Divorzio e Crimini contro l'umanità.

(c.stampa, dal corriereromano.it)

Il divorzio predatorio è una piaga sociale diffusa ed in rapida espansione, una pratica che colpisce con cruenza ogni sfera personale (affettiva, lavorativa, morale e materiale) dell’essere umano che ne diventa vittima. Chi ne viene colpito perde i propri figli, la propria casa, i propri soldi, tutte le proprie libertà e le proprie sicurezze. [..segue completo]

http://corriereromano.it/comunicatistampa/2410/divorzio-e-crimini-contro-lumanit.html

Italia, 27.05.2011
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Sposarsi (per quanto si possa amare) non conviene MAI.

Maxesteban ha scritto:Sposarsi (per quanto si possa amare) non conviene MAI.

posso salvarmi questa frase? Se tutto va bene fra qualche anno te lo ripresenterò

Maxesteban ha scritto:Sposarsi (per quanto si possa amare) non conviene MAI.

Esagerato!
Spolpare una persona con cui si son condivise tante cose, con cui c'è stato un rapporto intenso è veramente ignobile (anche spolpare uno sconosciuto, eh!).
Una persona onesta e valida non lo fa; così come una persona onesta e valida si offre spontaneamente di sostenere la famiglia, nonostante un divorzio, per quello che può.
Preferirei andare a lavare i bagni della stazione piuttosto che ridurre nell'indigenza un uomo...

Pensatela come volete,io il matrimonio non lo concepisco in alcun modo. Mav fai pure,vedrai che non ci sarà mai l'occasione di farlo. Io conviverò,e passerò la mia vita convivendo.Ed avrò una famiglia,convivendo,senza rischiare.

Maxesteban ha scritto:Pensatela come volete,io il matrimonio non lo concepisco in alcun modo. Mav fai pure,vedrai che non ci sarà mai l'occasione di farlo. Io conviverò,e passerò la mia vita convivendo.Ed avrò una famiglia,convivendo,senza rischiare.

Il matrimonio non è altro che una convenzionale istituzionalizzazione di qualcosa che non esiste, la monogamia. Lo dico con cognizione di causa, sono stato sposato 2 volte.

purtroppo in Italia il matrimonio è necessario per la tutela di diritti che vanno tutelati

Niques ha scritto:

Maxesteban ha scritto:Sposarsi (per quanto si possa amare) non conviene MAI.

Esagerato!
Spolpare una persona con cui si son condivise tante cose, con cui c'è stato un rapporto intenso è veramente ignobile (anche spolpare uno sconosciuto, eh!).
Una persona onesta e valida non lo fa; così come una persona onesta e valida si offre spontaneamente di sostenere la famiglia, nonostante un divorzio, per quello che può.
Preferirei andare a lavare i bagni della stazione piuttosto che ridurre nell'indigenza un uomo...

Comunque da un punto di vista fiscale non è che Max si sbagli molto.
A prescindere dallo spolpare o no il proprio ex è costoso divorziarsi.
(cosa oramai quasi scontata)
In piu c'è la questione della divisione dei beni,oltre che al mantenimento dei figli.

nellolo ha scritto:purtroppo in Italia il matrimonio è necessario per la tutela di diritti che vanno tutelati

che andrebbero tutelati a prescindere, dico io

Io trovo che la comune sfiducia nei confronti del matrimonio civile sia espressione della necessità di rivedere l'istituto, flessibilizzandolo. In particolare, la gente teme anni di controversie giudiziarie per il divorzio e teme le obbligazioni plurieterne a favore dell'ex coniuge economicamente più debole (il quale, talvolta, è così disonesto da iniziare una nuova relazione senza sposarsi, in modo da continuare a lucrare gli assegni).

Ora, se si introducesse il divorzio breve (dopo sei mesi, ad esempio, elevabili solo in presenza di figli in tenera età, se appare giovevole ai loro interessi) e si fissasse un termine massimo all'obbligo di mantenimento, nessuno avrebbe più riserve a sposarsi, perché nessuno avrebbe più timore di vincoli estenuanti e persistenti finanche dopo il divorzio. Queste riforme, d'altro canto, impedirebbero sul nascere anche le abominevoli speculazioni di cui al primo post del presente topic. :)

Rasputin ha scritto:
che andrebbero tutelati a prescindere, dico io

sono completamente d'accordo con te, ma finché ciò non avviene...

Giurista pensatore ha scritto:Io trovo che la comune sfiducia nei confronti del matrimonio civile sia espressione della necessità di rivedere l'istituto, flessibilizzandolo. In particolare, la gente teme anni di controversie giudiziarie per il divorzio e teme le obbligazioni plurieterne a favore dell'ex coniuge economicamente più debole (il quale, talvolta, è così disonesto da iniziare una nuova relazione senza sposarsi, in modo da continuare a lucrare gli assegni).

Ora, se si introducesse il divorzio breve (dopo sei mesi, ad esempio, elevabili solo in presenza di figli in tenera età, se appare giovevole ai loro interessi) e si fissasse un termine massimo all'obbligo di mantenimento, nessuno avrebbe più riserve a sposarsi, perché nessuno avrebbe più timore di vincoli estenuanti e persistenti finanche dopo il divorzio. Queste riforme, d'altro canto, impedirebbero sul nascere anche le abominevoli speculazioni di cui al primo post del presente topic. :)

Ma eliminare l'istituzione del matrimonio completamente no eh? In fin dei conti a cosa serve se non a complicare le cose. Poi, qualcuno si è chiesto da cosa ha origine tale istituzione?

Giurista pensatore ha scritto:Ora, se si introducesse il divorzio breve

Scherzi? Il divorzio è contrario alla legge del Signore, ed è giusto che chi vuole farlo soffra il più possibile.

Rasputin ha scritto:Ma eliminare l'istituzione del matrimonio completamente no eh? In fin dei conti a cosa serve se non a complicare le cose. Poi, qualcuno si è chiesto da cosa ha origine tale istituzione?

Per il motivi di cui Nello. Per cui il matrimonio va inteso come un contratto di convenienza che giova soprattutto alla famiglia.
Se si estendessero certi diritti ad ogni forma di convivenza con figli ci sarebbe una certa confusione ed instabilità dei diritti stessi...
Per questo secondo me l'ideale sarebbe estendere il diritto al matrimonio a tutti i tipi di coppie (o più) o altre forme contrattuali che determinino la famiglia e contemporaneamente facilitare e semplificare la recessione del suddetto contratto...

Giurista pensatore ha scritto:Io trovo che la comune sfiducia nei confronti del matrimonio civile sia espressione della necessità di rivedere l'istituto, flessibilizzandolo. In particolare, la gente teme anni di controversie giudiziarie per il divorzio e teme le obbligazioni plurieterne a favore dell'ex coniuge economicamente più debole (il quale, talvolta, è così disonesto da iniziare una nuova relazione senza sposarsi, in modo da continuare a lucrare gli assegni).

Ora, se si introducesse il divorzio breve (dopo sei mesi, ad esempio, elevabili solo in presenza di figli in tenera età, se appare giovevole ai loro interessi) e si fissasse un termine massimo all'obbligo di mantenimento, nessuno avrebbe più riserve a sposarsi, perché nessuno avrebbe più timore di vincoli estenuanti e persistenti finanche dopo il divorzio. Queste riforme, d'altro canto, impedirebbero sul nascere anche le abominevoli speculazioni di cui al primo post del presente topic. :)

condivido tutto questo al 100% (anche se ovviamente mi piace sognare un bel mondo in cui esistano diversi contratti per tutelare l'unione di una coppia che non siano necessariamente Il Matrimonio)

...per una volta tanto do io un verde a raspa...

Rasputin ha scritto:Ma eliminare l'istituzione del matrimonio completamente no eh? In fin dei conti a cosa serve se non a complicare le cose. Poi, qualcuno si è chiesto da cosa ha origine tale istituzione?

Pensiero Russeliano...
Una bella spruzzatina di verde per te.

Quando si forma un nucleo famigliare le tasse dovrebbero essere ripartite dai componenti. In fondo è il motivo principale e civile per decidere di formalizzare la convivenza tra le persone.

Serve per i poveri, i deboli e quelli che per esigenze di lavoro del partner rinunciano a lavorare. Alla fine vedete che il partner viene parificato a consorte per comodità e benefici anche importanti.

Alla fine le persone sceglierebbero di formalizzare la propria convivenza lo stesso. Forse servirebbe uno stato sociale più attento per non invertire le condizioni di debolezza dopo il divorzio.

Boh, il matrimonio dovrebbe essere vista solo come una cosa estremamente romantica. Non di più. Quando tradizione e burocrazia si uniscono possono fare cose orrende. Come farti tenere l'urna della mamma sul balcone sigillata con un seggio del comune per settimane perche non hai i soldi per pagare. Giù in Asia te la sotterri dietro casa e bom finita lì. Però riguardo il matimonio udite udite che storia :





Cioè uno risparmia una vita per pagare a la famiglia di lei e poi quando ti sposi vivete nella miseria...tranne la familia di lei ovvio

il matrimonio di romantico per me non ha una sega, il romanticismo è nei sentimenti e non nel contratto...
piuttosto che cercare la legalizzazione delle unioni di fatto, che sarebbe una sorta di implementazione di un vice-matrimonio, dice bene Rasp sull'abolizione di quanto già esiste, e se non proprio abolizione io direi semplificazione; quindi non aggiunta di nuove leggi e figure giuridiche ma riduzione di quella attuale

Dai nellolo....cosa c'e di più romantico di salire su un altare in una chiesa Gòtica! Ma nellolo lo sai che metà della mia famiglia argentina proviene na Ragusa? Non e che siamo parenti? hai una faccia vagamente familiare sul serio!

ahah io abito a Ragusa da 23 anni ma sono di Vittoria, i tuoi parenti sono proprio ragusani?

Lo erano! stiamo parlando del papà di mio nonno e giù di lì.

mandami un MP con il cognome e i dati che hai, vediamo se mi dicono qualcosa

Il matrimonio è solo un'istituzione, che tra l'altro penso possa avere un significato maggiore per i credenti e celebrato in chiesa.
A mio parere si potrebbe definire come il permesso per due persone di avere un rapporto.. sempre se torniamo indietro di qualche secolo. Anche perché, che io sappia, il matrimonio "nasce" dalle sacre scritture, uomo e donna indivisibili se ricevuta la benedizione del creatore...
Che qualcuno m'illumini, mi sono confusa le idee

Il matrimonio è solo un'istituzione, che tra l'altro penso possa avere un significato maggiore per i credenti e celebrato in chiesa.
A mio parere si potrebbe definire come il permesso per due persone di avere un rapporto.. sempre se torniamo indietro di qualche secolo. Anche perché, che io sappia, il matrimonio "nasce" dalle sacre scritture, uomo e donna indivisibili se ricevuta la benedizione del creatore...
Che qualcuno m'illumini, mi sono confusa le idee

Le cose sul matrimonio sono un po' più complesse. Fondamentalmente nasce come 'vendita' della figlia da parte di una famiglia al maschio di un'altra famiglia, che non può però rivenderla, che è però è privo, almeno in gran parte delle civiltà primitive, di una vera e propria sacralizzazione(non per niente era tranquillamente ammissibile il ripudio, e addirittura nella civiltà greca la donna poteva chiedere il divorzio). Certamente la verginità era nell'antichità un valore e doveva essere garantita quella della sposa, ma in definitiva il matrimonio serviva semplicemente per una questione giuridica, ovvero avere figli legittimi che potessero portare avanti il nome della famiglia del padre e si potesse essere sicuri che fossero figli di quel padre(ecco perché la verginità della donna era importante: garantiva che tutto ciò che sarebbe uscito da quel grembo era figlio di una certa persona), in base alla regola "un utero-un padre".

Ma di sicuro il matrimonio non era necessario, perlomeno per l'uomo, per avere rapporti sessuali: fermo restando il banale fatto che tutte le famiglie che non fossero sul lastrico, possedevano almeno uno schiavo/a, che doveva essere disponibile in qualsiasi senso nei confronti del padrone, non era per l'uomo(mentre la donna sposata, e anche no, doveva essere chiusa in casa) dell'antichità problematico o disdicevole andare a puttane, sebbene queste ultime chiaramente fossero al grado più basso della scala sociale. Oltre alle prostitute, c'erano anche le cosiddette cortigiane, ovvero delle escort ante litteram che, oltre al sesso, erano versate nelle arti, nella musica, nella letteratura(tutte cose che le donne rispettabili e sposate normalmente non apprendevano mai) e quindi offrivano servizi di altro genere, una sorta di compagnia intellettualmente stimolante.

Molto spesso furono(parlo al passato, ma le cose non sono poi tanto cambiate) figure come queste che venivano richieste e pagate fior di denaro e per cui si cambiavano addirittura le leggi(Pericle, per la sua escort, cambiò la legge di cittadinanza ateniese), e possiamo dire che fossero le donne più libere dell'antichità. Inutile dire che, in casi di prostituzione o di sesso fatto con schiave, non c'era alcun tipo di proibizione morale in fatto di anticoncezionali o anche di aborti.

La sacralità del matrimonio arriva col cristianesimo e col comandamento di Gesù "Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio." Questo ha ovvie conseguenze: l'uomo non può avere altre compagnie oltre a quella della propria moglie. Dato che il matrimonio è, sin dall'antichità, l'unico modo legittimo per fare figli, non è più possibile affermare che i figli non vengono concepiti volutamente(nell'antichità, un alto numero di prole era una benedizione). Ergo, metodi anticoncezionali non ne servono più(e ovviamente anche la prostituzione di qualsiasi genere va a finire nel dimenticatoio ed è, anche per l'uomo che ne approfitta, sinonimo di immoralità diversamente da prima).

Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Svizzera ha scritto:Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

Rasputin ha scritto:

Svizzera ha scritto:Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

danayda ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Svizzera ha scritto:Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

Rasputin ha scritto:

Svizzera ha scritto:Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

Rasp ma tu parli del matrimonio in chiesa. Il rito civile non contiene nessuna promessa del genere.

davide ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Svizzera ha scritto:Grazie millissime, wolf!
Questo mi conferma ancora una volta che, alla fin dei conti, al giorno d'oggi si può anche fare a meno del matrimonio.

Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

Rasp ma tu parli del matrimonio in chiesa. Il rito civile non contiene nessuna promessa del genere.

Rasputin ha scritto:
Ti dico la mia: il matrimonio è un'inutile ipocrisia. Come si può promettere a qualcuno di passare il resto della vita con lei/lui? Chi lo fa non sa quello che fa. È disonesto, ed è una disonestà istituzionalizzata. Si sta con qualcuno perché lo si vuole e finché lo si desidera, non perché si è sottoscritto un contratto. Cazzo.

davide ha scritto:
Rasp ma tu parli del matrimonio in chiesa. Il rito civile non contiene nessuna promessa del genere.

Se devo essere sincero, quando ho scritto non pensavo a "Quale" tipo di matrimonio ma all'istituzione in sè. Se è vero che il grassetto può riferirsi solo a determinati tipi di matrimonio religioso, nemmeno io penso che nessuna formula civile (In tutti i sensi ah ah) contenga alcunché del genere, a mio parere in realtà è così solo sulla carta. In realtà chi si sposa lo fa considerando implicitamente che, almeno se va tutto "Bene", lo rimarrà per tutta la vita. Perché? Quello che io contesto è l'istituzione del matrimonio in sè, che mi pare, almeno nella società occidentale, completamente inutile tanto più che nei paesi socialmente più evoluti le coppie di fatto hanno se non gli stessi diritti, diritti equivalenti. Allora riflettiamo: che cosa spinge la gente (Fatta ovvia eccezione per i matrimoni di convenienza et similia) a sposarsi? Da dove viene questo bisogno di vedere la propria unione "Ratificata" da una qualche autorità?

non sono mai stata sposata e ormai dubito fortemente che potesse ancora accadere ( ma non si sa mai ). ..in ogni caso posso comunque capire se una copia sente il bisogno di questo rito .. E' un gesto che ufficializza di fronte alla comunità un rapporto fra due persone e unisce le loro famiglie.
Non vedo niente di male in questa usanza.

mavalà ha scritto:non sono mai stata sposata e ormai dubito fortemente che potesse ancora accadere ( ma non si sa mai ). ..in ogni caso posso comunque capire se una copia sente il bisogno di questo rito .. E' un gesto che ufficializza di fronte alla comunità un rapporto fra due persone e unisce le loro famiglie.
Non vedo niente di male in questa usanza.

Io non ho detto che ci vedo qualcosa di male ma che lo trovo oggettivamente inutile, oltre a non capire, mi auto quoto,

Da dove viene questo bisogno di vedere la propria unione "Ratificata" da una qualche autorità?

senza contare che a me non pare di avere il diritto di "Unire" arbitrariamente la mia famiglia con un'altra.

una volta era il capotribù o il sciamano ad ufficializzare una relazione
E' de come un contratto vero che garantiva (nel passato) la sopravvivenza della stirpe dove una copia si assumeva dei doveri verso la famiglia e la società.
Ovviamente oggi come oggi sembra fuori luogo, ma è un rito pieno di significati simbolici che in qualche modo è entrato nel nostro dna. Chiamalo pure folclore

mavalà ha scritto:una volta era il capotribù o il sciamano ad ufficializzare una relazione
E' de come un contratto vero che garantiva (nel passato) la sopravvivenza della stirpe dove una copia si assumeva dei doveri verso la famiglia e la società.
Ovviamente oggi come oggi sembra fuori luogo, ma è un rito pieno di significati simbolici che in qualche modo è entrato nel nostro dna. Chiamalo pure folclore

Insomma non ha nessuna utilità pratica?

Rasputin ha scritto:

mavalà ha scritto:una volta era il capotribù o il sciamano ad ufficializzare una relazione
E' de come un contratto vero che garantiva (nel passato) la sopravvivenza della stirpe dove una copia si assumeva dei doveri verso la famiglia e la società.
Ovviamente oggi come oggi sembra fuori luogo, ma è un rito pieno di significati simbolici che in qualche modo è entrato nel nostro dna. Chiamalo pure folclore

Insomma non ha nessuna utilità pratica?

Per la nostra società non ha più nessuna rilevanza visto che abbiamo formule alternative tipo "copia di fatto".
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

mavalà ha scritto:
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

Parli come un cardinale ah ah

Rasputin ha scritto:

mavalà ha scritto:
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

Parli come un cardinale ah ah

I cardinale sono in cima della lista dei spensierati che si divertono dalla mattina alla sera senza responsabilità verso la società
Parlo come figlia di una famiglia di militari

Rasputin ha scritto:

mavalà ha scritto:
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

Parli come un cardinale ah ah

mavalà ha scritto:I cardinale sono in cima della lista dei spensierati che si divertono dalla mattina alla sera senza responsabilità verso la società

Però parlano così, a prescindere dal loro posto nella lista.

mavalà ha scritto:Parlo come figlia di una famiglia di militari

Achsoooo...adesso aggiungo un bel pezzettone al mio, di identikit

in effetti la retorica dei cardinali e quella dei militari non differiscono molto tra loro: Patria, lavoro, matrimonio, famiglia

il matrimonio serve per rendere la vita più facile ai figli...vedi Piero e Alberto Angela o Bossi

teto ha scritto:il matrimonio serve per rendere la vita più facile ai figli...vedi Piero e Alberto Angela o Bossi

Ehm, in che modo?

Rasputin ha scritto:

teto ha scritto:il matrimonio serve per rendere la vita più facile ai figli...vedi Piero e Alberto Angela o Bossi

Ehm, in che modo?

il figlio di Bossi è stato bocciato 3 volte alla maturità ed è consigliere regionale della Lombardia guadagnando 10.000 euro al mese, Alberto Angela è divulgatore scientifico insieme a Piero Angela, secondo te se Alberto e Renzo fossero stati figli di qualcun altro farebbero questi lavori?

Rasputin ha scritto:

Rasputin ha scritto:

mavalà ha scritto:
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

Parli come un cardinale ah ah

mavalà ha scritto:I cardinale sono in cima della lista dei spensierati che si divertono dalla mattina alla sera senza responsabilità verso la società

Però parlano così, a prescindere dal loro posto nella lista.

mavalà ha scritto:Parlo come figlia di una famiglia di militari

Achsoooo...adesso aggiungo un bel pezzettone al mio, di identikit

in effetti la retorica dei cardinali e quella dei militari non differiscono molto tra loro: Patria, lavoro, matrimonio, famiglia

Amore mio devi distinguere fra chiacchiere e fatti ..per un cardinale conta solo la pancia e il pene

spero che non volevi metter la mia famiglia allo stesso livello del clero

teto ha scritto:
il figlio di Bossi è stato bocciato 3 volte alla maturità ed è consigliere regionale della Lombardia guadagnando 10.000 euro al mese, Alberto Angela è divulgatore scientifico insieme a Piero Angela, secondo te se Alberto e Renzo fossero stati figli di qualcun altro farebbero questi lavori?

E ti sembra una bella roba? Si chiama nepotismo...

mavalà ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Rasputin ha scritto:

mavalà ha scritto:
In un mondo che pensa solo al massimo divertimento in minimo di tempo ne ce più spazio per pensieri profondi tipo il destino della stirpe o altro..

Parli come un cardinale ah ah

mavalà ha scritto:I cardinale sono in cima della lista dei spensierati che si divertono dalla mattina alla sera senza responsabilità verso la società

Però parlano così, a prescindere dal loro posto nella lista.

mavalà ha scritto:Parlo come figlia di una famiglia di militari

Achsoooo...adesso aggiungo un bel pezzettone al mio, di identikit

in effetti la retorica dei cardinali e quella dei militari non differiscono molto tra loro: Patria, lavoro, matrimonio, famiglia

Amore mio devi distinguere fra chiacchiere e fatti ..per un cardinale conta solo la pancia e il pene

spero che non volevi metter la mia famiglia allo stesso livello del clero

Tesoro non conosco la tua famiglia ma in linea di massima ribadisco il concetto: la retorica dei cardinali e quella dei militari non differiscono molto tra loro: Patria, lavoro, matrimonio, famiglia.

infatti Rasp, questo nepotismo che secondo me in molti casi è ingiusto esiste a causa della famiglia. Come nelle tribù i figli dei capo tribù diventavano a loro volta capo tribù così oggi i figli prendono il posto dei genitori.

vabe' Rasp..penso che questo battibecco non interessa nessuno..ti lascio nella Tua convinzione

teto ha scritto:infatti Rasp, questo nepotismo che secondo me in molti casi è ingiusto esiste a causa della famiglia. Come nelle tribù i figli dei capo tribù diventavano a loro volta capo tribù così oggi i figli prendono il posto dei genitori.

Bah allora mi pare una ragione di più per deistituzionalizzarla...forse pian piano ci si arriverà.

mavalà ha scritto:vabe' Rasp..penso che questo battibecco non interessa nessuno..ti lascio nella Tua convinzione

Il problema è che la mia convinzione nasce dall'osservazione. Non è certo un mistero che, oltre ad avere parecchia della retorica in comune, nel corso della storia spesso e volentieri i rappresentanti delle alte sfere di chiese ed eserciti si sono dati la mano.