In Nome della SS.Trinita' e del Pontefice REGNANTE.

(AGI) - CdV, 6 ott. - Oggi il presidente del Tribunale Vaticano Giuseppe Dalla Torre pronuncera' la sentenza al primo processo su Vatileaks che vede un unico imputato: Paolo Gabriele, il maggiordomo infedele di Benedetto XVI. Di processo pero' ce ne sara' presto un altro, al tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, la cui posizione e' stata stralciata, e c'e' un'inchiesta che continua per i reati piu' gravi, come l'attentato alla sicurezza dello Stato. Sembra scontata una condanna mite (fino a 4 anni, come ha detto il pm d'appello Giovanni Giacobbe, mentre a detta del giudice a latere Paolo Pellanti con tutte le aggravanti si potrebbe arrivare ad 8 anni) per Paolo Gabriele, reo confesso di aver sottratto documenti riservati dall'Appartamento Pontificio. Come e' noto nella perquisizione del 23 maggio sono stati trovati a casa sua anche un assegno di 100mila euro intestato al Papa, una pepita d'oro e un libro del '500 che vale altre migliaia di euro e nel processo e' emerso che proprio lui aveva l'incarico di consegnare i doni portati al Pontefice nelle udienze.

Luigi Tosti ha scritto:Città del Vaticano, 6 ottobre 2012. Il Tribunale Vaticano, presieduto da Giuseppe Dalla Torre, ha condannato l'ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele. Sono stati invece assolti i 212.000 prelati cattolici che, in ogni angolo del pianeta Terra, hanno sodomizzato e stuprato bambine e bambini affidati alle loro amorevoli cure. E’ stato sentenziato che la pedofilia non costituisce reato ma, al più, un pericolo di disdoro per la Chiesa: pericolo cui può porsi rimedio con trasferimenti dei sacerdoti pedofili in altra parrocchia. Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha avuto cura di rimarcare che il Papa, dal profondo della sua bontà, concederà la grazia a Paolo Gabriele. Ha soggiunto che la condanna a tre anni è arrivata in base all'applicazione del codice vaticano Zanardelli, ma che ''gli è stata poi concessa una riduzione della pena in base alla legge sulle attenuanti e la riduzione di pena introdotta da Paolo VI, la legge 50. Quella del Tribunale -ha concluso- è stata un'applicazione magnanima di questa legge''. Sulle motivazioni dell’assoluzione dei 212.000 preti pedofili padre Lombardi è stato deciso e lapidario: “La Chiesa è stata sempre equa e ponderata nell’applicazione della legge penale: sanzionare con tre anni di reclusione chi sottrae la corrispondenza è un atto di somma giustizia, perché si tratta di un atto gravissimo; sanzionare penalmente chi si limita a sodomizzare uno e più bambini affidati alle proprie cure pastorali -magari anche sordomuti- sarebbe un atto di bieca inciviltà”.
Grandi “apprezzamenti” sono stati anticipati dalle più Alte cariche istituzionali della laicissima Repubblica italiana. Il Guardasigilli Paola Severino ha lodato l’eccellente funzionamento della giustizia del confinante Stato della Città del Vaticano, e lo ha fatto dall’interno del Vaticano, cioè parlando a margine della Festa della Gendarmeria che si è ieri tenuta nel piazzale del Governatorato: ''Si è lavorato con grandissima professionalità, e di questo va dato atto”, ha affermato il Ministro. “C'è stata una immediata individuazione della persona, del presunto autore degli atti, e indagini celeri. Si è dimostrata, in somma, una grande efficienza. L’Italia dovrebbe imitare la Giustizia del Vaticano. Da parte nostra, il Governo Monti ha in animo di seguire le direttive del Vaticano: il reato di pedofilia sarà depenalizzato, anche perché -ha chiosato il Ministro- la realtà è che sono i bambini che adescano i poveri preti''.

*Valerio* ha scritto:Certo che sto' poveraccio e' stato proprio un coglione.
Se si fosse presentato in confessionale e avesse chiesto perdono per aver rubato qualche documento compromettente, con dieci ave maria e qualche padre nostro se la sarebbe cavata, e via di assoluzione.
A quel punto, all'inutile processo avrebbe potuto giocarsi la carta, con tanto di sacerdote testimone al seguito, che la grazia era gia' stata emanata direttamente da dio

E poi, ma non era: "futti futti che dio perdona tutti"?

renus ha scritto:
potrebbe definirsi un insulto ad personam...

comunque non sono così ingenui, loro sanno che ci sono peccati e reati a casa loro.

*Valerio* ha scritto:

renus ha scritto:
potrebbe definirsi un insulto ad personam...

comunque non sono così ingenui, loro sanno che ci sono peccati e reati a casa loro.

Non penso, "e' stato un coglione" e' diverso da "e' un coglione".

Nella prima si intende che per un breve periodo e' stato appunto tale, e indica il momento in cui ha svolto quell'azione.
Nella seconda si profila invece un offesa vera e propria in quanto sarebbe sempre un coglione, ma non e' questo il caso.

Quindi no

renus ha scritto:il problema è che nall'attimo in cui consideri lo coglione dovresti auto sospenderti, anche qui quando si insulta si potrebbe limitare all'ora esatta del post incriminato adducendo che successivamente non si è più espresso quel giudizio.

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

renus ha scritto:

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

prova a riflettere sul senso della tua domanda...

Darrow ha scritto:

renus ha scritto:

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

prova a riflettere sul senso della tua domanda...

Tipo se do dello stronzo al Papa rischio il ban?

*Valerio* ha scritto:

Darrow ha scritto:

renus ha scritto:

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

prova a riflettere sul senso della tua domanda...

Tipo se do dello stronzo al Papa rischio il ban?

Se il papa si iscrive e il tuo insulto genera un flame si

Darrow ha scritto:

*Valerio* ha scritto:

Darrow ha scritto:

renus ha scritto:

Darrow ha scritto:Ma non si possono insultare nemmeno le persone non appartenenti al forum?

prova a riflettere sul senso della tua domanda...

Tipo se do dello stronzo al Papa rischio il ban?

Se il papa si iscrive e il tuo insulto genera un flame si

peccato che abbia smesso di generare flame e di usare insulti, altrimenti il gioco sarebbe valso la candela... o il cero!