Quali sono i vostri film preferiti

Koan ha scritto:Avete visto Melancholia, di Lars von Trier?

No ma lo guardo quanto prima.
E non guardo lo spoiler che hai postato sopra per non rovinarmi la visione.

E' un film strano, d'altronde visto il regista (depresso e nichilista come pochi) non potrebbe essere altrimenti. Ma l'ho trovato affascinante pur nella sua "pesantezza". Lui dovrebbe iscriversi al forum, sulla scala arriverebbe a 140  

Koan ha scritto:E' un film strano, d'altronde visto il regista (depresso e nichilista come pochi) non potrebbe essere altrimenti. Ma l'ho trovato affascinante pur nella sua "pesantezza". Lui dovrebbe iscriversi al forum, sulla scala arriverebbe a 140  

Visto: strabello.
Del resto von Trier è un gigante nel suo genere, peccato per me averlo scoperto tardi: l'illuminazione è arrivata con "Dogville", come ho avuto occasione di dire qui recentemente.

Concordo, è un film strano. Ma denso come una stella di neutroni.

Il tema della collisione tra pianeti è ovviamente solo un'impalcatura, un espediente sfruttato per mettere a nudo nel modo più violento le angosce esistenziali da cui nessuna persona può esimersi. La grandiosità della costruzione emozionale è semplicemente soverchiante. Tutte le meschinità e i falsi miti del genere umano sono elencati e dissolti.
Sarebbe perciò assurdo puntualizzare sull'inconsistenza scientifica dello schema narrativo, di fanciullesca ingenuità.
Bisogna vederlo almeno due volte, per apprezzare meglio la prima parte. Non aggiungo dettagli per non guastare il piacere della visione ai possibili spettatori.

Il potere del cane (Jane Campion, 2021): piacevole, una trama lineare, in qualche modo anche interessante.
Bello l'epilogo, la rivincita dell'oltraggiato, ma compiuta solo per nobili motivi.

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:E' un film strano, d'altronde visto il regista (depresso e nichilista come pochi) non potrebbe essere altrimenti. Ma l'ho trovato affascinante pur nella sua "pesantezza". Lui dovrebbe iscriversi al forum, sulla scala arriverebbe a 140  

Visto: strabello.
Del resto von Trier è un gigante nel suo genere, peccato per me averlo scoperto tardi: l'illuminazione è arrivata con "Dogville", come ho avuto occasione di dire qui recentemente.

Concordo, è un film strano. Ma denso come una stella di neutroni.

Il tema della collisione tra pianeti è ovviamente solo un'impalcatura, un espediente sfruttato per mettere a nudo nel modo più violento le angosce esistenziali da cui nessuna persona può esimersi. La grandiosità della costruzione emozionale è semplicemente soverchiante. Tutte le meschinità e i falsi miti del genere umano sono elencati e dissolti.
Sarebbe perciò assurdo puntualizzare sull'inconsistenza scientifica dello schema narrativo, di fanciullesca ingenuità.
Bisogna vederlo almeno due volte, per apprezzare meglio la prima parte. Non aggiungo dettagli per non guastare il piacere della visione ai possibili spettatori.

Beh allora mi sa che per fiducia mi devo rimettere al tuo giudizio e ritirare la fantozzata, la quale era comunque più che altro un'ipotesi arbitraria dato che il film non l'ho visto.

Il sospetto istintivo che si tratti di un film noioso però non mi lascia

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:E' un film strano, d'altronde visto il regista (depresso e nichilista come pochi) non potrebbe essere altrimenti. Ma l'ho trovato affascinante pur nella sua "pesantezza". Lui dovrebbe iscriversi al forum, sulla scala arriverebbe a 140  

Visto: strabello.
Del resto von Trier è un gigante nel suo genere, peccato per me averlo scoperto tardi: l'illuminazione è arrivata con "Dogville", come ho avuto occasione di dire qui recentemente.

Concordo, è un film strano. Ma denso come una stella di neutroni.

Il tema della collisione tra pianeti è ovviamente solo un'impalcatura, un espediente sfruttato per mettere a nudo nel modo più violento le angosce esistenziali da cui nessuna persona può esimersi. La grandiosità della costruzione emozionale è semplicemente soverchiante. Tutte le meschinità e i falsi miti del genere umano sono elencati e dissolti.
Sarebbe perciò assurdo puntualizzare sull'inconsistenza scientifica dello schema narrativo, di fanciullesca ingenuità.
Bisogna vederlo almeno due volte, per apprezzare meglio la prima parte. Non aggiungo dettagli per non guastare il piacere della visione ai possibili spettatori.

Dogville per me è un autentico capolavoro. Si certo, la collisione è un espediente che serve a portare a galla tutto il sommerso di angosce esistenziali che si annidano nel profondo dell'essere umano. Anzi, si evidenzia che proprio le persone apparentemente più immuni, di fronte all'evento simbolo, possono rivelarsi le più fragili.

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:E' un film strano, d'altronde visto il regista (depresso e nichilista come pochi) non potrebbe essere altrimenti. Ma l'ho trovato affascinante pur nella sua "pesantezza". Lui dovrebbe iscriversi al forum, sulla scala arriverebbe a 140  

Visto: strabello.
Del resto von Trier è un gigante nel suo genere, peccato per me averlo scoperto tardi: l'illuminazione è arrivata con "Dogville", come ho avuto occasione di dire qui recentemente.

Concordo, è un film strano. Ma denso come una stella di neutroni.

Il tema della collisione tra pianeti è ovviamente solo un'impalcatura, un espediente sfruttato per mettere a nudo nel modo più violento le angosce esistenziali da cui nessuna persona può esimersi. La grandiosità della costruzione emozionale è semplicemente soverchiante. Tutte le meschinità e i falsi miti del genere umano sono elencati e dissolti.
Sarebbe perciò assurdo puntualizzare sull'inconsistenza scientifica dello schema narrativo, di fanciullesca ingenuità.
Bisogna vederlo almeno due volte, per apprezzare meglio la prima parte. Non aggiungo dettagli per non guastare il piacere della visione ai possibili spettatori.

Beh allora mi sa che per fiducia mi devo rimettere al tuo giudizio e ritirare la fantozzata, la quale era comunque più che altro un'ipotesi arbitraria dato che il film non l'ho visto.

Il sospetto istintivo che si tratti di un film noioso però non mi lascia

Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

Il ritmo di 2001 è senza dubbio lento, noioso proprio no. E' un capolavoro ma non è il mio preferito (per me Barry Lyndon resta insuperabile), ma Kubrick e von Trier sono registi che hanno un passo giustamente "meditato".

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

Il ritmo di 2001 è senza dubbio lento, noioso proprio no. E' un capolavoro ma non è il mio preferito (per me Barry Lyndon resta insuperabile), ma Kubrick e von Trier sono registi che hanno un passo giustamente "meditato".

Io sono completamente d'accordo con te, ma riportavo pareri soggettivi di altri

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

Però non disgiunto da un certo realismo dovuto al perfezionismo di Kubrick, per molto tempo è stato l'unico e ad oggi probabilmente uno di pochissimi film in cui le scene nello spazio sono girate assolutamente senza suono.

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

Però non disgiunto da un certo realismo dovuto al perfezionismo di Kubrick, per molto tempo è stato l'unico e ad oggi probabilmente uno di pochissimi film in cui le scene nello spazio sono girate assolutamente senza suono.

"Nello spazio, nessuno può sentirti urlare!" Scena incomprensibilmente tagliata da Scott nella versione cinematografica:

Koan ha scritto:
A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Io - altresí dopo averne sentite di tutti i colori non scarto l'ipotesi che non ci si affatto un significato preciso e che il film sia un mero esercizio di bravura. Non ci troverei niente in contrario, però ora ti mostro quella che da anni è la mia immagine salvaschermo del mio cellulare:



un qualche significato il film l'aveva

Koan ha scritto:
"Nello spazio, nessuno può sentirti urlare!" Scena incomprensibilmente tagliata da Scott nella versione cinematografica:

Easy guess, motivi commerciali simili a quelli che continuano a far sentire rumori di motori ed esplosioni nello spazio profondo

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Io - altresí dopo averne sentite di tutti i colori  non scarto l'ipotesi che non ci si affatto un significato preciso e che il film sia un mero esercizio di bravura. Non ci troverei niente in contrario, però ora ti mostro quella che da anni è la mia immagine salvaschermo del mio cellulare:



un qualche significato il film l'aveva  

Koan ha scritto:
"Nello spazio, nessuno può sentirti urlare!" Scena incomprensibilmente tagliata da Scott nella versione cinematografica:

Easy guess, motivi commerciali simili a quelli che continuano a far sentire rumori di motori ed esplosioni nello spazio profondo

Allora se il tuo cell improvvisamente ti avvisa che sta per verificarsi un'anomalia, dagli subito una martellata 

Koan ha scritto:
Allora se il tuo cell improvvisamente ti avvisa che sta per verificarsi un'anomalia, dagli subito una martellata 

Il punto è un altro. Che I cellularI hanno esattamente le stesse facoltà percettive di Hal

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Allora se il tuo cell improvvisamente ti avvisa che sta per verificarsi un'anomalia, dagli subito una martellata 

Il punto è un altro. Che I cellularI hanno esattamente le stesse facoltà percettive di Hal

Il punto però non è solo la capacità percettiva, oggi praticamente qualunque software può averla. Ma il vecchio Hal sceglie di ribellarsi per non farsi spegnere. Non credo che il tuo cell arrivi a tanto quando la sera decidi di spegnerlo 

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Allora se il tuo cell improvvisamente ti avvisa che sta per verificarsi un'anomalia, dagli subito una martellata 

Il punto è un altro. Che I cellularI hanno esattamente le stesse facoltà percettive di Hal

Il punto però non è solo la capacità percettiva, oggi praticamente qualunque software può averla. Ma il vecchio Hal sceglie di ribellarsi per non farsi spegnere. Non credo che il tuo cell arrivi a tanto quando la sera decidi di spegnerlo 

Non ci stiamo capendo. Innanzitutto "qualsiasi software" per avere le capacità percettive di un cellulare ha bisogno di tre cose: un microfono, una microcamera, ed un collegamento in internet. Perché queste facoltà possano espletarsi al meglio, occorre che sia incorporato in un dispositivo portatile. Hal non ne aveva bisogno perché le sue "vittime" non avevano possibilità di fuga.

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Allora se il tuo cell improvvisamente ti avvisa che sta per verificarsi un'anomalia, dagli subito una martellata 

Il punto è un altro. Che I cellularI hanno esattamente le stesse facoltà percettive di Hal

Il punto però non è solo la capacità percettiva, oggi praticamente qualunque software può averla. Ma il vecchio Hal sceglie di ribellarsi per non farsi spegnere. Non credo che il tuo cell arrivi a tanto quando la sera decidi di spegnerlo 

Non ci stiamo capendo. Innanzitutto "qualsiasi software" per avere le capacità percettive di un cellulare ha bisogno di tre  cose: un microfono, una microcamera, ed un collegamento in internet. Perché queste facoltà possano espletarsi al meglio, occorre che sia incorporato in un dispositivo portatile. Hal non ne aveva bisogno perché le sue "vittime" non avevano possibilità di fuga.

Di base qualsiasi software ha bisogno di un hardware per esistere, così come la nostra coscienza ha bisogno del cervello. Le tre cose che citi sono certamente fondamentali per una "percezione". Le vittime di Hal avevano però appendici prensili, in grado di escludere le sue schede, cosa che a lui difettava. Comunque nella sua AI mancava l'umiltà, altrimenti avrebbe riconosciuto la possibilità di essere fallibile, e non si sarebbe vergognato dell'errore predittivo.

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:
Secondo me è un film che si può trovare paradossalmente noioso e bello. Dicevo prima affascinante ma "pesante", Minsky ha fatto una perfetta analogia con una stella di neutroni: "pesantissima" ed affascinante.

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Per capire il significato del film, occorre leggere il romanzo da cui è originato, altrimenti è molto difficile.
Nel primo capitolo, che nel film viene "liquidato" in modo spettacolare ma troppo sintetico con la scena del primate che, al cospetto del "monolite", agita un osso a mo' di clava con il potente accompagnamento di "Also sprach Zarathustra", Clarke raffigura con dovizia di particolari una società di proto-umani sulla soglia dell'estinzione. L'ipotesi è che questo tipo di animali fosse sostanzialmente inadatto alla sopravvivenza, un "ramo morto" dell'evoluzione. Se osserviamo le qualità fisiche dell'umanità odierna, non possiamo che convenire che è indubbiamente così. Ecco allora l'intervento esterno, il "motore" che, forzosamente, imprime una svolta all'evoluzione di quegli esseri inetti portandoli a sviluppare le capacità intellettive che sono la chiave per farli diventare la specie dominante. Questa ipotesi "à la Biglino" fonda tutta la struttura della narrazione, infatti il monolite appare di nuovo (secondo capitolo) quando l'umanità, dopo una lunga fase tumultuosa di sviluppo, si trova nuovamente sull'orlo di una crisi potenzialmente distruttiva. È interessante notare che, all'epoca, Clarke parlava di una popolazione di 6 miliardi di abitanti (all'anno 2000), la maggioranza in Asia, per i quali non ci sarebbe stato cibo né risorse sufficienti. Siamo a oltre 8 miliardi ed effettivamente le cose stanno così. Purtroppo sappiamo che non apparirà nessun monolite a salvarci.
Quindi, la specie aliena dotata di immenso potere e tecnologia inimmaginabile, interviene per far compiere un nuovo balzo all'umanità. Il film si concentra e si dilunga sulla descrizione del viaggio di Bowman verso Giove, e nuovamente risolve in modo estremamente sintetico la conclusione, il passaggio di Bowman ad un'altra dimensione spaziotemporale e la sua evoluzione verso un livello di esistenza superiore.

Ho appena scoperto di avere visto solo 13 dei (quasi)

https://en.wikipedia.org/wiki/Ridley_Scott_filmography

30 film del mio regista favorito #2 (immagino sia inutile specificare chi è il #1)

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Immaginavo di avere sforato di un miglio nel campo della soggettività. Per fare un esempio classico, molti trovano noioso lento e pesante uno dei miei favoriti in assoluto, 2001 odissea nello spazio

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Per capire il significato del film, occorre leggere il romanzo da cui è originato, altrimenti è molto difficile.
Nel primo capitolo, che nel film viene "liquidato" in modo spettacolare ma troppo sintetico con la scena del primate che, al cospetto del "monolite", agita un osso a mo' di clava con il potente accompagnamento di "Also sprach Zarathustra", Clarke raffigura con dovizia di particolari una società di proto-umani sulla soglia dell'estinzione. L'ipotesi è che questo tipo di animali fosse sostanzialmente inadatto alla sopravvivenza, un "ramo morto" dell'evoluzione. Se osserviamo le qualità fisiche dell'umanità odierna, non possiamo che convenire che è indubbiamente così. Ecco allora l'intervento esterno, il "motore" che, forzosamente, imprime una svolta all'evoluzione di quegli esseri inetti portandoli a sviluppare le capacità intellettive che sono la chiave per farli diventare la specie dominante. Questa ipotesi "à la Biglino" fonda tutta la struttura della narrazione, infatti il monolite appare di nuovo (secondo capitolo) quando l'umanità, dopo una lunga fase tumultuosa di sviluppo, si trova nuovamente sull'orlo di una crisi potenzialmente distruttiva. È interessante notare che, all'epoca, Clarke parlava di una popolazione di 6 miliardi di abitanti (all'anno 2000), la maggioranza in Asia, per i quali non ci sarebbe stato cibo né risorse sufficienti. Siamo a oltre 8 miliardi ed effettivamente le cose stanno così. Purtroppo sappiamo che non apparirà nessun monolite a salvarci.
Quindi, la specie aliena dotata di immenso potere e tecnologia inimmaginabile, interviene per far compiere un nuovo balzo all'umanità. Il film si concentra e si dilunga sulla descrizione del viaggio di Bowman verso Giove, e nuovamente risolve in modo estremamente sintetico la conclusione, il passaggio di Bowman ad un'altra dimensione spaziotemporale e la sua evoluzione verso un livello di esistenza superiore.

Ma se nel primo intervento, l'intento degli alieni è evidente (sviluppare l'intelligenza degli australopitechi), col secondo monolite fatto ritrovare sulla Luna non si comprende quale sia la motivazione, nè il suo effetto sull'umanità. La fine quindi sarebbe da interpretare come un "salto" verso un potere ed una dimensione superiore? Ci vogliono rendere simili a loro?

Rasputin ha scritto:Ho appena scoperto di avere visto solo 13 dei (quasi)

https://en.wikipedia.org/wiki/Ridley_Scott_filmography

30 film del mio regista favorito #2 (immagino sia inutile specificare chi è il #1)

I due film che raccontano l'avvento degli xenomorfi a mio parere non sono degni di Scott. Pieni di errori e forzature di sceneggiatura, comportamenti irreali in tanti momenti da parte dei protagonisti. Tutto ciò che c'era di buono in Alien e lo rendeva un capolavoro di genere, è irrimediabilmente perso.

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:Ho appena scoperto di avere visto solo 13 dei (quasi)

https://en.wikipedia.org/wiki/Ridley_Scott_filmography

30 film del mio regista favorito #2 (immagino sia inutile specificare chi è il #1)

I due film che raccontano l'avvento degli xenomorfi a mio parere non sono degni di Scott. Pieni di errori e forzature di sceneggiatura, comportamenti irreali in tanti momenti da parte dei protagonisti. Tutto ciò che c'era di buono in Alien e lo rendeva un capolavoro di genere, è irrimediabilmente perso.

Certamente, anche per me ci sono vari film di Scott che sono da scartare, volevo solo dire di essermi sorpreso per averne visti cosí pochi

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:

2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968) è un capolavoro di indiscutibile levatura. Ma non è, come l'ambientazione potrebbe suggerire ad un occhio superficiale, un film di fantascienza. Sconfina infatti nel fantasy; si potrebbe magari classificare come "fantascienza estrema" (per essere più chiaro: mi riferisco ovviamente alla quarta parte, "oltre l'infinito"). Può darsi che questa confusione di genere abbia prodotto in una certa una parte di pubblico un senso di smarrimento e delusione.

A tale proposito, mi piacerebbe conoscere la vostra (tua di Rasputin e di chiunque voglia intervenire) idea sul significato del film, in particolare sul finale. In questi anni ne ho lette di tutti i colori, e sono piuttosto perplessa.

Per capire il significato del film, occorre leggere il romanzo da cui è originato, altrimenti è molto difficile.
Nel primo capitolo, che nel film viene "liquidato" in modo spettacolare ma troppo sintetico con la scena del primate che, al cospetto del "monolite", agita un osso a mo' di clava con il potente accompagnamento di "Also sprach Zarathustra", Clarke raffigura con dovizia di particolari una società di proto-umani sulla soglia dell'estinzione. L'ipotesi è che questo tipo di animali fosse sostanzialmente inadatto alla sopravvivenza, un "ramo morto" dell'evoluzione. Se osserviamo le qualità fisiche dell'umanità odierna, non possiamo che convenire che è indubbiamente così. Ecco allora l'intervento esterno, il "motore" che, forzosamente, imprime una svolta all'evoluzione di quegli esseri inetti portandoli a sviluppare le capacità intellettive che sono la chiave per farli diventare la specie dominante. Questa ipotesi "à la Biglino" fonda tutta la struttura della narrazione, infatti il monolite appare di nuovo (secondo capitolo) quando l'umanità, dopo una lunga fase tumultuosa di sviluppo, si trova nuovamente sull'orlo di una crisi potenzialmente distruttiva. È interessante notare che, all'epoca, Clarke parlava di una popolazione di 6 miliardi di abitanti (all'anno 2000), la maggioranza in Asia, per i quali non ci sarebbe stato cibo né risorse sufficienti. Siamo a oltre 8 miliardi ed effettivamente le cose stanno così. Purtroppo sappiamo che non apparirà nessun monolite a salvarci.
Quindi, la specie aliena dotata di immenso potere e tecnologia inimmaginabile, interviene per far compiere un nuovo balzo all'umanità. Il film si concentra e si dilunga sulla descrizione del viaggio di Bowman verso Giove, e nuovamente risolve in modo estremamente sintetico la conclusione, il passaggio di Bowman ad un'altra dimensione spaziotemporale e la sua evoluzione verso un livello di esistenza superiore.

Ma se nel primo intervento, l'intento degli alieni è evidente (sviluppare l'intelligenza degli australopitechi), col secondo monolite fatto ritrovare sulla Luna non si comprende quale sia la motivazione, nè il suo effetto sull'umanità. La fine quindi sarebbe da interpretare come un "salto" verso un potere ed una dimensione superiore? Ci vogliono rendere simili a loro?

Sì, è corretto. Nel romanzo la spiegazione è molto chiara e dettagliatissima.

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:Ho appena scoperto di avere visto solo 13 dei (quasi)

https://en.wikipedia.org/wiki/Ridley_Scott_filmography

30 film del mio regista favorito #2 (immagino sia inutile specificare chi è il #1)

I due film che raccontano l'avvento degli xenomorfi a mio parere non sono degni di Scott. Pieni di errori e forzature di sceneggiatura, comportamenti irreali in tanti momenti da parte dei protagonisti. Tutto ciò che c'era di buono in Alien e lo rendeva un capolavoro di genere, è irrimediabilmente perso.

Certamente, anche per me ci sono vari film di Scott che sono da scartare, volevo solo dire di essermi sorpreso per averne visti cosí pochi

Si, anche io pensavo di averne visti di più.

Che idea avete sulla possibilità di vita extraterestre, magari anche intelligente? Io col tempo sono diventata un po' più scettica sull'argomento. Certamente il numero di sistemi dell'universo è incredibilmente alto, ma anche anche il numero di possibilità di generazione casuale delle proteine è incredibilmente ridotto.

Koan ha scritto:Che idea avete sulla possibilità di vita extraterestre, magari anche intelligente? Io col tempo sono diventata un po' più scettica sull'argomento. Certamente il numero di sistemi dell'universo è incredibilmente alto, ma anche anche il numero di possibilità di generazione casuale delle proteine è incredibilmente ridotto.

Margherita Hack a una domanda simile una volta ha risposto: "la velocità della luce l'è un ostaholo insormontabile".

La (mostruosa) capacità di sintesi va capita, io la traduco così: le probabilità che sia esistita/esista/esisterà sono altissime, ma le probabilità che anche solo due di queste specie si incontrino tra di loro virtualmente pari a zero.

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:Che idea avete sulla possibilità di vita extraterestre, magari anche intelligente? Io col tempo sono diventata un po' più scettica sull'argomento. Certamente il numero di sistemi dell'universo è incredibilmente alto, ma anche anche il numero di possibilità di generazione casuale delle proteine è incredibilmente ridotto.

Margherita Hack a una domanda simile una volta ha risposto: "la velocità della luce l'è un ostaholo insormontabile".

La (mostruosa) capacità di sintesi va capita, io la traduco così: le probabilità che sia esistita/esista/esisterà sono altissime, ma le probabilità che anche solo due di queste specie si incontrino tra di loro virtualmente pari a zero.

Un attimo, non mi riferivo ai cosiddetti Ufo, allo stato attuale delle conoscenze fisiche (ed immagino anche future) i viaggi interstellari sarebbero impossibili. Le distanze sono inconcepibili. Mi riferivo alla possibilità che la vita (ed in particolare anche la vita intelligente) si sia potuta sviluppare anche su altri sistemi. Noi in genere diamo per scontato che esistendo una moltitudine di stelle, per il calcolo delle probabilità sia praticamente certo che sia capitato anche altrove. Ma sarà davvero così?

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:Che idea avete sulla possibilità di vita extraterestre, magari anche intelligente? Io col tempo sono diventata un po' più scettica sull'argomento. Certamente il numero di sistemi dell'universo è incredibilmente alto, ma anche anche il numero di possibilità di generazione casuale delle proteine è incredibilmente ridotto.

Margherita Hack a una domanda simile una volta ha risposto: "la velocità della luce l'è un ostaholo insormontabile".

La (mostruosa) capacità di sintesi va capita, io la traduco così: le probabilità che sia esistita/esista/esisterà sono altissime, ma le probabilità che anche solo due di queste specie si incontrino tra di loro virtualmente pari a zero.

Un attimo, non mi riferivo ai cosiddetti Ufo, allo stato attuale delle conoscenze fisiche (ed immagino anche future) i viaggi interstellari sarebbero impossibili. Le distanze sono inconcepibili. Mi riferivo alla possibilità che la vita (ed in particolare anche la vita intelligente) si sia potuta sviluppare anche su altri sistemi. Noi in genere diamo per scontato che esistendo una moltitudine di stelle, per il calcolo delle probabilità sia praticamente certo che sia capitato anche altrove. Ma sarà davvero così?

Beh a me pare che ci siano già delle evidenze, i licheni su Marte, ecc.

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:Che idea avete sulla possibilità di vita extraterestre, magari anche intelligente? Io col tempo sono diventata un po' più scettica sull'argomento. Certamente il numero di sistemi dell'universo è incredibilmente alto, ma anche anche il numero di possibilità di generazione casuale delle proteine è incredibilmente ridotto.

Margherita Hack a una domanda simile una volta ha risposto: "la velocità della luce l'è un ostaholo insormontabile".

La (mostruosa) capacità di sintesi va capita, io la traduco così: le probabilità che sia esistita/esista/esisterà sono altissime, ma le probabilità che anche solo due di queste specie si incontrino tra di loro virtualmente pari a zero.

Un attimo, non mi riferivo ai cosiddetti Ufo, allo stato attuale delle conoscenze fisiche (ed immagino anche future) i viaggi interstellari sarebbero impossibili. Le distanze sono inconcepibili. Mi riferivo alla possibilità che la vita (ed in particolare anche la vita intelligente) si sia potuta sviluppare anche su altri sistemi. Noi in genere diamo per scontato che esistendo una moltitudine di stelle, per il calcolo delle probabilità sia praticamente certo che sia capitato anche altrove. Ma sarà davvero così?

Beh a me pare che ci siano già delle evidenze, i licheni su Marte, ecc.

E' stata davvero trovata una prova della vita su Marte? Sapevo di ipotesi, ma non mi risultava.

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Margherita Hack a una domanda simile una volta ha risposto: "la velocità della luce l'è un ostaholo insormontabile".

La (mostruosa) capacità di sintesi va capita, io la traduco così: le probabilità che sia esistita/esista/esisterà sono altissime, ma le probabilità che anche solo due di queste specie si incontrino tra di loro virtualmente pari a zero.

Un attimo, non mi riferivo ai cosiddetti Ufo, allo stato attuale delle conoscenze fisiche (ed immagino anche future) i viaggi interstellari sarebbero impossibili. Le distanze sono inconcepibili. Mi riferivo alla possibilità che la vita (ed in particolare anche la vita intelligente) si sia potuta sviluppare anche su altri sistemi. Noi in genere diamo per scontato che esistendo una moltitudine di stelle, per il calcolo delle probabilità sia praticamente certo che sia capitato anche altrove. Ma sarà davvero così?

Beh a me pare che ci siano già delle evidenze, i licheni su Marte, ecc.

E' stata davvero trovata una prova della vita su Marte? Sapevo di ipotesi, ma non mi risultava.

Si sono trovati indizi di possibile vita a livello elementare (microbi) in epoche remotissime (miliardi di anni fa) ma sono controversi e non chiari.
Perché i segni di vita su Marte rimangono uno dei più grandi misteri dell’umanità

Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Minsky ha scritto:Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Assolutamente si, è un gran bel film. Bella sceneggiatura, ottima recitazione e fotografia eccelsa.

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Assolutamente si, è un gran bel film. Bella sceneggiatura, ottima recitazione e fotografia eccelsa.

Concordo: fotografia spettacolare, grandiosa, coinvolgente. Riguardo alla recitazione, personalmente trovo solo una minuscola pecca nella scena del primo rapporto sessuale dei protagonisti, scena un po' "caricata" e non del tutto plausibile.

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Assolutamente si, è un gran bel film. Bella sceneggiatura, ottima recitazione e fotografia eccelsa.

Concordo: fotografia spettacolare, grandiosa, coinvolgente. Riguardo alla recitazione, personalmente trovo solo una minuscola pecca nella scena del primo rapporto sessuale dei protagonisti, scena un po' "caricata" e non del tutto plausibile.

Le scene di sesso plausibili nel cinema se si esclude il settore porno sono rare.

Vediamo chi ha memoria, una c'è in "inglorious bastards", un'altra in Killer instinct

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Assolutamente si, è un gran bel film. Bella sceneggiatura, ottima recitazione e fotografia eccelsa.

Concordo: fotografia spettacolare, grandiosa, coinvolgente. Riguardo alla recitazione, personalmente trovo solo una minuscola pecca nella scena del primo rapporto sessuale dei protagonisti, scena un po' "caricata" e non del tutto plausibile.

Le scene di sesso plausibili nel cinema se si esclude il settore porno sono rare.

Non così rare, direi. Basti un esempio, da manuale: la celebre scena "del burro" tra Marlon Brando e Maria Schneider in Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci, 1972). Scena perfettamente realistica (infatti scatenò la censura) e senza la minima esposizione sessuale.

Rasputin ha scritto:Vediamo chi ha memoria, una c'è in "inglorious bastards", un'altra in Killer instinct

In "Bastardi senza gloria" di Tarantino mi pare che ci sia una sola scena di sesso, quella in cui Goebbels si tromba l'assistente alla pecorina. Ma non mi ha particolarmente colpito; sembra più che altro un intermezzo umoristico. "Killer Instinct" non l'ho visto.

Minsky ha scritto:
In "Bastardi senza gloria" di Tarantino mi pare che ci sia una sola scena di sesso, quella in cui Goebbels si tromba l'assistente alla pecorina. Ma non mi ha particolarmente colpito; sembra più che altro un intermezzo umoristico. "Killer Instinct" non l'ho visto.

Infatti mi sono sbagliato di titolo, era "basic instinct". Di scene ce ne sono varie, ma quella di cui parlo (Michael Douglas che si pecorizza la ex) è del tutto simile a quella che descrivi, la quale a mio parere rimane realistica a prescindere da che la si consideri intermezzo umoristico o meno

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Koan ha scritto:

Minsky ha scritto:Tornando IT, ieri sera ho visto Brokeback Mountain ("I segreti di Brokeback Mountain" nella versione italiana) di Ang Lee, 2005.
Avevo sempre trascurato questo film perché l'enorme clamore mediatico che ha suscitato quando è uscito e la valanga di premi e riconoscimenti che gli sono stati tributati mi aveva indotto una certa diffidenza. Ma una volta tanto, mi sbagliavo. È davvero una bella storia e ben raccontata. Merita assolutamente sotto ogni aspetto.

Assolutamente si, è un gran bel film. Bella sceneggiatura, ottima recitazione e fotografia eccelsa.

Concordo: fotografia spettacolare, grandiosa, coinvolgente. Riguardo alla recitazione, personalmente trovo solo una minuscola pecca nella scena del primo rapporto sessuale dei protagonisti, scena un po' "caricata" e non del tutto plausibile.

Le scene di sesso plausibili nel cinema se si esclude il settore porno sono rare.

Vediamo chi ha memoria, una c'è in "inglorious bastards", un'altra in Killer instinct

Ma dici il reichsminister che si ingroppa Francesca? Dai, quella non è una scena di sesso   E' più "sessuale" l'orso ebreo che massacra a bastonate il sergente crucco. In quel film, l'episodio della taverna dovrebbe costituire materia di studio per ogni aspirante regista.

Quella casa nel bosco (The Cabin in the Woods), Drew Goddard, 2011.

Piacevole, divertente. Non spoilero dicendolo, perché gli appassionati di Howard Phillips lo capiscono fin dalle prime scene: fortemente ispirato al Necronomicon, ma con un taglio narrativo assolutamente originale.
Parecchia CGI davvero ben fatta per gli effetti speciali, ovviamente non c'è da aspettarsi profondità intellettuale perché sostanzialmente è del genere splatter, però gestito con intelligenza. Lo consiglio.

Minsky ha scritto:Quella casa nel bosco (The Cabin in the Woods), Drew Goddard, 2011.

Piacevole, divertente. Non spoilero dicendolo, perché gli appassionati di Howard Phillips lo capiscono fin dalle prime scene: fortemente ispirato al Necronomicon, ma con un taglio narrativo assolutamente originale.
Parecchia CGI davvero ben fatta per gli effetti speciali, ovviamente non c'è da aspettarsi profondità intellettuale perché sostanzialmente è del genere splatter, però gestito con intelligenza. Lo consiglio.

Film divertente ed originale. L'avevo visto al cinema, consigliato!

https://en.wikipedia.org/wiki/Primal_Fear_(film)

me lo sto guardando per la terza volta. Non sarà un film intelligentone come quelli che proponete voi, ma trovo buona l'idea e l'interpretazione di Norton semplicemente a livello dei più grandi, tipo Hoffmann in Rainman.

E comunque anche il solo fatto che viene massacrato un vescovo perverso aggiunge valore al film

Rasputin ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Primal_Fear_(film)

me lo sto guardando per la terza volta. Non sarà un film intelligentone come quelli che proponete voi, ma trovo buona l'idea e l'interpretazione di Norton semplicemente a livello dei più grandi, tipo Hoffmann in Rainman.

E comunque anche il solo fatto che viene massacrato un vescovo perverso aggiunge valore al film

Stai scherzando! È un Capolavoro!

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Primal_Fear_(film)

me lo sto guardando per la terza volta. Non sarà un film intelligentone come quelli che proponete voi, ma trovo buona l'idea e l'interpretazione di Norton semplicemente a livello dei più grandi, tipo Hoffmann in Rainman.

E comunque anche il solo fatto che viene massacrato un vescovo perverso aggiunge valore al film

Stai scherzando! È un Capolavoro!

Sono stato troppo timido peer dirlo io ma sono del parere

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:https://en.wikipedia.org/wiki/Primal_Fear_(film)

me lo sto guardando per la terza volta. Non sarà un film intelligentone come quelli che proponete voi, ma trovo buona l'idea e l'interpretazione di Norton semplicemente a livello dei più grandi, tipo Hoffmann in Rainman.

E comunque anche il solo fatto che viene massacrato un vescovo perverso aggiunge valore al film

Stai scherzando! È un Capolavoro!

Sono stato troppo timido peer dirlo io ma sono del parere

Film bellissimo, concordo.

A proposito di Ridley Sott, avete visto Napoleon?

Koan ha scritto:A proposito di Ridley Sott, avete visto Napoleon?

no

di quando è?

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:A proposito di Ridley Sott, avete visto Napoleon?

no

di quando è?

È appena uscito, non si trova ancora in streaming.
Sembra interessante, a leggere le recensioni.
Probabilmente da vedere in due volte (non due volte), considerata la durata di quasi 4 ore.

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:A proposito di Ridley Sott, avete visto Napoleon?

no

di quando è?

È appena uscito, non si trova ancora in streaming.
Sembra interessante, a leggere le recensioni.
Probabilmente da vedere in due volte (non due volte), considerata la durata di quasi 4 ore.

Hm

se si tratta di un colossal storico,

Poi Scott fa gli 87 a novembre, come fa?

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Koan ha scritto:A proposito di Ridley Sott, avete visto Napoleon?

no

di quando è?

È appena uscito, non si trova ancora in streaming.
Sembra interessante, a leggere le recensioni.
Probabilmente da vedere in due volte (non due volte), considerata la durata di quasi 4 ore.

L'ho visto l'altro giorno al cinema. Viene criticato per alcune imprecisioni storiche, soprattutto in alcuni svolgimenti delle battaglie, ma per me è un capolavoro. Un consiglio, è un film che merita di esser visto sul grande schermo.

Koan ha scritto:
L'ho visto l'altro giorno al cinema. Viene criticato per alcune imprecisioni storiche, soprattutto in alcuni svolgimenti delle battaglie, ma per me è un capolavoro. Un consiglio, è un film che merita di esser visto sul grande schermo.