La chiesa e la rianimazione dei neonati prematuri

Da Ospite Gio 20 Nov 2008 - 23:54

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Ripropongo questo vecchio articolo riportato dall' ANSA il mese scorso che passò sotto silenzio e che secondo me non fu sufficientemente commentato.

ANSA, 28 ottobre 2008:
» 2008-10-28 17:32
SANITA': OSSERVATORE ROMANO, TROPPO SPESSO PREMATURI LASCIATI MORIRE.
CITTA' DEL VATICANO - Cresce nel mondo ospedaliero e scientifico la tendenza a non rianimare i neonati prematuri affetti da gravi patologie e l'Osservatore Romano insorge, con un articolo in prima pagina, per mettere in guardia, con argomenti etici ma anche di carattere scientifico, da tentazioni di eutanasia ed eugenetica.

''Una recente rassegna sulla prestigiosa rivista 'Archives of Disease in Childhood' - scrive Carlo Bellieni sul quotidiano della Santa Sede - sintetizza le linee-guida sulla rianimazione neonatale in auge in molti Paesi'' che rivelano ''un fenomeno tipicamente postmoderno in cui il diritto alla vita cede il passo alla sua 'qualita'': a un aumento delle nascite di bambini prematuri corrisponde una costante spinta a non rianimare i piu' gravi tra loro, nonostante essi abbiano delle possibilita' di sopravvivere''.

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Insomma per la Chiesa non importa che i bambini nati prematuri abbiano un'altissima probabilità di avere anomalie fisiche pericolosissime, che potrebbero (nella maggior parte dei casi!) condannare quegli esseri umani ad una vita intera di sofferenze ed umiliazioni, non importa se la maggior parte di loro perirebbe entro i primi anni di “vita”, e non importa nemmeno che la scelta dei medici di non rianimare i bimbi prematuri si riferisca solo “ai casi più gravi”!...

La cecità e mancanza di moralità (quella vera, per come la vedo io!) della Chiesa è tale che in nome di un principio eticamente scorretto si condannerebbe alla sofferenza e ad un “qualità della vita” orrenda esseri che ancora non hanno interagito con la vita cosciente, che non si sono ancora affacciati realmente alla vita.
Nella sua assurda similitudine, la Chiesa li paragona ad esseri umani morenti già vecchi, asserendo che nessuno si sognerebbe di negar loro la rianimazione, e “dimenticando però che, a differenza degli esseri umani prematuri e malformati, tali "vecchi" sono coscienti e che hanno relazioni umane, etiche, sociali, affettive, consolidate col mondo in cui vivono… Sono quindi, ovviamente, due cose totalmente diverse ed assolutamente imparagonabili!
Quando la smetterà, il clero, di fare sempre il falso ed ipocrita moralizzatore?
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Da Comune mortale Ven 21 Nov 2008 - 9:46

Pischello ma che t'aspetti che riconoscano la loro ignoranza in materia. Cioè sti cosi difendono la vita a spada tratta. Il nascituro deve essere rianimato anche se morirà subito dopo. Anche se i medici specialisti asseriscono che morirà dopo, o che sarà un calvario la sua esistenza. Niente se campa lo stesso. Io sai che penso...penso che questi abbiano una sorta di goduria nel vedere la gente soffrire o camapre a cazzo di cane. Non lo so. Forse per giustificare le loro preghiere e il loro modo di fare.

Da ros79 Sab 22 Nov 2008 - 15:19

e tra l'altro costringerebbero i genitori ad accudire un bambino che potrebbe "vivere" in una sorta di stato vegetativo o quanto c'è di peggio. che disprezzo che ho.

Da Ninfea Mer 3 Dic 2008 - 0:08

ros79 ha scritto:e tra l'altro costringerebbero i genitori ad accudire un bambino che potrebbe "vivere" in una sorta di stato vegetativo o quanto c'è di peggio. che disprezzo che ho.

no tranquilla non obbligano nessuno anzi....li pigliano tutti loro nelle loro "case famiglia" molto volentieri..

Da Ospite Mer 3 Dic 2008 - 12:43

Ninfea ha scritto:
ros79 ha scritto:e tra l'altro costringerebbero i genitori ad accudire un bambino che potrebbe "vivere" in una sorta di stato vegetativo o quanto c'è di peggio. che disprezzo che ho.

no tranquilla non obbligano nessuno anzi....li pigliano tutti loro nelle loro "case famiglia" molto volentieri.....

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Significa forse che qualcuno (lo Stato, cioè NOI...) poi retribuisce coloro che l'accudiscono tanto "amorevolmente?"... sagace

eh... eh...
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La chiesa e la rianimazione dei neonati prematuri

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