Messaggio per fermare il bavaglio a internet

Ragazzi ci vuole meno di un minuto! Ho ricevuto questa mail (quelli anche dei 4 "si" di poco tempo fa) se siete d'accordo partecipate


La situazione si fà seria: oltre 100.000 di noi hanno inviato messaggi per fermare il bavaglio a internet e ora ci rimangono solo 5 giorni per agire. Firma sotto e inoltra questa e-mail a tutti!

Cari amici,

Fra pochi giorni l'Autorità per le comunicazioni potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a chiudere siti internet stranieri in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per difendere la nostra libertà d'informazione su internet!


Il nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all'informazione, e fra qualche giorno un organo amministrativo sconosciuto ai più potrebbe ricevere poteri enormi per censurare internet.

L’Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet straniero - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà democratiche.

Non c'è tempo da perdere. La prossima settimana l'Autorità voterà la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri dell'Autorità di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet. Agisci ora e inoltra l'appello a tutti!

http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl

Negli anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione su internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano dai riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere i suoi tentacoli sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce per fermarlo.

La nuova regolamentazione permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione di una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla chiusura di interi siti internet stranieri, inclusi siti d’informazione, portali di software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico come WikiLeaks.

Se approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto poteri legislativi e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni dovrebbero essere esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la strada a un processo decisionale arbitrario e incontrollato. L'Autorità, nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione, che è prevista per la prossima settimana.

Ma insieme possiamo costruire un enorme grido pubblico e convincere i membri chiave dell'Autorità che sono ancora indecisi a opporsi alla regolamentazione e rimandare così la questione all'unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra l'appello il più possibile:

http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl

I governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato uno strumento per aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei cittadini, e stanno cercando così di imporre regole più strette di censura. Ma i cittadini stanno rispondendo, come in Gran Bretagna, dove l'opposizione dell'opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete. In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la "legge bavaglio" liberticida. Vinciamo di nuovo!

Con determinazione,

Giulia, Luis, Ben, Ricken, Pascal, Benjamin e tutto il resto del team di Avaaz

FONTI

Campagna di Agorà Digitale, Altroconsumo e altre associazioni contro la delibera AGCOM sulla rimozione automatica dei contenuti su internet:
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/

6 luglio, muore il web italiano:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694

Agcom, si sveglia l'opposizione politica: "Modifica diritto d'autore spetta al Parlamento":
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1219&ID_sezione=&sezione=

Internet: Fini su delibera Agcom, no ai paletti, si tuteli la libertà:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Internet-Fini-su-delibera-Agcom-no-ai-paletti-si-tuteli-la-liberta_312189942267.html

D’Angelo (Agcom): “La libertà non è un procedimento amministrativo”:
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2010/12/15/dangelo-agcom-il-decreto-romani-un-errore-aver-paura-della-liberta/

Delibera n. 668/10/CONS dell'Agcom, Lineamenti di provvedimento concernente l'esercizio delle competenze dell'Autorità nell'attività di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica:
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415

Il governo britannico pronto a rivedere i suoi piani per bloccare i siti che violano il copyright (in inglese):
http://www.computerweekly.com/Articles/2011/02/02/245187/Government-to-review-plans-to-block-copyright-infringing.htm

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Info

http://www.autistici.org/it/

Si convive... si deve convivere se la rete non cresceva non ci sarebbero stati ma è cresciuta e siccome noi stiamo qui senza essere "bombardati" dall'informazione ufficiale evidentemente ci si deve convivere e probabilmente peggiorerà.

Quando mi registro nei siti anche qui a tempo suo, temo che i miei biodati finiscano ad appoggiare qualcosa che non farei ed allora passo del tempo a fare qualche controllo - e comunque non si sta mai tranquilli al 100% - ci si deve convivere.

121,438 hanno mandato un messaggio. Si va per i 130.000.


http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/97.php?cl_tta_sign=2175ba01061c23dccd240ebc0a88ea03

Io mi sono sempre battuto per l'indipendenza della rete (vedi il mio avatar) anche perché lavoro nel settore della telefonia via internet (Voip) e ne so qualcosa. Già qualche anno fa i gestori telefonici avevano tentato di bloccare il traffico voce su internet per difendere i loro monopoli dall'attacco della telefonia IP to IP . Poi la corte europea ha respinto il tutto. Oggi la vita non è ancora facile, specie per la telefonia mobile Voip. In Italia i gruppi di controllo della rete telefonica fanno ostruzionismo, e in particolare Telecom che, nonostante le direttive europee che imporrebbero la liberalizzazione della rete, detiene ancora il controllo dell'famoso "ultimo miglio" condizionando di fatto tutto il traffico e limitando l'utilizzo dei pacchetti voce.

Ci sono interessi enormi, basti pensare che la telecom azienda oramai del tutto inutile, ha però circa 20.000 dipendenti, con un giro d'affari enorme. E' un Alitalia due. La speranza è che a livello europeo blocchino tutto e su questo sono abbastanza fiducioso. In ogni caso ci sarebbe la possibilità di collegarsi via satellite e quello fortunatamente è fuori dal controllo nazionale. Ma vedremo, io credo che non possa passare alcuna restrizione, andremmo in direzione opposta da tutti gli altri paesi.

126,154 hanno mandato un messaggio. Grazie anche a Paolo!

Paolo ha scritto:
Ci sono interessi enormi, basti pensare che la telecom azienda oramai del tutto inutile, ha però circa 20.000 dipendenti, con un giro d'affari enorme.

È quello che non riesco a far capire a molta gente, come glie lo spiego?

Ricordati che chi controlla la Telecom attualmente è Tronchetti Provera. Tu sai che la vita costa. E come farebbe la povera Afef a tirare avanti? Ma tu sai cosa costano le borse di Louis Vuitton o un soggiorno a Montecarlo?? I soldi non bastano mai!! Li c'è un mangia mangia inimmaginabile. Il più grande ristorante italiano!

Guarda!! Un vero schifo. E questo ritengo sia tutto per colpa dell'attuale governo, in particolare del Berlusca, che non ha fatto altro che difendere e rafforzare i poteri forti e i vari monopoli, sia privati che pubblici. Ma anche se tu lo spieghi a nessuno interessa !!!!!!

contribuii

Bene facesti... spider man!

132,172 hanno mandato un messaggio.

Diceva aiutaci ad arrivare a 130,000!

Non saprei stare senza la rete.

SergioAD ha scritto:Bene facesti... spider man!
.

Paolo ha scritto:Ricordati che chi controlla la Telecom attualmente è Tronchetti Provera. Tu sai che la vita costa. E come farebbe la povera Afef a tirare avanti? Ma tu sai cosa costano le borse di Louis Vuitton o un soggiorno a Montecarlo?? I soldi non bastano mai!! Li c'è un mangia mangia inimmaginabile. Il più grande ristorante italiano!

Guarda!! Un vero schifo. E questo ritengo sia tutto per colpa dell'attuale governo, in particolare del Berlusca, che non ha fatto altro che difendere e rafforzare i poteri forti e i vari monopoli, sia privati che pubblici. Ma anche se tu lo spieghi a nessuno interessa !!!!!!

Purtroppo a molti per non dire a tanti: fai prima a metterglielo in culo che in testa.
Sono un pò come i TdG non accettano il dialogo

147,798 hanno mandato un messaggio. Andiamo verso 200,000.

Mimmo, certo che hai (avete) ragione ma il tema non è chi manipola i guadagni in rete; il tema è quello che va detto in rete.

E' certo (certissimo) che ogni singolo tasto che premiano in rete viene intercettato, perfino le scritte nelle immagini. Qui dove vivo io spesso quando accedo ai siti religiosi (figurati la roba osé, come il seno scoperto, TGCOM, Grillo spesso vengono censurati, negati 100% per periodi anche oltre il mese) e viene fuori un messaggio chiaro - "ti stiamo aiutando".

Se accadesse in Italia il nostro sito sarebbe un candidato (qui lo vedo probabilmente perché è in italiano). Ma va oltre la politica perché mentre si identificano facilmente le cellule anti governative nulla possono contro i consumatori che possono decidere senza i media canonici cosa, come e dove comprare.

Ecco perché la rete è il bambino di tutti, non solo di chi approfitta... che poi che problema ci sarebbe "far pascolare le vacche dei vicini liberamente nel proprio terreno e vendere il concime"... conviene a tutti.

Certo, c'è anche il problema che diceva Rasp, ovvero tu partecipi per una causa e con la magia dei trasferimenti dei consensi finisci che supporti Berlusconi a tua insaputa. Questo ha anche un altro effetto... quello di creare tensioni e cospirazioni fittizie, una vecchia tecnica che conosciamo e con con la quale dobbiamo convivere.

Io sono a favore di una rete ASSOLUTAMENTE libera e neutra. La rete deve rimanere pubblica, ovvero che tutti, ma proprio tutti la possono utilizzare al 100%. Nazisti, pedofili o trafficanti di droga compresi. Devono poi essere la autorità di ogni singola nazione a perseguire chi la utilizza per fini illegali o criminali. Ma non accetto che si metta un qualsiasi tipo di blocco o di filtro in modo generalizzato. Alla fine tale blocco viene sicuramente strumentalizzato da qualche potere (politico, economico, mafioso ecc..). La rete rappresenta oggi forse l'unico mezzo di comunicazione e del sapere veramente libero e valido solo perché nessun potere è mai riuscito ad averne il controllo totale. E questo le conferisce una forza enorme e come tale deve rimanere. Il concetto è che la Rete deve essere neutra. Nel bene e nel male. Un mezzo non un fine. La si può veramente definire forse l'unico e vero patrimonio dell'umanità. Ha reso possibile una uguaglianza di informazioni e culturale fin ad oggi impossibile, offrendo possibilità che nessun altro mezzo può dare.

Sono un poco pessimista questa volta... il 6 luglio dice che parte questa follia che nessuno fa nei paesi liberi...

Comunque ecco le iniziative...

La notte della Rete per un alba serena

Dopo il successo mediatico (in particolare telematico) e “politico” ottenuto, dal gruppo delle Associazioni che hanno dato vita all’iniziativa sito non raggiungibile, in questa ultima settimana, sono ora in cantiere altre iniziative fuori dalla Rete; alcuni sit-in ed un incontro alla Domus Talenti a Roma, che sarà in diretta trasmesso dal circuito TV che fa capo a Il Fatto Quotidiano, chiuderanno questo primo ciclo di attività nella lunga battaglia che ancora ci attende per difendere la Libertà della Rete.

Ecco - probabilmente lo sapete già ah ah

Martedì 5 luglio, dalle 17.30 alle 21.00 presso la Domus Talenti (a Roma in via delle Quattro Fontane, 113) e nel web su tantissimi blog e siti si terrà La notte della Rete.

Si tratta di una no-stop di quattro ore in cui si alterneranno cittadini e associazioni in difesa del web, politici, giornalisti, cantanti ed esperti.

L'evento sarà trasmesso in streaming, in diretta, sul sito de Il Fatto Quotidiano e su diverse TV locali.

Ulteriori informazioni si possono richiedere via email ad Agorà Digitale, scrivendo all'indirizzo nocensura@agoradigitale.org.

L'ennesimo tentativo di bavaglio, primo o poi ce la faranno?

L'ho letto solo adesso. Bella ed importante iniziativa. Ho aderito.

La migliore pubblicità è sempre stata il passaparola.
La paura dei governanti come qualsiasi ente religioso, è che appunto essendoci mooolta più libertà in rete la velocità del passaparola si ingigantisca finendo fuori dai loro controlli.
Comunque penso che chiunque voglia decretare il bavaglio alla rete, alla fine decreta la sua stessa fine.

Londra, Cameron vuol bloccare i social network
Il premier annuncia di voler impedire ai rivoltosi di usare Twitter & Co. Ma come? E soprattutto: quanto è pericolosa questa mossa? Fonte, estratto dall'articolo.

Cameron ha detto "La libera circolazione delle informazioni può essere usata per nobili azioni. Ma anche per azioni malvagie. E quando le persone usano i social media per creare violenza dobbiamo fermarli. Stiamo lavorando con la polizia, i servizi d'intelligence e le aziende per capire se può essere giusto impedire alle persone di comunicare attraverso questi siti e servizi quando sappiamo che stanno preparando violenze, disordini e atti criminali".

Ma ha detto al Guardian Jim Killock, responsabile dell’organizzazione Open Rights Group che, "I cittadini hanno il diritto di comunicare. David Cameron deve stare molto attento a non attaccare questi diritti fondamentali solo perché preoccupato dalle azioni di una minoranza".

Non bisogna comunque essere degli attivisti dei diritti civili per percepire il pericolo dietro le affermazioni di Cameron.
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Per qualcuno dovrebbe essere musica, come lo sono i giochi perversi per raggiungere gli obbiettivi - azzittire il popolo, rafforzare il potere... corrisponderebbe anche a fare dire cazzate al popolo e indebolire il potere - poi bisognerà intervenire per forza... a dare voce alla maggioranza silenziosa che lavora e il potere necessario alle forze dell'ordine, magari facendo intervenire l'esercito.

La richiesta di consenso si fa così.

Dubito che gli inglesi si facciano mettere il bavaglio cosi' facilmente, su queste cose non transigono.

Il ragionamento deve essere più ampio. La legge Inglese prevede (e viene applicata) 10 anni di reclusione per furto, anche se in supermercato. I social network consentono l'analisi dettagliata che altrimenti è più onerosa e complessa. Anche per questo non si crede sia censurabile.

Resta l'impegno di quelli che vogliono fare i fatti propri, sarebbero quei poteri al di sopra delle parti innestati nello stato. Ma da quelle parti sono maestri per certe cose, intanto la stampa parla di un "Atto brutale contro un uomo innocente" ed è stata avviata un'inchiesta sull'aggressione.

Quando dicevo che alcuni sono contenti mi ricordavo un evento accaduto a Bassora, dove componenti delle Forze Speciali Inglesi (SAS) travestiti da arabi si sono spacciati per terroristi ed hanno ucciso poliziotti Iracheni. Furono fermati ma venne l'ordine di rilasciarli. Poi si dimentica.

Si tratta di fare una relazione di correlazione tra dimostranti, forze dell'ordine ed i poteri forti. Sono misure e contromisure ed ancora contromisure e chi perde o sopratutto chi guadagnerà. Ma impresa commerciale ed evento politico hanno in comune la capacità di pianificazione.

Se questo evento sia pilotato oppure lo sia un altro o che cada all'interno di quelle teorie della cospirazione e che sia a bassa oppure ad alta verosimiglianza... e sembra incredibile che in Turchia e vedrete negli altri paesi secolarizzati se come la Siria l'unica alternativa sia la “Religione”.

Criptare mail con algoritmi un po' indigesti, fare lo stesso con un po' di parole calde, ma con un algoritmo decisamente blando; mettere le seconde nel testo delle prime.
Bisognerebbe però raggiungere una massa critica (ed anche per molte altre cose, ma questo significherebbe dover imparare cose un po' più scomode ed avere una banda più ridotta); la vedo dura.

Google sconfigge Mediaset in tribunale

In riferimento a Blogger, la piattaforma di Google in cui gli utenti scrivono e postano dei contenuti in streaming, nello specifico partite di calcio, visibili con abbonamento Premium di RTI (Reti Televisive Italiane, Mediaset).

Google è stato portato in tribunale per far adottare misure preventive allo scopo di evitare altri episodi simili. Il tribunale di Roma però ha dichiarato che Google rispetta la normativa europea secondo cui "l’hosting non è un controllore". Google e qualsiasi altro servizio di hosting non è responsabile dei contenuti pubblicati dai propri utenti, non può ma soprattutto non deve controllare, in quanto l'operazione di monitoraggio in tempo reale dei propri "ospiti" risulterebbe molto complicata ed onerosa.

Il controllo preventivo dei contenuti pubblicati dagli utenti implicherebbe anche una limitazione della libertà su Internet, nonchè una forma di censura. Ognuno è responsabile di ciò che scrive sul Web, senza controlli e controllori.
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In effetti la quantità di denaro che gira intorno alla rete e le aziende che ne usufruiscono fanno credere che Internet è entrata a pieno titolo tra le cose irrinunciabili e salvo qualche evento strano, della serie della teoria del complotto, sarà difficile toccare gli interessi che ci sono dentro.

Cina bavaglio al microblogging Weibo

Pechino impone nuove restrizioni ai social network. Da oggi gli utenti della piattaforma cinese di social networking dovranno fornire i reali dati anagrafici per navigare. La stretta arriva dopo che la notizia di una rivolta è riuscita, attraverso la rete, a oltrepassare i confini del Paese

Il Plenum aveva approvato un piano per il controllo e la gestione di microblogging e social network. Tasse e schedature per gli internet point, obbligo di registrazione per gli utenti. Il regime è ossessionato dalle sempre più frequenti campagne di critica e denuncia che si diffondono in Rete nonostante le misure già in vigore.