Le donne islamiche non lavorino

Le donne islamiche non lavorino
Una scuola indiana vieta il guadagno al femminile

NEW DELHI - Le donne mussulmane non possono lavorare o mantenere la famiglia con i loro guadagni. A dichiararlo è la scuola islamica di Deobandi (India) che ha emesso una 'fatwa' contro il lavoro femminile perché «contrario ai principi coranici», secondo quanto riporta The Times of India. La scuola islamica sunnita di Deobandi è la più importante dopo l'università Al Zahr del Cairo e, per le sue interpretazioni conservative, è considerato il vivaio ideologico dei talebani.
Il decreto promulgato stabilisce che è illegale per le donne musulmane «lavorare in uffici pubblici o privati dove sono costrette a entrare in contatto con uomini e parlare con loro apertamente e senza velo». La fatwa, emessa da una giuria di tre studiosi, è stata decisa nel fine settimana, ma pubblicata solo ieri.
Oltre a vietare la promiscuità sul posto di lavoro, gli «ulema» hanno anche dichiarato illegale, secondo le leggi coraniche, i proventi economici derivanti dall'impiego femminile. La decisione ha già sollevato molte critiche negli ambienti islamici indiani che la considerano come un'ingiustificata restrizione che non corrisponde ai precetti dell'Islam.
http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/24407/le-donne-islamiche-non-lavorino.html

Qualche anno fa l'asilo locale del paese in cui vivo ha rifiutato l'ingresso di bambini mussulmani in quanto strapieno.
La giustificazione e' stata appunto che le madri lavoratrici (italiane) avevano la precedenza su quelle fancazziste (mussulmane) ad inserire i bambini nell'istituto.
Qualcuno potrebbe anche "mormorare", ma allora nessuno ebbe qualcosa da ridire.

Il governo indiano è generalmente abbastanza laico, vediamo come reagisce

Quanto specificato nell'articolo postato da mavalà (e cioè che Deobandi è uno dei vivai dei talebani) stavo per scriverlo io.
Il fatto che tale "sentenza" arrivi da lì deve quindi far capire quale livello di estremismo raggiungano i religiosi aderenti a quella scuola di pensiero.

davide ha scritto:Quanto specificato nell'articolo postato da mavalà (e cioè che Deobandi è uno dei vivai dei talebani) stavo per scriverlo io.
Il fatto che tale "sentenza" arrivi da lì deve quindi far capire quale livello di estremismo raggiungano i religiosi aderenti a quella scuola di pensiero.

E tu sostieni che i genitori hanno il diritto di insegnare il loro pensiero al figli. (Scusa non ho resistito)

davide ha scritto:Quanto specificato nell'articolo postato da mavalà (e cioè che Deobandi è uno dei vivai dei talebani) stavo per scriverlo io.
Il fatto che tale "sentenza" arrivi da lì deve quindi far capire quale livello di estremismo raggiungano i religiosi aderenti a quella scuola di pensiero.

Ho avuto modo di discutere (su un forum) con un'italiano aderente al movimento Deobandi.
Preferisco starne alla larga. Molto.

Blush response ha scritto:

E tu sostieni che i genitori hanno il diritto di insegnare il loro pensiero al figli. (Scusa non ho resistito)

Io sostengo ciò che esattamente succede nella realtà di tutti i giorni.

Poi c'è chi vive in altre dimensioni.

davide ha scritto:

Blush response ha scritto:

E tu sostieni che i genitori hanno il diritto di insegnare il loro pensiero al figli. (Scusa non ho resistito)

Io sostengo ciò che esattamente succede nella realtà di tutti i giorni.

Poi c'è chi vive in altre dimensioni.

Mai detto che fosse attualmente realizzabile. Auspicabile? Poi io non "sostengo ciò che esattamente succede nella realtà di tutti i giorni". Sostengo quello che penso.

Non è nemmeno auspicabile, neanche un po', ma qui siamo OT e risponderò più approfonditamente nella discussione appropriata.

Un paio di note per completare un discorso tondo.

Il mondo musulmano non è piramidale, non c'è il comando che viene dall'alto per tutti, ci sono voci autorevoli e sono tante.

Vent'anni di ottima convivenza, la religiosità è tanto forte che il tuo interlocutore deve essere molto preparato per rendersi conto che esistono gli infedeli per davvero.

Il termine talebano significa studente, qui negli Emirati tanti tassisti affermano con serenità di essere talebani, pertanto quando viaggiamo è bene non interpretarli male, gli dico per passare il tempo che “dio è come un padre” ma lui risponde che “dio non ha mogli”, allora gli chiedo se lui ama i suoi figli? E dopo la risposta affermativa gli dico “allora hai capito quanto dio ti vuole bene”. Ha fermato la macchina per chiedermi se ero musulmano e se ero andato alla “madrassa”, che in arabo significa scuola ma in pakistan si intende quella religiosa. Si è toccato la fronte con la mancia che gli ho dato (1 euro). Capite la differenza?

Abbiamo assunto una tizia per fare Assicurazione Qualità, 35 anni laureata in ingegneria elettronica. Non l'assumevano o perché donna in mezzo agli uomini o perché vestita di nero col fazzoletto in testa era troppo tradizionalista.

É passata a fare qualità attraverso un nuovo masters. Insomma con due lauree un uomo ha molte possibilità però testarda, ha dato le dimissioni ed ora lavora al distretto di polizia, fa sempre qualità e gli danno 30000 aed mensili, 170000 aed annuali di indennità per l'affitto della casa, la macchina e il posto macchina nominativo nel parcheggio interno, 1 euro = 5 aed.

In arabia saudita iniziano a consentire alle donne di guidare.

Vi ricordo che nel 1969 (l'anno di "let it be" e "abbei road") io sono venuto in Italia e ho visto per la prima volta le signore di paese vestite di nero col fazzoletto in testa.

Certo questa è solo una storia, vera ma una.