Un uomo contrario alla pena di morte

Salve signore.

Era un giorno di pioggia, anzi di diluvio. Io ero con mia moglie davanti al camino. La legna scoppiettava perché un po’ umida; un pezzetto di cenere ardente era finito sul divano, per fortuna l’avevo preso in tempo e solo una macchiolina invisibile era rimasta a testimonianza dell’episodio. Mia moglie mi stava ringraziando per aver salvato il divano. Stavamo bene lì, eravamo al caldo, abbracciati e sorridenti. I bambini dormivano tranquillamente nella loro stanza.

Ci fu un rumore, i vetri della porta finestra che dava sul cortile erano andati in frantumi. Due uomini erano entrati. Uno avrà avuto vent’anni, l’altro una quarantina. Non so se fossero armati, non ho avuto il tempo di verificarlo. Il quarantenne mi aveva spinto al suolo, il ventenne mi stava legando le mani dietro la schiena. Non so chi fossero, non so perché avevano scelto casa mia.

Mia moglie stava urlando. Uno dei due, quello che era con lei in cucina, gemeva, mentre l’altro girava per casa. Spero che i bambini non l’abbiano visto, la loro camera, in fondo, è insonorizzata. Noi potevamo sentirli grazie a una specie di citofono che avevamo comprato.

Poi l’altro passò per il salotto e andò in cucina, dove mia moglie continuava ad urlare per il dolore, l’uomo più giovane cominciò a girare per casa. Non so cosa stessero cercando, non so se avessero trovato qualcosa.

Sono riuscito a liberarmi, il nodo non era fatto molto bene. Senza fare troppo rumore ho preso la pistola che avevo, guarda caso, nel cassetto del salotto, dove mi avevano lasciato. Mi sono avvicinato alle spalle dell’uomo che stava violentando mia moglie, con calma ho mirato alla sua tempia, il proiettile poteva attraversare la sua testa, quindi dovevo fare attenzione alla traiettoria. Ho fatto fuoco. Il suo cervello è schizzato sulle pareti di casa mia.

Poi mi sono allontanato per cercare il giovane. Lui stava fuggendo, non so se avesse preso qualcosa. Non mi stava più minacciando. Non so se fosse armato. Era di spalle. Ho mirato e ho fatto fuoco. L’ho colpito alla schiena, ma non era morto. Così mi sono avvicinato, lui si era girato e, steso al suolo, cercava di dirmi qualcosa. Io ho mirato alla sua fronte e ho premuto nuovamente il grilletto.

Questa è la storia signor giudice.

em.il.

http://martinedentree.wordpress.com/2010/05/24/questa-e-la-storia/

L'hai presa da novella2000?

Sia chiaro, io sono assolutamente contrario alla pena di morte, ma, leggendo un altro 3d, mi è venuto in mente questo mio vecchio "racconto" e ho pensato fosse interessante proporne la lettura.

PS mentre tentavo di pubblicare ho visto il messaggio di Rasputin: no, non l'ho preso da Novella2000, l'ho scritto io (mi sembrava di aver inserito anche il link).

Lo so la mia era una battuta ma mi chiedo il motivo del messaggio, proprio in concomitanza con gli ultimi sviluppi del thread a cui tu credo ti riferisca

Rasputin ha scritto:Lo so la mia era una battuta ma mi chiedo il motivo del messaggio, proprio in concomitanza con gli ultimi sviluppi del thread a cui tu credo ti riferisca

Sorry, ho letto solo il titolo e il riferimento a Sacco e Vanzetti.

Non c'è altro motivo che quello che ho detto sopra.

Ludwig von Drake ha scritto:

Rasputin ha scritto:Lo so la mia era una battuta ma mi chiedo il motivo del messaggio, proprio in concomitanza con gli ultimi sviluppi del thread a cui tu credo ti riferisca

Sorry, ho letto solo il titolo e il riferimento a Sacco e Vanzetti.

Non c'è altro motivo che quello che ho detto sopra.

Ok ma io mi chiedo come hai fatto a leggere solo il titolo Pagina 1) ed il riferimento a Sacco e Vanzetti (Pagina 8)

Rasputin ha scritto:Ok ma io mi chiedo come hai fatto a leggere solo il titolo Pagina 1) ed il riferimento a Sacco e Vanzetti (Pagina 8)

Ti risponderei che sei libero di non credermi (come, erroneamente, non mi credesti sulla questione dei messaggi in rosso).

In ogni caso, tanto per farti vedere come questo strabiliante fenomeno sia possibile, guarda un po' il box "ULTIMI ARGOMENTI". Clicka sul link "Pena di morte" et voila avrai il titolo del 3d e l'ultima pagina: siori e siore, non c'è trucco non c'è inganno!

Ora, il mio solo scopo era offrire uno spunto sul racconto e non sulle motivazioni per cui l'ho inserito. Qualcosa da dire circa l'argomento?

ok tranquillo. Circa l'argomento (Che secondo me avresti potuto benissimo inserire nel thread sulla pena di morte) per dirti come la penso ti linko un intervento proprio da là:

http://atei.forumitalian.com/t663p50-pena-di-morte#81084

Qui è un caso diverso, l'uomo non uccide a caldo, ma a freddo, quando il pericolo non sussiste più e lui se ne rende conto.

Ripeto: è un racconto, non ha valore di argomento, ma (questo ha) il solo scopo di trasmettere un fatto immaginato, che ha creato emozioni nella mente in cui è nato, emozioni contrastanti.

Ludwig von Drake ha scritto:Qui è un caso diverso, l'uomo non uccide a caldo, ma a freddo, quando il pericolo non sussiste più e lui se ne rende conto.

Ripeto: è un racconto, non ha valore di argomento, ma (questo ha) il solo scopo di trasmettere un fatto immaginato, che ha creato emozioni nella mente in cui è nato, emozioni contrastanti.

A freddo???

Sono riuscito a liberarmi, il nodo non era fatto molto bene. Senza fare troppo rumore ho preso la pistola che avevo, guarda caso, nel cassetto del salotto, dove mi avevano lasciato. Mi sono avvicinato alle spalle dell’uomo che stava violentando mia moglie, con calma ho mirato alla sua tempia, il proiettile poteva attraversare la sua testa, quindi dovevo fare attenzione alla traiettoria. Ho fatto fuoco. Il suo cervello è schizzato sulle pareti di casa mia.

A freddo:

Ludwig von Drake ha scritto:(...) Poi mi sono allontanato per cercare il giovane. Lui stava fuggendo, non so se avesse preso qualcosa. Non mi stava più minacciando. Non so se fosse armato. Era di spalle. Ho mirato e ho fatto fuoco. L’ho colpito alla schiena, ma non era morto. Così mi sono avvicinato, lui si era girato e, steso al suolo, cercava di dirmi qualcosa. Io ho mirato alla sua fronte e ho premuto nuovamente il grilletto. (...)

Insisto. Un uomo che spara ad un altro mentre questi gli sta violentando la moglie non lo fa a freddo, al massimo lo può fare freddamente, che è diverso.

Rasputin ha scritto:Insisto. Un uomo che spara ad un altro mentre questi gli sta violentando la moglie non lo fa a freddo, al massimo lo può fare freddamente, che è diverso.

A freddo è riferito all'altro, quello che sta scappando e non mi stava più minacciando.

Fux89 ha scritto:

Rasputin ha scritto:Insisto. Un uomo che spara ad un altro mentre questi gli sta violentando la moglie non lo fa a freddo, al massimo lo può fare freddamente, che è diverso.

A freddo è riferito all'altro, quello che sta scappando e non mi stava più minacciando.

Qui però

http://atei.forumitalian.com/t3256-un-uomo-contrario-alla-pena-di-morte#81178

non specifica

Rasputin, ma perché devi sempre fare così?

Inizialmente non avevo chiarito, poi ho specificato:

Ludwig von Drake ha scritto:A freddo:

Ludwig von Drake ha scritto:(...) Poi mi sono allontanato per cercare il giovane. Lui stava fuggendo, non so se avesse preso qualcosa. Non mi stava più minacciando. Non so se fosse armato. Era di spalle. Ho mirato e ho fatto fuoco. L’ho colpito alla schiena, ma non era morto. Così mi sono avvicinato, lui si era girato e, steso al suolo, cercava di dirmi qualcosa. Io ho mirato alla sua fronte e ho premuto nuovamente il grilletto. (...)

solidarietà all'uomo che ha sparato.

Ormai Lupetta mi sembra il vendicatore della notte, a caldo si intende entrare in uno stato mentale dove nulla è come prima, la vita non ha più senso, non è una sbornia anzi, è quello che dice Lupettae.

A freddo è il boia e la premeditazione... l'omicidio volontario non è a freddo.

SergioAD ha scritto:Ormai Lupetta mi sembra il vendicatore della notte, a caldo si intende entrare in uno stato mentale dove nulla è come prima, la vita non ha più senso, non è una sbornia anzi, è quello che dice Lupettae.

A freddo è il boia e la premeditazione... l'omicidio volontario non è a freddo.

Un punto di vista molto interessante!

In parte concordo con Rasputin: nel senso che un omicidio di quel genere non puo' essere definito "a freddo", in quanto il fatto e' appena avvenuto, non sono passati giorni, ma solo pochi minuti. Che poi nel racconto non ci sia piu' un pericolo attuale ok, ma non lo definirei "a freddo".

sarà che mi sono spiegato male...Lud niente di personale eh, ma rimango del mio parere

davide ha scritto:In parte concordo con Rasputin: nel senso che un omicidio di quel genere non puo' essere definito "a freddo", in quanto il fatto e' appena avvenuto, non sono passati giorni, ma solo pochi minuti. Che poi nel racconto non ci sia piu' un pericolo attuale ok, ma non lo definirei "a freddo".

Ci può stare come ragionamento...

... anche se credo Rasputin si riferisse al primo e non al secondo.

Rasputin ha scritto:sarà che mi sono spiegato male...Lud niente di personale eh, ma rimango del mio parere

Se intendevi quanto detto da Sergio e Davide, avevo capito male io...

lebbar!