Istituzioni?? Rispetto??

Mi capita assai raramente però questa volta il povero parroco di periferia mi è risultato simpatico! Anche davanti alla assurda arroganza del prefetto ha saputo difendere la sua dignità! Ma che cazzo di istituzioni abbiamo in Italia? Io sono sempre più convinto che il vero male non siano i politici ma i vari burocrati. Sono loro che per difendere la propria posizione e i vantaggi che da ciò traggono che concedono ai politici i vari privilegi di cui godono e che li difendono dai vari attacchi!!

Il prete chiama "signora" il prefetto e il collega di Napoli s'infuria: guarda la video-sceneggiata

http://www.liberoquotidiano.it/video/1102775/Il-prete-chiama--signora--il-prefetto-e-il-collega-di-Napoli-s-infuria--guarda-la-video-sceneggiata.html

I politici cambiano mentre i vari manager di stato sono sempre li!! E quello che guadagnano rubano è ben superiore allo stipendio di ogni politico. E che dire di Befera che ha 24 incarichi pubblici con un compenso di 1.300.000€ ? Sono molto peggio loro dei vari evasori!!


Al primo posto dell'elenco c'è il capo della Polizia, Antonio Manganelli, che ha guadagnato 621.253,75 euro. Dietro di lui il ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, con 562.331,86 euro e il capo dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Franco Ionta con 543.954,42 euro. Mentre il Comandante generale Guardia di Finanza Nino di Paolo (in pensione) guadagna oltre 302.939,25 trattamento corrisposto fino al 19 agosto 2011. A seguire il direttore generale del Corpo Forestale Cesare Patrone dichiara un reddito di oltre 362mila euro.

http://www.corriere.it/economia/12_febbraio_23/stipendi-manager-pubblici_076bad02-5e29-11e1-ab06-25238cfc8ce3.shtml

Ho visto una parte del video ieri sera a "l'ultima parola".
Irritante l'Ill.mo dr. N.H. Gr. fil di putt. sig. Prefetto di Napoli, quando apostrofando il prete gli dice di aver offeso non solo la signora (signora?) in questione ma addirittura l'uditorio intero...
Che oltracotanza...
Le Istituzioni (che mi ostino a voler testardamente scrivere con l'iniziale maiuscola) le fanno gli uomini.
Persone come il trombonazzo in questione non rendono un buon servizio alle medesime.

p.s.: mi pare che quello con 24 incarichi sia Mastrapasqua, ma potrei confondermi.

anche io sto dalla parte del prete.
non rispetto le istituzioni a prescindere, rispetto le persone che rispettano me, fregandomene della loro posizione.

Ieri il prefetto e il prete si sono incontrati, fatto pacin pacetta e si sono scambiati IL CROCIFISSO!

http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Campania/Napoli-scambio-crocifissi-e-pace-fatta-tra-prefetto-e-prete-antiroghi_313828991914.html

Bravo il prete, stronzo il prefetto..ma su una cosa sono daccordo, coglionare se stessi e le masse..

Prefetto e prete, a prescindere dai ruoli, fatti e storie personali, sono due facce della stessa medaglia: il sistema del potere temporale, che comunque deve COGLIONARE le masse..anche con cose apparentemente giuste, la lotta alla camorra, ma poi salta fuori il crocifisso a sigillare la pace! ..buoni e cattivi, tutti comunque sotto la cappella di dio e della chiesa e del potere.

Uno schiavo del re e uno schiavo del papa avevano avuto uno screzio, ed entrambi sono stati inviati a riconciliarsi sotto i simboli universali del POTERE.

Ma guardateli in faccia..guardate i simboli..

Si, pero' scusate, se io andassi da una professoressa all'universita' e la appellassi "signora", questa me lo farebbe subito notare. Il rispetto per la persona (e non necessariamente per le istituzioni) sta anche nel rivolgersi a lei/lui col titolo che ha. Sicuramente poi se fosse stato un uomo l'avrebbe chiamato "prefetto" e non "signore".

Prima, penso tu abbia ragione deve essere Mastrapasqua il presidente dell'Inps! Anche Befera però non scherza in fatto di incarichi e stipendi.700.000€ non sono pochi!!!!!! Perciò se non è zuppa è......pan di spagna!

@ Delfi d'accordo con te! Io qui però valutavo solo l'aspetto umano. Un uomo approfittando della sua posizione umilia un altro uomo. Poi il teatrino delle scuse il prefetto l'ha dovuto fare perchè tutta l'opinione pubblica si è indignata. Io sono convinto che per conto suo mandava a fan culo quel pretino!

@ Diva per quale regola tu dovresti rivolgerti ad una persona chiamandola con il suo titolo? E' un residuo medioevale dove ti tagliavano la lingua se non ti rivolgevi chiamando i vari signorotti con il loro titolo. Marchese, Conte, Duca.... Più un paese è civile meno si sottolineano e si fanno pesare le differenze sociali. Qui addirittura si vogliono imporre!! Ma per cortesia Diva ....modernizzati!!

..moment..un conto e' la relazione tra studente e professore in seduta d'esame..

Un'altro e' un incontro sulla lotta alla camorra in cui un prete, sempliciotto, non usa il titolo..e comunque anche volendo ammettere la cosa, poteva benissimo farglielo notare con gentilezza e senza mandare a carte quarantotto l'incontro..

..sembrava piu' l'emergere di un rancore del prefetto per sto cagacazzo dei comitati cittadini..

delfi68 ha scritto:

..sembrava piu' l'emergere di un rancore del prefetto per sto cagacazzo dei comitati cittadini..

Assolutamente d'accordo! Per me hai centrato il problema.

Ricordo che il titolo dovuto ai prefetti non è 'prefetto', che è la carica, bensì 'eccellenza', appellativo che mi rifiuto di usare nei confronti di chicchessia.

La medesima cosa è successa a me una decina di anni fa... ero ad una riunione con alcuni rappresentanti diplomatici di paesi arabi, presenti questore e prefetto (un salame in un calzino, ma con un ego non indifferente) e io ero fermamente intenzionata a fare andare le cose come intendevo io togliendo a quest'ultimo il controllo della faccenda.

Ho continuato per un paio d'ore ha chiamarlo 'dottore', con lui che ogni tre 'dottori' si lamentava di fronte a tutti che non gli riconoscevo la deferenza dovuta. E io 'dottore, andiamo avanti e non divaghiamo'

Alla fine della riunione sembrava mia suocera ed è andato via a culo ritto, io l'ho esautorato delle sue prerogative cerimoniali e i funzionari della questura e della presidenza del consiglio mi hanno fatto i complimenti per avergli fatto fare un'internazionale figura da poveretto.

Ecco, se fossi stata in quel prete lì, lo avrei rigirato tuonando sul momento, altro che le scuse crocifisse beghine.

Diva ha scritto:Si, pero' scusate, se io andassi da una professoressa all'universita' e la appellassi "signora", questa me lo farebbe subito notare. Il rispetto per la persona (e non necessariamente per le istituzioni) sta anche nel rivolgersi a lei/lui col titolo che ha. Sicuramente poi se fosse stato un uomo l'avrebbe chiamato "prefetto" e non "signore".

ma nemmeno per sogno, non sono tenuto ne a sapere ne ad usare appellativi e questo non è una mancanza di rispetto, è una dinamica che potremmo definire passiva, non hai insultato nessuno, un conto è dire le cose, un'altra è non dirle.

voglio dire se mi capita un papa o un vescovo io mi rivolgerei a loro con un semplice signor chisseneciava... è nel loro contesto che decidono di darsi gli appellativi.

stikazzi.

Ui! Questa volta sono d'accordo con Renus.

Posso scegliere di usare un appellativo onorifico se ritengo che la persona in questione lo meriti (alla Montalcini ho dato del voi e poco ci è mancato che la chiamassi suamaestà ghghgh ) , uso senz'altro un titolo professionale in quanto - si spera... - guadagnato (dopotutto, anche il mio ingegnere lo chiamo... ingegnere ) ma il vescovo lo chiamo signor TizioCaioSempronio e per me la badessa di un convento resta sempre signora, che di madre ne ho una e mi basta.

Nel loro contesto, appunto, non ci entro.

Avalon ha scritto:Ui! Questa volta sono d'accordo con Renus.

Posso scegliere di usare un appellativo onorifico se ritengo che la persona in questione lo meriti (alla Montalcini ho dato del voi e poco ci è mancato che la chiamassi suamaestà ghghgh ) , uso senz'altro un titolo professionale in quanto - si spera... - guadagnato (dopotutto, anche il mio ingegnere lo chiamo... ingegnere ) ma il vescovo lo chiamo signor TizioCaioSempronio e per me la badessa di un convento resta sempre signora, che di madre ne ho una e mi basta.

Nel loro contesto, appunto, non ci entro.

Mi ricorda tanto quando il mio ex dovette organizzare la scorta a Paola di Liegi (non ancora regina) e i suoi sottoposti nel pallone gli chiesero come le si dovevano appellare e lui: "Madam" !!

E' effettivamente così. Le regine (o future - era il medesimo il protocollo nei confronti di Diana Spencer) non fanno tante pugnette come i prefetti e si fanno chiamare signora

Avalon ha scritto:Ui! Questa volta sono d'accordo con Renus.

Posso scegliere di usare un appellativo onorifico se ritengo che la persona in questione lo meriti (alla Montalcini ho dato del voi e poco ci è mancato che la chiamassi suamaestà ghghgh ) , uso senz'altro un titolo professionale in quanto - si spera... - guadagnato (dopotutto, anche il mio ingegnere lo chiamo... ingegnere ) ma il vescovo lo chiamo signor TizioCaioSempronio e per me la badessa di un convento resta sempre signora, che di madre ne ho una e mi basta.

Nel loro contesto, appunto, non ci entro.

Concordo con l'appellativo professionale riguardo al titolo "guadagnato" (ma temo riservato anche a chi eventualmente, se lo sia "comprato", poiché, per ovvii motivi non possiamo conoscere il cursus honorem di tutti).
Però mi sovvengono alcune riflessioni: se incontro un tizio (che, presentandosi dice semplicemente: "Molto lieto, Bianchi...") lo chiamerò sig. Bianchi.
Sarà poi sua cura, se lo crede, specificarmi il titolo accademico, talché mi regolerò di conseguenza in base alle norme di buona educazione faticosamente impartitemi dai miei genitori.
Se nel mio ristorante dovessero appalesarsi dei militari appartenenti alla Guardia di Finanza o ai Carabinieri (già è capitato e in diverse occasioni) mi rivolgerò loro appellandoli "Appuntato", "Brigadiere" o nel caso di Ufficiali col titolo di "sig. tenente", "sig. Capitano" etc. come da consuetudine.
Nel caso dei religiosi sappiamo, che in alcuni casi, essi deambulano indossando la loro "divisa" a volte immediatamente riconoscibile, altre meno.
Pertanto nel caso il convenuto sia un frate, lo chiamerò "padre", poiché tale appellativo lo identifica e non vedo per quale motivo non debba riservarglielo indipendentemente dalle mie idee in proposito (e pur considerando che un padre ce l'ho avuto anch'io... Ipse dixit... Mater semper certa, pater numquam... ).
L'unico vescovo che conosco personalmente quando l'ho chiamato "Eccellenza" (Eminenza è riferito ai Cardinali e mi par di avere capito che non tutti i vescovi lo sono) mi ha risposto: "lasci stare, sono un prete; sono per tutti don Claudio...".
Pertanto, scusa se mi permetto di fartelo notare, puoi benissimo mantenere il tuo anticlericalismo, senza per questo derogare alle regole di buona creanza sulle quali si può ben discutere (ci mancherebbe) ma che al momento restano tali.

p.s.: Rita Levi Montalcini la puoi appellare come credi, ma ricorda che il "voi" è grado intermedio tra il "tu" e il "lei". Poi, se come apprendo ora, le future regine si fanno chiamare "signora", vuol dire che "signore" lo son veramente...

Se guardiamo il galateo (di sto caxxo, lo so e sono il primo a dirlo), i titoli professionali vanno usati solo in ambito professionale: ossia se stai amabilmente chiacchierando con l'avvocato/ingegnere/dottore Bianchi del più e del meno, non c'è nulla di male a non usare il titolo professionale. Viceversa ai militari ci si dovrebbe sempre e comunque rivolgere col loro grado.


Ah ah ah già godo a pensare alle reazioni di qualcuno qui dentro

No, il voi è un tono di rispetto superiore al lei che è invalso più tardi nell'uso. In ogni caso poco importa, uso il voi con estrema rarità, e di solito mi si legge in faccia perché lo sto usando...

In ambito militare, utilizzavo il grado come appellativo quando mi trovavo professionalmente in contesto ufficiale, altrimenti non necessariamente (e quando sapevo ancora leggere le mostrine... ora non mi ricordo più un tubo - e c'è chi direbbe che ho un modo tutto mio di chiamare gli ufficiali ihihihih ). Ma quando si vede che c'è cortesia nei modi e rispetto per le persone il protocollo non è così inderogabile - o magari ho conosciuto solo militari simpatici!

Per il clero, ribadisco, no. Non riconosco un titolo basato sul nulla, e non lo uso. Il che non significa che io non sia gentile e sorridente, ma eminenza/eccellenza/santità/madrepadresorella non li do a nessuno.

davide ha scritto:Se guardiamo il galateo (di sto caxxo, lo so e sono il primo a dirlo), i titoli professionali vanno usati solo in ambito professionale: ossia se stai amabilmente chiacchierando con l'avvocato/ingegnere/dottore Bianchi del più e del meno, non c'è nulla di male a non usare il titolo professionale. Viceversa ai militari ci si dovrebbe sempre e comunque rivolgere col loro grado.


Ah ah ah già godo a pensare alle reazioni di qualcuno qui dentro

Alle mie vero?

Va bene, allora ti chiamerò Grado

Naaaa non mi riferivo a te

davide ha scritto:Se guardiamo il galateo (di sto caxxo, lo so e sono il primo a dirlo), i titoli professionali vanno usati solo in ambito professionale: ossia se stai amabilmente chiacchierando con l'avvocato/ingegnere/dottore Bianchi del più e del meno, non c'è nulla di male a non usare il titolo professionale. Viceversa ai militari ci si dovrebbe sempre e comunque rivolgere col loro grado.


Ah ah ah già godo a pensare alle reazioni di qualcuno qui dentro

Infatti. Sto par di palle, civile > militare = signor (Nel migliore dei casi ), punto.

Rasputin ha scritto:

davide ha scritto:Se guardiamo il galateo (di sto caxxo, lo so e sono il primo a dirlo), i titoli professionali vanno usati solo in ambito professionale: ossia se stai amabilmente chiacchierando con l'avvocato/ingegnere/dottore Bianchi del più e del meno, non c'è nulla di male a non usare il titolo professionale. Viceversa ai militari ci si dovrebbe sempre e comunque rivolgere col loro grado.


Ah ah ah già godo a pensare alle reazioni di qualcuno qui dentro

Infatti. Sto par di palle, civile > militare = signor (Nel migliore dei casi ), punto.

Ecco il pesce che abbocca all'amo!!!!