La scuola

http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_09/vaticano_scuola_ora_religione_cc7a5f22-9d3c-11de-9e0f-00144f02aabc.shtml


Vogliono la scuola. La Religione deve diventare una materia, come la fisica e la geometria. Essa ha l'oggettività pratica e scientifica di tutte le altre materie, ed inoltre fornisce un'identità che è dato per scontato essere come quella che dovrebbe essere dominante.

Una scuola confessionale duqnue. In cui la religione sia in "contatto" multidisciplinare con tutte le altre materie. Mi chiedo se non sia per poterle controllare.

Una scuola confessionalizzata, ed una parata di leggi antiliberali.

Berlusconi d0altro canto ha detto che il suo governo favorirà la dottrina cattolica. Non ha detto che i principi di essa siano ragionevoli e buoni anche da un punto di vista impersonale, ma che i principi della Chiesa sono buoni in sè, senza bisogno di altra argomentazione.

Berlusconi del resto ha in atto una strategia che va direttamente al vaticano.

Il braccio politico della Chiesa (Cei, associazioni ecc) viene messo da parte e colpito a favore di un approccio diretto con la Santa Sede.

La diplomazia prevale sulla politica.
Con essa prevalgono le istanze oltranziste, più conservatrici.

Berlusconi sta chiedendo non un sostegno politico, ma sta offrendo alla Chiesa la piena collaborazione nell'esercizio del potere legislativo, almeno in certe materie.


Come giudicare tutto ciò?

Spero che la strategia non riesca. Ci sono delle crepe nel PDL, e anche nella Chiesa.

La Chiesa di Ratzinger sembra accantonare il mondo come teatro d'azione, (come per il precedente) per concentrarsi sull'Italia.

Lo Stato Cattolico trarrebbe un'enorme potere contrattuale dal ritorno all'effettivo potere temporale in Italia.
Di fatto è quel che avverrà per il testamento biologico.

Quella legge è tagliata sulle posizioni della Chiesa, e la maggior parte di chi la sostiene la sostiene in quanto insegnamento religioso.

Sono le prove generali di quella stretta collaborazione.

Però la Costituzione dice che lo Stato e la Chiesa sono distinti. Anche in questo caso credo che tutto ciò non sarebbe incostituzionale, perchè in effetti questo patto è un patto di governo, informale, non un tentativo di riforma istituzionale.

Però credo che quella separazione debba indicare anche un atteggiamento che chi è chiamato a legiferare deve tenere quando agisce nella vita delle istituzioni. La separazione dtra stato e chiesa non è l'enunciazione di uno stato di fatto e basta, ma di uno stato di fatto che si deve realizzare in forza di un principio, quello della laicità dello Stato.

Certo che rivogliono la scuola: quale arma più potente dell'istruzione, per controllare un paese e il suo popolino? Si concentrano sull'Italia perchè è l'anello debole della laicità. Fai breccia qui, ed hai aperto un varco per cercare di penetrare nell'UE, tanto per iniziare. L'attuale governo si presta volentieri, perchè conta di rafforzare la propria posizione. Ancor più nel particolare, in un governo "ostaggio" della lega, arraffarsi i voti dei cattolici da maggiore libertà di azione al pdl. La lega prova a ribattere appecorinandosi a sua volta.
Non possiamo starcene con le mani in mano!