Confronto con un caro amico...
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Confronto con un caro amico...
Salve gente, non ho mai aperto un topic... :D inizialmente non sapevo che aprire un'altra discussione sempre sui soliti argomenti... però ci sono cose che vorrei mi aiutaste a capire meglio, ammesso che ci siano anche credenti a rispondere... comunque, come da titolo, mi sono confrontato con un caro amico, che si definisce cristiano e in parte cattolico... vi lascio immaginare, io spietato come sempre, e lui che cercava di portare avanti dei discorsi basandosi sul fatto che: la bibbia non va seguita/letta alla lettera, basta conoscere il messaggio di gesù, bisogna interpretare bene i testi sacri, poiché sono traduzioni di traduzioni di traduzioni ecc., il fatto che in molti abbiano provato a diffondere una religione senza riuscirci, e invece il cristianesimo si è diffuso a macchia d'olio, si chiedeva come fosse possibile una cosa del genere? Poi ancora il fatto che sulla bibbia (anche nel nuovo testamento) ci siano scritte assurdità, riguardanti donne, schiavi e altra roba... non sembrava tangerlo più di tanto, poiché usciva fuori il discorso della cultura dell'epoca, di quanto i tempi siano cambiati, di quanto l'interpretazione dei testi sia servita all'evoluzione del pensiero cristiano... che deve andare al passo coi tempi...
La discussione è stata molto accesa, non potete immaginare... XD ma come mi è capitato anche altre volte, restiamo amici come prima.
Le mie obiezioni a queste sue affermazioni sono state... che la diffusione della religione poco c'entra con l'esistenza o l'inesistenza di una divinità, i motivi della diffusione della religione non sono per forza riconducibili alla bravura della divinità, non è neanche un discorso da fare su una divinità... non dovrebbe aver bisogno di diffondersi attraverso le frasi di un uomo o addirittura attraverso un libro! E' assurdo... poi riguardo le amenità sugli schiavi ecc., mi pare assolutamente assurdo che una divinità abbia accettato delle cose che oggi riteniamo aberranti, solo per rispettare la situazione socio-culturale dell'epoca... avrebbe potuto tranquillamente cambiare le cose di punto in bianco, è pur sempre una divinità, no?! XD a parte gli scherzi... avrebbe almeno potuto accennare al fatto di ritenere sbagliato percuotere un servo! O meglio, avrebbe dovuto iniziare ad impedire la diffusione di questo pensiero sadico nei confronti delle persone! Gli schiavi non dovrebbero proprio esserci... invece, nel nuovo testamento, gesù invita a percuotere tutti i servi che non fanno ciò che dicono i loro padroni... e lì siamo finiti sull'interpretazione... questa è la parte che più non concepisco, un libro sacro, divintamente ispirato... che deve essere interpretato?! Persino un assassino può trarre vantaggi e consigli su come ammazzare la gente da quel libro... perciò è assurdo, una divinità che non parla chiaro, che dà spazio all'intepretazione... non fa che aprire le porte a tutti e creare tante religioni quante persone esistono al mondo e che leggono lo stesso libro... l'interpretazione è soggettiva... ma poi come si può accettare il fatto che un libro e la sua interpretazione debbano camminare di pari passo con l'epoca in cui viene letto? Una divinità dovrebbe parlare chiaro... le sue leggi dovrebbero restare immutabili... se gesù accettava la servitù mentre oggi non la accettiamo, vuol forse dire che gesù non ha trasmesso sto grande messaggio? O magari che è stato frainteso... poi un'altra cosa, lui si basava soltanto sul nuovo testamento, e nonostante io dicessi che la bibbia è un testo religioso, lui continuava a dare al nuovo testamento il valore di un testo storico... cosa avreste risposto per far capire meglio il vostro punto di vista? io in quei casi vorrei dire tante cose ma non riesco, sia perché i pensieri son troppi sia perché vengo costantemente interrotto... alla fine le risposte a queste assurdità le ho date... ora ditemi un po' cosa ne pensate voi, però per favore risposte brevi alla "chi te lo fa fare di perdere tempo" ecc. evitatele, tanto già lo so che avete ragione... XD ma spero in una risposta di qualche credente, anche... (Ma ho scritto tanto? Scusate gli eventuali errori ho scritto tutto velocemente)
La discussione è stata molto accesa, non potete immaginare... XD ma come mi è capitato anche altre volte, restiamo amici come prima.
Le mie obiezioni a queste sue affermazioni sono state... che la diffusione della religione poco c'entra con l'esistenza o l'inesistenza di una divinità, i motivi della diffusione della religione non sono per forza riconducibili alla bravura della divinità, non è neanche un discorso da fare su una divinità... non dovrebbe aver bisogno di diffondersi attraverso le frasi di un uomo o addirittura attraverso un libro! E' assurdo... poi riguardo le amenità sugli schiavi ecc., mi pare assolutamente assurdo che una divinità abbia accettato delle cose che oggi riteniamo aberranti, solo per rispettare la situazione socio-culturale dell'epoca... avrebbe potuto tranquillamente cambiare le cose di punto in bianco, è pur sempre una divinità, no?! XD a parte gli scherzi... avrebbe almeno potuto accennare al fatto di ritenere sbagliato percuotere un servo! O meglio, avrebbe dovuto iniziare ad impedire la diffusione di questo pensiero sadico nei confronti delle persone! Gli schiavi non dovrebbero proprio esserci... invece, nel nuovo testamento, gesù invita a percuotere tutti i servi che non fanno ciò che dicono i loro padroni... e lì siamo finiti sull'interpretazione... questa è la parte che più non concepisco, un libro sacro, divintamente ispirato... che deve essere interpretato?! Persino un assassino può trarre vantaggi e consigli su come ammazzare la gente da quel libro... perciò è assurdo, una divinità che non parla chiaro, che dà spazio all'intepretazione... non fa che aprire le porte a tutti e creare tante religioni quante persone esistono al mondo e che leggono lo stesso libro... l'interpretazione è soggettiva... ma poi come si può accettare il fatto che un libro e la sua interpretazione debbano camminare di pari passo con l'epoca in cui viene letto? Una divinità dovrebbe parlare chiaro... le sue leggi dovrebbero restare immutabili... se gesù accettava la servitù mentre oggi non la accettiamo, vuol forse dire che gesù non ha trasmesso sto grande messaggio? O magari che è stato frainteso... poi un'altra cosa, lui si basava soltanto sul nuovo testamento, e nonostante io dicessi che la bibbia è un testo religioso, lui continuava a dare al nuovo testamento il valore di un testo storico... cosa avreste risposto per far capire meglio il vostro punto di vista? io in quei casi vorrei dire tante cose ma non riesco, sia perché i pensieri son troppi sia perché vengo costantemente interrotto... alla fine le risposte a queste assurdità le ho date... ora ditemi un po' cosa ne pensate voi, però per favore risposte brevi alla "chi te lo fa fare di perdere tempo" ecc. evitatele, tanto già lo so che avete ragione... XD ma spero in una risposta di qualche credente, anche... (Ma ho scritto tanto? Scusate gli eventuali errori ho scritto tutto velocemente)
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Re: Confronto con un caro amico...
Hai scritto tanto ma va benissimo così.
Ho un'obiezione fondamentale: le religioni si diffondono.
Tutte. Basta dargli tempo...
Sono facili, prevedono l'abdicazione alla responsabilità, alla dignità, alla ragione; ogni stupido può essere un grande fedele; si diffondono ed acquisiscono importanza e prestigio, e poi potere economico e politico.
In molti hanno provato a diffondere una religione anche più cretina del cattolicesimo e ci sono riusciti benissimo. Non oso pensare con duemila anni a disposizione dove potrebbero arrivare pestilenze come scientology!
Per il resto, che posso dirti... hai dato un'esposizione ragionata ed esauriente, ma con la miopia selettiva di chi si dice cristiano/cattolico e poi si trincera in una crassa ignoranza perfino del proprio credo e fa affermazioni che non stanno né in cielo (ihihih) né in terra c'è ben poco da discutere. E' un atteggiamento troppo stupido anche per un teista
Ho un'obiezione fondamentale: le religioni si diffondono.
Tutte. Basta dargli tempo...
Sono facili, prevedono l'abdicazione alla responsabilità, alla dignità, alla ragione; ogni stupido può essere un grande fedele; si diffondono ed acquisiscono importanza e prestigio, e poi potere economico e politico.
In molti hanno provato a diffondere una religione anche più cretina del cattolicesimo e ci sono riusciti benissimo. Non oso pensare con duemila anni a disposizione dove potrebbero arrivare pestilenze come scientology!
Per il resto, che posso dirti... hai dato un'esposizione ragionata ed esauriente, ma con la miopia selettiva di chi si dice cristiano/cattolico e poi si trincera in una crassa ignoranza perfino del proprio credo e fa affermazioni che non stanno né in cielo (ihihih) né in terra c'è ben poco da discutere. E' un atteggiamento troppo stupido anche per un teista
Re: Confronto con un caro amico...
Oddei, Scientology... XD comunque vero, si diffonde anche quella dei raeliani... per non parlare di altre religioni monoteiste diffuse largamente sul pianeta, perciò "mi stupisco del suo stupore" [cit. Minsky]... il suo discorso verteva sul fatto che dopo la dipartita (non diciamo morte perché non si sa, alcuni dicono si sia zombificato...) di gesù, sono passati vent'anni prima che il cristianesimo iniziasse a diffondersi grazie a San Paolo e alla sua visione... e continuava a dirmi: "com'è possibile che siano passati così tanti anni e nessuno abbia dimenticato quegli eventi?", veramente se sono passati vent'anni vuol dire proprio che erano stati dimenticati, che poi qualcuno (san paolo) li abbia presi e usati per i suoi scopi politici credo sia un'altra storia, ma non ne sono sicuro... comunque Avalon grazie per il tuo intervento :) Condivido pienamente le tue ultime frasi... XD
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus, il tuo lodevole tentativo è stato perfettamente riassunto da non ricordo chi ha fatto questo paragone: discutere con un credente è come giocare a scacchi con un piccione. Caga sulla scacchiera, butta giù tutti i pezzi e poi vola via dicendo che ha vinto.
Tu tenti di portare avanti ragionamenti basati su una logica. Il credente fonda tutto sull'emozionalità e da li pretende di trarre conclusioni logiche. Dal mio punto di vista è del tutto inaccettabile contrapporre la ragione all'irrazionale. Più che una guerra persa è una guerra inutile.
Tu tenti di portare avanti ragionamenti basati su una logica. Il credente fonda tutto sull'emozionalità e da li pretende di trarre conclusioni logiche. Dal mio punto di vista è del tutto inaccettabile contrapporre la ragione all'irrazionale. Più che una guerra persa è una guerra inutile.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Confronto con un caro amico...
La bibbia è interpretabile perchè cosi puoi avere sempre ragione, nonostante ci siano scritte delle cazzate enormi.
Mistero della fede.
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Re: Confronto con un caro amico...
Paolo XD beh in realtà non è andato via dicendo che aveva vinto, è andato via dicendo che era pieno di dubbi... ma nonostante questo, la fede permane... lui sosteneva di non poter immaginare un mondo privo di religioni, un altro suo preconcetto era dover credere nella scienza (che è priva di morale) una volta eliminate le religioni, e in quel caso sarebbe stata l'anarchia totale... e io cercavo di spiegargli che innanzitutto la scienza non è come la religione, nella scienza non si crede, al massimo si constata qualche piccola verità... e poi non è assolutamente il caso di spostare il credo dalla religione alla scienza, restiamo sempre lì, sarebbe comunque un bisogno dell'uomo di credere in qualcosa, non è che al mondo esistono due fazioni e bisogna scegliere con chi schierarsi... e sono proprio tutti questi preconcetti che pian piano devono essere eliminati... purtroppo lui diceva di non riporre alcuna fiducia nell'uomo, io invece al contrario auspico un mondo privo di religioni e basato sulla ragione e la razionalità, poiché anche grazie a queste ultime si può arrivare alla conclusione che farsi del male non giova né a noi a lungo termine né al pianeta stesso, per ora è ovviamente un'utopia, troppe persone contano sull'amico immaginario, e senza di esso non avrebbero alcun controllo, non riuscirebbero a prendere decisioni da sole... in poche parole secondo me oggi è impossibile eliminare le religioni senza avere conseguenze disastrose sulla psiche delle masse... non ho ben capito però se alla fine eravamo d'accordo su questo punto, anche lui a tratti trovava interessante la visione di un futuro regolato e basato sulla razionalità, però come dicevo anche prima continuava a ripetere di avere poca fiducia nell'uomo...
PaperJack: proprio così, ogni parte del testo può essere interpretato all'infinito finché non rientra nella propria visione di ciò che è il cristianesimo... ma poi un'altra cosa, continuava a dire che non bisognava considerare la bibbia e ciò che c'era scritto... l'importante è il messaggio di cristo! Ma scusa, come facciamo a conoscere il messaggio di cristo se non attraverso la bibbia? A quale altro testo si può fare riferimento? Mistero della fede. Già.
PaperJack: proprio così, ogni parte del testo può essere interpretato all'infinito finché non rientra nella propria visione di ciò che è il cristianesimo... ma poi un'altra cosa, continuava a dire che non bisognava considerare la bibbia e ciò che c'era scritto... l'importante è il messaggio di cristo! Ma scusa, come facciamo a conoscere il messaggio di cristo se non attraverso la bibbia? A quale altro testo si può fare riferimento? Mistero della fede. Già.
Lotus- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus, anche a me è capitato di avere discussioni molto simili alle tue tue con cari amici credenti, ma anche intelligenti e acculturati. L'esito è stato esattamente lo stesso, per i motivi che ha già detto Paolo, o per dirla in altro modo è come cercare di far smettere un fumatore dicendogli che fa male. Per quanto siano validi i tuoi argomenti , al massimo otterrai delle concessioni, ma nulla più( te lo dico inoltre perchè anche io sono stato credente ). Comunque se capita l'occasione a me piace intrattenere conversazioni di questo tipo, perchè se l'interlocutore è intelligente apprezzo un senso di comunione laica, in cui nonostante le differenze ci si sente in sintonia come semplici esseri umani. In particolare dopo una chiacchierata del genere con gli amici della mia ex parrocchia che sentivo chiaramente molto meno dopo aver abbandonato la religione, li risento molto più vicini . grazie per aver voluto condividere con noi la tua "piccola" ma significativa esperienza
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Sant'Agostino mi ha guarito miracolosamente dalla fede (Umberto Eco)
"Operibus credite, et non verbis" "Appunto.."
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Re: Confronto con un caro amico...
Grazie a te per il tuo intervento! :) anche a me piace, ovviamente quando c'è la possibilità di dialogare... il problema è sempre lo stesso, oltre a quello che dice Paolo, riguardo al fatto di basarsi sulle emozioni, è anche il modo diverso di ragionare... è come se fosse insito in alcune persone, difficile da cambiare se non impossibile... quante volte ci è capitato di sentire frasi del tipo "non puoi dimostrare che dio non esiste", o "in tutti i popoli c'è stato questo bisogno di una divinità quindi qualcosa deve per forza esistere", sono tutte conclusioni arbitrarie, questo è il ragionamento tipico del credente... secondo me non si possono cambiare
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus, di discussioni ne ho vissute molte. Tutte senza alcun esito ovviamente. Ma c'è un punto su cui nessun credente ha mia potuto dare una risposta. E' quando gli poni il problema della sofferenza cui sono condannati chi invece è del tutto innocente. Intendo i bambini che si ammalano e muoiono. Su questo punto tutto quello che ti dicono è la splendida frase "disegno imperscrutabile di dio" o cose simili. E' una chiara incapacità e impossibilità di conciliare ciò che è assolutamente in stridente contrasto con quanto la dottrina cristiana sostiene. Il dio amore, il dio misericordioso, il dio che vede e provvede non è certo compatibile con questa dura realtà. E qui cade l'asino!!
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus ha scritto:Grazie a te per il tuo intervento! :) anche a me piace, ovviamente quando c'è la possibilità di dialogare... il problema è sempre lo stesso, oltre a quello che dice Paolo, riguardo al fatto di basarsi sulle emozioni, è anche il modo diverso di ragionare... è come se fosse insito in alcune persone, difficile da cambiare se non impossibile... quante volte ci è capitato di sentire frasi del tipo "non puoi dimostrare che dio non esiste", o "in tutti i popoli c'è stato questo bisogno di una divinità quindi qualcosa deve per forza esistere", sono tutte conclusioni arbitrarie, questo è il ragionamento tipico del credente... secondo me non si possono cambiare
Non sono completamente d'accordo, il fatto è che tutti i credenti sono diversi l'uno dall'altro, anche a parità di indottrinamento/percorso , e quindi è per ognuno la fede occupa un posto diverso nei propri schemi psicologici, voglio dire non esisterà mai il " Manuale del Perfetto Apostata". Ci sono credenti che non smetterebbero mai di credere, altri che potrebbero perdere la fede per un lutto, altri semplicemente dialogando con qualcuno o leggendo un libro. In fondo io e anche molti utenti di questo forum siamo stati credenti e ora non lo siamo più... Poi che deconvertire ogni credente (anzi , anche solo pochi) a parole sia impossibile, è lapalissiano.
Però secondo me è importante, anche da un punto di vista di onestà intellettuale, offrire la possibilità di scegliere una vita da non credente, a chi non sa che strada prendere e non conosce affatto l'ateismo, e che magari finirebbe di scivolare nella prima religione che gli offra un po' di sicurezza e senso di appartenenza a qualcosa, in un meccanismo perverso dove la fede non c'entra nulla e le credenze più diffuse giocano al "ti piace vincere facile "
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Re: Confronto con un caro amico...
Non capisco chi abbia dato il rosso a Paolo e perché, ma rimedio io.
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Re: Confronto con un caro amico...
Grazie Davide, però è stato un errore di sbaglio di un utente che si è scusato con pm ! Nulla di grave.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Confronto con un caro amico...
:) Deicida io mi riferivo a una certa "categoria" di credenti, sono stato credente anch'io, ma non quel tipo di credente... da una mentalità così radicata, dopo aver superato una certa età... è difficile liberarsene, perciò tutto ciò che dici tu, dai libri al semplice dialogo, non servirebbero a niente in gran parte dei casi... certo ci sono "credenti" fai da te più propensi all'apertura mentale, ma non sono i credini di cui sto parlando io... :)
Ciò che tu proponi dovrebbe essere una condizione naturale, normale, nel senso che noi nasciamo già così, poi veniamo influenzati dalla società, dalla famiglia, dalla televisione, da tutto ciò che ci circonda... e possiamo diventare credenti...
Ciò che tu proponi dovrebbe essere una condizione naturale, normale, nel senso che noi nasciamo già così, poi veniamo influenzati dalla società, dalla famiglia, dalla televisione, da tutto ciò che ci circonda... e possiamo diventare credenti...
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Re: Confronto con un caro amico...
Paolo, i credenti fai da te che stanno in circolazione non si pongono il problema del bene e del male, alcuni non credono nell'intervento della loro divinità di riferimento nel mondo materiale, o al problema che esponi tu, della sofferenza a cui sono sottoposte molte persone... possono tranquillamente dire che dio non c'entra niente, tipo questo mio amico che è di una fede cristiana personalizzata... per cui cosa gli vai a dire... oltre a dirgli che è una cazzata col botto inventarsi una divinità personale che non può essere dimostrata?
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Re: Confronto con un caro amico...
Io avrei un'obbiezione questa frase, qui sotto.
Premetto che vivere con una coscienza è già sufficiente per riconoscere che noi classifichiamo sulla base dei contesti attuali assumendo che siano universali. Ma anche tu giustamente dici che le divinità accettano delle cose solo sulla base della situazione socioculturale delle epoche.
Ma le cose sono cambiate nel tempo, relativamente agli usi e costumi, non tutto ciò che era giusto nel Vecchio Testamento lo è nei Vangeli oppure nel Corano. Poi ci sono le correnti che differenziano, annullano e sostituiscono ciò che per altri è sacro ed immutabile, evidentemente è così.
Animare una discussione tra amici sull'esistenza di Dio non conviene, se non ci sono molte compatibilità tra le coscienze dei due periodi figuriamoci tra fede e ragione. L'area di discussione che interessa di più è l'eresia, i sospetti di manipolazioni millenarie per la gestione del potere.
Da quel marciume viene fuori Dio, tutti gli insegnamenti relativi alla sua esistenza, il condizionamento ambientale nei secoli. In quello spazio c'è il mondo in cui nessuno resiste alle tentazioni. Una società decadente anzi, decaduta che si colpevolizza senza trovare pace.
Da li parte l'apostasia, il rifiuto e la lotta verso la liberazione. Dio c'è per quelli che lo vogliono, sta li per loro, per ogni errore sono certi che li abbia perdonati quando nei comandamenti ha già promesso di punire quelli che sbagliano. Il perdono è come le speranze dei malati terminali.
Non ci sono fedi incrollabili, se senza alimentazione nessun motore gira allora ci saranno gli ultimi giorni anche per il Vaticano. Non è bastata la rivoluzione francese ma niente è eterno grazie a Dio. Ai luoghi comuni si risponde col dialogo e li si inoculano i semi del dubbio... con la cultura.
Poi esistono dei cristiani evidentemente catari che salvo credere un una non ben definita entità divina, chissà se per i residui imprinting della religione, immaginano come tanti atei la sconfitta dei ciarlatani che rappresentano indegnamente questo Dio. Come si fa a combattere questi orfani?
Io sono uno che vince spesso eppure il sapore della vittoria, il senso della vittoria, non si ha senza conosce il significato della sconfitta. Quel che si dice del bene e del male è sempre accettabile ma per capirne uno è necessario conoscerli ambe due. Allora c'è confronto altrimenti sono parole.
... mi pare assolutamente assurdo che una divinità abbia accettato delle cose che oggi riteniamo aberranti, solo per rispettare la situazione socio-culturale dell'epoca...
Read more: http://atei.forumitalian.com/t4196-confronto-con-un-caro-amico#ixzz1wi9Ns3Yi
Premetto che vivere con una coscienza è già sufficiente per riconoscere che noi classifichiamo sulla base dei contesti attuali assumendo che siano universali. Ma anche tu giustamente dici che le divinità accettano delle cose solo sulla base della situazione socioculturale delle epoche.
Ma le cose sono cambiate nel tempo, relativamente agli usi e costumi, non tutto ciò che era giusto nel Vecchio Testamento lo è nei Vangeli oppure nel Corano. Poi ci sono le correnti che differenziano, annullano e sostituiscono ciò che per altri è sacro ed immutabile, evidentemente è così.
Animare una discussione tra amici sull'esistenza di Dio non conviene, se non ci sono molte compatibilità tra le coscienze dei due periodi figuriamoci tra fede e ragione. L'area di discussione che interessa di più è l'eresia, i sospetti di manipolazioni millenarie per la gestione del potere.
Da quel marciume viene fuori Dio, tutti gli insegnamenti relativi alla sua esistenza, il condizionamento ambientale nei secoli. In quello spazio c'è il mondo in cui nessuno resiste alle tentazioni. Una società decadente anzi, decaduta che si colpevolizza senza trovare pace.
Da li parte l'apostasia, il rifiuto e la lotta verso la liberazione. Dio c'è per quelli che lo vogliono, sta li per loro, per ogni errore sono certi che li abbia perdonati quando nei comandamenti ha già promesso di punire quelli che sbagliano. Il perdono è come le speranze dei malati terminali.
Non ci sono fedi incrollabili, se senza alimentazione nessun motore gira allora ci saranno gli ultimi giorni anche per il Vaticano. Non è bastata la rivoluzione francese ma niente è eterno grazie a Dio. Ai luoghi comuni si risponde col dialogo e li si inoculano i semi del dubbio... con la cultura.
Poi esistono dei cristiani evidentemente catari che salvo credere un una non ben definita entità divina, chissà se per i residui imprinting della religione, immaginano come tanti atei la sconfitta dei ciarlatani che rappresentano indegnamente questo Dio. Come si fa a combattere questi orfani?
Io sono uno che vince spesso eppure il sapore della vittoria, il senso della vittoria, non si ha senza conosce il significato della sconfitta. Quel che si dice del bene e del male è sempre accettabile ma per capirne uno è necessario conoscerli ambe due. Allora c'è confronto altrimenti sono parole.
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Re: Confronto con un caro amico...
Aspetta Sergio io intendevo dire che non ritengo possibile l'esistenza di una divinità che si adatta nel corso dei tempi... una divinità intesa come tale non dovrebbe dettare delle leggi immutabili? Com'è che alcuni credenti riescono a conciliare gli elementi del vecchio testamento con il nuovo, trovando questa giustificazione? Non ho capito bene qual è la tua obiezione...
Sergio alcune discussioni semplicemente nascono, e si va avanti a parlare, magari pur essendo coscienti del fatto che nessuna delle due parti cambi idea...
lol per il grazie a dio... XD perché pensi questo del vaticano? Non mi dispiacerebbe se tu avessi ragione, però mi piacerebbe sapere come mai lo pensi...
E' esattamente uno di questi orfani, sto mio amico... che se magari nei prossimi giorni dovesse capitare su questo forum sai quante me ne direbbe? XD In effetti è molto difficile "combatterli", pensa che ieri... da che mi sfidava a cercare frasi assurde dette da gesù nel nuovo testamento, sono finito ovviamente nel trovarle, e da lì è passato al discorso sull'interpretazione dei testi, nel momento in cui ciò che c'era scritto diventava inequivocabile... la bibbia non veniva più presa in considerazione, soltanto il VERO (?) messaggio del cristo era la cosa importante (mi chiedo come lo si debba conoscere se non attraverso un libro sacro)... come scardinare questa pseudo-fede?!
Sergio abbi pietà di me ma non ho capito bene cosa intendi dire in quest'ultimo passaggio... >.<
SergioAD ha scritto:Animare una discussione tra amici sull'esistenza di Dio non conviene, se non ci sono molte compatibilità tra le coscienze dei due periodi figuriamoci tra fede e ragione. L'area di discussione che interessa di più è l'eresia, i sospetti di manipolazioni millenarie per la gestione del potere.
Sergio alcune discussioni semplicemente nascono, e si va avanti a parlare, magari pur essendo coscienti del fatto che nessuna delle due parti cambi idea...
SergioAD ha scritto:Non ci sono fedi incrollabili, se senza alimentazione nessun motore gira allora ci saranno gli ultimi giorni anche per il Vaticano. Non è bastata la rivoluzione francese ma niente è eterno grazie a Dio. Ai luoghi comuni si risponde col dialogo e li si inoculano i semi del dubbio... con la cultura.
lol per il grazie a dio... XD perché pensi questo del vaticano? Non mi dispiacerebbe se tu avessi ragione, però mi piacerebbe sapere come mai lo pensi...
SergioAD ha scritto:Poi esistono dei cristiani evidentemente catari che salvo credere un una non ben definita entità divina, chissà se per i residui imprinting della religione, immaginano come tanti atei la sconfitta dei ciarlatani che rappresentano indegnamente questo Dio. Come si fa a combattere questi orfani?
E' esattamente uno di questi orfani, sto mio amico... che se magari nei prossimi giorni dovesse capitare su questo forum sai quante me ne direbbe? XD In effetti è molto difficile "combatterli", pensa che ieri... da che mi sfidava a cercare frasi assurde dette da gesù nel nuovo testamento, sono finito ovviamente nel trovarle, e da lì è passato al discorso sull'interpretazione dei testi, nel momento in cui ciò che c'era scritto diventava inequivocabile... la bibbia non veniva più presa in considerazione, soltanto il VERO (?) messaggio del cristo era la cosa importante (mi chiedo come lo si debba conoscere se non attraverso un libro sacro)... come scardinare questa pseudo-fede?!
SergioAD ha scritto:Io sono uno che vince spesso eppure il sapore della vittoria, il senso della vittoria, non si ha senza conosce il significato della sconfitta. Quel che si dice del bene e del male è sempre accettabile ma per capirne uno è necessario conoscerli ambe due. Allora c'è confronto altrimenti sono parole.
Sergio abbi pietà di me ma non ho capito bene cosa intendi dire in quest'ultimo passaggio... >.<
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus ha scritto::) Deicida io mi riferivo a una certa "categoria" di credenti, sono stato credente anch'io, ma non quel tipo di credente... da una mentalità così radicata, dopo aver superato una certa età... è difficile liberarsene, perciò tutto ciò che dici tu, dai libri al semplice dialogo, non servirebbero a niente in gran parte dei casi... certo ci sono "credenti" fai da te più propensi all'apertura mentale, ma non sono i credini di cui sto parlando io... :)
Ciò che tu proponi dovrebbe essere una condizione naturale, normale, nel senso che noi nasciamo già così, poi veniamo influenzati dalla società, dalla famiglia, dalla televisione, da tutto ciò che ci circonda... e possiamo diventare credenti...
Si,ti avevo capito e sono d'accordo con te, intendevo dire che almeno fino a quando non sono appunto credini ignoranti veri e propri, la conversazione può essere fruttuosa sotto altri aspetti, come ho già scritto infatti non punto affatto alla deconversione(io ho fatto riferimento principalmente a credenti intelligenti ed equilibrati perchè per fortuna sono quelli che conosco di persona, anche se putroppo non sono tutti così,anzi..)
Poi per quelli con il cervello ormai castrato dalla religione c'è ben poco da fare PER loro e solo 2 cose da fare CON loro:
1 sono inoffensivi e non inpongono niente agli altri -> non ti curar ma guarda e passa
2 rompono le balle-> guerra aperta
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Sant'Agostino mi ha guarito miracolosamente dalla fede (Umberto Eco)
"Operibus credite, et non verbis" "Appunto.."
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Re: Confronto con un caro amico...
Ok ci siamo capiti... XD con me ultimamente è quasi sempre guerra aperta, divento sempre più intollerante, non perdo mai l'occasione di sbeffeggiare alcune persone sia dal vivo che su internet, ad esempio in questi giorni su facebook una mia conoscente ha messo un link dedicato a madre teresa di calcutta... il link portava a un video di facebook, sono andato lì di proposito a scatenare una guerra, ora mi ritrovo con 5 o 6 credenti tutti contro di me... riesco a gestirli tranquillamente perché in fin dei conti dicono solo cazzate, però devo cercare di cambiare di nuovo atteggiamento, chi cacchio me lo fa fare di perdere tempo... poi viene il periodo in cui non me ne frega più niente e lascio passare tutto, poi ripenso, ma perché tollerare queste stupidaggini? Perché non stimolare la gente ad aprire un po' gli occhietti? E la ruota continua a girare... mò basta però, mi son rotto di perdere tempo... quanta saccenza in questo post, adesso interviene rasputin e inizia con meeeeee non voglio essere la sua prossima vittimaaaaaa :P
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Re: Confronto con un caro amico...
I due chiarimenti Lotus.
Una divinità intesa come tale non dovrebbe dettare delle leggi immutabili? Tu oggi sapresti definire quello che per te (e per me) è giusto eppure la posizione sullo sfruttamento del lavoro minorile non è uniforme. Per accettare Dio, chi lo porta come esempio usa fatti o eventi quotidiani, attuali e questi seguono le moralità, usi e costumi dell'epoca.
Un giorno non ci sarà bisogno del lavoro minorile o perché non ci saranno più poveri o perché tutti i minori lavoreranno e non si sentirà l'esigenza di chiamarlo sfruttamento. Le leggi immutabili sono quelle relative a quelli che sono i nostri istinti primordiali, con mutabilità proporzionale relativamente a se stessi alla famiglia, il clan, la specie, etc...
Allora non è il piano sul quale discutere su Dio, c'è chi mortifica il corpo e chi si fa la chirurgia plastica per esaltarlo. Da qui mi sono collegato a ciò che è bene e ciò che è male, qualcuno freddamente dice che non ci sono ed io sono d'accordo con lui per come lui vede questo eppure non ho alcuna intensione di parlarne proprio con lui perché non ci capiremmo.
L'aspetto pratico è la migliore verifica.
Una divinità intesa come tale non dovrebbe dettare delle leggi immutabili? Tu oggi sapresti definire quello che per te (e per me) è giusto eppure la posizione sullo sfruttamento del lavoro minorile non è uniforme. Per accettare Dio, chi lo porta come esempio usa fatti o eventi quotidiani, attuali e questi seguono le moralità, usi e costumi dell'epoca.
Un giorno non ci sarà bisogno del lavoro minorile o perché non ci saranno più poveri o perché tutti i minori lavoreranno e non si sentirà l'esigenza di chiamarlo sfruttamento. Le leggi immutabili sono quelle relative a quelli che sono i nostri istinti primordiali, con mutabilità proporzionale relativamente a se stessi alla famiglia, il clan, la specie, etc...
Allora non è il piano sul quale discutere su Dio, c'è chi mortifica il corpo e chi si fa la chirurgia plastica per esaltarlo. Da qui mi sono collegato a ciò che è bene e ciò che è male, qualcuno freddamente dice che non ci sono ed io sono d'accordo con lui per come lui vede questo eppure non ho alcuna intensione di parlarne proprio con lui perché non ci capiremmo.
L'aspetto pratico è la migliore verifica.
SergioAD- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
Sergio una divinità che modifica le sue leggi in base agli ultimi trend di un'epoca mi risulta sia poco credibile anche per i credenti più bigotti... ma come si fa? Ma intanto sarebbero coerenti con le scritture se dicessero "dio è cambiato, non è sempre stato lo stesso"... che dio del cazzo... sta giocando con le sue marionette, dai...
Voglio proprio vedere come cambierebbero poi le parole sulla bibbia a quel punto... è per questo che dio non c'entra niente... la cultura cambia ed entro i limiti decidiamo noi stessi cosa è giusto o sbagliato
Per molti credenti lo è... per me era anche inutile parlare di questa cosa con lui, ma era giusto un modo evidenziare le assurdità in cui loro stessi credono, un dio che cambia a seconda dei tempi...
SergioAD ha scritto:Un giorno non ci sarà bisogno del lavoro minorile o perché non ci saranno più poveri o perché tutti i minori lavoreranno e non si sentirà l'esigenza di chiamarlo sfruttamento.
Voglio proprio vedere come cambierebbero poi le parole sulla bibbia a quel punto... è per questo che dio non c'entra niente... la cultura cambia ed entro i limiti decidiamo noi stessi cosa è giusto o sbagliato
SergioAD ha scritto:Allora non è il piano sul quale discutere su Dio, c'è chi mortifica il corpo e chi si fa la chirurgia plastica per esaltarlo. Da qui mi sono collegato a ciò che è bene e ciò che è male, qualcuno freddamente dice che non ci sono ed io sono d'accordo con lui per come lui vede questo eppure non ho alcuna intensione di parlarne proprio con lui perché non ci capiremmo.
Per molti credenti lo è... per me era anche inutile parlare di questa cosa con lui, ma era giusto un modo evidenziare le assurdità in cui loro stessi credono, un dio che cambia a seconda dei tempi...
Lotus- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
Il Dio è quello che si presenta attraverso i profeti e questi lo evocano quando serve. Tu mi devi capire a Lotusse! A Napoli la Regione ha predisposto incentivi atti a favorire il decongestionamento delle aree a maggior rischio e questi s'han pres i soldi dello stato e hanno data in affitto le case abbandonate. I cervelli fini s'arrangiano...
1) Dio è un prodotto dell'uomo simme d'accuord?
2) Le sacre scrittura van interpretate a comme e tre cart!
3) Chille che è bene e chille che è male dipende da com stan i cos.
Sant Agostini direbbe "ma tu che vuo'? Ie tengo fede e tu ragione... vavangul"
Dicele che il sangue di San Gennara rimane congelata pe 10 anni! e chille chiamano o prevete!
1) Dio è un prodotto dell'uomo simme d'accuord?
2) Le sacre scrittura van interpretate a comme e tre cart!
3) Chille che è bene e chille che è male dipende da com stan i cos.
Sant Agostini direbbe "ma tu che vuo'? Ie tengo fede e tu ragione... vavangul"
Dicele che il sangue di San Gennara rimane congelata pe 10 anni! e chille chiamano o prevete!
SergioAD- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
bbuhauhauhauah... :D credo tu stia parlando del vesuvio, so degli incentivi, ma non ero a conoscenza della reazione di alcuni soggetti, pur vivendo qui, anche se in provincia... è... molto napoletana come cosa O_o... comunque sì sergio, simm d'accord...!!! Non mi esprimo sul sangue di san gennaro, che parlamm a ffa?
Lotus- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
Lotus ha scritto:Paolo XD beh in realtà non è andato via dicendo che aveva vinto, è andato via dicendo che era pieno di dubbi... ma nonostante questo, la fede permane... lui sosteneva di non poter immaginare un mondo privo di religioni, un altro suo preconcetto era dover credere nella scienza (che è priva di morale) una volta eliminate le religioni, e in quel caso sarebbe stata l'anarchia totale... e io cercavo di spiegargli che innanzitutto la scienza non è come la religione, nella scienza non si crede, al massimo si constata qualche piccola verità... e poi non è assolutamente il caso di spostare il credo dalla religione alla scienza, restiamo sempre lì, sarebbe comunque un bisogno dell'uomo di credere in qualcosa, non è che al mondo esistono due fazioni e bisogna scegliere con chi schierarsi... e sono proprio tutti questi preconcetti che pian piano devono essere eliminati... purtroppo lui diceva di non riporre alcuna fiducia nell'uomo, io invece al contrario auspico un mondo privo di religioni e basato sulla ragione e la razionalità, poiché anche grazie a queste ultime si può arrivare alla conclusione che farsi del male non giova né a noi a lungo termine né al pianeta stesso, per ora è ovviamente un'utopia, troppe persone contano sull'amico immaginario, e senza di esso non avrebbero alcun controllo, non riuscirebbero a prendere decisioni da sole... in poche parole secondo me oggi è impossibile eliminare le religioni senza avere conseguenze disastrose sulla psiche delle masse... non ho ben capito però se alla fine eravamo d'accordo su questo punto, anche lui a tratti trovava interessante la visione di un futuro regolato e basato sulla razionalità, però come dicevo anche prima continuava a ripetere di avere poca fiducia nell'uomo...
PaperJack: proprio così, ogni parte del testo può essere interpretato all'infinito finché non rientra nella propria visione di ciò che è il cristianesimo... ma poi un'altra cosa, continuava a dire che non bisognava considerare la bibbia e ciò che c'era scritto... l'importante è il messaggio di cristo! Ma scusa, come facciamo a conoscere il messaggio di cristo se non attraverso la bibbia? A quale altro testo si può fare riferimento? Mistero della fede. Già.
Fa bene il tuo amico a non avere fiducia nell’Uomo. Lo stesso Uomo che ha inventato le religioni, guarda caso! Per quanto riguarda la religione come deterrenza al caos e all’incontrollabilità delle Masse ho dei dubbi grandi. Le religioni servono per aizzare le Masse, non per farle acquietare.
L’unica perplessità che mi sorge di fronte ad un mondo senza religione, sarebbe quella relativa all’enorme numero di suicidi o al consumo spropositato di farmaci psicotropi. Ma non penso sia un male né l’uno, né l’altro caso, se frutto di libere scelte personali.
loonar- ----------
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Re: Confronto con un caro amico...
La domanda che io porrei al tuo amico prima di ogni discussione sulla Bibbia è: peeché credi in Dio?
Gli chiederei di lasciar maturare la risposta per un paio.di giorni.prima di dirmela.
Gli chiederei di lasciar maturare la risposta per un paio.di giorni.prima di dirmela.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Confronto con un caro amico...
Darrow ha scritto:Fa bene il tuo amico a non avere fiducia nell’Uomo. Lo stesso Uomo che ha inventato le religioni, guarda caso! Per quanto riguarda la religione come deterrenza al caos e all’incontrollabilità delle Masse ho dei dubbi grandi. Le religioni servono per aizzare le Masse, non per farle acquietare.
L’unica perplessità che mi sorge di fronte ad un mondo senza religione, sarebbe quella relativa all’enorme numero di suicidi o al consumo spropositato di farmaci psicotropi. Ma non penso sia un male né l’uno, né l’altro caso, se frutto di libere scelte personali.
Sotto certi aspetti neanch'io ho fiducia nell'uomo, soprattutto per la situazione che verrebbe a crearsi nel caso in cui le religioni sparissero, proprio come hai detto tu alla fine del tuo post... solo che io penso che sarebbe un male, nel senso che mi dispiacerebbe, ok sarebbe una questione di scelta ma non sarebbe bello da vedere dal mio punto di vista. Ma questo è un altro argomento... io sono un po' combattuto, non ricordo in quale topic ho già scritto questa cosa, a volte vorrei veder sparire le religioni, a volte invece penso ai benefici che queste illusioni portano ad alcune persone, le quali senza di esse non riuscirebbero ad andare avanti...
Ludwig von Drake ha scritto:La domanda che io porrei al tuo amico prima di ogni discussione sulla Bibbia è: peeché credi in Dio?
Gli chiederei di lasciar maturare la risposta per un paio.di giorni.prima di dirmela.
Eh non so se si ripresenterà di nuovo una situazione simile, dove poterne discutere tranquillamente... intanto vorrei precisare che lui non crede in un dio personalizzato, lui crede al dio cristiano nello specifico, anche se ne personalizza la visione non facendo troppo affidamento alla bibbia, comunque sento che la risposta sarebbe ciò che è stata anche la sua premessa, lui partiva dal presupposto che il cristianesimo è stata l'unica religione ad essersi protratta nel corso di centinaia di anni acquisendo sempre maggior credibilità ed espandendosi in gran parte del pianeta, quindi non ritiene possibile che sia tutta una pagliacciata... neanch'io ritengo sia tutta una pagliacciata, qualche gesù sarà pure esistito e avrà detto qualcosa di buono, ma da qui a dire che dio esiste per questa motivazione, ce ne passa... poi il fatto che nel cristianesimo dio sia sceso sotto forma di uomo lo renderebbe più credibile delle altre religioni il cui dio è sempre l'essere superiore che ci guarda dall'alto e non interviene direttamente... io ho già dato le risposte più sensate e ragionevoli a queste affermazioni, ma non gli sono bastate, nel caso dovessi riaffrontare l'argomento glielo chiederò e ti farò sapere... ma non credo che le risposte differiranno tanto da quelle che ho già scritto...
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Re: Confronto con un caro amico...
Per esperienza, in genere non si crede in Dio perché una religione si è diffusa più di un'altra.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Confronto con un caro amico...
Questo lo può dire chiunque, anche per NON esperienza... XD visto che ci sono altre religioni abbastanza diffuse con molti fedeli...
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Re: Confronto con un caro amico...
Non è davvero una pagliacciata, purtroppo. È un'immane tragedia.Lotus ha scritto:... lui partiva dal presupposto che il cristianesimo è stata l'unica religione ad essersi protratta nel corso di centinaia di anni acquisendo sempre maggior credibilità ed espandendosi in gran parte del pianeta, quindi non ritiene possibile che sia tutta una pagliacciata...
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Re: Confronto con un caro amico...
Minsky ha scritto:Non è davvero una pagliacciata, purtroppo. È un'immane tragedia.
Beh considerando tutto ciò che ne è venuto fuori nel corso dei tempi, sì... ma pur tenendo presente il marcio, i credenti mettono sempre di più in risalto gli elementi più "belli" del cristianesimo.
Bell'avatar comunque :D l'ho visto the sarah connor chronicles :)
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Re: Confronto con un caro amico...
Sì, anch'io sono un fan di Terminator!Lotus ha scritto:Minsky ha scritto:Non è davvero una pagliacciata, purtroppo. È un'immane tragedia.
Beh considerando tutto ciò che ne è venuto fuori nel corso dei tempi, sì... ma pur tenendo presente il marcio, i credenti mettono sempre di più in risalto gli elementi più "belli" del cristianesimo.
Bell'avatar comunque :D l'ho visto the sarah connor chronicles :)
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Re: Confronto con un caro amico...
Se si tiene (per vari motivi) all'amicizia di una persona credente, secondo me è meglio eludere il discorso, non porta da nessuna parte se non ad intaccare l'amicizia.
Per quanto mi riguarda ritengo la fede un deficit di intelligenza, quindi posso anche essere amico di una persona che considero un po' scema (almeno limitatamente a quel dato argomento, pur se con molte attenuanti "sociali"), non pretendo certo di circondarmi di premi Nobel, però discutere proprio sul topic che la rende scema, direi che è meglio evitare...
Per quanto mi riguarda ritengo la fede un deficit di intelligenza, quindi posso anche essere amico di una persona che considero un po' scema (almeno limitatamente a quel dato argomento, pur se con molte attenuanti "sociali"), non pretendo certo di circondarmi di premi Nobel, però discutere proprio sul topic che la rende scema, direi che è meglio evitare...
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Nello - Lo champagne in caso di vittoria è opportuno, in caso di sconfitta è necessario (W.Churchill)
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Re: Confronto con un caro amico...
Ti do un verde anche se in linea generale e di principio non sono d'accordo, Nello. Perché il tuo argomento ha la sua validità e la sua sfera di applicazione. In effetti, date certe classi di relazioni sociali, è meglio evitare di entrare in argomento. È quello che io faccio con gli amici alpinisti, per esempio. Mi interessa di più sapere che se svolo il compagno terrà salda la corda, non se mangia ostie. Comunque, almeno finché passano la domenica in parete, i miei amici non mangiano ostie.nellolo ha scritto:...
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Re: Confronto con un caro amico...
Minsky ha scritto:Ti do un verde anche se in linea generale e di principio non sono d'accordo, Nello. Perché il tuo argomento ha la sua validità e la sua sfera di applicazione. In effetti, date certe classi di relazioni sociali, è meglio evitare di entrare in argomento. È quello che io faccio con gli amici alpinisti, per esempio. Mi interessa di più sapere che se svolo il compagno terrà salda la corda, non se mangia ostie. Comunque, almeno finché passano la domenica in parete, i miei amici non mangiano ostie.nellolo ha scritto:...
Ti faresti tenere la corda anche da uno come Holu?
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Re: Confronto con un caro amico...
beh, mi pare che qui intorno ci sia anche di peggio...
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Nello - Lo champagne in caso di vittoria è opportuno, in caso di sconfitta è necessario (W.Churchill)
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Re: Confronto con un caro amico...
Bhé, perché no? Holu ci terrebbe a salvarmi la pellaccia. Se crepo prima di essermi redento, avrà un socio in meno nel regno dei cieli... e con tutto il tempo che ci dovrà passare, se manca la compagnia la noia è in agguato!Rasputin ha scritto:
Ti faresti tenere la corda anche da uno come Holu?
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Re: Confronto con un caro amico...
(per gli ultimi 3 commenti XD)................................ vabbè, io comunque la penso come nellolo, però a volte si vengono a creare alcune situazioni in cui non riesci a startene zitto, perciò il botta e risposta si protrae per ore senza che te ne accorgi neppure... spero che quella conversazione non abbia intaccato il nostro rapporto, in effetti non lo vedo da allora................. O_O
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