Usa: Dio deve rimanere fuori dalle aule di scuola

Usa: Dio deve rimanere fuori dalle aule di scuola

L’amministrazione scolastica può togliere dall’aula uno striscione inneggiante a Dio appostovi da un insegnante senza che questi possa reclamare per la presunta violazione del proprio diritto costituzionale alla libera espressione del pensiero. Lo ha stabilito una Corte d’appello federale della California rovesciando una precedente sentenza che aveva imposto al consiglio scolastico di ripristinare sulla parete scolastica il telo con le scritte: “Confidiamo in Dio“, “Una nazione sotto Dio”, “Dio benedica l’America” e “Dio sparge la sua grazia su di te”.

Il professore di matematica Bradley Johnson aveva già esposto in aula per vent’anni striscioni di tenore simile, quando il nuovo direttore della scuola gli ordinò di toglierlo, forte del parere del consiglio del distretto scolastico. L’insegnante ricorse al tribunale ed il magistrato federale gli diede ragione in nome della libertà di espressione, condannando i membri del consiglio a un risarcimento simbolico al docente.

Tuttavia, ha evidenziato la Corte d’appello statunitense, i presupposti per quella decisione giudiziaria furono errati, in quanto il giudice confuse le restrizioni poste dalla Costituzione americana al potere di una pubblica amministrazione di limitare la libera manifestazione del pensiero di un privato cittadino con il diritto di una istituzione governativa di porre regole alle esternazioni sui luoghi di lavoro.

Nella sua decisione all’unanimità, la Corte d’appello americana ha citato precedenti sentenze della Corte suprema degli Stati Uniti e ha spiegato che, così come la Costituzione non avrebbe protetto il docente qualora avesse deciso di non voler più insegnare matematica preferendo discutere di Shakespeare piuttosto che di Newton, non gli consente di parlare liberamente al lavoro, nella sua veste di insegnante, della sua visione su Dio o del ruolo di Dio nella storia della nazione, come avrebbe potuto invece su un marciapiede, in un parco, alla sua tavola o in innumerevoli altri luoghi. Da qui l’ordine di rimuovere lo striscione, con la condanna del docente al pagamento delle spese giudiziarie.
Il ragionamento esposto dal Tribunale porta alla conclusione che negli Stati Uniti soltanto un docente di religione possa esternare a scuola la sua fede in Dio, e ne consegue che agli studenti che non frequentino tale materia non sia lecito imporre in aula simboli, slogan o discorsi religiosi.
Ricordando la polemica italiana sul crocifisso nelle aule e il tentativo della maggioranza al governo di punire l’espressione in aula del pensiero politico dei docenti con la sospensione per tre mesi dal servizio, mi chiedo: e se quella sentenza americana fosse stata emessa in Italia? Si sarebbe gridato alle toghe rosse contrarie alla religione o piuttosto si sarebbe definito sacrosanto il diritto dell’amministrazione di imporre le sue regole chiudendo la bocca ai docenti?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/15/usa-dio-deve-rimanere-fuori-dalle-aule-di-scuola/157445/

evvai queste sì che sono belle notizie, mia cara... grazie, mi hai rasserenato la giornata

in italia non c'è speranza, purtroppo... perfino nella bigotta america la corte d'appello è riuscita ad essere più civile che da noi

Muriel ha scritto:evvai queste sì che sono belle notizie, mia cara... grazie, mi hai rasserenato la giornata

in italia non c'è speranza, purtroppo... perfino nella bigotta america la corte d'appello è riuscita ad essere più civile che da noi

è che Noi fortunati viviamo in un paese speciale ..dove anche un D'Alema può essere "nobiluomo" del Vaticano

L'America è un paese così strano, sono la patria del fondamentalismo cristiano, con tanto di capatine alla casa bianca(l'esportatore ritardato di democrazia Bush), e poi arrivano sentenze così rassicuranti.

Tomhet ha scritto:L'America è un paese così strano, sono la patria del fondamentalismo cristiano, con tanto di capatine alla casa bianca(l'esportatore ritardato di democrazia Bush), e poi arrivano sentenze così rassicuranti.

Saranno anche la patria del fondamentalismo cristiano, ma dal punto di vista della separazione tra Stato e confessioni religiose sono anni luce avanti rispetto a noi.

Fux89 ha scritto:

Tomhet ha scritto:L'America è un paese così strano, sono la patria del fondamentalismo cristiano, con tanto di capatine alla casa bianca(l'esportatore ritardato di democrazia Bush), e poi arrivano sentenze così rassicuranti.

Saranno anche la patria del fondamentalismo cristiano, ma dal punto di vista della separazione tra Stato e confessioni religiose sono anni luce avanti rispetto a noi.

Concordo. Sempre a buttarci merda sui stati uniti...dogma di ogni giusto comunista.. mmh

Fux89 ha scritto:

Tomhet ha scritto:L'America è un paese così strano, sono la patria del fondamentalismo cristiano, con tanto di capatine alla casa bianca(l'esportatore ritardato di democrazia Bush), e poi arrivano sentenze così rassicuranti.

Saranno anche la patria del fondamentalismo cristiano, ma dal punto di vista della separazione tra Stato e confessioni religiose sono anni luce avanti rispetto a noi.

E' proprio questo che mi rende irrequieto
Ovvero nonostante la popolazione cristiana abbia un tale peso politico rimane sempre netta la separazione tra Stato e religione, cosa che non mi aspetterei in un paese come il nostro.

Borghese_Nero ha scritto:

Fux89 ha scritto:

Tomhet ha scritto:L'America è un paese così strano, sono la patria del fondamentalismo cristiano, con tanto di capatine alla casa bianca(l'esportatore ritardato di democrazia Bush), e poi arrivano sentenze così rassicuranti.

Saranno anche la patria del fondamentalismo cristiano, ma dal punto di vista della separazione tra Stato e confessioni religiose sono anni luce avanti rispetto a noi.

Concordo. Sempre a buttarci merda sui stati uniti...dogma di ogni giusto comunista.. mmh

In fatto di "religione nella società" noi siamo ad anni luce di distanza. Loro hanno i musei creazionisti, confraternite strane dove ci sono persone che dicono di essere la reincarnazione di Gesù, se dici che sei ateo ti bannano dalla famiglia

teto ha scritto:In fatto di "religione nella società" noi siamo ad anni luce di distanza. Loro hanno i musei creazionisti, confraternite strane dove ci sono persone che dicono di essere la reincarnazione di Gesù,

Non vedo il problema, fino a quando tutto ciò non viene finanziato con soldi pubblici.

se dici che sei ateo ti bannano dalla famiglia

E che è, un forum?

Fux89 ha scritto:

teto ha scritto:In fatto di "religione nella società" noi siamo ad anni luce di distanza. Loro hanno i musei creazionisti, confraternite strane dove ci sono persone che dicono di essere la reincarnazione di Gesù,

Non vedo il problema, fino a quando tutto ciò non viene finanziato con soldi pubblici.

se dici che sei ateo ti bannano dalla famiglia

E che è, un forum?

Dipende, alcune associazioni private, altre invece usano soldi pubblici
Non è un "problema", soltanto dal punto di vista sociale forse gli USA sono più bigotti degli italiani poi forse sono più intolleranti e tutti quei politici che vogliono rimettere il creazionismo nelle scuole

Sono rimasto in *facepalm* per 5 minuti quando in un documentario Dawkins ha mostrato il museo della fede con i dinosauri con la sella che vivono insieme agli uomini.
Anche qui in Italia non arriviamo a livello di ritardo mentale simile.

teto ha scritto:Dipende, alcune associazioni private, altre invece usano soldi pubblici

Fonte? Perché a me pare che negli U.S.A. sia vietato utilizzare soldi pubblici per favorire una confessione religiosa. Un caso recente:
http://freethoughtblogs.com/dispatches/2011/09/12/court-rules-against-south-bend-church-land-transfer/

Tomhet ha scritto:Sono rimasto in *facepalm* per 5 minuti quando in un documentario Dawkins ha mostrato il museo della fede con i dinosauri con la sella che vivono insieme agli uomini.
Anche qui in Italia non arriviamo a livello di ritardo mentale simile.

Ah, be', quanto a ritardo mentale negli Stati Uniti non sono messi bene. Il mio elogio era riferito soltanto alla legislazione relativa alla separazione tra Stato e confessioni religiose.

Fux89 ha scritto:

teto ha scritto:Dipende, alcune associazioni private, altre invece usano soldi pubblici

Fonte? Perché a me pare che negli U.S.A. sia vietato utilizzare soldi pubblici per favorire una confessione religiosa. Un caso recente:
http://freethoughtblogs.com/dispatches/2011/09/12/court-rules-against-south-bend-church-land-transfer/

Una volta avevo letto che per i musei creazionisti avessero usato soldi pubblici, ora non trovo più quella fonte, era di 1 anno fa circa

teto ha scritto:Una volta avevo letto che per i musei creazionisti avessero usato soldi pubblici, ora non trovo più quella fonte, era di 1 anno fa circa

Attendo riferimenti più precisi. Intanto ho trovato questo. Cito (grassetto mio):

Wikipedia ha scritto:The museum, which is said to have cost $27 million, is privately funded through donations to the apologetics ministry Answers in Genesis and opened its doors to the public on May 28, 2007.

Inoltre, la questione della separazione tra Stato e confessioni religiose negli U.S.A., basata sul Primo Emendamento della Costituzione, è estremamente chiara:

Lemon test refers to the process of determining as to when a law has the effect of establishing religion. The Lemon test was formulated by Chief Justice Warren Burger in Lemon v. Kurtzman, 411 U.S. 192 (U.S. 1973).

The court in Lemon v. Kurtzman ruled three requirements for government concerning religion, they are :

1.The government's action must have a secular legislative purpose;

2.The government's action must not have the primary effect of either advancing or inhibiting religion; and

3.The government's action must not result in an "excessive government entanglement" with religion.

Lemon test states that if any of the requirements are violated by government, the action is deemed to be unconstitutional under the Establishment clause of the First Amendment to the U.S. constitution.

Fonte

GIUSTIZIA E' FATTA!

Credo che Fux abbia ragione, anche a me non risulta, il fatto e' che come al solito le confessioni religiose sono quasi sempre fottutamente ricche, a scopo di lucro con importanti sponsor e sovvenzioni private, specie negli USA.