Infinito, vuoto, logica e zenone
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davide
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Quoto Davide. Mi ero trattenuto dallo scrivere la stessa cosa perché Paolo è un utente sempre educatissimo e cortese, ma davvero si complica la vita da solo.
Rasputin- ..............
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Infatti spero che non si offenda, e se per caso l'ho urtato gli chiedo scusa fin da ora. Devo però anche dire che ho letto gli stessi concetti in post scritti da cattotroll, e questo mi meraviglia.Rasputin ha scritto:Quoto Davide. Mi ero trattenuto dallo scrivere la stessa cosa perché Paolo è un utente sempre educatissimo e cortese, ma davvero si complica la vita da solo.
davide- -------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
intendi relatività come teoria della relatività o solo l'essere relativo? scusa ma non capisco bene il nesso tra quello che dici e l'assenza di infinito. il fatto che una stella la vedi in differita implica solo il trasporto a velocità finita dell'informazione (come per esempio è per il suono, ma mi pare che il sentire il tuono un minuto dopo il fulmine non renda relativo niente, il fulmine c'è stato, in un tempo preciso e in un posto x)Be.Human ha scritto:
Dunque il tempo è una dimensione non materiale, quindi relativo e non infinito ne finito.
La stella che non c'è più, è un classico esempio di come il tempo sia relativo. Ovvero quelle che vedi nel cielo, non sono le stelle ma la luce che emanano. La luce come ben sai viaggia alla velocità di 300.000 km/s.
Quindi per arrivare da un punto dell'universo a noi impiega un tot di tempo (da qui il calcolo della distanza dell'universo in A.L. Anni luce.) Quindi la luce che vedi adesso di una determinata stella potrebbe essere la luce di una stella morta migliaia di anni fà.
Questo per farti capire, che nell'universo, si smontano automaticamente tutte le concezioni di infinito, perchè c'è la relatività.
già, però allora stiamo parlando di due cose diverse. tu così mi stai dicendo che la materia presente è finita. ora, come saprai, in alcuni scenari l'universo evolve verso la piattezza asintotica, che tradotto in parole povere vuol dire roba dentro uno spazio E3 + tempo. in qs caso la materia è si finita, ma lo spazio in cui si espande non è curvo, è infinito. vuol dire che se tu nasci sull'ultima stellina della palla di galassie, filamenti, aloni di dm ecc, puoi allungare un braccio ed andare oltre...
Considero l'universo finito per il semplice fatto che c'è stato un big bang e quindi ha dei confini non definiti ma ce li ha, ovvero che gli ammassi e i super ammassi galattici (ovvero ammassi che contengono milioni di miliardi di galassie) arrivano fino ad un certo punto oltre non c'è niente.
C'è una teoria che ipotizza che sul nostro piano dimensionale si trovino più universi, ma questa è un altra storia e ci vorrebbe in post apparte.
non capisco cosa c'entrino la stazionarietà, la staticità e l'infinito...Il fatto è che l'infinito è una concezione troppo troppo limitativa. L'infinito è statico, non cambia, invece l'universo è in continua mutazione, tutto muta nulla rimane com'è quindi di conseguenza tutto e relativo, anche le azioni che facciamo, anche in quello che crediamo. tutto si riduce alla relatività. E' una concezione un pò estremista lo sò, ma è la realtà. Noi in confronto all'universo (ed è davvero molto grande) siamo nient'altro che un atomo di un granello di sabbia in una spiaggia grossa 4 o 5 km. (per farti capire quanto possiamo essere piccoli e insignificanti)
scusa, ma mi sono persa. cosa c'entra dio? e comunque, a prima vista, direi che compensa di più pensare ad una cosa che possiamo pensare (una palla grande quanto vuoi ma finita) piuttosto che all'infinito...L'idea dell'infinito, per me, non è altro che una forma di compensazione per via della nostra indiscutibile piccolezza (quindi abbiamo creato dio per sentirci parte di qualcosa)
Ospite- Ospite
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Ragazzi non preoccupatevi, rispetto tutti ma ho la pelle dura!! Non vedo poi cosa ci sia da offendersi, il contradditorio è la base di questo forum. Se fossimo tutti d'accordo a che cosa servirebbe? A darci ragione l'un l'altro ?
Venendo a bomba, mi sembra che voi abbiate un po' di confusione circa i concetti che sono alla base di un ragionamento logico e non "istintivo" . Davide scrivi: I postulati di Euclide sono validi ovunque (qualunque fede o non fede una persona abbia), e non puoi prescindere da essi se necessiti di applicare la geometria. E' una contraddizione in termini (giusto per offendere è una emerita cazzata !!): se fossero validi sempre e ovunque non sarebbero postulati. Ti riporto la definizione di postulato:
Dizionario Filosofico
Postulato
Postulato, dal latino postulare, forse da poscere ("chiedere"). Il postulato è qualsiasi affermazione non dimostrata e non evidente che viene comunque presa per vera in modo da fondare una dimostrazione o un procedimento che altrimenti risulterebbe incongruente.
E' una affermazione !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mettitelo nella testa, non una verità. Per traslazione del concetto ho detto che l'affermazione che dio esiste è un postulato, ovvero una AFFERMAZIONE NON DIMOSTRATA E NON EVIDENTE che comunque viene presa per valida (dai credenti aggiungo io) ...... E tieni conto che la definizione non evidente indica il fatto che essa non è immediatamente percepibile, che balza agli occhi, ma che la devi "mediare" con un ragionamento. E cosa più del concetto di dio meglio si presta a quasta definizine?
Ma il vero problema che non riuscite ad afferrare non è nella terminologia, ma nel concetto. Poco conta se il postulato sia assimilabile ad un atto di fede !! Ma attenzione !! l'atto di fede non è solo in riferimento ad un credo religioso, ma può essere nei riguardi di qualunque affermazione presa per buona senza la necessità di una verifica. Copioincollo la definizione:
Atto di fede è accettare come vera un'affermazione per noi non evidente, non controllabile, non dimostrabile, fidandoci unicamente dell'attendibilità delle persone che la sostengono.
Il concetto da me espresso è che non si possono applicare le stesse regole del mondo fissico ai concetti astratti. Per te è evidente che per due punti non coincidenti passi una sola retta. Ma è una affermazione non dimostrabile. Un postulato. Perciò se tu vuoi usare la geometria euclidea devi fare "atto di fede" nei confornti di Euclide e prendere per valido questo assunto senza che ve ne possa essere una dimostrazione del fatto che esso sia vero. Non capisco cosa tu voglia dire Davide quando scrivi: I postulati di Euclide sono validi ovunque (qualunque fede o non fede una persona abbia), Ma cosa c'entra la fede ?? (seconda emerita cazzata)
A me la cose sembrava così evidente e logica che sono andato dritto per la mia strada senza pensare che forse poteva essere non capita. In ogni caso fatemi capire meglio cosa voi inteniate con "Devo però anche dire che ho letto gli stessi concetti in post scritti da cattotroll, e questo mi meraviglia." perchè non riesco capirvi.
N.B i tra parentesi sono volutamente provocatori
Venendo a bomba, mi sembra che voi abbiate un po' di confusione circa i concetti che sono alla base di un ragionamento logico e non "istintivo" . Davide scrivi: I postulati di Euclide sono validi ovunque (qualunque fede o non fede una persona abbia), e non puoi prescindere da essi se necessiti di applicare la geometria. E' una contraddizione in termini (giusto per offendere è una emerita cazzata !!): se fossero validi sempre e ovunque non sarebbero postulati. Ti riporto la definizione di postulato:
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Postulato
Postulato, dal latino postulare, forse da poscere ("chiedere"). Il postulato è qualsiasi affermazione non dimostrata e non evidente che viene comunque presa per vera in modo da fondare una dimostrazione o un procedimento che altrimenti risulterebbe incongruente.
E' una affermazione !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mettitelo nella testa, non una verità. Per traslazione del concetto ho detto che l'affermazione che dio esiste è un postulato, ovvero una AFFERMAZIONE NON DIMOSTRATA E NON EVIDENTE che comunque viene presa per valida (dai credenti aggiungo io) ...... E tieni conto che la definizione non evidente indica il fatto che essa non è immediatamente percepibile, che balza agli occhi, ma che la devi "mediare" con un ragionamento. E cosa più del concetto di dio meglio si presta a quasta definizine?
Ma il vero problema che non riuscite ad afferrare non è nella terminologia, ma nel concetto. Poco conta se il postulato sia assimilabile ad un atto di fede !! Ma attenzione !! l'atto di fede non è solo in riferimento ad un credo religioso, ma può essere nei riguardi di qualunque affermazione presa per buona senza la necessità di una verifica. Copioincollo la definizione:
Atto di fede è accettare come vera un'affermazione per noi non evidente, non controllabile, non dimostrabile, fidandoci unicamente dell'attendibilità delle persone che la sostengono.
Il concetto da me espresso è che non si possono applicare le stesse regole del mondo fissico ai concetti astratti. Per te è evidente che per due punti non coincidenti passi una sola retta. Ma è una affermazione non dimostrabile. Un postulato. Perciò se tu vuoi usare la geometria euclidea devi fare "atto di fede" nei confornti di Euclide e prendere per valido questo assunto senza che ve ne possa essere una dimostrazione del fatto che esso sia vero. Non capisco cosa tu voglia dire Davide quando scrivi: I postulati di Euclide sono validi ovunque (qualunque fede o non fede una persona abbia), Ma cosa c'entra la fede ?? (seconda emerita cazzata)
A me la cose sembrava così evidente e logica che sono andato dritto per la mia strada senza pensare che forse poteva essere non capita. In ogni caso fatemi capire meglio cosa voi inteniate con "Devo però anche dire che ho letto gli stessi concetti in post scritti da cattotroll, e questo mi meraviglia." perchè non riesco capirvi.
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Paolo- --------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
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Postulato
Postulato, dal latino postulare, forse da poscere ("chiedere"). Il postulato è qualsiasi affermazione non dimostrata e non evidente che viene comunque presa per vera in modo da fondare una dimostrazione o un procedimento che altrimenti risulterebbe incongruente.
Per la serie "quando la filosofia tocca argomenti stravolgendoli a proprio uso e consumo, diventa fuffa"
Da "Lineamenti Di Matematica", Vol. 1(libro per l'insegnamento della matematica alle superiori)
Lineamenti di Matematica ha scritto:
Nello studio della geometria si parte da concetti e da enti primitivi, cioè che non si possono definire con idee più elementari, ma che sono espressi da parole il cui significato è noto a tutti.
Tra i concetti primitivi della geometria vi sono, ad esempio, quello di movimento rigido (cioè quello per cui una figura può muoversi nel piano e nello spazio senza deformarsi) e quello di appartenenza. Sono enti primitivi gli enti fondamentali della geometria, quali il punto, la retta, il piano e lo spazio.
(...)
Per lo studio della geometria, oltre ai concetti primitivi e alle definizioni(erano spiegate nella parte fra i tre puntini, non m sembrava il caso di riprendere tutta la pagina), sia fa anche uso di postulati (o assiomi).
Questi sono delle affermazioni che esprimono delle proprietà evidenti, suggerite dalla nostra intuizione e dalla nostra esperienza. I postulati, quindi, esprimono delle verità da tutti riconosciute: infatti, i postulati sono tali da rendere la geometria stessa un modello della realtà che ci circonda. Un primo esempio di postulato è quello che caratterizza la retta e ne esprime una proprietà fondamentale: per due punti passa una e una sola retta(...)
In filosofia, per esempio in Kant, il postulato è paragonabile(sebbene non sia la stessa cosa nemmeno lì) ad un atto di fede. In matematica no.
Mi sembra come il dover distinguere i due significati di 'teoria'('Sistema di leggi scientifiche' e 'ipotesi').
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"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
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La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Riporto quello che ho scritto in un altro thread:
Fux89 ha scritto:Che il postulato sia un punto di partenza indimostrabile è ovvio per la
definizione stessa di postulato. Tuttavia, l'analogia tra i postulati
matematici e gli atti di fede religiosa è un'evidente forzatura.
Innanzitutto, perché ai postulati non si crede per fede (tanto è vero
che è possibile negare tali postulati e fondare "altre matematiche"
assolutamente valide e coerenti, senza che si verifichino scismi e
guerre di matematica); e poi perché i postulati sono proposizioni
semplici, in qualche modo "autoevidenti" (disegna due "punti", e vedi
subito che tra essi di "retta" ce ne passa una sola): non è per nulla la
stessa cosa (e nemmeno "analogo") dire "tra due punti qualsiasi è
possibile tracciare una e una sola retta" e affermare "Gesù è figlio di
Dio".
Fux89 ha scritto:[...]Un'altra differenza fondamentale, poi, tra postulati matematici e dogmi
religiosi è che i primi sono di per sé concetti astratti (che poi sono
utili per dare una descrizione della realtà, ovviamente, ma non sono la
realtà), mentre i secondi pretendono di stabilire quale sia la realtà in
maniera dogmatica, senza il fondamentale riscontro sperimentale.
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Ammetto!! Ho detto una cazzata colossale!! Il postulato nulla a che fare con atto di fede, fede o altra credenza. Mi pento di aver aperto questo inutile argomento. Ma, credetemi, era del tutto marginale rispetto al concetto che volevo esporre, ma così facendo mi sono tirato la zappa sui piedi e ho ucciso il topic. Ci pensino i moderatori a metterci una pezza !! o qui si continua con giri di parole a farci delle seghe mentali (scusa jessi ... non so che termine usare per una donna !! )
Paolo- --------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Ditalini mentali?Paolo ha scritto:o qui si continua con giri di parole a farci delle seghe mentali (scusa jessi ... non so che termine usare per una donna !! )
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Paolo ha scritto:Ammetto!! Ho detto una cazzata colossale!! Il postulato nulla a che fare con atto di fede, fede o altra credenza. Mi pento di aver aperto questo inutile argomento. Ma, credetemi, era del tutto marginale rispetto al concetto che volevo esporre, ma così facendo mi sono tirato la zappa sui piedi e ho ucciso il topic. Ci pensino i moderatori a metterci una pezza !! o qui si continua con giri di parole a farci delle seghe mentali (scusa jessi ... non so che termine usare per una donna !! )
Non sarò certamente io a mettere pezze sulle dimostrazioni di onestà degli utenti (Vedi grassetto), anzi quoto così manco tu puoi più editarlo
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Bravo Paolo, perché io sono impegnato costantemente con la scienza dell'approssimazione per costruire scenari tattici, valutare e reagire alle minacce e tutto questo è basato su assiomi e la stima del tempo futuro.
Avevo previsto pertanto una delle mie solite storielle e non l'ho postata perché è giusto rispettare le opinioni quando si sta su piani diversi. Ora però, quando si fanno masturbazioni mentali, possiamo ridere insieme e prendiamo “Siddhartha” l'illuminato e mettiamolo in una Centrale Operativa di Combattimento...
Radio: Abbiamo intercettato un missile in avvicinamento alla vostra unità... impatto stimato tra 300 secondi.
Buddha: Come avete elaborato l'avvicinamento e poi cos'è questo tempo?
Radio: Abbiamo scoperto una serie di punti in cui il missile è transitato ed estrapolato la sua traiettoria all'ipotesi del moto rettilineo uniforme da cui risulta che tra... 240 secondi sta da voi.
Buddha: Non esiste nessuna retta! Il tempo è una dimensione che non riconosco!
Radio: Cazzo di Buddha, accetta l'assegnazione suggerita dal sistema e mettiti la tuta anti-flash.
Il Buddha assunse invece la posizione del loto e disse “Ohm”, il suono che differenzia l'uomo dagli animali, poi apri gli occhi e disse anche "che tempo è questo?"
Fu illuminato dall'esplosione al fosforo e salì sullo zenit da cui venne anche la definizione cazzo a bubbolo. Sempre riferito al Buddha, in un secondo momento pensarono di aumentargli le dimensioni delle recchie per indicare il fatto che da lì non ci voleva sentire.
Avevo previsto pertanto una delle mie solite storielle e non l'ho postata perché è giusto rispettare le opinioni quando si sta su piani diversi. Ora però, quando si fanno masturbazioni mentali, possiamo ridere insieme e prendiamo “Siddhartha” l'illuminato e mettiamolo in una Centrale Operativa di Combattimento...
Radio: Abbiamo intercettato un missile in avvicinamento alla vostra unità... impatto stimato tra 300 secondi.
Buddha: Come avete elaborato l'avvicinamento e poi cos'è questo tempo?
Radio: Abbiamo scoperto una serie di punti in cui il missile è transitato ed estrapolato la sua traiettoria all'ipotesi del moto rettilineo uniforme da cui risulta che tra... 240 secondi sta da voi.
Buddha: Non esiste nessuna retta! Il tempo è una dimensione che non riconosco!
Radio: Cazzo di Buddha, accetta l'assegnazione suggerita dal sistema e mettiti la tuta anti-flash.
Il Buddha assunse invece la posizione del loto e disse “Ohm”, il suono che differenzia l'uomo dagli animali, poi apri gli occhi e disse anche "che tempo è questo?"
Fu illuminato dall'esplosione al fosforo e salì sullo zenit da cui venne anche la definizione cazzo a bubbolo. Sempre riferito al Buddha, in un secondo momento pensarono di aumentargli le dimensioni delle recchie per indicare il fatto che da lì non ci voleva sentire.
SergioAD- -------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Sergio vuoi un consiglio? Cambia pusher!
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
SergioAD ha scritto:Bravo Paolo, perché io sono impegnato costantemente con la scienza dell'approssimazione per costruire scenari tattici, valutare e reagire alle minacce e tutto questo è basato su assiomi e la stima del tempo futuro.
Avevo previsto pertanto una delle mie solite storielle e non l'ho postata perché è giusto rispettare le opinioni quando si sta su piani diversi. Ora però, quando si fanno masturbazioni mentali, possiamo ridere insieme e prendiamo “Siddhartha” l'illuminato e mettiamolo in una Centrale Operativa di Combattimento...
Radio: Abbiamo intercettato un missile in avvicinamento alla vostra unità... impatto stimato tra 300 secondi.
Buddha: Come avete elaborato l'avvicinamento e poi cos'è questo tempo?
Radio: Abbiamo scoperto una serie di punti in cui il missile è transitato ed estrapolato la sua traiettoria all'ipotesi del moto rettilineo uniforme da cui risulta che tra... 240 secondi sta da voi.
Buddha: Non esiste nessuna retta! Il tempo è una dimensione che non riconosco!
Radio: Cazzo di Buddha, accetta l'assegnazione suggerita dal sistema e mettiti la tuta anti-flash.
Il Buddha assunse invece la posizione del loto e disse “Ohm”, il suono che differenzia l'uomo dagli animali, poi apri gli occhi e disse anche "che tempo è questo?"
Fu illuminato dall'esplosione al fosforo e salì sullo zenit da cui venne anche la definizione cazzo a bubbolo. Sempre riferito al Buddha, in un secondo momento pensarono di aumentargli le dimensioni delle recchie per indicare il fatto che da lì non ci voleva sentire.
A buon intenditor...
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Ti chiedo scusa Paolo! Avevo capito male!Paolo ha scritto:Sergio vuoi un consiglio? Cambia pusher!
SergioAD- -------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
jessica ha scritto:intendi relatività come teoria della relatività o solo l'essere relativo? scusa ma non capisco bene il nesso tra quello che dici e l'assenza di infinito. il fatto che una stella la vedi in differita implica solo il trasporto a velocità finita dell'informazione (come per esempio è per il suono, ma mi pare che il sentire il tuono un minuto dopo il fulmine non renda relativo niente, il fulmine c'è stato, in un tempo preciso e in un posto x)Be.Human ha scritto:
Dunque il tempo è una dimensione non materiale, quindi relativo e non infinito ne finito.
La stella che non c'è più, è un classico esempio di come il tempo sia relativo. Ovvero quelle che vedi nel cielo, non sono le stelle ma la luce che emanano. La luce come ben sai viaggia alla velocità di 300.000 km/s.
Quindi per arrivare da un punto dell'universo a noi impiega un tot di tempo (da qui il calcolo della distanza dell'universo in A.L. Anni luce.) Quindi la luce che vedi adesso di una determinata stella potrebbe essere la luce di una stella morta migliaia di anni fà.
Questo per farti capire, che nell'universo, si smontano automaticamente tutte le concezioni di infinito, perchè c'è la relatività.già, però allora stiamo parlando di due cose diverse. tu così mi stai dicendo che la materia presente è finita. ora, come saprai, in alcuni scenari l'universo evolve verso la piattezza asintotica, che tradotto in parole povere vuol dire roba dentro uno spazio E3 + tempo. in qs caso la materia è si finita, ma lo spazio in cui si espande non è curvo, è infinito. vuol dire che se tu nasci sull'ultima stellina della palla di galassie, filamenti, aloni di dm ecc, puoi allungare un braccio ed andare oltre...
Considero l'universo finito per il semplice fatto che c'è stato un big bang e quindi ha dei confini non definiti ma ce li ha, ovvero che gli ammassi e i super ammassi galattici (ovvero ammassi che contengono milioni di miliardi di galassie) arrivano fino ad un certo punto oltre non c'è niente.
C'è una teoria che ipotizza che sul nostro piano dimensionale si trovino più universi, ma questa è un altra storia e ci vorrebbe in post apparte.non capisco cosa c'entrino la stazionarietà, la staticità e l'infinito...Il fatto è che l'infinito è una concezione troppo troppo limitativa. L'infinito è statico, non cambia, invece l'universo è in continua mutazione, tutto muta nulla rimane com'è quindi di conseguenza tutto e relativo, anche le azioni che facciamo, anche in quello che crediamo. tutto si riduce alla relatività. E' una concezione un pò estremista lo sò, ma è la realtà. Noi in confronto all'universo (ed è davvero molto grande) siamo nient'altro che un atomo di un granello di sabbia in una spiaggia grossa 4 o 5 km. (per farti capire quanto possiamo essere piccoli e insignificanti)scusa, ma mi sono persa. cosa c'entra dio? e comunque, a prima vista, direi che compensa di più pensare ad una cosa che possiamo pensare (una palla grande quanto vuoi ma finita) piuttosto che all'infinito...L'idea dell'infinito, per me, non è altro che una forma di compensazione per via della nostra indiscutibile piccolezza (quindi abbiamo creato dio per sentirci parte di qualcosa)
Te lo spiego molto sinteticamente.
L'infinito = dio = dio non cambia è eterno = staticitià = l'infinito è statico e non cambia.
Questo è il concetto. La concezione dell'infinito è una concezione limitativa perchè afferma che niente ha fine quindi tutto rimane com'è all'infinito. Quando è stato provato matematicamente (grazie alla relatività) che non solo tutto ha una fine, ma che il tutto è in continuo mutamento. I pianeti si muovono, le stelle muoiono e rinascono ed è tutto un ciclo continuo di cambiamento ma non infinito.
Il tempo è relativo per il semplice fatto che inganna i sensi, un tuono lo senti dopo il lampo perchè il suono impiega un tot di tempo ad arrivare al nostro orecchio essendo più lento della luce. Quindi a rigor di logica, il tempo è relativo per il semplice fatto che non è materiale. La materia ha fine, il tempo non è ne finito ne infinito non essendo materia ma una dimensione non materiale. Le tre di mensioni fondamentali materiali:
Altezza + Lunghezza + Larghezza in aggiunta la quarta dimensione non materiale Il tempo.
Le prime tre dimensioni valgono su corpi solidi (i pianeti o asteroidi con sufficiente massa gravitazionale) insieme alla quarta dimensione. Nello spazio le prime tre dimensioni si annullano non essendoci la gravita e quindi vige solo la regola della relatività.
Ma nello spazio avviene qualcosa di particolare. Ovvero che il tempo è più lento rispetto a qui sulla terra. Indi a rigor di logica il tempo è relativo, perchè nello spazio il tempo è "diverso" rispetto sulla terra.
In un buco nero, si annulla ogni dimensione, ogni legge della fisica, e li ci troviamo difronte alla "singolarità" chiamato anche orizzonte degli eventi. Li si annulla tutto materia, tempo e leggi della fisica quindi "l'infinito" si annulla come concezione definitivamente. L'infinito NON esiste perchè ridurebbe il tutto a un qualcosa di fermo ed eterno, quando l'universo non lo è
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
A mio avvisa un po' confusa ma cercando di estrapolare i concetti la tua esposizione può avere una certa velenza.
Il ragionamento che faccio io è molto più semplice: l'infinito è un concetto ricavato in via indiretta, ovvero negando un limite. E' un concetto astratto che non esiste, ovvero esiste solo come concetto, ma non è una caratteristica che possa essere attribuita a qualcosa, che sia l'univero che sia il tempo o qualunque altro concetto. Ora se Dio è etrno (tempo infinito) come la cosa si concilia ?
Il ragionamento che faccio io è molto più semplice: l'infinito è un concetto ricavato in via indiretta, ovvero negando un limite. E' un concetto astratto che non esiste, ovvero esiste solo come concetto, ma non è una caratteristica che possa essere attribuita a qualcosa, che sia l'univero che sia il tempo o qualunque altro concetto. Ora se Dio è etrno (tempo infinito) come la cosa si concilia ?
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Paolo ha scritto:A mio avvisa un po' confusa ma cercando di estrapolare i concetti la tua esposizione può avere una certa velenza.
Il ragionamento che faccio io è molto più semplice: l'infinito è un concetto ricavato in via indiretta, ovvero negando un limite. E' un concetto astratto che non esiste, ovvero esiste solo come concetto, ma non è una caratteristica che possa essere attribuita a qualcosa, che sia l'univero che sia il tempo o qualunque altro concetto. Ora se Dio è etrno (tempo infinito) come la cosa si concilia ?
Come ho detto la concezione dell'infinito (e quindi dio eterno = tempo infinito) si annulla perchè il tempo è relativo e non infinito
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
senti, senza offese, ma la domanda sorge spontanea:L'infinito = dio = dio non cambia è eterno = staticitià = l'infinito è statico e non cambia.
sei testimone di genova?
mi spiace risponderti in questa maniera, ma faccio prevalere l'onestà
sulle buone maniere: mi sembra tu stia tirando dentro per i capelli
cose che non c'entrano proprio...
la relativià non è una dimostrazione matematica del mutamento nè dell'evoluzione di nulla.
cosa vuol dire che nello spazio le tre dimensioni spaziali si annullano perchè non c'è la gravità????
cosa vuol dire che nello spazio vuoto il tempo rallenta??? casomai,
volendo andare ad applicare 'sta benedetta relatività generale, è
proprio il contrario!
infinito, eterno, statico e stazionario sono quattro cose slegate tra
loro,nessuna implica nè è implicata dalle altre! poi come tu voglia
farci entrare per forza dio, non so.
ma quindi, già che siamo in argomento, le metriche di r.w. con k=1,
quindi omega molto vicino al valore critico (come sembra evidente),
sarebbero sbagliate in che modo?
sgrillettamento mentale va più che bene.scusa jessi ... non so che termine usare per una donna !!
fux: i miei commenti ai postulati li ho fatti di là
wolf: ma allora l'oracolo di delfi aveva ragione o no?
Ospite- Ospite
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
wolf: ma allora l'oracolo di delfi aveva ragione o no?
Se ti riferisci a questo...
il cosmo ha scritto:per sfamere la sete del tuo intelletto, oltre la grande porta. canale.
nel nome le divinitàWerewolf ha scritto:L'oracolo di Delfi era meno criptico. Se l'interpretazione è giusta, allora in parte credo ci azzecchi.jessica ha scritto:ma insomma!... un po' di impegno! studi ingegneria? a padova?
Allora no, non sono all'università (anche se, se potessi, andrei a studiare a Padova, ma archeologia medievale), e quindi per sfamare la sete del mio intelletto, studio da solo a casa.
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shackles on your mind...
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"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
ahhhhh, ma allora l'oracolo non c'ha azzeccato un cz!!!!
Ospite- Ospite
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Esattamente...jessica ha scritto:ahhhhh, ma allora l'oracolo non c'ha azzeccato un cz!!!!
___________________
La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
jessica ha scritto:senti, senza offese, ma la domanda sorge spontanea:L'infinito = dio = dio non cambia è eterno = staticitià = l'infinito è statico e non cambia.
sei testimone di genova?
mi spiace risponderti in questa maniera, ma faccio prevalere l'onestà
sulle buone maniere: mi sembra tu stia tirando dentro per i capelli
cose che non c'entrano proprio...
la relativià non è una dimostrazione matematica del mutamento nè dell'evoluzione di nulla.
cosa vuol dire che nello spazio le tre dimensioni spaziali si annullano perchè non c'è la gravità????
cosa vuol dire che nello spazio vuoto il tempo rallenta??? casomai,
volendo andare ad applicare 'sta benedetta relatività generale, è
proprio il contrario!
infinito, eterno, statico e stazionario sono quattro cose slegate tra
loro,nessuna implica nè è implicata dalle altre! poi come tu voglia
farci entrare per forza dio, non so.
ma quindi, già che siamo in argomento, le metriche di r.w. con k=1,
quindi omega molto vicino al valore critico (come sembra evidente),
sarebbero sbagliate in che modo?sgrillettamento mentale va più che bene.scusa jessi ... non so che termine usare per una donna !!
fux: i miei commenti ai postulati li ho fatti di là
wolf: ma allora l'oracolo di delfi aveva ragione o no?
Ancora più sinteticamente
L'infinito è una concezione religiosa e non scentifica.
Be.Human- -------------
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Re: Infinito, vuoto, logica e zenone
Qualunque sia la sua natura, dove noi possiamo trovare una riprova della sua esistenza? La mia impressione è che il concetto di infinito, inteso come una cosa che non abbia una fine, che non abbia limiti, e non come il concetto matematico di più grande, sia un concetto assimilabile a quello di dio. Scopri le prove della esistenza di qualcosa di infinito e avrai trovato dio !!
Paolo- --------------
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