Giacomo Zucco
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Giacomo Zucco
Questa volta Zucco mi è piaciuto ancor più delle altre... e Bonanni mi è sembrato che abbia proprio una bella faccia di bronzo!
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«Tantum religio potuit suadere malorum»
Lucrezio Caro - De rerum natura
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo,
scusandosi col dir: "Non lo conosco"! »
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Re: Giacomo Zucco
Scusate ma chi è costui ?
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dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Re: Giacomo Zucco
http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2011/11/giacomo-zuccoil-matteo-renzi-della.htmlsilvio ha scritto:Scusate ma chi è costui ?
la prima descrizione che m'è apparsa interessante tra quelle uscite dal motore di ricerca.
forse la tua domanda aveva dei sottintesi, silvio?
io ho risposto direttamente, ma se li aveva saranno da esplicitare e circoscrivere.
mix- -------------
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Re: Giacomo Zucco
Nell'articolo da te linkato mi piace molto e mi sembra molto interessante questa parte:
"Nel nostro paese i comunisti prima e una certa sinistra poi hanno impugnato la bandiera dell'anticlericalismo che in precedenza era stata brandita da mani più nobili: i repubblicani e comunque i patrioti che volevano Roma - ma l'Italia intera - libera dal potere temporale della Chiesa. Senza accorgersi, questa sinistra, che in comune con i clericali avevano una fobia, un odio comune: quello per la RICCHEZZA. MAI vista, come nei paesi Protestanti e Calvinisti, come frutto della capacità, dell'impegno, del lavoro dell'individuo, bensì come risultato della prepotenza, della ruberia, di qualcosa che era MALE."
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Re: Giacomo Zucco
No ammetto di non conoscerlo, adesso dopo i link che avete messo ho inquadrato il personaggiomix ha scritto:
forse la tua domanda aveva dei sottintesi, silvio?
io ho risposto direttamente, ma se li aveva saranno da esplicitare e circoscrivere.
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silvio- -------------
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Re: Giacomo Zucco
silvio, soddisfatto, quindi? bene.silvio ha scritto:No ammetto di non conoscerlo, adesso dopo i link che avete messo ho inquadrato il personaggiomix ha scritto:forse la tua domanda aveva dei sottintesi, silvio?
io ho risposto direttamente, ma se li aveva saranno da esplicitare e circoscrivere.
però gradirei che ti relazionassi con me usando un colloquiale modo con verbi al singolare.
ho dato per scontato che andasse bene così anche a te.
è corretta quell'impostazione, oppure lei preferisce diversamente?
mix- -------------
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alberto- -----------
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Re: Giacomo Zucco
Sì, ma aldilà del sarcasmo... qualcosa di più non ti viene da dire?alberto ha scritto:perfetto. uno scontro tra titani. compreso il conduttore.
Intendo per esempio:
Zucco non è credibile perché dice cazzate senza senso
Zucco non è credibile perché a parlare siamo tutti capaci, ma poi...
Zucco è solo il generale di una Armata Brancaleone, può dire quello che vuole tanto nessuno gli va dietro.
... oppure magari: Zucco dice cose logiche e persino evidenti, ma così scomode e invise alla maggioranza degli Italiani, che potrà raccogliere solo sberleffi e insulti...
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alberto- -----------
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Re: Giacomo Zucco
Non so se sia una virtù ... però si sei molto onesto!alberto ha scritto:in onestà? no. non mi viene nient'altro da dire.
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Re: Giacomo Zucco
Non credo che le cose che dice Zucco siano invise alla maggior parte degli italiani.paolo1951 ha scritto:
[...]
... oppure magari: Zucco dice cose logiche e persino evidenti, ma così scomode e invise alla maggioranza degli Italiani, che potrà raccogliere solo sberleffi e insulti...
Spettacolare il Bonanni quando dice a Zucco di "andare a lavorare" proprio lui, che al pari dei sindacalisti professionisti MAI ha lavorato un sol giorno in vita sua!
E si potrebbe partire proprio da qui.
Il sindacato italiano non ha mai difeso i diritti dei Lavoratori, bensì i (presunti) diritti degli iscritti purché fossero... Emblematico fu il caso dei ladri conclamati di Malpensa e difesi a spada tratta dalla CGIL locale... Una vergogna...
Fossimo stati in Germania tali figuri sarebbero stati licenziati in tronco col beneplacito del Sindacato (come per una banale storiella da 2,38 euro capitò ad una dipendente di un supermercato tedesco) dato che "rubare" non rappresenta diritto alcuno di chicchessia. E un sindacato serio difende i lavoratori (cioè quelli che lavorano e che hanno voglia di lavorare e non i parassiti perennemente in ferie-permesso-malattia-infortunio-false invalidità et similia) e non teme le defezioni dei parassiti medesimi poiché punta ad avere successo tra le persone oneste e sta al passo coi tempi rimodulando le proprie istanze alla bisogna derivata dai mutati eventi, anziché arroccarsi su posizioni di retroguardia che "scoglionano" le nuove generazioni (in difficoltà) a beneficio dei "vecchi privilegiati" ai tempi delle "vacche grasse".
Tanto è vero che ai bei tempi (anni 70) gli iscritti alla CGIL erano 7 milioni (sei milioni abbondanti di lavoratori e un milione scarso di pensionati) e oggi sono 5,5 mln (una metà "lavoratori" e una metà pensionati... Bel risultato, non c'è che dire!).
Il sindacato più "conservatore" del mondo.
Tuttavia, il buon Zucco a parer mio sbaglia nell'individuare quale panacea per tutti i mali, la dismissione del patrimonio demaniale/statale e favore di fantomatiche privatizzazioni la cui modalità esecutiva appare del tutto nebulosa...
Abbiamo già avuto preclari esempi di cosa significhi, nei fatti...
La dismissione del Gruppo IRI (all'epoca l'Azienda più grande del mondo, fatte salve poche multinazionali USA...) ivi compresi i regali alla Fiat (Alfa Romeo) e al Gruppo Benetton (Società autostrade) giusto per fare due esempi* e per non parlare del depauperamento nei campi chimico, farmaceutico, cantieristico-navale e chi più se ne ricorda più ne metta (lo stesso caso Ilva-ex Italsider rappresenta degnamente lo "spirito" privatistico italiano e ciò che ne consegue...). Altra penosa vicenda riguarda l'Alitalia.
E chissà quante altre realtà tuttora non mi sovvengono e che dimostrano che in questo sfigatissimo Paese, ancora una volta, il problema è politico e non "tecnico".
*) La Società Autostrade lavorava in perdita. Lo sanno tutti. Ergo si necessita la sua privatizzazione... Arriva Benetton et "voilà" la "ditta" frutta un euro netto ogni quattro incassati al casello... Porca puttana, amici miei!... Una redditività del 25% NETTA!... NETTA, cazzo!!!
Tutti soldi (potenzialmente) nostri e invece no.
Viva li taglia!
E poi stiamo qui a romperci i coglioni con l'abolizione del contante che così non evade più nessuno... E' di oggi la notizia che l'AD di ERG è indagato per aver sottratto al Fisco 900 milioni di euro... E va ad aggiungersi ai Pavarotti (buonanima) Valentino Rossi, Dolce&Gabbana, Berlusconi, Parmalat e co., Agnelli ed elusori/evasori vari...
Ma il "vero problema" è che il barista non ti ha fatto lo scontrino...
- Spoiler:
- Ma che vadano a cagare!
primaverino- -------------
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Re: Giacomo Zucco
Su molte cose concordo perfettamente con primaverino ma su altre proprio no.
La ricetta di Zucco non è in primis privatizzare ma ridurre la spesa pubblica per ridurre la tassazione e dar modo alle imprese di tornare ad aver voglia di produrre (in Italia...), di assumere lavoratori, risollevarsi e di conseguenza risollevare il paese.
Tu mi dici che le "privatizzazioni" sono sbagliate perché privano lo stato di un patrimonio che potrebbe rendere... no, primaverino, quel patrimonio può rendere se è nelle mani di altri! Ma nelle mani dello stato crea solo passività e debiti che poi qualcuno deve coprire.
Non è questione tecnica, ma nemmeno politica: semplicemente perché mai chi gestisce la cosa "pubblica" dovrebbe farsi odiare licenziando dalla sua azienda il parassita fannullone? perché dovrebbe fare "economie" scomode e impopolari quando può tranquillamente mandare l'azienda in passivo... io e te se non avessimo il vincolo del bilancio aziendale, l'ossessione del fallimento credi che ci priveremmo di certi "lussi" aziendali? Magari di un macchinario più moderno, che ci piacerebbe tanto avere in azienda... lo facciamo solo perché sappiamo che il ritorno economico di quella macchina non coprirebbe il suo costo!
Quel tuo amico-pizzaiolo che hai licenziato perché ti faceva troppe poche pizze... lo avresti tenuto, perché era un amico e quindi perché rompere una amicizia?
Ancora tu esordisci dicendo: "Non credo che le cose che dice Zucco siano invise alla maggior parte degli italiani."
E invece è purtroppo così... non forse le "parole", ma se queste si traducessero in fatti, in qualcosa che li riguarda personalmente, allora vedresti!
E il solito discorso tutti siamo per l'abolizione degli enti inutili, ma se l'ente inutile è quello dove lavoro io o mio figlio ... ecco che per me non è più inutile!
Ci vogliono lo sappiamo gli inceneritori per i rifiuti, ma se lo costruiscono davanti alla mia casa... ecco che quell'inceneritore non va più bene.
Non vedi che non si può diminuire di un euro la spesa pubblica, perché tutti sono d'accordo a tagliare ma ... naturalmente si deve tagliare in "casa degli altri".
Questo sistema "democratico" ha fatto sì che la ruberia e il parassitismo non sia più il privilegio di pochi, ma in qualche misura sia diventato il "diritto acquisito" della maggioranza.
Vai a dire per esempio a chi ha già una pensione "retributiva" che bisogna ritornare anche per lui al sistema contributivo... minimo ti risponderà che "pacta servanda sunt".
La ricetta di Zucco non è in primis privatizzare ma ridurre la spesa pubblica per ridurre la tassazione e dar modo alle imprese di tornare ad aver voglia di produrre (in Italia...), di assumere lavoratori, risollevarsi e di conseguenza risollevare il paese.
Tu mi dici che le "privatizzazioni" sono sbagliate perché privano lo stato di un patrimonio che potrebbe rendere... no, primaverino, quel patrimonio può rendere se è nelle mani di altri! Ma nelle mani dello stato crea solo passività e debiti che poi qualcuno deve coprire.
Non è questione tecnica, ma nemmeno politica: semplicemente perché mai chi gestisce la cosa "pubblica" dovrebbe farsi odiare licenziando dalla sua azienda il parassita fannullone? perché dovrebbe fare "economie" scomode e impopolari quando può tranquillamente mandare l'azienda in passivo... io e te se non avessimo il vincolo del bilancio aziendale, l'ossessione del fallimento credi che ci priveremmo di certi "lussi" aziendali? Magari di un macchinario più moderno, che ci piacerebbe tanto avere in azienda... lo facciamo solo perché sappiamo che il ritorno economico di quella macchina non coprirebbe il suo costo!
Quel tuo amico-pizzaiolo che hai licenziato perché ti faceva troppe poche pizze... lo avresti tenuto, perché era un amico e quindi perché rompere una amicizia?
Ancora tu esordisci dicendo: "Non credo che le cose che dice Zucco siano invise alla maggior parte degli italiani."
E invece è purtroppo così... non forse le "parole", ma se queste si traducessero in fatti, in qualcosa che li riguarda personalmente, allora vedresti!
E il solito discorso tutti siamo per l'abolizione degli enti inutili, ma se l'ente inutile è quello dove lavoro io o mio figlio ... ecco che per me non è più inutile!
Ci vogliono lo sappiamo gli inceneritori per i rifiuti, ma se lo costruiscono davanti alla mia casa... ecco che quell'inceneritore non va più bene.
Non vedi che non si può diminuire di un euro la spesa pubblica, perché tutti sono d'accordo a tagliare ma ... naturalmente si deve tagliare in "casa degli altri".
Questo sistema "democratico" ha fatto sì che la ruberia e il parassitismo non sia più il privilegio di pochi, ma in qualche misura sia diventato il "diritto acquisito" della maggioranza.
Vai a dire per esempio a chi ha già una pensione "retributiva" che bisogna ritornare anche per lui al sistema contributivo... minimo ti risponderà che "pacta servanda sunt".
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Re: Giacomo Zucco
Mix "avete messo" è relativo al video postato da Paolo 1951, ed il tuo link, quindi il senso è plurale, ho generato un equivoco involontario.mix ha scritto:silvio, soddisfatto, quindi? bene.silvio ha scritto:No ammetto di non conoscerlo, adesso dopo i link che avete messo ho inquadrato il personaggiomix ha scritto:forse la tua domanda aveva dei sottintesi, silvio?
io ho risposto direttamente, ma se li aveva saranno da esplicitare e circoscrivere.
però gradirei che ti relazionassi con me usando un colloquiale modo con verbi al singolare.
ho dato per scontato che andasse bene così anche a te.
è corretta quell'impostazione, oppure lei preferisce diversamente?
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Re: Giacomo Zucco
Difatti non contesto la premessa di Zucco relativamente al taglio della spesa improduttiva, solo che non considero le privatizzazioni (all'italiana) alla stregua di "cura", dato che generalmente si traducono in regalia a favore dei soliti noti.paolo1951 ha scritto:Su molte cose concordo perfettamente con primaverino ma su altre proprio no.
La ricetta di Zucco non è in primis privatizzare ma ridurre la spesa pubblica per ridurre la tassazione e dar modo alle imprese di tornare ad aver voglia di produrre (in Italia...), di assumere lavoratori, risollevarsi e di conseguenza risollevare il paese.
Tu mi dici che le "privatizzazioni" sono sbagliate perché privano lo stato di un patrimonio che potrebbe rendere... no, primaverino, quel patrimonio può rendere se è nelle mani di altri! Ma nelle mani dello stato crea solo passività e debiti che poi qualcuno deve coprire.
Si necessita di una classe dirigente pubblica capace e non di spogliare lo Stato a favore di privati "a prezzo di saldo".
Se poi, stante l'impossibilità di raggiungere l'obiettivo si preferisce il male minore, allora è altro paio di maniche.
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Re: Giacomo Zucco
già 2 post persi stasera!silvio ha scritto:Mix "avete messo" è relativo al video postato da Paolo 1951, ed il tuo link, quindi il senso è plurale, ho generato un equivoco involontario.mix ha scritto:silvio, soddisfatto, quindi? bene.silvio ha scritto:No ammetto di non conoscerlo, adesso dopo i link che avete messo ho inquadrato il personaggiomix ha scritto:forse la tua domanda aveva dei sottintesi, silvio?
io ho risposto direttamente, ma se li aveva saranno da esplicitare e circoscrivere.
però gradirei che ti relazionassi con me usando un colloquiale modo con verbi al singolare.
ho dato per scontato che andasse bene così anche a te.
è corretta quell'impostazione, oppure lei preferisce diversamente?
che è, c'è "traffico" ?
OK silvio, avevo fatto un'innocente battuta
forse non è "passata"
succede. cosa da nulla. tutto OK. ciao.
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Re: Giacomo Zucco
Mix stasera non va, sto litigando di brutto a casa, mi ritiro, ciaomix ha scritto:
OK silvio, avevo fatto un'innocente battuta
forse non è "passata"
succede. cosa da nulla. tutto OK. ciao.
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Re: Giacomo Zucco
vai tranquillo, pensa alle cose importantisilvio ha scritto:Mix stasera non va, sto litigando di brutto a casa, mi ritiro, ciaomix ha scritto:
OK silvio, avevo fatto un'innocente battuta
forse non è "passata"
succede. cosa da nulla. tutto OK. ciao.
spero tu risolva bene
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Re: Giacomo Zucco
Anche qui concordo con te che il patrimonio pubblico andrebbe venduto meglio, cioè al miglior offerente (italiano o meno che sia...) e non agli "amici" a prezzo di favore.primaverino ha scritto:...
Difatti non contesto la premessa di Zucco relativamente al taglio della spesa improduttiva, solo che non considero le privatizzazioni (all'italiana) alla stregua di "cura", dato che generalmente si traducono in regalia a favore dei soliti noti.
Si necessita di una classe dirigente pubblica capace e non di spogliare lo Stato a favore di privati "a prezzo di saldo".
Se poi, stante l'impossibilità di raggiungere l'obiettivo si preferisce il male minore, allora è altro paio di maniche.
Ma va venduto... è assurdo lasciare un bene in mano a chi non ha la capacità di gestirlo, né questa capacità potrà mai averla.
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Re: Giacomo Zucco
Ma caro Paolo il problema è proprio questo!paolo1951 ha scritto:Anche qui concordo con te che il patrimonio pubblico andrebbe venduto meglio, cioè al miglior offerente (italiano o meno che sia...) e non agli "amici" a prezzo di favore.primaverino ha scritto:...
Difatti non contesto la premessa di Zucco relativamente al taglio della spesa improduttiva, solo che non considero le privatizzazioni (all'italiana) alla stregua di "cura", dato che generalmente si traducono in regalia a favore dei soliti noti.
Si necessita di una classe dirigente pubblica capace e non di spogliare lo Stato a favore di privati "a prezzo di saldo".
Se poi, stante l'impossibilità di raggiungere l'obiettivo si preferisce il male minore, allora è altro paio di maniche.
Ma va venduto... è assurdo lasciare un bene in mano a chi non ha la capacità di gestirlo, né questa capacità potrà mai averla.
Non mancherebbero le capacità; manca la volontà (politica) di mettere a frutto determinate professionalità a favore della res publica.
E allora si tollera la cattiva gestione del patrimonio pubblico sinché non si decide che è ora di "venderlo" mettendo d'accordo pure chi la pensa come te... (il "male minore" cui facevo cenno pochi post or sono).
Ma poi, date le condizioni "disperate" in cui versano le aziende da privatizzare le si cede "per tre zucche e un peperone" al primo pirla che passa per strada (in realtà "prescelto" alla bisogna [sua e del suo referente politico]) in un continuo circolo vizioso che dapprima impoverisce le aziende e poi le dona come già esposto.
Talché, scusa la franchezza, il tuo modo di vedere non solo è discutibile nel principio, ma pure impraticabile nel metodo, visto che a nessuno interessa "vendere bene" ma "vendere purchessia".
E a beneficio dei soliti noti.
Una classe dirigente che fosse in grado di "vendere bene" (ed in alcuni casi ci sta pure, vedi il piccolo ma significativo esempio che portasti a proposito dell'ex-caserma della GdF di Ovada) sarebbe parimenti in grado di nominare manager capaci di condurre quelle società pubbliche di chiaro interesse nazionale che viceversa languono in stato (volutamente) pietoso.
Sarò "de coccio" amico mio, ma continuo a pensare che manchi la volontà, non la capacità.
EDIT
Vorrei integrare il mio post con un piccolo esempio riaffiorante dalla mia pur scarsa memoria e relativo al confronto che vidi pubblicato su un quotidiano ai tempi della prima "vendita ai privati" dell'Alitalia...
Le cifre che posterò sono inventate di sana pianta ma la "proporzione" tra le due realtà è corretta...
Air France: 900 velivoli - Alitalia: 300 velivoli
Air France: 1.800.000 passeggeri - Alitalia: 600.000 passeggeri
Air France: 30 mln di km "volati" - Alitalia: 10 milioni...
Air France: 90.000 dipendenti - Alitalia 30.000 dipendenti.
Air France: 350 milioni di euro di UTILE - Alitalia (e qui uno si aspetta 100-120 mln di utile, dato che Alitalia sta ad Air France come "uno" sta a "tre"... Semplice proporzione, no?). E invece no! Alitalia 450 milioni di perdita... Cosa NON mi è chiaro?
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Re: Giacomo Zucco
Per doverosa correttezza a questo estratto del tuo post rispondo in separata sede.paolo1951 ha scritto:
Non è questione tecnica, ma nemmeno politica: semplicemente perché mai chi gestisce la cosa "pubblica" dovrebbe farsi odiare licenziando dalla sua azienda il parassita fannullone? perché dovrebbe fare "economie" scomode e impopolari quando può tranquillamente mandare l'azienda in passivo... io e te se non avessimo il vincolo del bilancio aziendale, l'ossessione del fallimento credi che ci priveremmo di certi "lussi" aziendali? Magari di un macchinario più moderno, che ci piacerebbe tanto avere in azienda... lo facciamo solo perché sappiamo che il ritorno economico di quella macchina non coprirebbe il suo costo!
Quel tuo amico-pizzaiolo che hai licenziato perché ti faceva troppe poche pizze... lo avresti tenuto, perché era un amico e quindi perché rompere una amicizia?
Ancora tu esordisci dicendo: "Non credo che le cose che dice Zucco siano invise alla maggior parte degli italiani."
E invece è purtroppo così... non forse le "parole", ma se queste si traducessero in fatti, in qualcosa che li riguarda personalmente, allora vedresti!
E il solito discorso tutti siamo per l'abolizione degli enti inutili, ma se l'ente inutile è quello dove lavoro io o mio figlio ... ecco che per me non è più inutile!
Ci vogliono lo sappiamo gli inceneritori per i rifiuti, ma se lo costruiscono davanti alla mia casa... ecco che quell'inceneritore non va più bene.
Non vedi che non si può diminuire di un euro la spesa pubblica, perché tutti sono d'accordo a tagliare ma ... naturalmente si deve tagliare in "casa degli altri".
Questo sistema "democratico" ha fatto sì che la ruberia e il parassitismo non sia più il privilegio di pochi, ma in qualche misura sia diventato il "diritto acquisito" della maggioranza.
Vai a dire per esempio a chi ha già una pensione "retributiva" che bisogna ritornare anche per lui al sistema contributivo... minimo ti risponderà che "pacta servanda sunt".
Il buon manager pubblico non deve essere costretto a licenziare "l'amico-parassita" precedentemente assunto, poiché il criterio di assunzione (pure arbitrario, ça va sans dire...) dovrebbe essere improntato alle effettive necessità aziendali e non tendente a beneficiare qualsiasi presunto "avente diritto" per artificio legislativo-normativo né men che meno di stampo "clientelare"... Le Aziende pubbliche dovrebbero comunque rispondere a criteri di economicità e funzionalità produttiva e non trasformarsi in "stipendifici" a beneficio dei raccomandati e a costo pagato da tutti (la cosiddetta "collettività"). Per contro (a danno compiuto) bisognerebbe favorire lo "smaltimento" delle unità improduttive a favore del settore privato con incentivi alle assunzioni (sgravi contributivi in primis e fiscali in secondo luogo...) introducendo una sorta di "parificazione" a livello contributivo e fiscale prendendo a modello i contratti di apprendistato.
Detto in altri termini (e fatta salva la situazione di crisi risolvibile tramite l'obbligo alle Banche di ritornare ad esercitare la loro funzione creditizia, almeno in presenza di garanzie reali, di cui i vari trattati di Basilea2 e 3 han fatto carne di porco) rivedendo il meccanismo relativo e lasciando una certa libertà di adeguamento alla bisogna e contestualmente riformando il cosiddetto "mercato del lavoro" in ottica para-liberista ovvero consentendo libertà di assumere e di licenziare (non serve una "deregulation" completa in ottica ultra-liberista, basta adeguare il famigerato art. 18 introducendo nelle motivazioni di "giusta causa" il fattore economico contingente).
Come sostengo, caro amico, si tratta di volontà politiche "inespresse" e non di chissà quale artifizio o nuova invenzione tendente a disperdere quanto (poco) di buono sia or ora esistente, anche in termini di diritti sindacali che pur sacrosanti devono essere rimodulati in nome dello status quo.
A questo proposito, sia detto per soprammercato, urge l'estensione della CIG (ordinaria) a TUTTE le realtà produttive private (da restituirsi comunque, con comodo e senza interessi) e contestualmente l'abolizione della medesima CIG (straordinaria) che tanti danni ha provocato e provoca a discapito di tutti.
Lo Stato deve aiutarti nei momenti di difficoltà e non diventare la "mammella" alla quale ogni fottuto parassita possa attingere a spese nostre. Sono stato chiaro?
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