Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
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Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
RICERCA
Ecco la zona del cervello
dove nasce la fede in Dio
L'ultima scoperta di uno studio americano su alcuni volontari. Se si parla di religiosità, si attiva una specifica area cerebrale. La risonanza magnetica fotografa reazioni simili in credenti e non credenti di ELENA DUSI
Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
SE DIO esiste, il cervello dell'uomo è lo specchio ideale per rifletterlo. Nei credenti come nei non credenti, la questione dell'esistenza di un aldilà impegna aree della corteccia cerebrale molto evolute che sono - così come la facoltà di credere in una divinità - assenti nelle specie diverse dall'uomo.
Con una serie di domande a sfondo religioso e una "macchina fotografica" del cervello come la risonanza magnetica funzionale, un gruppo di ricercatori dei National Institutes of Health (Nih) americani è andato a pizzicare le aree del senso divino. Le immagini delle varie porzioni di cervello attivate da domande come "la vita ha fini superiori?" o "che effetti ha la rabbia divina?" appaiono sul numero di oggi della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
"L'argomento è delicato. Il nostro obiettivo non era trovare Dio nel cervello, ma capire cosa accade nel cervello quando si pensa a Dio" spiega Giovanna Zamboni, la ricercatrice italiana oggi all'università di Oxford che ha partecipato alla ricerca quando era ai Nih. "Abbiamo scoperto che chi non crede reagisce alle domande sulla fede in maniera simile a chi crede. Indipendentemente dalla risposte che ognuno si dà, gli strumenti intellettivi usati per affrontare il tema del divino sono comuni a tutte le persone".
Chiedendo a una sessantina di volontari se Dio è coinvolto o meno nelle vicende del mondo, attraverso domande come "la sua volontà guida i tuoi atti?" o "ti aspetti una punizione da lui?", nel cervello si attivano aree della corteccia frontale legate al pensiero astratto e alle decisioni su quale sia il comportamento migliore da adottare. Riflettendo sulle emozioni attribuite a Dio (rabbia, amore, senso di protezione), l'organo del pensiero reagisce esattamente come se si trovasse di fronte a un'altra persona e cercasse di decifrare il suo stato mentale attraverso le espressioni del viso o i comportamenti. Dottrine complesse come la trinità o la creazione del mondo hanno bisogno della funzione del pensiero astratto, molto specializzata nella nostra specie. Ricordare invece preghiere o cerimonie particolari attiva l'area visiva del cervello.
Giorgio Vallortigara, che insegna neuroscienze all'università di Trento e ha scritto con Telmo Pievani e Vittorio Girotto "Nati per credere", commenta che "probabilmente nel cervello non esiste un modulo specifico per l'idea di Dio, ma la fede nel soprannaturale si appoggia a strutture cerebrali". La psicologia della religione "è nata per spiegare come mai le diverse espressioni di fede mostrano nuclei comuni, come se esistesse un nocciolo di credenza universale con una base biologica nel cervello".
Articolo tratto da Repubblica del 10 marzo 2009
Ecco la zona del cervello
dove nasce la fede in Dio
L'ultima scoperta di uno studio americano su alcuni volontari. Se si parla di religiosità, si attiva una specifica area cerebrale. La risonanza magnetica fotografa reazioni simili in credenti e non credenti di ELENA DUSI
Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
SE DIO esiste, il cervello dell'uomo è lo specchio ideale per rifletterlo. Nei credenti come nei non credenti, la questione dell'esistenza di un aldilà impegna aree della corteccia cerebrale molto evolute che sono - così come la facoltà di credere in una divinità - assenti nelle specie diverse dall'uomo.
Con una serie di domande a sfondo religioso e una "macchina fotografica" del cervello come la risonanza magnetica funzionale, un gruppo di ricercatori dei National Institutes of Health (Nih) americani è andato a pizzicare le aree del senso divino. Le immagini delle varie porzioni di cervello attivate da domande come "la vita ha fini superiori?" o "che effetti ha la rabbia divina?" appaiono sul numero di oggi della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
"L'argomento è delicato. Il nostro obiettivo non era trovare Dio nel cervello, ma capire cosa accade nel cervello quando si pensa a Dio" spiega Giovanna Zamboni, la ricercatrice italiana oggi all'università di Oxford che ha partecipato alla ricerca quando era ai Nih. "Abbiamo scoperto che chi non crede reagisce alle domande sulla fede in maniera simile a chi crede. Indipendentemente dalla risposte che ognuno si dà, gli strumenti intellettivi usati per affrontare il tema del divino sono comuni a tutte le persone".
Chiedendo a una sessantina di volontari se Dio è coinvolto o meno nelle vicende del mondo, attraverso domande come "la sua volontà guida i tuoi atti?" o "ti aspetti una punizione da lui?", nel cervello si attivano aree della corteccia frontale legate al pensiero astratto e alle decisioni su quale sia il comportamento migliore da adottare. Riflettendo sulle emozioni attribuite a Dio (rabbia, amore, senso di protezione), l'organo del pensiero reagisce esattamente come se si trovasse di fronte a un'altra persona e cercasse di decifrare il suo stato mentale attraverso le espressioni del viso o i comportamenti. Dottrine complesse come la trinità o la creazione del mondo hanno bisogno della funzione del pensiero astratto, molto specializzata nella nostra specie. Ricordare invece preghiere o cerimonie particolari attiva l'area visiva del cervello.
Giorgio Vallortigara, che insegna neuroscienze all'università di Trento e ha scritto con Telmo Pievani e Vittorio Girotto "Nati per credere", commenta che "probabilmente nel cervello non esiste un modulo specifico per l'idea di Dio, ma la fede nel soprannaturale si appoggia a strutture cerebrali". La psicologia della religione "è nata per spiegare come mai le diverse espressioni di fede mostrano nuclei comuni, come se esistesse un nocciolo di credenza universale con una base biologica nel cervello".
Articolo tratto da Repubblica del 10 marzo 2009
Ospite- Ospite
Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
E poi dicono che i credenti non usano il cervello
giulio76- -----------
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Data d'iscrizione : 19.11.08
Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
Dove nasce la fede in Dio, neuroscenziati svelano uno dei segreti del cervello
Scienziati a caccia dei segreti del cervello
Che 'molle' scattano nel nostro cervello quando preghiamo? anche per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno localizzato le "aree neurali della fede in Dio", ehanno scoperto che si tratta di circuiti nervosi legati a funzioni come linguaggio, immaginazione, emotività.
E' il risultato di uno studio con la risonanza magnetica condotto tra gli altri da Giovanna Zamboni e diretto da Jordan Grafman del dipartimento di Neuroscienze Cognitive degli istituti americani di Sanita' a Bethesda.
Pubblicata sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS', la ricerca suggerisce che componenti specifiche della fede religiosa sono mediate da reti neurali utilizzate normalmente per altre funzioni. I neuroscienziati hanno esaminato alcuni principi cardine della fede come la percezione della presenza di Dio e del suo coinvolgimento con l'umanita' e la dottrina religiosa. Hanno proposto a un gruppo di volontari alcune affermazioni riguardanti la fede e studiato la reazione del loro cervello con la risonanza magnetica funzionale. E' emerso che in risposta a quelle dichiarazioni nel cervello di tutti i volontari si attivano aree neurali dislocate nel lobo temporale e coinvolte con pensiero, linguaggio, immaginazione.
"Questo studio - si legge su PNAS - definisce una cornice psicologica e neuroanatomica della fede. Entro questa cornice la fede utilizza reti neurali normalmente usate per l'elaborazione di concetti semantici astratti, per l'immaginazione e per l'emotività". Inoltre l'elaborazione di concetti riguardanti la fede dipende dall'interazione cognitivo-emotiva all'interno del centro delle emozioni, l'insula.
"Questo studio - concludono - supporta la teoria secondo cui la religiosità è integrata in processi cognitivi e reti neurali normalmente usate in ambito sociale, come linguaggio e ragionamento logico. La percezione religiosa si è probabilmente evoluta dalla combinazione di questi importanti processi cognitivi. Indipendentemente dall'esistenza di Dio, il credo religioso di fatto esiste e può essere studiato sperimentalmente come in questo studio".
Fonte: Rai News 24
Riporto la notizia da un altra fonte, tanto per non sentire sempre la stessa campana.
Interessante il fatto che il credere in qualcosa di trascendente potrebbe essere soltanto uno scatto evolutivo del cervello, nell'atto del quale la parte raziocinante e la parte meramente immaginativa sono venuti a contatto; inoltre, il fatto che questa non sia necessariamente presente in tutti (la fede come interazione neuronale tra la parte razionale e la parte immaginativa del cervello; non tutti possono-vogliono). Questo implicherebbe la caduta della fede come innata ed univocamente presente in tutti gli uomini - una delle basi del teismo.
EDIT:
Scienziati a caccia dei segreti del cervello
Che 'molle' scattano nel nostro cervello quando preghiamo? anche per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno localizzato le "aree neurali della fede in Dio", ehanno scoperto che si tratta di circuiti nervosi legati a funzioni come linguaggio, immaginazione, emotività.
E' il risultato di uno studio con la risonanza magnetica condotto tra gli altri da Giovanna Zamboni e diretto da Jordan Grafman del dipartimento di Neuroscienze Cognitive degli istituti americani di Sanita' a Bethesda.
Pubblicata sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'PNAS', la ricerca suggerisce che componenti specifiche della fede religiosa sono mediate da reti neurali utilizzate normalmente per altre funzioni. I neuroscienziati hanno esaminato alcuni principi cardine della fede come la percezione della presenza di Dio e del suo coinvolgimento con l'umanita' e la dottrina religiosa. Hanno proposto a un gruppo di volontari alcune affermazioni riguardanti la fede e studiato la reazione del loro cervello con la risonanza magnetica funzionale. E' emerso che in risposta a quelle dichiarazioni nel cervello di tutti i volontari si attivano aree neurali dislocate nel lobo temporale e coinvolte con pensiero, linguaggio, immaginazione.
"Questo studio - si legge su PNAS - definisce una cornice psicologica e neuroanatomica della fede. Entro questa cornice la fede utilizza reti neurali normalmente usate per l'elaborazione di concetti semantici astratti, per l'immaginazione e per l'emotività". Inoltre l'elaborazione di concetti riguardanti la fede dipende dall'interazione cognitivo-emotiva all'interno del centro delle emozioni, l'insula.
"Questo studio - concludono - supporta la teoria secondo cui la religiosità è integrata in processi cognitivi e reti neurali normalmente usate in ambito sociale, come linguaggio e ragionamento logico. La percezione religiosa si è probabilmente evoluta dalla combinazione di questi importanti processi cognitivi. Indipendentemente dall'esistenza di Dio, il credo religioso di fatto esiste e può essere studiato sperimentalmente come in questo studio".
Fonte: Rai News 24
Riporto la notizia da un altra fonte, tanto per non sentire sempre la stessa campana.
Interessante il fatto che il credere in qualcosa di trascendente potrebbe essere soltanto uno scatto evolutivo del cervello, nell'atto del quale la parte raziocinante e la parte meramente immaginativa sono venuti a contatto; inoltre, il fatto che questa non sia necessariamente presente in tutti (la fede come interazione neuronale tra la parte razionale e la parte immaginativa del cervello; non tutti possono-vogliono). Questo implicherebbe la caduta della fede come innata ed univocamente presente in tutti gli uomini - una delle basi del teismo.
EDIT:
Anche gli effetti delle droghe sono un utilizzo del cervello...giulio76 ha scritto:E poi dicono che i credenti non usano il cervello
___________________
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
Denis Diderot
Si chiami la storia "sacra" col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole Dio, salvatore, redentore, santo siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.
Friedrich Wilhelm Nietzsche
SlyK- ------------
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
Come ho scritto in un altro forum, è interessante notare come le aree cerebrali che si attivano per la fede sono le stesse dell'immaginazione...
Ospite- Ospite
Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
DF1989 ha scritto:Come ho scritto in un altro forum, è interessante notare come le aree cerebrali che si attivano per la fede sono le stesse dell'immaginazione...
Ok abbiamo capito dove vuoi parare, ti consiglio sia a te che a tutti gli atei un prodotto che usano tutti i credenti "brain stop"
https://www.youtube.com/watch?v=jPA2SL6-__Q
giulio76- -----------
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
Una critica costruttiva?giulio76 ha scritto:Ok abbiamo capito dove vuoi parare, ti consiglio sia a te che a tutti gli atei un prodotto che usano tutti i credenti "brain stop"
___________________
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
Denis Diderot
Si chiami la storia "sacra" col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole Dio, salvatore, redentore, santo siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.
Friedrich Wilhelm Nietzsche
SlyK- ------------
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
SlyK ha scritto:Una critica costruttiva?giulio76 ha scritto:Ok abbiamo capito dove vuoi parare, ti consiglio sia a te che a tutti gli atei un prodotto che usano tutti i credenti "brain stop"
No, diciamo che mi piace essere autoironico qualche volta
giulio76- -----------
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
La cosa ti sorprende?giulio76 ha scritto:Ok abbiamo capito dove vuoi parare,
Molto carino il video, mi hai fatto fare quattro risate. Ma forse sarebbe meglio tornare alla realtà...ti consiglio sia a te che a tutti gli atei un prodotto che usano tutti i credenti "brain stop"
https://www.youtube.com/watch?v=jPA2SL6-__Q
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
Lo studio del cervello pare rivelare soprattutto la connessione tra attività nervosa e funzioni, proicessi cognitivi e comportamentali. Le varie domande su dio ecc. attivano le aree preposte all'attività decisionale, al ricordo di volti ecc. Tutte attività di processi, mosse da aree funzionali.
I singoli concetti non possono essere "rivelati" da questi studi, se non come "attivatori" di processi cognitivi, facenti parte di alcune funzioni.
Era ovvio aspettarsi che se si immagina di parlare con dio si attiverà la stessa zona che si attiva quando si immagina di parlare con qualcuno. E questo a sua volta avrà bisogno di un attivazione della zona del processo "riconoscimento volto noto" ecc.
Ci sono alcuni tentativi di dimostrare un certo legame tra strutture cerebrali e conformazione del sistema nervoso. Ma non avrebbe più senso dimostrare che c'è una certa predisposizione a pensare la parola "birra" piuttosto che quella di dio o degli angeli ecc.
E' ovvio che qualsiasi imput attiverà zone neuronali, ma questo non dice nulla sull'autenticità dell'imput dato.
I singoli concetti non possono essere "rivelati" da questi studi, se non come "attivatori" di processi cognitivi, facenti parte di alcune funzioni.
Era ovvio aspettarsi che se si immagina di parlare con dio si attiverà la stessa zona che si attiva quando si immagina di parlare con qualcuno. E questo a sua volta avrà bisogno di un attivazione della zona del processo "riconoscimento volto noto" ecc.
Ci sono alcuni tentativi di dimostrare un certo legame tra strutture cerebrali e conformazione del sistema nervoso. Ma non avrebbe più senso dimostrare che c'è una certa predisposizione a pensare la parola "birra" piuttosto che quella di dio o degli angeli ecc.
E' ovvio che qualsiasi imput attiverà zone neuronali, ma questo non dice nulla sull'autenticità dell'imput dato.
claudio285- -------------
- Numero di messaggi : 430
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.12.08
Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
Ehm... i concetti... cosa intendi per concetti?
Stai parlando di concetti in senso astratto o di concetti in quanto significati che il nostro cervello attribuisce a determinati significanti?
Nel caso della prima, mi pare ovvio che il concetto "astratto" non si trova nel cervello, ma in cose tipo i dizionari, in cambio, il secondo, può essere studiato attraverso l'analisi del cervello.
Stai parlando di concetti in senso astratto o di concetti in quanto significati che il nostro cervello attribuisce a determinati significanti?
Nel caso della prima, mi pare ovvio che il concetto "astratto" non si trova nel cervello, ma in cose tipo i dizionari, in cambio, il secondo, può essere studiato attraverso l'analisi del cervello.
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
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Re: Ecco la zona del cervello dove nasce la fede in Dio
beh... in effetti credo che coincidanole aree cerebrali che si attivano per la fede sono le stesse dell'immaginazione
d3v1l-d3m0n- ------------
- Numero di messaggi : 18
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