Una delle arti più raffinate degli ultimi secoli

Il pianoforte.

Suonare il piano è qualcosa di meraviglioso, soprattutto quando conosci ogni singola nota di un brano che ami tanto e ti viene bene. Sei concentrato nel farlo bene ma allo stesso tempo vai in estasi, ti teletrasporta in un altro mondo.
A volte, mi lacrimano gli occhi quando ascolto uno dei brani che eseguo, specialmente se romantici.

Poi quando escono dal pianoforte, note create sul momento dalla nostra testa, con la pura immaginazione, tutti i nostri pensieri e il nostro modo di essere si trasformano in musica e il tutto assume un'atmosfera nuova, ti lasci trascinare dalla tua stessa musica e dalle note, e non importa se agli altri non piace... piace al tuo cuore e questo ti basta.

Bellissimo strumento. Mesi fa ho tentato di impare a suonare la tastiera, ma causa mancanza di tempo e voglia l'ho venduta.

Io sono uno di quelli che si commuove ascoltando la musica, non sei il solo qui. Complimenti per il bellissimo hobby!

Ho cominciato un po' tardi, quando avevo 12 anni ma la passione per la musica ce l'ho da quando ero molto piccolo, in particolare per la classica!

Adesso amo anche altri generi!

Il pianoforte è stato il primo strumento che mi ha "aperto il cuore" e mi ha avvicinato ancor di più al mondo della musica.

un genio

verde mio

Quando suono, quando suono con l'anima, tendo a perdere la cognizione del tempo 
lo spazio dentro e fuori di me si colma di emozioni vibranti, note vive. una meraviglia.

immagino siano tue quelle giovani e delicate mani.

per me resta quasi magia come la stessa canzone, le stesse note, per un tocco diverso, diventino poesia.
ti pare di pensare che certi minimi ritardi nelle prime note siano sbagliati, e invece l'emozione pura nasce proprio da quelle quasi impercettibili differenze.
quel trattenersi qualche frazione di secondo in più... e scappare via poi a rincorrere il tempo, il suono, l'attimo, l'evocazione...

per esempio questa canzone suonata da un gigante del piano diventa una alchimia che fa vibrare corde del cuore che non si pensava neppure di avere.

e io sono un ignorante su questi generi musicali, ma quando qualcosa ti tocca così tanto l'evidenza disarmante della bellezza vince.

vorrei ampliare il tuo bel sentire a tutti gli strumenti musicali, che sono una bellissima porta verso l'universo interiore.
c'è una timbrica per tutti, ossia lo strumento che veramente ti "proietta" verso un'emozione intensissima.
il pianoforte è uno strumento immenso, a detta di qualcuno forse "troppo" grande ed è facile il rischio di perdercisi dentro.
ha (soggettivissima opinione) un problema timbrico, ossia il suono di corde picchiate da martelletti non è il massimo per me, che sono invece completamente rapito da molti strumenti ad ancia.
questo non mi fa assolutamente criticare il pianoforte, né mi impedisce di amarlo tantissimo. uno strumento fantastico.

alberto ha scritto:vorrei ampliare il tuo bel sentire a tutti gli strumenti musicali, che sono una bellissima porta verso l'universo interiore.
c'è una timbrica per tutti, ossia lo strumento che veramente ti "proietta" verso un'emozione intensissima.
il pianoforte è uno strumento immenso, a detta di qualcuno forse "troppo" grande ed è facile il rischio di perdercisi dentro.
ha (soggettivissima opinione) un problema timbrico, ossia il suono di corde picchiate da martelletti non è il massimo per me, che sono invece completamente rapito da molti strumenti ad ancia.
questo non mi fa assolutamente criticare il pianoforte, né mi impedisce di amarlo tantissimo. uno strumento fantastico.

Alberto, come sei bello in queste parole.
Credo non aver mai colto occasione per stimarti tanto come ti stimo adesso.

alberto ha scritto:vorrei ampliare il tuo bel sentire a tutti gli strumenti musicali, che sono una bellissima porta verso l'universo interiore.
c'è una timbrica per tutti, ossia lo strumento che veramente ti "proietta" verso un'emozione intensissima.
il pianoforte è uno strumento immenso, a detta di qualcuno forse "troppo" grande ed è facile il rischio di perdercisi dentro.
ha (soggettivissima opinione) un problema timbrico, ossia il suono di corde picchiate da martelletti non è il massimo per me, che sono invece completamente rapito da molti strumenti ad ancia.
questo non mi fa assolutamente criticare il pianoforte, né mi impedisce di amarlo tantissimo. uno strumento fantastico.

Questa la giravo sempre, ce l'avevo che i miei vendono (vendevano) dischi.
In un trasloco li ho persi.
Per me è da brividi.

no, non è un OT chitarrina...
nulla da togliere a sua maestà pianoforte...
ma è la storia di questa canzone a essere pienamente musica.

john butler nasce come busker, artista di strada.
le sere, davanti all'oceano australiano, prende la sua chitarra e suona questa canzone.
ogni volta diversa.
per anni la suona sempre diversamente.
la crea negli anni, e cambia, come cambia l'oceano che canta e lo ispira.

immaginatevi ad essere lì a passeggiare lungo l'oceano, a sentire ancora questa canzone fatta da quel ragazzo, sempre uguale, sempre diversa.

e si vede che è venuto dalla strada.
la chitarra la suona come vuole lui.
fa tutto lui, anche le percussioni.

lo so, molti di voi diranno, "e chi li ha 10 minuti per ascoltare"...

dategli una possibilità, e se al minuto 6:24 non vi succede nulla, allora state attenti, probabilmente siete già morti...


invito a chi è piaciuta a sentirla fra un po' di giorni in un'altra versione...


e già che parliamo di suonare divinamente e vivere lo strumento come una parte di sè, per quanto riguarda la chitarra...
elettrica...

eh.....

la rivoluzione Hendrix...




ma non è un discorso che ha a che vedere con il genere, o lo strumento...


prendiamo la voce.

sentite un pezzetto di questa:




e sentite come la ha rifatta lei:



la sua voce non ha nessuna discontinuità, sale e scende senza sbalzi, perfetta, densa di passione, ogni parola è scandita, e anche quando sussurra a bassa voce scandendo,... la parola resta sempre cantata e vibrante...
magia...

perfetta.

A me viene spontanea una domanda: perchè la musica piace?

Paolo ha scritto:A me viene spontanea una domanda: perchè la musica piace?

verde.

io non lo so perché piaccia la musica.

La musica stimola (può stimolare) sensazioni, pensieri, associazioni a situazioni piacevoli.
A volte la bellezza o piacere di ascoltare alcuni brani sta tutta nei ricordi a cui quelle note ci rimandano... associamo esperienze belle o lontane e irripetibili e forse, solo per questo, destinate a diventare ricordi vestiti di nostalgia.

altre volte ci piace un pezzo non appena lo ascoltiamo. senza che sia ricollegato direttamente ad alcuna esperienza.
Come se quelle note, quelle emozioni, fossero sempre state dentro di noi. E quando ci si commuove o emoziona, non si fa altro che riconoscersi già lì dentro.

questo almeno è quello che sento io.

..piace solo se rispetta le frazioni pari delle note, ossia divisibili tra loro..

Sennò le sentiamo come "stecche"..

Pitagora se non mi sbaglio scopri la relazione tra le lunghezze delle note e gli accordi possibili..infatti anche un sordo può comporre robe orecchiabili..si tratta di aritmetica.

Delfi possiamo dire che la musica piace se è armonica. Però è come dire niente. La note sono solo una "misura" del rumore che noi chiamiamo musica. E' ovvio che sia il cervello che per qualche meccanismo non ben chiaro fa si che certi suoni vengano considerati piacevoli altri invece danno fastidio.

Io notavo come il pianto di un bambino piccolo sia particolarmente fastidioso mentre il riso, di per se assai simile al pianto, è gradevole. Li è ovvio che sia il cervello a fare si che il messaggio che il bambino ci invia venga interpretato in modo corretto.

Ma più difficile da capre perchè un canto gregoriano trasmetta sensazioni del tutto diverse dal kan kan o da un valzer.

Ho letto un articolo che ipotizzava che la cosa fosse del tutto casuale. Ovvero che la musica stimola una zona del cervello attigua a quella del piacere. Questa attiguità fa si che la stimolazione della zona della musica per un cortocircuito locale stimoli anche la zona del piacere.( detto molto sinteticamente)

jillo ha scritto:
Come se quelle note, quelle emozioni, fossero sempre state dentro di noi. E quando ci si commuove o emoziona, non si fa altro che riconoscersi già lì dentro.

Si, per me e' cosi. E' quasi come se ci fosse un incastro tra le note interiori, quelle che sentiamo solo noi in noi stessi e quelle della canzone... e' qualcosa di inspiegabile. Qualcosa di travolgente alcune volte. Ho ascoltato una canzone oggi pomeriggio che e' pura poesia... mi sono sdraiata sul divano e l'ho messa in loop nell'iPod. Piu' l'ascoltavo e piu' sentivo quell'incastro farsi stretto, sentivo la voce, gli strumenti, le parole che lentamente mi pervadevano... sono rimasta immobile davanti a tanta intensita', lasciando che il legame divenisse prima stretto amplesso, poi morbido abbraccio... fino a che sono riuscita finalmente a lasciar fluire l'emozione... mi sono commossa.
Per certi versi queste sensazioni sono simili a quelle dell'Amore.

Non so chi ha pennellato il mio intervento di verde, ma se lui/lei fosse curioso/a, la canzone di cui parlavo 'e "Annarella" dei CCCP (non e' la sola, molte altre mi fanno lo stesso effetto, ma nel post specifico mi riferivo ad essa)  :


Lasciami qui
Lasciami stare
Lasciami così
Non dire una parola che
Non sia d'amore
Per me
Per la mia vita che
E' tutto quello che ho
E' tutto quello che io ho e non è ancora
Finita
Finita...