mandato giù! Era bastato farmi portare su dall'onda mia per vedere la giusta direzione.
Cosa vuol dire? Forse che potrei sacrificarmi per quelle ragioni di cui sopra, compresa la comunità . forse . perché bastavano probabilmente 20/30 secondi per perdere coscienza. Mio padre la sfinito la sclerosi multipla quella si che era insopportabile eppure lui affermava che col cervello poteva andare avanti.
Ci risiamo! La differenza tra quello che si è e quello che appare è quanta coscienza si ha!
Per conto mio ho rischiato la vita per salvare gente mai vista prima, in un caso con centinaia di persone restate sulla spiaggia qualcuno col gelato in mano e mia moglie che gridava perché non lo facessi.
Un dramma che si può fare e spesso mi trovo davanti da rischiare per primo.
Il nostro campo visivo percepisce ciò che si trova tra l'infrarosso e l'ultravioletto mentre, la nostra mente ha coscienza di quello che c'è prima e dopo, dal calore in giù, dai raggi X in su.
Dipende dallo stato di percezione che si ha, c'è gente che rifiuta le medicine quando sono troppe e bisogna raggirarli col farmacista, c'è gente che le vuole invece e gli si somministra del placebo.
Da qualche parte ho detto che quando qualcuno cade dalla bici suscita ilarità, preoccupazione o indifferenza.
Siamo tutti dentro la distribuzione normale (chi non sa vuol dire fare parte della media, Lud aveva aperto un tema sulla distribuzione gaussiana).
Dunque si può morire per ciò che ha valore sia in senso generico che specifico però l'analisi è postuma. Si può morire nel panico oppure con piena coscienza, ricordate le parole "Vi faccio vedere come muore un italiano"?
Sono scontate le cose per cui si può morire, ma non è scontato il valore che diamo alla nostra vita.
A Sperlogna a 18/19 anni, un po' fuori il mare s'era ingrossato, forse 3/4 metri, corto, non vedevo la terra, difficile respirare non so quanto tempo era passato - decisi che il panico era peggio e mi lasciai andare giù a polmoni vuoti... vidi le ultime bolle d'aria andare su e il verde diventare cupo - coglione! era il panico che mi aveva mandato giù! Era bastato farmi portare su dall'onda mia per vedere la giusta direzione.
Cosa vuol dire? Forse che potrei sacrificarmi per quelle ragioni di cui sopra, compresa la comunità . forse . perché bastavano probabilmente 20/30 secondi per perdere coscienza. Mio padre la sfinito la sclerosi multipla quella si che era insopportabile eppure lui affermava che col cervello poteva andare avanti.
Ci risiamo! La differenza tra quello che si è e quello che appare è quanta coscienza si ha!
Per conto mio ho rischiato la vita per salvare gente mai vista prima, in un caso con centinaia di persone restate sulla spiaggia qualcuno col gelato in mano e mia moglie che gridava perché non lo facessi.
Un dramma che si può fare e spesso mi trovo davanti da rischiare per primo.
SergioAD- -------------
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Re: Il valore della vita
Ludwig von Drake ha scritto:La vita in generale per voi è sempre sacra o ci sono casi in cui (prescindendo dalla legittima difesa prevista dalla legge) o ci sono casi in cui qualcosa ha più valore della vita altrui o propria e sareste disposti a togliere quella vita per quella cosa?Ludwig von Drake ha scritto:vuoi vedere che si riesce a tornare IT sulla base di questo... ?delfi68 ha scritto:..cal.12..??
hu, hi..mi hai fatto venire in mente che devo fare un paio di telefonate approposito di una certa cosa..ehm..
C'è qualcosa per cui sareste disposti a morire?
Secondo me non esiste alcun valore al di sopra della vita. Trovo assurdo dire che c'è qualcosa per cui si è disposti a morire. Io sono dell'idea che può esiste invece qualcosa per cui non ha senso vivere! Con questo intendo che ci sono cose che renderebbero la vita priva di senso e invivibile, ovvero che mi provocano un dolore superiore a quello che mi da l'idea di andare in contro a morte certa. Solo questa è la condizione per cui uno decide, anche istintivamente, di far qualcosa che lo porta alla morte.
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Il valore della vita
Ludwig von Drake ha scritto:
C'è qualcosa per cui sareste disposti a morire?
Solo chi non ha figli non ha la risposta a questa domanda.
___________________
"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: Il valore della vita
Questo si chiama senso d'immortalità. In realtà tu rischi perchè ti manca al momento la percezione della tua mortalità, che avresti potuto morire lo pensi a posteriori, ma al momento ti credi immortale. Quelli che perdono questa capacità perdono anche la capacità di vivere appieno. Sartre ci ha scritto un bellissimo racconto: Il Muro.SergioAD ha scritto:
Per conto mio ho rischiato la vita per salvare gente mai vista prima, in un caso con centinaia di persone restate sulla spiaggia qualcuno col gelato in mano e mia moglie che gridava perché non lo facessi.
Un dramma che si può fare e spesso mi trovo davanti da rischiare per primo.
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Re: Il valore della vita
Chi l'ha fatto?
Io mentre vedevo la soglia del non ritorno ho pensato che stava morendo.
Altre volte si che ho fatto follie come attraversare il peschereccio in moto o saltare sui tetti, etc... questa è la mancanza di percezione della mortalità.
Forse per questo poi quando non è stato un gioco l'ho fatto. Credo come risultato di quelle esercitazioni incoscienti.
Ho detto rischiato non per com'era andata ma che avevo scelto, poi credo di essere pronto (non ti so dire quanto, chi lo sa) alla mortalità, ragionata e concretamente.
Io mentre vedevo la soglia del non ritorno ho pensato che stava morendo.
Altre volte si che ho fatto follie come attraversare il peschereccio in moto o saltare sui tetti, etc... questa è la mancanza di percezione della mortalità.
Forse per questo poi quando non è stato un gioco l'ho fatto. Credo come risultato di quelle esercitazioni incoscienti.
Ho detto rischiato non per com'era andata ma che avevo scelto, poi credo di essere pronto (non ti so dire quanto, chi lo sa) alla mortalità, ragionata e concretamente.
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Re: Il valore della vita
mix ha scritto:per adesso, chi ha riso per ultimo non sei ancora stato tu.Rasputin ha scritto:Appunto.e ti pareva che tu andassi oltre l'ovvio ed il banale?
che roba vecchia.
Esatto
Ok. Uah uah uah!
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Re: Il valore della vita
Boccadorata ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:
C'è qualcosa per cui sareste disposti a morire?
Solo chi non ha figli non ha la risposta a questa domanda.
Straquoto!
Avrei il coraggio di morire solo per un figlio.
..e anche di ammazzare.
delfi68- -------------
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Re: Il valore della vita
per ultimoRasputin ha scritto:mix ha scritto:per adesso, chi ha riso per ultimo non sei ancora stato tu.Rasputin ha scritto:Appunto.e ti pareva che tu andassi oltre l'ovvio ed il banale?
che roba vecchia.
Esatto
Ok. Uah uah uah!
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