sull'educazione dei figli...
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sull'educazione dei figli...
c'è una falsa convinzione nell'uomo occidentale ... quella di dire: io educo mio figlio col credere poi da grande farà quello che vuole.
quello che erroneamente si pensa è che sia giusto dare un'educazione religiosa per poi eventualmente tirarsene indietro e non viceversa.
perchè non si dice: io non do educazione religiosa a mio figlio poi da grande farà quello che vuole? perchè questo sembra un sacrilegio?
io sono d'accordo che se due genitori credono non possono non crescere il figlio senza (anche se non condivido), ma gente anche che non si reputa credente davvero preferisce comunque impartire un'educazione religiosa piuttosto che atea convinti che questa sia la scelta che rende più liberi i figli...
che pensate?
quello che erroneamente si pensa è che sia giusto dare un'educazione religiosa per poi eventualmente tirarsene indietro e non viceversa.
perchè non si dice: io non do educazione religiosa a mio figlio poi da grande farà quello che vuole? perchè questo sembra un sacrilegio?
io sono d'accordo che se due genitori credono non possono non crescere il figlio senza (anche se non condivido), ma gente anche che non si reputa credente davvero preferisce comunque impartire un'educazione religiosa piuttosto che atea convinti che questa sia la scelta che rende più liberi i figli...
che pensate?
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"Che cos'ho in comune con gli ebrei? Non ho neppure niente in comune con me stesso"
F.Kafka
ros79- -----------
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Re: sull'educazione dei figli...
Bé, sono d'accordo.
Io ho una convinzione religiosa, ed è ovvio che la trasmetterò a mio figlio.
Chi non ha una convinzione, oppure è convinto dell'insensatezza delle religioni, è giusto trasmetta a suo figlio questi valori.
Chi invece è tutto un "Sì, vabbè. Lo battezzo, ma solo per far contenta la nonna che poi fa delle storie" secondo me sbaglia di grosso.
L'unica cosa che posso dire è che in entrambi i casi non è quasi mai facile da parte di un genitore accettare il "farà come gli pare".
Poi ognuno educhi i suoi figli come gli pare :)
Io ho una convinzione religiosa, ed è ovvio che la trasmetterò a mio figlio.
Chi non ha una convinzione, oppure è convinto dell'insensatezza delle religioni, è giusto trasmetta a suo figlio questi valori.
Chi invece è tutto un "Sì, vabbè. Lo battezzo, ma solo per far contenta la nonna che poi fa delle storie" secondo me sbaglia di grosso.
L'unica cosa che posso dire è che in entrambi i casi non è quasi mai facile da parte di un genitore accettare il "farà come gli pare".
Poi ognuno educhi i suoi figli come gli pare :)
AK- -----------
- Numero di messaggi : 866
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Re: sull'educazione dei figli...
Ros, con me sfondi una porta aperta lo sai.
Bisogna comunque dire che molti di quelli che vengono battezzati "così tanto per" alla fine come minimo si disinteressano della religione, nè noi possiamo sindacare sulle scelte che i genitori autonomamente fanno sull'educazione della propria prole.
Bisogna comunque dire che molti di quelli che vengono battezzati "così tanto per" alla fine come minimo si disinteressano della religione, nè noi possiamo sindacare sulle scelte che i genitori autonomamente fanno sull'educazione della propria prole.
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
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Re: sull'educazione dei figli...
ma infatti io non vado a sindacare, ma se a genitori credenti per modo dire perchè poi non praticano davvero nulla, gli dici che non insegni una religione a tuo figlio sembra una blasfemia...quello che non accetto è che l'educazione religiosa sia considerata come la migliore e poi possono cambiare idea... ma perchè non il contrario???davide ha scritto:Ros, con me sfondi una porta aperta lo sai.
Bisogna comunque dire che molti di quelli che vengono battezzati "così tanto per" alla fine come minimo si disinteressano della religione, nè noi possiamo sindacare sulle scelte che i genitori autonomamente fanno sull'educazione della propria prole.
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F.Kafka
ros79- -----------
- Numero di messaggi : 1139
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Re: sull'educazione dei figli...
ros79 ha scritto:ma se a genitori credenti per modo dire perchè poi non praticano davvero nulla, gli dici che non insegni una religione a tuo figlio sembra una blasfemia...
Non tutti, suvvia. Io di amici che hanno scelto di non battezzare i figli ne ho più d'uno.
AK- -----------
- Numero di messaggi : 866
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Re: sull'educazione dei figli...
Semplice condizionamento e abitudine. Sono d'accordo che sia un controsenso, ci mancherebbe.ros79 ha scritto:
ma infatti io non vado a sindacare, ma se a genitori credenti per modo dire perchè poi non praticano davvero nulla, gli dici che non insegni una religione a tuo figlio sembra una blasfemia...quello che non accetto è che l'educazione religiosa sia considerata come la migliore e poi possono cambiare idea... ma perchè non il contrario???
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
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Re: sull'educazione dei figli...
ros79 ha scritto:c'è una falsa convinzione nell'uomo occidentale ... quella di dire: io educo mio figlio col credere poi da grande farà quello che vuole.
quello che erroneamente si pensa è che sia giusto dare un'educazione religiosa per poi eventualmente tirarsene indietro e non viceversa.
perchè non si dice: io non do educazione religiosa a mio figlio poi da grande farà quello che vuole? perchè questo sembra un sacrilegio?
io sono d'accordo che se due genitori credono non possono non crescere il figlio senza (anche se non condivido), ma gente anche che non si reputa credente davvero preferisce comunque impartire un'educazione religiosa piuttosto che atea convinti che questa sia la scelta che rende più liberi i figli...
che pensate?
Io la penso esattamente come te, ma c'è chi pensa che una scelta del genere emarginerebbe un bambino dall'ambiente sociale (vedi mia moglie che non è neanche una gran credente, anzi).
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Non affermo niente; ma mi contento di credere che ci sono più cose possibili di quanto si pensi. Voltaire
capricorno- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
capricorno ha scritto:ma c'è chi pensa che una scelta del genere emarginerebbe un bambino dall'ambiente sociale (vedi mia moglie che non è neanche una gran credente, anzi).
Capisco tua moglie....purtroppo è la realtà, soprattutto nel nostro paese, dove anche nell'ambiente scolastico (che di regola dovrebbe essere laico) vengono imposti i precetti cattolici, e se poco poco ti azzardi a non far fare la comunione a tuo figlio o a dispensarlo dall'ora di religione perchè sei ateo o perchè credi in un altra religione, senza volerlo rischi di dispensarlo anche dal contesto sociale e dalle frequentazioni extrascolastiche...(parlo per esperienza personale)
Pertanto è giocoforza che la maggior parte dei non credenti si trovino costretti ad agire ipocritamente mandando i loro figli all'oratorio.
Ospite- Ospite
Re: sull'educazione dei figli...
A mr.flyk
Pertanto è giocoforza che la maggior parte dei
non credenti si trovino costretti ad agire ipocritamente mandando i
loro figli all'oratorio.
E' vero ed anche se non sembra, non solo nei piccoli centri, ma anche nei grandi centri è così.
Io oramai sono nonno e purtroppo bisogna sottostare a questi sciacalli (almeno fino a quando il bimbo avrà 12 / 13 anni.
Un mio ex collega diceva sempre: se ti occorrono informazioni su di una persona, non chiedere alle forze dell'ordine, ma vai dal prete sanno tutto e di tutti.
Pertanto è giocoforza che la maggior parte dei
non credenti si trovino costretti ad agire ipocritamente mandando i
loro figli all'oratorio.
E' vero ed anche se non sembra, non solo nei piccoli centri, ma anche nei grandi centri è così.
Io oramai sono nonno e purtroppo bisogna sottostare a questi sciacalli (almeno fino a quando il bimbo avrà 12 / 13 anni.
Un mio ex collega diceva sempre: se ti occorrono informazioni su di una persona, non chiedere alle forze dell'ordine, ma vai dal prete sanno tutto e di tutti.
mecca domenico- -----------
- Numero di messaggi : 1793
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Località : Avigliano (PZ)
Occupazione/Hobby : fai da te di tutto di più
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Re: sull'educazione dei figli...
Mmh, bel problema.
Non abbiamo battezzato nostro figlio semplicemente perchè ci sembrava una sciocchezza.
Ho sempre pensato che la religione sia una cosa che l'indiviuo eventualmente adotta da adulto, mi/ci sembrava invasivo l'imporgli il battesimo, oltrettutto di una religione a cui ne io ne mia moglie crediamo.
Abbiamo pensato anche alle conseguenze.
Devo dire che cominciano a farsi sentire: mio figlio sempre più spesso riferisce di piccoli dibattiti coi compagni di scuola (6-7 anni) che vertono su questo, o meglio, sull'esistenza di dio e soprattutto sulla punizione infernale che attende i non battezzati.
Gli ho fatto un piccolo paradigma secondo cui dio-religione paradiso-inferno è una cosa inventata dai re per prendere il grano ai contadini quando non avevano abbastanza soldati per costringerli con la forza.
Mio figlio quest'estate ha detto a suo nonno (mio padre), fervido credente:
"nonno, ti devo dire una cosa che forse ti offende, me la ha detta papà;
dio l'ha inventato il re per prendere il grano ai contadini."
Ne è nata una piccola questione.
Non so se sia più delicato incasinare un anziano pieno di strutture e sovrastrutture culturali nella sua ultima decade di vita, in cui è difficile rimettere tutto in discussione, o alla fine far indossare un abito a tuo figlio,
assolutamente inutile dal punto di vista "pratico" ma socialmente utile "perchè così fan tutti", fino a che non sia lui stesso, come io e mia moglie abbiamo fatto, da adulti, a liberarsene con la "coscienza" di un adulto.
Sono confuso
Non abbiamo battezzato nostro figlio semplicemente perchè ci sembrava una sciocchezza.
Ho sempre pensato che la religione sia una cosa che l'indiviuo eventualmente adotta da adulto, mi/ci sembrava invasivo l'imporgli il battesimo, oltrettutto di una religione a cui ne io ne mia moglie crediamo.
Abbiamo pensato anche alle conseguenze.
Devo dire che cominciano a farsi sentire: mio figlio sempre più spesso riferisce di piccoli dibattiti coi compagni di scuola (6-7 anni) che vertono su questo, o meglio, sull'esistenza di dio e soprattutto sulla punizione infernale che attende i non battezzati.
Gli ho fatto un piccolo paradigma secondo cui dio-religione paradiso-inferno è una cosa inventata dai re per prendere il grano ai contadini quando non avevano abbastanza soldati per costringerli con la forza.
Mio figlio quest'estate ha detto a suo nonno (mio padre), fervido credente:
"nonno, ti devo dire una cosa che forse ti offende, me la ha detta papà;
dio l'ha inventato il re per prendere il grano ai contadini."
Ne è nata una piccola questione.
Non so se sia più delicato incasinare un anziano pieno di strutture e sovrastrutture culturali nella sua ultima decade di vita, in cui è difficile rimettere tutto in discussione, o alla fine far indossare un abito a tuo figlio,
assolutamente inutile dal punto di vista "pratico" ma socialmente utile "perchè così fan tutti", fino a che non sia lui stesso, come io e mia moglie abbiamo fatto, da adulti, a liberarsene con la "coscienza" di un adulto.
Sono confuso
giamba- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
giamba ha scritto:Mmh, bel problema.
Non abbiamo battezzato nostro figlio semplicemente perchè ci sembrava una sciocchezza.
Ho sempre pensato che la religione sia una cosa che l'indiviuo eventualmente adotta da adulto, mi/ci sembrava invasivo l'imporgli il battesimo, oltrettutto di una religione a cui ne io ne mia moglie crediamo.
Abbiamo pensato anche alle conseguenze.
Devo dire che cominciano a farsi sentire: mio figlio sempre più spesso riferisce di piccoli dibattiti coi compagni di scuola (6-7 anni) che vertono su questo, o meglio, sull'esistenza di dio e soprattutto sulla punizione infernale che attende i non battezzati.
Gli ho fatto un piccolo paradigma secondo cui dio-religione paradiso-inferno è una cosa inventata dai re per prendere il grano ai contadini quando non avevano abbastanza soldati per costringerli con la forza.
Mio figlio quest'estate ha detto a suo nonno (mio padre), fervido credente:
"nonno, ti devo dire una cosa che forse ti offende, me la ha detta papà;
dio l'ha inventato il re per prendere il grano ai contadini."
Ne è nata una piccola questione.
Non so se sia più delicato incasinare un anziano pieno di strutture e sovrastrutture culturali nella sua ultima decade di vita, in cui è difficile rimettere tutto in discussione, o alla fine far indossare un abito a tuo figlio,
assolutamente inutile dal punto di vista "pratico" ma socialmente utile "perchè così fan tutti", fino a che non sia lui stesso, come io e mia moglie abbiamo fatto, da adulti, a liberarsene con la "coscienza" di un adulto.
Sono confuso
caro giamba...io credo che il bene di tuo figlio venga prima di ogni cosa e se tu secondo la tua filosofia di vita credi che non esista nulla o comunque che il cattolicesimo (visto che siamo in Italia) sia una sciocchezza, farglielo fare per il quieto vivere non mi sembra opportuno nè corretto nei suoi confronti. ci ho riflettuto anch'io su questa cosa quando mio figlio doveva ancora nascere quindi parlo in conseguenza di una riflessione già fatta,non do nulla per scontato tanto meno sentenzio giudizi assolutistici a priori.
abbiamo dei figli e dobbiamo educarli, ma l'educazione è soggettiva certo...ma almeno cerchiamo di essere coerenti con noi stessi, altrimenti se viviamo solo per il quieto vivere...siamo una massa di pecore (cosa che poi così distante non è ).
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F.Kafka
ros79- -----------
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Re: sull'educazione dei figli...
A giamba,
purtroppo anche di questi intoppi è fatta la vita.
Pensa che per mia madre (che da poco ha compiuto 89 anni), mettere il pane capovolto a tavola è sacrilegio in quanto per lei il pane è il corpo di cristo.
Adesso e dopo lunghe battaglie, se giro il pane non se la prende più (forse perchè attraverso i miei esempi le ho fatto capire che è tutta una questione di soldi e potere in mano ai preti).
A volte mio nipote (che fra non molto compie 6 anni), mi chiede di dio e gesù e la mia risposta è: aspetta qualche anno e dopo ne riparliamo con mamma e papà.
Quando l'uomo imparerà a farsi i c.... suoi, sarà sempre troppo tardi.
purtroppo anche di questi intoppi è fatta la vita.
Pensa che per mia madre (che da poco ha compiuto 89 anni), mettere il pane capovolto a tavola è sacrilegio in quanto per lei il pane è il corpo di cristo.
Adesso e dopo lunghe battaglie, se giro il pane non se la prende più (forse perchè attraverso i miei esempi le ho fatto capire che è tutta una questione di soldi e potere in mano ai preti).
A volte mio nipote (che fra non molto compie 6 anni), mi chiede di dio e gesù e la mia risposta è: aspetta qualche anno e dopo ne riparliamo con mamma e papà.
Quando l'uomo imparerà a farsi i c.... suoi, sarà sempre troppo tardi.
mecca domenico- -----------
- Numero di messaggi : 1793
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Re: sull'educazione dei figli...
Caro Giamba, ho un bambino di 7 mesi e mezzo. Dopo una giornata di discussioni ho convinto mia moglie che non era il caso di battezzarlo (lei è una dei tanti che crede esista qualcosa, ma cmq non una fervida religiosa). Le sue obiezioni erano molto simili (per non dire identiche) a quelle che hai riportato tu, che sono tutt'altro che prive di fondamento. Però. Se non iniziamo noi non credenti a spezzare questo conformismo, non cambierà mai nulla. Sta a noi genitori fornire ai nostri figli le risposte per quei piccoli confronti quotidiani che i nostri figli potrebbero trovarsi ad affrontare. Va anche detto che ci saranno sempre più bambini non battezzati nelle scuole, perchè appertenenti a religioni diverse.giamba ha scritto:Mmh, bel problema.
Non abbiamo battezzato nostro figlio semplicemente perchè ci sembrava una sciocchezza.
Ho sempre pensato che la religione sia una cosa che l'indiviuo eventualmente adotta da adulto, mi/ci sembrava invasivo l'imporgli il battesimo, oltrettutto di una religione a cui ne io ne mia moglie crediamo.
Abbiamo pensato anche alle conseguenze.
Devo dire che cominciano a farsi sentire: mio figlio sempre più spesso riferisce di piccoli dibattiti coi compagni di scuola (6-7 anni) che vertono su questo, o meglio, sull'esistenza di dio e soprattutto sulla punizione infernale che attende i non battezzati.
Gli ho fatto un piccolo paradigma secondo cui dio-religione paradiso-inferno è una cosa inventata dai re per prendere il grano ai contadini quando non avevano abbastanza soldati per costringerli con la forza.
Mio figlio quest'estate ha detto a suo nonno (mio padre), fervido credente:
"nonno, ti devo dire una cosa che forse ti offende, me la ha detta papà;
dio l'ha inventato il re per prendere il grano ai contadini."
Ne è nata una piccola questione.
Non so se sia più delicato incasinare un anziano pieno di strutture e sovrastrutture culturali nella sua ultima decade di vita, in cui è difficile rimettere tutto in discussione, o alla fine far indossare un abito a tuo figlio,
assolutamente inutile dal punto di vista "pratico" ma socialmente utile "perchè così fan tutti", fino a che non sia lui stesso, come io e mia moglie abbiamo fatto, da adulti, a liberarsene con la "coscienza" di un adulto.
Sono confuso
Io mi sono liberato delle superstizioni religiose da adulto, ed ora mi chiedo perchè i miei genitori, non religiosi, me le abbiano fatte inculcare. Penso che l'influenza del vaticacchio sulla vita politica e sociale del paese siano uno dei principali mali dell'Italia. E' necessario che i figli dei non credenti vengano educati all'apertura mentale ed alla critica, se vogliamo che le cose (anche solo lentamente) cambino.
davide- -------------
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Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: sull'educazione dei figli...
A Giamba,
è vero ed è un bel problema.
Ho mio nipote che il prossimo mese compie 6 anni ed ogni tanto mi chiede alcune informazioni sulla religione.
Non posso dirgli al cento per cento le mie ideee, anche perchè questo è un compito che spetta ai genitori.
I genitori attualmente non parlano con il bambino di religione e il bambino preferisce chiedere più a me in quanto si è creato un certo filing.
Gli porto soltanto esempi sulle contrapposizioni create dall'uomo tipo: il bene e il male; alto e basso; lungo corto; ecc. e sembra che funzioni in quanto sempre più raramente mi fa domande.
è vero ed è un bel problema.
Ho mio nipote che il prossimo mese compie 6 anni ed ogni tanto mi chiede alcune informazioni sulla religione.
Non posso dirgli al cento per cento le mie ideee, anche perchè questo è un compito che spetta ai genitori.
I genitori attualmente non parlano con il bambino di religione e il bambino preferisce chiedere più a me in quanto si è creato un certo filing.
Gli porto soltanto esempi sulle contrapposizioni create dall'uomo tipo: il bene e il male; alto e basso; lungo corto; ecc. e sembra che funzioni in quanto sempre più raramente mi fa domande.
mecca domenico- -----------
- Numero di messaggi : 1793
Età : 77
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Re: sull'educazione dei figli...
Penso che il problema più grosso sia quando i due neo genitori hanno orientamenti molto differenti.
In questi casi arrivare ad una mediazione la vedo alquanta dura.
In questi casi arrivare ad una mediazione la vedo alquanta dura.
maxsar- -----------
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Re: sull'educazione dei figli...
Certi fatti mi riportano all'attenzione il grande rischio.
Il rischio che anche io sto correndo e nel quale mi accorgo di inciampare, ovvero quello di dimenticarmi di come ero da ragazzo e quindi smettere di capire i miei ragazzi..
Per fortuna sono un immaturo, e ancora oggi a oltre quarant'anni assomiglio ancora ai miei vent'anni..
Per fortuna! perche' oggi il "grande" mi ha chiesto perche' sono felice che lui torna dalla scuola convitto di Spoleto, dove e' stato bocciato, nonostante i 7000 euro di retta annua e una saracca di bestemmie sparse lungo tutto l'anno...
I ragazzi hanno una visuale talmente stretta e riduttiva della vita, della loro vita!
Lui s'e' dimenticato di quando passavamo le nottate a camminare su e giu' per la casa, lui sul mio braccio e io a tenerlo in braccio, cercando di consolarlo per le coliche del latte..o per i denti che spuntano, o per la febbre che trasformava tutta la citta' in un una favola popolata da piccoli incubi, papere, rane, pterodattili volanti e bolle colorate..
Le favole che mi sono dovuto inventare, non conoscendone di pronte..di quando Cappuccetto rosso andava dalla nonna in motorino e scoppio' la guerra tra le rane rosse e le rane blu!
Che nottate..che favole e avventure in quelle nottate. Altro che i pirati dei caraibi..io Spugna e lui Capitan Uncino!
Ma a 16 anni lui non si ricorda piu' delle nostre avventure! ..ecco perche' si stupisce che non sono arrabbiato e che sono felice che torna a casa...
Io penso che e' piu' bello essere genitore che figlio..in cambio di quelle dimenticate, posso raccontargli delle nuove storie e delle nuove avventure..
Il rischio che anche io sto correndo e nel quale mi accorgo di inciampare, ovvero quello di dimenticarmi di come ero da ragazzo e quindi smettere di capire i miei ragazzi..
Per fortuna sono un immaturo, e ancora oggi a oltre quarant'anni assomiglio ancora ai miei vent'anni..
Per fortuna! perche' oggi il "grande" mi ha chiesto perche' sono felice che lui torna dalla scuola convitto di Spoleto, dove e' stato bocciato, nonostante i 7000 euro di retta annua e una saracca di bestemmie sparse lungo tutto l'anno...
I ragazzi hanno una visuale talmente stretta e riduttiva della vita, della loro vita!
Lui s'e' dimenticato di quando passavamo le nottate a camminare su e giu' per la casa, lui sul mio braccio e io a tenerlo in braccio, cercando di consolarlo per le coliche del latte..o per i denti che spuntano, o per la febbre che trasformava tutta la citta' in un una favola popolata da piccoli incubi, papere, rane, pterodattili volanti e bolle colorate..
Le favole che mi sono dovuto inventare, non conoscendone di pronte..di quando Cappuccetto rosso andava dalla nonna in motorino e scoppio' la guerra tra le rane rosse e le rane blu!
Che nottate..che favole e avventure in quelle nottate. Altro che i pirati dei caraibi..io Spugna e lui Capitan Uncino!
Ma a 16 anni lui non si ricorda piu' delle nostre avventure! ..ecco perche' si stupisce che non sono arrabbiato e che sono felice che torna a casa...
Io penso che e' piu' bello essere genitore che figlio..in cambio di quelle dimenticate, posso raccontargli delle nuove storie e delle nuove avventure..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: sull'educazione dei figli...
LE SBERLE SE DATE CON AMORE SONO EDUCATIVE
Secondo una pedagoga americana il ceffone del genitore: “Se dato a fin di bene è educativo, l’importante è che i bambini sentano che nasce dall’affetto e dal calore”. Ma in Gran Bretagna le associazioni dei genitori, sentite dal Daily Telegraph, lo contestano
Il mitico ceffone, che da parecchi decenni è stato bandito non solo dalla scuola ma anche dalle categorie educative domestiche, rientra dall’America con risultati, a detta di una ricercatrice, anche soddisfacenti.
La ricerca, fa sapere La Stampa, è stata pubblicata dal giornale americano “Parenting: Science and Practice”, ma la sua esternatrice tiene a sottolineare che la sberla va bene a patto che il ragazzo o la ragazza di sentano all’interno di un contesto familiare di amore e protezione. La sberla a caso, insomma, data dal genitore che vuole scaricare la propria tensione non va mai bene. Chi la riceve, ovviamente applicata con forza largamente simbolica, deve percepirla come punizione per una giusta ragione.
Miguelina German, la pedagogista che ha diretto lo studio è convinta che avere genitori reattivi sulla disciplina sia il segreto per dei figli felici ed equilibrati. Il clima generale di affetto fa sì che le relative rudezze delle punizioni siano assorbite senza problemi. La cosa principale, secondo lei è “la percezione del calore materno”.
In Gran Bretagna però le associazioni dei genitori, sentite dal Daily Telegraph, non sono per niente dell’idea. Secondo loro le sberle lasciano comunque nella psiche dei piccoli dei danni che possono anche essere di lungo termine.
Jeremy Todd, capo dell’associazione “Family Lives” dice: “Non sosterremo mai l’idea di usare le sberle. Pensiamo che ci siano modi molto migliori per comunicare con un bambino”. Il dibattito sberla sì sberla no va avanti da decenni con il no in netta prevalenza nella nostra società. Ma la German, ricercatrice alla scuola di medicina Albert Einstein di New York, smentisce la credenza “progressista” che le punizioni fisiche generino nell’età adulta comportamenti antisociali, fintanto che i ragazzi giudicano che arrivi “da un posto buono”. E’ la stessa conclusione di uno studio del 2009 dell’istituto per l’Educazione di Londra. childhood
Justine Roberts, fondatrice del sito “Mumsnet”, la rete della mamme, è contraria: “Ovviamente - dice - è meglio se la sberla viene da ”un posto buono” piuttosto che da “uno cattivo” ma la maggioranza degli iscritti a Mumsnet pensa che la violenza non vada mai usata”.
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=45120
Secondo una pedagoga americana il ceffone del genitore: “Se dato a fin di bene è educativo, l’importante è che i bambini sentano che nasce dall’affetto e dal calore”. Ma in Gran Bretagna le associazioni dei genitori, sentite dal Daily Telegraph, lo contestano
Il mitico ceffone, che da parecchi decenni è stato bandito non solo dalla scuola ma anche dalle categorie educative domestiche, rientra dall’America con risultati, a detta di una ricercatrice, anche soddisfacenti.
La ricerca, fa sapere La Stampa, è stata pubblicata dal giornale americano “Parenting: Science and Practice”, ma la sua esternatrice tiene a sottolineare che la sberla va bene a patto che il ragazzo o la ragazza di sentano all’interno di un contesto familiare di amore e protezione. La sberla a caso, insomma, data dal genitore che vuole scaricare la propria tensione non va mai bene. Chi la riceve, ovviamente applicata con forza largamente simbolica, deve percepirla come punizione per una giusta ragione.
Miguelina German, la pedagogista che ha diretto lo studio è convinta che avere genitori reattivi sulla disciplina sia il segreto per dei figli felici ed equilibrati. Il clima generale di affetto fa sì che le relative rudezze delle punizioni siano assorbite senza problemi. La cosa principale, secondo lei è “la percezione del calore materno”.
In Gran Bretagna però le associazioni dei genitori, sentite dal Daily Telegraph, non sono per niente dell’idea. Secondo loro le sberle lasciano comunque nella psiche dei piccoli dei danni che possono anche essere di lungo termine.
Jeremy Todd, capo dell’associazione “Family Lives” dice: “Non sosterremo mai l’idea di usare le sberle. Pensiamo che ci siano modi molto migliori per comunicare con un bambino”. Il dibattito sberla sì sberla no va avanti da decenni con il no in netta prevalenza nella nostra società. Ma la German, ricercatrice alla scuola di medicina Albert Einstein di New York, smentisce la credenza “progressista” che le punizioni fisiche generino nell’età adulta comportamenti antisociali, fintanto che i ragazzi giudicano che arrivi “da un posto buono”. E’ la stessa conclusione di uno studio del 2009 dell’istituto per l’Educazione di Londra. childhood
Justine Roberts, fondatrice del sito “Mumsnet”, la rete della mamme, è contraria: “Ovviamente - dice - è meglio se la sberla viene da ”un posto buono” piuttosto che da “uno cattivo” ma la maggioranza degli iscritti a Mumsnet pensa che la violenza non vada mai usata”.
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=45120
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Sono daccordissimo.
Almeno fino ad una certa eta' e' fondamentale mollare un paio di ceffoni sulle cosciotte grassoccie quando serve.
MAI in nessun'altra parte del corpo..viso, mani..o altro.
Io quando ho suonato i miei figli, raramente ma con molta scenografia, ho sempre mollato pacche sonore sulle cosce. Serve, anzi e' necessario.
Poi verso i sei sette anni non serve piu', oramai i rapporti di autorita' e indiscutibile ragione possono divenire discutibili...
Il problema come sempre non e' dei figli ma dei genitori. L'uso che si fa del ceffone.
Spessissimo si ricorre al ceffone quando non si ha la pazienza e la capacita' di imporsi in altri modi per ottenere qualcosa che non sempre e' giusto. I capricci infatti non sono sempre momenti di confusione e caos che travolgono il bambino, e li si che un paio di ceffoni di reset servono e sono anzi indispensabili, ma i capricci alle volte sono un sintomo di trascuratezza che emerge.
I bambini richiedono tempo e pazienza, se non l'ottengono partono per la tangente..alcuni li viziano pur tenerseli buoni e zitti oppure li pestano per la loro petulanza..
Fare figli e' un impegno, e ce ne si accorge quasi sempre dopo l'averli fatti...
Almeno fino ad una certa eta' e' fondamentale mollare un paio di ceffoni sulle cosciotte grassoccie quando serve.
MAI in nessun'altra parte del corpo..viso, mani..o altro.
Io quando ho suonato i miei figli, raramente ma con molta scenografia, ho sempre mollato pacche sonore sulle cosce. Serve, anzi e' necessario.
Poi verso i sei sette anni non serve piu', oramai i rapporti di autorita' e indiscutibile ragione possono divenire discutibili...
Il problema come sempre non e' dei figli ma dei genitori. L'uso che si fa del ceffone.
Spessissimo si ricorre al ceffone quando non si ha la pazienza e la capacita' di imporsi in altri modi per ottenere qualcosa che non sempre e' giusto. I capricci infatti non sono sempre momenti di confusione e caos che travolgono il bambino, e li si che un paio di ceffoni di reset servono e sono anzi indispensabili, ma i capricci alle volte sono un sintomo di trascuratezza che emerge.
I bambini richiedono tempo e pazienza, se non l'ottengono partono per la tangente..alcuni li viziano pur tenerseli buoni e zitti oppure li pestano per la loro petulanza..
Fare figli e' un impegno, e ce ne si accorge quasi sempre dopo l'averli fatti...
delfi68- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Dipende molto dal carattere del figlio, non sempre funziona, bisogna cercare di capire come funzionano i loro cervelli, perché molti difronte alla violenza non mollano ed è peggio.
___________________
dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Quoto.
Io, con tre figli, ho capito solo che attorno ai 4 anni i bambini sono molto disordinati e in preda a uno strano caos decisionale..se capitano delle crisi uno scapaccione serve a resettare un momentaccio e riportare la calma.
Tutto li. In qualunque altro caso e' certamente piu' proficuo e obbligatorio prima di tutto capire se siamo semplicemente distratti o altre cose affaccendati..e poi decidere di dedicare del TEMPO ai figli...
Il TEMPO. E' la chiave della serenita' di un figlio.. quando lo esigono si deve dare! E tutto s'aggiusta..
Io, con tre figli, ho capito solo che attorno ai 4 anni i bambini sono molto disordinati e in preda a uno strano caos decisionale..se capitano delle crisi uno scapaccione serve a resettare un momentaccio e riportare la calma.
Tutto li. In qualunque altro caso e' certamente piu' proficuo e obbligatorio prima di tutto capire se siamo semplicemente distratti o altre cose affaccendati..e poi decidere di dedicare del TEMPO ai figli...
Il TEMPO. E' la chiave della serenita' di un figlio.. quando lo esigono si deve dare! E tutto s'aggiusta..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: sull'educazione dei figli...
letto il titolo, sembrerebbe (cambiando i soggetti) da mettere in un thread di gusti sessuali.*Valerio* ha scritto:LE SBERLE SE DATE CON AMORE SONO EDUCATIVE
secondo me sono da evitare le esagerazioni.
in un clima amorevole vedo arduo dover ricorrere a coercizioni fisiche. si dovrebbe approfondire meglio la lettura dello studio, che da queste poche informazioni giunge a conclusioni che mi lasciano perplesso. non vorrei vi fosse una distorsione mediatica o una nell'impostazione dello studio, ci fossero degli interessi nel voler dimostrare a forza qualcosa.
però, d'altra parte, la trascuratezza, il lassismo, NON sono segnali di relazioni d'amore, ma di scarso interesse verso la prole. quindi le offese fisiche, in quelle situazioni si rispecchiano perfettamente in quelle psicologiche all'ordine del giorno in una relazione anaffettiva. sono un danno, ma che si somma solamente a quello di base, già presente.
quindi, secondo me, lo studio parla di un fatto che normalmente non accade nella situazione data.
ed accade come aggravante di un disagio più profondo, quando effettivamente accade.
mix- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
non avendo figli, rispono da figlia: se un adulto arriva a dare una
sberla al bambino significa che ha perso, non ha altri modi per
"vincere" e cerca il mezzo più facile.
mio padre ci gestiva in modo
assolutamente migliore rispetto a mia madre che ogni tanto qualche
sculacciata ce la dava (io e mio fratello ridevamo..! non ha mai concluso nulla...), a lui bastava
guardarci e filavamo va in silenzio.
la diffenza è stata nel suo approccio nei nostri confronti sin dall'inizio, pur essendo molto affettuoso, molto presente ecc...con lui non arrivavamo mai a fare certi capricci, perchè sapevamo che non avremmo avuto quello che volevamo.quindi con la mamma ci permettevamo di fare di tutto, con lui no.
sberla al bambino significa che ha perso, non ha altri modi per
"vincere" e cerca il mezzo più facile.
mio padre ci gestiva in modo
assolutamente migliore rispetto a mia madre che ogni tanto qualche
sculacciata ce la dava (io e mio fratello ridevamo..! non ha mai concluso nulla...), a lui bastava
guardarci e filavamo va in silenzio.
la diffenza è stata nel suo approccio nei nostri confronti sin dall'inizio, pur essendo molto affettuoso, molto presente ecc...con lui non arrivavamo mai a fare certi capricci, perchè sapevamo che non avremmo avuto quello che volevamo.quindi con la mamma ci permettevamo di fare di tutto, con lui no.
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Io una volta ho sculacciato mio figlio, era in un momento super capriccioso, io avevo potuto dargli poca attenzione quel giorno perche avevo una cosa molto importante da fare e lui ad un certo punto cominciò a fare tutte le cose che non deve fare, io a spiegargli e bla bla bla... Finche proprio quando ero tutta per lui forse era offeso e cominciò a correre da una porta all altra e a sbattersi contro... Mai aveva fatto così! Ho provato a prenderlo, a parlarci ecc ma niente, l ho preso e gl ho dato una mini sculacciata sul pannolino... Era cosi offeso che si è fermato di colpo, andò nel divano e stese lì un quarto d ora buono... Io mi sentivo male, non perchè pensavo di avergli fatto male ma perchè mi dispiaceva averlo umiliato ma se non facevo qualcosa son sicura che si sarebbe fatto male... Poi è venuto e m ha detto scusa mamma ti voio bene... E ci siamo abbracciati, gl ho spiegato bene che non deve farsi male e che io dovevo fare un altra cosa, altrimenti sarei stata con lui, son sicura che ha capito perche quella scena non l ha piu fatta...
Per il resto a lui basta che io lo guardo male o seria, lui all istante capisce che è meglio finirla, al limite gli dico... Mi sto seccando! E mi giro e lo ignoro, lui subito corre e vuole abbracciarmi.
Certe volte è un problema quando siamo in giro, che vuole togliere la manina magari mentre siamo per strada e correre in giro e non capisce dove passano le macchine... O al parco che vuole scavalcare il recinto e andare in strada... E li allora devo riprenderlo incontinuazione o distrarlo e andare anche io su scivoli ecc se non ci son altri bimbi, quando poi s intestardisce non c'è niente da fare, se c'è mio marito lo prendiamo e ce ne andiamo ma se son sola ogni tanto gl ho detto ' vedi che ti sculaccio!' ma serve a poco, è piu che altro perche son al limite io... Alla fine cmq m invento qualcosa... Tipo andiamo a prender un gelato o altro... Insomma ci vuole pazienza... Tanta. Ma vedo mamme che si siedono al parco a spettegolare e ai bambini gridano ' appena mi alzo te le do!' ' smettila che te le do ' e poi se non la smettono si alzano e danno dei bei sculaccioni.... Io non ci riuscirei, mi sentirei troppo in colpa... La piu bella che dicono sempre è ' se ti fai male te le do pure io cosi piangi meglio che si allargano i polmoni'... E tutto ciò perche non si vogliono alzare dalla panchina dove stanno spettegolando... Che cacchio li fanno a fare i figli???
Ho letto quello che ha scritto delfi, io in parte son d accordo, tipo mio marito la pensa come lui in linea di principio ma per fortuna con mio figlio, sarà perche ancora è piccolo, riusciamo a gestire il capriccio in altro modo... Anche se appunto in casi proprio estremi è capitato....
Per il resto a lui basta che io lo guardo male o seria, lui all istante capisce che è meglio finirla, al limite gli dico... Mi sto seccando! E mi giro e lo ignoro, lui subito corre e vuole abbracciarmi.
Certe volte è un problema quando siamo in giro, che vuole togliere la manina magari mentre siamo per strada e correre in giro e non capisce dove passano le macchine... O al parco che vuole scavalcare il recinto e andare in strada... E li allora devo riprenderlo incontinuazione o distrarlo e andare anche io su scivoli ecc se non ci son altri bimbi, quando poi s intestardisce non c'è niente da fare, se c'è mio marito lo prendiamo e ce ne andiamo ma se son sola ogni tanto gl ho detto ' vedi che ti sculaccio!' ma serve a poco, è piu che altro perche son al limite io... Alla fine cmq m invento qualcosa... Tipo andiamo a prender un gelato o altro... Insomma ci vuole pazienza... Tanta. Ma vedo mamme che si siedono al parco a spettegolare e ai bambini gridano ' appena mi alzo te le do!' ' smettila che te le do ' e poi se non la smettono si alzano e danno dei bei sculaccioni.... Io non ci riuscirei, mi sentirei troppo in colpa... La piu bella che dicono sempre è ' se ti fai male te le do pure io cosi piangi meglio che si allargano i polmoni'... E tutto ciò perche non si vogliono alzare dalla panchina dove stanno spettegolando... Che cacchio li fanno a fare i figli???
Ho letto quello che ha scritto delfi, io in parte son d accordo, tipo mio marito la pensa come lui in linea di principio ma per fortuna con mio figlio, sarà perche ancora è piccolo, riusciamo a gestire il capriccio in altro modo... Anche se appunto in casi proprio estremi è capitato....
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Il mio amante virtuale è un paperotto iperglutinico!
E il mio zito virtuale è fuxino!!
Lyallii- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
lupetta ha scritto:non avendo figli, rispono da figlia: se un adulto arriva a dare una
sberla al bambino significa che ha perso, non ha altri modi per
"vincere" e cerca il mezzo più facile.
mio padre ci gestiva in modo
assolutamente migliore rispetto a mia madre che ogni tanto qualche
sculacciata ce la dava (io e mio fratello ridevamo..! non ha mai concluso nulla...), a lui bastava
guardarci e filavamo va in silenzio.
la diffenza è stata nel suo approccio nei nostri confronti sin dall'inizio, pur essendo molto affettuoso, molto presente ecc...con lui non arrivavamo mai a fare certi capricci, perchè sapevamo che non avremmo avuto quello che volevamo.quindi con la mamma ci permettevamo di fare di tutto, con lui no.
la mia esperienza è la stessa e sono sostanzialmente contrario alle percosse,m anche se uno schiaffetto nelle parti morbide non lo vedo come violenza. quasi mai è comunque necessario, in particolare da parte del padre
___________________
fede ? no, grazie
gedeone- -----------
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Re: sull'educazione dei figli...
Perchè in particolare da parte del padre?
Perchè la madre in pratica di solito passa piu tempo con i figli dici?
Perchè la madre in pratica di solito passa piu tempo con i figli dici?
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Lyallii- -------------
- Numero di messaggi : 4699
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Re: sull'educazione dei figli...
Lyallii ha scritto:Perchè in particolare da parte del padre?
Perchè la madre in pratica di solito passa piu tempo con i figli dici?
perchè il figlio nei primi 3 anni ha più affinità con la madre e inevitabilente , tende a " temerla " di meno. E' anche una questione fisica, di tono della voce, di taglia corpporea.
Al pare basta una occhiata e quasi sempre ottiene lo scopo, la madre tende ad essere più apprensiva e più accogliente. Non c'è niente di male, ma il bambino sene accorge .
E' un qualcosa di animale, non per questo sbagliato.
Anzi
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fede ? no, grazie
gedeone- -----------
- Numero di messaggi : 1353
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Re: sull'educazione dei figli...
"Sculaccione educativo" e' l'ossimoro piu' ipocrita e imbecille che io abbia mai sentito. L'uso della violenza da parte di un genitore e' inaccettabile. Dovrebbe essere condannata sempre e comunque.
I nostri figli sono persone in grado di capire cio' che gli si spiega... la sberla, lo sculaccione, lo scappellotto sono solo un segno del fallimento dell'adulto nell'instaurare una comunicazione col bambino. O peggio ancora un modo per sfogare la propria rabbia/frustrazione.
Mia figlia e' una bambina molto disciplinata e rigorosa, sia a scuola che a casa non ha problemi di comportamento e generalmente rispetta le regole. Io e mio marito non abbiamo MAI alzato le mani su di lei, nemmeno per uno sculaccione "simbolico". La nostra "tattica" e' sempre stata quella di spiegare il perche' gli si imponeva una determinata regola. Se le regole non vengono rispettate al massimo e in casi di reiterazione del comportamento sbagliato si ricorre al castigo (tipo toglierle temporaneamente una cosa a cui tiene come puo' essere un giocattolo o un'uscita al parco, oppure farla stare in camera sua "a pensare" per una mezz'oretta). Funziona alla grande e la bambina capisce il perche' della punizione. Ora che e' piu' grande le diamo anche la possibilita' di controbattere e spiegare il motivo dei suoi comportamenti, si apre quindi un dibattito e molte controversie vengono risolte cosi. Sculacciare e dire "non si fa perche' lo dice la mamma" e' la peggior cosa a mio avviso, perche' non in un atteggiamento cosi non vi e' nulla di educativo, e' una semplice coercizione, magari comoda per il genitore al momento, ma a lungo termine porta il figlio a diventare o un succube o un ribelle, piu' che una persona equilibrata.
I nostri figli sono persone in grado di capire cio' che gli si spiega... la sberla, lo sculaccione, lo scappellotto sono solo un segno del fallimento dell'adulto nell'instaurare una comunicazione col bambino. O peggio ancora un modo per sfogare la propria rabbia/frustrazione.
Mia figlia e' una bambina molto disciplinata e rigorosa, sia a scuola che a casa non ha problemi di comportamento e generalmente rispetta le regole. Io e mio marito non abbiamo MAI alzato le mani su di lei, nemmeno per uno sculaccione "simbolico". La nostra "tattica" e' sempre stata quella di spiegare il perche' gli si imponeva una determinata regola. Se le regole non vengono rispettate al massimo e in casi di reiterazione del comportamento sbagliato si ricorre al castigo (tipo toglierle temporaneamente una cosa a cui tiene come puo' essere un giocattolo o un'uscita al parco, oppure farla stare in camera sua "a pensare" per una mezz'oretta). Funziona alla grande e la bambina capisce il perche' della punizione. Ora che e' piu' grande le diamo anche la possibilita' di controbattere e spiegare il motivo dei suoi comportamenti, si apre quindi un dibattito e molte controversie vengono risolte cosi. Sculacciare e dire "non si fa perche' lo dice la mamma" e' la peggior cosa a mio avviso, perche' non in un atteggiamento cosi non vi e' nulla di educativo, e' una semplice coercizione, magari comoda per il genitore al momento, ma a lungo termine porta il figlio a diventare o un succube o un ribelle, piu' che una persona equilibrata.
Sally- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Diva ha scritto:"Sculaccione educativo" e' l'ossimoro piu' ipocrita e imbecille che io abbia mai sentito. L'uso della violenza da parte di un genitore e' inaccettabile. Dovrebbe essere condannata sempre e comunque.
Non ho letto il resto.
E non lo leggerò.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: sull'educazione dei figli...
Rasputin ha scritto:
Non ho letto il resto.
E non lo leggerò.
Paura?
Massi', dai, una volta che mi metti un verde non vorrei mai che tu ci ripensassi!
Sally- -------------
- Numero di messaggi : 4876
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Re: sull'educazione dei figli...
Diva ha scritto:Rasputin ha scritto:
Non ho letto il resto.
E non lo leggerò.
Paura?
Massi', dai, una volta che mi metti un verde non vorrei mai che tu ci ripensassi!
Nono, mi pareva superfluo.
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Rasputin- ..............
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Re: sull'educazione dei figli...
Rasputin ha scritto:
Nono, mi pareva superfluo.
Ah, okay!
Sally- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
L'altro verde è mio, io però ho letto tutto!
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- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
da figlia verde anche da parte mia alla mia Diva!
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
15 aprile 2013
Die Schule.
Scritto da
Uriel Fanelli
Visto che trattare di politica attira troppi sbroccati, e qualcuno mi
chiede come funzioni la scuola pubblica qui in Germania, credo che
accontentero' la curiosita' di chi magari sta riflettendo di venire qui,
cosi' i farlocchi vanno a pascolare altrove.
Dunque, premetto una cosa: vivo ad Erkrath, che e' una cittadina nei
dintorni di Düsseldorf, ma appartiene al Kreis Mettman, cioe' e'
amministrativamente staccata dalla citta' circondariale. Un Kreis (in
NRW, LandKreis nel resto della Germania: http://it.wikipedia.org/wiki/Circondario_rurale_%28Germania%29 ) Lo dico perche' l'amministrazione locale e' non solo federale, ma anche fortemente incentrata sulle municipalita'.
Inoltre, come vedremo dopo, alcune cose che si riscontrano piu'
facilmente ad Erkrath perche' sono piu' "tedesche" si riscontrano meno
facilmente a Düsseldorf, che e' una citta' piu' cosmopolita.
La prima cosa e' che in ogni caso, e praticamente ovunque andiate,
l'amministrazione pubblica fa molta attenzione ai bambini ed alle
famiglie. Per dire, se siete sposati passate di fascia fiscale dalla 1
alla 3, che vi fa scendere di un 10% l'imposizione fiscale, lasciandovi
di fatto uno stipendio italiano in tasca, oltre a quello tedesco.
Inoltre, esiste un contributo statale, circa 180 euro/mese, per ogni
figlio, detto Kindergeld, che viene erogato ogni anni , per ogni figlio,
sino ai 18 anni.
Ma non e' una questione di soldi.
Il primo impatto viene quando andate al Bürgerbüro per fare il
cosiddetto "Anmeldung" , cioe' per registrarvi come residenti.
L'amministrazione pubblica tedesca e' tutta in rete, e anche la NRW ha
finito di integrarsi quest'anno, per cui non appena inserite i dati dei
vostri familiari nel sistema il Finanzamt inizia a fare tutte le sue
cose automatiche, e vi arrivano in automatico tutte le lettere, quella
per il kindergeld, e le lettere per la scuola.
In ogni caso, se vostra figlia non parla ancora tedesco, vi conviene
andare a parlare coi servizi sociali, ogni comune ha un ufficio dedicato
alla "gioventu'" . Il signore con cui abbiamo parlato ci ha preso tutti
i dati, ha verificato che esistessimo sul suo terminale, ed esistevamo
gia' perche' ci eravamo registrati in comune, e ci ha dato appuntamento
due giorni dopo.
Quando siamo andati li', in pratica ci ha detto che aveva fatto un giro
per tutte le scuole di Erkrath , almeno quelle nelle vicinanza di casa
nostra (poi vi spiego il perche') fino a trovarne una ove una maestra ,
di origini italiane, parlasse anche italiano, per minimizzare l'impatto.
Attenzioni alle quali, diciamo, non ero proprio abituato.
Le scuole terminano prestissimo le iscrizioni, ma se chiamano i servizi
sociali e' possibile avere la cosiddetta "ospitalita'" , ovvero
accolgono vostro figlio all'asilo per fargli terminare l'anno in modo
che impari il tedesco. Se volete il tempo pieno lo fanno, ma se avete un
reddito considerato alto ad Erkrath pagate un contributo, circa 2 euro
al giorno. Chi guadagna meno non paga.
A quel punto si e' messo contemporaneamente in moto la macchina
amministrativa, che inesorabilmente significa ricevere anche una
chiamata dalla preside di una scuola elementare , dalla quale inizierete
il viaggio verso l'iscrizione della pargola.
Trattandosi di un caso particolare , cioe' di bambina che non parla
ancora tedesco all'arrivo in Germania ,la preside vuole parlare coi
genitori, e fare qualche piccolo test alla bambina. Poi vi spieghera'
che metodi usano a scuola (Normale, Montessori, Steineriano),
spiegandovi che secondo lei il Montessori e Lo Steiner non sono adatti
se la bambina non sa ancora la lingua. E vi invita a seguire una
lezione per capire come sia la scuola.
Ma andiamo alle scuole materne, per gli ultimi mesi di quest'anno.
La cosa che vi impressiona subito e' che le maestre non stanno tanto a
contatto coi bambini come da noi. E che quando escono per venire con
voi le classi stanno in silenzio.
In generale, confrontate con le materne italiane, l'obiettivo e' di
rendere autonomi i bambini. Autonomi perche', essenzialmente, sin dalla
prima elementare inizieranno ad andare a scuola da soli, a piedi, cosa
considerata normale nelle cittadine piccole come Erkrath (circa 50.000
abitanti), meno comune nelle grandi citta', ma tollerato solo in caso di
grandi distanze.
Le maestre non stanno incollate ai bambini a giocarci come fanno in
Italia, ma si limitano a dare loro delle cose da fare e poi
lasciargliele fare in autonomia, mettendosi in posizione strategica e
osservandoli (in caso di problemi intervengono rapidamente) ma
essenzialmente lo scopo principale delle materne sembra quello di
rendere autonomi i bambini.
Questa cosa dell'autonomia e' fortissima: prima di ogni pasto i bambini
vanno a prendere da soli il loro piattino e le loro posate, poi si
mettono in fila e si fanno servire. Alla fine del pranzo, ognuno prende
il suo piattino e le sue posate e va a lavarlsele. (poi ovviamente le
rilavano in cucina con la lavastoviglie) Tutto questo serve a renderli
autonomi. Poi vanno a lavarsi i denti da se', perche' dovete dargli
spazzolini e tutto un armadietto di cose, e anche nello spogliarsi e
rimettere le cose in borsa e rivestirsi non ricevono nessun aiuto, al
massimo la prima o seconda volta. Le maestre d'asilo italiane che
soffiano il naso ai bambini ve le sognate: la prima volta lo fanno, la
seconda la fanno, la terza fanno vedere al bimbo dove sono i fazzoletti.
Anche nel fargli fare dei lavoretti, non spingono tanto sulla qualita'
del lavoro, quanto sul fatto che lo eseguano senza intervento o
supervisione, gli viene spiegato all'inizio e poi devono fare da soli.
Altra cosa che colpisce e' che all'uscita le maestre si mettono in fila a
fianco della porta e i bambini passano e danno loro la mano salutandole
prima di uscire.
La mamma italiana, gia' preoccupata all'idea di mollare la pargola
seienne per le strade di Erkrath non sa che per circa un mese prima
dall'apertura delle scuole le strade della citta' verranno bersagliate
di cartelli con "attenzione, tra un mese/una settimana/dieci giorni
aprono le scuole", e che in quel periodo tre tipi di polizia sono
sguinzagliati per le strade e se provate a fare un KM oltre i limiti vi
si mangiano la vita. E se guidate la macchina fate attenzione, perche'
non si passa se sulle striscie c'e' qualcuno, anche se e' sulla corsia
opposta e davanti a voi c'e' libero: si passa solo a striscie pedonali
LIBERE. Per tutto l'anno magari qualche scappatella ve la lasciano
passare, prima dell'apertura delle scuole e' meglio di no.
Allo stesso modo, la mamma apprensiva italiana e' preoccupata dal fatto
che la loro ora d'aria sia quotidiana, anche se nevica (anzi meglio,
giocano con la neve e possono anche avere il loro slittino!) e ci sono
-12 gradi. Quindi, se nevica, non e' che mettete le scarpe di sempre e
l'accompagnate in auto: scarponi da neve e giacca, perche' poi stara' la
sua ora/oraemmezza a giocare in cortile. Solo la pioggia rompe la
regola, ma neve e gelo sono considerati cose che irrobustiscono, fanno
benone e non c'e' niente di male se i bambini giocano fuori.
Sul piano dei programmi, credo che sia un problema di budget. Le scuole
ad Erkrath hanno dei budget abbastanza alti se paragonate alle scuole
emiliane (da dove veniva mia figlia) e sono molto piu' attrezzate sia
come giochi che come attivita'.
In Italia tutto si fa low budget, quindi quando i vostri figli arrivano
sembrano Michelangelo in mezzo ai graffiti di Neanderthal (1): hanno
praticamente sempre e solo disegnato e scritto su fogli di carta.
L'euforia di essere dei genii dell'arte perche' italiani vi passa subito
quando scoprite che pero' loro avevano l'aula di musica e di danza e
che hanno avuto una educazione musicale per cui sanno gia' usare le
percussioni e alcuni strumenti didattici. Poi vi passa ancora di piu'
quando scoprite che loro costruiscono un sacco di cose con materiali
vari, che per motivi di budget in italia si fa molto meno. E che hanno
iniziato a fare sport in una palestra.
Insomma, ci sono pro e contro.
In generale la mamma apprensiva italiana deve trovare il modo di farsi
una ragione di una cosa: le materne per i tedeschi servono
principalmente a staccare i bambini dalle mamme e ad iniziarli al
concetto di autonomia.
L'iscrizione alle elementari, dette Grundschule, e' un altro paio di
maniche. Perche' qui le dovete scegliere. E per scegliere significa che
dovete visitarle, cercare quella giusta, e cosi' via.
La Grundschule ha 4 classi in tutta la Germania, tranne nel Brandeburgo e
a Berlino, dove ne ha 6, e questo vi ricorda che il sistema e'
federale: quello che vi racconto vale ad Erkrath , sicuramente nella
provincia di Mettmann, probabilmente in NRW, ma non vi garantisco nulla
se siete altrove.
Potete scegliere scuole private o scuole pubbliche, e la prima scelta e'
tra quelle religiose - ma di proprieta' dello stato - quelle religiose
ma private (che vi richiederanno di indicare la religione nella
LohnSteuerKarte, cosi' pagate quasi l'8% sul lordo alla chiesa di
appartenenza) , mentre per le scuole di proprieta' dello stato , anche
se di ispirazione cattolica o evangelica, non dovete pagare, e ci
trovate gente di tutte le religioni.
La prima scuola che abbiamo visto praticava il metodo Montessori, che ci
e' stato sconsigliato per via della lingua. Idem per la scuola
Steineriana: potevano prenderla, ma ci hanno consigliato di non farlo
(anche se gli conveniva).
A quel punto, se avete una bambina diversa perche' straniera, la nostra
preside, Frau Bergmann, ci ha invitati per un caffe' e dopo averci
chiesto chi siamo, da dove veniamo, ha fatto una specie di test di
intelligenza alla bambina, con alcune verifiche , roba che non
richiedeva il tedesco per essere eseguita. Detto questo, la bambina fa
una specie di preiscrizione e da quel momento si scatena lo stato.
La preside prima telefonera' alle materne chiedendo se secondo loro la
pargola ce la fara' ad imparare il tedesco entro settembre. Poi ci ha
consigliato quindi un tempo pieno , perche' il pomeriggio nel tempo
pieno in pratica restano in classe con dei tutori specifici (a seconda
delle debolezze , tutti quelli deboli in matematica vanno a fare i
compiti con un tutore, quelli deboli in tedesco con una ltro, etc).
Questo servizio pero' costa, a seconda della fascia di reddito, io pago
tariffa piena, cioe' 4 euro al giorno per prolungare la scuola sino alle
17 e per la mensa.
In background, si scatena la macchina infernale delle visite mediche. Lo
stato sa chi siete e che siete iscritti ad una scuola, che dipende da
un pediatra pubblico che vi chiamera' per la prima di un tot ti visite,
chiamate U1, U2, U3...... quando vostra figlia andra' a scuola, sapranno
TUTTO di lei, e non esiste che un bambino sia a scuola senza che i prof
sappiano di un suo problema fisico.
Venite poi invitati , insieme agli altri genitori che vogliano farlo, ad
una specie di visita di osservazione nella quale vi fanno osservare una
classe (ove non c'e' vostra figlia) e i metodi di insegnamento e di
disciplina: per trovare la scuola giusta avete avuto gia' tre o quattro
appuntamento (Steineriana, Montessoriana, etc) e se non vi piace andate
avanti sino a quando non ne trovate una che vada bene : insomma, dovete
essere convinti e dovete occuparvi del futuro dei vostri figli. Lo stato
c'e', si sente, ma ci dovete mettere il becco voi.
Anche alle elementari l'autonomia e' comunque essenziale e tra gli
obiettivi fondamentali, e devo dire che fa un pochino impressione vedere
i bambini che escono da scuola e si sparpagliano per le strade da soli,
tornando a casa per i cavoli loro, sin dai sei anni. Ovviamente siete
liberi di portarceli in auto, ma vi vedrete guardare storti, e qualche
psicologo andra' di tanto in tanto a verificare che non stiate tirando
su un/una deficente mammone/a.
Insomma, questo e' stato il nostro impatto con il sistema scolastico tedesco. Ah, si.
Ci sono anche scuole italiane o scuole islamiche o greche o turche dove i
bambini "si tengono le tradizioni e la lingua". Sembrano belle cose, ma
state condannando a morte i bambini stessi. Arrivati alla nona classe
infatti verranno selezionati a seconda della bravura, e solo chi parla
un ottimo tedesco potra' accedere ai gymnasium, che sono l'unica porta
per accedere alle universita' statali, quelle buone. Per gli altri ci
sono le universita' aperte, ma non sono decisamente la stessa cosa, vedi
alla voce Cepu.
Quindi, se pensate di mandare i vostri figli in una scuola del genere,
effettivamente gli togliete lo stress iniziale di imparare in fretta una
lingua, ma in compenso gli ragalate una vita sa sottoproletariato
locale. Senza conoscere bene la lingua non arrivate da nessuna parte, e
la lingua della Germania e' il tedesco, e solo il tedesco. Le scuole
tedesche sono una fabbrica di tedeschi, il che significa che se
fabbricate un italotedesco, rischiate di finire tra gli scarti di
produzione.
E' duro spiegarla cosi', ma ad alcuni il concetto di "e' inutile avere
ragione se non sai difendere le tue ragioni" risulta incomprensibile.
Uriel
Die Schule.
Scritto da
Uriel Fanelli
Visto che trattare di politica attira troppi sbroccati, e qualcuno mi
chiede come funzioni la scuola pubblica qui in Germania, credo che
accontentero' la curiosita' di chi magari sta riflettendo di venire qui,
cosi' i farlocchi vanno a pascolare altrove.
Dunque, premetto una cosa: vivo ad Erkrath, che e' una cittadina nei
dintorni di Düsseldorf, ma appartiene al Kreis Mettman, cioe' e'
amministrativamente staccata dalla citta' circondariale. Un Kreis (in
NRW, LandKreis nel resto della Germania: http://it.wikipedia.org/wiki/Circondario_rurale_%28Germania%29 ) Lo dico perche' l'amministrazione locale e' non solo federale, ma anche fortemente incentrata sulle municipalita'.
Inoltre, come vedremo dopo, alcune cose che si riscontrano piu'
facilmente ad Erkrath perche' sono piu' "tedesche" si riscontrano meno
facilmente a Düsseldorf, che e' una citta' piu' cosmopolita.
La prima cosa e' che in ogni caso, e praticamente ovunque andiate,
l'amministrazione pubblica fa molta attenzione ai bambini ed alle
famiglie. Per dire, se siete sposati passate di fascia fiscale dalla 1
alla 3, che vi fa scendere di un 10% l'imposizione fiscale, lasciandovi
di fatto uno stipendio italiano in tasca, oltre a quello tedesco.
Inoltre, esiste un contributo statale, circa 180 euro/mese, per ogni
figlio, detto Kindergeld, che viene erogato ogni anni , per ogni figlio,
sino ai 18 anni.
Ma non e' una questione di soldi.
Il primo impatto viene quando andate al Bürgerbüro per fare il
cosiddetto "Anmeldung" , cioe' per registrarvi come residenti.
L'amministrazione pubblica tedesca e' tutta in rete, e anche la NRW ha
finito di integrarsi quest'anno, per cui non appena inserite i dati dei
vostri familiari nel sistema il Finanzamt inizia a fare tutte le sue
cose automatiche, e vi arrivano in automatico tutte le lettere, quella
per il kindergeld, e le lettere per la scuola.
In ogni caso, se vostra figlia non parla ancora tedesco, vi conviene
andare a parlare coi servizi sociali, ogni comune ha un ufficio dedicato
alla "gioventu'" . Il signore con cui abbiamo parlato ci ha preso tutti
i dati, ha verificato che esistessimo sul suo terminale, ed esistevamo
gia' perche' ci eravamo registrati in comune, e ci ha dato appuntamento
due giorni dopo.
Quando siamo andati li', in pratica ci ha detto che aveva fatto un giro
per tutte le scuole di Erkrath , almeno quelle nelle vicinanza di casa
nostra (poi vi spiego il perche') fino a trovarne una ove una maestra ,
di origini italiane, parlasse anche italiano, per minimizzare l'impatto.
Attenzioni alle quali, diciamo, non ero proprio abituato.
Le scuole terminano prestissimo le iscrizioni, ma se chiamano i servizi
sociali e' possibile avere la cosiddetta "ospitalita'" , ovvero
accolgono vostro figlio all'asilo per fargli terminare l'anno in modo
che impari il tedesco. Se volete il tempo pieno lo fanno, ma se avete un
reddito considerato alto ad Erkrath pagate un contributo, circa 2 euro
al giorno. Chi guadagna meno non paga.
A quel punto si e' messo contemporaneamente in moto la macchina
amministrativa, che inesorabilmente significa ricevere anche una
chiamata dalla preside di una scuola elementare , dalla quale inizierete
il viaggio verso l'iscrizione della pargola.
Trattandosi di un caso particolare , cioe' di bambina che non parla
ancora tedesco all'arrivo in Germania ,la preside vuole parlare coi
genitori, e fare qualche piccolo test alla bambina. Poi vi spieghera'
che metodi usano a scuola (Normale, Montessori, Steineriano),
spiegandovi che secondo lei il Montessori e Lo Steiner non sono adatti
se la bambina non sa ancora la lingua. E vi invita a seguire una
lezione per capire come sia la scuola.
Ma andiamo alle scuole materne, per gli ultimi mesi di quest'anno.
La cosa che vi impressiona subito e' che le maestre non stanno tanto a
contatto coi bambini come da noi. E che quando escono per venire con
voi le classi stanno in silenzio.
In generale, confrontate con le materne italiane, l'obiettivo e' di
rendere autonomi i bambini. Autonomi perche', essenzialmente, sin dalla
prima elementare inizieranno ad andare a scuola da soli, a piedi, cosa
considerata normale nelle cittadine piccole come Erkrath (circa 50.000
abitanti), meno comune nelle grandi citta', ma tollerato solo in caso di
grandi distanze.
Le maestre non stanno incollate ai bambini a giocarci come fanno in
Italia, ma si limitano a dare loro delle cose da fare e poi
lasciargliele fare in autonomia, mettendosi in posizione strategica e
osservandoli (in caso di problemi intervengono rapidamente) ma
essenzialmente lo scopo principale delle materne sembra quello di
rendere autonomi i bambini.
Questa cosa dell'autonomia e' fortissima: prima di ogni pasto i bambini
vanno a prendere da soli il loro piattino e le loro posate, poi si
mettono in fila e si fanno servire. Alla fine del pranzo, ognuno prende
il suo piattino e le sue posate e va a lavarlsele. (poi ovviamente le
rilavano in cucina con la lavastoviglie) Tutto questo serve a renderli
autonomi. Poi vanno a lavarsi i denti da se', perche' dovete dargli
spazzolini e tutto un armadietto di cose, e anche nello spogliarsi e
rimettere le cose in borsa e rivestirsi non ricevono nessun aiuto, al
massimo la prima o seconda volta. Le maestre d'asilo italiane che
soffiano il naso ai bambini ve le sognate: la prima volta lo fanno, la
seconda la fanno, la terza fanno vedere al bimbo dove sono i fazzoletti.
Anche nel fargli fare dei lavoretti, non spingono tanto sulla qualita'
del lavoro, quanto sul fatto che lo eseguano senza intervento o
supervisione, gli viene spiegato all'inizio e poi devono fare da soli.
Altra cosa che colpisce e' che all'uscita le maestre si mettono in fila a
fianco della porta e i bambini passano e danno loro la mano salutandole
prima di uscire.
La mamma italiana, gia' preoccupata all'idea di mollare la pargola
seienne per le strade di Erkrath non sa che per circa un mese prima
dall'apertura delle scuole le strade della citta' verranno bersagliate
di cartelli con "attenzione, tra un mese/una settimana/dieci giorni
aprono le scuole", e che in quel periodo tre tipi di polizia sono
sguinzagliati per le strade e se provate a fare un KM oltre i limiti vi
si mangiano la vita. E se guidate la macchina fate attenzione, perche'
non si passa se sulle striscie c'e' qualcuno, anche se e' sulla corsia
opposta e davanti a voi c'e' libero: si passa solo a striscie pedonali
LIBERE. Per tutto l'anno magari qualche scappatella ve la lasciano
passare, prima dell'apertura delle scuole e' meglio di no.
Allo stesso modo, la mamma apprensiva italiana e' preoccupata dal fatto
che la loro ora d'aria sia quotidiana, anche se nevica (anzi meglio,
giocano con la neve e possono anche avere il loro slittino!) e ci sono
-12 gradi. Quindi, se nevica, non e' che mettete le scarpe di sempre e
l'accompagnate in auto: scarponi da neve e giacca, perche' poi stara' la
sua ora/oraemmezza a giocare in cortile. Solo la pioggia rompe la
regola, ma neve e gelo sono considerati cose che irrobustiscono, fanno
benone e non c'e' niente di male se i bambini giocano fuori.
Sul piano dei programmi, credo che sia un problema di budget. Le scuole
ad Erkrath hanno dei budget abbastanza alti se paragonate alle scuole
emiliane (da dove veniva mia figlia) e sono molto piu' attrezzate sia
come giochi che come attivita'.
In Italia tutto si fa low budget, quindi quando i vostri figli arrivano
sembrano Michelangelo in mezzo ai graffiti di Neanderthal (1): hanno
praticamente sempre e solo disegnato e scritto su fogli di carta.
L'euforia di essere dei genii dell'arte perche' italiani vi passa subito
quando scoprite che pero' loro avevano l'aula di musica e di danza e
che hanno avuto una educazione musicale per cui sanno gia' usare le
percussioni e alcuni strumenti didattici. Poi vi passa ancora di piu'
quando scoprite che loro costruiscono un sacco di cose con materiali
vari, che per motivi di budget in italia si fa molto meno. E che hanno
iniziato a fare sport in una palestra.
Insomma, ci sono pro e contro.
In generale la mamma apprensiva italiana deve trovare il modo di farsi
una ragione di una cosa: le materne per i tedeschi servono
principalmente a staccare i bambini dalle mamme e ad iniziarli al
concetto di autonomia.
L'iscrizione alle elementari, dette Grundschule, e' un altro paio di
maniche. Perche' qui le dovete scegliere. E per scegliere significa che
dovete visitarle, cercare quella giusta, e cosi' via.
La Grundschule ha 4 classi in tutta la Germania, tranne nel Brandeburgo e
a Berlino, dove ne ha 6, e questo vi ricorda che il sistema e'
federale: quello che vi racconto vale ad Erkrath , sicuramente nella
provincia di Mettmann, probabilmente in NRW, ma non vi garantisco nulla
se siete altrove.
Potete scegliere scuole private o scuole pubbliche, e la prima scelta e'
tra quelle religiose - ma di proprieta' dello stato - quelle religiose
ma private (che vi richiederanno di indicare la religione nella
LohnSteuerKarte, cosi' pagate quasi l'8% sul lordo alla chiesa di
appartenenza) , mentre per le scuole di proprieta' dello stato , anche
se di ispirazione cattolica o evangelica, non dovete pagare, e ci
trovate gente di tutte le religioni.
La prima scuola che abbiamo visto praticava il metodo Montessori, che ci
e' stato sconsigliato per via della lingua. Idem per la scuola
Steineriana: potevano prenderla, ma ci hanno consigliato di non farlo
(anche se gli conveniva).
A quel punto, se avete una bambina diversa perche' straniera, la nostra
preside, Frau Bergmann, ci ha invitati per un caffe' e dopo averci
chiesto chi siamo, da dove veniamo, ha fatto una specie di test di
intelligenza alla bambina, con alcune verifiche , roba che non
richiedeva il tedesco per essere eseguita. Detto questo, la bambina fa
una specie di preiscrizione e da quel momento si scatena lo stato.
La preside prima telefonera' alle materne chiedendo se secondo loro la
pargola ce la fara' ad imparare il tedesco entro settembre. Poi ci ha
consigliato quindi un tempo pieno , perche' il pomeriggio nel tempo
pieno in pratica restano in classe con dei tutori specifici (a seconda
delle debolezze , tutti quelli deboli in matematica vanno a fare i
compiti con un tutore, quelli deboli in tedesco con una ltro, etc).
Questo servizio pero' costa, a seconda della fascia di reddito, io pago
tariffa piena, cioe' 4 euro al giorno per prolungare la scuola sino alle
17 e per la mensa.
In background, si scatena la macchina infernale delle visite mediche. Lo
stato sa chi siete e che siete iscritti ad una scuola, che dipende da
un pediatra pubblico che vi chiamera' per la prima di un tot ti visite,
chiamate U1, U2, U3...... quando vostra figlia andra' a scuola, sapranno
TUTTO di lei, e non esiste che un bambino sia a scuola senza che i prof
sappiano di un suo problema fisico.
Venite poi invitati , insieme agli altri genitori che vogliano farlo, ad
una specie di visita di osservazione nella quale vi fanno osservare una
classe (ove non c'e' vostra figlia) e i metodi di insegnamento e di
disciplina: per trovare la scuola giusta avete avuto gia' tre o quattro
appuntamento (Steineriana, Montessoriana, etc) e se non vi piace andate
avanti sino a quando non ne trovate una che vada bene : insomma, dovete
essere convinti e dovete occuparvi del futuro dei vostri figli. Lo stato
c'e', si sente, ma ci dovete mettere il becco voi.
Anche alle elementari l'autonomia e' comunque essenziale e tra gli
obiettivi fondamentali, e devo dire che fa un pochino impressione vedere
i bambini che escono da scuola e si sparpagliano per le strade da soli,
tornando a casa per i cavoli loro, sin dai sei anni. Ovviamente siete
liberi di portarceli in auto, ma vi vedrete guardare storti, e qualche
psicologo andra' di tanto in tanto a verificare che non stiate tirando
su un/una deficente mammone/a.
Insomma, questo e' stato il nostro impatto con il sistema scolastico tedesco. Ah, si.
Ci sono anche scuole italiane o scuole islamiche o greche o turche dove i
bambini "si tengono le tradizioni e la lingua". Sembrano belle cose, ma
state condannando a morte i bambini stessi. Arrivati alla nona classe
infatti verranno selezionati a seconda della bravura, e solo chi parla
un ottimo tedesco potra' accedere ai gymnasium, che sono l'unica porta
per accedere alle universita' statali, quelle buone. Per gli altri ci
sono le universita' aperte, ma non sono decisamente la stessa cosa, vedi
alla voce Cepu.
Quindi, se pensate di mandare i vostri figli in una scuola del genere,
effettivamente gli togliete lo stress iniziale di imparare in fretta una
lingua, ma in compenso gli ragalate una vita sa sottoproletariato
locale. Senza conoscere bene la lingua non arrivate da nessuna parte, e
la lingua della Germania e' il tedesco, e solo il tedesco. Le scuole
tedesche sono una fabbrica di tedeschi, il che significa che se
fabbricate un italotedesco, rischiate di finire tra gli scarti di
produzione.
E' duro spiegarla cosi', ma ad alcuni il concetto di "e' inutile avere
ragione se non sai difendere le tue ragioni" risulta incomprensibile.
Uriel
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fede ? no, grazie
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Re: sull'educazione dei figli...
Confermo tutto. Ancora adesso ho animate discussioni con mia madre perché mia figlia (13) non parla italiano, non riesco a farle capire che fuori dall'Italia è una lingua pressoché inutile.
Va al liceo (Gymnasium), sua madre ed io l'abbiamo convinta ad iscriversi ad inglese e latino (Porta aperta per una seconda lingua)
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: sull'educazione dei figli...
mi fa piacere che confermi, perchè non mi so spiegare il perchè di tutto questo mammismo da noi. e dire che io da bambino andavo a scuola da solo
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fede ? no, grazie
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Re: sull'educazione dei figli...
Non lo so come mai del mammismo... Boh io son molto apprensiva lo ammetto... Ma lo so e cerco di non esserlo, di non mammarlo come si dice da me!
A settembre andrà all asilo, io son contenta ma mi mancherà... Ma è un problema mio, non suo, quando lo porto al parco o dai suoi cugini piu piccoli io sto spesso in disparte, come a casa mia, lui gioca e mi cerca poco, se mi allontano non gli fa ne caldo e ne freddo, a volte vorrei condividere di piu, giocarci sempre ecc ma devo perforza dargli il suo spazio, lui è molto indipendente... Ma a me manca anche solo quando esce due ore per andare a giocare... Ma non lo faccio notare troppo, ogni tanto mio marito mi riprende su qualcosa e so che fa bene, tipo appena torna lo prendo, lo abbraccio e bacio come se fosse stato via un paio di giorni e non un paio di ore... Infatti ora ci faccio molta piu attenzione a Queste piccole cose.
Forse ecco altre mamme provano i miei stessi sentimenti e non provano nemmeno a limitarsi, per questo ci son molti mammoni...
A settembre andrà all asilo, io son contenta ma mi mancherà... Ma è un problema mio, non suo, quando lo porto al parco o dai suoi cugini piu piccoli io sto spesso in disparte, come a casa mia, lui gioca e mi cerca poco, se mi allontano non gli fa ne caldo e ne freddo, a volte vorrei condividere di piu, giocarci sempre ecc ma devo perforza dargli il suo spazio, lui è molto indipendente... Ma a me manca anche solo quando esce due ore per andare a giocare... Ma non lo faccio notare troppo, ogni tanto mio marito mi riprende su qualcosa e so che fa bene, tipo appena torna lo prendo, lo abbraccio e bacio come se fosse stato via un paio di giorni e non un paio di ore... Infatti ora ci faccio molta piu attenzione a Queste piccole cose.
Forse ecco altre mamme provano i miei stessi sentimenti e non provano nemmeno a limitarsi, per questo ci son molti mammoni...
Lyallii- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
donne, occhio a come educate e crescete i figli maschi!
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
lupetta ha scritto:donne, occhio a come educate e crescete i figli maschi!
già
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fede ? no, grazie
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Re: sull'educazione dei figli...
sono le donne che insegnano ai maschi come devono essere trattate.
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
lupetta ha scritto:sono le donne che insegnano ai maschi come devono essere trattate.
vero. anche con l'esempio
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fede ? no, grazie
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Re: sull'educazione dei figli...
lupetta ha scritto:sono le donne che insegnano ai maschi come devono essere trattate.
Esatto. È cosí che si sviluppano i machos galanti di merda.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Re: sull'educazione dei figli...
Cioè cosa dovrei insegnare a mio figlio??
Per lui cmq ancora maschietti e femminucce son solo amichetti di giochi, non lo vedo proprio malizioso...
Ma c'è una bimba carina al parco e quando la vede mi dice ' bella quella bimba mamma' e le cede il posto per la salita sullo scivolo...
Poi però si bacia in bocca con l amichetto suo, amico di pancia, si son conosciuti a 10 giorni di vita, io non gli dico niente... Lui bacia anche me in bocca a volte o suo padre, io gli dico solo che in bocca non deve baciare ( mi schifo quando all altro bambino cola il naso e si baciano) ma lo fa così innocentemente come gesto di affetto che mi domando se sbaglio a dirglielo...
Certe volte mi vengono dei dubbi... Faccio bene? Sto dicendo le cose giuste? Sto sbagliando? Son sempre pronta a sentire pareri di altri genitori con piu esperienza... Anche se ogni bimbo è un mondo a s'è.
Per lui cmq ancora maschietti e femminucce son solo amichetti di giochi, non lo vedo proprio malizioso...
Ma c'è una bimba carina al parco e quando la vede mi dice ' bella quella bimba mamma' e le cede il posto per la salita sullo scivolo...
Poi però si bacia in bocca con l amichetto suo, amico di pancia, si son conosciuti a 10 giorni di vita, io non gli dico niente... Lui bacia anche me in bocca a volte o suo padre, io gli dico solo che in bocca non deve baciare ( mi schifo quando all altro bambino cola il naso e si baciano) ma lo fa così innocentemente come gesto di affetto che mi domando se sbaglio a dirglielo...
Certe volte mi vengono dei dubbi... Faccio bene? Sto dicendo le cose giuste? Sto sbagliando? Son sempre pronta a sentire pareri di altri genitori con piu esperienza... Anche se ogni bimbo è un mondo a s'è.
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Il mio amante virtuale è un paperotto iperglutinico!
E il mio zito virtuale è fuxino!!
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Re: sull'educazione dei figli...
i bambini piccoli sono particolarmente predisposti all'imitazione.Lyallii ha scritto:Cioè cosa dovrei insegnare a mio figlio??
Per lui cmq ancora maschietti e femminucce son solo amichetti di giochi, non lo vedo proprio malizioso...
Ma c'è una bimba carina al parco e quando la vede mi dice ' bella quella bimba mamma' e le cede il posto per la salita sullo scivolo...
Poi però si bacia in bocca con l amichetto suo, amico di pancia, si son conosciuti a 10 giorni di vita, io non gli dico niente... Lui bacia anche me in bocca a volte o suo padre, io gli dico solo che in bocca non deve baciare ( mi schifo quando all altro bambino cola il naso e si baciano) ma lo fa così innocentemente come gesto di affetto che mi domando se sbaglio a dirglielo...
Certe volte mi vengono dei dubbi... Faccio bene? Sto dicendo le cose giuste? Sto sbagliando? Son sempre pronta a sentire pareri di altri genitori con piu esperienza... Anche se ogni bimbo è un mondo a s'è.
se bacia è perché probabilmente vede baciare. sbaglio?
se associa il bacio all'affetto mi sembra che faccia un'associazione corretta.
se non vuoi che baci devi escogitare una buona ragione, che possa essere facilmente assimilata da lui. altrimenti non rischi di ingenerare confusione?
il parere che ti posso dare, per la mia esperienza, è che quando ami un bambino lui lo sente benissimo, ed è davvero TUTTO quello che gli serve. il resto è una naturale conseguenza.
e sono solo dettagli.
ma, oltre all'amore, vivere la genitorialità con tranquillità, sicurezza e fiducia è un surplus di grande valore.
gli farai un grande servigio se riuscirai a non essere eccessiva nelle preoccupazioni (quando ne hai chiedi. poi su internet voi neo-mamme credo siate una tipicità, ormai, giusto per farti un esempio che non ti serve) e nelle pretese/aspirazioni riflesse.
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Re: sull'educazione dei figli...
Lyallii ha scritto:Cioè cosa dovrei insegnare a mio figlio??
Per lui cmq ancora maschietti e femminucce son solo amichetti di giochi, non lo vedo proprio malizioso...
Ma c'è una bimba carina al parco e quando la vede mi dice ' bella quella bimba mamma' e le cede il posto per la salita sullo scivolo...
Poi però si bacia in bocca con l amichetto suo, amico di pancia, si son conosciuti a 10 giorni di vita, io non gli dico niente... Lui bacia anche me in bocca a volte o suo padre, io gli dico solo che in bocca non deve baciare ( mi schifo quando all altro bambino cola il naso e si baciano) ma lo fa così innocentemente come gesto di affetto che mi domando se sbaglio a dirglielo...
Certe volte mi vengono dei dubbi... Faccio bene? Sto dicendo le cose giuste? Sto sbagliando? Son sempre pronta a sentire pareri di altri genitori con piu esperienza... Anche se ogni bimbo è un mondo a s'è.
Io direi lascialo fare.
I miei hanno smesso spontaneamente e senza condizionamenti quando lo hanno ritenuto opportuno.
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Re: sull'educazione dei figli...
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Esatto. È cosí che si sviluppano i machos galanti di merda.
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Re: sull'educazione dei figli...
No ma infatti a me non da fastidio il bacio in se... Per lui è un gesto d affetto, vede me e mio marito che ci baciamo, baciamo lui... E quindi vuol bene al suo amichetto con cui ha molta confidenza e lo bacia. Fortunatamente la mamma dell altro bimbo non ha problemi in questo... Solo che tipo quest anno si son scambiati due volte la febbre e il virus del pancino... Io credo che sia stato proprio il baciarsi... Ma non gl ho detto niente proprio perchè anche io istintivamente ho pensato che gli avrei creato confusione... Anche perche anche mio marito m ha detto che basta anche uno starnuto e se devono contagiarsi si contagiano cmq...
Io cmq leggo molto, anche su internet... Guardo pure SOS tata :)...
E so che non devo essere apprensiva... Lo so ma... Lo vedo correre e penso che cade e si fa male, vedo una macchina anche se lontana e la vedo che sbanda e gli arriva addosso, è in bici e ho paura che sbatte al muro mentre corre... Insomma un po' son così... Ma mi mordo la lingua, non lo opprimo, oppure quest anno è dimagrito un chilo e mezzo ( febbre e virus) che poi ha ripreso... Ma io stavo male a vederlo mangiar poco, nonostante mio marito mi dicesse che se la pediatra lo aveva visitato ed era tutto ok e nella norma e che non si sarebbe lasciato morire di fame non dovevamo preoccuparci troppo.. Io continuavo a essere preoccupata.
Alla fine un po' penso pure che è normale... Il preoccuparsi ecc. L importante per me è non opprimerlo, non limitarlo per paure mie...
Io cmq leggo molto, anche su internet... Guardo pure SOS tata :)...
E so che non devo essere apprensiva... Lo so ma... Lo vedo correre e penso che cade e si fa male, vedo una macchina anche se lontana e la vedo che sbanda e gli arriva addosso, è in bici e ho paura che sbatte al muro mentre corre... Insomma un po' son così... Ma mi mordo la lingua, non lo opprimo, oppure quest anno è dimagrito un chilo e mezzo ( febbre e virus) che poi ha ripreso... Ma io stavo male a vederlo mangiar poco, nonostante mio marito mi dicesse che se la pediatra lo aveva visitato ed era tutto ok e nella norma e che non si sarebbe lasciato morire di fame non dovevamo preoccuparci troppo.. Io continuavo a essere preoccupata.
Alla fine un po' penso pure che è normale... Il preoccuparsi ecc. L importante per me è non opprimerlo, non limitarlo per paure mie...
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Re: sull'educazione dei figli...
Ma certo cara Liallii, tuo marito ha perfettamente ragione.
Guarda, io ho vissuto con una madre che era tipo Nicole Kidman in "the others" per quanto riguarda l'apprensività
Col risultato di non aver mai avuto il morbillo (sarebbe pericoloso averlo a questa età) ed aver preso la varicella (portata a casa da mio figlio quando frequentava l'asilo) alla veneranda età di 32 anni...e sono stato malissimo.
L'apprensività in questo senso eviterà qualche raffreddore, tosse e mal di gola ma è probabile che non sia esattamente un toccasana per la psiche del tuo bambino.
I miei si sono sparati l'asilo a partire dai due anni e mezzo di vita ed entrambi hanno già avuto e superato brillantemente tutte le malattie infettive esistenti, contagiandosi allegramente tra un disegno e un canto.
Ma non c'è bisogno che ti dica altro perchè da quel che leggo nelle ultime due righe hai già capito tutto.
Guarda, io ho vissuto con una madre che era tipo Nicole Kidman in "the others" per quanto riguarda l'apprensività
Col risultato di non aver mai avuto il morbillo (sarebbe pericoloso averlo a questa età) ed aver preso la varicella (portata a casa da mio figlio quando frequentava l'asilo) alla veneranda età di 32 anni...e sono stato malissimo.
L'apprensività in questo senso eviterà qualche raffreddore, tosse e mal di gola ma è probabile che non sia esattamente un toccasana per la psiche del tuo bambino.
I miei si sono sparati l'asilo a partire dai due anni e mezzo di vita ed entrambi hanno già avuto e superato brillantemente tutte le malattie infettive esistenti, contagiandosi allegramente tra un disegno e un canto.
Ma non c'è bisogno che ti dica altro perchè da quel che leggo nelle ultime due righe hai già capito tutto.
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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Re: sull'educazione dei figli...
Valerio e Lyalli (e consorti) che genitori bravi che siete!
loonar- ----------
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Re: sull'educazione dei figli...
mia madre, nello specifico, ha fatto un ottimo lavoro con mio fratello, a mio avviso tutti gli uomini dovrebbero essere educati come lui.
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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