Clonazione
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Clonazione
(...) I metodi per la produzione di cloni negli organismi pluricellulari sono essenzialmente due e fanno parte dei processi di riproduzione asessuata:
a) separazione di singole cellule o suddivisione di gruppi di cellule nelle prime fasi dello sviluppo embrionale, quando le cellule sono totipotenti, in grado cioè di generare un intero organismo;
b) trapianto di nuclei ottenuti da cellule a vari stadi dello sviluppo in cellule uovo non fecondate o fecondate, dopo aver eliminato fisicamente o inattivato il nucleo o i nuclei residenti.
(...) La valutazione bioetica del processo sopra descritto richiede una fondamentale premessa, anche per evitare fraintendimenti inaccettabili, eppure tuttora molto diffusi, e per contribuire a tranquillizzare quella parte di opinione pubblica che, turbata dai vorticosi progressi della biologia, giunge a volte a dubitare del valore stesso del sapere e del progresso scientifico.
Il CNB ritiene indispensabile ricordare che la libertà della scienza possiede a giusto titolo nel nostro ordinamento un fondamento di rango costituzionale (art. 331).
Il CNB è convinto che non solo è buono in se stesso, ma costituisce una della radici della stessa dignità umana, l'appassionato desiderio - tipico degli scienziati - di conoscere, sia per quello che concerne la natura che per quel che concerne l'uomo, l'ordine intrinseco alle cose o, come alcuni preferirebbero dire con espressione filosoficamente più impegnativa, la verità: in nessun caso, in altre parole, l'ignoranza può avere maggior valore etico della conoscenza. Da quanto appena affermato segue che non sono né il desiderio di sapere né il sapere in se stesso ad essere sindacabili eticamente, ma:
a) le eventuali modalità che la ricerca, e in particolare quella scientifica, può adottare, nonché le applicazioni che da essa possono derivare;
b) gli specifici obiettivi verso cui essa può essere orientata;
c) l'eventuale alterazione del mondo sociale o vitale o comunque dell'ordine naturale cui essa può condurre, ove ciò arrechi grave e indebito pregiudizio agli esseri umani.
4. Il CNB ritiene di conseguenza che la clonazione di individui umani non sia condannabile eticamente per una pretesa violazione da parte della scienza e degli scienziati di limiti che la conoscenza umana non dovrebbe mai avere il permesso di valicare.
Ad avviso del Comitato limiti del genere non esistono e chi ne postula l'esistenza assume nei confronti della scienza un atteggiamento eticamente inaccettabile.
La clonazione di individui umani è invece da condannare:
a) per le finalità per cui venga posta in essere, e cioè:
a') in quanto costituisce un attentato all'unicità biologica del soggetto umano, generato tramite clonazione.
Tale unicità, infatti, pur non esaurendo l'individualità personale (individualità che è espressione sia genetica che ambientale) è alla base di quella dignità e di quei diritti dei singoli, la tutela dei quali anche il Parlamento Europeo ha riconosciuto quale "priorità assoluta rispetto a qualsiasi interesse sociale o di terzi";
Come già sottolineato dal CNB l’unicità dell’individuo non è data dalle sole caratteristiche genetiche, bensì dalla commistione di caratteristiche genetiche e ambientali. Dunque l’unicità biologica non corrisponde all’individualità di cui parla il Parlamento Europeo.
a") in quanto lede il diritto di ciascun essere umano alla propria dignità, nella misura in cui può essere messo in crisi il diritto di autodeterminazione.
Tale crisi può essere generata dal timore dell'uomo, generato tramite clonazione, di essere biologicamente o culturalmente condizionato dalla costituzione genetica dell'individuo adulto da una delle cui cellule è stata effettuata la clonazione;
Il timore di essere biologicamente o culturalmente condizionato dai geni da cui si proviene può venire anche dal parto naturale.
b) per le modalità con cui può manifestarsi, qualora queste modalità implichino manipolazione e/o commercializzazione del corpo umano o di sue parti, o commistione di geni di specie diverse al fine di generare chimere, e in particolare quando ciò avvenga a fine di lucro.
Tali modalità possono manifestarsi anche in caso di parti naturali.
E infine la clonazione appare condannabile per il rischio che tale pratica possa mettere in crisi gli equilibri fondati sulla diversità biologica, provocando nel medio e nel lungo periodo conseguenze non intenzionali, ma estremamente pericolose per le generazioni future. Anche se non esiste al momento attuale alcuna prova rigorosa che tali rischi siano reali e non altrimenti fronteggiabili, la loro plausibilità, unita alla loro pericolosità, dovrebbe imporre ai ricercatori il dovere morale di una estrema cautela e a chi ha cura della cosa pubblica il relativo dovere di controllare le pratiche di clonazione.
Come sostenuto dal CNB, non vi è alcuna prova che tali rischi siano reali.
5. Non rientrano nella condanna etica appena espressa:
a) gli interventi a carico del genoma umano, che abbiano finalità terapeutica (secondo le linee indicate dal CNB nel documento Terapia genica del 15 febbraio 1991);
b) le tecniche biologiche che abbiano per obiettivo non la clonazione di un essere umano, ma di tessuti o di singoli organi e che abbiano una esplicita e congrua finalità terapeutica;
c) le pratiche di clonazione animale e vegetale, a condizione che:
c') abbiano una esplicita finalità che corrisponda alla promozione di un adeguato bene umano e ambientale, in particolare terapeutico e comunque non riducibile esclusivamente in termini di lucro commerciale;
c") non implichino per gli animali, sui quali si esperimenti, sofferenze non giustificate e non proporzionate al bene da realizzare (tema questo sul quale il CNB è già in parte intervenuto in precedenti documenti - in particolare La sperimentazione dei farmaci del 17 novembre 1992 e il Rapporto sulla brevettabilità degli organismi viventi del 19 novembre 1993 - e sul quale sta comunque per intervenire in modo particolarmente approfondito con un nuovo documento, che avrà come titolo Sperimentazione sugli animali e salute dei viventi [vedi più avanti]);
c"') non implichino attentati o rischi per la biodiversità. 6. Ad avviso del CNB le valutazioni etiche sopra sintetizzate meritano di essere rafforzate da adeguate autorizzazioni e interdizioni di carattere legislativo, la cui determinazione non può ovviamente che spettare al Parlamento.
Bioetica
a) separazione di singole cellule o suddivisione di gruppi di cellule nelle prime fasi dello sviluppo embrionale, quando le cellule sono totipotenti, in grado cioè di generare un intero organismo;
b) trapianto di nuclei ottenuti da cellule a vari stadi dello sviluppo in cellule uovo non fecondate o fecondate, dopo aver eliminato fisicamente o inattivato il nucleo o i nuclei residenti.
(...) La valutazione bioetica del processo sopra descritto richiede una fondamentale premessa, anche per evitare fraintendimenti inaccettabili, eppure tuttora molto diffusi, e per contribuire a tranquillizzare quella parte di opinione pubblica che, turbata dai vorticosi progressi della biologia, giunge a volte a dubitare del valore stesso del sapere e del progresso scientifico.
Il CNB ritiene indispensabile ricordare che la libertà della scienza possiede a giusto titolo nel nostro ordinamento un fondamento di rango costituzionale (art. 331).
Il CNB è convinto che non solo è buono in se stesso, ma costituisce una della radici della stessa dignità umana, l'appassionato desiderio - tipico degli scienziati - di conoscere, sia per quello che concerne la natura che per quel che concerne l'uomo, l'ordine intrinseco alle cose o, come alcuni preferirebbero dire con espressione filosoficamente più impegnativa, la verità: in nessun caso, in altre parole, l'ignoranza può avere maggior valore etico della conoscenza. Da quanto appena affermato segue che non sono né il desiderio di sapere né il sapere in se stesso ad essere sindacabili eticamente, ma:
a) le eventuali modalità che la ricerca, e in particolare quella scientifica, può adottare, nonché le applicazioni che da essa possono derivare;
b) gli specifici obiettivi verso cui essa può essere orientata;
c) l'eventuale alterazione del mondo sociale o vitale o comunque dell'ordine naturale cui essa può condurre, ove ciò arrechi grave e indebito pregiudizio agli esseri umani.
4. Il CNB ritiene di conseguenza che la clonazione di individui umani non sia condannabile eticamente per una pretesa violazione da parte della scienza e degli scienziati di limiti che la conoscenza umana non dovrebbe mai avere il permesso di valicare.
Ad avviso del Comitato limiti del genere non esistono e chi ne postula l'esistenza assume nei confronti della scienza un atteggiamento eticamente inaccettabile.
La clonazione di individui umani è invece da condannare:
a) per le finalità per cui venga posta in essere, e cioè:
a') in quanto costituisce un attentato all'unicità biologica del soggetto umano, generato tramite clonazione.
Tale unicità, infatti, pur non esaurendo l'individualità personale (individualità che è espressione sia genetica che ambientale) è alla base di quella dignità e di quei diritti dei singoli, la tutela dei quali anche il Parlamento Europeo ha riconosciuto quale "priorità assoluta rispetto a qualsiasi interesse sociale o di terzi";
Come già sottolineato dal CNB l’unicità dell’individuo non è data dalle sole caratteristiche genetiche, bensì dalla commistione di caratteristiche genetiche e ambientali. Dunque l’unicità biologica non corrisponde all’individualità di cui parla il Parlamento Europeo.
a") in quanto lede il diritto di ciascun essere umano alla propria dignità, nella misura in cui può essere messo in crisi il diritto di autodeterminazione.
Tale crisi può essere generata dal timore dell'uomo, generato tramite clonazione, di essere biologicamente o culturalmente condizionato dalla costituzione genetica dell'individuo adulto da una delle cui cellule è stata effettuata la clonazione;
Il timore di essere biologicamente o culturalmente condizionato dai geni da cui si proviene può venire anche dal parto naturale.
b) per le modalità con cui può manifestarsi, qualora queste modalità implichino manipolazione e/o commercializzazione del corpo umano o di sue parti, o commistione di geni di specie diverse al fine di generare chimere, e in particolare quando ciò avvenga a fine di lucro.
Tali modalità possono manifestarsi anche in caso di parti naturali.
E infine la clonazione appare condannabile per il rischio che tale pratica possa mettere in crisi gli equilibri fondati sulla diversità biologica, provocando nel medio e nel lungo periodo conseguenze non intenzionali, ma estremamente pericolose per le generazioni future. Anche se non esiste al momento attuale alcuna prova rigorosa che tali rischi siano reali e non altrimenti fronteggiabili, la loro plausibilità, unita alla loro pericolosità, dovrebbe imporre ai ricercatori il dovere morale di una estrema cautela e a chi ha cura della cosa pubblica il relativo dovere di controllare le pratiche di clonazione.
Come sostenuto dal CNB, non vi è alcuna prova che tali rischi siano reali.
5. Non rientrano nella condanna etica appena espressa:
a) gli interventi a carico del genoma umano, che abbiano finalità terapeutica (secondo le linee indicate dal CNB nel documento Terapia genica del 15 febbraio 1991);
b) le tecniche biologiche che abbiano per obiettivo non la clonazione di un essere umano, ma di tessuti o di singoli organi e che abbiano una esplicita e congrua finalità terapeutica;
c) le pratiche di clonazione animale e vegetale, a condizione che:
c') abbiano una esplicita finalità che corrisponda alla promozione di un adeguato bene umano e ambientale, in particolare terapeutico e comunque non riducibile esclusivamente in termini di lucro commerciale;
c") non implichino per gli animali, sui quali si esperimenti, sofferenze non giustificate e non proporzionate al bene da realizzare (tema questo sul quale il CNB è già in parte intervenuto in precedenti documenti - in particolare La sperimentazione dei farmaci del 17 novembre 1992 e il Rapporto sulla brevettabilità degli organismi viventi del 19 novembre 1993 - e sul quale sta comunque per intervenire in modo particolarmente approfondito con un nuovo documento, che avrà come titolo Sperimentazione sugli animali e salute dei viventi [vedi più avanti]);
c"') non implichino attentati o rischi per la biodiversità. 6. Ad avviso del CNB le valutazioni etiche sopra sintetizzate meritano di essere rafforzate da adeguate autorizzazioni e interdizioni di carattere legislativo, la cui determinazione non può ovviamente che spettare al Parlamento.
Bioetica
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Clonazione
Peccato che in Italia anche solo parlare di staminali che non siano rigorasamente adulte beccare il finanziamento è veramente dura...
Cinesi e sudamericani stanno investendo un botto; hanno preso gli scienziati migliori sulla piazza e stanno facendo passi da gigante.
Per dirvi su internet è possibile mandare i propri condrociti (cellule che producono la cartilagine) ad aziende specializzate (una anche vicino a noi; San Marino) dove vengono coltivate e viene rispedito il tessuto cartilageneo omologo pronto per essere trapiantato (pesante un po' che figata per le articolazioni in cui viene a mancare per traumatismi ed è difficle riformazione).
Anche con i neonati sta diventando la norma in Usa conservare parti del cordone ombelicale (dopo purificazione e campionamento) in modo da avere un bel' po' di cellule staminali da utilizzare al bisogno.
Putrtroppo il consiglio di bioetica è un organo soltanto con fini di indirizzo; nella realtà anche per un dipartimento fare alcune scelte può esporre a grosse grane (poi la ricerca dovrebbe essere libera).
Cinesi e sudamericani stanno investendo un botto; hanno preso gli scienziati migliori sulla piazza e stanno facendo passi da gigante.
Per dirvi su internet è possibile mandare i propri condrociti (cellule che producono la cartilagine) ad aziende specializzate (una anche vicino a noi; San Marino) dove vengono coltivate e viene rispedito il tessuto cartilageneo omologo pronto per essere trapiantato (pesante un po' che figata per le articolazioni in cui viene a mancare per traumatismi ed è difficle riformazione).
Anche con i neonati sta diventando la norma in Usa conservare parti del cordone ombelicale (dopo purificazione e campionamento) in modo da avere un bel' po' di cellule staminali da utilizzare al bisogno.
Putrtroppo il consiglio di bioetica è un organo soltanto con fini di indirizzo; nella realtà anche per un dipartimento fare alcune scelte può esporre a grosse grane (poi la ricerca dovrebbe essere libera).
maxsar- -----------
- Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.01.09
Re: Clonazione
anche a me sembrano stiracchiate le ragioni adottate dal comitato per condannare la clonazione umana.
infatti non rileva controindicazioni nel fatto in sè, ma nei possibili moventi oppure in ipotetiche e non provate problematiche di tipo psicologico o, addirittura, di scompensi di variabilità biologica a livello di popolazione.
di fatto, però, l'uso della persona umana come cavia, come fonte di tessuti e altre aberrazioni simili è vietato dalla legge a prescindere che sia un clonato o no, quindi siamo già in possesso di capisaldi etici in grado di tutelare un eventuale clonato.
l'effetto sulla variabilità genetica mi pare risibile. anzi, l'uomo, nel momento in cui è in grado di controllare il proprio corredo genetico, diventa artefice e dominus di tale variabilità, secondo le proprie possibilità tecniche e secondo il proprio intendimento.
poi, la variabilità genetica è semplicemente alla base della selezione naturale, non capisco come possa diventare un dogma etico.
sul discorso psicologico, non saprei. ma come me non sanno anche i più quotati psicologi, quindi cosa stiamo a menarcela...? sono solo ipotesi senza fondamento, utili fin che si vuole, ma ipotesi.
il problema non detto è che risulta difficile rispondere alla seguente domanda con motivazioni eticamente gradevoli:
tu, perchè cacchio vuoi fare un clone, quando i bambini si possono fare più semplicemente con i due gameti?
l'unica risposta che mi viene con un po' di buon senso è questa: "solo per vedere se ne sono capace. per il resto non c'è da preoccuparsi, visto che somiglierà a quello là che è campato bene fino a novant'anni, avrà una famiglia che lo ama e nessuno gli romperà le balle perchè è un clone"
oggettivamente non è gran che, forse qualcuno di voi sa trovare risposte migliori?
concludendo, spero che si sia capito che io non mi metterei a far nascere dei clonati, ma se qualcuno lo facesse non trasecolerei. l'importante è che, come persone, godano dei diritti di tutti gli altri.
infatti non rileva controindicazioni nel fatto in sè, ma nei possibili moventi oppure in ipotetiche e non provate problematiche di tipo psicologico o, addirittura, di scompensi di variabilità biologica a livello di popolazione.
di fatto, però, l'uso della persona umana come cavia, come fonte di tessuti e altre aberrazioni simili è vietato dalla legge a prescindere che sia un clonato o no, quindi siamo già in possesso di capisaldi etici in grado di tutelare un eventuale clonato.
l'effetto sulla variabilità genetica mi pare risibile. anzi, l'uomo, nel momento in cui è in grado di controllare il proprio corredo genetico, diventa artefice e dominus di tale variabilità, secondo le proprie possibilità tecniche e secondo il proprio intendimento.
poi, la variabilità genetica è semplicemente alla base della selezione naturale, non capisco come possa diventare un dogma etico.
sul discorso psicologico, non saprei. ma come me non sanno anche i più quotati psicologi, quindi cosa stiamo a menarcela...? sono solo ipotesi senza fondamento, utili fin che si vuole, ma ipotesi.
il problema non detto è che risulta difficile rispondere alla seguente domanda con motivazioni eticamente gradevoli:
tu, perchè cacchio vuoi fare un clone, quando i bambini si possono fare più semplicemente con i due gameti?
l'unica risposta che mi viene con un po' di buon senso è questa: "solo per vedere se ne sono capace. per il resto non c'è da preoccuparsi, visto che somiglierà a quello là che è campato bene fino a novant'anni, avrà una famiglia che lo ama e nessuno gli romperà le balle perchè è un clone"
oggettivamente non è gran che, forse qualcuno di voi sa trovare risposte migliori?
concludendo, spero che si sia capito che io non mi metterei a far nascere dei clonati, ma se qualcuno lo facesse non trasecolerei. l'importante è che, come persone, godano dei diritti di tutti gli altri.
Il Filosofo Bottiglione- ------------
- Numero di messaggi : 38
Località : nel centro della megalopoli in formazione
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.06.09
Re: Clonazione
Altra domanda: perchè fare un clone quando ci sono così tanti bambini da adottare?Il Filosofo Bottiglione ha scritto:(...) il problema non detto è che risulta difficile rispondere alla seguente domanda con motivazioni eticamente gradevoli:
tu, perchè cacchio vuoi fare un clone, quando i bambini si possono fare più semplicemente con i due gameti?(...)
In ogni caso, in seguito a valutazioni di tipo psicologico e motivazionale (simili a quelle fatte in caso di adozione, non vedo alcun motivo per vietarlo. C'è chi vuole avere un figlio e ci sarà chi vorrà avere un clone.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Clonazione
Bha eticamente ho delle riserve sinceramente....In ogni caso, in seguito a valutazioni di tipo
psicologico e motivazionale (simili a quelle fatte in caso di adozione,
non vedo alcun motivo per vietarlo. C'è chi vuole avere un figlio e ci
sarà chi vorrà avere un clone.
La possibilità di buona riuscità dopo impianto in utero di uno zigote sono molto basse; dal punto di vista psicologico per chi offre l'utero le conseguenze psicologiche dovrebbero essere preventivamente prese in considerazioni.
In molti animali si sono notati invecchaimento precoce e problemi derivanti probabilemente da un accorciamenteo telomerico.
Non ho invece riserve sulla clonazione terapeutica e sulla sperimentazione sugli embrioni (non ha senso per legge eliminarli quando potrebbero essere usati per curare molte malattie).
maxsar- -----------
- Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.01.09
Re: Clonazione
Questa la sapevo anch'io, anche se non ho idea di cosa sia l'accorciamento telomerico e non so bene perchè mi è sempre sembrata una cosa sufficientemente logica che un individuo uscito da un individuo singolo avesse maggiori problemi genetici di uno uscito da una coppia.maxsar ha scritto:(...) In molti animali si sono notati invecchaimento precoce e problemi derivanti probabilemente da un accorciamenteo telomerico. (...)
Eppure, molto spesso, in queste questioni si deve procedere in maniera contro-intuitiva, pertanto l'argomentazione "mi sembra ovvio" ha ben poco valore ed i "difetti" dei cloni potrebbero essere dovuti a tecniche non ancora ben messe a punto, no?
Ora vado a cercarmi l'accorciamento...
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Clonazione
Se vuoi te lo spiego in parole molto povere. I telomeri sono l’estremità dei cromosomi: in queste zone ci sono delle sequenze di DNA che non codificano nessun messaggio genetico, ma hanno il compito di fungere come una specie di cappuccio per il resto del cromosoma, affinché non vengano attaccati da qualcosa di estraneo (soprattutto durante la mitosi) quelle sequenze che portano i geni che altrimenti andrebbero incontro a mutazioni che li renderebbero inutili se non dannosi. Quando si nasce i telomeri sono abbastanza lunghi, ma con il passare degli anni si accorciano fino a non esserci più e a causare la morte della cellule e quindi l’invecchiamento. Nella clonazione si usano dei cromosomi già “adulti”, e quindi con telomeri già accorciati. Se ad esempio si prendono i cromosomi di un cinquantenne e lo si clona si otterrà si un bambino piccolo, ma con dei cromosomi che hanno i telomeri già consumati, e quindi quel bambino andrà incontro agli stessi problemi di un cinquantenne, con cellule che tenderanno più a morire che a riprodursi per accrescerne il corpo. In poche parole quel bambino sarà già vecchio. Se non ricordo male una cosa che si è notata e su cui si sta studiando, è il fatto che il fenomeno dell’accorciamento dei telomeri non si verifica nelle cellule tumorali.
P.S. Maxar se ho detto qualche cavolata correggimi, perché son da molto che non mi vado a vedere ste cose.
P.S. Maxar se ho detto qualche cavolata correggimi, perché son da molto che non mi vado a vedere ste cose.
Guin- -----------
- Numero di messaggi : 958
Località : Asgard
Occupazione/Hobby : Fancazzista
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.11.08
Re: Clonazione
Hai spiegato tutto perfettamente ed in maniera ottima.P.S. Maxar se ho detto qualche cavolata correggimi, perché son da molto che non mi vado a vedere ste cose.
Esatto, alcuni tipi della popolazione tumorale hanno si l'accorciamento dei telomeri, ma un enzima molto attivo che li "riallunga" (anche gli spermatozoi e gli ovociti teoricamente possono essere conservati in eterno).Se non ricordo male una cosa che si è notata e su cui si sta studiando, è il fatto che il fenomeno dell’accorciamento dei telomeri non si verifica nelle cellule tumorali.
In pratica in tutte le nostre cellule (parte spermatozoi ed omologhi dell'altra metà del cielo) è presente un timer dopo tot divisioni (da 20 a 50, per alcuni sottotipi molte meno) scatta un "interrutore" molecolare che porta al sucidio della cellula (apoptosi, si liberano le capsasi; enzimi che demoliscono dall'interno la cellula stessa).
Un caso estremamente interessante è il caso della cellule Hela, una linea cellulare ricavata da un prelievo bioptico da una donna americana.
Queste cellule si sono rivelate molto particolari:
Sono immortalizzate (la donna è morta nel 1952, le linee cellulari sono diffusi in tutti i laboratori del mondo), sono in grado di resistere a condizioni in cui nessuna cellula simile è in grado di resistere ed hanno caratteristiche particolari (80 cromosomi).
Per queste ragioni (comportamento, nicchia ecologica, morfologia) diversi studiosi hanno sostenuto che queste cellule sono una e vera e propria specie nata da una mutazione dopo l'infezione da papillomavirus in seguito ad un particolare genotipo dell'ospite (si lo so fa molto resident evil, ma è la realtà).
Ufficialemente, per ragioni abbastanza politiche, l' Helacyton gartleri (la linea cellulare) non è ancora riconosciuta come specie separata a se stante, ma probabilmente, visti i supporti del mondo accademico, non manca molto.
Queste colture si usano in tutti i laboratori di ricerca oncologica e sono estremamente utili (anche se hanno la brutta abitudine di cercare di diffondersi in tutte i terreni che trovano ergo inquinamento di altre colture se non si sta attenti); anche per alcuni sieri di immunoglobuline si usa una particolare tecnica (ibridoma) in cui si fa fondere una cellula tumorale con una cellule umana B della memoria in modo da avere colture immortalizzate capaci di emettere in maniera virtualmente infinita gli anticorpi voluti.
Sicuramente le tecniche sono ben lungi dall'essere allo stato dell'arte e sono possibili grandi miglioramenti; piuttosto, a mio parere, mi sembra più utile investire nella clonazione di tessuti diversi e in un eugenetica seria piuttosto che in una clonazione della singola persona (sono una marea di problemi etici, scientifici e tecnici e non so quanto il gioco possa valere la candela).Eppure, molto spesso, in queste questioni si deve procedere in maniera contro-intuitiva, pertanto l'argomentazione "mi sembra ovvio" ha ben poco valore ed i "difetti" dei cloni potrebbero essere dovuti a tecniche non ancora ben messe a punto, no?
CELLULE HELA IN DIVISIONE AL MICROSCOPIO ELETTRONICO
maxsar- -----------
- Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 13.01.09
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Oggi alle 1:39 Da Rasputin
» freddure e humor anglosassone
Ieri alle 21:04 Da Minsky
» Elezioni USA 2024
Ven 15 Nov 2024 - 14:32 Da Minsky
» Apple Vs Samsung
Lun 11 Nov 2024 - 21:11 Da Rasputin
» Smartphone o dumbphone? C'è ancora chi lo rifiuta?
Lun 11 Nov 2024 - 21:10 Da Rasputin
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 5 Nov 2024 - 18:54 Da Rasputin
» Mi Maometto di traverso. Notizie dall'islam
Lun 4 Nov 2024 - 22:10 Da Rasputin
» Contante al bando "Costa troppo e favorisce l'evasione"
Mer 30 Ott 2024 - 19:32 Da Rasputin
» Estinzione del "Partito Democratico"
Dom 27 Ott 2024 - 17:42 Da marisella
» "Salutava sempre"
Sab 26 Ott 2024 - 18:23 Da Rasputin
» Kona 2015-2024
Ven 25 Ott 2024 - 23:41 Da Rasputin
» Linux e dintorni
Mer 23 Ott 2024 - 20:08 Da SergioAD
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Lun 21 Ott 2024 - 22:40 Da Rasputin
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Lun 21 Ott 2024 - 11:56 Da Minsky
» La Sindone dei Morti Viventi
Sab 19 Ott 2024 - 16:44 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Sab 12 Ott 2024 - 22:55 Da Rasputin
» Inspecteur Jacques Clouseau
Mer 9 Ott 2024 - 20:52 Da Rasputin
» SLOGAN contro la religione
Lun 7 Ott 2024 - 12:10 Da Rasputin
» Bestemmie in allegria
Lun 7 Ott 2024 - 11:20 Da Rasputin
» Ritagli di giornale
Sab 5 Ott 2024 - 22:24 Da Rasputin