Le alternative.
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Re: Le alternative.
Per me mitologia Cristiana od ortodossia laica sono parimenti settarie e limitanti: si fondano su un tragico "Ipse dixit" poco interessante.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
mettere al centro l'uomo non vuol dire credere nell'uomoUlisse ha scritto:Nessuna dimostrazione.
Il confronto è fra due ipotesi: entrambe non dimostrate.
O si crede in una astrazione (poco importa che sia raziocinante o proceda casualmente: Deus sive natura, ecc...) creatrice oppure si mette al centro l'uomo.
A ciascuno il suo diceva quello...
questo lo dici tu, e quindi se vuoi che noi ti si dia credito dovresti dimostrare perchè mettere al centro l'uomo (che poi c'è parecchio da discutere su che cosa significhi questa espressione) equivalga a credere nell'uomo (che poi c'è parecchio da discutere su che cosa significhi questa espressione)
loonar- ----------
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Re: Le alternative.
la polemica speciosa non mi interessa.
Non si andrebbe da nessuna parte perchè nessuno ha la verità in tasca e neppure la possibilità, come è successo ad Einstein quando ha corretto Newton, di provarla con un taccuino.
Però chi non crede nell'astrazione di un principio originante, involontariamente, pone al vertice della vita l'uomo.
Un primate originato da leggi fisiche in pochi milioni di anni di evoluzione.
Come si direbbe in Montalbano: padronissimo.
Non si andrebbe da nessuna parte perchè nessuno ha la verità in tasca e neppure la possibilità, come è successo ad Einstein quando ha corretto Newton, di provarla con un taccuino.
Però chi non crede nell'astrazione di un principio originante, involontariamente, pone al vertice della vita l'uomo.
Un primate originato da leggi fisiche in pochi milioni di anni di evoluzione.
Come si direbbe in Montalbano: padronissimo.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Ah, ok, quello che viene prima dei due punti non è legato logicamente a quello che viene dopo: insomma, le tue sono frasi messe a cazzo. Ci provo anche io, alloraUlisse ha scritto:Non sono affermazioni legate da logica sequenziale
Dio esiste: il cielo è nuvoloso.
Dio non esiste: c'è un bel sole.
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Re: Le alternative.
Fux89 ha scritto:Ah, ok, quello che viene prima dei due punti non è legato logicamente a quello che viene dopo: insomma, le tue sono frasi messe a cazzo. Ci provo anche io, alloraUlisse ha scritto:Non sono affermazioni legate da logica sequenziale
Dio esiste: il cielo è nuvoloso.
Dio non esiste: c'è un bel sole.
allora oggi esiste.
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Re: Le alternative.
Non sono affermazioni legate da logica sequenziale, quindi il tuo è un non sequitur.jessica ha scritto:Fux89 ha scritto:Ah, ok, quello che viene prima dei due punti non è legato logicamente a quello che viene dopo: insomma, le tue sono frasi messe a cazzo. Ci provo anche io, alloraUlisse ha scritto:Non sono affermazioni legate da logica sequenziale
Dio esiste: il cielo è nuvoloso.
Dio non esiste: c'è un bel sole.
allora oggi esiste.
E comunque oggi qui c'era il sole.
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:
Dio non esiste: fede nella mente di un primate.
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:la polemica speciosa non mi interessa.
Non si andrebbe da nessuna parte perchè nessuno ha la verità in tasca e neppure la possibilità, come è successo ad Einstein quando ha corretto Newton, di provarla con un taccuino.
Però chi non crede nell'astrazione di un principio originante, involontariamente, pone al vertice della vita l'uomo.
Un primate originato da leggi fisiche in pochi milioni di anni di evoluzione.
Come si direbbe in Montalbano: padronissimo.
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Re: Le alternative.
jessica ha scritto:mi piace.BestBeast ha scritto:Io direi, visto che il topic si sta sciogliendo come un Calippo nel Kalahari, di dare una nuova deriva al thread. Jessica, come ti rapporti con il concetto di divinità creatrice?
Ti piace come potrebbe piacere l'idea di un nonnino barbuto e panciuto che regala doni una volta l'anno, oppure la ritieni reale? Questo ti crea in qualche modo vergogna?
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
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Re: Le alternative.
Non credo nella mitologia quindi neppure in quella Cristiana (o Ebraica o quello che vi pare).
Della democrazia mi piace il pluralismo dei punti di vista quindi esprimo il mio correndo il rischio di non trovare le parole o gli interlocutori giusti.
Le crociate tra sette non mi interessano: che siano laiche o clericali sono prive di fondamento ed inzuppate nell'arroganza.
Della democrazia mi piace il pluralismo dei punti di vista quindi esprimo il mio correndo il rischio di non trovare le parole o gli interlocutori giusti.
Le crociate tra sette non mi interessano: che siano laiche o clericali sono prive di fondamento ed inzuppate nell'arroganza.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Le statuizioni con cui ho originato questa elevatissima polemica pongono due visioni, solo apparentemente, antitetiche.
Entrambe infatti si fondano sull'ipse dixit: una volta sarà "Deus vult", l'altra "Il diritto naturale".
Così come hanno diviso epoche storiche e correnti di pensiero restano però legate a principi assolutamente relativi e soggettivi.
Entrambe e nella stessa misura.
Per questa ragione sono pericolose e devianti.
Dato che godo di senso dell'ironia e dell'autoironia (vorrei che fosse contagioso) se proprio devo scegliere direi che l'alternativa di Dio è migliore a quella dell'uomo (questi lo conosco il primo me lo posso inventare).
Restano due visioni parziali e settarie del mondo.
Entrambe infatti si fondano sull'ipse dixit: una volta sarà "Deus vult", l'altra "Il diritto naturale".
Così come hanno diviso epoche storiche e correnti di pensiero restano però legate a principi assolutamente relativi e soggettivi.
Entrambe e nella stessa misura.
Per questa ragione sono pericolose e devianti.
Dato che godo di senso dell'ironia e dell'autoironia (vorrei che fosse contagioso) se proprio devo scegliere direi che l'alternativa di Dio è migliore a quella dell'uomo (questi lo conosco il primo me lo posso inventare).
Restano due visioni parziali e settarie del mondo.
Ulisse- ------------
- Numero di messaggi : 36
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:Non sono affermazioni legate da logica sequenziale quindi l'obiezione "non sequitur" manca di pre-condizione e di fondamento.
Non si nutrono di superiore cultura o di inedite rivelazioni.
Fotografano il dato che, a netto della sottotraccia velata di sarcasmo, è quello dipinto.
Poi, a ciascuno, la sua scelta.
Signora mia non esistono piu' le mezze stagioni..eh..una volta i giovanotti lasciavano il posto agli anziani sui tram..
delfi68- -------------
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Re: Le alternative.
delfi68 ha scritto:
Signora mia non esistono piu' le mezze stagioni..eh..una volta i giovanotti lasciavano il posto agli anziani sui tram..
Non è il caldo/freddo che da fastidio, è il caldo/freddo umido.
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Re: Le alternative.
Hai detto tu che "dio esiste" è un teorema della matematica. Allora cortesemente fammi vedere la dimostrazione. Sennò non c'entra niente con la matematica.Ulisse ha scritto:Nessuna dimostrazione.
Il confronto è fra due ipotesi: entrambe non dimostrate.
O si crede in una astrazione (poco importa che sia raziocinante o proceda casualmente: Deus sive natura, ecc...) creatrice oppure si mette al centro l'uomo.
A ciascuno il suo diceva quello...
Comunque, vabbé, lascia stare. S'è già capito che cazzeggi. La dimostrazione non ce l'hai. La tua posizione non è altro che la trita "scommessa di Pascal", già confutata a suo tempo: una filosofia particolarmente squallida.
Per il tuo diletto (oggi sono in umore di gentilezze):
http://atei.forumitalian.com/t5002-un-credente-deve-credere-a-qualunque-cosa
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Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
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Re: Le alternative.
Che poi la scommessa di Pascal come le tesi di ulisse non contemplano il che cosa significhi decidere di credere, sia anche per soli fini speculativi.
Credere, sebbene possa apparentemente soddisfare la logica proposta da Pascal, implica anche dei doveri e delle posizioni da assumere rispetto a cio' che si crede.
Quindi:
Credo in Dio. Cosa comporta la credenza in Dio? ..dipende da quale Dio si vuole assumere; Cristiano?..musulmano? ..dei Bongo bogo?
Oppure si sceglie il proprio personale Dio dei pensierini della sera, quello a cui ci si rivolge prima di addormentarsi?
..ebbene qualunque dio si voglia assumere gli si deve conferire degli attributi. Senno' non esisterebbe.
L'attributo comune e assoluto di un Dio e' il suo giudizio. Dio benche' assente e non interventista che si voglia, comunque "giudica" ..prima o poi, o durante tutta la giornata..
Il giudizio di dio comporta una ricaduta sul tale che lo assume. E qui a seconda del dio, ci sono premi o condanne..reincarnazioni o nirvana..
Insomma, qualcosa accade!
Tu vivi, dio giudica, e quando muori succede qualcosa..negativa o positiva.
Questo e' il denominatore comune tra tutti gli dei canonici o personali.
Quindi si tende a identificare le regole che determinano il metro di giudizio di dio.
Gli dei canonici avrebbero deposto tramite profeti le loro volonta' e leggi.
Gli dei personali, quelli della buona notte, hanno depositato nel cranio dell'assuntore quelle o altre leggi..e qui dipende dal titolare del dio personale e privato. Uomini con indole XY avranno immaginato e crederanno che il loro dio privato usi XY metri di giudizio..uomini XZ d'indole avranno un dio personale che adotta metri XZ per formarsi un giudizio sull'assuntore...
Quindi credere in un dio XYZ implica l'assumere delle regole che questo dio utilizza nel suo giudicare. Pene e premi sono derivazioni di queste regole divine..
A questo punto e' chiaro che credere "semplicemente" al modo di Pascal non e' realistico.
Bisogna specificare in cosa si crede e che vincoli derivano dalla credenza particolare che si decide di assumere.
..troppo facile dire: credo in dio. E poi non cercare di vincere il premio concesso dal dio e dal suo codice di procedura giudiziaria..
La tortura e' proprio questa! ..credere implica l'osservanza di regole e leggi! ..a seconda della sfiga che si ha nello scegliere o nel vedersi imposto un dio magari da piccolini dalle suore!) sta proprio in quel maledettissimo libro dei codici (scritti o immaginati) che tutti gli dei, per essere tali devono avere!
Credere in dio e' una semplicissima cessione della propria liberta' personale..e la storia e la scienza ci dimostrano che l'uomo e' molto ma molto meno cattivo se non osserva strane e bislacche leggi divine ma se segue la propria indole di specie..
L'uomo si evolve verso delle etiche sociali sempre migliorative..viceversa le leggi divine (scritte o sognate) sono monumenti fossili di una cultura (zeitgeist) di un dato momento storico e locale della specie.
Credere in leggi divine significa vivere secondo regole vecchie e distanti dall'etica in evoluzione della specie.
I musulmani vivono secondo regole di 1500 anni fa..i cristiani (salvo lievi candeggi di decenza) secondo quelle di 2000 anni fa..e quelle stesse leggi (cristiane o islamiche) derivano a loro volta da culture ben piu' antiche.
Credere significa comportarsi come beoti medioevali ma vivendo nel ventunesimo secolo..significa aderire a superstizioni mesopotamiche nonostante la comunita' sappia maneggiare l'atomo e l'esplorazione spaziale..
credere in dio ci fa semplicemente assomigliare di piu' all'uomo delle caverne che al sapiens evoluto e pieno di nuove potenzialita' che oggi siamo divenuti..
Pascal ometteva tutto cio'..
Credere fa male alla salute, altro che eventualita' di riscossione di un premio dopo la morte. Credere e' un danno fisico e mentale attuale in cambio di una improbabile ricompensa post mortem...
Pascal ha preso per il culo milioni di credenti..e certamente era ateo!
Credere, sebbene possa apparentemente soddisfare la logica proposta da Pascal, implica anche dei doveri e delle posizioni da assumere rispetto a cio' che si crede.
Quindi:
Credo in Dio. Cosa comporta la credenza in Dio? ..dipende da quale Dio si vuole assumere; Cristiano?..musulmano? ..dei Bongo bogo?
Oppure si sceglie il proprio personale Dio dei pensierini della sera, quello a cui ci si rivolge prima di addormentarsi?
..ebbene qualunque dio si voglia assumere gli si deve conferire degli attributi. Senno' non esisterebbe.
L'attributo comune e assoluto di un Dio e' il suo giudizio. Dio benche' assente e non interventista che si voglia, comunque "giudica" ..prima o poi, o durante tutta la giornata..
Il giudizio di dio comporta una ricaduta sul tale che lo assume. E qui a seconda del dio, ci sono premi o condanne..reincarnazioni o nirvana..
Insomma, qualcosa accade!
Tu vivi, dio giudica, e quando muori succede qualcosa..negativa o positiva.
Questo e' il denominatore comune tra tutti gli dei canonici o personali.
Quindi si tende a identificare le regole che determinano il metro di giudizio di dio.
Gli dei canonici avrebbero deposto tramite profeti le loro volonta' e leggi.
Gli dei personali, quelli della buona notte, hanno depositato nel cranio dell'assuntore quelle o altre leggi..e qui dipende dal titolare del dio personale e privato. Uomini con indole XY avranno immaginato e crederanno che il loro dio privato usi XY metri di giudizio..uomini XZ d'indole avranno un dio personale che adotta metri XZ per formarsi un giudizio sull'assuntore...
Quindi credere in un dio XYZ implica l'assumere delle regole che questo dio utilizza nel suo giudicare. Pene e premi sono derivazioni di queste regole divine..
A questo punto e' chiaro che credere "semplicemente" al modo di Pascal non e' realistico.
Bisogna specificare in cosa si crede e che vincoli derivano dalla credenza particolare che si decide di assumere.
..troppo facile dire: credo in dio. E poi non cercare di vincere il premio concesso dal dio e dal suo codice di procedura giudiziaria..
La tortura e' proprio questa! ..credere implica l'osservanza di regole e leggi! ..a seconda della sfiga che si ha nello scegliere o nel vedersi imposto un dio magari da piccolini dalle suore!) sta proprio in quel maledettissimo libro dei codici (scritti o immaginati) che tutti gli dei, per essere tali devono avere!
Credere in dio e' una semplicissima cessione della propria liberta' personale..e la storia e la scienza ci dimostrano che l'uomo e' molto ma molto meno cattivo se non osserva strane e bislacche leggi divine ma se segue la propria indole di specie..
L'uomo si evolve verso delle etiche sociali sempre migliorative..viceversa le leggi divine (scritte o sognate) sono monumenti fossili di una cultura (zeitgeist) di un dato momento storico e locale della specie.
Credere in leggi divine significa vivere secondo regole vecchie e distanti dall'etica in evoluzione della specie.
I musulmani vivono secondo regole di 1500 anni fa..i cristiani (salvo lievi candeggi di decenza) secondo quelle di 2000 anni fa..e quelle stesse leggi (cristiane o islamiche) derivano a loro volta da culture ben piu' antiche.
Credere significa comportarsi come beoti medioevali ma vivendo nel ventunesimo secolo..significa aderire a superstizioni mesopotamiche nonostante la comunita' sappia maneggiare l'atomo e l'esplorazione spaziale..
credere in dio ci fa semplicemente assomigliare di piu' all'uomo delle caverne che al sapiens evoluto e pieno di nuove potenzialita' che oggi siamo divenuti..
Pascal ometteva tutto cio'..
Credere fa male alla salute, altro che eventualita' di riscossione di un premio dopo la morte. Credere e' un danno fisico e mentale attuale in cambio di una improbabile ricompensa post mortem...
Pascal ha preso per il culo milioni di credenti..e certamente era ateo!
delfi68- -------------
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Re: Le alternative.
Mai detto che Dio esista quindi non ho necessità di provarlo.
Non mi interessa la speculazione sul credere o non credere nel senso che le implicazioni sono interessanti ma si basano su premesse indimostrabili.
La mia è una valutazione di tipo culturale.
Se a "Deus Vult" si sostituisce "Homo Vult" non è che si crei un terreno piu' fertile di apertura o confronto.
Ad un "Ipse dixit" se ne propone un altro quale alternativo (presunto: dato che hanno la stessa natura; non sono dimostrati o dimostrabili).
Per altro, ho aggiunto con ironia, si mette al centro del pensiero (o dell'esistente) una scimmia evoluta. Non il massimo.
Un concetto astratto originante (natura, intelligenza, colpi di dado, tutte queste cose insieme) è piu' interessante e, probabilmente, piu' credibile.
Questo forum è un confronto tra mitologia cristiana e neo-socialismo.
La corsa è ad incollare etichette. E' chiaro quindi che evapora subito il dibattito sul concetto. Certamente un limite mio personale ma forse anche di un metodo che chiude al pluralismo.
Non mi interessa la speculazione sul credere o non credere nel senso che le implicazioni sono interessanti ma si basano su premesse indimostrabili.
La mia è una valutazione di tipo culturale.
Se a "Deus Vult" si sostituisce "Homo Vult" non è che si crei un terreno piu' fertile di apertura o confronto.
Ad un "Ipse dixit" se ne propone un altro quale alternativo (presunto: dato che hanno la stessa natura; non sono dimostrati o dimostrabili).
Per altro, ho aggiunto con ironia, si mette al centro del pensiero (o dell'esistente) una scimmia evoluta. Non il massimo.
Un concetto astratto originante (natura, intelligenza, colpi di dado, tutte queste cose insieme) è piu' interessante e, probabilmente, piu' credibile.
Questo forum è un confronto tra mitologia cristiana e neo-socialismo.
La corsa è ad incollare etichette. E' chiaro quindi che evapora subito il dibattito sul concetto. Certamente un limite mio personale ma forse anche di un metodo che chiude al pluralismo.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
per dirlo in un twitt:
"Deus vult" oppure "Homo vult" condividono la stessa natura di "Ipse dixit".
Due presunti filtri alternativi entrambi indimostrati ed indimostrabili.
"Deus vult" oppure "Homo vult" condividono la stessa natura di "Ipse dixit".
Due presunti filtri alternativi entrambi indimostrati ed indimostrabili.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
condivido la lettura di "delfi 68" nella parte in cui si suggerisce che Pascal fosse ateo ed i suoi scritti venati da ironia e sarcasmo.
Lo stesso per il quale mi dichiaro credente in una astrazione piuttosto che in una scimmia.
Il punto però resta quello che ho espresso supra.
Lo stesso per il quale mi dichiaro credente in una astrazione piuttosto che in una scimmia.
Il punto però resta quello che ho espresso supra.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
continuo a non capire perchè non consideri che anche l'astrazione è concepita dalla scimmia.Ulisse ha scritto:condivido la lettura di "delfi 68" nella parte in cui si suggerisce che Pascal fosse ateo ed i suoi scritti venati da ironia e sarcasmo.
Lo stesso per il quale mi dichiaro credente in una astrazione piuttosto che in una scimmia.
Il punto però resta quello che ho espresso supra.
Ospite- Ospite
Re: Le alternative.
Perchè tutta l'opera dei relativisti (dal iv secolo avanti cristo ad oggi) non muta la realtà oggettiva che ci precede.
Quindi si può dire la terra è piatta ma l'orizzonte resta curvo.
Il progredire degli strumenti di misurazione della realtà va ben oltre quella che possiamo concepire; in certa misura traduce per un cervello di scimmia ma decifra qualcosa che ne è pre-esistente.
Infatti leggi e costanti dell'Universo regolano tutta la materia allo stesso modo.
Quindi il limite di questa affermazione è il suo confine: l'umanesimo.
Fuori da questo perimetro la Scienza (opponendosi a chi, contra, aveva vantaggio nell'usare argomentazioni simili per piegare l'esistente ad un capriccio temporale...ad es. la Chiesa) consente un reale progredire.
Infatti Einstein corregge Newton con la forza di una equazione.
Ecco perchè.
Quindi si può dire la terra è piatta ma l'orizzonte resta curvo.
Il progredire degli strumenti di misurazione della realtà va ben oltre quella che possiamo concepire; in certa misura traduce per un cervello di scimmia ma decifra qualcosa che ne è pre-esistente.
Infatti leggi e costanti dell'Universo regolano tutta la materia allo stesso modo.
Quindi il limite di questa affermazione è il suo confine: l'umanesimo.
Fuori da questo perimetro la Scienza (opponendosi a chi, contra, aveva vantaggio nell'usare argomentazioni simili per piegare l'esistente ad un capriccio temporale...ad es. la Chiesa) consente un reale progredire.
Infatti Einstein corregge Newton con la forza di una equazione.
Ecco perchè.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
L'astrazione oltretutto, quotando jessica, e' un elaborazione mentale della scimmia..
Quindi perche' non essere pragmatici e smettere di credere che l'astrazione sia una cosa diversa dal prodotto della scimmia?
Quindi perche' non essere pragmatici e smettere di credere che l'astrazione sia una cosa diversa dal prodotto della scimmia?
delfi68- -------------
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Re: Le alternative.
Ho già risposto:
esiste il criterio soggettivo ma anche quello ontologico.
Non tutto, ad oggi, può essere "misurato" ma neppure niente come si vorrebbe far credere.
Nell'umanesimo, nel ragionamento induttivo, deduttivo, nell'inferenza...è evidente che hanno tutti parimenti ragione (o torto).
Non così in quella porzione di realtà misurabile ed oggettiva.
esiste il criterio soggettivo ma anche quello ontologico.
Non tutto, ad oggi, può essere "misurato" ma neppure niente come si vorrebbe far credere.
Nell'umanesimo, nel ragionamento induttivo, deduttivo, nell'inferenza...è evidente che hanno tutti parimenti ragione (o torto).
Non così in quella porzione di realtà misurabile ed oggettiva.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
non ho capito la risposta alla mia domanda.
scusa, puoi cercare di essere più chiaro e venire incontro a una povera capra ignorante in materia?
scusa, puoi cercare di essere più chiaro e venire incontro a una povera capra ignorante in materia?
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Re: Le alternative.
Se morissi adesso si spegnerebbe un filtro cognitivo e critico della realtà intorno.
Ma non la realtà.
Con buona pace di filosofi e poeti infatti proprio perchè sogno ho la prova di esistere (le percepisco come due attività differenti: sognare e vivere).
Quindi misurare quella realtà porterà a ciò che l'ha originata (una intelligenza, un colpo di dadi, se stessa, tutte insieme queste cose, ecc...).
In quella direzione, quindi, presto o tardi avrò la risposta che cerco.
Ma non la realtà.
Con buona pace di filosofi e poeti infatti proprio perchè sogno ho la prova di esistere (le percepisco come due attività differenti: sognare e vivere).
Quindi misurare quella realtà porterà a ciò che l'ha originata (una intelligenza, un colpo di dadi, se stessa, tutte insieme queste cose, ecc...).
In quella direzione, quindi, presto o tardi avrò la risposta che cerco.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
non fa una piega, non so come ho fatto a non pensarci io fino ad adesso!
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Re: Le alternative.
sono lieto di averti soccorso ;)
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Cosa intendi per "realtà oggettiva"? La mia personalissima definizione di "realtà" è "il miglior modello predittivo disponibile", ma sono ovviamente aperto ad altre formulazioni del concetto.Ulisse ha scritto:Perchè tutta l'opera dei relativisti (dal iv secolo avanti cristo ad oggi) non muta la realtà oggettiva che ci precede.
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Re: Le alternative.
" I concetti della fisica sono libere creazioni dello spirito umano,
e non sono, nonostante le apparenze, determinati unicamente dal mondo
esterno." A.Einstein
Io non me la sento di correggerlo (quindi la sottotraccia di chi gioca sull'illusione della vita è motivata) però è morto con un taccuino in mano mentre ancora cercava di unificare micro e macro nella fisica.
Il punto è che se tutto è relativo allora essere atei o credenti è stupido in eguale misura.
Se invece esiste una realtà oggettiva è probabile che si sia originata. Se è così è meglio guardare nella direzione del parto invece che chiudersi in pre-concetti settari.
e non sono, nonostante le apparenze, determinati unicamente dal mondo
esterno." A.Einstein
Io non me la sento di correggerlo (quindi la sottotraccia di chi gioca sull'illusione della vita è motivata) però è morto con un taccuino in mano mentre ancora cercava di unificare micro e macro nella fisica.
Il punto è che se tutto è relativo allora essere atei o credenti è stupido in eguale misura.
Se invece esiste una realtà oggettiva è probabile che si sia originata. Se è così è meglio guardare nella direzione del parto invece che chiudersi in pre-concetti settari.
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Re: Le alternative.
E se non ci sono più le mezze stagioni?Ulisse ha scritto:Il punto è che se tutto è relativo allora essere atei o credenti è stupido in eguale misura.
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Re: Le alternative.
meglio vestirsi a cipolla ;)
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:meglio vestirsi a cipolla ;)
Questa fa piangere..
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Re: Le alternative.
Ah, ecco! Ora ti sei spiegato. Non hai mai affermato che dio esista. Allora, cortesemente, vorresti precisare di cosa stiamo parlando? Mi sembra che un buon punto di partenza sarebbe definire "dio".Ulisse ha scritto:Mai detto che Dio esista quindi non ho necessità di provarlo.
Non mi interessa la speculazione sul credere o non credere nel senso che le implicazioni sono interessanti ma si basano su premesse indimostrabili.
La mia è una valutazione di tipo culturale.
Se a "Deus Vult" si sostituisce "Homo Vult" non è che si crei un terreno piu' fertile di apertura o confronto.
Ad un "Ipse dixit" se ne propone un altro quale alternativo (presunto: dato che hanno la stessa natura; non sono dimostrati o dimostrabili).
Per altro, ho aggiunto con ironia, si mette al centro del pensiero (o dell'esistente) una scimmia evoluta. Non il massimo.
Un concetto astratto originante (natura, intelligenza, colpi di dado, tutte queste cose insieme) è piu' interessante e, probabilmente, piu' credibile.
Questo forum è un confronto tra mitologia cristiana e neo-socialismo.
La corsa è ad incollare etichette. E' chiaro quindi che evapora subito il dibattito sul concetto. Certamente un limite mio personale ma forse anche di un metodo che chiude al pluralismo.
Grazie.
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Minsky- --------------
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Re: Le alternative.
l'ho già precisato mille volte di che stiamo discutendo:
se è un processo leggiti il verbale.
se è un processo leggiti il verbale.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:Mai detto che Dio esista quindi non ho necessità di provarlo.
Non mi interessa la speculazione sul credere o non credere nel senso che le implicazioni sono interessanti ma si basano su premesse indimostrabili.
La mia è una valutazione di tipo culturale.
Se a "Deus Vult" si sostituisce "Homo Vult" non è che si crei un terreno piu' fertile di apertura o confronto.
Ad un "Ipse dixit" se ne propone un altro quale alternativo (presunto: dato che hanno la stessa natura; non sono dimostrati o dimostrabili).
Per altro, ho aggiunto con ironia, si mette al centro del pensiero (o dell'esistente) una scimmia evoluta. Non il massimo.
Un concetto astratto originante (natura, intelligenza, colpi di dado, tutte queste cose insieme) è piu' interessante e, probabilmente, piu' credibile.
Questo forum è un confronto tra mitologia cristiana e neo-socialismo.
La corsa è ad incollare etichette. E' chiaro quindi che evapora subito il dibattito sul concetto. Certamente un limite mio personale ma forse anche di un metodo che chiude al pluralismo.
mi piace un sacco come ragioni.
anche io tendo ad andare alla radice, incuriosito da cosa sia definibile vero, e già solo l'induzione mi mette in crisi...
magari per aprirsi al plurarismo basterebbe considerare che ogni "deus vult" è comunque sempre anche l'interpretazione di molti "homo vult", e ogni "homo vult" non è mai il pensiero sconnesso di un singolo, ma la correlazione con il pensiero, e le azioni-scelte, di molti-tutti-tutto.
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Masada- -----------
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Re: Le alternative.
Ho capito, non sai di che stai parlando. Non sei in grado di definire "dio", ma ti piace la parola. Allora la spari qua e là, costruendoci sopra un argomento che simula una valenza ontologica. Hai solo voglia di far perdere del tempo.Ulisse ha scritto:l'ho già precisato mille volte di che stiamo discutendo:
se è un processo leggiti il verbale.
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Minsky- --------------
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Re: Le alternative.
Dio: origine della vita.
Senza Dio resta l'uomo.
Einstein rende palese che la verità sia in un misto tra i due elementi (oggettivo e soggettivo; ciò che c'è fuori ed il filtro che lo seleziona).
Ma Einstein si rifiuta di credere nella meccanica quantistica e cerca, fino alla fine, una legge fisica che unifichi tutte quelle conosciute (non la troverà).
Il senso della mia posizione (che è culturale quindi non può essere ontologica): vuoi vivere senza Dio? Vuol dire che l'unica risposta che ti resta è l'uomo (vengo dalla mamma; contento tu....).
Quindi se è priva di fondamento la mitologia religiosa in genere questa visione epicurea della vita (vado fino a dove vedo) è invece furba?
Significa lasciare Dio in mano ai preti. De gustibus.
Quanto all'obiezione che "homo vult" se non altro apra al pluralismo ( esistono tanti Dio per quanti Ego) a chi ragiona (come noi) sul piano della induzione non resta che questa scelta (cioè il filtro soggettivo) per cui non può che essere valida.
Faccio notare però che quando questo criterio è adottato dalla società per ordinarsi (ed ordinare il pensiero) è, per prassi, inserito in un sistema gerarchico.
Nel diritto ad es. l'ultima parola è della Cassazione o della Corte Costituzionale. All'ipse dixit dello stregone si sostituisce quello di una istituzione. Ma sempre cervello umano è (così come il mio).
Il limite è quello del confine umanistico che non è mai conoscenza.
Non misura quindi resta relativista.
Solo lo studio della fisica dà risposte perchè sono leggi e costanti che ci pre-esistono.
Senza Dio resta l'uomo.
Einstein rende palese che la verità sia in un misto tra i due elementi (oggettivo e soggettivo; ciò che c'è fuori ed il filtro che lo seleziona).
Ma Einstein si rifiuta di credere nella meccanica quantistica e cerca, fino alla fine, una legge fisica che unifichi tutte quelle conosciute (non la troverà).
Il senso della mia posizione (che è culturale quindi non può essere ontologica): vuoi vivere senza Dio? Vuol dire che l'unica risposta che ti resta è l'uomo (vengo dalla mamma; contento tu....).
Quindi se è priva di fondamento la mitologia religiosa in genere questa visione epicurea della vita (vado fino a dove vedo) è invece furba?
Significa lasciare Dio in mano ai preti. De gustibus.
Quanto all'obiezione che "homo vult" se non altro apra al pluralismo ( esistono tanti Dio per quanti Ego) a chi ragiona (come noi) sul piano della induzione non resta che questa scelta (cioè il filtro soggettivo) per cui non può che essere valida.
Faccio notare però che quando questo criterio è adottato dalla società per ordinarsi (ed ordinare il pensiero) è, per prassi, inserito in un sistema gerarchico.
Nel diritto ad es. l'ultima parola è della Cassazione o della Corte Costituzionale. All'ipse dixit dello stregone si sostituisce quello di una istituzione. Ma sempre cervello umano è (così come il mio).
Il limite è quello del confine umanistico che non è mai conoscenza.
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Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Sì. Ma l'uomo, a differenza di dio, esiste.Ulisse ha scritto:Dio: origine della vita.
Senza Dio resta l'uomo.
Conosco la storia della scienza. Einstein fu uno dei fondatori della Meccanica Quantistica, figurarsi che non ci "credesse" (qualunque cosa significhi questo modo di dire). Einstein era in disaccordo con l'interpretazione di Bohr e della "Scuola di Copenaghen" della Meccanica Quantistica. Ciò che si focalizzò sul "problema della misura", oggi superato.Ulisse ha scritto:Einstein rende palese che la verità sia in un misto tra i due elementi (oggettivo e soggettivo; ciò che c'è fuori ed il filtro che lo seleziona).
Ma Einstein si rifiuta di credere nella meccanica quantistica e cerca, fino alla fine, una legge fisica che unifichi tutte quelle conosciute (non la troverà).
Sì, io sono contento e grato alla mia mamma perché mi ha fatto intelligente...Ulisse ha scritto:Il senso della mia posizione (che è culturale quindi non può essere ontologica): vuoi vivere senza Dio? Vuol dire che l'unica risposta che ti resta è l'uomo (vengo dalla mamma; contento tu....).
Ma non è questione di furbizia. Dove la vedi la "furbizia"? In cosa si avvantaggia la visione mitologico-religiosa rispetto a quella "epicurea"? (Sorvolo sulla congruità di tali categorie).Ulisse ha scritto:Quindi se è priva di fondamento la mitologia religiosa in genere questa visione epicurea della vita (vado fino a dove vedo) è invece furba?
Giusto! Come lasciare la spazzatura ai netturbini!Ulisse ha scritto:Significa lasciare Dio in mano ai preti. De gustibus.
Sull'ultima affermazione mi trovi d'accordo. Per il resto, dunque: che cosa inferisce nella prassi della tua vita il fatto di scegliere (mi sembra che si possa indicare così la tua posizione) l'ipotesi "dio"?Ulisse ha scritto:Quanto all'obiezione che "homo vult" se non altro apra al pluralismo ( esistono tanti Dio per quanti Ego) a chi ragiona (come noi) sul piano della induzione non resta che questa scelta (cioè il filtro soggettivo) per cui non può che essere valida.
Faccio notare però che quando questo criterio è adottato dalla società per ordinarsi (ed ordinare il pensiero) è, per prassi, inserito in un sistema gerarchico.
Nel diritto ad es. l'ultima parola è della Cassazione o della Corte Costituzionale. All'ipse dixit dello stregone si sostituisce quello di una istituzione. Ma sempre cervello umano è (così come il mio).
Il limite è quello del confine umanistico che non è mai conoscenza.
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Re: Le alternative.
Ulisse secondo me il seggiolone dal quale sei caduto da piccolo era un pelo troppo alto
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Re: Le alternative.
Dio: origine della vita.
Senza Dio resta l'uomo
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5211p80-le-alternative#ixzz2TOsKfwIl
Ergo..senza dio, l'uomo non esite, o non e' vivo..mm..quindi siccome l'uomo e' vivo, dio esiste!! ..sei un genio, sant'agostino ti fa una sega!!
..be', io capisco che hai perso il filo del ragionamento, benche' sbilenco, che hai messo su..ma perdio! un minimo di mimentismo!! ..non far capire cosi apertamente che sei inciampato sulla tua stessa stringa slacciata!!
delfi68- -------------
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Re: Le alternative.
Che Einstein abbia fondato la meccanica quantistica è semplicemente un falso storico.
Quanto al resto: non posso replicare agli insulti personali che qualificano chi li adotta.
La scimmia è al centro dell'Universo: niente esiste fuori da un bipede che si evolve dai mammiferi in pochi milioni di anni.
E' sicuramente così. In un Universo grande 10 alla ventisettesima (mentre la cosa piu' piccola, la trama dello spazio tempo, è a -10 e 35 zeri) è certamente l'uomo il fulcro che ne costituisce il centro (un cervello ha 100 miliardi di neuroni; chiaramente non il mio che ne vanta mezzo; però ha piu' potere di elaborazione di una "cosa" enormemente piu' grande e complessa).
Mi avete illuminato con una rara sapienza.
Quanto al resto: non posso replicare agli insulti personali che qualificano chi li adotta.
La scimmia è al centro dell'Universo: niente esiste fuori da un bipede che si evolve dai mammiferi in pochi milioni di anni.
E' sicuramente così. In un Universo grande 10 alla ventisettesima (mentre la cosa piu' piccola, la trama dello spazio tempo, è a -10 e 35 zeri) è certamente l'uomo il fulcro che ne costituisce il centro (un cervello ha 100 miliardi di neuroni; chiaramente non il mio che ne vanta mezzo; però ha piu' potere di elaborazione di una "cosa" enormemente piu' grande e complessa).
Mi avete illuminato con una rara sapienza.
Ulisse- ------------
- Numero di messaggi : 36
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Re: Le alternative.
sarò de coccio, ma insisto nel non capire:Ulisse ha scritto:Che Einstein abbia fondato la meccanica quantistica è semplicemente un falso storico.
Quanto al resto: non posso replicare agli insulti personali che qualificano chi li adotta.
La scimmia è al centro dell'Universo: niente esiste fuori da un bipede che si evolve dai mammiferi in pochi milioni di anni.
E' sicuramente così. In un Universo grande 10 alla ventisettesima (mentre la cosa piu' piccola, la trama dello spazio tempo, è a -10 e 35 zeri) è certamente l'uomo il fulcro che ne costituisce il centro (un cervello ha 100 miliardi di neuroni; chiaramente non il mio che ne vanta mezzo; però ha piu' potere di elaborazione di una "cosa" enormemente piu' grande e complessa).
Mi avete illuminato con una rara sapienza.
perchè dovrebbe esserne al centro?????????????
qual è l'altra cosa "cosa" che elabora che???
se non ti spieghi o quando lo fai lo fai con mezze parole o frasario da libro di severino poi non lamentarti delle reazioni
Ospite- Ospite
Re: Le alternative.
La scimmia è al centro dell'Universo: niente esiste fuori da un bipede che si evolve dai mammiferi in pochi milioni di anni.
Read more: http://atei.forumitalian.com/t5211p80-le-alternative#ixzz2TPAvC0pe
..manno'..tranquillo, esisteranno anche altre forme di vita..eccheddiamine. ..l'unica cosa che non esiste in quanto paradossale e implausibile, nemmeno improbabile ma IMPLAUSIBILE, e' solo dio..tutto li..
Metti da parte la sciocchezza della spiritualita', dell'anima e degli dei..e tutto ti si fara' piu' chiaro..
http://atei.forumitalian.com/t5212p30-50-prove-della-non-esistenza-del-dio-biblico#240454
delfi68- -------------
- Numero di messaggi : 11242
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Re: Le alternative.
"Metti da parte la sciocchezza della spiritualita', dell'anima e degli dei..e tutto ti si fara' piu' chiaro.."
Quando mai ho detto delle idiozie del genere?
Ho parlato espressamente di mitologia Cristiana quindi direi che proprio non ci credo (e non ci credo minimamente).
Ritengo però altamente improbabile che un cervello di 100 miliardi di neuroni abbia piu' potenza di calcolo di quella, potenzialmente nascosta, in (o di) un sistema di 10.000.000.000.000.000.000.000.000.000 km.
Potrei avere Dio tutto intorno e non saperlo mai.
Quando mai ho detto delle idiozie del genere?
Ho parlato espressamente di mitologia Cristiana quindi direi che proprio non ci credo (e non ci credo minimamente).
Ritengo però altamente improbabile che un cervello di 100 miliardi di neuroni abbia piu' potenza di calcolo di quella, potenzialmente nascosta, in (o di) un sistema di 10.000.000.000.000.000.000.000.000.000 km.
Potrei avere Dio tutto intorno e non saperlo mai.
Ulisse- ------------
- Numero di messaggi : 36
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Re: Le alternative.
..prego??
..stai facendo un paragone di capacita di calcolo tra la rete neuronale del cervello e le distanze kilometriche tra palle di idrogeno ed elio nello spazio?
Non ti sembra che siano due cose che servono a cose diverse?
L'universo mica e' un cervello..e il cervello non e' certamente un universo..anche se certi credono di avere un universo nella testa..
..che esempio fai..mica ti capisco sai..
O sei un troll che dice tutto e il contrario di tutto solo per postare un po la notte..ti senti solo? ..vuoi che parliamo di musica?? ..sta sera non ho molto sonno..
..stai facendo un paragone di capacita di calcolo tra la rete neuronale del cervello e le distanze kilometriche tra palle di idrogeno ed elio nello spazio?
Non ti sembra che siano due cose che servono a cose diverse?
L'universo mica e' un cervello..e il cervello non e' certamente un universo..anche se certi credono di avere un universo nella testa..
..che esempio fai..mica ti capisco sai..
O sei un troll che dice tutto e il contrario di tutto solo per postare un po la notte..ti senti solo? ..vuoi che parliamo di musica?? ..sta sera non ho molto sonno..
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Re: Le alternative.
rompo - ma per poco - la mia promessa di non partecipare a questa discussione.
ma mi dici dove hai trovato la sciocchezza che l'universo gira intorno all'uomo? e questo tormentone della scimmia... ok siamo scimmie e quindi? siamo quello che siamo, né tu né io possiamo cambiarlo. siamo una specie giovane e immatura ma abbiamo compiuto straordinari passi in avanti nella conoscenza di noi stessi e dell'universo che ci circonda. non siamo certo al centro dell'universo! siamo su un pianeta irrilevante di un sistema solare periferico di una galassia di media grandezza. e allora? stiamo provando a capire, che c'è, non va bene? ci troviamo in una situazione sicuramente particolare, siamo un aggregato di cellule in grado di elaborare informazioni e di generarne di nuove, in questo siamo più efficienti degli altri animali che conosciamo, almeno, così sembra, ma magari sbagliamo. sbagliamo molte volte, ma ci proviamo. questo non ci rende certo né perfetti né "centro dell'universo". non c'è alcun bisogno di alcuna fede, quello che è, è. oh, sì, potremmo avere dio tutto attorno, senza accorgercene. e chi cazzo se ne frega se ciò è del tutto irrilevante (etimologicamente parlando). se non aiuta, punisce, premia, castiga, guarisce, allevia, se non fa piangere le madonne, se non regala le vergini ai martiri, perché mai con tutte le realtà meravigliose che ancora dobbiamo scoprire dovrei sprecare un secondo del mio tempo a pensare all'ineffabile?
e infine consentimi una osservazione. vedo che reputi risibile il numero di neuroni del nostro cervello. vorrei farti notare che contandoli a ritmo costante di uno al secondo (86mila 400 al giorno) impiegheresti più di un milione di giorni a terminare il conteggio, ossia circa 3mila anni.
ma mi dici dove hai trovato la sciocchezza che l'universo gira intorno all'uomo? e questo tormentone della scimmia... ok siamo scimmie e quindi? siamo quello che siamo, né tu né io possiamo cambiarlo. siamo una specie giovane e immatura ma abbiamo compiuto straordinari passi in avanti nella conoscenza di noi stessi e dell'universo che ci circonda. non siamo certo al centro dell'universo! siamo su un pianeta irrilevante di un sistema solare periferico di una galassia di media grandezza. e allora? stiamo provando a capire, che c'è, non va bene? ci troviamo in una situazione sicuramente particolare, siamo un aggregato di cellule in grado di elaborare informazioni e di generarne di nuove, in questo siamo più efficienti degli altri animali che conosciamo, almeno, così sembra, ma magari sbagliamo. sbagliamo molte volte, ma ci proviamo. questo non ci rende certo né perfetti né "centro dell'universo". non c'è alcun bisogno di alcuna fede, quello che è, è. oh, sì, potremmo avere dio tutto attorno, senza accorgercene. e chi cazzo se ne frega se ciò è del tutto irrilevante (etimologicamente parlando). se non aiuta, punisce, premia, castiga, guarisce, allevia, se non fa piangere le madonne, se non regala le vergini ai martiri, perché mai con tutte le realtà meravigliose che ancora dobbiamo scoprire dovrei sprecare un secondo del mio tempo a pensare all'ineffabile?
e infine consentimi una osservazione. vedo che reputi risibile il numero di neuroni del nostro cervello. vorrei farti notare che contandoli a ritmo costante di uno al secondo (86mila 400 al giorno) impiegheresti più di un milione di giorni a terminare il conteggio, ossia circa 3mila anni.
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fine.
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Re: Le alternative.
alberto ha scritto:
e infine consentimi una osservazione. vedo che reputi risibile il numero di neuroni del nostro cervello. vorrei farti notare che contandoli a ritmo costante di uno al secondo (86mila 400 al giorno) impiegheresti più di un milione di giorni a terminare il conteggio, ossia circa 3mila anni.
Probabilmente si riferiva al suo.
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Re: Le alternative.
delfi68 ha scritto:
Va beh, facciamo un tentativo tanto serio quanto - molto probabilmente - senza speranza di venire minimamente compreso, e, per quanto mi riguarda, unico:
http://htwins.net/scale2/
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Re: Le alternative.
Quindi un microscopico pianeta in un microscopico sistema solare dà origine al pensiero. E non uno ma quello di miliardi di individui ciauscuno con miliardi di neuroni.
Il resto è una cucina in cui tante pentole fanno bollire ingredienti ad minchiam.
Questo è molto logico e, non c'è dubbio, vero.
Ho sempre ripetuto la stessa cosa ma con angolazioni diverse su vostra istanza di chiarimenti.
Che fosse inutile c'erano tutte le premesse....
E' la scimmia la misura di tutto l'Universo. Non ci sono dubbi. Ciascuno di voi, a stento (se si devono giudicare le repliche), legge ciò che scrivo.
Mi spiace di non avervi consentito di appiccicarmi una etichetta di comodo.
Il resto è una cucina in cui tante pentole fanno bollire ingredienti ad minchiam.
Questo è molto logico e, non c'è dubbio, vero.
Ho sempre ripetuto la stessa cosa ma con angolazioni diverse su vostra istanza di chiarimenti.
Che fosse inutile c'erano tutte le premesse....
E' la scimmia la misura di tutto l'Universo. Non ci sono dubbi. Ciascuno di voi, a stento (se si devono giudicare le repliche), legge ciò che scrivo.
Mi spiace di non avervi consentito di appiccicarmi una etichetta di comodo.
Ulisse- ------------
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Re: Le alternative.
Ulisse ha scritto:Quindi un microscopico pianeta in un microscopico sistema solare dà origine al pensiero. E non uno ma quello di miliardi di individui ciauscuno con miliardi di neuroni.
No. Esistono milioni di pianeti che potrebbero - e molto probabilmente lo hanno fatto/fanno/faranno - sviluppare vita intelligente.
Ulisse ha scritto:Mi spiace di non avervi consentito di appiccicarmi una etichetta di comodo.
Secondo me ce ne sono varie, ma tutte vietate dal regolamento.
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