democrazia atea e il satanista

Nel Lazio "Democrazia Atea" candida un satanista dei "bambini di Satana:

IL CASO. Al numero 7 del partito Democrazia Atea, guidato dalla scienziata Margherita Hack compare il nome di Marco Dimitri, leader del gruppo “satanista razionalista”, in carcere “preventivo” per 400 giorni e poi assolto perché il fatto non sussiste e risarcito per ingiusta detenzione. Il segretario del partito: “Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario”. L'ira del circolo cattolico Cristus Rex che organizza gruppi di preghiera e chiede al Vaticano di intervenire.Metti in lista il satanista. E' il fattore che mancava a queste pirotecniche elezioni politiche. Nella circoscrizione elettorale Lazio 2, al numero sette del partito Democrazia Atea (DA) compare il nome del "satanista" Marco Dimitri. Fino a qui nulla di eccessivamente strano, setacciando le liste elettorali salta fuori un campionario di varia umanità, si può trovare di tutto.
L'anomalia balza agli occhi, perché il capolista è la scienziata Margherita Hack. Una donna che nella sua vita si occupa di scienza, un'astrofisica di valore internazionale. Una scienziata alla quale non si può parlare di paradiso, ma neanche di inferno. Dimitri (che si definisce "satanista razionalista") è quanto di più lontano possa esserci dalla Hack, visto che presiede un'associazione culturale (così la definisce) che si chiama "i bambini di Satana".
E' stato al centro di una lunghissima e intricata vicenda giudiziaria, che lo ha visto imputato per il reato di violenza sessuale. Tutte le accuse contro Dimitri si sono rivelate una bolla di sapone (è stato assolto con la motivazione "il fatto non sussiste", dopo quattrocento giorni di carcere) e addirittura risarcito per ingiusta detenzione. "L'unica cosa infernale, è quello che ho ingiustamente subito", scrive sul suo sito. Chiesti lumi a Ivan Visentini, anche lui candidato e responsabile della segreteria del Partito risponde: "Dimitri è uscito completamente pulito da ogni procedimento giudiziario. E' un cittadino qualunque quindi ha tutto il diritto di presentarsi alle elezioni". Anche perché diversamente non avrebbe potuto candidarsi”.
Continua Visentini: “Democrazia Atea ha un programma in sessantasei punti sul suo sito (il motto che troneggia sulla pagina web è "liberi di credere e di non credere"), conditio sine qua non per essere ammessi nella lista era l'assenza di qualsiasi procedimento penale; e poi l'aver effettuato lo "sbattezzo", il procedimento che annulla il battesimo ricevuto da Santa romana Chiesa". Margherita Hack, poi, è a conoscenza della candidatura di Dimitri, che è stata da lei approvata dopo essere stata vagliata anche dal nostro segretario, l'Avvocato Carla Corsetti. Nulla di strano quindi", conclude.
Non la pensa allo stesso modo Matteo Castagna, portavoce del circolo cattolico Christus Rex che commenta amaramente: "Nello stato laico accade anche questo" e chiede l'esclusione della lista dalle elezioni politiche. Nel frattempo organizza gruppi di preghiera e incita il Vaticano ad una reazione.Cancellare Marco Dimitri dalle elezioni, è decisamente eccessivo e al momento impossibile. Visentini ha rimarcato nell'intervista la difficoltà di avere spazi sui media: "Ci snobbano". A noi la scelta del candidato Dimitri, sembra una iniziativa propagandistica della serie "purché se ne parli".
Ma è leggermete inquietante che il primo uomo a codificare tale strategia come fondamentale nella lotta per lo scranno elettorale, sia stato un celeberrimo politico italiano soprannominato, guardacaso, Belzebù.

http://www.nocensura.com/2013/02/nel-lazio-democrazia-atea-candida-un.html voi che ne pensate? vorrei vedere la faccia dei cattolici

iosonoateo ha scritto:...

È un fratello ateo. «Satanismo "razionalista": pur non credendo in alcuna divinità all'infuori dell'uomo, adotta il nome Satana in contrapposizione a un sistema millenario che ritiene oscurantista, e che sottomette l'uomo togliendogli ogni valore.»
Quindi è semplicemente uno che combatte la religione cristiana. Bravo ragazzo.

Ehh? Fare ricerche nel giornalismo? Scherzi vero? Lo sanno tutti che basta un copia e incolla...

Minsky ha scritto:

iosonoateo ha scritto:...

È un fratello ateo. «Satanismo "razionalista": pur non credendo in alcuna divinità all'infuori dell'uomo, adotta il nome Satana in contrapposizione a un sistema millenario che ritiene oscurantista, e che sottomette l'uomo togliendogli ogni valore.»
Quindi è semplicemente uno che combatte la religione cristiana. Bravo ragazzo.

Il Dimitri ha ben pensato di definirsi un satanista razionalista solo per allontanarsi di dosso accuse di aver commesso atti illegali a danni di terzi... atti illegali (contro l'ordine legalmente costituito) che i satanisti in genere e stanisti c.d. "acidi" in particolare intraprendono in ottemperanza alla volontà di satana.
è risaputo che questo tipaccio organizza e presiede messe nere... nulla a che fare col razionalismo...
E' un satanista. punto. crede nel diavolo e lo adora. Punto.
altro che "semplice" ateo e anticlericale.

jillo ha scritto:

Minsky ha scritto:

iosonoateo ha scritto:...

È un fratello ateo. «Satanismo "razionalista": pur non credendo in alcuna divinità all'infuori dell'uomo, adotta il nome Satana in contrapposizione a un sistema millenario che ritiene oscurantista, e che sottomette l'uomo togliendogli ogni valore.»
Quindi è semplicemente uno che combatte la religione cristiana. Bravo ragazzo.

Il Dimitri ha ben pensato di definirsi un satanista razionalista solo per allontanarsi di dosso accuse di aver commesso atti illegali a danni di terzi... atti illegali (contro l'ordine legalmente costituito) che i satanisti in genere e stanisti c.d. "acidi" in particolare intraprendono in ottemperanza alla volontà di satana.
è risaputo che questo tipaccio organizza e presiede messe nere... nulla a che fare col razionalismo...
E' un satanista. punto. crede nel diavolo e lo adora. Punto.
altro che "semplice" ateo e anticlericale.

Wikipedia ha scritto:Rimane orfano all'età di 14 anni, cresce in strada, ma frequenta le scuole fino al diploma. I suoi interessi per il Satanismo culturale nascono durante il servizio di leva. Dal 1982 è presidente dell'associazione culturale Bambini di Satana. Diviene noto partecipando a talk show e programmi di vario genere. Viene coinvolto in varie inchieste, sempre assolto. Viene minacciato da militari volontari, come a Savignano sul Rubicone (FC) nei primi anni Novanta.

Nel 1996 viene arrestato con le imputazioni di ratto a fini di libidine e violenza carnale, a cui si aggiungeranno, in un secondo tempo, quelle di violenza su minori, violazione di sepolcro e vilipendio di cadavere: accuse che rigetta in toto durante oltre un anno di carcere preventivo, proclamandosi innocente. La principale accusatrice di Dimitri era Elisabetta Dozza, allora minorenne - un'adolescente con problemi psicologici, già seguita dai servizi sociali e non nuova ad accuse calunniose nei confronti di amici e conoscenti - che per un breve periodo aveva intrattenuto una relazione sentimentale con un membro del gruppo, poi interrotta dopo le insistenze dei genitori di lei.

Le accuse sollevate dalla ragazza più volte ritrattate, aumentarono fino a comprendere presunti omicidi ed orge di massa a suo dire perpetratisi nell'appartamento di tre stanze occupato da Dimitri e dal compagno di questi. La giovane accusò i due uomini, il proprio ex fidanzato, e anche un nobile bolognese - il marchese Ippolito Bevilacqua Ariosti - ed altri personaggi in vista. Nel 1997 il Tribunale assolve Dimitri perché il fatto non sussiste: i fatti denunciati da Elisabetta Dozza non sono mai accaduti.

Uscito dal carcere Marco Dimitri continua la sua attività. Nel 2001 si svolge il processo d'appello chiesto dal Pubblico ministero Lucia Musti, pubblico ministero nel processo di primo grado: Dimitri è di nuovo assolto "perché il fatto non sussiste". Nel 2005 viene risarcito per ingiusta detenzione con la somma di 100.000 euro.

Collabora con la giornalista Antonella Beccaria a scrivere un libro sulle sue esperienze di vita e sul procedimento iniziato nel 1996. Il libro, edito da Stampa Alternativa con il titolo "Bambini di Satana (processo al diavolo i reati mai commessi di Marco Dimitri)", esce con la prefazione del giallista Carlo Lucarelli, venduto in copyleft e distribuito gratuitamente su Internet.

Nel 2007, Marco Dimitri è diventato membro dell'UAAR dove ha conosciuto Margherita Hack e con lei si è candidato alle elezioni politiche 2013 nella sezione Lazio2 del partito Democrazia Atea.

Come si vede lui era satanista prima di essere accusato. E poi che razza di strategia difensiva sarebbe, dichiararsi satanista? Non è mica come per i preti, che grazie al loro status possono impunemente violentare bambini. Come satanista caso mai ha avuto un trattamento ancora più severo. Infatti è stato imprigionato ingiustamente per più di un anno. "Satanista" non significa niente, è solo un'etichetta per dichiararsi contro la religione cristiana. Un modo pittoresco per farsi riconoscere. Personalmente non lo adotterei, perché non mi piacciono le manifestazioni chiassose, ma capisco che ciò è funzionale ad una propaganda mediatica efficace, quindi mi sta bene se qualcuno usa questa strategia per rendersi visibile e promuovere la Causa.

Wikipedia è piena di falsità sataniste... non è una fonte attendibile

D'accordo con le conclusioni di Sergio, pure io mi ero preso la briga di informarmi circa il cosiddetto "satanismo culturale e razionalista", scoprendo che di religione aveva ben poco, (ma anche di razionalista, a mio parere).
Scagionato moralmente tale Dimitri, non vorrei che includerlo nelle liste di DA si dimostrasse controproducente: lottiamo da anni per distruggere l'ignorante, ottuso e falso pregiudizio secondo il quale essere ateo coinciderebbe con l'essere un satanista, penso che si debba far particolare attenzione a non fornire nessun appiglio al bigottismo, nessuno spunto di rinvigorimento del preconcetto, se non vogliamo dirottare parte del tempo e delle energie spendendole nella difesa della nostra immagine, anziché in obiettivi più utili.
Mi dispiace per quel movimento che non avrei problemi a vedere unito in un'associazione laica, ma che trovo inconciliabile con un partito politico, che essendo tale, vive di voti ed acquisisce o perde potere in base a questi.