La dieta vegetariana

Lyallii ha scritto:Io ultimamente sto mangiando come una porca, son cominciate le ciliegie, le fragole, le zucchine, le albicocche... Ma le ciliege ingrassano?? Io ne mangio tantissime!!!! La pizza e la pasta i vegetariani le mangiano, le uova mi pare di no... Cmq io non mi faccio nessun problema, mangio quello che mi va ma non mi piace molto la carne... E cibi troppo conditi.

I vegetariani mangiano formaggio e uova (con una logica ineccepibile)
I vegani non mangiano formaggio e uova, solo alimenti di origine vegetale (con una forza di volontà invidiabile!).

Ti quoto sulle ciliegie.
E sull'essere un pozzo senza fondo.
D'inverno perché fa freddo.
D'estate perché la roba di stagione mi manda in sollucchero.

Se le ciliegie ingrassano, vi prego, non ditelo!

ingrassano gli altri

Niques possiamo mangiare tutte le ciliegie che vogliamo!!!!! Vieni a casa mia che mia mamma ne ha appena raccolto un altro ' panaro' ?????

Ma poi, che ingrassino o meno, l'importante è che non facciano male

Quanto sono buone!

Io sento almeno due volte alla settimana assoluto bisogno di proteine animali, soprattutto carne.

silvio ha scritto:Io sento almeno due volte alla settimana assoluto bisogno di proteine animali, soprattutto carne.

Il mio barbecue settimanale non me lo faccio mancare nemmeno se mi garantissero che eliminandolo campo 120 anni.
Comunque io ne mangio veramente poca.

Poca ma necessaria, dopo un po di carne hai veramente un start di energia, non so forse è una immaginazione.

silvio ha scritto:Poca ma necessaria, dopo un po di carne hai veramente un start di energia, non so forse è una immaginazione.

Boh, considera che (per ragioni troppo lunghe da raccontare legate a pippe mentali) ho cominciato a mangiarla intorno ai vent'anni. E sono sempre stato benissimo anche senza.

silvio ha scritto:Poca ma necessaria, dopo un po di carne hai veramente un start di energia, non so forse è una immaginazione.

No non lo è.

Susate se mi intrometto, ho letto un poco a spot la discussione da pagina 1 perchè è un argomento che mi interessa abbastanza.
Mi pare manchi una delle principali ragioni a favore della dieta vegetariana:
che, se non fa parte del fortunato 1% della poplazione, la roba che il non vegetariano pensa di mangiare è ben lontana dall'essere carne.
Ve lo dico per esperienza (la carne l'ho inventata io)

*Valerio* ha scritto:Il mio barbecue settimanale non me lo faccio mancare nemmeno se mi garantissero che eliminandolo campo 120 anni.
Comunque io ne mangio veramente poca.

Poca e barbecue settimanale non combinano mica.

DIO ha scritto:Susate se mi intrometto, ho letto un poco a spot la discussione da pagina 1 perchè è un argomento che mi interessa abbastanza.
Mi pare manchi una delle principali ragioni a favore della dieta vegetariana:
che, se non fa parte del fortunato 1% della poplazione, la roba che il non vegetariano pensa di mangiare è ben lontana dall'essere carne.
Ve lo dico per esperienza (la carne l'ho inventata io)

*Valerio* ha scritto:Il mio barbecue settimanale non me lo faccio mancare nemmeno se mi garantissero che eliminandolo campo 120 anni.
Comunque io ne mangio veramente poca.

Poca e barbecue settimanale non combinano mica.

Perchè? Ridurre praticamente il consumo a una volta a settimana significa consumarne molta?

*Valerio* ha scritto:

Perchè? Ridurre praticamente il consumo a una volta a settimana significa consumarne molta?

Dipende dalla "mano"...
Quelle rare volte che organizza mio suocero, se siamo (metti) in sei mette carne al fuoco per quindici persone e dà fondo alle sue riserve di Gutturnio...
Tempo mezz'ora e siamo già tutti belli "in aria" e al termine del pranzetto inizia la digestione "tipo boa"...

primaverino ha scritto:

*Valerio* ha scritto:

Perchè? Ridurre praticamente il consumo a una volta a settimana significa consumarne molta?

Dipende dalla "mano"...
Quelle rare volte che organizza mio suocero, se siamo (metti) in sei mette carne al fuoco per quindici persone e dà fondo alle sue riserve di Gutturnio...
Tempo mezz'ora e siamo già tutti belli "in aria" e al termine del pranzetto inizia la digestione "tipo boa"...

Considera che accompagno con diverse verdure, tipo zucchine, melanzane e patate.
Se butto su fiorentine non arrivo quasi mai al kg, tranne in occasioni particolari.
Se invece cuocio del maiale (dove qui sono molto selettivo) griglio (per me) solo filetto e lonza...e in questi casi rientro nel mezzo kg abbondantemente.

Per quanto riguarda il vino...beh qui meglio che taccia

Non so, *Valerio*, se è molta ma di sicuro non poca. Certo dipende dal termine di paragone, se ti raffronti con chi è abituato a mangiarne *almeno* una volta al giorno allora è poca. Sempre che tu non concentri le dosi di una settimana in una sola grigliata.
Io per esempio lo faccio con quelle trimestrali!

DIO ha scritto:Non so, *Valerio*, se è molta ma di sicuro non poca. Certo dipende dal termine di paragone, se ti raffronti con chi è abituato a mangiarne *almeno* una volta al giorno allora è poca. Sempre che tu non concentri le dosi di una settimana in una sola grigliata.
Io per esempio lo faccio con quelle trimestrali!

Considera questo:

Non sono un salutista
Non mi frega di campare 95 anni
Nemmeno di consegnare un corpo più integro possibile alla morte

Fatta questa premessa, se per cercare di salvaguardare la salute per un futuro che è  comunque incerto devo (con quelle che io considererei di fatto vere e proprie privazioni) rinunciare alle soddisfazioni del presente, vivrei - io - decisamente male.
Di conseguenza (scusa il gioco di parole) pago volentieri le conseguenze mangiando un po' di carne, bevendo forse più del dovuto e fumando qualche sigaretta.

Il mio fisico non sarà troppo felice ma la mia psiche sicuramente sì.

*Valerio* ha scritto:

DIO ha scritto:Non so, *Valerio*, se è molta ma di sicuro non poca. Certo dipende dal termine di paragone, se ti raffronti con chi è abituato a mangiarne *almeno* una volta al giorno allora è poca. Sempre che tu non concentri le dosi di una settimana in una sola grigliata.
Io per esempio lo faccio con quelle trimestrali!

Considera questo:

Non sono un salutista
Non mi frega di campare 95 anni
Nemmeno di consegnare un corpo più integro possibile alla morte

Fatta questa premessa, se per cercare di salvaguardare la salute per un futuro che è  comunque incerto devo (con quelle che io considererei di fatto vere e proprie privazioni) rinunciare alle soddisfazioni del presente, vivrei - io - decisamente male.
Di conseguenza (scusa il gioco di parole) pago volentieri le conseguenze mangiando un po' di carne, bevendo forse più del dovuto e fumando qualche sigaretta.

Il mio fisico non sarà troppo felice ma la mia psiche sicuramente sì.

Un sintetico e impeccabile trattato di "savoir vivre".
Verdone, comme d'habitude...

Naturalmente, *Valerio*, non sto dicutendo riguardo le tue preferenze, mi sono limitato a dire che una grigliata la settimana non è "poca", bene o male che faccia.
Poi dipende da quello che uno ha in testa. Io sono abbastanza convinto che se tu potessi vedere come probabilmente è stata fabbricata quella carne, probabilmente non parleresti più di piacevoli soddisfazioni.
Te lo dico per esperienza, perché il più brutto lavoro della mia vita è stato proprio quello di fabbricare quella roba che mangiate chiamandola carne. Che brutto mondo quello in cui anche Dio deve lavorare per campare.

DIO ha scritto:Te lo dico per esperienza, perché il più brutto lavoro della mia vita è stato proprio quello di fabbricare quella roba che mangiate chiamandola carne. Che brutto mondo quello in cui anche Dio deve lavorare per campare.

Illuminaci...

Ah! Illuminarvi no di certo. È troppo diverso viverle che sentirle raccontare, certe cose.
Quello che posso dirti, riguardo la mia esperienza, è che quando, in una delle mie varie incarnazioni, decisi di mollare l'università e fare il piccolo McCandless in giro per il mondo, ebbi una breve parentesi negli States, dove per sopravvivere non trovai di meglio da fare che impacchettare pollame per una grossa azienda.
Immagina uno stadio completamente pieno di gabbiette grandi come la tua tastiera ciascuna contenente un pollo grande come la tua tastiera, senza becco e unghie. Metti lo stadio in un capannone e moltiplica per cinque. Pollo ovviamente è un nome di fantasia per rispettare la privacy di quelle bestie. Cioè parlo di una roba che è stata incrociata, ibridata e geneticamente modificata (questa non te la posso dare per buona, giravano solo macabre leggende che ero anche scarsamente in grado di capire) per diventare un broiler deforme con petto largo, cosce gonfie, che ingrassi in fretta e con poco mangime. Talmente messa male che anche se ormai quella specie di bestie nascesse in un campo, non sarebbe in grado di reggere il proprio peso e camminare. Mettine ventimila tutti ammassati, lampade illuminanti tutto il giorno con due pause di due ore, così credono di vivere di più e mangiano di più e ingrassano prima. Questa bestia, vive poco più di un mese, questo è il suo ciclo vitale, nei suoi escrementi, ricoprendo tutti quelli dei piani più bassi. Naturalmente si diffondono tutte le malattie dell'universo, complice il fatto che il livello di stress, la genetica rovinata, i danni fisici subiti li rendono praticamente senza anticorpi.
Quindi la cosa si risolve con un nastro di medicinali contenente tracce di cibo, di non meglio specificata provenienza.
Qui li allevano, è la parte bella. Poi una squadra di Messicani e Guatemaltechi li piglia, li butta nei sacchi e li porta dove li confezionavamo, e questa è la parte brutta. Si appendono a testa in giù a un nastro che li passa in una piscina elettrificata che non funziona, poi il nastro scorre e li infila nella sgozzatrice, che non funziona una volta ogni due oppure invece di tagliare il collo taglia qualche altro pezzo, quindi li trasporta davanti a un tizio che finisce il lavoro con un coltello, che non sempre finisce il lavoro, quindi vengono tuffati in una vasca per una scottata alla pelle, per via delle poche piume carognose che hanno addosso. Qualcuno ognitanto ancora ha la forza di pigolare quando esce da là ma finisce nell'evisceratrice, che è un affare che serve a spalmare le feci e gli intestini dell'animale su tutto il corpo. Nuovo nastro: si passa davanti ad un ispettore del governo che sta giocando a sudoku o guardando un porno sul tablet, e intanto testa e zampe sono state levate, poi finisce nelle vaschemerda (crapool), cioè vasconi di lavaggio per permettere ai liquami, al pus, ai batteri di sciogliersi in un frappè per essere meglio assorbiti dal pollo, insieme a un po' di cloro, penso che qualcosa come un quarto del peso il pollo lo prenda nelle vaschemerda. Alla fine una sbiancatina, chi comprerebbe un pollo ricoperto delle sue feci? E una infilata di glutammato, perchè immagina che gusto avrebbero altrimenti, al che arrivo io che prendo questa materia pseudo organica, la schiaffo su un vassoietto di polistirolo e controllo una macchina che gli spara sopra un cellophan caldo con un' etichetta.
immagino che dopo aver letto qui qualcuno abbia ancora il coraggio di chiamarla carne, nessuno lo ha dopo averlo visto.
Viverlo non è così bello come leggerlo. A leggerlo non senti gli odori, i rumori, gli occhi che bruciano.
Poi c'è la parte di dove finiscono tutti gli scarti e anche tutti gli escrementi prodotti negli stadi.
Dopo sei mesi o te ne vai o diventi un serial killer.
Certo in Italia siete messi un po' meglio dei barbari, ma non tanto come credete.
Per vacche e maiali le cose non cambiano di molto. Forse gli animali vengono trattati appena meglio, ma i lavoratori peggio.

Dio benedica mio suocero per le vacche, le pecore, i conigli e i maiali e mia mamma per galline e polli.
Amen

Ok, ora lo faccio.

DIO ha scritto:...

Mai mi sarei immaginato di dare un verde a Dio!

Descrizione intensa e convincente. Che dire? Se vi capitasse di lavorare in una pasticceria industriale, non mangereste mai più dei dolci. Certo con gli allevamenti di animali è molto più brutto. Questo stato di cose è una conseguenza della nostra (degli umani) sovrappopolazione, e sarà sempre peggio.

DIO ha scritto:Naturalmente, *Valerio*, non sto dicutendo riguardo le tue preferenze, mi sono limitato a dire che una grigliata la settimana non è "poca", bene o male che faccia.
Poi dipende da quello che uno ha in testa. Io sono abbastanza convinto che se tu potessi vedere come probabilmente è stata fabbricata quella carne, probabilmente non parleresti più di piacevoli soddisfazioni.
Te lo dico per esperienza, perché il più brutto lavoro della mia vita è stato proprio quello di fabbricare quella roba che mangiate chiamandola carne. Che brutto mondo quello in cui anche Dio deve lavorare per campare.

La tua esperienza è convincente proprio perchè proveniente da esperienza diretta e intanto colgo l'occasione per ringraziarti per la tua testimonianza.

Grazie a dio è già da un po' che mi sono trasferito in campagna e allora sul barbecue finiscono solo mucche e maiali che hanno vissuto felici fino al giorno della pistolettata nel cranio.

Valerio, ma se fai parte dei pochi eletti allora il discorso carne di fabbrica non vale più, buon appetito.
Comunque, per il tuo trasferimento, non c'è di che.

Minsky grazie del verde.

È come dici. Siete troppi (e quando mando qualche catastrofina vi lamentate pure). Però è anche vero che nessuno è disposto a mettere in discussione il tipo di vita che gli è stato insegnato. Sarebbe importante la consapevolezza, invece i più vivono immersi in un mondo che funziona come funziona perchè lo vedono funzionare, senza sapere come, senza porsi troppe domande e guardando solo il loro orticello ben coltivato. La più grande fetta di polli, nel caso in discussione, non tocca alla più grande fetta di gente. Questa gente potrebbe benissimo vivere con due-tre ottimi polli ruspanti l'anno, saporiti, sani e a nessun impatto sull'ambiente e sui diritti umani. Preferisce averne venti-trenta, pagarli dieci cents e mangiare carne di plastica intrisa di residui fecali addizionata di alga e antibiotici.

DIO ha scritto:Valerio, ma se fai parte dei pochi eletti allora il discorso carne di fabbrica non vale più, buon appetito.
Comunque, per il tuo trasferimento, non c'è di che.

Minsky grazie del verde.

È come dici. Siete troppi (e quando mando qualche catastrofina vi lamentate pure). Però è anche vero che nessuno è disposto a mettere in discussione il tipo di vita che gli è stato insegnato. Sarebbe importante la consapevolezza, invece i più vivono immersi in un mondo che funziona come funziona perchè lo vedono funzionare, senza sapere come, senza porsi troppe domande e guardando solo il loro orticello ben coltivato. La più grande fetta di polli, nel caso in discussione, non tocca alla più grande fetta di gente. Questa gente potrebbe benissimo vivere con due-tre ottimi polli ruspanti l'anno, saporiti, sani e a nessun impatto sull'ambiente e sui diritti umani. Preferisce averne venti-trenta, pagarli dieci cents e mangiare carne di plastica intrisa di residui fecali addizionata di alga e antibiotici.

Il "verde" è mio, Carissimo...
Quando ero piccolo si mangiava il prosciutto crudo una volta ogni tanto (ed era sempre "strepitoso") adesso mia moglie si ostina a volerlo sempre in casa (e fa "cacare", con rispetto parlando...).
Il "paté" si mangiava a Natale, Pasqua, e festa del paese (ed era sempre "strepitoso"), adesso lo trovi al supermerdato tutto l'anno e fa venire il voltastomaco.
E temo valga un po' per (quasi) tutto...
A suo tempo lessi che a Colonnata (dove fanno il "lardo di Colonnata") ci saranno (si e no) mille/duemila maiali, eppure il "lardo di colonnata" (a questo punto la "minuscola" è d'obbligo) lo trovi quasi ovunque e quasi sempre... Mi sa che ci stanno a pijjà per culo...

p.s.: magari non è che siamo in troppi, ma che ci hanno abituato male.

DIO ha scritto:Ah! Illuminarvi no di certo. È troppo diverso viverle che sentirle raccontare, certe cose.
Quello che posso dirti, riguardo la mia esperienza, è che quando, in una delle mie varie incarnazioni, decisi di mollare l'università e fare il piccolo McCandless in giro per il mondo, ebbi una breve parentesi negli States, dove per sopravvivere non trovai di meglio da fare che impacchettare pollame per una grossa azienda.
Immagina uno stadio completamente pieno di gabbiette grandi come la tua tastiera ciascuna contenente un pollo grande come la tua tastiera, senza becco e unghie. Metti lo stadio in un capannone e moltiplica per cinque. Pollo ovviamente è un nome di fantasia per rispettare la privacy di quelle bestie. Cioè parlo di una roba che è stata incrociata, ibridata e geneticamente modificata (questa non te la posso dare per buona, giravano solo macabre leggende che ero anche scarsamente in grado di capire) per diventare un broiler deforme con petto largo, cosce gonfie, che ingrassi in fretta e con poco mangime. Talmente messa male che anche se ormai quella specie di bestie nascesse in un campo, non sarebbe in grado di reggere il proprio peso e camminare. Mettine ventimila tutti ammassati, lampade illuminanti tutto il giorno con due pause di due ore, così credono di vivere di più e mangiano di più e ingrassano prima. Questa bestia, vive poco più di un mese, questo è il suo ciclo vitale, nei suoi escrementi, ricoprendo tutti quelli dei piani più bassi. Naturalmente si diffondono tutte le malattie dell'universo, complice il fatto che il livello di stress, la genetica rovinata, i danni fisici subiti li rendono praticamente senza anticorpi.
Quindi la cosa si risolve con un nastro di medicinali contenente tracce di cibo, di non meglio specificata provenienza.
Qui li allevano, è la parte bella. Poi una squadra di Messicani e Guatemaltechi li piglia, li butta nei sacchi e li porta dove li confezionavamo, e questa è la parte brutta. Si appendono a testa in giù a un nastro che li passa in una piscina elettrificata che non funziona, poi il nastro scorre e li infila nella sgozzatrice, che non funziona una volta ogni due oppure invece di tagliare il collo taglia qualche altro pezzo, quindi li trasporta davanti a un tizio che finisce il lavoro con un coltello, che non sempre finisce il lavoro, quindi vengono tuffati in una vasca per una scottata alla pelle, per via delle poche piume carognose che hanno addosso. Qualcuno ognitanto ancora ha la forza di pigolare quando esce da là ma finisce nell'evisceratrice, che è un affare che serve a spalmare le feci e gli intestini dell'animale su tutto il corpo. Nuovo nastro: si passa davanti ad un ispettore del governo che sta giocando a sudoku o guardando un porno sul tablet, e intanto testa e zampe sono state levate, poi finisce nelle vaschemerda (crapool), cioè vasconi di lavaggio per permettere ai liquami, al pus, ai batteri di sciogliersi in un frappè per essere meglio assorbiti dal pollo, insieme a un po' di cloro, penso che qualcosa come un quarto del peso il pollo lo prenda nelle vaschemerda. Alla fine una sbiancatina, chi comprerebbe un pollo ricoperto delle sue feci? E una infilata di glutammato, perchè immagina che gusto avrebbero altrimenti, al che arrivo io che prendo questa materia pseudo organica, la schiaffo su un vassoietto di polistirolo e controllo una macchina che gli spara sopra un cellophan caldo con un' etichetta.
immagino che dopo aver letto qui qualcuno abbia ancora il coraggio di chiamarla carne, nessuno lo ha dopo averlo visto.
Viverlo non è così bello come leggerlo. A leggerlo non senti gli odori, i rumori, gli occhi che bruciano.
Poi c'è la parte di dove finiscono tutti gli scarti e anche tutti gli escrementi prodotti negli stadi.
Dopo sei mesi o te ne vai o diventi un serial killer.
Certo in Italia siete messi un po' meglio dei barbari, ma non tanto come credete.
Per vacche e maiali le cose non cambiano di molto. Forse gli animali vengono trattati appena meglio, ma i lavoratori peggio.

Ora spiegami come cazzo fai a permettere che accada questo alle tue creature... stronzone

P.S.::

Ma i würstel come son fatti? Dicono che son l ultimo schifo e non ho il coraggio di guardare i video in cui si vede come vengono ' creati ' perchè a me piacciono
ma li mangio solo nell insalata di riso...

Cmq son d accordo con primaverino, non c'è bisogno di mangiare la carne o gli insaccati ogni giorno, meglio una volta a settimana ma di qualità, ci son anche le verdure, la frutta, la pasta e nonostante io mi rompa anche solo a uscire col panaro per raccogliere le ciliegie, le fragole e le zucchine, lo faccio perchê poi vengo ricompensata dal gusto di ciò che metto in bocca... Poi in questi giorni ho fatto la granita alla fragola, al limone e ai gelsi.... Mhhhh che bontà! Nemmeno lontanamente paragonabile con quella fatta con le bustine pronte!!

Mangiare un paio di hotdog o la frittura del mar baltico o i fegatini brasiliani, coxinha, pabellon criollo, cevice de pescado o falafel -

poi farsi un giro a mondella e mangiare un po' di tutto, compresi i ricci di mare con le ciriole, per non dire ai chioschi di mare di Ancona o Pescara.

Tutte le tradizioni culinarie sono buone e tutte quante sono a rischio di qualche dissenteria o botta al fegato.

Io le cose migliori le ho mangiate nei posti peggiori... ancora ricordo le patacones di platano con la birra in mezzo ai quechua ubriachi che mi sorridevano coi denti neri mentre masticavano foglie di coca.

Si a rifarlo starei un po' più attento... ah ah ma non avrei scoperto le maniglie nei bagni dei paraplegici, l'unica possibilità per non finire deglutito dal cesso insieme alle schifezze che mi mangiavo ovunque mi trovavo!

un interessante articolo scritto da un mio amico sulla dieta vegetriana, a quanto pare non fa bene.
http://www.nutrizionesport.com/dieta%20vegana.html

Tra le argomentazioni portate avanti dai vegani per giustificare la presunta vocazione umana al veganesimo c'è quella relativa alla lunghezza dell'intestino. Tipico, dicono loro, dei ruminanti e degli animali ad esclusiva alimentazione vegetale. In due brevi punti:
1. Vero, abbiamo mantenuto un intestino lungo, ma per un semplice motivo spiegato dall'evoluzione. E che va in direzione opposta al veganesimo. L'intestino è rimasto lungo per il principio della "conservazione della funzione": non avendo vantaggi o svantaggi evolutivi sarebbe stato inutile, anzi, dispendioso privilegiare individui con un intestino corto. Accorciare l’intestino avrebbe solo richiesto una spesa inutile di risorse energetiche
2. Lunghezza e profondità dei ciechi intestinali. L'argomento più robusto. I ciechi sono “sacche” colonizzate da protozoi e batteri in grado di digerire la cellulosa. Molto sviluppati nei ruminanti, poco nell’uomo (sia in lunghezza che in profondità) e nei quali la flora batterica deputata alla digestione della cellulosa è spesso inattiva. I ciechi, oltre ad essere pigri, corti e poco profondi sono anche inclini all’infiammazione (vedi appendice vermiforme). Nella figura, sono messe a confronto le strutture cecali di mammiferi erbivori e l'uomo. La differenza è evidente.
Tutto questo è segnale di una scarsa propensione a digerire le fibre, segno di un intestino non certo votato al veganesimo.

Non ho ancora visto un cattolico smettere di credere alla sacra sindone dopo aver visto la prova inconfutabile (il c-14) che si tratta di un falso. Penso che chi adotti questo regime dietetico per fede, non sentirà comunque ragione. Gli altri sicuramente ne prenderanno atto e smetteranno d'esser vegani. Ammesso che esistano quegli altri.

Lyallii ha scritto:Ma i würstel come son fatti? Dicono che son l ultimo schifo e non ho il coraggio di guardare i video in cui si vede come vengono ' creati ' perchè a me piacciono
 ma li mangio solo nell insalata di riso...

Te ne dico una sola:
La mia vicina di banchina era madam Fiorucci e con un sorriso ci disse: - non mangiate i wurstel. Io, almeno non li mangio .....

però è anche vero che se una persona decide di non mangiare più carne per motivi suoi ha tutto il diritto di farlo.

lupetta ha scritto:però è anche vero che se una persona decide di non mangiare più carne per motivi suoi ha tutto il diritto di farlo.

Adesso che ho la sua benedizione mi sento più sollevata ....

lupetta ha scritto:però è anche vero che se una persona decide di non mangiare più carne per motivi suoi ha tutto il diritto di farlo.

È verissimo. Basta che non lo imponga a nessuno (ai propri figli per esempio).
Per l'alone di superiorità mistica assunto a buffo, pazienza; sopportermo..

BestBeast ha scritto:
È verissimo. Basta che non lo imponga a nessuno (ai propri figli per esempio).
Per l'alone di superiorità mistica assunto a buffo, pazienza; sopportermo..

Questa poi è la cazzata somma !!!
Non imponi tu (tu generico) di mangiare quella merdaccia che chiamano carne ai tuoi figli?
Sai quante mamme ho sentito dire: -mio figlio la carne non la vuole proprio, devo fargliela mangiare per forza .....
ed io: guardi, signora, che suo figlio può vivere benissimo senza, se proprio non gli va ....

E vogliamo parlare della famosa "vitellina da latte" che le mamme danno ai bambini già a 5-6 mesi ?  

Stai in fissa con sta vitellina da latte! Ne hai visto uno scannare da piccola?
La dieta è onnivora è la dieta dei sapiens, solo imporne una diversa è imporre.
Tu imponi ai tuoi figli di respirare?

BestBeast ha scritto:Stai in fissa con sta vitellina da latte! Ne hai visto uno scannare da piccola?
La dieta è onnivora è la dieta dei sapiens, solo imporne una diversa è imporre.
Tu imponi ai tuoi figli di respirare?

La dieta dei sapiens è la stessa delle scimmie onnivore: comprende frutta, semi, vegetali, piccole bestiole arboricole come gli scoiattoli e i topi, insetti, vermi e raramente qualche bestia più grande.
Quando voi mangerete i vermi e gli insetti (per non parlare dei roditori arboricoli), io mangerò le bestie più grandi.
A mio figlio non ho mai fatto sputare le cicale quando se le mangiava, ma  non gliele ho mai servite a tavola. ho sbagliato?
Edit: ritiro quanto sopra, mi sono appena ricordata che Sergio ( o era Massi?) gli insetti li mangia ....  

Tuo figlio mangiava cicale?!  


Il punto è che si può scegliere, nessuna necessità biologica impone di mangiare carne.

No, non mi rompete come al solito, ci ho il pollo in forno; è una questione di principio.

Mangerei vermi, larve ed insetti. 
Non dico tanto per dire, è una regola che seguo da sempre, non ho mai rifiutato niente perché i miei condizionamenti voglio superarli, come ho superato quello della religione.
Quando andrò in paesi nei quali comunemente si consumano, stai sicura che lo farò (come già l'ho fatto abbondantemente).
Certamente ho delle preferenze, anche i vari individui quadrumani ne hanno, ma come loro non rifiuto a priori niente. Il perché è evidente, come hai detto anche tu, abbiamo la dieta in comune. La stessa tua.

La dieta vegetariana non comporta grosse rinunce.
quella vegana è già un po' difficile... sicuri che sia completa?
Comunque van fatte bene (anche quella onnivora)
Un mio amico gravemente malato cominciò a star male per una carenza di B12 mi pare, gli consigliarono di cambiar dieta (da vege.)...

Io capisco il discorso etico, ma demonizzare la carne come fosseveleno... bho

Infatti i vegani seri lo sanno che l'integrazione di B12 è necessaria.

E' completa, ma bisogna avere una buona cultura alimentare per renderla tale: il problema non è la dieta vegana ma chi la intraprende senza preparazione.


Edit: Niq, la carne è cadavere e i derivati animali sono prodotti da sfruttamento... chiaro, non è il mio pensiero, ma capisco chi la pensa così e si comporta di conseguenza.

Io dal punto di vista etico capisco molto di più i vegani che i vegetariani.
Ci vuole preparazione, ovvio. E' anche per questo che spesso nel cambio di dieta da onnivora a veg. si percepisce un miglioramento di salute, visto che si passa dalle olive ascolane surgelate sottomarca ad alimenti magari di migliore qualità, secondo menu ragionati.
Il veg. di cui parlavo io, ovviamente, non ha mai badato ad integrare a dovere la sua dieta o seguirne una vagamente sana (andava avanti a sofficini e paninazzi schifosi del bar col formaggio di dubbia provenienza...).

Sofficini eh?  
Poi ti vengono a dire che sono stati male perché erano vegetariani...  

Gli amici vegan che ho sono gente che spesso la verdura se la coltiva, e comunque conoscono e usano verdure, cereali, legumi e frutta di tantissimi tipi e di stagione, invece di ridursi alla busta di insalata triste del super o ammapparsi di derivati della soia o di seitan.
E' quello, che mi piace. Ho imparato parecchio da loro.

Avalon ha scritto:Tuo figlio mangiava cicale?!  

Si era piccolo e le andava raccogliendo al campeggio e se le mangiava. Evidentemente sono buone, io non le ho mai assaggiate ... 

Niques ha scritto:

Io capisco il discorso etico, ma demonizzare la carne come fosseveleno... bho

La carne di un animale sano appena macellato non è veleno, ma comincia a diventarlo dopo un pò:
1) la cadaverina (quella leggera sfumatura blu..), che è una tossina si comincia a produrre appena l'animale muore e noi, al contrario dei carnivori, non abbiamo gli enzimi per contrastarla
2) il transito della carne nell'intestino, al contrario degli altri alimenti, dura diversi giorni, infatti i carnivori mangiano ogni 3-4 giorni, e in questo periodo la putrefazione continua. Vorrei invitare a chi volesse fare l'esperimento di non mangiare carne per almeno 15gg e notare come le feci smettano di puzzare.

Quindi, se hai modo come Liallii e Valerio di mangiare carne di animali che vivono bene fino alla fine e la mangi appena macellata, male certo non ti fa se non la mangi più spesso di ogni 4-5 giorni (dando modo all'intestino di liberarsi delle tossine prima di aggiungerne altre) , ma se devi mangiare "carne" dal supermercato prodotta come Dio l'ha descritta credo proprio che bene non ti faccia. E io ai mie figli non la darei...

Boccadorata ha scritto:

Avalon ha scritto:Tuo figlio mangiava cicale?!  

Si era piccolo e le andava raccogliendo al campeggio e se le mangiava. Evidentemente sono buone, io non le ho mai assaggiate ... 

 ...se le mangiasse ancora me lo manderesti? vorrei sterminare la popolazione cicalica che mi ronza intorno casa

a me la carne non piace... più che altro mi fa senso vederla cruda... e dopo non riesco più a mettermi dell' umore giusto per mangiarla  

però non sono vegetariano perché mangio il pesce...

Io quando ho fatto una dieta simil-vegan (per circa 7 anni, il b12 lo integravo con il pesce una volta ogni due settimane) l'ho fatto per motivi prettamente di coerenza con il mio pensiero, cioè ridurre la mia impronte ambientale sul pianeta. Ora da tre anni ho ripreso a mangiare tutto, ma solo quando esco a cena o sono in giro, a casa sono praticamente vegetariano. 
Il ciclo di produzione di carne, uova e latticini è molto più dispendioso in termini di energia e di inquinamento rispetto a quello di frutta, ortaggi e cereali.
Ah, ovviamente anche oggi privilegio (quando posso scegliere) i prodotti a km 0.

qualcuno aveva postato uno studio(non so se affidabile) in cui si mostrava che produrre ortaggi comporta uguali se non superiori danni ambientali...

sia in termini di uccisioni animali, soprattutto topi e insetti, che vengono sterminati porelli, sia di inquinamento dovuto ai fertilizzanti, che inquinano moltissimo sia in fase di produzione sia di smaltimento...

poi o, chissene, qualcosa bisognerà pur mangiare... io c' ho il mio oricello di estate!!!

Direi per nulla affidabile.

a si? bo non le so ste cose io... però le mucche producono taaanto metano :si si:

Fosse così tanto gli avrebbero già messo un aspiratore sotto la coda