Indulgenze via Twitter, affrettatevi!!!

certo,
d'ora in poi li manderò da te

don alberto ha scritto:certo,
d'ora in poi li manderò da te

No no, per carità, sarei costretto a mentirgli, anche se la cosa indubbiamente li farebbe sentire meglio. Io non ho il potere di perdonare, solo dio ce l'ha, ed inoltre ho già parecchio lavoro da sbrigare..

BestBeast ha scritto:Oh, finalmente l'hai capito. 
Non farlo più d'ora in poi dunque, ok? 
Non dire "ti perdono" se non sei sicuro dell'effettivo e sincero pentimento (il fatto che semplicemente lo affermino, ne sei convenuto, non da certezza), lascia che quel lavoro lo faccia direttamente il giudice, che tra l'altro è sia onnisciente che onnipotente, ed ha un'infinità di tempo da perdere.
Per i lavori delicati è meglio affidarsi ai professionisti, piuttosto che ai dilettanti.

  “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Gv. 20, 19-23).

lui, don Alberto, ha ricevuto un mandato per poter fare quello che fa.

Mandalay ha scritto:

vnd ha scritto:

Prego i moderatori di tollerare questo OT

vnd purtroppo (o per fortuna) ho letto prima della tua risposta la tua presentazione qui sul forum, ho capito quindi solo ora il motivo per cui tu hai più facce da mostrare,difficile sopravvivere indenni nella vita "reale" con quella che mostri su questo forum.
Quindi ti dò una buona notizia sarai il primo della mia ignore list seguirò l'esempio di alcuni vecchi e più saggi del forum.
Devo dire che mi costa un pò perchè ritengo che il confronto con chi la pensa diversamente da me mi stimoli a rivedere le mie idee per confermarle o rielaborarle, purtroppo non riesco a digerirti quindi addio

Prima dice che non vuol polemizzare...
Poi polemizza...
Poi ha chiesto cosa volesse dire "minchia"....
Poi mi s'impaturnia...
Po ve riiii nooooo....

jillo ha scritto:“Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Gv. 20, 19-23).

lui, don Alberto, ha ricevuto un mandato per poter fare quello che fa.

JILLO !!!!!! Il mio credente preferito !!!!!!!
        
(scusate l'OT)

jillo ha scritto:

BestBeast ha scritto:Oh, finalmente l'hai capito. 
Non farlo più d'ora in poi dunque, ok? 
Non dire "ti perdono" se non sei sicuro dell'effettivo e sincero pentimento (il fatto che semplicemente lo affermino, ne sei convenuto, non da certezza), lascia che quel lavoro lo faccia direttamente il giudice, che tra l'altro è sia onnisciente che onnipotente, ed ha un'infinità di tempo da perdere.
Per i lavori delicati è meglio affidarsi ai professionisti, piuttosto che ai dilettanti.

  “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Gv. 20, 19-23).

lui, don Alberto, ha ricevuto un mandato per poter fare quello che fa.

Dov'è questo mandato personale?

BestBeast ha scritto:

jillo ha scritto:

BestBeast ha scritto:Oh, finalmente l'hai capito. 
Non farlo più d'ora in poi dunque, ok? 
Non dire "ti perdono" se non sei sicuro dell'effettivo e sincero pentimento (il fatto che semplicemente lo affermino, ne sei convenuto, non da certezza), lascia che quel lavoro lo faccia direttamente il giudice, che tra l'altro è sia onnisciente che onnipotente, ed ha un'infinità di tempo da perdere.
Per i lavori delicati è meglio affidarsi ai professionisti, piuttosto che ai dilettanti.

  “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Gv. 20, 19-23).

lui, don Alberto, ha ricevuto un mandato per poter fare quello che fa.

Dov'è questo mandato personale?

La domanda non è dove sta il mandato, ma chi è il mandante. Nel Mandante crede tanto il confessore quanto il penitente. E tanto basta per smontare la tua esortazione rivolta a don Alberto dall'astenersi dal rimettere i peccati altrui.
Ovviamente nessuno è tenuto ad andare da don Alberto, o da qualsiasi altro sacerdote, per farsi rimettere i peccati.

Vnd ha paura di me :)

Mandalay perchè l hai messo in ignore list? Ti perdi delle frasi che manco da un prete possono venir fuori!!!

@ Jillo ( m che fine avevi fatto?? Ciao! )
Cmq ... Nessuno è obbligato in teoria, in pratica i genitori ci mandano i figli di 10 anni a confessarsi e anche al catechismo... E io ne ho visti ragazzini che avrebbero preferito il calcetto, ho visto le mie nipoti non volersi confessare ed essere ' invogliate ' a farlo, per fortuna le piu grandi ora si son ribellate e non ci vanno! Io per prima la domenica ero semi costretta a confessarmi e andare a messa...
Ce ne sono tanti ragazzini costretti a subire ste cose...

jillo ha scritto:

BestBeast ha scritto:

jillo ha scritto:

BestBeast ha scritto:Oh, finalmente l'hai capito. 
Non farlo più d'ora in poi dunque, ok? 
Non dire "ti perdono" se non sei sicuro dell'effettivo e sincero pentimento (il fatto che semplicemente lo affermino, ne sei convenuto, non da certezza), lascia che quel lavoro lo faccia direttamente il giudice, che tra l'altro è sia onnisciente che onnipotente, ed ha un'infinità di tempo da perdere.
Per i lavori delicati è meglio affidarsi ai professionisti, piuttosto che ai dilettanti.

  “Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”» (Gv. 20, 19-23).

lui, don Alberto, ha ricevuto un mandato per poter fare quello che fa.

Dov'è questo mandato personale?

La domanda non è dove sta il mandato, ma chi è il mandante. Nel Mandante crede tanto il confessore quanto il penitente. E tanto basta per smontare la tua esortazione rivolta a don Alberto dall'astenersi dal rimettere i peccati altrui.
Ovviamente nessuno è tenuto ad andare da don Alberto, o da qualsiasi altro sacerdote, per farsi rimettere i peccati.

Non la smonta di una virgola invece.
Primo, quella supercazzola non-sense non è un mandato, lo avete deciso lui e tu, per vostro comodo. Quale comodo? Lui di controllarti e tu di lavarti la coscienza ogni qual volta lo desideri.
Ammesso che ci sia un dio che perdona automaticamente se vede il pentimento , non c'è motivo logico per il quale un uomo dovrebbe dire ad un altro "ti perdono in suo nome" dopo aver ascoltato i suoi cazzi. La sequenza logica corretta è:

- faccio un peccato
- sto male con me stesso per averlo fatto
- mi pento sinceramente (dio lo sa)
- sto bene con me stesso perché so che sono stato perdonato.

Il prete è un ente moltiplicato non necessario.

se sei "un cane sciolto", forse.

altrimenti è tutta da vedere.

Inoltre:

-c'è chi considera peccato ciò che, a regola di manuale, non lo è
-c'è chi considera peccato "reazioni psicologiche", che non lo sono (idest: ci sono vittime che pensano di essere carnefici)

e c'è bisogno di qualcuno che gli dica di stare sereni (o di andare da uno bravo)

Certo che se un tizio che si crede vice-dio con il super potere di rimettere il peccato e di sapere in realtà cosa è giusto e sbagliato dicesse ad un altro che considera peccato una reazione psicologica di andare da uno bravo... Davvero non saprei chi in realtà ha bisogno di cosa, nella fattispecie di ' uno bravo '.

Lyallii ha scritto:Certo che se un tizio che si crede vice-dio con il super potere di rimettere il peccato e di sapere in realtà cosa è giusto e sbagliato dicesse ad un altro che considera peccato una reazione psicologica di andare da uno bravo... Davvero non saprei chi in realtà ha bisogno di cosa, nella fattispecie di ' uno bravo '.

  come al solito capite IL CONTRARIO
(dev'essere una caratteristica di questo forum)

LA "reazione psicologica" NON è peccato
(e se qualcuno la vive come tale, bisogna dirgli di stare sereno)

No no ho capito!

Faccio un esempio...

Io credente considero il peccato una reazione psicologica ( che non è ) e vado a confessare il mio non peccato.

Vado da un signore che crede che ci sia stata una donna che è rimasta incinta vergine, che ci siano spiriti maligni che s impossessano dei corpi della gente, che crede che padre pio aveva le stigmate e non era un cialtrone, che in cielo ci siano degli angioletti e sottoterra i diavoli e... Insomma a tutte ste cose.

Vado da sto tizio e gli confesso il peccato che credo di avere ma che non è :), e lui, invece di dirmi una formula magica per assolvermi, cosa che fa abitualmente dopo aver fatto dire l altra formula magica in cui ci si pente di tutti i peccati...

Lui, mi manda da uno bravo!!!

Lui he!

Come se solo io ne avessi bisogno!!!

Lyallii ha scritto:No no ho capito!

Faccio un esempio...

Io credente considero il peccato una reazione psicologica ( che non è ) e vado a confessare il mio non peccato.

 
nonono,
tutt'altra cosa.

faccio un esempio un po' (?) grezzo "di una vittima che si crede carnefice" (e quindi di un peccato che non c'è, anzi ...):
c'è chi (da piccolo) ha "subito" qualcosa (di solito la mamma non gli ha voluto bene ...)
e sviluppa atteggiamenti sicuramente scorretti (astio, disinteresse, esasperazione),
che però non nascono da egoismo, odio ecc.: è cioè dura definirli peccati puri e semplici.

in questi casi (molto frequenti), non dico di pregarefarepenitenzaesforzarsi, 
ma di fare emergere il vissuto, metabolizzarlo (penso si dica così, quello che so di psicologia l'ho imparato sulla mia pelle) e "perdonare" alla mamma

o chi confonde l'ira
con un giusto senso di giustizia che si ribella all'ingiustizia
ecc.

don alberto ha scritto:[...]quello che so di psicologia l'ho imparato sulla mia pelle[...]

Ne hai ben donde.