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Messaggio Da sognista Gio 9 Feb 2012 - 14:06

Ciao Darrow,

"Boicottare i film di Hollywood e i videogame"

e per estensione ogni altra evasione commerciale.
Evadere in mondi migliori in una certa misura è salutare, allevia lo stress. Farlo tramite prodotti commerciali è tossico, quando diventa un abito, perché il mainstream, cioè dove girano i miliardi, coniuga lo schema favolistico assegnando ai potenti il ruolo di vecchi saggi, in questo modo insinuando nel nostro inconscio la convinzione che l'establishment è potente e saggio.

Vedere L'uomo Ragno o Independence Day rafforza nello spettatore il preconcetto che l'autorità è buona, cioé veste i lupi da agnelli.

Sarebbe bello fare un elenco dei film che presuppongo il potere ufficiale come buono e quelli che invece lo declassano a pericolo/avversario...

Tu cosa ne pensi?

p.s.
Sergio, ottima disanima, stime e dati che dimostrano inconfutabilmente che la forbice sociale si sta ampliando, dico bene?

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Messaggio Da SergioAD Gio 9 Feb 2012 - 14:52

C'è l'allagamento della forbice economica e sociale mentre diminuisce la grande povertà in assoluto.

Se la Cina e l'India non si "prendevano" il loro consumo quotidiano delle risorse avremo ritardato la ricerca delle risorse rinnovabili.

Oggi non si assumono ingegneri per svolgere le attività del diplomato e l'operaio non diplomato lavora ad alto profitto nell'idraulica, edilizia, etc...

C'è un esubero di oltre 80% di umani sulla terra e i tempi sono sempre più stretti. Serve una magia che davvero un vero illuminato dovrà fare.

Altrimenti verranno inventati massacri e genocidi per fare stare meglio quelli che resteranno. La finanza evidentemente resta invariata.

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Messaggio Da sognista Gio 9 Feb 2012 - 16:00

Ahimé la penso proprio come te:

stiamo crescendo e consumando più velocemente della sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale.

Siccome gli illuminati non ci sono mai stati nella storia, purtroppo nei prossimi 20 anni io prevedo una escalation dei conflitti bellici (quindi della percentuale di mortalità negli strati poveri delle regioni svntaggiate del pianeta)

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Ciao, mi sono intrippato a s-ragionare Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 418715 su come essere felici Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 579801 ;-) quindi se ti capita di farci un salto, qualunque opinione *anche critica* sarà un favore che mi fai! Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 588256
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Messaggio Da loonar Gio 9 Feb 2012 - 16:17

sognista ha scritto:Ciao Darrow,

"Boicottare i film di Hollywood e i videogame"

Tu cosa ne pensi?



Io sono un appassionato di film e di fumetti mainstream e no, da sempre. La cosa non mi impedisce di essere anarchico.

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Messaggio Da teto Gio 9 Feb 2012 - 18:06

Secondo me l'umanità per natura è portata al disordine e all'imbecillità, prendiamo per esempio l'URSS, si è passati dallo Zar al finto comunismo (URSS),al crollo dell'unione sovieta è ritornata l'oligarchia e i ricconi si sono triplicati come prima della rivoluzione d'ottobre( http://www.transparency.org/policy_research/surveys_indices/cpi/2010/results ). Per sopprimere il capitalismo si deve prima di tutto ottenere una politica/burocrazia uguale ai paesi nord-europei e poi si vedrà quel che sarà, per ora però ogni idea sembra utopica, guardate il grafico di prima, anche se salisse al governo un illuminato come farebbe a vincere contro tutti gli altri corrotti?
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Messaggio Da Steerpike Ven 10 Feb 2012 - 15:44

teto ha scritto:Secondo me l'umanità per natura è portata al disordine e all'imbecillità, prendiamo per esempio l'URSS, si è passati dallo Zar al finto comunismo (URSS),al crollo dell'unione sovieta è ritornata l'oligarchia e i ricconi si sono triplicati come prima della rivoluzione d'ottobre( http://www.transparency.org/policy_research/surveys_indices/cpi/2010/results ).
E durante l'URSS, i soldi non erano forse ugualmente concentrati nelle mani di pochi? È quasi un invariante nella Storia.
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Messaggio Da Cosworth117 Ven 10 Feb 2012 - 15:54

Paolo ha scritto:Rispondendo alla domanda se è decrescita io sono della idea che ci troviamo in una fase evolutiva mondiale che coinvolge anche l'Italia. Metà mondo, ovvero miliardi di persone, si sta evolvendo e uscendo da una situazione di povertà per conquistare un meritato benessere. Le cose sono molto cambiate sia con la globalizzazione dei mercati sia per le migrazioni di milioni di persone dai paesi del terzo mondo verso quelli sviluppati. E l'Italia è nel mezzo di questi cambiamenti. In pratica dobbiamo cambiare e adeguarci alla nuova realtà. E, volenti o nolenti, lo dobbiamo fare.

Circa possibili forme di governo alternativo io penso che la democrazia rimanga la forma migliore tra quelle possibili. E mi sembra inutile che si voglia cercare una soluzione ai problemi di gestione al di fuori del sistema stesso. La soluzione è nelle persone, nei cittadini. E' la mentalità e la maturità dei cittadini che fanno la qualità e validità di una nazione, non le forme di governo. L'ho detto già molte volte. Le democrazie dei paesi del nord europa ne sono un chiaro esempio. Non serve cercare altro. E' inutile ...siamo noi italiani che non vanno bene. Presenti esclusi mgreen

Ho letto in ritardo, ma quoto Paolo. Il mio pensiero è questo. La democrazia è l'unica opzione possibile. È la mentalità che deve cambiare. È la classe dirigente che deve cambiare, non gli strumenti. Stessa cosa per la finanza. Se usata impropriamente porta al disastro.

L'anarchia l'ho sempre presa con diffidenza. Penso che sia una sega mentale maggiore della religione.

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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”

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Messaggio Da Steerpike Ven 10 Feb 2012 - 16:04

Cosworth117 ha scritto:
L'anarchia l'ho sempre presa con diffidenza. Penso che sia una sega mentale maggiore della religione.
Può darsi che sia maggiore per improbabilità, ma non per dannosità (a meno che gli anarchici non diventino la maggioranza; a quel punto non so proprio cosa succederebbe).
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Messaggio Da loonar Ven 10 Feb 2012 - 16:07

Steerpike ha scritto:
Cosworth117 ha scritto:
L'anarchia l'ho sempre presa con diffidenza. Penso che sia una sega mentale maggiore della religione.
Può darsi che sia maggiore per improbabilità, ma non per dannosità (a meno che gli anarchici non diventino la maggioranza; a quel punto non so proprio cosa succederebbe).
Scusate se mi permetto, ma essendo parte in causa (sono anarchico da circa 25 anni), mi sembra di notare in queste affermazioni una bella dose di ignoranza sulla materia.
Perdonate se sbaglio. Royales

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Messaggio Da Steerpike Ven 10 Feb 2012 - 16:23

Darrow ha scritto:
Steerpike ha scritto:
Cosworth117 ha scritto:
L'anarchia l'ho sempre presa con diffidenza. Penso che sia una sega mentale maggiore della religione.
Può darsi che sia maggiore per improbabilità, ma non per dannosità (a meno che gli anarchici non diventino la maggioranza; a quel punto non so proprio cosa succederebbe).
Scusate se mi permetto, ma essendo parte in causa (sono anarchico da circa 25 anni), mi sembra di notare in queste affermazioni una bella dose di ignoranza sulla materia.
Perdonate se sbaglio. Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 977956
Non sono un anarcologo se è questo che intendi, ma la mia impressione è questa. Essendo tu anarchico, non penso che sia in disaccordo sul fatto che gli anarchici siano meno dannosi dei religiosi; ritieni quindi che una società anarchica sia realizzabile? Non sarebbe alla mercé dei criminali?
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Messaggio Da Cosworth117 Ven 10 Feb 2012 - 16:25

Darrow ha scritto:Scusate se mi permetto, ma essendo parte in causa (sono anarchico da circa 25 anni), mi sembra di notare in queste affermazioni una bella dose di ignoranza sulla materia.
Perdonate se sbaglio. Royales

Boh... Chi lo sà. Intanto, qualcuno mi potrebbe fornire un programma politico anarchico? Tempo fà Avalon l'ha linkato ma ho perso il link salvato nei preferiti, non l'avevo neanche ancora letto.

@Steerpike: È ovvio che dia già per scontato, quando mi immagino un'anarchia già istaurata, che la maggior parte della popolazione è anarchica.. se no essa come si sarebbe formata? Quindi sì. Se c'è l'anarchia, la maggior parte della popolazione, dò per scontato che sia anch'essa anarchica. Poi non so bene come funziona.. Si dovrebbe votare con sistema democratico l'anarchia? mgreen

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Messaggio Da loonar Ven 10 Feb 2012 - 16:37

Sono anarchico, ma non illuso.
L'anarchia è uno stato mentale, come gli occhiali se sei miope. Ti aiuta a vedere gli inganni e le illusioni ottiche della "democrazia", dando per scontato che delle dittature gli inganni siano scontati.
Per cui essere anrchici è un attitudine, vedi e di conseguenza agisci in maniera più libera, cioè ispirandoti a modelli libertari.
Una società anarchica è impossibile, allo stato attuale, ma è utile camminare su una strada onesta e pulita, verso una meta piuttosto che stagnare nella melma.
Per un po' di info, anarcopedia dovrebbe essere utile per un po' di rudimenti.

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Messaggio Da alberto Ven 10 Feb 2012 - 16:43

ehm... quoto Darrow... e ahimé lo supero in quanto a "militanza" anarchista.
Il termine anarchico è di quelli alla "laico", ormai il loro significato è seppellito da abusi e misusi.
non so cosa si voglia fare, se parlare di pragmatismo dell'ora e adesso (nel caso però mi permetto di far notare che "democrazia" è anch'esso un termine assai lontano dalla sua etimologia letterale) oppure di impalcatura teorica di ordine politico.

se si parla della seconda ipotesi, è mia convinzione che una società "matura" e "moderna" possa e debba adoperarsi per essere "anarchica", un luogo in cui c'è lo spazio per ognuno per esprimere la propria personalità nel lavoro e nella società, liberato dalla necessità e dall'obbligo del lavoro e dell'omogeneità sociale.

a mio avviso condizione prima ed essenziale dell'instaurarsi di un cammino che perti alla realizzazione di questo progetto è l'educazione delle masse, portare la massa alla consapevolezza di sé e dell'identità di ciascuno. Tutti uguali nella unicità dell'individuo. A tutti l'accesso alla cultura e alle risorse per trarne ciò che la nostra intelligenza riesce a maturare da essa.

Eh! cosa? ah scusate mi ero appisolato... sognavo...


___________________
fine.

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Messaggio Da teto Ven 10 Feb 2012 - 16:47

la democrazia, il libero mercato, la finanza sono solo strumenti e sono i migliori possibili? Noi in quanto atei dobbiamo combattere questi strumenti creati dagli ebrei/cattolici. Ieri ho visto "servizio pubblico" con ospite Tremonti e per la prima volta mi sono trovato in accordo con lui, il sistema finanziario attuale non è un sistema perchè i sistemi si riescono a prevedere, è un caos. Secondo me tutto questo andamento basato sulla democrazia/libero mercato/capitalismo è tutto un via vai di corruzione, giro di soldi sempre mirato verso la stessa gente, prendiamo per esempio la politica italiana, dov'è la democrazia? è da 20 anni che vediamo le stesse facce, l'ultima novità è Mario Monti che tra l'altro non è stato scelto dal popolo, prima di tutto dobbiamo raggiungere (tutti gli stati del mondo anche se è un'utopia) un'efficienza democratica comparabile agli stati del nord europa e poi aboliamo la finanza attuale, il libero mercato, il capitalismo e tutte ste cavolate senza senso. Il mio discorso purtroppo è semi-utopistico, secondo me intorno al 2080-2090 quando saremo in 12 miliardi andranno perse tutte le foreste del mondo, la biodiversità sarà ridotta dell 70%, le risorse idriche finiranno, a causa della sovrappopolazione ci saranno più carestie e la Terra si riprenderà quel che suo, ci saranno 10 milioni di morti ogni giorno e quando l'umanità ritornerà a 100 milioni di abitanti si potrà ripartire da zero, anzi, se le religioni abramitiche esisteranno ancora sarà di nuovo la fine. Per adesso dobbiamo concentrarci nel diventare una democrazia come si deve, appena tutti questi vecchi politici moriranno (tanto gli mancheranno ancora 20 anni massimo) spero che le nuove generazioni sappiano gestire la situazione.
Anche io sono anarchico e spero in un'evoluzione delle coscienze
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Messaggio Da Steerpike Ven 10 Feb 2012 - 17:00

teto ha scritto:la democrazia, il libero mercato, la finanza sono solo strumenti e sono i migliori possibili? Noi in quanto atei dobbiamo combattere questi strumenti creati dagli ebrei/cattolici.
Perché mai? Fondamentalismo ateista? Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 791874
Potrebbe essere giusto combatterli, ma il fatto che siano stati ideati da credenti non è una motivazione valida per dimostrarlo. Volta era credente, ma non per questo gli atei dovrebbero rifiutare le pile elettriche.
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Messaggio Da teto Ven 10 Feb 2012 - 17:18

Steerpike ha scritto:
teto ha scritto:la democrazia, il libero mercato, la finanza sono solo strumenti e sono i migliori possibili? Noi in quanto atei dobbiamo combattere questi strumenti creati dagli ebrei/cattolici.
Perché mai? Fondamentalismo ateista? Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 791874
Potrebbe essere giusto combatterli, ma il fatto che siano stati ideati da credenti non è una motivazione valida per dimostrarlo. Volta era credente, ma non per questo gli atei dovrebbero rifiutare le pile elettriche.

Quello che voglio dire è che Gesù ha detto "date a dio quel che è di dio, date a Cesare quel che è di Cesare", io ho paura che i credenti tengano a mente questa frase e che al posto di combattere questo sistema lo sostengano, i giornalisti hanno inquadrato Monti che di domenica prima va a messa a "parlare con dio" poi va a parlare con Napolitano, secondo me questo è il cancro della mentalità odierna, lo stato in terra e la divinità in cielo, noi dobbiamo renderci conto di essere unici nell'universo (intendo come individui) e allo stesso tempo di essere partecipi di una comunità e che insieme possiamo farcela senza avere nessun capo o padrone ma solo contanto e provando rispetto verso il prossimo, anche il fatto che l'umanità continui a distruggere e inquinare il pianeta è legato ad una mentalità abramitica perchè le religioni "dominanti" prediligono lo spirito alla materia, gli uomini pensano troppo al cielo quando dovrebbero pensare alla terra
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Messaggio Da Cosworth117 Ven 10 Feb 2012 - 17:28

Ma andiamo! Qui la religione non c'entra proprio nulla, per fortuna!

Ieri pure io ho visto Servizio Pubblico, veramente molto interessante. Tremonti non è contro il sistema finanziario in quanto tale, ma contro l'utilizzo che se ne fa oggi! Guardate, sono due cose assolutamente diverse, e la stessa cosa vale per la democrazia e il parlamento.

Se oggi la democrazia in Italia non funziona non è perchè la democrazia, in quanto tale, è un sistema sbagliato, ma perchè chi la gestisce pensa ai propri affari.

Si deve combattere la gente che ci governa, e cercare di cambiare le facce, non combattere gli strumenti. Abolire finanza, libero mercato e democrazia? Ma andiamo ragazzi... Sono le persone che gestiscono questi strumenti che devono cambiare!

Adesso passo agli esempi.

Trasformiamo adesso la macroeconomia e in microeconomia, e prendiamo ad esempio la gestione aziendale. Mettiamo che un'azienda va male non per colpa di fattori esterni, ma per fattori interni, ossia di chi la gestisce. Quest'azienda, un giorno era solvibile e solida nelle mani di un buon imprenditore, e dopo la successione al figlio quest'azienda è fallita. Com'è possibile ci chiediamo? L'azienda è stata gestita male, semplicemente. Gli strumenti che avevano a disposizione padre e figlio erano gli stessi, solo che dal padre sono stati utilizzati al meglio, e l'azienda è stata capace di soddisfare i bisogni umani producendo anche un profitto. Il figlio invece, seppur avendo a disposizione gli stessi strumenti del padre, non è stato capace di utilizzarli al meglio, con il fine di soddisfare i bisogni umani. Non è stato rispettato il principio di unità, prima di tutto, e poi sono venuti meno tutti gli altri. Perchè? I motivi possono essere molteplici. Quando l'azienda fallisce per fattori che non sono esterni è perchè l'imprenditore ha pensato male di dare priorità alle proprie esigenze anzichè quelle dell'azienda. Questo comunque è un capitolo interno, e non mi voglio addentrare. In sintesi, sono gli strumenti che devono essere utilizzati al meglio. Tali strumenti funzionano, ma non nelle mani sbagliate. È interesse nostro affidare tali strumenti (democrazia, finanza & Co.) a persone responsabili e affidabili. che li utilizzeranno al meglio.

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Messaggio Da teto Ven 10 Feb 2012 - 17:44

ogni anno consumiano 1 Terra e mezza, entro 50 anni consumeremo 3 Terre, mi spieghi come sia compatibile la competizione e il capitalismo che consiste nel produrre sempre di più per andare avanti e le risorse della Terra? Mi spieghi perchè la finanza deve essere gesista da persone di 3 anni che decidono quanto sono affidabili i paesi? Mi spieghi perchè debba esistere la competizione e non la cooperazione? Non siamo bambini di 3 anni e non siamo leoni, siamo dotati di ragione, la competizione lasciamola agli altri animali che usano solo l'istinto, poi questo SPREAD, i BTP, mi spieghi perchè 30 persone debbano decidere il futuro di intere nazioni basandosi solo sulla fiducia? Stiamo scherzando? Mi spieghi perchè dobbiamo basarci ancora sui soldi quando abbiamo la tecnologia? Questi strumenti che usiamo sono ormai obsoleti e trogloditi, resta il fatto che la società che avrei in mente io è puramente utopica, è solo per sottolineare che secondo me anche gli strumenti sono schifosi, quando deve durare questo sistema? Già ora abbiamo internet, al posto del parlamento potremmo creare una democrazia diretta usando questa tecnologia.
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Messaggio Da Cosworth117 Ven 10 Feb 2012 - 17:56

Stai facendo uno strano mix. È ovvio che deve cambiare il modo di sfruttare le risorse terrestri, ma questo che c'entra? Anche io sono per fonti di energia alternative! Per il resto ti ho già risposto sopra, devono cambiare le persone. Stai giungendo a conclusioni basandoti solo sui risultati attuali, che ti ricordo sono stati causati da gente avida, arrivista e meschina. Tu vorresti un baratto in un era tecnologica.

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Messaggio Da teto Ven 10 Feb 2012 - 18:02

Cosworth117 ha scritto:Stai facendo uno strano mix. È ovvio che deve cambiare il modo di sfruttare le risorse terrestri, ma questo che c'entra? Anche io sono per fonti di energia alternative! Per il resto ti ho già risposto sopra, devono cambiare le persone. Stai giungendo a conclusioni basandoti solo sui risultati attuali, che ti ricordo sono stati causati da gente avida, arrivista e meschina. Tu vorresti un baratto in un era tecnologica.

Non il baratto, i privati estraggono le risorse, le danno allo stato e lo stato le distribuisce equamente. Come la mettiamo che gli stati poveri per fare qualche soldo devono disboscare, pescare e inquinare brutalmente? Come la mettiamo che 100 persone decidono se uno stato è affidabile o no? Secondo me questo sistema è da bambini di 3 anni, arrogante, egoista, pieno di odio e di competizione pura, si mette al centro il denaro quando si dovrebbe mettere al centro l'uomo
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Messaggio Da Cosworth117 Ven 10 Feb 2012 - 18:07

teto ha scritto:Non il baratto, i privati estraggono le risorse, le danno allo stato e lo stato le distribuisce equamente. Come la mettiamo che gli stati poveri per fare qualche soldo devono disboscare, pescare e inquinare brutalmente? Come la mettiamo che 100 persone decidono se uno stato è affidabile o no? Secondo me questo sistema è da bambini di 3 anni, arrogante, egoista, pieno di odio e di competizione pura, si mette al centro il denaro quando si dovrebbe mettere al centro l'uomo

Siamo d'accordo. Questo sistema però è sbagliato solo perchè è governato da persone sbagliate che si sono dimenticati il fine che deve avere l'economia. Comunque ci siamo capiti. wink..

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Messaggio Da sognista Ven 10 Feb 2012 - 19:05

alberto ha scritto:una società "matura" e "moderna" possa e debba adoperarsi per essere "anarchica", un luogo in cui c'è lo spazio per ognuno per esprimere la propria personalità nel lavoro e nella società, liberato dalla necessità e dall'obbligo del lavoro e dell'omogeneità sociale. (...) a mio avviso condizione prima ed essenziale dell'instaurarsi di un cammino che perti alla realizzazione di questo progetto è l'educazione delle masse, portare la massa alla consapevolezza di sé e dell'identità di ciascuno. Tutti uguali nella unicità dell'individuo. A tutti l'accesso alla cultura e alle risorse per trarne ciò che la nostra intelligenza riesce a maturare da essa.

Eh! cosa? ah scusate mi ero appisolato... sognavo...

Credo che la meta anarchica sia meraviglosa, e forse si può concepire la
democrazia come uno SCUDO contro l'accentramento del potere MENTRE si educano gli individue delle masse (cioè tutti noi) a non avere più bisogno dell'armatura democratica...

Eh, che meraviglia, Alberto...

Forse questo luogo virtuale, e le relazioni che da qui passano, possono essere un banco di prova, un allenamento all'anarchia? Alla libertà dell'espressione individuale, con meno regole possibili, pur nel rispetto (uguaglianza) e nell'uso minimo di 'rnome democratiche' quando proprio ci si vede necessari a dirimere una disputa tra individui non ancora 'educati' all'etica anarchica?

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Ciao, mi sono intrippato a s-ragionare Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 418715 su come essere felici Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 579801 ;-) quindi se ti capita di farci un salto, qualunque opinione *anche critica* sarà un favore che mi fai! Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 588256
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Messaggio Da Rasputin Ven 10 Feb 2012 - 19:33

teto ha scritto:la democrazia, il libero mercato, la finanza sono solo strumenti e sono i migliori possibili? Noi in quanto atei dobbiamo combattere questi strumenti creati dagli ebrei/cattolici. Ieri ho visto "servizio pubblico" con ospite Tremonti e per la prima volta mi sono trovato in accordo con lui, il sistema finanziario attuale non è un sistema perchè i sistemi si riescono a prevedere, è un caos. Secondo me tutto questo andamento basato sulla democrazia/libero mercato/capitalismo è tutto un via vai di corruzione, giro di soldi sempre mirato verso la stessa gente, prendiamo per esempio la politica italiana, dov'è la democrazia? è da 20 anni che vediamo le stesse facce, l'ultima novità è Mario Monti che tra l'altro non è stato scelto dal popolo, prima di tutto dobbiamo raggiungere (tutti gli stati del mondo anche se è un'utopia) un'efficienza democratica comparabile agli stati del nord europa e poi aboliamo la finanza attuale, il libero mercato, il capitalismo e tutte ste cavolate senza senso. Il mio discorso purtroppo è semi-utopistico, secondo me intorno al 2080-2090 quando saremo in 12 miliardi andranno perse tutte le foreste del mondo, la biodiversità sarà ridotta dell 70%, le risorse idriche finiranno, a causa della sovrappopolazione ci saranno più carestie e la Terra si riprenderà quel che suo, ci saranno 10 milioni di morti ogni giorno e quando l'umanità ritornerà a 100 milioni di abitanti si potrà ripartire da zero, anzi, se le religioni abramitiche esisteranno ancora sarà di nuovo la fine. Per adesso dobbiamo concentrarci nel diventare una democrazia come si deve, appena tutti questi vecchi politici moriranno (tanto gli mancheranno ancora 20 anni massimo) spero che le nuove generazioni sappiano gestire la situazione.
Anche io sono anarchico e spero in un'evoluzione delle coscienze

quoto.. (Con verdone) ed aggiungo, non essendo un anarchico consapevole per non avere ancora approfondito, quanto mi pare di avere capito dell'abarchia, quella vera che al momento sembra essere anche utopica: è fatta di responsabilità e consapevolezza personale, spinte al punto teorico di rendere superflua qualsiasi legge.

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Messaggio Da Ospite Sab 25 Feb 2012 - 21:33

Odis ha scritto:Ieri chiacchierando con mia sorella siamo arrivati a parlare di gente che vince al lotto e finisce sul lastrico, di somme che fanno praticamente impazzire le persone, e cose così.

Pensando a come rispondere alla domanda "tu cosa ci faresti", la risposta è stata "un po' ne metterei da parte per poterci vivere senza bisogno di lavorare".

Volendo calcolare a che somma corrisponderebbe, abbiamo preso lo stipendio annuo totale dei nostri genitori (due statali) e l'abbiamo moltiplicato per gli anni di lavoro necessari per la pensione (40).

Sommando il risultato a casa ed eredità varie è venuta una cifra vicina ai due milioni di euro;
questo significa che con due milioni di euro è possibile mantenere una famiglia di quattro persone per 40 anni, tasse e spese varie (sanità, scuola, università, acquisto casa, viveri, elettricità, riscaldamento, amenità varie, internet, telefono, eccetera) incluse senza mai far mancare niente a nessuno.

Vita media 80 anni -> con 4 milioni mantieni un'intera famiglia per l'intera durata della tua vita.

Quindi ecco l'idea malsana (semiseria): e se si proponesse una tassa patrimoniale del 100% su tutti i patrimoni (derivanti da tesaurizzazione*) per la loro parte superiore a, diciamo, 5 milioni di euro?

Perchè di più non ne servono: se non li si usa per accenderci il camino o non ci si compra gli yatch extralusso, non serve di più per vivere tutta la vita e mantenerci pure una famiglia.

E considerando l'attuale crisi economica...
Voi cosa ne pensate?

*Ringrazio Gian_Maria per la spiegazione.

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Messaggio Da Sabre03 Mer 7 Mar 2012 - 16:57

La centralità dell'uomo e' in economia un concetto fondamentale. Peccato che Monti non lo ricordi. . . Probabilmente la sua educazione cattolica lo porta a privilegiare lo stato rispetto all'uomo che può dunque essere sacrificato per la sua salvezza (dello stato) magari piangendo con convinzione come fa la Fornero in tv. 
Dalla crisi recessiva si viene fuori ridistribuendo la ricchezza dai più ricchi alle classi meno abbienti.... E' quanto si apprende nelle facoltà di economia di tutto il mondo.

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Messaggio Da Paolo Mer 7 Mar 2012 - 19:06

Sabre03 ha scritto:La centralità dell'uomo e' in economia un concetto fondamentale. Peccato che Monti non lo ricordi. . . Probabilmente la sua educazione cattolica lo porta a privilegiare lo stato rispetto all'uomo che può dunque essere sacrificato per la sua salvezza (dello stato) magari piangendo con convinzione come fa la Fornero in tv. 
Dalla crisi recessiva si viene fuori ridistribuendo la ricchezza dai più ricchi alle classi meno abbienti.... E' quanto si apprende nelle facoltà di economia di tutto il mondo.

Da li non vieni fuori dalla crisi, ma la sposti solo nel tempo. Per me oggi non si può parlare di crisi, in quanto farebbe intendere che sia un momento di difficoltà contingente. Bisogna considerare invece che il mondo è cambiato profondamente ed è in continua e rapida evoluzione. Una ridistribuzione delle risorse può avere un valore sociale, ma non economico. Per me il problema è l'impoverimento che sta subendo la nostra nazione e la nostra economia rispetto alla concorrenza mondiale. Noi stiamo qui a litigare per ogni cosa, in un immobilismo totale, mente il mondo va avanti in modo sempre più rapido. Le nuove tecnologie, da Internet ai telefonini o la diffusione sempre più capillare dei voli low cost permettono cose che fino a pochi anni fa erano impensabili.

Circa l'operato di Monti io penso che sia un po' presto per giudicare. Se non altro siamo usciti dalla bagarre e il lassismo che c'era prima. Poi ha fatto alcuni passi in direzione giusta si, ma troppo piccoli senza nemmeno scalfire i poteri forti (banche, energia, telecomunicazioni ...). Per non parlare poi dei boiardi di stato, dei vari dirigenti statali, i vari politici. Non ha certo nemmeno sfiorato nessuna casta o lobby (notai, farmacisti ecc..) Se avrà il coraggio o la forza di farlo forse qualcosa potrà migliorare. In altro caso...tutto come prima .

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Messaggio Da Sabre03 Mer 7 Mar 2012 - 20:11

Il sistema produttivo di un paese e' giocoforza rigido. L'utilità marginale di un prodotto decresce e si annulla da un tot in poi. La propensione marginale al consumo e' più alta nei ceti meno abbienti. Aggiungi la forte disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza ed avrai in un tot di anni una bella recessione.

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Messaggio Da Sabre03 Mer 7 Mar 2012 - 20:23

Ridistribuire la ricchezza fa si che 50 mln di persone, a fronte di un 10 mln di ricchi (dati istat di qualche mese fa) sazi possa comprare tutta quella merce che giace invenduta nei magazzini.
Tanto per capirsi
Cosa se ne fa un Berlusca di un altro cappotto Versace? O del 20 esimo pantalone? (utilità marginale nulla. . .

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Messaggio Da loonar Mer 7 Mar 2012 - 20:25

Sabre03 ha scritto:Ridistribuire la ricchezza fa si che 50 mln di persone, a fronte di un 10 mln di ricchi (dati istat di qualche mese fa) sazi possa comprare tutta quella merce che giace invenduta nei magazzini.
Tanto per capirsi
Cosa se ne fa un Berlusca di un altro cappotto Versace? O del 20 esimo pantalone? (utilità marginale nulla. . .
Tutto questo perchè la finanza e l'economia sono tutt'altro che scienze razionali!

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Messaggio Da teto Mer 7 Mar 2012 - 20:37

Qualche giorno fa ho parlato con dei miei amici sull'economia, finanza, capitalismo e dintorni, sostengono che il capitalismo è la forma migliore (per ora) e che non scomparirà mai, sostengono che solo nel capitalismo ci può essere progresso e sviluppo perchè le persone sono incentivate nell'andare avanti, nel migliorarsi e nel competere quindi a lavorare. Io non sono d'accordo, è come educare un bambino picchiandolo...ci sono altri modi per educarlo
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Messaggio Da Sabre03 Mer 7 Mar 2012 - 21:05

Darrow ha scritto:
Sabre03 ha scritto:Ridistribuire la ricchezza fa si che 50 mln di persone, a fronte di un 10 mln di ricchi (dati istat di qualche mese fa) sazi possa comprare tutta quella merce che giace invenduta nei magazzini.
Tanto per capirsi
Cosa se ne fa un Berlusca di un altro cappotto Versace? O del 20 esimo pantalone? (utilità marginale nulla. . .
Tutto questo perchè la finanza e l'economia sono tutt'altro che scienze razionali!

No, al contrario. Le scienze economiche ti indicano la redistribuzione come soluzione mentre la politica ti fa credere ciò che più le conviene. Fra gli economisti c'è molta più coesione di quanto si immagini, più punti di contatto rispetto alle divisioni. Certo se Monti tradisce poi nei fatti ciò che lui stesso insegna. . .
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Messaggio Da Paolo Mer 7 Mar 2012 - 21:07

teto, l'errore è pensare che i cittadini abbiano al governo dei genitori. I tuoi genitori si prodigano per te, ti aiutano e lo fanno solo per amore, non certo per qualche tornaconto o per altri fini. Chi ti governa invece deve imporre le leggi che a volte non sono certo piacevoli, ma che sono necessarie. Se tu pensi che il popolo vada educato da qualcuno non risolverai mai nulla. Il popolo deve maturare e capire cosa è giusto, o meglio, cosa conviene e cosa no. Ma questo nessuno lo può imporre in alcun modo. L'unica via è vincere l'ignoranza e investire sulla cultura. Lo stesso modo per combattere ogni forma di religione!!

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Messaggio Da loonar Mer 7 Mar 2012 - 21:32

Sabre03 ha scritto:
Darrow ha scritto:
Sabre03 ha scritto:Ridistribuire la ricchezza fa si che 50 mln di persone, a fronte di un 10 mln di ricchi (dati istat di qualche mese fa) sazi possa comprare tutta quella merce che giace invenduta nei magazzini.
Tanto per capirsi
Cosa se ne fa un Berlusca di un altro cappotto Versace? O del 20 esimo pantalone? (utilità marginale nulla. . .
Tutto questo perchè la finanza e l'economia sono tutt'altro che scienze razionali!

No, al contrario. Le scienze economiche ti indicano la redistribuzione come soluzione mentre la politica ti fa credere ciò che più le conviene. Fra gli economisti c'è molta più coesione di quanto si immagini, più punti di contatto rispetto alle divisioni. Certo se Monti tradisce poi nei fatti ciò che lui stesso insegna. . .
Che ci sia coesione non è indice di razionalità.

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Messaggio Da loonar Mer 7 Mar 2012 - 21:35

Paolo ha scritto:teto, l'errore è pensare che i cittadini abbiano al governo dei genitori. I tuoi genitori si prodigano per te, ti aiutano e lo fanno solo per amore, non certo per qualche tornaconto o per altri fini. Chi ti governa invece deve imporre le leggi che a volte non sono certo piacevoli, ma che sono necessarie. Se tu pensi che il popolo vada educato da qualcuno non risolverai mai nulla. Il popolo deve maturare e capire cosa è giusto, o meglio, cosa conviene e cosa no. Ma questo nessuno lo può imporre in alcun modo. L'unica via è vincere l'ignoranza e investire sulla cultura. Lo stesso modo per combattere ogni forma di religione!!
Il popolo deve solo essere sfruttato nel modo migliore.
In Occidente il modo migliore è metterglielo nel culo facendogli credere che è per il suo bene!
In altri posti ed epoche, glielo si mette nel di dietro senza moine e lubrificanti e poi gli si da un calcio nei maroni!

Chi ci governa ha il solo interesse che il popolo continui a garantirgli delle guarentigie senza che si ribelli mai.

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Messaggio Da Paolo Mer 7 Mar 2012 - 21:41

E allora?

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Messaggio Da loonar Mer 7 Mar 2012 - 21:45

Paolo ha scritto:E allora?
E allora è inutile che ci raccontiamo le favole!

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Messaggio Da Paolo Mer 7 Mar 2012 - 22:57

Continuo a non capire dove vuoi arrivare. thinkthank

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Messaggio Da loonar Mer 7 Mar 2012 - 23:14

Paolo ha scritto:Continuo a non capire dove vuoi arrivare. thinkthank

Chi ti governa invece deve imporre le leggi che a volte non sono certo piacevoli, ma che sono necessarie.
Penso sia una favola della buonanotte!

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Messaggio Da Sabre03 Gio 8 Mar 2012 - 9:34

Momento...

Se tutti gli studi convergono sulla stessa soluzione e questa coincide col tuo punto di vista...... ?Decrescita o cos'altro? - Pagina 4 951983




Parlavate prima di sistema capitalistico.....

Ma il sistema capitalistico per essere efficiente DEVE fondarsi sul principio della concorrenzialità. In economia è un punto sine qua non.




“I mercati migliori sono quelli in concorrenza perfetta....”

che unito a

“I mercati lasciati a loro stessi tendono a concentrarsi ed a diventare monopoli ….”




definisce un ambito di azione per i Governi ben preciso: quello di promuovere e difendere la concorrenzialità dei mercati

E' sufficiente una lettura anche approssimativa della storia dell'occidente (non solo dell'Italia) per capire che si è fatto tutt'altro.




Riguardo alla centralità dell'uomo in economia




E' l'uomo che ha dei bisogni

E' l'uomo che produce beni/servizi per soddisfarli (fra cui la società stessa)

E' l'uomo che compra e consuma quei beni/servizi




Da questa triade di macrovariabili e dalle loro relazioni non si viene fuori.




Dato la curva di benessere di Darrow se a questi togli del denaro, egli non riuscirà più a soddisfarsi come prima.

Da qui un ridimensionamento del suo tenore di vita fino alla rivolta nel momento in cui non ne potrà più..... a meno che non voglia sacrificarsi per le lacrime della Fornero.




Basta questo per capire quanto sia errata l'azione di Monti.

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Messaggio Da Sabre03 Gio 8 Mar 2012 - 9:58

Il discorso tav poggia sulle identiche considerazioni economiche

Si abbassa la curva di benessere dei valsusani (...credo si dica) senza alcun tipo di compensazione.... Ammesso che il denaro riesca a compensare ogni cosa in quell'insieme di bisogni che ciascuno di noi ha, il punto è proprio questo! ossia quello di credere che passeggiare per boschi non sia nella curva di benessere del signor Tizio che non sia un suo bisogno e dunque non vada contabilizzato. Ed invece si, cazzo e va monetizzato anche esso come costo del tunnel.

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Messaggio Da loonar Gio 8 Mar 2012 - 13:44

Condivido i due ultimi post!

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Messaggio Da Sabre03 Gio 8 Mar 2012 - 17:31

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Messaggio Da teto Lun 15 Ott 2012 - 14:17

Sabre03 ha scritto:Il discorso tav poggia sulle identiche considerazioni economiche

Si abbassa la curva di benessere dei valsusani (...credo si dica) senza alcun tipo di compensazione.... Ammesso che il denaro riesca a compensare ogni cosa in quell'insieme di bisogni che ciascuno di noi ha, il punto è proprio questo! ossia quello di credere che passeggiare per boschi non sia nella curva di benessere del signor Tizio che non sia un suo bisogno e dunque non vada contabilizzato. Ed invece si, cazzo e va monetizzato anche esso come costo del tunnel.

quoto..


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Messaggio Da Minsky Mar 23 Set 2014 - 18:11

Che uno sia cretino e non capisca, ci può stare, mica tutti abbiamo avuto una mamma che ci ha dato l'intelligenza. Ma allora il misus habens non è il caso di metterlo a fare il presidente del consiglio. Magari può essere adatto come presidente del coniglio.

MDF ha scritto:MAURIZIO PALLANTE RISPONDE A MATTEO RENZI

19 settembre

Pubblichiamo la replica del presidente del movimento per la decrescita felice, Maurizio Pallante, al premier Matteo Renzi, pubblicata oggi da “Il fatto quotidiano”.

Abbiamo ritenuto importante rispondere alle solite e banali semplificazioni su di un tema che coinvolge migliaia di persone e che non può essere trattato come un semplice e secondario modo di vivere. La superficialità non ci appartiene.

preghiamo la massima diffusione.

Illustrissimo signor Presidente del Consiglio,

ho letto una sintesi del discorso che ha pronunciato il 16 settembre alla Camera e per deformazione professionale sono rimasto colpito dal passaggio in cui ha parlato in termini critici della decrescita felice. So che non si rivolgeva al sottoscritto, che non conta nulla, ma allusivamente a qualcuno che ha un rilevante peso politico e a volte ha parlato di decrescita seppure episodicamente e in modo non approfondito.

Mi stupisce che Lei, così istruito e brillante, continui a confondere il concetto di decrescita col concetto di recessione. Eppure nei libri di economia è scritto chiaramente che una crisi economica come quella che stiamo vivendo da 8 anni, caratterizzata da una diminuzione generalizzata e incontrollata di tutta la produzione di merci, si chiama recessione. Di decrescita, nei libri di economia non si parla, tuttalpiù si legge la locuzione crescita negativa, come dire, per analogia, che una persona anziana ha una gioventù negativa. A differenza della recessione, la decrescita è la riduzione controllata e guidata della produzione di merci che non servono a nulla o, peggio ancora, creano danni. Per fare un esempio, nelle case italiane, che sono mal coibentate, si disperdono i due terzi dell’energia che si utilizza per riscaldarle. Se invece di sostenere genericamente la domanda regalando dei soldi nel tentativo di rimettere in moto l’economia, o di finanziare grandi opere che servono solo a devastare il nostro paese e a far guadagnare soldi a chi le realizza, Lei e i Suoi illustri collaboratori aveste sostenuto la ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente, non solo si sarebbe rimessa in moto la produzione e si sarebbero creati molti posti di lavoro, ma questi posti di lavoro avrebbero risanato l’aria riducendo le emissioni di CO2 e si sarebbero pagati da sé con i risparmi economici che consentono di avere, senza accrescere il debito pubblico. Tutti questi vantaggi si sarebbero ottenuti, pensi un po’, con una riduzione selettiva, con una decrescita dei consumi di energia che si spreca, che non serve cioè a riscaldare le case. Potrei farle molti altri esempi di tecnologie più avanzate di quelle attualmente in uso che consento di ottenere gli stessi risultati.

Detto questo, nel momento in cui il botto della ripartenza, di cui Lei ha sproloquiato col sottotono che La contraddistingue, era quello di un tonfo e, invece della crescita strepitosa dello 0,8 per cento annunciata, il 2014 farà registrare una riduzione del -0,4 per cento (ma negli ultimi anni le previsioni si sono sempre rivelate sopravvalutate), Lei si permette di dire nel Suo discorso alla camera che: «la decrescita è felice solo per chi non ha mai visto in faccia un cassintegrato, non ha mai visto un imprenditore andare in banca e versi respingere una richiesta di fido, non ha sentito lo strano odore di una fabbrica chiusa». Chi deve abbassare gli occhi davanti a un cassintegrato e a un imprenditore cui è stata respinta in banca una richiesta di fido è Lei, sono i Suoi illustri collaboratori e i Suoi illustri predecessori, perché sulla crescita avete fatto solo delle grandi chiacchiere – a Lei sulle chiacchiere non La batte nessuno – ma, pur avendo le leve del potere ed essendo convinti che la crescita sia la soluzione dei loro problemi, non siete stati capaci di far ripartire l’economia. Sono sette anni che dichiarate di vedere la luce in fondo al tunnel e quando i fatti regolarmente vi hanno smentito, avete avuto la faccia tosta di ripetere che se l’economia non era ancora ripartita come avevate previsto, prevedevate che sarebbe comunque ripartita nei prossimi mesi. Ho preparato un elenco delle vostre chiacchiere a vuoto e se il giornale che ospita questa mia lettera aperta, mi concederà lo spazio, le richiamerò alla memoria collettiva. Mi permetta inoltre di aggiungere che strani odori non ne ho mai sentiti provenire dalle fabbriche chiuse, ma solo da alcune fabbriche aperte dove, per far crescere la produttività non si è avuto nessuno scrupolo a utilizzare processi produttivi che hanno avvelenato non solo l’aria, ma anche i suoli e il ciclo dell’acqua. Ma facevano crescere il prodotto interno lordo, e tanto bastava.

Io credo, illustre Presidente del Consiglio, che il progresso non consista nel produrre sempre di più, ma nel produrre bene, nella capacità di sviluppare tecnologie più evolute che ci consentono di accrescere l’efficienza dei processi produttivi, cioè di ridurre progressivamente il consumo di materie prime e l’impatto ambientale dei processi produttivi. Meno e meglio. A uno che si dichiara cattolico ed è cresciuto tra gli scout, non dovrebbe essere necessario ricordare queste semplici regole di vita. A uno, che pur avendo avuto questa formazione, gongola perché il prodotto interno lordo cresce se si inseriscono nel suo calcolo la prostituzione, il contrabbando e la droga, suggerisco di ricordare alle forze dell’ordine che ogni carico di droga sequestrato comporta una decrescita selettiva ed è una stilettata al suo cuore generoso nei confronti dei cassintegrati e degli imprenditori che si vedono rifiutare un mutuo.

Maurizio Pallante

http://decrescitafelice.it/2014/09/maurizio-pallante-risponde-a-matteo-renzi/

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Messaggio Da Minsky Mar 23 Set 2014 - 20:04

Il Fatto Quotidiano ha scritto:IgNobel, all’Istat premio in economia: “Per aver incluso ricavi illeciti nel Pil”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/19/ignobel-allistat-premio-in-economia-per-aver-incluso-ricavi-illeciti-nel-pil/1126946/
Geni! boxed

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Messaggio Da Minsky Mar 23 Set 2014 - 20:10

Repubblica ha scritto:L'Istat rivede il Pil 2011 del 3,7 per cento. Economia sommersa e illegale valgono 200 mld

La revisione dei principi metodologici migliora i conti italiani: il deficit scende dal 3,7 al 3,5 per cento del Prodotto. Da droga, prostituzione e illegalità arrivano 15 miliardi. Entrano 35 Federazioni sportive nel perimetro della Pa. A fine mese i dati del 2013, attesa spinta ai conti di Renzi-Padoan

MILANO - Arriva il nuovo Pil del 2011 e rispetto al "vecchio" dato il livello risulta aumentato di 59 miliardi, ovvero del 3,7%. Lo stima l'Istat, che ha ricalcolato il Prodotto interno lordo secondo il nuovo Sistema europeo dei conti e introdotto alcuni significativi cambiamenti, tra i quali uno dei più attesi dall'opinione pubblica riguarda il conteggio di una stima del valore dell'economia "illegale", per armonizzare i conti europei e includere quei valori che altrove sono frutto di economia "legale" (si pensi ai Paesi dove la prostituzione è regolamentata).

Il cambiamento dei conti. L'anno di riferimento è il 2011, la cui stima del Pil passa da 1.579,9 a 1.638,9 miliardi. In questo modo, il relativo rapporto deficit/Pil migliora di 0,2 punti percentuali al 3,5%. Tra gli altri elementi del conto economico emerge che il saldo primario resta invariato all'1,2% del Pil (sempre nel 2011) mentre la pressione fiscale migliora di 0,9 punti percentuali al 41,6%. Per quanto riguarda gli aggregati che compongono la formazione del Prodotto, aggiunge l'istat, la spesa per i consumi finali viene rivalutata del 3,1% (al suo interno quelle delle famiglie aumenta del 4%), mentre gli investimenti fissi lordi subiscono una rivalutazione del 6,9%. In flessione invece le revisioni delle importazioni e delle esportazioni, che rispettivamente, subiscono una revisione al ribasso pari al 2 e al 2,9%.

Il peso di sommerso e illegalità. L'Istituto di Statistica coglie
l'occasione per dare una nuova stima dell'economia sommersa, pari a circa 187 miliardi, l'11,5% del Pil 2011. Si tratta delle somme connesse a lavoro irregolare e sottodichiarazione. Secondo una stima di Bankitalia antecedente al lavoro dell'Istat, di cui aveva parlato Anna Maria Tarantola (allora vicedirettore) in Parlamento, tra il 2005 e il 2008 l'incidenza dell'economia sommersa sul Pil era pari al 10,9% cioè a circa 150 miliardi. A ciò, tornando ai dati odierni dell'Istituto, si può aggiungere l'illegalità (droga, prostituzione e contrabbando), per un combinato di "economia non osservata" di oltre 200 miliardi (12,4% del Pil). Nel dettaglio dell'economia illegale, 10,5 miliardi arrivano dalla commercializzazione della droga, 3,5 miliardi dalla prostituzione, 0,3 miliardi dal contrabbando di sigarette, 1,2 miliardi dall'indotto.

La critica. Questo 'allargamento' del Pil non è certo esente da critiche. Nonostante l'Istat abbia precisato che non si tratti dell'inclusione di "economia criminale" nei conti pubblici, resta forte la voce di economisti in dissidio. Esempio ne è Marcello Esposito, docente di International Financial Markets presso l'Università Cattaneo di Castellanza, che ha espresso la sua posizione in un intervento su Lavoce.info. "Come possiamo considerare Prodotto un valore economico che lo Stato si adopera per azzerare", sintetizza a Repubblica.it riferendosi a quelle attività - come appunto prostituzione e vendita/consumo di droga - in merito alle quali l'attività di contrasto è mirata non alla loro emersione (come avviene per l'evasione fiscale), ma alla soppressione. "La filosofia di base di questa revisione poteva essere ammessa in un contesto che punta alla regolarizzazione e legalizzazione di queste attività, ma sono idee che ormai non hanno più cittadinanza". Oltre a questo, ci sono "anche i livelli tecnici/statistici da verificare, in attesa di conoscere i dettagli dei calcoli Istat: come ci si comporta coi traffici internazionali? Sono considerate esportazioni?" domanda ancora con una vena ironica. La sostanza della critica è che "se si considera il Pil come quantificazione della base imponibile sulla quale può fare affidamento uno Stato per onorare i suoi impegni con i mercati (il debito), con questo allargamento siamo fuori strada".

I nuovi principi. La revisione dei metodi contabili dell'Istat deriva dall'adozione dei principi internazionali del Sec 2010, dal precedente Sec 95: si tratta del Sistema europeo dei conti nazionali, l'insieme di regole che si devono usare per produrre la contabilità nazionale nella Ue. Al di là dell'aspetto che riguarda l'illegalità, che ha attirato l'attenzione pubblica per la sua particolarità, le novità introdotte sono molte e importanti. Sono tre, in sintesi, i cardini d'innovazione: le modifiche relative al Sec 2010 (che pesano per 1,6 punti del miglioramento complessivo del Pil); il superamento delle riserve europee alla implementazione del Sec 95 (tra le quali proprio l'inclusione delle attività illegali, per 0,8 punti di Pil); l'innovazione delle fonti e metodologie nazionali (1,3 punti di Pil).

Le modifiche. Per capirsi, tra le novità del Sec 2010 ora le spese di ricerca e sviluppo (R&S) sono riconosciute come una spesa di investimento: la rivalutazione della componente di R&S vale 20,6 miliardi di euro (+1,3 punti percentuali rispetto alla vecchia stima del Pil), più di droga e affini. In precedenza queste voci erano considerate come costo intermedio di chi sosteneva quelle spese. Stesso passaggio (da spese per consumi intermedi a investimenti) per le spese per armamenti, che contribuiscono al migliorato Pil per 0,2 punti percentuali.

Lavoro e Federazioni sportive. Ci sono miglioramenti sul modo di registrazione delle operazioni delle società a controllo pubblico o il trattamento dei "superdividendi" corrisposti dalle società pubbliche. Novità anche per i redditi da lavoro dipendente, che includeranno il valore delle stock options conferite dalle aziende ai propri dipendenti. Secondo quanto spiegato oggi dall'Istat, la "combinazione di numerosi effetti connessi alle innovazioni nelle fonti e nelle metodologie nazionali" del calcolo statistico "contribuiscono per 1,3 punti percentuali alla revisione complessiva" del Pil. Cambia anche la fotografia del mercato del lavoro, con un deciso aumento del tasso di irregolarità. Quello del 2011, misurato con il metodo sec 95, era pari al 12% della forza lavoro ma, misurato con il sec 2011, sale al 14,5%. Si tratta di 159mila persone. Novità nel perimetro delle amministrazioni che d'ora in poi verranno considerate pubbliche. Nel lungo elenco entrano ben 35 Federazioni sportive (nell'elenco manca però la Fgci) e che ora peseranno anche su deficit e debito pubblico. Entrano anche la Sogei (Anagrafe fiscale), la Consip (per gli acquisti centralizzati), il gestore dei servizi elettrici (Gse).

Le attese per il Def. Dal prossimo 22 settembre, in vista anche del Documento di economia e finanza, sarà possibile valutare l'impatto del Sec 2010 sui conti pubblici del periodo 2009-2013. Dalla revisione del conteggio del Pil si aspettano effetti "limitati" per il bilancio dello Stato.

A gennaio la Commissione Ue aveva stimato una variazione del Pil italiano compresa tra l'1 e il 2%, in relazione alle sole novità introdotte dal Sec 2010; in Germania è stata operata una rivalutazione del Pil del 3,4% (di cui 2,7 punti dovuti al nuovo Sec, anno 2010), in Francia del 3,2% (di cui 2,4 punti per il nuovo Sec, anno 2010), nel Regno Unito del 4,6% (di cui 2,3 punti attribuiti al nuovo Sec, anno 2009). Negli Stati Uniti la revisione, operata nel luglio 2013, ha dato luogo a una rivalutazione del Pil del 3,6% (anno 2012). Nel caso delle stime della Commissione, l'effetto sul deficit nominale sarebbe inferiore allo 0,1%, mentre il debito (che è sopra il 130% del Pil) ne risentirebbe maggiormente, nell'ordine di 2,6 - 2,7 punti percentuali.

Applicando per esempio la rivalutazione del 3,7% al Pil del 2013 (1.560 miliardi di euro), il nuovo rapporto Deficit/Pil per quell'anno scenderebbe dal 3,03 al 2,92%, mentre il debito ne beneficerebbe di più passando dal 132,63 al 127,89%. Ancora andando per ipotesi, e senza considerare le minori spese e tutte le altre voci del bilancio dello Stato, nell'anno in corso avere uno spazio sul deficit di 0,1 punti percentuali (che è la nuova "distanza" dal tetto del 3% imposto a Bruxelles e immaginando un Pil piatto nel 2014 sul 2013) significherebbe un "tesoretto" di circa 1,5 miliardi.

La conferma è arrivata dal premier Renzi nella trasmissione Porta a Porta: "Quando mi hanno spiegato i nuovi meccanismi di criterio di calcolo del Pil pensavo a un notevole aumento: in realtà questo meccanismo potrà avere un'oscillazione al massimo dello 0,1, robetta". "Potrebbe esserci - ha aggiunto - un piccolo miglioramento nel rapporto debito-pil. Ma rispetto alla crescita non cambierà sostanzialmente niente. Comunque nel terzo trimestre saremo intorno allo zero".

(09 settembre 2014)

http://www.repubblica.it/economia/2014/09/09/news/istat_pil_revisione-95355046/

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Messaggio Da paolo1951 Mer 24 Set 2014 - 11:56

Ok però l'idea non è del tutto sbagliata: se venisse completamente liberalizzata la prostituzione è ovvio che anche di questo settore economico si terrebbe conto per il PIL, quindi ora ... l'ISTAT sta semplicemente tentando di calcolare il sommerso.
Però ...non si diceva che era già stato calcolato?

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Messaggio Da paolo1951 Mer 24 Set 2014 - 11:58

In ogni caso io resto dell'idea che il calcolo del PIL o delle "coperture finanziarie" utilizzino in ogni caso metodi "molto elastici".

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Messaggio Da primaverino Mer 24 Set 2014 - 16:23

Minsky ha scritto:
Repubblica ha scritto:L'Istat rivede il Pil 2011 del 3,7 per cento. Economia sommersa e illegale valgono 200 mld
[...]

Brillante. Tutte gran menate di ciolla manipolando numeri che non significano un cazzo, per dimostrare che? Siamo nella cacca, numeri o meno.

Naturalmente.
Siamo nella cacca in termini di economia reale (quella che interessa te o me, per esempio) ma quando si parla di macro-economia, allora il discorso cambia.
Prendiamo ad esempio il rapporto PIL/debito pubblico che non deve superare il rapporto 1:1,03 - pena il declassamento presso le Agenzie di rating...
E' ovvio che si parla di una convenzione sottoscritta da più Paesi UE per sottostare ad una parametrazione precostituita sulla base di determinate scelte di carattere politico-economico, ma ben lungi dall'essere "vere e non negoziabili" in assoluto, dato che in altri ambiti lo sforamento di determinati parametri non implica le medesime conseguenze.
Talché la Grecia (col 160%, mi pare, di debito pubblico sul PIL) rischia il default, mentre il Giappone (col 198% e forse più) no.
Gli stessi USA hanno un debito pubblico che è maggiore del loro PIL (il 105% se non sbaglio, mentre l'UE sta al di sotto del 100%).
Ebbene secondo "noi europei" gli USA sono troppo indebitati (mi immagino le risate oltre Atlantico) ma a nessuno viene in mente di rinfacciare agli Yankee tale "manchevolezza"...
E nemmeno abbassargli il rating...
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