Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
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Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Ricorderete, negli anni ruggenti di Craxi e in quelli a seguire, che si è sempre detto che il canale Rete 4 di Mediaset stava utilizzando illegittimamente una frequenza nazionale assegnata ad altri. Tutti sappiamo che le cose sono finite come finiscono sempre in Italia: non è finita.
Con l'avvento del digitale terrestre in molti hanno sperato in un cambio di rotta, visto che ipoteticamente una singola vecchia frequenza può trasmettere 9/10 canali contemporaneamente, ma tutto è stato assegnato gratuitamente a Rai, Mediaset e Telecom, salvo rimettere di recente il tutto in discussione con l'intervento antimonopolistico di Brussells.
Ho letto che negli Stati Uniti stanno prendendo una strada diversa: le frequenze saranno tutte tolte ai canali televisivi e vendute alle compagnie telefoniche (soprattutto per soddisfare la fame di banda di smarphone e tavolette). E le televisioni trasmetteranno tutte dal satellite.
Pochi lo sanno, ma questo sta accadendo anche da noi, con il consorzio:
TV SAT
Quando si sono accorti che con il passaggio al digitale terrestre almeno un terzo degli italiani non avrebbe visto più una mazza, hanno visto bene di duplicare le trasmissioni sul satellite, il cui segnale arriva perfetto anche a chi ha costruito una villetta abusiva dentro il cratere del Vesuvio...
Insomma, è già tutto pronto. Col vantaggio che i canali sono visibili solo a chi possiede una scheda Tv Sat, recapitata solo a chi paga regolamente il canone Tv. Ergo, tutti gli evasori verrebbero segati, senza rincorrerli casa per casa come oggi, con costi altissimi e risultati miseri.
Con l'avvento del digitale terrestre in molti hanno sperato in un cambio di rotta, visto che ipoteticamente una singola vecchia frequenza può trasmettere 9/10 canali contemporaneamente, ma tutto è stato assegnato gratuitamente a Rai, Mediaset e Telecom, salvo rimettere di recente il tutto in discussione con l'intervento antimonopolistico di Brussells.
Ho letto che negli Stati Uniti stanno prendendo una strada diversa: le frequenze saranno tutte tolte ai canali televisivi e vendute alle compagnie telefoniche (soprattutto per soddisfare la fame di banda di smarphone e tavolette). E le televisioni trasmetteranno tutte dal satellite.
Pochi lo sanno, ma questo sta accadendo anche da noi, con il consorzio:
TV SAT
Quando si sono accorti che con il passaggio al digitale terrestre almeno un terzo degli italiani non avrebbe visto più una mazza, hanno visto bene di duplicare le trasmissioni sul satellite, il cui segnale arriva perfetto anche a chi ha costruito una villetta abusiva dentro il cratere del Vesuvio...
Insomma, è già tutto pronto. Col vantaggio che i canali sono visibili solo a chi possiede una scheda Tv Sat, recapitata solo a chi paga regolamente il canone Tv. Ergo, tutti gli evasori verrebbero segati, senza rincorrerli casa per casa come oggi, con costi altissimi e risultati miseri.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Holu l'idea di sostituire il finto "canone" RAI con il pagamento di un abbonamento (sul modello di quanto avviene con Sky) non è nuova ma non piace alla RAI e ai nostri governanti!
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
paolo1951 ha scritto:Holu l'idea di sostituire il finto "canone" RAI con il pagamento di un abbonamento (sul modello di quanto avviene con Sky) non è nuova ma non piace alla RAI e ai nostri governanti!
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
Se dici una cosa giusta (il canone è finto; infatti è solo un modo per avere un'entrata assicurata, come la tassa sulle autostrade in germania, la pagano tutti anche se non hanno un'auto) e un'altra che la contraddice (tv di stato obbligatoria) va da se che messo insieme il tuo argomento risulta essere la solita stupidaggine qualunquista a cui ci hai abituato
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Io sono dell'idea che l'informazione pluralistica sia più importante della democrazia stessa.paolo1951 ha scritto:Holu l'idea di sostituire il finto "canone" RAI con il pagamento di un abbonamento (sul modello di quanto avviene con Sky) non è nuova ma non piace alla RAI e ai nostri governanti!
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
Io il cannone Rai lo manterrei, perché questo servizio di informazione va in qualche modo finanziato. Lascerei solo libero il telespettatore di decidere a quali canali dare quei 110 euro. Anche tutti ad Emilio Fede e le sue meteorine, se ciò gli aggrada...
Che la Rai attuale sia solo un megafono retto da giornalisti prostrati e lottizzati è sotto gli occhi di tutti. Ed è il motivo per cui nessun politico, di destra, di sinistra, di sopra o di sotto, si sognerebbe mai di toccarla. Un megafono estremamente costoso, in perenne rosso ed infarcito di fidanzate di sottosegretari che interpretano magistralmente soap opere.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Sei male informato, in Germania il pedaggio autostradale non lo paga nessuno. E' finanziato dalla fiscalità generale, come lo è da noi per le strade normali (forse è perché da noi un chilometro costa, in media, tre/quattro volte di più di un'opera analoga fatta in Francia e in Germania...)loonar ha scritto:Se dici una cosa giusta (il canone è finto; infatti è solo un modo per avere un'entrata assicurata, come la tassa sulle autostrade in germania, la pagano tutti anche se non hanno un'auto) e un'altra che la contraddice (tv di stato obbligatoria) va da se che messo insieme il tuo argomento risulta essere la solita stupidaggine qualunquista a cui ci hai abituatopaolo1951 ha scritto:Holu l'idea di sostituire il finto "canone" RAI con il pagamento di un abbonamento (sul modello di quanto avviene con Sky) non è nuova ma non piace alla RAI e ai nostri governanti!
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
Il Secolo: IL GOVERNATORE BAVARESE (SOLO) «GLI STRANIERI PAGHINO LE AUTOSTRADE TEDESCHE»
" A sei settimane dalle elezioni politiche e cinque dalle regionali (in Baviera si vota il 15 settembre), il governatore bavarese Horst Seehofer (Csu) ha minacciato la gemella Cdu della cancelliera Angela Merkel: o si mette nell’accordo di governo il pedaggio per stranieri sulle autostrade tedesche o «niente governo. Non si capisce perché in quasi tutti i Paesi europei si paga il pedaggio e qui da noi invece gli stranieri non paganp: io non firmo nessun accordo di coalizione se non contiene l’ introduzione del pedaggio per automobilisti stranieri», ha tuonato Seehofer.
Secco no dalla Cdu: «In un accordo di coalizione ci sarà quello su cui Cdu e Csu si sono accordate, e il pedaggio non vi rientra» ha tagliato corto il vice capogruppo Cdu Armin Laschet. No anche dall’opposizione Spd, dall’industria dell’auto e dall’automobilclub tedesco Adac: «Un pedaggio sulle auto è conforme al diritto Ue solo riguarda in eguale misura automobilisti stranieri e tedeschi»."
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
La cosa più importante di una scelta del genere è che gli Stati nazionali (e le tresche nazionali) non avranno più voce in capitolo su chi potrà ottenere una frequenza e chi no. Anche perchè i satelliti sono posizionati in fila:
...ovvero, quando i canali si esauriscono, un nuovo satellite viene piazzato in coda a quelli già presenti, quindi un numero di canali pressoché infinito. Mi capita spesso di trovarmi all'estero e trovare TeleNorba, TeleVatterlaPesca nel telecomando dell'albergo straniero. In altre parole nessuno avrebbe rendite di posizione: TelePannocchia, Rai Uno e Canale 5 sarebbero allineati esattamente allo stesso banco di partenzza.
Ultimamente ne stanno lanciando un paio alla volta.
EutelSat in Italia
...ovvero, quando i canali si esauriscono, un nuovo satellite viene piazzato in coda a quelli già presenti, quindi un numero di canali pressoché infinito. Mi capita spesso di trovarmi all'estero e trovare TeleNorba, TeleVatterlaPesca nel telecomando dell'albergo straniero. In altre parole nessuno avrebbe rendite di posizione: TelePannocchia, Rai Uno e Canale 5 sarebbero allineati esattamente allo stesso banco di partenzza.
Ultimamente ne stanno lanciando un paio alla volta.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Anche Holubice, che purtroppo per lui mi ha tolto dall'ignore list, dice la sua bella razione di buffonate.
Ora se sapessi che ne vale la pena, ci discuterei anche, ma sapendo che è tempi perso, aperto fiducioso che mi rimetta nell'ignore, facendomi il piacere di non commentare quello che scrivo con saccenza mista a ignoranza a palate.
Ora se sapessi che ne vale la pena, ci discuterei anche, ma sapendo che è tempi perso, aperto fiducioso che mi rimetta nell'ignore, facendomi il piacere di non commentare quello che scrivo con saccenza mista a ignoranza a palate.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Purtroppo gli italioti come Holubice e P51 non sono in grado di capire che se un'imposta la chiami "tassa sul minestrone" e la fai pagare a tutti quelli che hanno la bocca, per mangiare il minestrone, al di la del fatto che lo mangino o meno, andare ad agire sul minestrone non serve a niente e soprattutto non capiscono che con quella imposta lo stato ci finanzia quello che vuole, magari anche la pastasciutta.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Il problema non è cosa lo stato finanzi con il canone o altra tassa, bensì che lo stato in questo caso finanzia (e per far questo ci fa pagare) un servizio che si potrebbe avere del tutto a gratis.loonar ha scritto:Purtroppo gli italioti come Holubice e P51 non sono in grado di capire che se un'imposta la chiami "tassa sul minestrone" e la fai pagare a tutti quelli che hanno la bocca, per mangiare il minestrone, al di la del fatto che lo mangino o meno, andare ad agire sul minestrone non serve a niente e soprattutto non capiscono che con quella imposta lo stato ci finanzia quello che vuole, magari anche la pastasciutta.
Se non ci fosse la RAI avremmo al suo posto TV commerciali, che svolgerebbero la stessa funzione della RAI sia nel bene sia nel male.
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« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco,
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Perché pensi che la pubblicità non la paghi vero?
Povero illuso!
Povero illuso!
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Sì ma potresti spiegarci anche perché l' "informazione pluralistica" necessiterebbe della RAI?holubice ha scritto:Io sono dell'idea che l'informazione pluralistica sia più importante della democrazia stessa.paolo1951 ha scritto:Holu l'idea di sostituire il finto "canone" RAI con il pagamento di un abbonamento (sul modello di quanto avviene con Sky) non è nuova ma non piace alla RAI e ai nostri governanti!
Perché in questo modo la TV di Stato non sarebbe più obbligatoria... ognuno potrebbe scegliere a chi abbonarsi e a chi pagare, o anche decidere di vedere solo TV commerciali gratuite (anche se stracolme di pubblicità).
Io il cannone Rai lo manterrei, perché questo servizio di informazione va in qualche modo finanziato. Lascerei solo libero il telespettatore di decidere a quali canali dare quei 110 euro. Anche tutti ad Emilio Fede e le sue meteorine, se ciò gli aggrada...
Che la Rai attuale sia solo un megafono retto da giornalisti prostrati e lottizzati è sotto gli occhi di tutti. Ed è il motivo per cui nessun politico, di destra, di sinistra, di sopra o di sotto, si sognerebbe mai di toccarla. Un megafono estremamente costoso, in perenne rosso ed infarcito di fidanzate di sottosegretari che interpretano magistralmente soap opere.
...
Tanto più che subito dopo ammetti che la RAI è "solo un megafono retto da giornalisti prostrati e lottizzati... " ??
Perché dovremmo dare "110 euro" a Emilio Fede e alle sue meteorine, che purtroppo già abbiano anche senza questo pagamento ???
Negli USA non c'è nessuna TV di stato, ti sembra che là l'informazione sia meno pluralistica che qui da noi ????
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Partendo dalle premesse di P51 c'è da fare la storia dei mass media da Gutemberg in poi per cavarne fuori qualcosa di buono
Passiamo oltre!
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Sì penso proprio che la pubblicità in ultima analisi non si paghi... se la pubblicità fosse un costo che avesse un ampio ritorno economico per il produttore, qual produttore non la farebbe.loonar ha scritto:Perché pensi che la pubblicità non la paghi vero?
Povero illuso!
Ma ciò che fa aumentare la produzione, che la favorisce, alla fine fa diminuire e non aumentare i prezzi del prodotto.
L'economia moderno si base essenzialmente sulla spreco e non sulla parsimonia.
PS: in definitiva si tratta solo di indirizzare lo spreco o di scegliere tra i vari sprechi possibili quello più "conveniente"... e qui viene il difficile perché non tutti abbiamo le stesse "convenienze"!
Ultima modifica di paolo1951 il Sab 17 Ago 2013 - 9:25 - modificato 1 volta.
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
dovresti ringraziare questo sistema che permette a degli sprovveduti come te di arrivare bene alla tua età senza soccombere, come spesso accade in natura
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Io non ti metto in ignore... ma ho deciso di risponderti solo quando argomenti qualcosa, non quando insulti o fai un'affermazione senza nessuna argomentazione.loonar ha scritto:dovresti ringraziare questo sistema che permette a degli sprovveduti come te di arrivare bene alla tua età senza soccombere, come spesso accade in natura
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Per fare un prodotto di buona qualità, senza infarcirlo di pubblicità ogni 10 minuti da renderlo inguardabile, è necessario pagare qualcosa di tasca propria.paolo1951 ha scritto:Il problema non è cosa lo stato finanzi con il canone o altra tassa, bensì che lo stato in questo caso finanzia (e per far questo ci fa pagare) un servizio che si potrebbe avere del tutto a gratis.
Se non ci fosse la RAI avremmo al suo posto TV commerciali, che svolgerebbero la stessa funzione della RAI sia nel bene sia nel male.
Loro ne sono un esempio.
Tu, ora, puoi scegliere da un bouquet di canali che ti vengono offerti da Sky? Del tipo solo lo Sport, lo Sport e il Cinema, con l'aggiunta della musica classica?
Beh, a me piacerebbe una cosa del genere, solo con una gran varietà di fornitori, nessuno dei quali goda di rendite di posizione o appoggi politici che possano tagliare le gambe ai competitori.
Poi io sono uno che vuole togliere dalle palle la televisione completamente. Un tempo vivevo così. Ho quasi convinto la signora a farlo.
Vi sono famiglie parecchio acculturate e altrettanto facoltose che decidono di eliminare la televisione dalla loro casa: hanno capito che il concetto di 'modica quantità' con i bambini in casa non esiste, perché si finisce sempre per cedere alle loro insistenze. E che a mali estremi vanno presi estremi rimedi.
Repubblica: La nostra vita senza televisione
"Antonio Caffarra, pediatra del paese, ha cresciuto insieme alla moglie Daniela quattro figli. La più grande ha 23 anni e studia medicina, il più piccolo undici. Tutti hanno rinunciato alla televisione, ma non è stata una imposizione: semplicemente il teleschermo non è entrato nelle loro “abitudini di vita”.
“Con quattro figli, se lasciavamo spazio alla Tv non avremmo mai trovato il tempo per parlare – spiega Daniela – e poi, soprattutto per i primi tre che sono molto vicini di età, non si è mai posto il problema del gioco. Insieme inventavano storie, recite, andavano al parco”. Differenze con i loro compagni, se mai ci sono state, non hanno rappresentato un problema. Il che continua anche oggi che i ragazzi sono diventati grandi. Per loro il Grande Fratello è poco più che una barzelletta: “I reality sono un argomento appassionante per le mie amiche – spiega la figlia Marta – ma francamente, a parte qualche finale vista assieme a loro, non ho mai guardato una puntata”.
L’informazione entra in casa insieme ai quotidiani: “Quelli sì, sono abitudine per tutti, anche per il più piccolo”. Che a undici anni, appena rientra da scuola, controlla se le costruzioni sono lì dove le aveva lasciate e non si cura minimamente di accendere la televisione. Ci sarebbe anche, un apparecchio vecchissimo in un angolo del salotto: “Ce lo ha lasciato una zia, ma ormai eravamo così abituati a vivere senza, che abbiamo scelto di non accenderlo se non in qualche rara occasione, l'ultima volta per il terremoto in Abruzzo”.
L’assenza di televisione per la famiglia Caffarra è stata anche una scelta dettata dal mestiere del padre: “Come pediatra mi sono accorto che molti problemi dei bambini erano legati all’uso o all’a buso della televisione. Difficoltà di concentrazione, fatica ad addormentarsi”. A volte anche incubi. "Se poi hanno visto qualcosa che li ha turbati, farli parlare diventa veramente difficile"."
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Re: Spediamo Rete 4 e tutte le altre sul satellite
Oppure il racconto di quest'altra famiglia:
Genitori Crescono: Vivere senza TV
"Forse a qualcuno sembrerà strano che abbiamo scelto di iniziare a parlare di nativi digitali partendo dalla vecchia cara televisione. Però questa scelta di escludere uno degli elettrodomestici più presenti nella vita dei bambini moderni è stata e continua ad essere accolta con qualche perplessità da molti, e ve lo voglio raccontare.
Sono parecchi anni che viviamo senza TV, ben prima dell’arrivo dei figli. All’inizio la maggior parte delle persone pensava fossimo un po’ strani, e al limite ci chiedeva come facevamo a vivere senza vedere Friends o il Grande Fratello (!). Qualcuno ci chiedeva come facevamo a tenerci informati senza telegiornali. Quando gli facevamo notare che esistono anche i giornali e la radio sembravano tranquillizzarsi. Con la venuta dei figli però la situazione è cambiata. Ora la domanda più frequente è: e loro? Non avete paura che si sentano esclusi?
Prima di rispondere a questa domanda vorrei dire che io non ho assolutamente nulla contro la televisione. Tranne il fatto che credo condizioni troppo la vita delle persone, a partire dall’arredamento del salotto che viene sviluppato tutto intorno alla posizione di questo elettrodomestico. Ma la ragione principale per la quale non abbiamo la TV è che ci siamo accorti che da quando abbiamo fatto questa scelta abbiamo acquistato un numero notevole di ore di vita. Ora riusciamo a fare molte più cose di quelle che ci divertono di più. Parliamo a tavola mentre mangiamo, leggiamo libri la sera, io scrivo per GC, oppure semplicemente parliamo.
Se abbiamo voglia di vedere un film, lo guardiamo sul computer, scegliendo noi cosa vedere, a che ora vederlo, in che giorno della settimana, e senza interruzioni pubblicitarie. Quest’ultimo punto per me, che come vi ho raccontato pratico il debranding, è di enorme importanza, e sono felice che i miei figli non siano esposti alle pubblicità che infestano i vari canali TV per bambini."
Genitori Crescono: Vivere senza TV
"Forse a qualcuno sembrerà strano che abbiamo scelto di iniziare a parlare di nativi digitali partendo dalla vecchia cara televisione. Però questa scelta di escludere uno degli elettrodomestici più presenti nella vita dei bambini moderni è stata e continua ad essere accolta con qualche perplessità da molti, e ve lo voglio raccontare.
Sono parecchi anni che viviamo senza TV, ben prima dell’arrivo dei figli. All’inizio la maggior parte delle persone pensava fossimo un po’ strani, e al limite ci chiedeva come facevamo a vivere senza vedere Friends o il Grande Fratello (!). Qualcuno ci chiedeva come facevamo a tenerci informati senza telegiornali. Quando gli facevamo notare che esistono anche i giornali e la radio sembravano tranquillizzarsi. Con la venuta dei figli però la situazione è cambiata. Ora la domanda più frequente è: e loro? Non avete paura che si sentano esclusi?
Prima di rispondere a questa domanda vorrei dire che io non ho assolutamente nulla contro la televisione. Tranne il fatto che credo condizioni troppo la vita delle persone, a partire dall’arredamento del salotto che viene sviluppato tutto intorno alla posizione di questo elettrodomestico. Ma la ragione principale per la quale non abbiamo la TV è che ci siamo accorti che da quando abbiamo fatto questa scelta abbiamo acquistato un numero notevole di ore di vita. Ora riusciamo a fare molte più cose di quelle che ci divertono di più. Parliamo a tavola mentre mangiamo, leggiamo libri la sera, io scrivo per GC, oppure semplicemente parliamo.
Se abbiamo voglia di vedere un film, lo guardiamo sul computer, scegliendo noi cosa vedere, a che ora vederlo, in che giorno della settimana, e senza interruzioni pubblicitarie. Quest’ultimo punto per me, che come vi ho raccontato pratico il debranding, è di enorme importanza, e sono felice che i miei figli non siano esposti alle pubblicità che infestano i vari canali TV per bambini."
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