Mangiare dello Schifo

Confesso che ho mangiato cose schifose e lo so perché molte non le mangerei più.

Mi viene in mente l'omelette con la salsa HP. La HP va bene col barbecue non dentro la frittata.

Le foglie di coriandolo se abbondanti sono terribili, in alcuni paesi bisogna dire "sin culantro", "no coriander", se credete di vedere prezzemolo dite "nei nei" che è lui. Attenzione che se è poco ha un buon sapore.

Il pan, avevo mangiato come un maiale tutto molto piccante, perfino il pane piccava (piccantezza superiore a 150)... chiedo un digestivo e mi portano il pan, una foglia avvolta come un conetto ripieno di qualcosa. Lo metto in bocca e mi fanno segno di masticare, mastico, un sapore di sapone, sentivo le bolle in bocca che schifo, sorridono e mi fanno si con la testa, deglutisco. Gridano noooo! era tabacco... febbre a 38 e per fortuna che in bagno c'erano due grossi maniglioni.

Il porridge a colazione, con la papaia acerba e limone (ma perché esiste questa colazione).

Vediamo, voi, poi tornerò con altre schifezze culinarie.

Chi è causa del suo mal...(È la sera giusta, questa, pare)

In effetti mi sto accorgendo che è molto difficile che i palati italiani vadano a scoprire nuovi sapori.

Ma tu che stai un alemagna il rafano te lo spalmi sulla schnitzel?

SergioAD ha scritto:In effetti mi sto accorgendo che è molto difficile che i palati italiani vadano a scoprire nuovi sapori.

Ma tu che stai un alemagna il rafano te lo spalmi sulla schnitzel?

Anche sul pane, non ho problemi

Però hai ragione, mi ricordo una vacanza a Fuerteventura durante la quale il gruppo, anziché gustare le specialità locali, andava a cercare pizzaepasta, salvo poi rognare perché non erano buoni...


eat local, it's the best you can do...

non ho quasi mai mangiato cose che mi facevano "schifo".

amo girare per ristoranti etnici o comunque non italiani, e cucinare pietanze non italiane (per non parlare delle grandi spese che faccio in un supermarket enorme etnico che c'è a milano... andar lì è come andare al parco giochi).

tendenzialmente mi fanno schifo/ribrezzo/impressione robe come le interiora/frattaglie (di qualsiasi bestia), la carne di maiale (tollero giusto il prosciutto crudo se buono o jamon serrano, e qualche salame random), i molluschi/invertebrati (polipo, calamari, conchigliame vario, lumache), i finocchi (crudi e cotti, soprattutto cotti).

una volta da piccola ho mangiato per sbaglio un nervetto e sono stata male tanto da sognarmelo di notte (la sensazione).

Rasputin ha scritto:Chi è causa del suo mal...(È la sera giusta, questa, pare)

Ma per merenda sgranocchi le cipolle crude al posto delle mele?

Niques ha scritto:

Rasputin ha scritto:Chi è causa del suo mal...(È la sera giusta, questa, pare)

Ma per merenda sgranocchi le cipolle crude al posto delle mele?

No, carne cruda

Very rare, rare, well done, very well done.

In realtà dopo tanti anni (mania "quasi cruda") ora la carne mi piace che sia appena "ruvida" in bocca, insomma che non è più rosea ma cotta.

Stando qui ho capito quanta differenza c'è nei sapori e sicuramente nella qualità, noi preferiamo la neozelandese, poi ci sarebbe l'australiana e a seguire brasiliana, pakistana, indiana, cinese e locale. Per fortuna che ci piace la neozelandese perché, pensiamo non abbia estrogeni e mica siamo in Italia. Ma molte di queste hanno un sapore per me cattivo.

Ma noi italiani siamo abituati alla carne francese Charolaise, oltre che a quelle italiane, tutte.

Kaw, mi hai dato 7 cortellate te possino. Niques ma stamo a di schifo o roba bona?

SergioAD ha scritto:Very rare, rare, well done, very well done.

In realtà dopo tanti anni (mania "quasi cruda") ora la carne mi piace che sia appena "ruvida" in bocca, insomma che non è più rosea ma cotta.

Stando qui ho capito quanta differenza c'è nei sapori e sicuramente nella qualità, noi preferiamo la neozelandese, poi ci sarebbe l'australiana e a seguire brasiliana, pakistana, indiana, cinese e locale. Per fortuna che ci piace la neozelandese perché, pensiamo non abbia estrogeni e mica siamo in Italia. Ma molte di queste hanno un sapore per me cattivo.

Ma noi italiani siamo abituati alla carne francese Charolaise, oltre che a quelle italiane, tutte.

Kaw, mi hai dato 7 cortellate te possino. Niques ma stamo a di schifo o roba bona?

Io concordo solo sul nervetto, il resto slurp

Una volta mi hanno dato un budino e dopo che l'ho assaggiato mi è stato detto che era sanguinaccio.

Era un budino di cioccolato con pistacchio, cannella a base di sangue di maiale. Ecco qui ho avuto il rifiuto, disgusto di principio, le cose non combaciavano - una volta avevo mangiato fegato di gazzella crudo appena uccisa ed ebbi la stessa sensazione, quella volta ero a caccia ed era anche difficile lavarsi bene.

Rasputin ha scritto:

SergioAD ha scritto:In effetti mi sto accorgendo che è molto difficile che i palati italiani vadano a scoprire nuovi sapori.

Ma tu che stai un alemagna il rafano te lo spalmi sulla schnitzel?

Anche sul pane, non ho problemi

Però hai ragione, mi ricordo una vacanza a Fuerteventura durante la quale il gruppo, anziché gustare le specialità locali, andava a cercare pizzaepasta, salvo poi rognare perché non erano buoni...


eat local, it's the best you can do...

Quoto. Sono uno dei pochi italiani che conosco che all'estero mangia locale. Però sono schizzinoso, quindi robe strane, che mi suscitano sospetti, le evito fin dall'inizio.

davide ha scritto:

Rasputin ha scritto:

SergioAD ha scritto:In effetti mi sto accorgendo che è molto difficile che i palati italiani vadano a scoprire nuovi sapori.

Ma tu che stai un alemagna il rafano te lo spalmi sulla schnitzel?

Anche sul pane, non ho problemi

Però hai ragione, mi ricordo una vacanza a Fuerteventura durante la quale il gruppo, anziché gustare le specialità locali, andava a cercare pizzaepasta, salvo poi rognare perché non erano buoni...


eat local, it's the best you can do...

Quoto. Sono uno dei pochi italiani che conosco che all'estero mangia locale. Però sono schizzinoso, quindi robe strane, che mi suscitano sospetti, le evito fin dall'inizio.

muahahahaha mi hai fatto venire in mente una "roba" non meglio identificata (ho mangiato al nikko a parigi e il menu era in giapponese) del ristorante giapponese.

una coppetta con una roba solida tipo panna cotta/budino giallina.

rompendola con le bacchette, sotto c'era un brodo e "dentro" una sorta di coso che a contatto con le bacchette a me sembrava un occhio.

l'ho mollata lì

Ecco, per esempio se andassi in giappone, forse eviterei di mangiare come i locali

Tutto proviene dalle abitudini che si hanno.
Quando ero piccolo quasi ogni famiglia aveva il maiale e ai primi di gennaio con il freddo venivano scannati e raccolto il sangue.
Con quello si facevano i sanguinacci ed anche le torte e si faceva a gara per chi ne mangiava di più.
Mia mamma una volta al mese uccideva una gallina e il sangue veniva cotto in un tegame con un po' di acqua e quanto era buono per non parlare delle cervella e le interiora.
Quello che non mi piaceva era il prosciutto in quanto dopo la maturazione, lo stesso veniva immerso nello strutto e durava tantissimo.
Quando si preparava lo strutto, galleggiavano gli scarti e somigliavano alle patatine ma queste se ne potevano mangiare poche in quanto il sapore di unto era moooolto intenso.
Non bisognava scartare niente e addirittura una specie di grasso chiamato sivo veniva pressato a mo di palla di neve e serviva per gli scarponi altrimenti il cuoio con la neve fango ecc. si crepava in più punti.
Qui al nord la polenta faccio fatica a mangiarla così come la soppressa che fanno qui (è troppo grassa per i miei gusti).

SergioAD ha scritto:Niques ma stamo a di schifo o roba bona?

Dipende se le cipolle le sbuccia

Gli italiani sono schizzinosi, a causa della società matriarcale (I like this!).

mecca domenico, si sei consapevole che alcune cose che hai citato possono non piacere, a me il dolce fatto col sangue non passa l'idea così come l'occhio che dice kaw... se tu me te guardi io NON me te magno!

Niques, ci sei riuscita, le cipolle mature mangiate con le bucce fanno schifo, tortuosa, mi hai fatto venire un idea, fagottini di cipolline con la pasta sfoglia.

Allora! ecco uno schifo provato e riprovato e sempre schifo fa... la salsa rubra sugli spaghetti o sul riso e non importa quanto parmigiano ci metti sopra... vi assicuro che alcuni, a pranzo viene un cattering italiano, dicono, "let's put some taste on theese spagheti, pass me the ketchup". (se mi ricordo posterò nel 3D delle ricette una crema gateau di patate a base di tonno, mayonnaise, senape e ketchup... perché non sono un razzista anti ketchup)

Uh, che bell'argomento!
Davide, anche io sono una che all'estero mangia locale, e cibo da strada quando si può.
Schifi pochissimi; adoro le interiora di qualunque genere, i nervetti pure a colazione, il sanguinaccio è una gloria romagnola... farei fatica a mangiare gli insetti o i ragni, ma anche forse se me li lasciano cucinare c'è caso che li mangio.
Robe strane non direi, ma a me poco pare strano; gli anemoni di mare fritti - la deliziosa ultigara sarda - potrebbero parerlo...
In Israele ho mangiato più volte in carrettini misteriosi che ti riempivano la pita con stufati e salse vaiacapiredeche, che loro inglese zero e io ebraico/arabo pure meno.
In Euskal Herria sono stata quasi stesa quando dopo nove ore di viaggio e prima di otto di convegno mi hanno festosamente propinato per ristorarmi zuppa densa di fagioli e salsicce miste con peperoncini verdi sottaceto... ma altro che schifo, era meravigliosa! Letale per il convegno, comunque, che dovevo pure tradurre dal castigliano quando andava bene che se no era basco.
La cucina giapponese per me è un meraviglioso mondo da scoprire, credo che a parte il natto con cui non so che rapporto potrei avere ma aspetto di trovarmelo nel piatto, sia tutta squisita e straordinariamente armoniosa.
Anche lì, a parte il ketchup sulla omuraisu (frittata arrotolata ripiena di riso) ma l'imperialismo del ketchup è una delle tante perversioni del senso gastronomico.

Una delle delizie che ahimé non proverò, è la ricetta del cervello ammannita dall'affascinante dottor Lecter a Clarice Sterling: cervella dell'acerrimo nemico - senza onore, che è un particolare importante, e ancora vivo che è un altro - servite saltate nel burro con i capperi. Ecco, i capperi io non li avrei messi, ma un uomo capace di tanto in cucina lo adorerei

Avalon ha scritto:
Una delle delizie che ahimé non proverò, è la ricetta del cervello ammannita dall'affascinante dottor Lecter a Clarice Sterling: cervella dell'acerrimo nemico - senza onore, che è un particolare importante, e ancora vivo che è un altro - servite saltate nel burro con i capperi. Ecco, i capperi io non li avrei messi, ma un uomo capace di tanto in cucina lo adorerei

Presente

@Sergio: adoro il sanguinaccio, mi ci faccio la carbonara usandolo al posto della pancetta/guanciale. Però l'idea di mangiarlo zuccherato non so...con quel tanto mi mangio il mio solito fegato crudo che è buono così, senza sale né altro

Ok, Rasp, ti faccio la lista della spesa

Il sanguinaccio che dici tu è una salsiccia stagionata, giusto?
Anche nell'Appennino toscoromagnolo si fanno delle salsicce 'matte' con sangue nell'impasto, che viene inoltre conciato con aglio e vino rosso: alla griglia, una luveria!

Ma il sanguinaccio dolce che da noi si faceva nelle case contadine il giorno dell'uccisione del maiale era una specie di torta, bassa e compatta e umida, ottenuta impastando il sangue fresco con uova, zucchero, farina e uvetta, pinoli, canditi... si cuoceva in un tegame incoperchiato con la brace sotto e sopra, e si mangiava così o tagliato a losanghe, impanato e fritto. Bono... ora non si trova più. E' impossibile farlo, perché anche qualora si trovasse il sangue sarebbe già coagulato, e non adatto.

davide ha scritto:Ecco, per esempio se andassi in giappone, forse eviterei di mangiare come i locali

nooo io vivrei di sushi e sashimi, che tra l'altro in giappone costano una cazzata, mica come qui che te li fan pagare a peso d'oro!

anche il resto (soba, ramen, okonomiyaki e tutto quanto) è buono tendenzialmente.

però ecco mi piace sapere cosa mangio, e nel caso di quella roba lì, il sospetto è stato troppo forte

certo, magari il natto non lo mangerei (fagioli fermentati, sembra una sorta di mix tra vomito e il fungo del film di supermario)

Torta di sanguinaccio, dev'essere buona...

Sinceramente non conosco i tipi di sanguinaccio italici, quello teutonico classico è a base di sangue, fegato e lardo (Poco) di maiale. Non è affatto stagionato anzi dev'essere fresco, qui la stagione del macello va dal tardo autunno all'inizio primavera, unico periodo in cui si trova tale sanguinaccio. Poi ce ne sono praticamente di tutti i tipi, col prosciutto, ecc.

Ma quello "Giusto", che è anche l'unico a portare il nome corrispondente (Blutwurst), è quello lì, e appena scaldato si scioglie conferendo alla pasta un aspetto simile alla pasta al pesto di olive nere, ma il sapore cambia radicalmente, il tutto emana un aroma che io non esito a paragonare a quello del tartufo nero

Rasputin ha scritto:Torta di sanguinaccio, dev'essere buona...

Sinceramente non conosco i tipi di sanguinaccio italici, quello teutonico classico è a base di sangue, fegato e lardo (Poco) di maiale. Non è affatto stagionato anzi dev'essere fresco, qui la stagione del macello va dal tardo autunno all'inizio primavera, unico periodo in cui si trova tale sanguinaccio. Poi ce ne sono praticamente di tutti i tipi, col prosciutto, ecc.

Ma quello "Giusto", che è anche l'unico a portare il nome corrispondente (Blutwurst), è quello lì, e appena scaldato si scioglie conferendo alla pasta un aspetto simile alla pasta al pesto di olive nere, ma il sapore cambia radicalmente, il tutto emana un aroma che io non esito a paragonare a quello del tartufo nero

ma te vivi nella patria del maiale (e delle patate)

Il sushi e il sashimi stanno alla cucina giapponese come la pizza alla nostra; cibo universalmente conosciuto ma non poi tanto rappresentativo della cultura gastronomica locale.

Il resto è... tanto, come lo è nella cucina italiana. Una volta adattati idealmente alla differenza di sapori e consistenze, è meraviglioso.

Il natto è un tipico ingrediente da colazione tradizionale, fagioli di soia fermentati mediante un complesso batterico (natto-kin) resistente al calore che impedisce la propagazione di muffe non desiderate: il risultato è un'ammasso vischioso e filamentoso, di fagioli morbidi ricoperti di una sostanza viscida. Non il massimo, alla vista, e nemmeno all'odorato: il natto puzza quanto un gorgonzola di quello buono, e schifisce persino la maggioranza dei giapponesi.

Ecco, a parte quello, mi piace molto la cucina giapponese.

Kaworu ha scritto:
ma te vivi nella patria del maiale (e delle patate)

Eh...quella di qui non è una cucina varia né ricca, ma ho imparato a rispettarla. Con le patate ad esempio ci fanno almeno tante cose quante noi con la pasta, con la differenza che nella maggior parte dei casi non è il condimento che cambia, ma la maniera di cucinare la stessa materia prima. Esempio tipico sono delle frittelle (Delle quali sono capace di mangiare chili) semplici da preparare ma laboriose, ottenute da patate non precotte ma grattugiate crude, poi impastate, non so con che cosa non conosco la ricetta esatta, poi passate in padella e dorate, una delizia

Durante la "mattanza" nel sangue si versa l'adrenalina, malgrado questo i sanguinacci salati li mangio anche ma non esagero, come dicevo per torte e budini vince l'occhio che per me è integrato nell'apparato digerente.

Il pesce crudo lo preparo, dalle acciughe, ai cebiche di ogni tipo però evito di mangiarlo fuori casa per il rischio di deglutire un anisakis, ormai famoso in Italia. Perché vanno rispettate le regole. Il pesce palla, per esempio, se non viene preparato bene la tetradossina uccide il consumatore, infatti dove lo preparano mettono anche una targhetta fuori col numero dei malcapitati... questo fuori tema è per stare attenti.


Se non viene fuori il video sta qui http://video.google.com/videoplay?docid=-3695304630393131784#

In germania... brad kartoffeln a tutto spiano ne vado pazzo!

L'avevo inserito tempo fa, credo nel thread della cucina, ma ci sta bene anche qui:

cos'è in lingua originale (Asturiano)

http://ast.wikipedia.org/wiki/Quesu_de_Cabrales

in lingua ufficiale (Castigliano)

http://es.wikipedia.org/wiki/Queso_de_Cabrales

ed in italiano, praticamente una traduzione 1:1 dallo spagnolo

http://it.wikipedia.org/wiki/Queso_de_Cabrales

qui un'immagine di migliore qualità:



Che saporone ragazzi

Tu mangi escrementi di larve e acchiappi tutte le larve che scappano via?

Io mi faccio un antipasto di prelibatezze... una zuppa di vermi al pomodoro... degli ottimi ragni arrosto... un poco di grilli allo spiedo e dei pasticcini direttamente dalla fonte.

SergioAD ha scritto:Tu mangi escrementi di larve e acchiappi tutte le larve che scappano via?

Io mi faccio un antipasto di prelibatezze... una zuppa di vermi al pomodoro... degli ottimi ragni arrosto... un poco di grilli allo spiedo e dei pasticcini direttamente dalla fonte.

Golosone!

Mazza quant'è brutto quel cane poverino; poteva recuperarsi giusto cagando muffins



Rasp, credevo fosse stagionata come la botifarra negra spagnola... che è buonissima... ma da come l'hai descritto, il Blutwurst, credo che pietirò la mia amica teutonica perché me ne porti una chilata quando ripassa da casa dei suoi...

Sergio, il casu marzu sardo è effettivamente pecorino attaccato da larve di mosca, che girano e fanno tutte le loro gallerie dentro il formaggio, digerendolo parzialmente e rendendolo piccante, cremoso e saporitissimo. Poi però le larve (di solito) se ne vanno, e il formaggio lo si mangia disabitato... a parte magari qualche ritardatario.
Il fatto di mangiare insetti non ha mica nulla di strano in sé; è che a noi sembra orriderrimo perché la mamma non ce li ha propinati dallo svezzamento in poi.

Avalon ha scritto:
Il fatto di mangiare insetti non ha mica nulla di strano in sé; è che a noi sembra orriderrimo perché la mamma non ce li ha propinati dallo svezzamento in poi.

Infatti, la cucina insettivora si sta anche guadagnando la sua meritata nicchia tra i buongustai. Ma a Sergio non occorre dare di queste spiegazioni suppongo

Adesso però ve lo racconto io uno schifo vero. Molti anni fa ero in campeggio con amici, i vicini di piazzetta erano degli olandesi simpaticissimi con i quali avevamo anche fatto amicizia. Ci invitarono a pranzo, noi tutto ci aspettavamo mano che decidessero di onorarci cucinando degli spaghetti. Quando ho visto spezzare gli spaghetti e buttarli nell'acqua ancora fredda, mi sono venuti fuori i bulbi oculari che sembravano i tacchini (ah ah) e la faccia di uno che ha trovato un topo morto nella birra.

Inutile dire che il risultato fu una mousse di spaghetti dall'aspetto amorfo, li condirono col ketchup. Siamo riusciti a mangiare, ma l'esperienza mi ha lasciato segnato. Ancora oggi ho incubi ricorrenti, sogno di cucinare spaghetti alle cozze, bussano alla porta e c'è una cozza alta tre metri che mi dice, hai visto il mio fratellino?

Del resto in Italia le lumache le mangiamo tranquillamente!

E comunque Rasputin non t'è andata poi tanto male con gli spaghetti; quando mi hanno obbligato a mangiare semplici carote fritte (senza nemmeno la pastella...) ho vomitato arancione tutta la notte ad intervalli di mezz'ora.

Adoro le lumache, sgusciate e con la polenta

Le carote fritte sono buone ma nel burro e con lo zucchero

Ohmygosh!
La marmellata di spaghetti al ketchup no... io non mi sarei tenuta, avrei cortesemente accostato i fornelli e propinato agli olandesi una breve ma utile lezione di cucina italiana richiedendo nel contempo una lezione di cucina olandese...
Ma c'erano pure le cozze nel mezzo?

(sì, immagino che a Sergio precisazioni ovvie non servano... ma fa parte del mio piano di autoconvincimento che gli insetti sono buoni... prima o poi comincerò a crederci e li assaggerò...)

eravamo al mare, e quel giorno volevamo farci la pasta alle cozze

Che sarebbe stata dimolto migliore...

Rasputin ha scritto:

Kaworu ha scritto:
ma te vivi nella patria del maiale (e delle patate)

Eh...quella di qui non è una cucina varia né ricca, ma ho imparato a rispettarla. Con le patate ad esempio ci fanno almeno tante cose quante noi con la pasta, con la differenza che nella maggior parte dei casi non è il condimento che cambia, ma la maniera di cucinare la stessa materia prima. Esempio tipico sono delle frittelle (Delle quali sono capace di mangiare chili) semplici da preparare ma laboriose, ottenute da patate non precotte ma grattugiate crude, poi impastate, non so con che cosa non conosco la ricetta esatta, poi passate in padella e dorate, una delizia

non era certo una critica la mia, le patate mi piacciono un casino (please niente battute ) in ogni loro forma


aracnidi non potrei mai mangiarne, sto male (parecchio male, l'ultima volta che ho dovuto ammazzarne uno bello grosso, ho passato la serata a vomitare) solo a vederli.

già guardo con sospetto granchi e aragoste... che mangio eh, ma se penso che sono cugini dei ragni beh...


riguardo al controverso rapporto tra la pasta e gli stranieri...

beh le fettuccine alfredo non mi fanno schifo, ma è difficile che una roba con burro/panna/formaggio mi faccia schifo XD

però ricordo che in scozia la tizia che ci ospitava (vacanza studio) una sera ha fatto la pasta. ok pasta... erano delle conchiglie così scotte che ormai erano grandi il triplo del normale, condite non con ketchup ma con una salsa di pomodoro con mezzo barattolo di pepe. vaaaa beh apprezzata la buona volontà ma...


oggi comunque ho mangiato una vaschetta di sushi del supermercato.

di per sé nemmeno troppo orrendo eh, solo che era quasi congelato -.-

Il rapporto pasta stranieri è misterioso, hai ragione Kaworu: credo possiamo contare sui giapponesi però, che ci tengono che gli udon non si scuociano e preparano molto velocemente le varietà più sottili, e che passano la soba sotto l'acqua fredda appena scolata prima di metterla nella eventuale zuppa perché non abbia a diventare viscida.

mmm.... biscottini giapponesi di cioccolata con granelli di zucchero assieme al tè.
invitanti, solo che non erano quello che pensavo:
nero di seppia e sale grosso

Avalon ha scritto:Il rapporto pasta stranieri è misterioso, hai ragione Kaworu: credo possiamo contare sui giapponesi però, che ci tengono che gli udon non si scuociano e preparano molto velocemente le varietà più sottili, e che passano la soba sotto l'acqua fredda appena scolata prima di metterla nella eventuale zuppa perché non abbia a diventare viscida.

ma i giapponesi come gli italiani hanno una cultura della pasta :D

cioè non penso abbiano appreso in un secondo momento della sua esistenza, bene o male fa parte della loro cucina da sempre ;)

diverso invece è il discorso per americani/tedeschi (ho visto usare la pasta, del tutto scondita e senza sale, come contorno di secondi piatti)/inglesi/francesi/altri

mi hai fatto venire voglia di un piatto di noodles fumanti... quelli da buttare nell'acqua con la polverina magggggica

@ Jessica
mi hai fatto tornare in mente la volta che avevo fatto i cantucci salati con le mandorle tostate alla paprika e le olive... la faccia che hanno fatto gli amici a cui avevo dimenticato di dire che non erano dolci

@Kaworu
eheh li ho mangiati l'altro ieri... nullafacenza al massimo, acqua del bollitore e via
Hai centrato il punto; per chi ha la pasta come tradizione che siano udon o paccheri, alla fine ci si intende

il sanguinaccio è una gloria romagnola...

Non so se il sanguinaccio è una gloria romagnola.
Di anni ne ho (sigh) 63 e mi ricordo che quando ero piccolo i vecchi suggerivano ricette vecchie di centinaia d'anni e ognuno diceva che la sua era la migliore.

Mica *solo* romagnola! Però, qua è una gloria; io conosco quello romagnolo e di conseguenza...
Credo che si sia fatto in qualche modo, salato o dolce, insaccato fresco o stagionato praticamente ovunque si macellassero bestie.
Sigh va bene, ma passale qua 'ste ricette!

Sapete che oggi ci sono più animalisti di ieri, io sicuramente tornando in Africa non andrei a caccia. Quella volta avevo 14 anni.

Avevano colpito la gazzella, siamo andati a prenderla e la guida musulmana era scesa dalla macchina e sgozzandola aveva pronunciato “bism illah rahman el rahim”.

Poi aperto l'addome aveva tirato fuori il fegato, tagliato dei bocconcini oblunghi li aveva distribuiti su una tavoletta di legno, ci aveva messo del peperoncino e del sale e l'aveva offerti a noi “bwana”.

Faceva schifo il fegato, la gazzella che aveva pianto come un bambino e noi bwana.

Visto che siamo qui, sappiate che il membro del coccodrillo è ambito come il corno del rinoceronte e che stranamente passa tanto tempo prima che si presenti il rigor mortis a questo bestione. Dopo più di 4 ore gli avevo aperto la bocca e credevo che fosse ancora vivo!

Non faceva schifo l'odore della terra, quello me lo ricordo con più piacere.

Odio il ketchup e non mangerò mai insetti a meno che non sia affare di vita o morte.

SergioAD ha scritto:Sapete che oggi ci sono più animalisti di ieri, io sicuramente tornando in Africa non andrei a caccia. Quella volta avevo 14 anni.

Avevano colpito la gazzella, siamo andati a prenderla e la guida musulmana era scesa dalla macchina e sgozzandola aveva pronunciato “bism illah rahman el rahim”.

Poi aperto l'addome aveva tirato fuori il fegato, tagliato dei bocconcini oblunghi li aveva distribuiti su una tavoletta di legno, ci aveva messo del peperoncino e del sale e l'aveva offerti a noi “bwana”.

Faceva schifo il fegato, la gazzella che aveva pianto come un bambino e noi bwana.

Visto che siamo qui, sappiate che il membro del coccodrillo è ambito come il corno del rinoceronte e che stranamente passa tanto tempo prima che si presenti il rigor mortis a questo bestione. Dopo più di 4 ore gli avevo aperto la bocca e credevo che fosse ancora vivo!

Non faceva schifo l'odore della terra, quello me lo ricordo con più piacere.

Wow. io a 14 anni mangiavo la crostata con la marmellata di albicocche

Ah mi fanno schifo anche le interiora, a parte la trippa e la matriata.

Credo di aver mangiato la mia prima crostata a 15 anni, non ho ricordi di crostate. Invece ricordo la pasta filo con sciroppi, pistacchio, nocchie, oddio! Qui è pieno di questa roba... ah! ricordo un torrone a base di gomma arabica - mastik (mastika in greco).

Davide! non ti piace la coratella? ma la pagliata e la trippa si!

A me non piace l'odore della pecora, dico la carne che sa di quel odore...

La crostata con la marmellata di albicocche mi sa che non l'ho mai mangiata il ketchup ogni sei mesi mi capita, ma preferisco la rubra; il fegato l'ho preparato ieri (ma cotto, e non ho cacciato io il bue), e... cos'è la matriata?

Mi piace pure la pecora... O Sergio, me la passi una ricetta decente di Halva?

Allora, ho trovato la ricetta del halva e la posterò nell'angolo delle ricette...

Ma questa qui, questa qui, è la soluzione del goloso a cui gli occhi diventano vitrei per la liberazione di endorfine culinarie.

Mescolare la tahina (pasta di sesamo completa di oli di quel seme) con il miele, tahine, tahini, tahina chi se ne frega delle vocali. Io mescolo un cucchiaio di tahina con un cucchiaino di miele ma mischia pure asseconda del grado di eccitazione. Diventa duro se ci metti dell'acqua (per emulsione). Io non ho tempo da perdere spalmo la miscela... e godo!

Slurp! Grazie