Influenza suina, oltre 100 morti

Dopo aver sentito una quantità enorme di notizie non molto tranquillizzanti vorrei se è possibile chiedere una spiegazione all'amico maxsar, che sono sicuro saprà delucidarci con la sua solita competenza e precisione.

Prima dell'intervento di Max, mi permetto di dire che a me pare si stia costruendo un "démone".

Ragazzi:

non andate in Messico;
informatevi se le persone con cui avete contatti sono state recentemente in Messico;
mangiate carne suina solo se ben cotta;
lavatevi spesso le mani;
se avete sintomi influenzali andate dal medico.

Fatto questo, le proabilità che avete di morire per influenza suina sono incredibilmente inferiori a quelle che avevate di morire stamattina quando siete andati a lavoro in macchina.

ERRI8013 ha scritto:Prima dell'intervento di Max, mi permetto di dire che a me pare si stia costruendo un "démone".

Ragazzi:

non andate in Messico;
informatevi se le persone con cui avete contatti sono state recentemente in Messico;
mangiate carne suina solo se ben cotta;
lavatevi spesso le mani;
se avete sintomi influenzali andate dal medico.

Fatto questo, le proabilità che avete di morire per influenza suina sono incredibilmente inferiori a quelle che avevate di morire stamattina quando siete andati a lavoro in macchina.

rincuorante

Magari sbaglio, ma a me sembra si stia facendo come per l'aviaria: a sentire i media sembrava di essere sull'orlo dell'apocalisse per l'umanità, e invece siamo ancora qui...

Calma regas, calma.
I rischi In Italia sono prossimi alla zero, conviene recarsi al ps soltanto se si è stati in Messico (o zone limitrofe) o se si hanno avuti contatti con persone provenienti da quelle zone ed è presente una forte sintomatologia influenzale.
Evitate di andare al ps per una febbre perchè vi garantisco che persone che stanno intasando tutti i ps per cavolate (molto più del solito) sono veramente tanti.
Tornando a noi, la situazione dal punto sanitario non è allarmante (la febbre suina è comunque endemica di quei luoghi è causa 25-30 morti all'anno; ovvio sono presenti focalai epidemici al momento).
Diversamente lo può diventare dal punto di vista epidemioloigco (calma!), il maiale (semplificando al massimo)è una specie di incubatrice naturale in cui l'Orthomyxoviridae può "imparare" a passare da una specie all'altra.
Il rischio è che per qualche modificazione genomica, plasmidica o diversa....il virus invece di essere contaggioso maiale-uomo, impari a fare il salto uomo-uomo.
Probabilmente ciò successe con la cosidetta spagnola ed è estremamente probabile che prima o poi statisticamente succeda ed è per questo che il WHO è interventua pesantemente.
Comunque regas tranquilli, non esiste nessun rischio per noi e probabilmente neanchè a livello globale; si è voluti intervenire in maniera decisa su un focolaio che poteva dare molte problematiche.
Sono anche da vautare le condizioni socioculturali messicane, in cui è normale convivere con i suini; ciò facilità il contaggio e le condizioni sanitarie della popolazioni in generale (come mi raccontava un'amica partita volantaria nel Chiapas) sono drammatiche se raffrontate alle nostre.

Lucanfo ha scritto:Dopo aver sentito una quantità enorme di notizie non molto tranquillizzanti ...

<- normalmente è questo che tendono a dare i giornali ed i telegiornali

se devo preoccuparmi, mi preoccuperei molto di più di morire di un tumore che, purtroppo, è statisticamente più probabile, piuttosto che preoccuparmi di notizie che sanno più di scoop allarmistici, che di scienza

i motivi li state citando voi, quindi non mi dilungo oltre ... mi viene solo paurosamente in mente la "notizia bomba" di qualche anno fa dell'aviaria e tornando un pò più indietro della mucca pazza O_O ... bah

hai ragione, ma sai avendo un bimbo piccolo ..un po' d'ansia ti viene...
Per il resto concordo.

Ehi Lucanfo, ma sistemarti la firma nel profilo no?

DF1989 ha scritto:Magari sbaglio, ma a me sembra si stia facendo come per l'aviaria: a sentire i media sembrava di essere sull'orlo dell'apocalisse per l'umanità, e invece siamo ancora qui...

Perfettamente d'accordo, del resto l'aviaria è stata solo una grande speculazione economica per arricchire le case farmaceutiche e niente più.

Tranquilli regas, dato un occhio ai vari bollettini clinici e alle ultime notizie (serie) di epidemiologia.
Non corriamo alcun rischio!
I morti accertati sono 8 ( il numero dei probabili è sui 160); è da come si visto il virus ha un basso tasso di letalità, trattato adeguamente (vedi usa dove non si hanno avuti morti tra i pazienti, a parte un bambino arrivato estremamente scompensato e disidratato).
Il WHO ha avuto ragione a lanciare l'allarme, ma era una cosa abbastanza tecnica (rischio di passaggio dal maiale-uomo, uomo-uomo e relative mutazioni) e come al solito i giornalisti hanno fatto diventare una cosa da tenere in considerazione ed intervenire adeguamente come una pandemia a livello mondiale di Zaire Ebolavirus.
Consideriamo che l'influenza uccide 9500 l'anno da noi........
Si rischia la psicosi collettiva lanciando in continuazione questi messaggi (che giornalisti, seri e obiettivi): ieri una ragazza schiavizzanda in rian mi raccontava come diverse madri erano preoccupatissime per le figlie dirette in gita scolastica a Barcellona....
Scusate se ho riespresso il concetto, ma alla luce dei nuovi dati mi sembrava doveroso riaffermarlo.

Fai benissimo a tenerci "costantemente" informati.

Grazie

Sono d'accordo. Stiamo assistendo all'n-esimo fuoco di paglia, all'n-esima speculazione. Molte case farmaceutice sono quotate in borsa. Gli affari in borsa ultimamente non vanno a gonfie vele. Se 1+1 fa 2....

Eeetcciùù!!



http://it.notizie.yahoo.com/blog/wired/allevamenti-arriva-un-nuovo-supervirus-130454794.html

Come raccontano gli scienziati su Pnas, isolato inizialmente da alcuni suini sudcoreani nel 2009, il virus è stato inoculato nelle trachee e nelle cavità nasali di alcuni furetti (un modello animale che sviluppa l'influenza in modo simile a quanto avviene negli essere umani). Tutti e tre gli animali infettati con H1N2 sono morti. Ma non solo. Il virus si è infatti diffuso per via aerea tra i furetti delle gabbie vicine, acquisendo due mutazioni: una nella proteina emoagglutinina e una nella neuraminidasi. Alterazioni che lo hanno reso più aggressivo anche nelle colture cellulari di materiale biologico umano (dove cresceva più velocemente della forma suina originaria).



Il caso ricorda quello di H5N1, e non solo per la pericolosità del virus capitato nelle mani dei ricercatori. In quell'occasione la comunità scientifica si è interrogata a lungo sul bisogno di rendere o meno disponibili dati così sensibili. Da un lato c'era la paura che, se capitati nelle mani sbagliate, si sarebbero trasformati in armi letali; dall'altra si poneva una questione della trasparenza scientifica. Ora, gli studi su H1N2 riaprono, in parte, il dibattito, e ci si torna a chiedere quale sia l'utilità di una ricerca del genere.

Non ha dubbi Tony Fauci dell'US National Institute for Allergy and Infectious Disease di Bethesda per il quale "si tratta di ricerche importanti riguardo qualcosa che sta già succedendo in natura". Nei maiali nello specifico: in quelli coreani, spiegano gli scienziati, il virus da loro studiato esisterebbe ancora, sebbene non siano stati riportati casi di infezioni umane. Questo perché il patogeno non causa gli stessi effetti nelle persone oppure perché non si è ancora diffuso (la possibile spiegazione è che un virus precedente, con le stesse proteine di superficie, potrebbe avere in parte immunizzato la popolazione).