Rispetto per le religioni?
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Re: Rispetto per le religioni?
Non mi ero accorto di questa risposta...jessica ha scritto:SergioAD ha scritto:
Allora no, non trovo possibilità di stima e deferenza per imposizioni come, kosher, circoncisione, 0.8% e cosi via e senza alcuna ipocrisia.
Poi che c'è? Ci sono persone che mi piacciono, qui c'è Holo, Jessica ed allora ecco un'altra definizione dall'inglese più appropriata.
questo significa che quantomeno puoi rispettare i credenti, o almeno, non privarli del tuo rispetto solo perchè credenti.
Siccome hai tagliato quello che ho scritto che poi hai inserito tu con altre parole... con quella bella faccina a 64 denti ... devo aver fatto passare un messaggio non conforme da qualche parte, il che è probabile... forse te lo ricordi qual'era?
SergioAD- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
Ludwig von Drake ha scritto:Mi viene il freddo addosso.
Golfino?
Ludwig von Drake ha scritto:Gandhi, Mandela e Cabibbo sono le prime persone che mi vengono in mente che non possono avere la tua piena stima, in cambio possono avere la mia, anche se non credo gli potesse interessare molto...
No. Tanta, tanta stima, ce l'hanno. Ma tutta l'avrebbero se il loro essere uomini straordinari non si fosse appoggiato al teismo.
Terribile, eh? Io l'avevo detto che sono una strega
Ludwig von Drake ha scritto:Aspetto la dimostrazione circa la necessità che hanno le idee religiose per diffondersi di essere imposte.
Attenzione, non la dimostrazione che in alcuni casi esse siano state imposte, ma la dimostrazione che non possano diffondersi senza l'imposizione forzata.
Se non fosse così, non vi sarebbe stata necessità di imposizioni, non credi?
La diffusione spontanea è incomparabilmente meno efficace, e soprattutto non conquista sufficiente potere.
Ludwig von Drake ha scritto:Non esisteva il buddhismo prima che ci fosse Buddha. Date un pò più di dignità alla mente umana, essa è in grado di creare idee completamente innovative e inaspettate (a prescindere che esse nascano dalla sintesi o meno della realtà circostante) ed è questa la fallacia della teoria di Dawkins.
Non ho mai visto una sola idea innovativa e inaspettata venire dalle religioni; le idee più o meno innovative pertengono alla mente umana, non è affatto necessario costruirci intorno corone di fuffa.
Re: Rispetto per le religioni?
davide ha scritto:Ates ha scritto:Eh caspita a questo non ci avevo pensato...
In questo caso sono costretto a dirti che non lo rispetto, però capisci che stiamo considerando degli ideali che vanno a intaccare la libertà di altre persone, se un nazista si limitasse ad avere certe idee e non metterle in atto potrei anche rispettarlo, perché si tratta comunque di un suo modo di vedere la realtà, che è diverso dal mio. Sicuramente però non stimo né idee né ciò che ne può conseguire.
Per cui mi trovo a dover perfezionare ciò che ho scritto precedentemente, ovvero rispetto qualcosa o qualcuno finché non vada a sconfinare nella mia libertà personale o in quella di chiunque altro.davide ha scritto:
Dissento.
Il rispetto lo si deve portare fino a prova contraria.
Si davide alla fine la pensiamo esattamente allo stesso modo, ok??
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Gesù è venuto per salvarci dal peccato, ma continuo a vedere peccatori. Thor ci protegge dai demoni e dai giganti di ghiaccio, e in effetti non se ne vedono in giro.
Ates- -----------
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Re: Rispetto per le religioni?
eh.. ohm... scusa, mi sa che non ho capito. io intendevo solo sottolineare quello che avevi detto, non controbattere... non c'era nessun tuo messaggio contrarioSergioAD ha scritto:
Non mi ero accorto di questa risposta...
Siccome hai tagliato quello che ho scritto che poi hai inserito tu con altre parole... con quella bella faccina a 64 denti ... devo aver fatto passare un messaggio non conforme da qualche parte, il che è probabile... forse te lo ricordi qual'era?
Ospite- Ospite
Re: Rispetto per le religioni?
Qui sta il punto.
La religione viene imposta fin dalla più tenera età e non me la sento di non portare rispetto a queste persone.
Se poi con l'andare avanti con gli anni queste persone dissenzientono hanno ancor di più il mio rispetto in quanto vanno con le loro gambe.
La religione (di qualunque credo), è tramandata da moltissime generazioni e per molti versi è servita anche lei ma è chiaro che adesso la gente deve allargare i suoi orizzonti e incominciare a saper decidere.
Il rispetto bisogna meritarselo, ed io dico sempre "rispetta se vuoi essere rispettato.
La religione viene imposta fin dalla più tenera età e non me la sento di non portare rispetto a queste persone.
Se poi con l'andare avanti con gli anni queste persone dissenzientono hanno ancor di più il mio rispetto in quanto vanno con le loro gambe.
La religione (di qualunque credo), è tramandata da moltissime generazioni e per molti versi è servita anche lei ma è chiaro che adesso la gente deve allargare i suoi orizzonti e incominciare a saper decidere.
Il rispetto bisogna meritarselo, ed io dico sempre "rispetta se vuoi essere rispettato.
mecca domenico- -----------
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Re: Rispetto per le religioni?
Per quanto concerne le idee religiose, la dimostrazione che il "meme" si possa diffondere senza imposizione è piuttosto banale: nessuno ha imposto a me e a altri che conosco il "meme" buddista. Posso fare almeno una decina di altri esempi pratici che smontano sperimentalmente la tesi, ma credo che non siano necessari.
Il resto sono opinioni strettamente personali e il decidere se rispettare/stimare oppure no persone, cose o idee risulta futile argomento di discussione.
Il resto sono opinioni strettamente personali e il decidere se rispettare/stimare oppure no persone, cose o idee risulta futile argomento di discussione.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
Ludwig von Drake ha scritto:Per quanto concerne le idee religiose, la dimostrazione che il "meme" si possa diffondere senza imposizione è piuttosto banale: nessuno ha imposto a me e a altri che conosco il "meme" buddista. Posso fare almeno una decina di altri esempi pratici che smontano sperimentalmente la tesi, ma credo che non siano necessari.
Il resto sono opinioni strettamente personali e il decidere se rispettare/stimare oppure no persone, cose o idee risulta futile argomento di discussione.
uh... questa me l'ero persa!
la scelta buddista è maturata di recente o è cosa antica? o è posizione da assistente avvocato del diavolo e che se non si conosce l'altra parte non si capisce bene la propria etc?
Ospite- Ospite
Re: Rispetto per le religioni?
Posizione antica, maturata nel tempo.
Oggi ne condivido ancora molti valori, anche se non determinate conclusioni.
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Re: Rispetto per le religioni?
Momento, io di imposizioni religiosi, intendo dalla nascita.
Molti genitori impongono ai propri figli di andare in chiesa come anche a me da piccolo.
Fortunatamente non ero soggetto a controlli e il più delle volte marinavo la chiesa rientrando in casa circa 30 minuti dopo la funzione religiosa.
Molti genitori impongono ai propri figli di andare in chiesa come anche a me da piccolo.
Fortunatamente non ero soggetto a controlli e il più delle volte marinavo la chiesa rientrando in casa circa 30 minuti dopo la funzione religiosa.
mecca domenico- -----------
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Re: Rispetto per le religioni?
Ludwig von Drake ha scritto:Per quanto concerne le idee religiose, la dimostrazione che il "meme" si possa diffondere senza imposizione è piuttosto banale: nessuno ha imposto a me e a altri che conosco il "meme" buddista. Posso fare almeno una decina di altri esempi pratici che smontano sperimentalmente la tesi, ma credo che non siano necessari.
Il resto sono opinioni strettamente personali e il decidere se rispettare/stimare oppure no persone, cose o idee risulta futile argomento di discussione.
Dico la mia sul grassetto: il meme imposto inizialmente era un'altro, poi ti sei accorto che qualcosa non quadrava e hai cambiato marca di stampelle (Jessica invece è andata nel bosco, ha segato un paio di rami e se le intagliate col coltello a serramanico)
ma sempre stampelle sono
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Re: Rispetto per le religioni?
Rasp, indovina chi ti ha dato i 2 punti..
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
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Re: Rispetto per le religioni?
A afferma: il meme religioso per diffondersi deve essere imposto;
B confuta e dimostra che il "meme" religioso può diffondersi senza essere imposto.
B confuta e dimostra che il "meme" religioso può diffondersi senza essere imposto.
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Re: Rispetto per le religioni?
Cosworth117 ha scritto:Rasp, indovina chi ti ha dato i 2 punti..
Beh grazie, anche se non credo che per buttare giù due righe così di getto...ehi, però mi piace il totale attuale
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Re: Rispetto per le religioni?
Ludwig von Drake ha scritto:A afferma: il meme religioso per diffondersi deve essere imposto;
B confuta e dimostra che il "meme" religioso può diffondersi senza essere imposto.
Scusa ma non vedo la dimostrazione, devo essermi perso qualcosa
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Re: Rispetto per le religioni?
Rasputin ha scritto:Beh grazie, anche se non credo che per buttare giù due righe così di getto...ehi, però mi piace il totale attuale
Il paragone del bosco è azzecatissimo
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Re: Rispetto per le religioni?
Rasp, mi spiace, ti ho rovinato il totale...
Manca il passaggio in cui A(valon) specifica che il meme religioso può avere una minima diffusione spontanea, molto più limitata spaziotemporalmente e che soprattutto non è fonte di potere - genere alimentare molto ambito dal meme vorace.
Peraltro, la diffusione per imposizione resta la modalità preferita di colonizzazione del disgustoso mostriciattolo.
Manca il passaggio in cui A(valon) specifica che il meme religioso può avere una minima diffusione spontanea, molto più limitata spaziotemporalmente e che soprattutto non è fonte di potere - genere alimentare molto ambito dal meme vorace.
Peraltro, la diffusione per imposizione resta la modalità preferita di colonizzazione del disgustoso mostriciattolo.
Re: Rispetto per le religioni?
Ammetto che questo mi era sfuggito e chiedo scusa per aver risposto senza aver posto, evidentemente, abbastanza attenzione.Avalon ha scritto:(...) Manca il passaggio in cui A(valon) specifica che il meme religioso può avere una minima diffusione spontanea (...)
Dunque siamo d'accordo sul fatto che l'idea religiosa possa diffondersi anche senza imposizione.
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Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Rispetto per le religioni?
Siamo d'accordo sul fatto che la diffusione spontanea è drammaticamente minoritaria. Oltre al fatto che non consente l'acquisizione di potere, come quella imposta.
Re: Rispetto per le religioni?
Aspetta, per ora hai ammesso che la diffusione spontanea esiste, giusto?Avalon ha scritto:Siamo d'accordo sul fatto che la diffusione spontanea è drammaticamente minoritaria. Oltre al fatto che non consente l'acquisizione di potere, come quella imposta.
Fissiamo almeno un punto, poi ci rivolgiamo agli altri.
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Re: Rispetto per le religioni?
Posto questo andiamo a vedere quanto la diffusione non imposta sia realmente necessariamente minoritaria, pensiamo proprio al cristianesimo.
Questa religione, nata come setta, iniziò a diffondersi, plausibilmente, nella prima metà del I secolo DC. Entro il III secolo DC, senza che la stessa fosse imposta, non è facile individuare località importanti in cui non vi siano dei cristiani.
Possiamo, ancora, valutare la diffusione del buddhismo iniziata senza imposizioni nel VI secolo AC e/o quella delle varie correnti induiste.
Questa religione, nata come setta, iniziò a diffondersi, plausibilmente, nella prima metà del I secolo DC. Entro il III secolo DC, senza che la stessa fosse imposta, non è facile individuare località importanti in cui non vi siano dei cristiani.
Possiamo, ancora, valutare la diffusione del buddhismo iniziata senza imposizioni nel VI secolo AC e/o quella delle varie correnti induiste.
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Re: Rispetto per le religioni?
Ludwig von Drake ha scritto:Aspetta, per ora hai ammesso che la diffusione spontanea esiste, giusto?Avalon ha scritto:Siamo d'accordo sul fatto che la diffusione spontanea è drammaticamente minoritaria. Oltre al fatto che non consente l'acquisizione di potere, come quella imposta.
Fissiamo almeno un punto, poi ci rivolgiamo agli altri.
Non credo che fissare il punto decontestualizzando sia un modo attendibile di porre la questione.
Altrimenti avresti già *ammesso* che esiste la diffusione per imposizione
Re: Rispetto per le religioni?
Il vero problema, a mio avviso, non è capire come si sono diffuse ma perchè hanno un così vasto successo nel tempo.
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Che sciocchi questi terrestri, pregano un dio che loro stessi hanno creato.
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Re: Rispetto per le religioni?
Non ci siamo.Avalon ha scritto:Ludwig von Drake ha scritto:Aspetta, per ora hai ammesso che la diffusione spontanea esiste, giusto?Avalon ha scritto:Siamo d'accordo sul fatto che la diffusione spontanea è drammaticamente minoritaria. Oltre al fatto che non consente l'acquisizione di potere, come quella imposta.
Fissiamo almeno un punto, poi ci rivolgiamo agli altri.
Non credo che fissare il punto decontestualizzando sia un modo attendibile di porre la questione.
Altrimenti avresti già *ammesso* che esiste la diffusione per imposizione
Io ho sempre ammesso che un'idea, una dottrina e una filosofia possano essere diffuse attraverso l'imposizione delle stesse.
Non ho alcun problema ad affermarlo dentro e fuori qualsiasi contesto. Non mi hai mai chiesto se questo secondo me fosse possibile e la domanda mi parrebbe inutile, perchè la cosa è evidente.
Io, però, aggiungo e ripeto che una religione si può diffondere anche senza imposizione della stessa. Tu fin qui avevi esplicitamente negato questa possibilità (i.e. "il meme religioso *necessita* di imposizione per essere applicato e diffuso" o "quello religioso lo è per eccellenza. L'imposizione di esso consegue direttamente dalla sua applicazione"). Ora, sulla base delle evidenze storiche e materiali, sei disposta a tornare sui tuoi passi ed ammettere che sia possibile che una religione si diffonda senza imposizioni?
PS non capisco il senso degli asterischi.
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Re: Rispetto per le religioni?
Io aspetto ancora la dimostrazione dichiarata qui
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Re: Rispetto per le religioni?
Gobinda dov'e'?
..boh..e chi lo sa!!
Questi scrivono ancora religioni in luogo di follie collettive..sciamano al posto di psicopatico..induista o cristiano invece di pazo Uno e pazzo Due..
..boh..e chi lo sa!!
Questi scrivono ancora religioni in luogo di follie collettive..sciamano al posto di psicopatico..induista o cristiano invece di pazo Uno e pazzo Due..
(ASCA) - Roma, 3 giu - Un cristiano di 35 anni e' stato decapitato in
India per essersi rifiutato di convertirsi all'induismo. La notizia
viene riportata dal sito di informazioni missionarie ASIANEWS che cita i
media indiani. L'uomo, Tapas Bin, e' stato ucciso dal suo stesso
suocero e il fatto di sangue e' avvenuto nel villaggio di Teliamura
(West Tripura), nella zona nord-orientale del Paese, dove il corpo della
vittima e' stato trovato alcuni giorni fa in un ruscello. Secondo la
ricostruzione della polizia, tre anni fa Bin aveva sposato la figlia di
Gobinda Lamatiya, 55 anni, seguace della religione locale. Il giovane
cristiano era stato insegnante della figlia, Jentuly, e avevano un
bambino di un anno. Fin dal matrimonio, Gobinda aveva esercitato
pressioni su Bin perche' abbandonasse la fede cristiana e partecipasse
alla religione del villaggio. Ma Bin si era sempre rifiutato. Con
l'aiuto di uno sciamano, Gobinda ha architettato l'uccisione e la
sparizione del corpo. La polizia ha arrestato lo sciamano 42enne, ma non
e' riuscita per ora a ritrovare le tracce di Gobinda, un impiegato
governativo del dipartimento di scienze e tecnologia. Khrishnapada ha
confessato il crimine, dando una dettagliata ricostruzione
dell'uccisione. Prima dell'assassinio, Gobinda e Khrishapada avevano
eseguito una puja, la preghiera rituale. Jentuly, la moglie del defunto,
ha dichiarato alla polizia che suo padre non riconosceva il matrimonio e
continuava a esigere la conversione di Bin. ''Mio padre - ha aggiunto -
potrebbe anche uccidere me e mio figlio''.
delfi68- -------------
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: Rispetto per le religioni?
Io ragiono in termini giuridici, intimamente convinto che l'etica, la morale ed il buonsenso siano variabili come il meteo, troppo malfermi per porli a base di un ragionamento solido e durevole.
Nel momento in cui si riconosce la libertà di autodeterminazione, questa implica un profilo materiale ed un profilo morale: ciascuno può, nei limiti dei diritti altrui e senza esenzione dai propri obblighi, fare della propria vita ciò che crede, assumendosene integralmente le conseguenze; inoltre, nell'esercizio di questo diritto, finché si mantiene entro i confini prefissati, non deve subire sindacato alcuno ad opera di terzi, essenzialmente per carenza d'interesse (l'autodeterminazione riguarda se stessi e non altri, per definizione). Possiamo conversare amabilmente all'infinito di stampelle, pazzia, minorato intelletto e ciance varie: il credente penserà questo dell'ateo e l'ateo penserà questo del credente. Dialogo tra sordi, come voler convincere il tifoso di una squadra a cambiare casacca... Io non avverto alcun bisogno compulsivo di "salvare" i credenti da scelte sciocche nel nome di un dio della cui esistenza e volontà non vi sono prove: se sono adulti, capaci d'agire e d'intendere e volere, dedichino pure la propria vita a rinunce, sacrifici ed autocastrazioni. E non lo dico con astio, disprezzo o superiorità: semplicemente e genuinamente, sono fatti loro, non mi tocca e non mi sento coinvolto né a convincerli né a denigrarli (tranne che si tratti di persone care intenzionate a gesti autolesionistici, che m'indurrebbe a un'opera di dissuasione dettata dall'affetto).
Ciò che veramente mi preme è che la legislazione sia basata su solide argomentazioni razionali ed evidenze scientifiche, specialmente se introduttiva di divieti o limitazioni alla libertà. Mi ripugna lo Stato etico proprio perché proteso a realizzare una tirannide ideologica, una coazione alla virtù secondo un paradigma di bontà dettato da dogmi indimostrabili e pretesi eterni ed immutabili: lo Stato si limiti a vietare l'oggettivamente dannoso, sulla scorta di riscontri empirici, pur coi margini di incertezza propri delle valutazioni politiche, e rimetta il resto all'insindacabile giudizio dei diretti interessati. A queste condizioni, l'altrui religione godrà del mio pieno rispetto, quale scelta personale di vita nella quale io, estraneo, non ho il diritto né l'interesse ad ingerirmi, non dissimile dalle altrui scelte lavorative, sportive, culturali, estetiche e sessuali, di cui parimenti mi sbatto le palle.
Nel momento in cui si riconosce la libertà di autodeterminazione, questa implica un profilo materiale ed un profilo morale: ciascuno può, nei limiti dei diritti altrui e senza esenzione dai propri obblighi, fare della propria vita ciò che crede, assumendosene integralmente le conseguenze; inoltre, nell'esercizio di questo diritto, finché si mantiene entro i confini prefissati, non deve subire sindacato alcuno ad opera di terzi, essenzialmente per carenza d'interesse (l'autodeterminazione riguarda se stessi e non altri, per definizione). Possiamo conversare amabilmente all'infinito di stampelle, pazzia, minorato intelletto e ciance varie: il credente penserà questo dell'ateo e l'ateo penserà questo del credente. Dialogo tra sordi, come voler convincere il tifoso di una squadra a cambiare casacca... Io non avverto alcun bisogno compulsivo di "salvare" i credenti da scelte sciocche nel nome di un dio della cui esistenza e volontà non vi sono prove: se sono adulti, capaci d'agire e d'intendere e volere, dedichino pure la propria vita a rinunce, sacrifici ed autocastrazioni. E non lo dico con astio, disprezzo o superiorità: semplicemente e genuinamente, sono fatti loro, non mi tocca e non mi sento coinvolto né a convincerli né a denigrarli (tranne che si tratti di persone care intenzionate a gesti autolesionistici, che m'indurrebbe a un'opera di dissuasione dettata dall'affetto).
Ciò che veramente mi preme è che la legislazione sia basata su solide argomentazioni razionali ed evidenze scientifiche, specialmente se introduttiva di divieti o limitazioni alla libertà. Mi ripugna lo Stato etico proprio perché proteso a realizzare una tirannide ideologica, una coazione alla virtù secondo un paradigma di bontà dettato da dogmi indimostrabili e pretesi eterni ed immutabili: lo Stato si limiti a vietare l'oggettivamente dannoso, sulla scorta di riscontri empirici, pur coi margini di incertezza propri delle valutazioni politiche, e rimetta il resto all'insindacabile giudizio dei diretti interessati. A queste condizioni, l'altrui religione godrà del mio pieno rispetto, quale scelta personale di vita nella quale io, estraneo, non ho il diritto né l'interesse ad ingerirmi, non dissimile dalle altrui scelte lavorative, sportive, culturali, estetiche e sessuali, di cui parimenti mi sbatto le palle.
Giurista pensatore- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
e che bel post.
condivido totalmente
mi piacerebbe leggerne altri.
magari un'integrazione con le regole che dovrebbero, secondo te, normare l'aspetto sociale delle religioni,
laddove esse mirano ad entrare nella sfera che condiziona anche i non adepti, attraverso le aderenze politiche, culturali, storiche, anche finanziarie.
condivido totalmente
mi piacerebbe leggerne altri.
magari un'integrazione con le regole che dovrebbero, secondo te, normare l'aspetto sociale delle religioni,
laddove esse mirano ad entrare nella sfera che condiziona anche i non adepti, attraverso le aderenze politiche, culturali, storiche, anche finanziarie.
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Re: Rispetto per le religioni?
Non deve essere ignorata la caratteristica fondamentale del cristianesimo, in particolare di quello cattolico.
L'evangelizzazione, chi non sa cosa sia deve sapere che è il contrasto fondamentale che noi chiamiamo ingerenza.
Altrimenti noi qui, noi, staremmo a criticare i credenti per il solo gusto di criticare qualcuno. Ah ah, madonnina mia!
L'evangelizzazione, chi non sa cosa sia deve sapere che è il contrasto fondamentale che noi chiamiamo ingerenza.
un compagno di non fede ha scritto:una compagna di non fede ha scritto:Questa mi è piaciuta davvero. Cominci a diventare really efficace anche in una lingua che non è la tua. Complimenti. Anche il poster niente male. Sicuramente più di impatto dove la teocrazia è più virulenta. Ma anche da noi ...SergioAD ha scritto: Insomma io esisto come Teofobo quando tu agisci da Teofilo verso di me o i miei amici.
È da mettere un citazioni
Altrimenti noi qui, noi, staremmo a criticare i credenti per il solo gusto di criticare qualcuno. Ah ah, madonnina mia!
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Re: Rispetto per le religioni?
Giurista pensatore ha scritto:Io ragiono in termini giuridici, intimamente convinto che l'etica, la morale ed il buonsenso siano variabili come il meteo, troppo malfermi per porli a base di un ragionamento solido e durevole.
...omissis...
lo Stato si limiti a vietare l'oggettivamente dannoso, sulla scorta di riscontri empirici, pur coi margini di incertezza propri delle valutazioni politiche, e rimetta il resto all'insindacabile giudizio dei diretti interessati.
ciao GP! ben ritrovato.
concordo pienamente con quello che intendi dire, ma trovo una piccola contraddizione potenzialmente pericolosa nelle due frasi. sono talmente d'accordo con la prima che non riesco ad includere in essa anche "le valutazioni politiche".
le leggi sono per loro stessa natura DIPENDENTI da quel meteo variabile di cui parlavi. dovremmo semmai anche in questo campo essere maggiormente preparati a una continua e fruttuosa revisione dei concetti che stanno alla base delle leggi, così da farle divenire un insieme di strumenti che crescono e cambiano assieme a noi. lo so che può venire un po' di horror vacui a pensare così, ma le evidenze empiriche lo fanno, noi lo facciamo, devono poterlo fare anche loro e in buona parte lo fanno altrimenti saremmo ancora qui a non mangiare crostacei e a lapidare la gente in piazza (come dite? da qualche parte lo fanno ancora? già... )
come ha giustamente sottolineato Sergione la piaga dell'evangelizzazione ad esempio deve essere rovesciata nell'armadio dei valori, posta fuori dal cassetto dei buoni comportamenti e messo in quello dei pessimi comportamenti.
ogni volta che affrontiamo questi temi giungiamo senza neanche troppa strada al nocciolo del problema che non è la legge (che può, e come no, dare un suo bel contributo positivo in questo senso), ma sono gli uomini che poi si devono rapportare con essa. è con la cultura e l'educazione che si creano le basi per leggi migliori, ci saranno leggi migliori di queste quando ci sarà un popolo migliore di questo. come in una simbiosi mutualistica questo rapporto può generare un circolo virtuoso in cui anche le leggi ci aiutano ad "essere migliori".
la legge migliore di tutte sarà quella di cui non avremo più bisogno.
___________________
fine.
alberto- -----------
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Re: Rispetto per le religioni?
mix ha scritto:
[...]mi piacerebbe leggerne altri. [...]
http://atei.forumitalian.com/spa/Giurista%20pensatore
scusate tutti l'OT
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Rispetto per le religioni?
grazie.Rasputin ha scritto:mix ha scritto:
[...]mi piacerebbe leggerne altri. [...]
http://atei.forumitalian.com/spa/Giurista%20pensatore
scusate tutti l'OT
alle 6.06 (equivalenti all'1 di notte per un umano standard con ritmi giorno/notte classici) dopo 12 ore di lavoro (ero sveglio, & disponibile. anche se c'è stato poco bisogno effettivo di me, solo un'ora complessivamente su 12) e volendo vedere le caratteristiche generali di un chip elettronico su un datasheet in internet, non avevo ne il tempo né mi è venuta in mente quella soluzione.
anche perché è più bello interagire in real time con chi scrive.
resta un utile segnalazione la tua.
questa a me, del tuo post, intendo.
mix- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
Cercherò di delineare i profili essenziali della questione, senza pretesa di esaustività e con apertura ad emendamenti e proposte.mix ha scritto:e che bel post.
condivido totalmente
mi piacerebbe leggerne altri.
magari un'integrazione con le regole che dovrebbero, secondo te, normare l'aspetto sociale delle religioni,
laddove esse mirano ad entrare nella sfera che condiziona anche i non adepti, attraverso le aderenze politiche, culturali, storiche, anche finanziarie.
PROFILO INDIVIDUALE.
- Ciascuno è libero di credere (che implica anche il non credere, altrimenti sarebbe "obbligo di credere"), di professare ciò in cui crede (idem, non lo ripeterò più), di praticare il culto e di propagandare le proprie opinioni religiose, a condizione che siano rispettati i punti seguenti:
- le scelte religiose non costituiscano il pretesto per diritti ulteriori, esenzioni speciali o lesioni di diritti altrui (ma comportino il mero adattamento di diritti comuni, ad esempio riposo di venerdì/sabato anziché di domenica);
- le scelte religiose non comportino, per chi le effettua, alcuna menomazione nel godimento dei diritti costituzionali (no al comunitarismo, che assoggetta il credente alle regole fideistiche del suo culto col beneplacito dello Stato): è la comunità religiosa al servizio delle necessità spirituali dell'individuo e non l'individuo una pedina della comunità;
- la pratica religiosa non produca effetti irreversibili su terze persone (infibulazione, circoncisione o altra mutilazione fisica anche modesta);
- la propaganda non sia compiuta con tecniche di plagio, secondo le definizioni della psicologia, e non contenga istigazioni al suicidio, a delinquere o ad astenersi dalla medicina ufficiale per far posto alle sole guarigioni miracolose.
- La legge non impedisce il vizio, ma il danno sociale oggettivamente verificabile.
- I precetti religiosi, che non siano dimostrabili come posti a presidio di diritti altrui o di una effettiva necessità di ordine pubblico, non sono trasposti in leggi vincolanti.
- I credenti finanziano con propri mezzi la propria confessione religiosa, salvo il diritto dello Stato di concedere alle predette donazioni le stesse agevolazioni fiscali previste per le donazioni a favore di enti non lucrativi.
- Se lo Stato ritiene di finanziare attività private con propri fondi, questo potrà valere anche nel caso specifico che le attività private siano di natura religiosa (non sono ragionevoli le discriminazioni negative), con obbligo di pubblica rendicontazione circa l'impiego del denaro ricevuto.
- L'obiezione di coscienza vale a condizione che: 1) chi la solleva non manifesti opinioni e non compia atti contrari ai princìpi etico-religiosi invocati (niente aborti privati con l'obiezione nel pubblico) e svolga attività diverse, di pari valore qualitativo e quantitativo, per compensare quelle da cui si astiene; 2) lo Stato assicuri la presenza di personale non obiettore in numero sufficiente per erogare le prestazioni, ponendo rigorosi divieti di discriminazione di carriera a danno dei non obiettori; 3) l'obiezione sia limitata alle sole attività direttamente ed immediatamente riguardanti la soppressione di una vita umana, anche sprovvista di personalità giuridica, dunque sì per servizio militare e aborto, no per la vendita di medicinali o preservativi, per il trasporto o per altre attività mediate da una scelta personale.
- Istruzione che insegni il principio di legalità e non già l'omologazione alla morale comune, specialmente in campo sessuale.
- Divieto all'informazione pubblica di biasimare i cittadini, specie se imputati, in base alle loro scelte private non aventi rilievo giuridico, per una netta separazione tra peccato e reato.
Giurista pensatore- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
grazie.
interessante
leggerò di nuovo.
interessante
leggerò di nuovo.
mix- -------------
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Re: Rispetto per le religioni?
interessante e naturalmente in larghissima parte più che condivisibile.
non ho la competenza per fare le pulci ai tuoi enunciati, e neanche desidero minimamente farlo.
mi piace molto anzi il rimboccarsi le maniche e cercare di dare una veste realistica e applicativa ai nostri ragionamenti al di là del “con le budella dell’ultimo papa impiccheremo l’ultimo re”.
nella sezione profilo individuale ho notato due possibili problemi, uno il “terze persone”, che se è riferito alla pratica religiosa potrebbe permettere infibulazioni a raffica su persone che aderiscono alla pratica stessa.
l’altro è il discorso del plagio, importantissimo perché a mio parere molto si gioca su questo terreno, e dovremmo riuscire a trasportarlo all’educazione di minori. dovremmo riuscire a tutelare i diritti dei minori senza infrangere quelli dei genitori, a me viene in mente intanto che non si possa studiare religione prima dei 16 anni di età, ma capisco che questo non passerà mai e in più non supera il problema dell’indottrinamento domestico.
profilo legislativo
il secondo punto lo eliminerei tout court perché a me non viene in mente un solo precetto religioso che sia in modo esclusivo “posto a presidio ecc”.
il terzo forse parte un po’ lontano dalla situazione attuale, cacchio siamo in un regime di semimonopolio dell’8/1000 della chiesa, e siamo già a dire che tuteleremo le agevolazioni... scherzo, capisco il concetto.
se lo stato ritiene opportuno... mi piacerebbe tanto avere però in questi casi un mezzo, un modo – referendum digitale? – per esprimere tutto il mio disappunto.
d’accordissimo sulla obiezione di coscienza e sul resto, bella la distinzione peccato-reato.
sulla istruzione... credo sia il tasto più dolente e questa società, questo paese in particolare, deve fare uno sforzo per compiere quel passo in più in materia di istruzione tale da farcelo fare anche evolutivamente. dovrebbe essere sottolineato che ascuola si insegna l’oggettività, e poi la soggettività uno se la crea a modo suo, come vuole. ma a scuola niente superstizioni spacciate per verità a bambini in età educativamente e intellettivamente cruciale.
non ho la competenza per fare le pulci ai tuoi enunciati, e neanche desidero minimamente farlo.
mi piace molto anzi il rimboccarsi le maniche e cercare di dare una veste realistica e applicativa ai nostri ragionamenti al di là del “con le budella dell’ultimo papa impiccheremo l’ultimo re”.
nella sezione profilo individuale ho notato due possibili problemi, uno il “terze persone”, che se è riferito alla pratica religiosa potrebbe permettere infibulazioni a raffica su persone che aderiscono alla pratica stessa.
l’altro è il discorso del plagio, importantissimo perché a mio parere molto si gioca su questo terreno, e dovremmo riuscire a trasportarlo all’educazione di minori. dovremmo riuscire a tutelare i diritti dei minori senza infrangere quelli dei genitori, a me viene in mente intanto che non si possa studiare religione prima dei 16 anni di età, ma capisco che questo non passerà mai e in più non supera il problema dell’indottrinamento domestico.
profilo legislativo
il secondo punto lo eliminerei tout court perché a me non viene in mente un solo precetto religioso che sia in modo esclusivo “posto a presidio ecc”.
il terzo forse parte un po’ lontano dalla situazione attuale, cacchio siamo in un regime di semimonopolio dell’8/1000 della chiesa, e siamo già a dire che tuteleremo le agevolazioni... scherzo, capisco il concetto.
se lo stato ritiene opportuno... mi piacerebbe tanto avere però in questi casi un mezzo, un modo – referendum digitale? – per esprimere tutto il mio disappunto.
d’accordissimo sulla obiezione di coscienza e sul resto, bella la distinzione peccato-reato.
sulla istruzione... credo sia il tasto più dolente e questa società, questo paese in particolare, deve fare uno sforzo per compiere quel passo in più in materia di istruzione tale da farcelo fare anche evolutivamente. dovrebbe essere sottolineato che ascuola si insegna l’oggettività, e poi la soggettività uno se la crea a modo suo, come vuole. ma a scuola niente superstizioni spacciate per verità a bambini in età educativamente e intellettivamente cruciale.
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alberto- -----------
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