Laurea in Ateologia!

Il Pitzer College di Claremont in California lancia il primo corso di laurea al mondo in Ateologia, se così si può definire lo studio della non religione.

Sembra una delle solite provocazioni antireligiose, ma invece è una cosa seria: un programma interdisciplinare che studia il pensiero e le manifestazioni culturali del non religioso nelle società del passato e del presente.

Le discipline del curriculum comprendono storia, filosofia, sociologia, psicologia, scienza e teologia.

Il professor Phil Zuckerman sulle pagine del Guardian afferma che questo corso di studi risponde a un’evoluzione della società umana dove quella che lui chiama irreligione sta diventando la norma.

Per secoli si è ignorato il peso del pensiero non religioso, considerandolo un non pensiero o un pensiero deviato. Alla teologia non si è mai opposta l’Ateologia.

Oggi si sente il bisogno di capire perché certi gruppi etnici sono meno religiosi di altri e che conseguenze abbia questo fattore sulla loro percezione della realtà e sul loro comportamento.

La complessità del tema emerge anche dalla difficoltà di definizione del fenomeno. Gli studiosi hanno individuato almeno cinque termini per definire chi non crede in un Dio: ateo, agnostico, indifferente alla religione, areligioso o irreligioso.

Il secolarismo svolge un ruolo crescente nella scena politica dei paesi occidentali e si fa sempre più forte l’insofferenza all’ingerenza delle gerarchie religiose nelle questioni etiche, come l’eutanasia, la sessualità, la fecondazione assistita.

Contrariamente alle apparenze, la religione nel mondo è in declino. Le gesticolazioni e l’invadenza delle chiese non devono trarre in inganno. Ad esempio, i dati mostrano che sempre più americani si dichiarano non credenti e il nord America sta raggiungendo ormai le percentuali europee di ateismo.

Senza contare l’irreligiosità latente di una società come quella cinese. Gli studiosi seguono da tempo questo fenomeno.

All’università di Cambridge nel 2008 è stato fondato il Non-Religion and Secularity Research Network (NSRN): http://www.nsrn.co.uk/

Il corso di laurea del Pitzer College segue dunque questa nuova tendenza accademica. Sempre più dunque la religione viene studiata come un fenomeno sociologico, se non proprio come patologia delle masse.

E si conferma invece sempre più fortemente la praticabilità di una via etica irreligiosa, basata sulla ragione e sul contratto sociale che pone la responsabilità del vivere nelle mani dell’uomo.

http://impertinente-ferrara.blogautore.repubblica.it/2011/10/07/laurea-in-ateologia/

L'Ateismo è vecchio quanto l'essere umano, è giusto che ci sia una branca che se ne occupi.

Poi oggi l'umanità almeno nei paesi sviluppati sta tendendo sempre di più all'Ateismo, quindi introdurre corsi universitari e studi è auspicabile.

Mi piace!

AteoCorporation ha scritto:Il Pitzer College di Claremont in California lancia il primo corso di laurea al mondo in Ateologia ...

Interessantissimo, Frank. Questo è un segnale importante, un buon segnale!

mi piace, ma gli sbocchi lavorativi quali sarebbero?
a questo punto bisognerebbe intrdurre l'ateismo come materia scolastica

lupetta ha scritto:mi piace, ma gli sbocchi lavorativi quali sarebbero?
a questo punto bisognerebbe intrdurre l'ateismo come materia scolastica

Assistenza sociale: sostegno psicologico ai credenti in fase di allontanamento dalla loro religione...

Mi sembra una buona cosa, anche se sarà difficile catalogare i vari tipi di non credenza. Si baseranno sul pensiero degli atei più famosi?

Mah...

Minsky ha scritto:

lupetta ha scritto:mi piace, ma gli sbocchi lavorativi quali sarebbero?
a questo punto bisognerebbe intrdurre l'ateismo come materia scolastica

Assistenza sociale: sostegno psicologico ai credenti in fase di allontanamento dalla loro religione...

Visto alcuni esemplari a piede libero, penso che non giovi nemmeno il camicione dalle maniche ultralunghe!

Darrow ha scritto:

Minsky ha scritto:

lupetta ha scritto:mi piace, ma gli sbocchi lavorativi quali sarebbero?
a questo punto bisognerebbe intrdurre l'ateismo come materia scolastica

Assistenza sociale: sostegno psicologico ai credenti in fase di allontanamento dalla loro religione...

Visto alcuni esemplari a piede libero, penso che non giovi nemmeno il camicione dalle maniche ultralunghe!

Però...

Ragazzi per favore chiamate la neuro, credo di iniziare a diventare pazzo

ilmaso ha scritto:Ragazzi per favore chiamate la neuro, credo di iniziare a diventare pazzo

Pensa ad una così, libera solo la bocca e le parti basse

Ci mancherebbe solo un bavaglio facile da rimuovere e rimettere per non farla parlare troppo e sarebbe la donna perfetta

ilmaso ha scritto:Ci mancherebbe solo un bavaglio facile da rimuovere e rimettere per non farla parlare troppo e sarebbe la donna perfetta

Pensa che io adoro (anche) parlare con le donne. Mi annoiano meno degli uomini.

Darrow era una cosa che lascia un po il tempo che trova.
Anche io(spesso) preferisco parlare con donne anziche con uomini

Azz..faccio la domanda per fare il cuoco alla mensa universitaria!..mando subito il cv!!

Fux89 ha scritto:Mah...

Esatto.

L'ateismo non solo come materia di studio ma anche come materia positiva

l'idea è buona, ma sinceramente penso che possa servire a ben poco, specialmente in italia.

lupetta ha scritto:l'idea è buona, ma sinceramente penso che possa servire a ben poco, specialmente in italia.

Oppure, può capitare come ad Alice che, seguendo il biancoconiglio nella tana, si scopra di non essere entrati solo in una tana (fuor di metafira: "sotto" c'è molti più di quel che sembra).

ecco, questo alla faccia del "non collezionare francobolli non è un hobby".
adesso è anche un corso di laurea

jessica ha scritto:ecco, questo alla faccia del "non collezionare francobolli non è un hobby".
adesso è anche un corso di laurea

Sei ben oltre i limiti della disonestà intellettuale. Non ti do un rosso perché mi sei simpatica e mi fai anche un po' tenerezza.

Rasputin ha scritto:Sei ben oltre i limiti della disonestà intellettuale. Non ti do un rosso perché mi sei simpatica e mi fai anche un po' tenerezza.

grazie tesoro. chiaramente le motivazioni delle tue affermazioni, al solito, le devo immaginare io.

jessica ha scritto:

Rasputin ha scritto:Sei ben oltre i limiti della disonestà intellettuale. Non ti do un rosso perché mi sei simpatica e mi fai anche un po' tenerezza.

grazie tesoro. chiaramente le motivazioni delle tue affermazioni, al solito, le devo immaginare io.

Ci provo anche se so che sarà inutile: si tratta di una disciplina nata dall'analisi di un fenomeno, a differenza della teologia su base oggettivamente verificabile, chiamato anche secolarizzazione, e non ha nulla a che vedere col ribaltamento logico che la frase idiota "Anche l'ateismo è una fede" implica.

fosse come dici potrebbe avere qualunque nome ma non ateologia

jessica ha scritto:fosse come dici potrebbe avere qualunque nome ma non ateologia

Nemmeno a me piace il nome, "Storia della secolarizzazione" mi parrebbe più corretto e comprensivo.

Ma si tratta solo di un nome, che è convenzionale.

jessica ha scritto:ecco, questo alla faccia del "non collezionare francobolli non è un hobby".
adesso è anche un corso di laurea

Tu prova a considerare la religione non solo non vera ma anche come strumento per chiudere le porte alla conoscenza: allora ri-aprire quelle porte è stato ed è illuminista, ma spiegare perché la religione le chiude (cioè, spiegare quale operazione di potere c'è dietro) può senzaltro essere il tema di una laurea di studio chiamata ateologia.

Rasputin ha scritto:Nemmeno a me piace il nome, "Storia della secolarizzazione" mi parrebbe più corretto e comprensivo.
Ma si tratta solo di un nome, che è convenzionale.

anteo ha scritto:Tu prova a considerare la religione non solo non vera ma anche come strumento per chiudere le porte alla conoscenza: allora ri-aprire quelle porte è stato ed è illuminista, ma spiegare perché la religione le chiude (cioè, spiegare quale operazione di potere c'è dietro) può senzaltro essere il tema di una laurea di studio chiamata ateologia.

al massimo storia delle religioni. ammesso che sia come dici.

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Tu prova a considerare la religione non solo non vera ma anche come strumento per chiudere le porte alla conoscenza: allora ri-aprire quelle porte è stato ed è illuminista, ma spiegare perché la religione le chiude (cioè, spiegare quale operazione di potere c'è dietro) può senzaltro essere il tema di una laurea di studio chiamata ateologia.

al massimo storia delle religioni. ammesso che sia come dici.

Anche ciò che indaga i fini appartiene alla storia (mi pare altro)?

anteo ha scritto:Anche ciò che indaga i fini appartiene alla storia (mi pare altro)?

ripeti scusa. non ho capito. e "mi pare altro" cosa vuol dire?

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Anche ciò che indaga i fini appartiene alla storia (mi pare altro)?

ripeti scusa. non ho capito. e "mi pare altro" cosa vuol dire?

Cioè mi pare che in termini di ricerca si possa tranquillamente separare i fatti, così come si sono svolti, dai perché umani che li hanno motivati (soprattutto perché assai raramente gli atti realizzano i concetti dai quali sono mossi).

anteo ha scritto:Cioè mi pare che in termini di ricerca si possa tranquillamente separare i fatti, così come si sono svolti, dai perché umani che li hanno motivati (soprattutto perché assai raramente gli atti realizzano i concetti dai quali sono mossi).

si, ma che c'entra l'ateismo?

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Cioè mi pare che in termini di ricerca si possa tranquillamente separare i fatti, così come si sono svolti, dai perché umani che li hanno motivati (soprattutto perché assai raramente gli atti realizzano i concetti dai quali sono mossi).

si, ma che c'entra l'ateismo?

Appunto, per capirlo occorre studiare

anteo ha scritto:

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Cioè mi pare che in termini di ricerca si possa tranquillamente separare i fatti, così come si sono svolti, dai perché umani che li hanno motivati (soprattutto perché assai raramente gli atti realizzano i concetti dai quali sono mossi).

si, ma che c'entra l'ateismo?

Appunto, per capirlo occorre studiare

anteo ha scritto:Appunto, per capirlo occorre studiare

grande cazzata. forse sei a corto di risposte.

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Appunto, per capirlo occorre studiare

grande cazzata. forse sei a corto di risposte.

a chi gliene rimane una sola, come un pappagallo, risponde dio.

dunque, l'ateismo potrebbe studiare proprio questo: dio come strumento di negazione del punto di vista dell'altro, dell'eterogeneità e della molteplicità di ciò che è.

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Appunto, per capirlo occorre studiare

grande cazzata. forse sei a corto di risposte.

E' difficile inanellare una frase del genere..ci vuole davvero un tappo di sughero tra cervelletto e midollo spinale che incasina tutto il resto..

La peggiore cosa oltre all'ignoranza e la supponenza e' la tronfiaggine..

non solo sei una capra, ma ti e' pure impossibile solo sospettarlo..

delfi68 ha scritto:

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:Appunto, per capirlo occorre studiare

grande cazzata. forse sei a corto di risposte.

E' difficile inanellare una frase del genere..ci vuole davvero un tappo di sughero tra cervelletto e midollo spinale che incasina tutto il resto..
La peggiore cosa oltre all'ignoranza e la supponenza e' la tronfiaggine..
non solo sei una capra, ma ti e' pure impossibile solo sospettarlo..

si tesoro, come no. rispondere che, per capire cosa c'entra l'ateismo nel nome dell'università, serve studiare è e resta una cazzata. cazzata che semplicemente nasconde la mancanza di voglia (o di possibilità) di spiegare, che tu lo voglia o meno.
per quanto riguarda te, quoto:
La peggiore cosa oltre all'ignoranza e la supponenza e' la tronfiaggine...
minchia se hai ragione!

anteo ha scritto:
a chi gliene rimane una sola, come un pappagallo, risponde dio.
dunque, l'ateismo potrebbe studiare proprio questo: dio come strumento di negazione del punto di vista dell'altro, dell'eterogeneità e della molteplicità di ciò che è.

allora vuol dire che non sai cosa significa ateismo. comunque meglio una che zero, a quanto sembra.

jessica ha scritto:

anteo ha scritto:
a chi gliene rimane una sola, come un pappagallo, risponde dio.
dunque, l'ateismo potrebbe studiare proprio questo: dio come strumento di negazione del punto di vista dell'altro, dell'eterogeneità e della molteplicità di ciò che è.

allora vuol dire che non sai cosa significa ateismo. comunque meglio una che zero, a quanto sembra.

No. Meglio nessuna risposta che una sbagliata.

infatti, era meglio se non rispondeva.

jessica ha scritto:infatti, era meglio se non rispondeva.

Se ti riferisci a chi gle ne rimane una sola (Di risposta) concordo

si, a questa:
http://atei.forumitalian.com/t3813p20-laurea-in-ateologia#120286

Il punto è che l'Ateismo, come tutti gli altri termini, può acquisire altri significati in base al cambiamento della società, ed è una cosa avvenuta già per il termine Laico, inizialmente creato per identificare i cristiani non appartenenti al clero ma che successivamente ha acquisito anche il significato politico attuale.

Ed è proprio questo l'obiettivo di un corso di laurea del genere: attribuire all'Ateismo altri significati filosofici o politici proprio in virtù del cambiamento culturale che c'è stato negli ultimi secoli nei riguardi della credenza in Dio.

jessica ha scritto:si, a questa:
http://atei.forumitalian.com/t3813p20-laurea-in-ateologia#120286

Non dire (Ulteriori) stronzate. La tua era una risposta ad Anteo, ben precisa.

Eh..mi pareva strano che non riusciva a far girare i coglioni anche a te!!

delfi68 ha scritto:Eh..mi pareva strano che non riusciva a far girare i coglioni anche a te!!

Il rapporto con Jessica è sempre stato, finora, "Botte da orbi nel forum" ma in fondo, rispetto.

Temo che le cose stiano cambiando, e mi dispiace.