Re: Matrimonio e preghiere

Da renus Mer 18 Nov 2009 - 9:49

ma dai.. che cosa c'è da cercare, so' malati nel vero senso della parola, speriamo che il signore se li prenda presto,... rispettiamo i suggerimenti dei loro stessi carnefici Matrimonio e preghiere 23074

per il resto se vuoi cercare una visione prettamente maschilista guarda i comandamenti cattolici.

Da Kaworu Mer 18 Nov 2009 - 11:54

sarebbe interessante sentire l'opinione di qualche cattolico in merito Matrimonio e preghiere 14894

Da renus Mer 18 Nov 2009 - 11:59

Kaworu ha scritto:sarebbe interessante sentire l'opinione di qualche cattolico in merito

dai, ne esistono ancora? davvero? Matrimonio e preghiere 11693

Da renus Mer 18 Nov 2009 - 13:40

ERRI8013 ha scritto:Per me è molto importante constatare questa cosa: una persona ha un problema e costui anzichè badare alla problematica della persona chiede che si smetta di parlarne perchè lui deve pregare per chi si trova in situazioni simili e perchè tali situazioni si evitino.

vabbè ma sembra una novità?
un CONTINENTE ha problemi di fame e malattie e tu vai a costruire chiese, scambi una ciotola di riso per l'indottrinamento di persone che non hanno nulla,
sradichi culture e dignità mascherando il tutto da umanità... per non parlare degli abusi nascosti (ma è un altro argomento)... mantieni uno stato opulento con miliardi in sfarzo e minchiate varie e passi per la parte buona.

cosa c'è di nuovo nel post dei catatonici romani?

Da capricorno Mer 18 Nov 2009 - 16:48

ERRI8013 ha scritto:Eravate interessati a sapere come proseguiva la discussione circa le vicende di Stelly? Ecco qui:
Stelly ha scritto:(...) da sette anni combatto e convivo con una malattia (sindrome frontale) che di fatto ha ridotto il marito/padre ad un essere apatico, permaloso,indifferente e insofferente , del tutto anaffettivo, incapace di qualunque attività lavorativa.

Ciò premesso quello che volevo ribadire e la sacralità e l'impegno che c'è nel sacramento del matrimonio. Per questo mi sono permessa di scrivere. Da troppe parti, si rimarca ( mi riferisco al mio caso) solo il fattore "dignità" della persona, il "diritto" di vivere degnamente e con soddisfazione la propria vita anche a costo dello scioglimneto del matrimonio. E' contro questa mentalità che io combatto, ed è triste che debba combattere anche contro certi preti che augurano, per il mio bene, la morte di mio marito o che mi bollano come 'masochista' con vocazione al martirio.
Io volevo e voglio tutt'ora vivere bene e vivere felice, ma di fatto mi è impedito. Il martirio mi viene dall'isolamneto, dalle difficoltà sociali economiche e lavorative, dall'incomprensione di ex amici che mi guardano come se fossi appunto " masochista". Io credo il matrimonio quale promessa davanti a Dio di stare uniti nel bene e nel male, nella salute e nella malattia, Credo che il matrimonio sia soccorso , aiuto e sostentamento reciproco. Dio ci ha fuso in una sola carne come posso io dividermi da me stessa senza morirne?
Ho risposto a questo topic proprio per dire cosa penso riguardo a questo sacramento e per ribadire la solitudine di chi vuole portarlo avanti anche a costo della "propria edonistica felicità".A me basta che gli amici dei figli quando vengono a casa dicano: "ci piace stare qua, si sente che c'è famiglia". E questo ha un costo altissimo per me.Sono anche consapevole che tale situazione pesante e dolorosa ha e avrà ripercursioni "psioclogiche" sui figli, ma non abbbiamo scelto di vivere tutto questo, ci è stato proposto e noi lo stiamo affrontando. La croce quando viene data conviene abbracciarla altrimenti pesa di più e ci si può persino inciampare. Certo se ne sente il peso e ogni tanto si vacilla e ci si scoraggia. Per questo ho chiesto preghiere, specie per i miei figli che hanno già assaporato tutte le sfaccettature della solitudine.

Hanno profondamente ragione gli amici di questa Stelly quando dicono che è masochista, purtroppo la religione cristiana è la religione della sofferenza, quella altrui sia chiaro perchè preti e vescovi se la passano bene, quello che più dispiace è che a pagarne le conseguenze saranno i figli i quali come dice la madre avranno ripercussioni psicologiche, e questo lo trovo egoistico da parte sua perchè pur di abbracciare la sua fottutissima croce della sofferenza mette a repentaglio la loro integrità mentale, questo è un bell'esempio di perversione cattolica.

Fabio ha scritto:Forza e coraggio Stelly, è in queste situazioni che viene fuori la vera essenza della persona.

Tu, evidentemente, sei una persona altruista e generosa: non far mettere a nessuno in discussione questa tua natura.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza con noi.

Spero che non ti sentirai (e spero non lo sia neanche il nostro amico Gian) infastidita se, a questo punto, faccio solo un altro brevissimo OT:

la sindrome frontale oggi ha diverse trattamenti, quali: TRATTAMENTO DELL´ABULIA, DELL´ANOSOGNOSIA, DELLA SOMATOPARAFRENIA, DELLA PERSEVERAZIONE, DELLA COSTRIZIONE IDETICA e DELLA DISINIBIZIONE DEGLI IMPULSI.

http://www.psicolab.net/2003/La-Sindrome-Frontale/

Se non l'hai già fatto, pensa seriamente alla possibilità di rivolgerti a dei professionisti (credo che per questo tipo di problematica i più adatti siano persone specializzate in neuro-psicologia, in ogni caso il tuo medico personale e/o la ASL/USL del tuo paese dovrebbero saperti dire qualcosa in più), che potrebbero migliorare la qualità della vita della tua famiglia (ovviamente, in questi casi, nessuno percorso è semplice).

In bocca al lupo!
Gian Paolo ha scritto:Tranquillo Fabio, non mi infastidisce. Se uno ha bisogno di psicologi, gli consiglio i miei: Gesù e Maria. Funzionano sempre!

Questo è un altro pazzo a cui darei la medaglia d'oro dell'imbecillità, invece di dare un aiuto come si sforza di fare tale Fabio, che fa, se ne infischia di tutti i suoi problemi e gli da il consiglio del c...o, di sti malati mentali ne ho incontrato parecchi, persone sostanzialmente vuote, totalmente incapaci di capire l'animo umano ed i problemi delle persone, buoni solo a "rifugiarsi" nella preghiera per autocommiserarsi e per creare dipendenza anche negli altri, dipendenza da una droga che sa fare solo danni.

Da capricorno Mer 18 Nov 2009 - 17:05

ERRI8013 ha scritto:I vari interventi di Gian Paolo mi hanno lasciato semplicemente sconvolto, come fa una persona ad essere così vuota?

Chiamasi lavaggio del cervello in personalità deboli.

Da Kaworu Mer 18 Nov 2009 - 17:45

mi sa che anche se quel tizio ha ben due terapeuti (chissà che transfert erotico con maria...), non stanno svolgendo un gran lavoro.

gli consiglierei di cambiare e provare a frequentarne uno solo Matrimonio e preghiere 166799

Da davide Mer 18 Nov 2009 - 23:16

In realtà il fatto è serio. In Italia puoi trovare parecchia gente che magari ha situazioni gravi, problemi importanti di tipo medico e veramente non sa come muoversi, e trova i consigli di personaggi del genere. Consigli che, quando seguiti, nel migliore dei casi non cambiano assolutamente nulla, lasciando chi è in difficoltà nella stessa identica situazione.

Da Kaworu Gio 19 Nov 2009 - 12:20

davide ha scritto:In realtà il fatto è serio. In Italia puoi trovare parecchia gente che magari ha situazioni gravi, problemi importanti di tipo medico e veramente non sa come muoversi, e trova i consigli di personaggi del genere. Consigli che, quando seguiti, nel migliore dei casi non cambiano assolutamente nulla, lasciando chi è in difficoltà nella stessa identica situazione.

non è facilissimo "sapere" che ci sono altri mezzi, però si può.

nel caso specifico quell'uomo ha una sindrome frontale e oggettivamente non è colpa sua (e forse per questi casi è ancora più deprimente il fatto che dei preti dicano alla moglie di pregare che il marito malato muoia. fosse stato uno che la stuprava tutti i giorni, probabilmente le avrebbero detto di sopportare).

la situazione però è una merda e questa donna sembra lasciata a sé stessa.

cosa che in un paese civile non dovrebbe succedere

Da anteo Gio 19 Nov 2009 - 18:33

Io tifo per Fabio.

Da Sally Gio 19 Nov 2009 - 20:41

Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione. Matrimonio e preghiere 93876

Da Kaworu Gio 19 Nov 2009 - 20:57

Diva ha scritto:Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione.

eterni bambini.

fai tutti i danni che vuoi, tanto la mamma ti perdona.

non preoccuparti di quel che ti succede, tanto provvederà la mamma.

e se farai il bravo, la mamma ti premierà.

Da Sally Gio 19 Nov 2009 - 21:33

Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione.

eterni bambini.

fai tutti i danni che vuoi, tanto la mamma ti perdona.

non preoccuparti di quel che ti succede, tanto provvederà la mamma.

e se farai il bravo, la mamma ti premierà.

Gia'... per questo rido in faccia a chi mi dice che per avere fede co vuole tanto coraggio e tanta determinazione... Matrimonio e preghiere Icon_evil

Da Kaworu Gio 19 Nov 2009 - 21:36

Diva ha scritto:
Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione.

eterni bambini.

fai tutti i danni che vuoi, tanto la mamma ti perdona.

non preoccuparti di quel che ti succede, tanto provvederà la mamma.

e se farai il bravo, la mamma ti premierà.

Gia'... per questo rido in faccia a chi mi dice che per avere fede co vuole tanto coraggio e tanta determinazione...

non ci vuole altro che poca voglia di crescere -_-

Da davide Gio 19 Nov 2009 - 22:31

La fede è una soluzione molto comoda, come ha ben spiegato Kaworu. E più essa è cieca, più diventa comoda, per quanto totalmente inutile, alla fine.

Da Rasputin Gio 19 Nov 2009 - 22:39

È molto peggio, ragassi...e lo sapete

Da anteo Ven 20 Nov 2009 - 0:06

(mozione d'ordine)

mamma?
dio è padre, cosa c'entra la mamma?

Da Jx Ven 20 Nov 2009 - 0:32

Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:
Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione.

eterni bambini.

fai tutti i danni che vuoi, tanto la mamma ti perdona.

non preoccuparti di quel che ti succede, tanto provvederà la mamma.

e se farai il bravo, la mamma ti premierà.

Gia'... per questo rido in faccia a chi mi dice che per avere fede co vuole tanto coraggio e tanta determinazione...

non ci vuole altro che poca voglia di crescere -_-

Non lo so, secondo me non è così semplice. Quando alla base non c'è un lavaggio del cervello, avere fede risulta molto più difficile che non averla.

Da Kaworu Ven 20 Nov 2009 - 8:39

anteo ha scritto:(mozione d'ordine)

mamma?
dio è padre, cosa c'entra la mamma?

se vuoi cambio il termine mamma con un più moderno e omnicomprensivo "caregiver" Matrimonio e preghiere 315697

il senso in ogni caso, non cambia.

Da Kaworu Ven 20 Nov 2009 - 8:53

Jx ha scritto:
Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:
Kaworu ha scritto:
Diva ha scritto:Certo e' che questi cattolici non mostrano quasi mai la pietas di cui tanto si riempiono la bocca...

E' impressionante come scarichino su Dio la responsabilita' di cercare di migliorare una situazione... l'importante e' dire le pregierine la sera e poi Gesu' provvedera'. Questa rassegnazione, questo mettersi totalmente nelle mani di qualcuno e non cercare una soluzione.

eterni bambini.

fai tutti i danni che vuoi, tanto la mamma ti perdona.

non preoccuparti di quel che ti succede, tanto provvederà la mamma.

e se farai il bravo, la mamma ti premierà.

Gia'... per questo rido in faccia a chi mi dice che per avere fede co vuole tanto coraggio e tanta determinazione...

non ci vuole altro che poca voglia di crescere -_-

Non lo so, secondo me non è così semplice. Quando alla base non c'è un lavaggio del cervello, avere fede risulta molto più difficile che non averla.

se alla base non c'è un lavaggio del cervello che ti fa VERAMENTE credere in quella barca di idiozie, è invece ancora più facile essere cattolici:

- si è totalmente ignari delle regola da rispettare per esserlo

- se si scopre di avere infranto una qualsiasi di queste regole, ci si autoassolve senza problemi (mi sembra una battuta da "angels in america": il cristianesimo è la religione del perdono, l'ebraismo è quella della colpa). difatti anche se ammazzi ma ti "penti", tutto ti viene perdonato

- l'essere cattolico aggiunge una stelletta sulla tua fascia di boyscout e ti fa partire dal grado di capo lupetto anzichè da quello di sfigato iniziale

- succede qualche disgrazia? se le cose vanno a posto, è merito di cristo. se le cose vanno male, è colpa del povero cristo che tu sceglierai come capro espiatorio.

cosa c'è di francamente difficile nel comportarsi così?

i bambini fanno così.

gli adulti no, si prendono la responsabilità delle loro azioni e sanno che dipende tutto da loro e dalle loro capacità.

Da Sally Ven 20 Nov 2009 - 9:28

Jx ha scritto: ...............

Non lo so, secondo me non è così semplice. Quando alla base non c'è un lavaggio del cervello, avere fede risulta molto più difficile che non averla.

Appunto perche' c'e' un indottrinamento che parte sin da piccoli, sia a scuola che (soprattutto) in famiglia, e' piu' facile seguire il gregge e avere fede, piuttosto che iniziare a porsi delle domande su cio' che si e' sempre preso per buono.

Questo senza contare che (come dice giustamente Kaworu) il cristianesimo e' una fede facilissima da portarsi addosso. Segui i precetti: bravo. Non li segui: Dio ti perdona. Le cose vanno bene: grazie a Dio. Le cose vanno male: dico una preghierina e Dio risolve i miei problemi.

Gurada che se proprio vogliamo dirla tutta la fede in Dio apre molte piu' domande di quelle che risolve... in una spiegazione razionale, ad un certo punto, si giunge ad una conclusione logica. Quando si parla di Dio invece tutto si conclude sempre con l'atto di fede, ovvero il credere in qualcosa e accettarlo incondizionatamente, passivamente. E questo atteggiamento e' molto comodo per chi non si vuole porre domande (e per chei non vuole ascoltare le risposte)...

E considera anche che la religione fornisce certe "risposte" facili da accettare(virgoletto per il motivo che ho spiegato nel paragrafo precedente) sugli interrogativi ultimi dell'uomo. Dopo la morte? Un'altra vita. Prendiamo questo esempio. Non e' un caso che la vita ultraterrena sia contemplata in tutte le religioni. Deriva dalla tendenza dell'uomo a non accettare la morte e va da se che inventarsi una dimesnione extracorporea dove la vita in qualche modo continuera', e' sicuramente piu' semplice che vivere con la convinzione che una volta morti tutto sia finito.

Da anteo Ven 20 Nov 2009 - 10:15

ERRI8013 ha scritto:Eh no, Anteo... nel paese delle incongruenze...

...meglio definito il paese del "ma anche..."

..infatti la divinità è maschile e corrisponde alla potenza, e in subordine alla potenza la bontà, l'atto amorevole, è femminile; o, comunque "del figlio rispetto al padre" (in questo modo "il figlio" si associa più alla figura materna che alla figura paterna) e la figura materna (scissa dalla figura femminie) "ama il figlio ma tromba col padre".

In un rapporto vero madre/figlio ciò è ineccepibile, ma se viene (im)posto all'intera società, in nome dell'"amore universale" ciò è un imbroglio culturale, cioè ipocrisia (sia maschile che femminile) allo stato puro.

Così che solo stralciando la sessualità dal "bene" e ponendola come "male" i conti tornano a favore del "bene".

Ma di questi due aspetti (certamente non veri, certamente simbolici, certamente caratterizzanti la "nostra" cultura) non si vede l'imbroglio se non si leggono insieme, nell'ordine gerarchico in cui sono posti, anziché separatamente.

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