la differenza fra l'animale uomo e gli altri
+12
delfi68
Akka
mix
*Valerio*
Masada
Niques
Steerpike
Lyallii
Rasputin
Sally
Paolo
loonar
16 partecipanti
Pagina 3 di 4
Pagina 3 di 4 • 1, 2, 3, 4
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
dev'essere una congiunzione astrale, che non ci fa capire subito ...loonar ha scritto:Masada78 ha scritto:
di certo, però, ridurre la complessità psicologica dell'uomo al bisogno di cibo dell'animale, per me è spiegabile solo dalla paura di far risorgere quell'assioma materializzatosi nei secoli in diverse forme e così facile da usare dalla apologetica religiosa:
"l'uomo come vertice del creato, l'uomo come semi-dio, altro dagli animali, misura di tutte le cose... non riducibile al solo paradigma omniesplicativo di darwin quasi che siccome selezione ci deve essere, tanto vale sia violenta, veloce, alla nazi pazzi... che il resto son stronzate di filosofi, preti e poeti..."
Tutto ok, ma questo brano non l'ho capito.
credo che Masada stia dicendo che ridurre l'uomo all'animale può essere causato dalla paura di doverlo altrimenti supporre il fine superiore per l'universo, come fanno in alcune religioni
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
ah, be' non vedo di cosa si debba aver paura! La corteccia cerebrale, sede dell'affetto e di altri sentimenti; è solo una differenziazione fra il primate homo sapiens e altri animali, così come la proboscide dell'elefante lo diversifica da altri animalimix ha scritto:dev'essere una congiunzione astrale, che non ci fa capire subito ...loonar ha scritto:Masada78 ha scritto:
di certo, però, ridurre la complessità psicologica dell'uomo al bisogno di cibo dell'animale, per me è spiegabile solo dalla paura di far risorgere quell'assioma materializzatosi nei secoli in diverse forme e così facile da usare dalla apologetica religiosa:
"l'uomo come vertice del creato, l'uomo come semi-dio, altro dagli animali, misura di tutte le cose... non riducibile al solo paradigma omniesplicativo di darwin quasi che siccome selezione ci deve essere, tanto vale sia violenta, veloce, alla nazi pazzi... che il resto son stronzate di filosofi, preti e poeti..."
Tutto ok, ma questo brano non l'ho capito.
credo che Masada stia dicendo che ridurre l'uomo all'animale può essere causato dalla paura di doverlo altrimenti supporre il fine superiore per l'universo, come fanno in alcune religioni
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
loonar ha scritto:Masada78 ha scritto:
di certo, però, ridurre la complessità psicologica dell'uomo al bisogno di cibo dell'animale, per me è spiegabile solo dalla paura di far risorgere quell'assioma materializzatosi nei secoli in diverse forme e così facile da usare dalla apologetica religiosa:
"l'uomo come vertice del creato, l'uomo come semi-dio, altro dagli animali, misura di tutte le cose... non riducibile al solo paradigma omniesplicativo di darwin quasi che siccome selezione ci deve essere, tanto vale sia violenta, veloce, alla nazi pazzi... che il resto son stronzate di filosofi, preti e poeti..."
Tutto ok, ma questo brano non l'ho capito.
chiaro, l'ho scritto col culo!!
poco tempo, dovevo evitarlo, necessita parentesi...
provando a spiegare ora farò solo più casini, ma non resisto..
penso che steer e alberto, quando sembrano tirare, sottolineare "l'uguaglianza" fra l'uomo e gli altri animali, sotto sotto, sanno, o "sentono", che fra le varie fumose "prove di dio" l'unica con un barlume di decenza sta nell' "uomo in quanto uomo", che solo può diventare l'uomo in quanto "immagine di dio", che con le sue idealizzazioni si divinizza e proietta un dio, realizzazione dell'umanità superati tutti i suoi limiti: onnisciente, onnipresente, onnipotente, eterna, gioia perfetta, affetto totale...
il mio agnosticismo trova la sua unica e consistente ragione di dubbio nell'esistenza della singolarità uomo, i suoi bisogni, la sua capacità di indurre verità, esprimersi in linguaggi simbolici, fare e sentire l'arte, dominare l'universo con la matematica, idealizzare se stesso, creare cultura ridipingendo l'ambiente con una favola o un incubo... essere autocosciente e identità libera seppur condizionata.
dovrei spiegare oltre, no tempo.
per me solo partendo dal considerare per una qualsiasi ragione l'uomo davvero diverso dagli altri animali, si apre la possibilità paradigmatica dell'esistenza di un dio...
almeno partendo dalla mia razionalità occidentale da 2013 per le cose che ho letto e vissuto io.
per me, però, chi nega radicalmente questa differenza lo fa perchè iscritto in un paradigma "scientista riduzionista", uno dei principali assiomi del quale potrebbe essere:
"non vi è differenza fra l'uomo e gli animali."
un altro?
"l'uomo è biologia.
la biologia è chimica e fisica.
l'uomo è chimica e fisica."
per esempio, non a caso, alberto conclude proprio specificando:
alberto ha scritto: e neanche che l'uomo si diversifichi in modo netto dalle altre specie per questo - in realtà ci sono studi importanti sulle scimmie antropomorfe che segnalano dinamiche alquanto simili, ma persino altri mammiferi e uccelli altamente evoluti come le cornacchie o i gabbiani sembrano avere un'impostazione simile - ma sicuramente mette l'accento su un aspetto importantissimo che riguarda la formazione della nostra società.
per me bisogna accettare che l'uomo debba essere spiegato in un altro modo, in quanto è un originale oggetto di studio, l'unico che è il soggetto stesso.
se nello studiare un elettrone, un oggetto, colpendolo con un fotone, un oggetto come lui, sperimentiamo la prima vertigine di indeterminazione, il soggetto nello studiare il soggetto stesso, puntando su di sè un faro culturale interpretativo sulle intenzioni delle proprie scelte, della propria identità, bisogni più intimi, felicità... non può che rimanere aggrovigliato in una spirale ermeneutica dove crolla lo schema causa-effetto, in quanto ne esiste un altro: intenzione/fine/interpretazione-azione/essere/sentirsi, e un altro: correlazione azioni intenzionali-effetti inintenzionali, e ... e...
quindi credo che se una persona intelligente come alberto sottolinea marcatamente la uguaglianza animali-uomo lo faccia perchè vuole escludere quell'assioma fastidioso, eterna pietra di inciampo della mente intenzionale.
io non lo escludo, ergo, agnostico aggrovigliato.
si è capito?
edit: praticamente un gigantesco OT, però potrebbe essere sempre una chiave di lettura di alcune reazioni "contro" apparentemente eccessive, la necessità di difendere un proprio principio base: non c'è differenza fra l'uomo e gli altri animali.
(ormai sai che a me piace riflettere sul metodo ed andare a cercare gli assiomi impliciti nei paradigmi interpretativi e nelle razionalizzazioni delle persone)
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Masada78 ha scritto:
provando a spiegare ora farò solo più casini, ma non resisto..
Ho letto solo questo ma mi è bastato
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
L'uomo è un animale che scommette.
Decide di limitare i comportamenti istintivi perché ritiene che questo serva a stare meglio.
E' la politica.
Non uccide chi gli fa un torto, anche se ne sente il bisogno. Si è inventato leggi e giudici. Non si scopa tutte le donne che potrebbe, anche se quello è il suo istinto. Si è inventato il matrimonio.
Milioni di anni si comportamento istintivo e animalesco non si possono cancellare in nemmeno diecimila anni di storia dell'umanità. L'animale che è in noi è forte e ci sarà sempre.
Questo lo diceva Freud... E penso avesse ragione.
Limitare i propri istinti, naturalmente, porta a delle nevrosi e, a volte, a malattie psicosomatiche.
I paesi che ci sembrano più civili sono anche quelli a più alto tasso di suicidi.
Riassumendo, l'uomo è una animale sociale, politico, giocatore d'azzardo e... nevrotico.
Decide di limitare i comportamenti istintivi perché ritiene che questo serva a stare meglio.
E' la politica.
Non uccide chi gli fa un torto, anche se ne sente il bisogno. Si è inventato leggi e giudici. Non si scopa tutte le donne che potrebbe, anche se quello è il suo istinto. Si è inventato il matrimonio.
Milioni di anni si comportamento istintivo e animalesco non si possono cancellare in nemmeno diecimila anni di storia dell'umanità. L'animale che è in noi è forte e ci sarà sempre.
Questo lo diceva Freud... E penso avesse ragione.
Limitare i propri istinti, naturalmente, porta a delle nevrosi e, a volte, a malattie psicosomatiche.
I paesi che ci sembrano più civili sono anche quelli a più alto tasso di suicidi.
Riassumendo, l'uomo è una animale sociale, politico, giocatore d'azzardo e... nevrotico.
vnd- -----------
- Numero di messaggi : 1329
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 12.04.13
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Tutto quello che tu descrivi ha un nome: razionalità! E' anche questa una caratteristica del tutto naturale, anche se certo è difficile capire come si sia potuta formare e, quanto meno per adesso, solo nell'uomo.
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
sviluppo della razionalità prodotto dalla potenza della funzione della comunicazione verbale?
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Puoi comunicare se hai l'intelligenza. Perciò penso che la capacità di comunicare sia l'effetto della nostra intelligenza e non la causa. E' ovvio che sia una condizione necessaria, ma non sufficiente per giustificare l'origine della nostra razionalità.
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
è nato prima l'uovo o la gallina?
sarebbe una domanda mal posta
i processi di evoluzione dell'intelligenza e del linguaggio sono paralleli e rinforzanti l'un l'altro
esempi di differenze di potenza culturale li possiamo anche osservare nella realtà
sia confrontando popolazioni differenti
sia, all'interno della stessa popolazione, paragonando empiricamente il successo riproduttivo fra categorie di buoni comunicatori e cattivi comunicatori
sarebbe una domanda mal posta
i processi di evoluzione dell'intelligenza e del linguaggio sono paralleli e rinforzanti l'un l'altro
esempi di differenze di potenza culturale li possiamo anche osservare nella realtà
sia confrontando popolazioni differenti
sia, all'interno della stessa popolazione, paragonando empiricamente il successo riproduttivo fra categorie di buoni comunicatori e cattivi comunicatori
mix- -------------
- Numero di messaggi : 6549
Località : .
Occupazione/Hobby : .
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Ma arrendersi al fatto che l'autocoscienze dell'uomo sapiens e' semplicemente legata al corretto funzionamento dell'apparato neuronale del cervello no eh?
Maporchiddio, vi rendete conto si o no, che basta una microischemia cerebrale, che inceppa un centinaio di moduli neuronali e tutta la MAGNIFICENTIA unicita' dell'uomo va a puttane?
NOn c'e' nulla di speciale nell'uomo, nemmeno nel piu' profondo dei recessi dela creativita' poetica. Tutto e' un estensione evoluzionistica di specialita' della specie..tutto e' legato alla PERFETTA funzionalita' neuronale, dio centrerebbe solo nell'esatto momento in cui un ictato riuscisse a parlare nonostante il suo cervello ischemico!
Solo nell'uomo?
Hai mai visto uno scimpanze' inniettarsi eorina? ..hai mai visto una tigre suicidarsi ingerendo sassi?
La razionalita' dell'uomo e' razionale solo dal NOSTRO punto di vista...smetti di fare il sapiens e guarda la specie con occhi da alieno..poi mi dici..
Cosa doveva essere: uomo in quanto fiat 850 sport?
Maporchiddio, vi rendete conto si o no, che basta una microischemia cerebrale, che inceppa un centinaio di moduli neuronali e tutta la MAGNIFICENTIA unicita' dell'uomo va a puttane?
NOn c'e' nulla di speciale nell'uomo, nemmeno nel piu' profondo dei recessi dela creativita' poetica. Tutto e' un estensione evoluzionistica di specialita' della specie..tutto e' legato alla PERFETTA funzionalita' neuronale, dio centrerebbe solo nell'esatto momento in cui un ictato riuscisse a parlare nonostante il suo cervello ischemico!
Tutto quello che tu descrivi ha un nome: razionalità! E' anche questa una caratteristica del tutto naturale, anche se certo è difficile capire come si sia potuta formare e, quanto meno per adesso, solo nell'uomo.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p100-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2UZeCNx00
Solo nell'uomo?
Hai mai visto uno scimpanze' inniettarsi eorina? ..hai mai visto una tigre suicidarsi ingerendo sassi?
La razionalita' dell'uomo e' razionale solo dal NOSTRO punto di vista...smetti di fare il sapiens e guarda la specie con occhi da alieno..poi mi dici..
Cosa cazzo significa?
che fra le varie fumose "prove di dio" l'unica con un barlume di decenza sta nell' "uomo in quanto uomo",
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p100-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2UZenaxSO
Cosa doveva essere: uomo in quanto fiat 850 sport?
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Si beh certo sono d'accordo con te delfi. Io le mettevo giù un po' più dura. Anche io penso che quella che chiamiamo intelligenza o razionalità sia una capacità del tutto naturale che l'uomo ha sviluppato di più degli altri animali. Ma certo nulla di più di questo. Ma di sicuro quello che ci differenzia maggiormente è la presa coscienza del se. E' questo il primo passo.
45 anni fa mio cognato aveva la fiat 850. E pensare che a me sembrava bella!! La sua era però lo spider
45 anni fa mio cognato aveva la fiat 850. E pensare che a me sembrava bella!! La sua era però lo spider
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
quoto vnd e delfi
___________________
Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
- Numero di messaggi : 9612
Età : 49
Località : Roma
Occupazione/Hobby : Dubitare
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 11.11.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
QUoto paolo vnd e lupetta di default.
Gli agnostici e i credenti, secondo me, semplicemente non hanno mai approfondito nessun discorso di neurologia, se lo facessero dovrebbero ricorrere a molti meno dei tappabuchi per chiudere le lacune della loro conoscenza.
L'ateismo non e' una filosofia, ma e' il risultato di una somma di conoscenze con un'innata predisposizione a non credere negli enti spirituali che albergano nelle cose e negli animali.
Ci sono sapiens che NON POSSONO concepire la NON esistenza degli spiriti, dei o anime che siano, e nemmeno le conoscenze neurologiche li dissuadono dalla loro perversa indole a credere, o a sospendere il credere, nelle eventualita' spirituali. Ma poi ci sono Sapiens (B) che nascono privi del vincolo della "mente intenzionale" e appena raggiungono un minimo margine di conoscenza scientifica rifiutano anche l'agnosticismo. Con fatica, lo so, ma alcuni di noi ci riescono.
teoria del sapiens A e del sapiens B
http://atei.forumitalian.com/t4639p10-sindrome-del-vero-credente#182723
Gli agnostici e i credenti, secondo me, semplicemente non hanno mai approfondito nessun discorso di neurologia, se lo facessero dovrebbero ricorrere a molti meno dei tappabuchi per chiudere le lacune della loro conoscenza.
L'ateismo non e' una filosofia, ma e' il risultato di una somma di conoscenze con un'innata predisposizione a non credere negli enti spirituali che albergano nelle cose e negli animali.
Ci sono sapiens che NON POSSONO concepire la NON esistenza degli spiriti, dei o anime che siano, e nemmeno le conoscenze neurologiche li dissuadono dalla loro perversa indole a credere, o a sospendere il credere, nelle eventualita' spirituali. Ma poi ci sono Sapiens (B) che nascono privi del vincolo della "mente intenzionale" e appena raggiungono un minimo margine di conoscenza scientifica rifiutano anche l'agnosticismo. Con fatica, lo so, ma alcuni di noi ci riescono.
teoria del sapiens A e del sapiens B
http://atei.forumitalian.com/t4639p10-sindrome-del-vero-credente#182723
Ultima modifica di delfi68 il Mar 28 Mag 2013 - 12:01 - modificato 1 volta.
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
OT
si, è una terminologia un po' specifica.
quando si analizza razionalmente qualcosa lo si considera secondo alcuni aspetti, spesso uno solo, per evidenziare uguaglianze e differenze, relazioni e correlazioni, funzioni nel sistema, interrelazioni col tutto...
quindi puoi studiare l'uomo in quanto ente materiale, l'uomo in quanto vita, l'uomo in quanto vita animale, l'uomo in quanto animale simbolico, razionale, libero, culturale... oppure l'uomo in quanto uomo, cioè proprio in ciò che lo rende differente e uomo, nella sua specificità.
tutto qui, nulla di stranissimo.
si ragiona così nello stabilire le differenze qualitative e non solo, diciamo le "essenze".
si creano sottoinsiemi per dare un ordine "razionale" al caos del molteplice, e poi si considerano le differenze e le correlazioni fra i vari insiemi.
è mia opinione, da agnostico, che l'unico reale enigma che, nel tentativo di risolvere aporie, apre razionalmente alla possibilità dell'esistenza di dio (come unica mega-aporia accettata e razionalizzante le altre) non sia tanto un sillogismo (JJ), una causa prima del mondo fisico (NA), una esperienza "extrasensoriale/incosciente" soggettiva (holu)... ma la questione attorno alla singolarità antropologica.
mia opinione.
le altre questioni mi sembrano secondarie e non degne di essere considerate come ragionevolmente sufficienti per il dubbio agnostico.
non sono, appunto, agnostico su tutto (come un lucatortuga)
scusate ma è l'eterno OT, le 100 pagine di agnostici/atei, che ogni tanto ritorna fuori come sottofondo di scleri, incomprensioni irriducibili, diverse visioni della realtà..
/OT
delfi68 ha scritto:masada78 ha scritto:
che fra le varie fumose "prove di dio" l'unica con un barlume di decenza sta nell' "uomo in quanto uomo"
Cosa cazzo significa?
Cosa doveva essere: uomo in quanto fiat 850 sport?
si, è una terminologia un po' specifica.
quando si analizza razionalmente qualcosa lo si considera secondo alcuni aspetti, spesso uno solo, per evidenziare uguaglianze e differenze, relazioni e correlazioni, funzioni nel sistema, interrelazioni col tutto...
quindi puoi studiare l'uomo in quanto ente materiale, l'uomo in quanto vita, l'uomo in quanto vita animale, l'uomo in quanto animale simbolico, razionale, libero, culturale... oppure l'uomo in quanto uomo, cioè proprio in ciò che lo rende differente e uomo, nella sua specificità.
tutto qui, nulla di stranissimo.
si ragiona così nello stabilire le differenze qualitative e non solo, diciamo le "essenze".
si creano sottoinsiemi per dare un ordine "razionale" al caos del molteplice, e poi si considerano le differenze e le correlazioni fra i vari insiemi.
è mia opinione, da agnostico, che l'unico reale enigma che, nel tentativo di risolvere aporie, apre razionalmente alla possibilità dell'esistenza di dio (come unica mega-aporia accettata e razionalizzante le altre) non sia tanto un sillogismo (JJ), una causa prima del mondo fisico (NA), una esperienza "extrasensoriale/incosciente" soggettiva (holu)... ma la questione attorno alla singolarità antropologica.
mia opinione.
le altre questioni mi sembrano secondarie e non degne di essere considerate come ragionevolmente sufficienti per il dubbio agnostico.
non sono, appunto, agnostico su tutto (come un lucatortuga)
scusate ma è l'eterno OT, le 100 pagine di agnostici/atei, che ogni tanto ritorna fuori come sottofondo di scleri, incomprensioni irriducibili, diverse visioni della realtà..
/OT
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
quindi puoi studiare l'uomo in quanto ente materiale, l'uomo in quanto vita, l'uomo in quanto vita animale, l'uomo in quanto animale simbolico, razionale, libero, culturale... oppure l'uomo in quanto uomo, cioè proprio in ciò che lo rende differente e uomo, nella sua specificità.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p110-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2Ua2RpWzd
E' ancora lo stesso ragionamento circolare di prima, non spiega nulla se non ribadire se stesso.
L'hai semplicemente espanso ma non hai aggiunto nulla al "uomo in quanto uomo"
Fai un distinguo tra uomo e animali e lo giustifichi con "l'uomo e' un uomo" ma non entri nel merito del perche', del come e delle conoscenze scientifiche di merito.
E' l'eterno tormentone di chi non riesce assolutamente a "vedere" il mondo senza gli spiriti..
Puoi leggere il link che ho messo nel post precedente e dirmi cosa ne pensi?
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
è mia opinione, da agnostico, che l'unico reale enigma che, nel tentativo di risolvere aporie, apre razionalmente alla possibilità dell'esistenza di dio (come unica mega-aporia accettata e razionalizzante le altre) non sia tanto un sillogismo (JJ), una causa prima del mondo fisico (NA), una esperienza "extrasensoriale/incosciente" soggettiva (holu)... ma la questione attorno alla singolarità antropologica.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p110-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2Ua3XbwiX
Non si capisce niente..e sai perhe'? ..,perhe' non esistono parole semplici per spiegare qualcosa di cui non si ha nessun'idea del suo costrutto. La ricorrenza ad astrusita' indecifrabili e' solo il sintomo di un non sequitur logico in cio' che si tenta di esporre..
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
delfi68 ha scritto:
Puoi leggere il link che ho messo nel post precedente e dirmi cosa ne pensi?
lo ho letto.
anche tempo fa.
avevo anche risposto.
ho provato molte volte a spiegarlo in modi diversi e più o meno il giro si è capito: resta che tutti poi si resti della propria idea sempre...
non riescoo ad accettare la riduzione che fa l'applicazione delle neuroscienze come principale, se non unico, paradigma interpretativo sull'uomo.
per me è ottimo per studiare l'hardware, e utile per offrire preziose inferenze sul software, ma non bastante per spiegare le regole di questo.
per tentare di tenere in un insieme un minimo coerente le conoscenze che ho in scienze umane, come sociologia, psicologia, pedagogia... fra loro e con quelle di filosofia che mi offre i mezzi per una analisi razionale di insieme non riesco ad accettare quella visione.
magari col tempo, a furia di ripetere, riuscirò a farmi capire da qualcuno.
direi di non allungare ora il discorso, che tanto non c'è fretta.
io continuo a ragionarci sopra.
Ultima modifica di Masada78 il Mar 28 Mag 2013 - 12:25 - modificato 1 volta.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
delfi68 ha scritto:
è mia opinione, da agnostico, che l'unico reale enigma che, nel tentativo di risolvere aporie, apre razionalmente alla possibilità dell'esistenza di dio (come unica mega-aporia accettata e razionalizzante le altre) non sia tanto un sillogismo (JJ), una causa prima del mondo fisico (NA), una esperienza "extrasensoriale/incosciente" soggettiva (holu)... ma la questione attorno alla singolarità antropologica.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p110-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2Ua3XbwiX
Non si capisce niente..e sai perhe'? ..,perhe' non esistono parole semplici per spiegare qualcosa di cui non si ha nessun'idea del suo costrutto. La ricorrenza ad astrusita' indecifrabili e' solo il sintomo di un non sequitur logico in cio' che si tenta di esporre..
non si capisce perchè per essere sintetico devo utilizzare una terminologia specifica e persino allegorica, improvvisare neologismi per far comunicare due mondi.
evidentemente non ci riesco.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Masada78 ha scritto:delfi68 ha scritto:
è mia opinione, da agnostico, che l'unico reale enigma che, nel tentativo di risolvere aporie, apre razionalmente alla possibilità dell'esistenza di dio (come unica mega-aporia accettata e razionalizzante le altre) non sia tanto un sillogismo (JJ), una causa prima del mondo fisico (NA), una esperienza "extrasensoriale/incosciente" soggettiva (holu)... ma la questione attorno alla singolarità antropologica.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5227p110-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#ixzz2Ua3XbwiX
Non si capisce niente..e sai perhe'? ..,perhe' non esistono parole semplici per spiegare qualcosa di cui non si ha nessun'idea del suo costrutto. La ricorrenza ad astrusita' indecifrabili e' solo il sintomo di un non sequitur logico in cio' che si tenta di esporre..
non si capisce perchè per essere sintetico devo utilizzare una terminologia specifica e persino allegorica, improvvisare neologismi per far comunicare due mondi.
evidentemente non ci riesco.
È che uno dei due mondi non esiste. E quella antropologica non è affatto una singolarità, come mi pare di avere scritto più di una volta sono stati indotti - nel corso di annose sperimentazioni - comportamenti superstiziosi anche in animali (Piccioni)
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
vnd ha scritto:
I paesi che ci sembrano più civili sono anche quelli a più alto tasso di suicidi.
a parte quel "che ci sembrano" che vuol dire tutto e niente; esistono degli indicatori per misurare il grado di civiltà di una nazione, si chiama Indice di Sviluppo Umano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_indice_di_sviluppo_umano
da cui si evince che la questione dei suicidi fra la gente più civilizzata è una leggenda metropolitana
http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_tasso_di_suicidio
come vedete non corrispondono
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Masada, se sapevo che tornavi a parlare di dei e affini non te lo chiedevo di spiegare quel brano del tuo post!
Guarda che 'sto discorso della differenza fra animali non ha niente a che vedere con le fantasie metafisiche, sto parlando di una differenza (sviluppo corteccia cerebrale->intelligenza->linguaggio<->empatia) dell'ANIMALE uomo con altri animali.
Così come potrei parlare della differenza che c'è fra l'animale balena e l'animale vespa.
No metafisica grazie, solo socio-psicologia! (Infatti l'aspetto neurobiologico è un altro aspetto di cui però si è ampiamente parlato in altri thread, qua mi sarebbe piaciuto indagare l'aspetto socio psicologico, ma vedo che del discorso non importa un granchè a nessuno... ci sta! Solo fatemi un grossissimo piacere, non ricominciate con dio, metafisica e cazzi vari!)
Guarda che 'sto discorso della differenza fra animali non ha niente a che vedere con le fantasie metafisiche, sto parlando di una differenza (sviluppo corteccia cerebrale->intelligenza->linguaggio<->empatia) dell'ANIMALE uomo con altri animali.
Così come potrei parlare della differenza che c'è fra l'animale balena e l'animale vespa.
No metafisica grazie, solo socio-psicologia! (Infatti l'aspetto neurobiologico è un altro aspetto di cui però si è ampiamente parlato in altri thread, qua mi sarebbe piaciuto indagare l'aspetto socio psicologico, ma vedo che del discorso non importa un granchè a nessuno... ci sta! Solo fatemi un grossissimo piacere, non ricominciate con dio, metafisica e cazzi vari!)
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
una volta si poteva affermare che la differenza maggiore tra un animale non umano e un sapiens consisteva nell'astrazione.
questa definizione è stata sueprata in quanto anche alcuni tipi di primati stanno sviluppando e quindi usando l'astrazione.
questa definizione è stata sueprata in quanto anche alcuni tipi di primati stanno sviluppando e quindi usando l'astrazione.
___________________
Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
- Numero di messaggi : 9612
Età : 49
Località : Roma
Occupazione/Hobby : Dubitare
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 11.11.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
a delfi
- Spoiler:
è una differenza radicale nel modo di ragionare, nel cosiderare quali inferenze verifichino una congettura: in certi momenti alcuni utenti come te delfi si chiudono in una razionalizzazione semplice, direi causa-effetto scientifica dura, quasi deduzione matematica.
esempio: ti basta considerare che se salta un nugulo di neuroni salta tutto per concludere un'equivalenza.
no c'è software, informazione, "res cogitans", mondo 2 e 3 (alla popper),...
c'è solo l'hardware e le regole dell'hardware, e i sistemi dell'hardware.
come concludere che siccome se salta la corrente salta il software del pc, allora basti sapere il funzionamento dell'elettrone per programmare un sistema operativo, un linguaggio macchina, o un forum, o un processore, o una scatola di plastica...
come concludere che siccome salta il pc perchè si ferma la ventola, allora il software è la ventola... ma magari è un software virus che fa fermare la ventola e saltare il processore, hardware...
anche se salta il rene, o il cuore, mi salta il cervello, allora tutto ciò che devo sapere della mente sta nel rene? o in una auto che mi investe?
questo è uno dei tanti esempi possibili.
avevo persino fatto anche notare nel 3d da te citato come mai il ragionamento di hawking nel video di paolo mi sembrasse sbagliato per ragioni peggiori di queste...
magari mi sbaglio io, ma se seguo il mio modo di razionalizzare non mi paiono razionalizzazioni significative, stringenti, esaustive, persino corrette.
per me non basta una sola inferenza causa-effetto per chiudere una questione come questa, che infatti, persino discipline chiamate scienze studiano differenziando paradigmi e oggetti specifici, come l'uomo in quanto animale culturale, inintenzionalità irriducibile, (sociologia), o come "psiche", irrazionale irriducibile, (psicologia), o come "macchina non banale in sviluppo" (pedagogia), ... l'uomo in quanto uomo come le antropologie,... o in quanto libero: l'etica, il diritto, ... o in quanto conoscitore di verità: epistemologia, gnoseologia, ermeneutica... o autocosciente,... fenomenologia, esistenzialismo...
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
quindi si poteva anche evitare di riportarlo, no?lupetta ha scritto:una volta si poteva affermare che la differenza maggiore tra un animale non umano e un sapiens consisteva nell'astrazione.
questa definizione è stata sueprata in quanto anche alcuni tipi di primati stanno sviluppando e quindi usando l'astrazione.
Visto che il thread la DIFFERENZA l'avrebbe GIA' individuata fin dal PRIMO POST.
Purtroppo ho capito che chi entra nei thread lo fa leggendo solo il titolo, ecco il motivo della gara che si è scatenata a cercare queste differenze, stile Settimana Enigmistica!
Bastava leggere le poche righe del primo post, (che di solito spiega il senso del thread), per sapere che la differenza di cui parlo è: la ricerca di empatia/affetto. Questo è il topic del thread.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
ma il tuo primo post non lo condivido affatto...
___________________
Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
- Numero di messaggi : 9612
Età : 49
Località : Roma
Occupazione/Hobby : Dubitare
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 11.11.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
loonar ha scritto:
No metafisica grazie, solo socio-psicologia!
si lo so, lo immaginavo cosa intendessi come tu sapevi che prima o poi sarei risaltato fuori coi miei tunnel, ma forse ignori o non consideri adeguatamente che ogni interpretazione socio-psico-pedagogica è già in se stessa, proprio negli assiomi indimostrabili, e chiaramente nel metodo, radicalmente filosofica.
esempio:
"tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti"
dimostramelo con una razionalizzazione scientifica causa-effetto, che l'uomo è libero, in cosa consista la libertà, che siamo eguali, in cosa consista la dignità umana, e quali siano i diritti necessari a soddisfare la sua intima "natura" di uomo in quanto uomo.
pensa che applicando rigidi schemi considerando l'uomo solo come ente fisico (neppure biologico) si arrivò al meccanicismo, che considerava l'uomo "non libero", ma determinato causalmente.
persistono ora schemi biologici o neurologici che ne ampliano la comprensione, ma restano riduttivi: uomo in quanto vita animale.
altro esempio:
"in politica decide la maggioranza", derivazione del principio di eguaglianza, che però sembra non considerare adeguatamente quanto non sia eguale nello stabilire il bene sociale una nonnetta che guarda rete 4 tutto il giorno o un cittadino che si sforza di mantenersi in contatto con le istanze del suo tempo e le molteplici interpretazioni.
nel campo della politica quindi, ciò che in scienza sarebbe fallacia, è la norma razionale.
non si distinguono i campi dell'umano con le proprie "regole" differenti e si riduce tutto a un paradigma costruito per studiare solo una parte della realtà in alcune sue caratteristiche quantitative.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
allora:lupetta ha scritto:ma il tuo primo post non lo condivido affatto...
1- non partecipi al thread
2- partecipi al thread spiegando i motivi per cui non lo condividi affatto
3- te ne freghi e svacchi il thread
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
ha!! è incredibile vedere come in qualunque discussione, su qualunque argomento, preso con qualsiasi taglio, se approfondito un po' induca sempre a cozzare sugli stessi problemi!!!
è cioè quel paradosso su cui si fonda ogni conoscenza!! paradosso che alcuni cercano di scavalcare adottando paradigmi pan-evoluzionistici, altri meta-fisici, altri religiosi, altri ''si limitano'' a dire di non poter dire...insomma c'è chi sa, e c'è chi non sa...io sono tra i secondi, la differenza è la consapevolezza...
masada cerca di evidenziare che ogni problema può essere visto, giudicato e spiegato attraverso diversi paradigmi interpretativi, poi ha pure il vezzo(in senso buono è) di cercare di farli interliquire, di far partire il processo dialettico, in cui visione scientifica, meta-fisica, storica, filosofica, esistenziale, dialoghino, insomma un' impresa un po' imponente a dire il vero, un tentativo di ricerca di quell' unità sottintesa che tiene insieme tute queste cose apparentemente così inconciliabili!!
delfi invece non si pone il problema, o meglio se l' posto, ed ha trovato una risposta, il paradigma scientifico-evoluzionistico si mangia tutti gli altri, infatti questi sono tutti perfettamente comprensibili e spiegabili attraverso quello!!!
aime, io non credo proprio, su cosa si fonda questa ''certezza''?? magari mi dirai che è una ''constatazione'', ma cos' è una constatazione? tu mi dirai la presa di coscienza che certi fatti sono spiegabili razionalmente attraverso una certa teoria, bene, ma il fatto è che noi stessi(e pure nel dire ciò) siamo soggetti all' evoluzione, quindi i nostri giudizi, le nostre visioni, pure quelli riguardanti l' evoluzione(e qui sta il vero problema di adottare un unico paradigma!!!), non sono ''puri'', sono ''determinati'' dall' evoluzione, tu pensi che la meta-fisica sia una balla perché l' evoluzione ti impone ciò!!! non perché sia una balla!!! è chiara la differenza? è verissimo che le tribù africane credono che invocando il dio tal dei tali pioverà(mente intenzionale), ma è altrettanto vero che noi crediamo di poter spiegare il loro comportamento attraverso l' evoluzione, come noi non ne fossimo succubi!!
ma tu mi risponderai: ma l' evoluzione è solo una teoria scientifica, ce ne serviamo solo per spiegare certi fatti, è uno strumento umano e basta, benone, peggio ancora allora, se è uno strumento umano allora non è assolutamente detto che ci metta a conoscenza della realtà fattuale, è solo lo strumento che la natura ci ha predisposti ad utilizzare per guardare il mondo, uno strumento antropocentrico peraltro, infatti giudica i fatti guardandoli solo internamente al funzionamento del cervello umano!!!
grazie al cazzo dirai, mica possiamo uscirci dal cervello umano, verisimo, è questo il problema, ed è qui il nocciolo di tutto!!! tutto quello che diciamo, pensiamo, facciamo, evoluzione compresa, ha un legame con la realtà?? ovviamente si, ma questo legame è ''univocamente determinabile''? come sappiamo che non è illusorio?? diva dove si discute della realtà ha parlato del problema di cartesio!!!
mi pare un buon punto di partenza, e pure d' arrivo purtroppo!!
benone!!! siamo ancora fermi li!!! le neuroscienze non ci dicono nulla al riguardo!! non siamo neppure in grado di osservare la coscienza!!! siamo in grado di vedere che effetto ha il potassio(dico a caso) sul cervello, siamo in grado di vederne i sintomi, su soggetti terzi, ma non possiamo osservare il fenomeno della coscienza se non internamente a noi stessi!! è l' unico modo! la mente può essere osservata solo sul primo canale(cioè la mente stessa di chi pensa), mai sul terzo canale, cioè la mente degli altri
possiamo osservare i connettori neuronali, le sinapsi, quello che volete, ma non è la mente stessa, e che questa dipenda in tutto e per tutto da quella nulla prova, l identità non è esperibile in maniera univoca!! quindi è per definizione ''non-oggettivabile'' quindi ''non-scientifico''...siam sicuri?? ma...
perché? perché la coscienza è una necessità logica prioritaria rispetto alla sua spiegazone attraverso modelli scientifici(evoluzione), religiosi(dio), filosofici(logos), sociologici(società) ecc! se non vi fosse quella come dato di partenza non ci sarebbe il resto!
eppure mi si potrà obiettare che questa a sua volta non sarebbe possibile se prima non ci fossero state le condizioni biologiche/evolutive necessarie alla sua nascita! eppure noi vogliamo spiegare qualcosa di esterno noi con qualcosa che è intero a noi!! non funziona, sono su livelli diversi! dovremmo uscire da noi stessi per guardare come stanno le cose!! possiamo farlo?
la scienza ci permette di ''guardare fuori''? alcuni dicono di si, ed allora la scienza diventa la continuazione naturale del pensiero metafisico occidentale(oooo questa è quasi un aprovocazione, però...) ed è ancora ammissibile la fiducia nella ragione e nella conoscenza!! se no sono cazzi, ci accontentiamo di piccole verità frammentarie, che non sono componibili in un quadro più ampio coerente ed unificato!! insomma continuiamo a darci da fare a trovare nuovi pezzi, ma non c'è il puzzle...
tu delfi vuoi sostenere la seconda con gli strumenti della prima, non funziona, è incoerente, devi decidere, o è possiebile spiegare la realtà in maniera fondandata e fondante(meta-fisica), e allora possiamo dire come stanno le cose, oppure no!!! se sei per la seconda non ha senso che mi vieni a dire che la coscienza è completamente spiegabile attraverso le neuroscienze!! si capisce cosa intendo? se non possiamo guardar fuori resta una congettura non oggettiva! non è ''vera''!! che renda conto di molti fatti è solo un fenomeno collaterale! la teoria la costruiamo noi, la adattiamo noi ai fatti!! non è una verità indipendente dall' osservatore!!
e allora perché l' uomo sarebbe diverso dall' animale? perché l' uomo, in qualche misura, è la natura che si interroga circa se stessa!! insomma, di nuovo il paradosso...
ps visto che adesso verrò frainteso come al solito, dico guà in anticipo che non sto dicendo che allora la scienza non funzioni o che allora sia necessario dio o la madonna, se avete capito questo non avete afferrato il contenuto, oppure io l' ho espresso male, il che è probabile!!
è cioè quel paradosso su cui si fonda ogni conoscenza!! paradosso che alcuni cercano di scavalcare adottando paradigmi pan-evoluzionistici, altri meta-fisici, altri religiosi, altri ''si limitano'' a dire di non poter dire...insomma c'è chi sa, e c'è chi non sa...io sono tra i secondi, la differenza è la consapevolezza...
masada cerca di evidenziare che ogni problema può essere visto, giudicato e spiegato attraverso diversi paradigmi interpretativi, poi ha pure il vezzo(in senso buono è) di cercare di farli interliquire, di far partire il processo dialettico, in cui visione scientifica, meta-fisica, storica, filosofica, esistenziale, dialoghino, insomma un' impresa un po' imponente a dire il vero, un tentativo di ricerca di quell' unità sottintesa che tiene insieme tute queste cose apparentemente così inconciliabili!!
delfi invece non si pone il problema, o meglio se l' posto, ed ha trovato una risposta, il paradigma scientifico-evoluzionistico si mangia tutti gli altri, infatti questi sono tutti perfettamente comprensibili e spiegabili attraverso quello!!!
aime, io non credo proprio, su cosa si fonda questa ''certezza''?? magari mi dirai che è una ''constatazione'', ma cos' è una constatazione? tu mi dirai la presa di coscienza che certi fatti sono spiegabili razionalmente attraverso una certa teoria, bene, ma il fatto è che noi stessi(e pure nel dire ciò) siamo soggetti all' evoluzione, quindi i nostri giudizi, le nostre visioni, pure quelli riguardanti l' evoluzione(e qui sta il vero problema di adottare un unico paradigma!!!), non sono ''puri'', sono ''determinati'' dall' evoluzione, tu pensi che la meta-fisica sia una balla perché l' evoluzione ti impone ciò!!! non perché sia una balla!!! è chiara la differenza? è verissimo che le tribù africane credono che invocando il dio tal dei tali pioverà(mente intenzionale), ma è altrettanto vero che noi crediamo di poter spiegare il loro comportamento attraverso l' evoluzione, come noi non ne fossimo succubi!!
ma tu mi risponderai: ma l' evoluzione è solo una teoria scientifica, ce ne serviamo solo per spiegare certi fatti, è uno strumento umano e basta, benone, peggio ancora allora, se è uno strumento umano allora non è assolutamente detto che ci metta a conoscenza della realtà fattuale, è solo lo strumento che la natura ci ha predisposti ad utilizzare per guardare il mondo, uno strumento antropocentrico peraltro, infatti giudica i fatti guardandoli solo internamente al funzionamento del cervello umano!!!
grazie al cazzo dirai, mica possiamo uscirci dal cervello umano, verisimo, è questo il problema, ed è qui il nocciolo di tutto!!! tutto quello che diciamo, pensiamo, facciamo, evoluzione compresa, ha un legame con la realtà?? ovviamente si, ma questo legame è ''univocamente determinabile''? come sappiamo che non è illusorio?? diva dove si discute della realtà ha parlato del problema di cartesio!!!
mi pare un buon punto di partenza, e pure d' arrivo purtroppo!!
benone!!! siamo ancora fermi li!!! le neuroscienze non ci dicono nulla al riguardo!! non siamo neppure in grado di osservare la coscienza!!! siamo in grado di vedere che effetto ha il potassio(dico a caso) sul cervello, siamo in grado di vederne i sintomi, su soggetti terzi, ma non possiamo osservare il fenomeno della coscienza se non internamente a noi stessi!! è l' unico modo! la mente può essere osservata solo sul primo canale(cioè la mente stessa di chi pensa), mai sul terzo canale, cioè la mente degli altri
possiamo osservare i connettori neuronali, le sinapsi, quello che volete, ma non è la mente stessa, e che questa dipenda in tutto e per tutto da quella nulla prova, l identità non è esperibile in maniera univoca!! quindi è per definizione ''non-oggettivabile'' quindi ''non-scientifico''...siam sicuri?? ma...
perché? perché la coscienza è una necessità logica prioritaria rispetto alla sua spiegazone attraverso modelli scientifici(evoluzione), religiosi(dio), filosofici(logos), sociologici(società) ecc! se non vi fosse quella come dato di partenza non ci sarebbe il resto!
eppure mi si potrà obiettare che questa a sua volta non sarebbe possibile se prima non ci fossero state le condizioni biologiche/evolutive necessarie alla sua nascita! eppure noi vogliamo spiegare qualcosa di esterno noi con qualcosa che è intero a noi!! non funziona, sono su livelli diversi! dovremmo uscire da noi stessi per guardare come stanno le cose!! possiamo farlo?
la scienza ci permette di ''guardare fuori''? alcuni dicono di si, ed allora la scienza diventa la continuazione naturale del pensiero metafisico occidentale(oooo questa è quasi un aprovocazione, però...) ed è ancora ammissibile la fiducia nella ragione e nella conoscenza!! se no sono cazzi, ci accontentiamo di piccole verità frammentarie, che non sono componibili in un quadro più ampio coerente ed unificato!! insomma continuiamo a darci da fare a trovare nuovi pezzi, ma non c'è il puzzle...
tu delfi vuoi sostenere la seconda con gli strumenti della prima, non funziona, è incoerente, devi decidere, o è possiebile spiegare la realtà in maniera fondandata e fondante(meta-fisica), e allora possiamo dire come stanno le cose, oppure no!!! se sei per la seconda non ha senso che mi vieni a dire che la coscienza è completamente spiegabile attraverso le neuroscienze!! si capisce cosa intendo? se non possiamo guardar fuori resta una congettura non oggettiva! non è ''vera''!! che renda conto di molti fatti è solo un fenomeno collaterale! la teoria la costruiamo noi, la adattiamo noi ai fatti!! non è una verità indipendente dall' osservatore!!
e allora perché l' uomo sarebbe diverso dall' animale? perché l' uomo, in qualche misura, è la natura che si interroga circa se stessa!! insomma, di nuovo il paradosso...
ps visto che adesso verrò frainteso come al solito, dico guà in anticipo che non sto dicendo che allora la scienza non funzioni o che allora sia necessario dio o la madonna, se avete capito questo non avete afferrato il contenuto, oppure io l' ho espresso male, il che è probabile!!
Ultima modifica di Akka il Mar 28 Mag 2013 - 14:24 - modificato 2 volte.
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
ok Masada, ma se applichi questa tua metodica di ricondurre tutto al bivio scienza/filosofia, ogni thread, anche quello sulle pataccate, parlerà solo di approccio scientifico o filosofico.
Se uno vuole solo parlare di aspetti psico-sociologici che deve fare?
Se uno vuole solo parlare di aspetti psico-sociologici che deve fare?
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Akka ha scritto:ha!! è incredibile vedere come in qualunque discussione, su qualunque argomento, preso con qualsiasi taglio, se approfondito un po' induca sempre a cozzare sugli stessi problemi!!!!
Ecco!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
he...capisco cosa intendi...ma come si può parlare di ciò che è complesso se prima non siamo neppure d'accordo sul semplice?
non può esserci discussione, delfi cercherà di ficcare ogni fatto, ogni avvenimento, ogni comportamento, tutto, all' nterno della teoria dell' evoluzione, mentre masada cercherà sempre di allargare il campo, di introdurre nuovi pezzi, di sconvolgere i vecchi paradigmi in favore di altri!!!
non possono trovarsi!! su nulla! magari possono trovarsi su certe conclusioni, ma sul ragionamento no...
l' approccio di masada è più piratesco, a me piace di più!!! (e adesso devo scappare al lavoro che sono in ritardo!!! rischio l' estinzione !!)
non può esserci discussione, delfi cercherà di ficcare ogni fatto, ogni avvenimento, ogni comportamento, tutto, all' nterno della teoria dell' evoluzione, mentre masada cercherà sempre di allargare il campo, di introdurre nuovi pezzi, di sconvolgere i vecchi paradigmi in favore di altri!!!
non possono trovarsi!! su nulla! magari possono trovarsi su certe conclusioni, ma sul ragionamento no...
l' approccio di masada è più piratesco, a me piace di più!!! (e adesso devo scappare al lavoro che sono in ritardo!!! rischio l' estinzione !!)
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Ma qui si continua a parlare di metafisica come fosse una qualsiasi disciplina.
La metafisica ha la pretesa di studiare la realtà nel suo valore assoluto. Diciamo che vuole studiare i principi primi e universali che sono alla base del mondo.
Mi sembra perciò doveroso prima chiarire questo punto. Ovvero parlare di metafisica è come parlare di religione, di sovrannaturale, di trascendente .....ovvero di niente!!!!
La metafisica ha la pretesa di studiare la realtà nel suo valore assoluto. Diciamo che vuole studiare i principi primi e universali che sono alla base del mondo.
Mi sembra perciò doveroso prima chiarire questo punto. Ovvero parlare di metafisica è come parlare di religione, di sovrannaturale, di trascendente .....ovvero di niente!!!!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Akka ha scritto:he...capisco cosa intendi...ma come si può parlare di ciò che è complesso se prima non siamo neppure d'accordo sul semplice?
non può esserci discussione, delfi cercherà di ficcare ogni fatto, ogni avvenimento, ogni comportamento, tutto, all' nterno della teoria dell' evoluzione, mentre masada cercherà sempre di allargare il campo, di introdurre nuovi pezzi, di sconvolgere i vecchi paradigmi in favore di altri!!!
non possono trovarsi!! su nulla! magari possono trovarsi su certe conclusioni, ma sul ragionamento no...
l' approccio di masada è più piratesco, a me piace di più!!! (e adesso devo scappare al lavoro che sono in ritardo!!! rischio l' estinzione !!)
L'evoluzione non è una teoria ma un fatto !!!!!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
L'evoluzione è una teoria e un fatto.Paolo ha scritto:L'evoluzione non è una teoria ma un fatto !!!!!
http://www.stephenjaygould.org/library/gould_fact-and-theory.html
Scusate l'OT, continuate pure.
Ospite- Ospite
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Ah! Perchè le vostre disquisizioni filosofiche sarebbero il semplice?Akka ha scritto:he...capisco cosa intendi...ma come si può parlare di ciò che è complesso se prima non siamo neppure d'accordo sul semplice?
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Appunto, infatti eviterei di parlarne del tutto!Paolo ha scritto:Ma qui si continua a parlare di metafisica come fosse una qualsiasi disciplina.
La metafisica ha la pretesa di studiare la realtà nel suo valore assoluto. Diciamo che vuole studiare i principi primi e universali che sono alla base del mondo.
Mi sembra perciò doveroso prima chiarire questo punto. Ovvero parlare di metafisica è come parlare di religione, di sovrannaturale, di trascendente .....ovvero di niente!!!!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
va be ma neanche ''assoluto''...sarebbe ''oggettivo'', in qualche modo la fisica delle particelle elementari è metafisica, il fatto che molte(tutte) le religioni abbiano un aspetto dottrinario(e cioè un fondamento metafisico che le giustifichi) non significa che sia condannare tout court...
per esempio Aristotele parlava di ''sostanza'' e di ''accidenti''
la sostanza è il sostrato immutabile da cui origina il ''muovomento'', se n'è già discusso...
sorprendentemente nella fisica del novecento si è giunti ad una visione molto vicina a quella aristotelica, e per via sperimentale per giunta!! siamo giunti alla determinazione di alcune ''costanti di natura''(cioè il sostrato immobile, la sostanza), che sono la base per analizzare le forze fondamentali dell' universo, come la gravità, l' interazione nucleare forte, quella debole, e l' elettromagnetismo
queste forze fondamentali sono quelle che noi utilizziamo per descrivere il ''muovimento''!!! ma queste perderebbero di valore conoscitivo se fossero fondate su qualcosa di mutevole a sua volta!!
insomma le costanti della natura sono dei parametri oggettivi non antropocentrici, che ogni forma di vita intelligente nell' universo potrebbe condividere!! perché non sono come il sistema metrico, che nasce da esigenze umane, ma fa riferimento ad alcuni valori presunti ''immutabili''
insomma, neppure la velocità della luce è una costante ''vera'', perché dobbiamo sempre ridurla a un parametro antropocentrico, per esempio il secondo e il metro!! se però riusciamo(e infatti si fa) attraverso operazioni algebriche a semplificare l' unità di misura(moltiplicando per oppurtune quantità anch' esse ''fondamentali'', bo, per esempio la carica dell elettrone) allora otteniamo un numero puro che sarà la vera costante di natura!! einstein le chiava con le lettere greche asteriscate per esempio!
queste costanti sono quelle reali, e non dipendono da necessità umane di ordine pratico, sarebbero dunque comprensibili a chiunque in qualunque spazio e tempo(non proprio a dire il vero, ci sono dei limiti, stabiliti dalle costanti stesse!!)
a partire da questo sostrato costante, noi possiamo spiegare i fenomeni fisici, sempre stando dentro ai limiti che le costanti impongono
ed è esattamente quello cui era giunto Aristotele col solo ragionamento, aveva detto che era necessario formulare l' esistenza di una sostanza generalizzata e costituente di tutte le cose, su cui fondare la conoscenza dei comportamenti degli enti particolari(che lui chiamava entelecheia)
e questa è la metafisica come la intende Aristotele!!! non serve essere religiosi per elaborare una metafisica, c'è chi con fini strettamente gnoseologici, anche se è vero che quasi tutte le religioni hanno un aspetto dottrinario, cioè metafisico, che le giustifichi, o che ci provi...
non c'entra col tread, ma mi pare che si faccia confusione sul significato di metafisica, il significato autentico intendo, oggi la parola viene usata a titolo dispregiativo, come da voi adesso, ma non è intrinsecamente negativa o per servire le elite religiose o per asservire la masse ai potenti attraverso il principio d' autorità!! questo mi piacerebbe fosse chiaro...cioè sembra un tabù la metafisica!!!
ps non puoi mettermi la carfagna!!! m' ammazzi così!
per esempio Aristotele parlava di ''sostanza'' e di ''accidenti''
la sostanza è il sostrato immutabile da cui origina il ''muovomento'', se n'è già discusso...
sorprendentemente nella fisica del novecento si è giunti ad una visione molto vicina a quella aristotelica, e per via sperimentale per giunta!! siamo giunti alla determinazione di alcune ''costanti di natura''(cioè il sostrato immobile, la sostanza), che sono la base per analizzare le forze fondamentali dell' universo, come la gravità, l' interazione nucleare forte, quella debole, e l' elettromagnetismo
queste forze fondamentali sono quelle che noi utilizziamo per descrivere il ''muovimento''!!! ma queste perderebbero di valore conoscitivo se fossero fondate su qualcosa di mutevole a sua volta!!
insomma le costanti della natura sono dei parametri oggettivi non antropocentrici, che ogni forma di vita intelligente nell' universo potrebbe condividere!! perché non sono come il sistema metrico, che nasce da esigenze umane, ma fa riferimento ad alcuni valori presunti ''immutabili''
insomma, neppure la velocità della luce è una costante ''vera'', perché dobbiamo sempre ridurla a un parametro antropocentrico, per esempio il secondo e il metro!! se però riusciamo(e infatti si fa) attraverso operazioni algebriche a semplificare l' unità di misura(moltiplicando per oppurtune quantità anch' esse ''fondamentali'', bo, per esempio la carica dell elettrone) allora otteniamo un numero puro che sarà la vera costante di natura!! einstein le chiava con le lettere greche asteriscate per esempio!
queste costanti sono quelle reali, e non dipendono da necessità umane di ordine pratico, sarebbero dunque comprensibili a chiunque in qualunque spazio e tempo(non proprio a dire il vero, ci sono dei limiti, stabiliti dalle costanti stesse!!)
a partire da questo sostrato costante, noi possiamo spiegare i fenomeni fisici, sempre stando dentro ai limiti che le costanti impongono
ed è esattamente quello cui era giunto Aristotele col solo ragionamento, aveva detto che era necessario formulare l' esistenza di una sostanza generalizzata e costituente di tutte le cose, su cui fondare la conoscenza dei comportamenti degli enti particolari(che lui chiamava entelecheia)
e questa è la metafisica come la intende Aristotele!!! non serve essere religiosi per elaborare una metafisica, c'è chi con fini strettamente gnoseologici, anche se è vero che quasi tutte le religioni hanno un aspetto dottrinario, cioè metafisico, che le giustifichi, o che ci provi...
non c'entra col tread, ma mi pare che si faccia confusione sul significato di metafisica, il significato autentico intendo, oggi la parola viene usata a titolo dispregiativo, come da voi adesso, ma non è intrinsecamente negativa o per servire le elite religiose o per asservire la masse ai potenti attraverso il principio d' autorità!! questo mi piacerebbe fosse chiaro...cioè sembra un tabù la metafisica!!!
ps non puoi mettermi la carfagna!!! m' ammazzi così!
Ultima modifica di Akka il Mar 28 Mag 2013 - 20:23 - modificato 1 volta.
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
che poi bob dylan e la carfagna che discutono di metafisica è proprio un quadretto surreale!!
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
http://www.filosofiablog.it/filosofia-analitica/agassi-tra-metafisica-e-scienza/
sicuri di sapere cosa sia la metafisica?
perchè fate strane equazioni:
metafisica=dio=fantasia=irreale=inutile=dannosa=da eliminare=eliminabile...?
vi sembra di razionalizzare correttamente?
ragionare è spesso scovare differenze, de-finire, non fare di un erba un fascio.
assorbire le differenze, ridurre, lo fanno gli orientali quando riassorbono il paradosso nell'unità del tao, o del atman/brahaman... o hegel, con il suo astuto giochino tesi-antitesi->sintesi, che "razionalizzando", pare dar ragione di tutto, seppur giochi col paradosso...
chi è quindi irrazionale?
chi sostiene il "non vero" razionalmente?
chi riduce le differenze, o chi va a scovare le aporie pretendendo, fiducioso nella ragione, di descrivere meglio la realtà?
se vogliamo parlare di affetto, bisogni, differenza fra l'animale uomo e gli altri, facciamo tutti implicitamente "metafisica", semplicemente non esplicitiamo i principi, per questo non ci accorgiamo di aderire a metafisiche incoerenti, che in politica seguono un principio, altre conclusioni in una ramo della psicologia, altro in psichiatria, altro sotto la lente sociologica, tutt'altro in pedagogia... diverse facce di un solido di cui non sappiamo dare un nome e una definizione coerente unitaria, necessaria, seppure ne abbiamo codificato il dna.
tuttavia questo ad alcuni non scompone, perchè, anche se da una parte manifestano una una rigida razionalità scientifica, tuttavia non si curano che le istanze assiomatiche e paradigmatiche rispondano a una coerenza di insieme, quasi come se la ragione sia normale fidarsi ad usarla per le quantità, ma inutile e folle per tutto il sistema dei sistemi, il "meta"-metodo, il discorso sul metodo del metodo.
che è molto oltre la metafisica di aristotele
è definire un macrosistema che renda ragione di tutti gli altri sistemi-saperi...
è in fondo lo stesso impulso della ragione, a portare a uno, a definire il molteplice nell'unità, a descrivere e prevedere il mutamento, che muove anche la fisica nella ricerca della legge unificante, o qualsiasi scienza a passare da molteplici fenomeni-misurazioni, a una legge.
cosa è razionale, cosa non è razionale?
perchè si pretende che ciò che è razionale sia + vero?
perchè si riduce il razionale al solo scientifico, quando il metodo scientifico stesso deve la sua origine a un intreccio di verità scoperte con un ragionare filosofico, quindi in grado di scoprire "verità" e metodi per scoprire "verità"?
come avviene un processo induttivo?
in cosa consiste la sua pretesa di verità?
come si... ragiona?
- Spoiler:
"anche per Agassi la metafisica ha un ruolo importante nella nascita di una teoria scientifica.
Agassi si pone questo problema filosofico:
che cos’è che decide quali sono i problemi fondamentali per la ricerca scientifica?
e la risposta che si dà è: i problemi metafisici della stessa epoca, ovvero si cercano risultati scientifici a questioni metafisiche .
In particolare, secondo Agassi, le teorie metafisiche sono “visioni sulla natura delle cose” e appartengono al dibattito scientifico come “idee regolative” che forniscono dei quadri per la scienza (frameworks for science): se il quadro si fa troppo stretto, lo si supera, dando luogo al progresso scientifico.
A questo punto emerge un problema, legato al maestro di Agassi, Popper, ovvero che
le dottrine metafisiche non sono criticabili come avviene per le dottrine scientifiche nella concezione della controllabilità di Popper
Agassi propone due soluzioni al problema:
Ok, le dottrine metafisiche non sono criticabili come le teorie scientifiche, non c’è nessun esperimento che le convalidi o invalidi, ma si può tentare un approccio metodologico simile:
Poniamo di avere due diverse metafisiche, che offrono due diverse interpretazioni dei fatti. Ognuna delle due metafisiche porta a una teoria scientifica, ma una delle due teorie viene invalidata da un esperimento. La metafisica che fonda la teoria scientifica invalida viene così abbandonata a sua volta.
in secondo luogo, se Popper afferma che si fa ricerca scientifica per controllare ipotesi altamente controllabili, per Agassi la scienza controlla ipotesi metafisicamente rilevanti e quindi poco o per niente controllabili.
In definitiva per Agassi la controllabilità di Popper è un “residuo del pregiudizio positivista” che generalizza mettendo insieme metafisica, superstizione e pseudoscienza: da quest’ultima la metafisica si distingue, per Agassi, perchè la pseudo scienza fa un uso “metodologicamente sconsiderato di istanze confermanti”.
Un esempio di questa visione della metafisica nello sviluppo del pensieri scientifico, secondo Agassi, la darebbe Faraday, che respinge al teoria di Newton partendo dalla propria metafisica."
sicuri di sapere cosa sia la metafisica?
perchè fate strane equazioni:
metafisica=dio=fantasia=irreale=inutile=dannosa=da eliminare=eliminabile...?
vi sembra di razionalizzare correttamente?
ragionare è spesso scovare differenze, de-finire, non fare di un erba un fascio.
assorbire le differenze, ridurre, lo fanno gli orientali quando riassorbono il paradosso nell'unità del tao, o del atman/brahaman... o hegel, con il suo astuto giochino tesi-antitesi->sintesi, che "razionalizzando", pare dar ragione di tutto, seppur giochi col paradosso...
chi è quindi irrazionale?
chi sostiene il "non vero" razionalmente?
chi riduce le differenze, o chi va a scovare le aporie pretendendo, fiducioso nella ragione, di descrivere meglio la realtà?
se vogliamo parlare di affetto, bisogni, differenza fra l'animale uomo e gli altri, facciamo tutti implicitamente "metafisica", semplicemente non esplicitiamo i principi, per questo non ci accorgiamo di aderire a metafisiche incoerenti, che in politica seguono un principio, altre conclusioni in una ramo della psicologia, altro in psichiatria, altro sotto la lente sociologica, tutt'altro in pedagogia... diverse facce di un solido di cui non sappiamo dare un nome e una definizione coerente unitaria, necessaria, seppure ne abbiamo codificato il dna.
tuttavia questo ad alcuni non scompone, perchè, anche se da una parte manifestano una una rigida razionalità scientifica, tuttavia non si curano che le istanze assiomatiche e paradigmatiche rispondano a una coerenza di insieme, quasi come se la ragione sia normale fidarsi ad usarla per le quantità, ma inutile e folle per tutto il sistema dei sistemi, il "meta"-metodo, il discorso sul metodo del metodo.
che è molto oltre la metafisica di aristotele
è definire un macrosistema che renda ragione di tutti gli altri sistemi-saperi...
è in fondo lo stesso impulso della ragione, a portare a uno, a definire il molteplice nell'unità, a descrivere e prevedere il mutamento, che muove anche la fisica nella ricerca della legge unificante, o qualsiasi scienza a passare da molteplici fenomeni-misurazioni, a una legge.
cosa è razionale, cosa non è razionale?
perchè si pretende che ciò che è razionale sia + vero?
perchè si riduce il razionale al solo scientifico, quando il metodo scientifico stesso deve la sua origine a un intreccio di verità scoperte con un ragionare filosofico, quindi in grado di scoprire "verità" e metodi per scoprire "verità"?
come avviene un processo induttivo?
in cosa consiste la sua pretesa di verità?
come si... ragiona?
Ultima modifica di Masada78 il Mar 28 Mag 2013 - 20:22 - modificato 1 volta.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
m' andassero le faccine sceme metterei quella che s' inchina...
pure sull' induzione scrissi un papiro...non ricordo dove...uffi...
pure sull' induzione scrissi un papiro...non ricordo dove...uffi...
Ultima modifica di Akka il Mar 28 Mag 2013 - 20:25 - modificato 1 volta.
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Akka ha scritto:m' andassero le faccine sceme metterei quella che s' inchina...
che bello, grazie, si è capito?
speriamo lo capiscano anche altri, che poi non condividano fa nulla,
basta che mi spieghino il perchè.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Akka ha scritto:
pure sull' induzione scrissi un papiro...non ricordo dove...uffi...
- Spoiler:
merda, vedi a non salvare/archiviare le robe migliori del forum...
eccome se me lo leggerei quel post, soprattutto se non si limita a quelle considerazioni alla popper che già conosco.
mp? quando ti va, o anche un link carino può bastare.
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
delfi68 ha scritto:
teoria del sapiens A e del sapiens B
http://atei.forumitalian.com/t4639p10-sindrome-del-vero-credente#182723
si può dire che vi siano due classi di persone al mondo: quelle che invariabilmente dividono la gente del mondo in due classi e quelle che non lo fanno.
Robert Benchley
si fa per ridere è...solo non mi vanno smile...uffaaa....
___________________
''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
Akka- -------------
- Numero di messaggi : 4113
Età : 124
Località : L' Appennino emiliano
Occupazione/Hobby : Sindacalista/Fioraio
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 07.01.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Akka ha scritto:va be ma neanche ''assoluto''...sarebbe ''oggettivo'', in qualche modo la fisica delle particelle elementari è metafisica,
ho visto ora che hai detto le stesse cose mie, probabilmente in modo molto più comprensibile..
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Masada78 ha scritto:http://www.filosofiablog.it/filosofia-analitica/agassi-tra-metafisica-e-scienza/
- Spoiler:
"anche per Agassi la metafisica ha un ruolo importante nella nascita di una teoria scientifica.
Agassi si pone questo problema filosofico:
che cos’è che decide quali sono i problemi fondamentali per la ricerca scientifica?
e la risposta che si dà è: i problemi metafisici della stessa epoca, ovvero si cercano risultati scientifici a questioni metafisiche .
In particolare, secondo Agassi, le teorie metafisiche sono “visioni sulla natura delle cose” e appartengono al dibattito scientifico come “idee regolative” che forniscono dei quadri per la scienza (frameworks for science): se il quadro si fa troppo stretto, lo si supera, dando luogo al progresso scientifico.
A questo punto emerge un problema, legato al maestro di Agassi, Popper, ovvero che
le dottrine metafisiche non sono criticabili come avviene per le dottrine scientifiche nella concezione della controllabilità di Popper
Agassi propone due soluzioni al problema:
Ok, le dottrine metafisiche non sono criticabili come le teorie scientifiche, non c’è nessun esperimento che le convalidi o invalidi, ma si può tentare un approccio metodologico simile:
Poniamo di avere due diverse metafisiche, che offrono due diverse interpretazioni dei fatti. Ognuna delle due metafisiche porta a una teoria scientifica, ma una delle due teorie viene invalidata da un esperimento. La metafisica che fonda la teoria scientifica invalida viene così abbandonata a sua volta.
in secondo luogo, se Popper afferma che si fa ricerca scientifica per controllare ipotesi altamente controllabili, per Agassi la scienza controlla ipotesi metafisicamente rilevanti e quindi poco o per niente controllabili.
In definitiva per Agassi la controllabilità di Popper è un “residuo del pregiudizio positivista” che generalizza mettendo insieme metafisica, superstizione e pseudoscienza: da quest’ultima la metafisica si distingue, per Agassi, perchè la pseudo scienza fa un uso “metodologicamente sconsiderato di istanze confermanti”.
Un esempio di questa visione della metafisica nello sviluppo del pensieri scientifico, secondo Agassi, la darebbe Faraday, che respinge al teoria di Newton partendo dalla propria metafisica."
sicuri di sapere cosa sia la metafisica?
perchè fate strane equazioni:
metafisica=dio=fantasia=irreale=inutile=dannosa=da eliminare=eliminabile...?
vi sembra di razionalizzare correttamente?
ragionare è spesso scovare differenze, de-finire, non fare di un erba un fascio.
assorbire le differenze, ridurre, lo fanno gli orientali quando riassorbono il paradosso nell'unità del tao, o del atman/brahaman... o hegel, con il suo astuto giochino tesi-antitesi->sintesi, che "razionalizzando", pare dar ragione di tutto, seppur giochi col paradosso...
chi è quindi irrazionale?
chi sostiene il "non vero" razionalmente?
chi riduce le differenze, o chi va a scovare le aporie pretendendo, fiducioso nella ragione, di descrivere meglio la realtà?
se vogliamo parlare di affetto, bisogni, differenza fra l'animale uomo e gli altri, facciamo tutti implicitamente "metafisica", semplicemente non esplicitiamo i principi, per questo non ci accorgiamo di aderire a metafisiche incoerenti, che in politica seguono un principio, altre conclusioni in una ramo della psicologia, altro in psichiatria, altro sotto la lente sociologica, tutt'altro in pedagogia... diverse facce di un solido di cui non sappiamo dare un nome e una definizione coerente unitaria, necessaria, seppure ne abbiamo codificato il dna.
tuttavia questo ad alcuni non scompone, perchè, anche se da una parte manifestano una una rigida razionalità scientifica, tuttavia non si curano che le istanze assiomatiche e paradigmatiche rispondano a una coerenza di insieme, quasi come se la ragione sia normale fidarsi ad usarla per le quantità, ma inutile e folle per tutto il sistema dei sistemi, il "meta"-metodo, il discorso sul metodo del metodo.
che è molto oltre la metafisica di aristotele
è definire un macrosistema che renda ragione di tutti gli altri sistemi-saperi...
è in fondo lo stesso impulso della ragione, a portare a uno, a definire il molteplice nell'unità, a descrivere e prevedere il mutamento, che muove anche la fisica nella ricerca della legge unificante, o qualsiasi scienza a passare da molteplici fenomeni-misurazioni, a una legge.
cosa è razionale, cosa non è razionale?
perchè si pretende che ciò che è razionale sia + vero?
perchè si riduce il razionale al solo scientifico, quando il metodo scientifico stesso deve la sua origine a un intreccio di verità scoperte con un ragionare filosofico, quindi in grado di scoprire "verità" e metodi per scoprire "verità"?
come avviene un processo induttivo?
in cosa consiste la sua pretesa di verità?
come si... ragiona?
poi
http://atei.forumitalian.com/t5227p110-la-differenza-fra-l-animale-uomo-e-gli-altri#244559
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Masada78 ha scritto:http://www.filosofiablog.it/filosofia-analitica/agassi-tra-metafisica-e-scienza/
- Spoiler:
"anche per Agassi la metafisica ha un ruolo importante nella nascita di una teoria scientifica.
Agassi si pone questo problema filosofico:
che cos’è che decide quali sono i problemi fondamentali per la ricerca scientifica?
e la risposta che si dà è: i problemi metafisici della stessa epoca, ovvero si cercano risultati scientifici a questioni metafisiche .
In particolare, secondo Agassi, le teorie metafisiche sono “visioni sulla natura delle cose” e appartengono al dibattito scientifico come “idee regolative” che forniscono dei quadri per la scienza (frameworks for science): se il quadro si fa troppo stretto, lo si supera, dando luogo al progresso scientifico.
A questo punto emerge un problema, legato al maestro di Agassi, Popper, ovvero che
le dottrine metafisiche non sono criticabili come avviene per le dottrine scientifiche nella concezione della controllabilità di Popper
Agassi propone due soluzioni al problema:
Ok, le dottrine metafisiche non sono criticabili come le teorie scientifiche, non c’è nessun esperimento che le convalidi o invalidi, ma si può tentare un approccio metodologico simile:
Poniamo di avere due diverse metafisiche, che offrono due diverse interpretazioni dei fatti. Ognuna delle due metafisiche porta a una teoria scientifica, ma una delle due teorie viene invalidata da un esperimento. La metafisica che fonda la teoria scientifica invalida viene così abbandonata a sua volta.
in secondo luogo, se Popper afferma che si fa ricerca scientifica per controllare ipotesi altamente controllabili, per Agassi la scienza controlla ipotesi metafisicamente rilevanti e quindi poco o per niente controllabili.
In definitiva per Agassi la controllabilità di Popper è un “residuo del pregiudizio positivista” che generalizza mettendo insieme metafisica, superstizione e pseudoscienza: da quest’ultima la metafisica si distingue, per Agassi, perchè la pseudo scienza fa un uso “metodologicamente sconsiderato di istanze confermanti”.
Un esempio di questa visione della metafisica nello sviluppo del pensieri scientifico, secondo Agassi, la darebbe Faraday, che respinge al teoria di Newton partendo dalla propria metafisica."
sicuri di sapere cosa sia la metafisica?
perchè fate strane equazioni:
metafisica=dio=fantasia=irreale=inutile=dannosa=da eliminare=eliminabile...?
vi sembra di razionalizzare correttamente?
ragionare è spesso scovare differenze, de-finire, non fare di un erba un fascio.
assorbire le differenze, ridurre, lo fanno gli orientali quando riassorbono il paradosso nell'unità del tao, o del atman/brahaman... o hegel, con il suo astuto giochino tesi-antitesi->sintesi, che "razionalizzando", pare dar ragione di tutto, seppur giochi col paradosso...
chi è quindi irrazionale?
chi sostiene il "non vero" razionalmente?
chi riduce le differenze, o chi va a scovare le aporie pretendendo, fiducioso nella ragione, di descrivere meglio la realtà?
se vogliamo parlare di affetto, bisogni, differenza fra l'animale uomo e gli altri, facciamo tutti implicitamente "metafisica", semplicemente non esplicitiamo i principi, per questo non ci accorgiamo di aderire a metafisiche incoerenti, che in politica seguono un principio, altre conclusioni in una ramo della psicologia, altro in psichiatria, altro sotto la lente sociologica, tutt'altro in pedagogia... diverse facce di un solido di cui non sappiamo dare un nome e una definizione coerente unitaria, necessaria, seppure ne abbiamo codificato il dna.
tuttavia questo ad alcuni non scompone, perchè, anche se da una parte manifestano una una rigida razionalità scientifica, tuttavia non si curano che le istanze assiomatiche e paradigmatiche rispondano a una coerenza di insieme, quasi come se la ragione sia normale fidarsi ad usarla per le quantità, ma inutile e folle per tutto il sistema dei sistemi, il "meta"-metodo, il discorso sul metodo del metodo.
che è molto oltre la metafisica di aristotele
è definire un macrosistema che renda ragione di tutti gli altri sistemi-saperi...
è in fondo lo stesso impulso della ragione, a portare a uno, a definire il molteplice nell'unità, a descrivere e prevedere il mutamento, che muove anche la fisica nella ricerca della legge unificante, o qualsiasi scienza a passare da molteplici fenomeni-misurazioni, a una legge.
cosa è razionale, cosa non è razionale?
perchè si pretende che ciò che è razionale sia + vero?
perchè si riduce il razionale al solo scientifico, quando il metodo scientifico stesso deve la sua origine a un intreccio di verità scoperte con un ragionare filosofico, quindi in grado di scoprire "verità" e metodi per scoprire "verità"?
come avviene un processo induttivo?
in cosa consiste la sua pretesa di verità?
come si... ragiona?
Cioè puttanate.All'ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell'esistenza di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'essere "in sé",[6] dell'origine e il senso del cosmo, nonché la questione dell'eventuale relazione fra la trascendenza dell'Essere e l'immanenza degli enti materiali
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
davide ha scritto:
Cioè puttanate.
razionalizzazione stringente
___________________
Masada- -----------
- Numero di messaggi : 1558
Occupazione/Hobby : havanagloria e refusismo
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 17.05.12
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Ho il dono della sintesi.Masada78 ha scritto:davide ha scritto:
Cioè puttanate.
razionalizzazione stringente
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Behh Masada non puoi dare al termine o meglio al concetto di metafisica quello che va bene a te! Ti riporto alcune definizioni. Giusto per curiosità ti faccio presente che l'origine del nome è molto più terra terra di quello che comunemente si ritiene.
"Il termine metafisica ebbe un'origine accidentale - tà metà tà physikà - indicando i libri 'successivi a quelli di fisica' nell'ordinamento del corpus aristotelico realizzato da Andronico nel I sec. d.C.
"
metafisica come teologia, cioè come scienza del soprasensibile, dell'essere più alto e perfetto dal quale tutti gli altri esseri dipendono ( dottrina dell'Atto puro o Motore immobile).
metafisica come ontologia, cioè come scienza che studia i caratteri fondamentali dell'essere in generale ossia dell'essere in quanto essere (dottrina della sostanza), che nelle sue determinazioni è oggetto di tutte le altre scienze.
La metafisica è quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile,[1] si occupa degli aspetti ritenuti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile.[2] Essa mira allo studio degli enti «in quanto tali» nella loro interezza,[3] a differenza delle scienze particolari che, generalmente,[4] si occupano delle loro singole determinazioni empiriche, secondo punti di vista e metodologie specifiche.
Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'essere. In quest'ottica, i rapporti tra metafisica e ontologia sono molto stretti, tanto che sin dall'antichità si è soliti racchiudere il senso della metafisica nell'incessante ricerca di una risposta alla domanda metafisica fondamentale «perché l'essere piuttosto che il nulla?».[5]
All'ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell'esistenza di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'essere "in sé",[6] dell'origine e il senso del cosmo, nonché la questione dell'eventuale relazione fra la trascendenza dell'Essere e l'immanenza degli enti materiali (differenza ontologica).
"Il termine metafisica ebbe un'origine accidentale - tà metà tà physikà - indicando i libri 'successivi a quelli di fisica' nell'ordinamento del corpus aristotelico realizzato da Andronico nel I sec. d.C.
"
metafisica come teologia, cioè come scienza del soprasensibile, dell'essere più alto e perfetto dal quale tutti gli altri esseri dipendono ( dottrina dell'Atto puro o Motore immobile).
metafisica come ontologia, cioè come scienza che studia i caratteri fondamentali dell'essere in generale ossia dell'essere in quanto essere (dottrina della sostanza), che nelle sue determinazioni è oggetto di tutte le altre scienze.
La metafisica è quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile,[1] si occupa degli aspetti ritenuti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile.[2] Essa mira allo studio degli enti «in quanto tali» nella loro interezza,[3] a differenza delle scienze particolari che, generalmente,[4] si occupano delle loro singole determinazioni empiriche, secondo punti di vista e metodologie specifiche.
Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei fenomeni, la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera eterno, stabile, necessario, assoluto, per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'essere. In quest'ottica, i rapporti tra metafisica e ontologia sono molto stretti, tanto che sin dall'antichità si è soliti racchiudere il senso della metafisica nell'incessante ricerca di una risposta alla domanda metafisica fondamentale «perché l'essere piuttosto che il nulla?».[5]
All'ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell'esistenza di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'essere "in sé",[6] dell'origine e il senso del cosmo, nonché la questione dell'eventuale relazione fra la trascendenza dell'Essere e l'immanenza degli enti materiali (differenza ontologica).
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
davide ha scritto:Ho il dono della sintesi.Masada78 ha scritto:davide ha scritto:
Cioè puttanate.
razionalizzazione stringente
Credevo di averlo io ah ah
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Rasputin ha scritto:davide ha scritto:Ho il dono della sintesi.Masada78 ha scritto:davide ha scritto:
Cioè puttanate.
razionalizzazione stringente
Credevo di averlo io ah ah
davide- -------------
- Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 15.11.08
Re: la differenza fra l'animale uomo e gli altri
Ragazzi se tutti fossero come voi due potreste anche chiudere il forum!!
___________________
La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
Età : 69
Località : Brescia
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 14.03.10
Pagina 3 di 4 • 1, 2, 3, 4
Pagina 3 di 4
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Ieri alle 14:32 Da Minsky
» Apple Vs Samsung
Lun 11 Nov 2024 - 21:11 Da Rasputin
» Smartphone o dumbphone? C'è ancora chi lo rifiuta?
Lun 11 Nov 2024 - 21:10 Da Rasputin
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 5 Nov 2024 - 18:54 Da Rasputin
» Mi Maometto di traverso. Notizie dall'islam
Lun 4 Nov 2024 - 22:10 Da Rasputin
» Contante al bando "Costa troppo e favorisce l'evasione"
Mer 30 Ott 2024 - 19:32 Da Rasputin
» Estinzione del "Partito Democratico"
Dom 27 Ott 2024 - 17:42 Da marisella
» "Salutava sempre"
Sab 26 Ott 2024 - 18:23 Da Rasputin
» Kona 2015-2024
Ven 25 Ott 2024 - 23:41 Da Rasputin
» Linux e dintorni
Mer 23 Ott 2024 - 20:08 Da SergioAD
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Lun 21 Ott 2024 - 22:40 Da Rasputin
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Lun 21 Ott 2024 - 11:56 Da Minsky
» La Sindone dei Morti Viventi
Sab 19 Ott 2024 - 16:44 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Sab 12 Ott 2024 - 22:55 Da Rasputin
» Inspecteur Jacques Clouseau
Mer 9 Ott 2024 - 20:52 Da Rasputin
» SLOGAN contro la religione
Lun 7 Ott 2024 - 12:10 Da Rasputin
» Bestemmie in allegria
Lun 7 Ott 2024 - 11:20 Da Rasputin
» Ritagli di giornale
Sab 5 Ott 2024 - 22:24 Da Rasputin
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Sab 5 Ott 2024 - 22:13 Da Rasputin
» Papa
Ven 4 Ott 2024 - 12:37 Da Minsky