alle donne piace il “bel tenebroso”

vale lo stesso se invito un amico, però in questo caso se alla fine della cena si fa alla romana nessuno ha da ridire... ripeto che non condivido OGNI TIPO di diversità di comportamento su base sessuale, quando si professano idee di parità ed emancipazione non si può essere poi incoerenti davanti al conto da pagare

mavalà ha scritto:
Il fatto che possiamo votare non è l'inizio della fine per la specie femminile. Noi non siamo cambiate...è solo la legge per la tutela delle donne che è migliorata
Siamo sempre li a dover svolgere il doppio ruolo da madre/moglie e lavoratrice.
E già questo merita maggior rispetto e cordialità.

Perché? A me pare che siamo alle solite: uguali ma solo quando conviene. Ti ricordo che anche per le donne è possibile scegliere tra il ruolo di madre e lavoratrice. Nessuno le obbliga a svolgere ambi.

mavalà ha scritto:Gesti anche puramente simboliche sono ogni volta un piccolo regalo e una forma di riconoscimento ...
Ti sembra cosi grave?

No nella misura in cui sono reciproci.

mavalà ha scritto:hahah mi viene in mente che in Germania l'uguaglianza arrivava (pochi anni fa) a tal punto che ogni uno pagava il proprio conto nel ristorante ... che cena romantica

Io la trovo una cosa molto civile, segnala l'indipendenza e la dignità di ambi, e non toglie nulla al romanticismo della cena. Ah, a proposito, per quanto vedo la civilissima usanza qui è ancora in vigore. Quoto Nello per il resto.

nellolo ha scritto:in virtù di quale principio deve essere l'uomo a pagare il conto?

ma vedi, non è una regola scritta, è semplicemente un codice di comportamento che nella nostra società è stato sempre riconosciuto come una gentilezza. per dire una scemenza, io sto insieme al mio ragazzo da sette anni eppure ogni volta che può mi apre lo sportello quando entriamo in macchina... sono piccole accortezze assolutamente non obbligatorie che però a una ragazza fanno sempre piacere.
ma poi il discorso del pagare il conto è anche bilaterale, io quando posso cerco di offrire se magari si fa un aperitivo (di più non posso perchè sono povera ), a uomini o donne indipendentemente, perchè è una questione di gentilezza.
quello che sto cercando di dire è che ci sono cose che non si devono fare necessariamente e non condanno chi sceglie di non farle, ma allo stesso tempo non mi pare proprio il caso di denigrare chi le fa, perchè sono pur sempre dei piccoli gesti sempre graditi.

Muriel ha scritto:

nellolo ha scritto:in virtù di quale principio deve essere l'uomo a pagare il conto?

ma vedi, non è una regola scritta, è semplicemente un codice di comportamento che nella nostra società è stato sempre riconosciuto come una gentilezza. per dire una scemenza, io sto insieme al mio ragazzo da sette anni eppure ogni volta che può mi apre lo sportello quando entriamo in macchina... sono piccole accortezze assolutamente non obbligatorie che però a una ragazza fanno sempre piacere.
ma poi il discorso del pagare il conto è anche bilaterale, io quando posso cerco di offrire se magari si fa un aperitivo (di più non posso perchè sono povera ), a uomini o donne indipendentemente, perchè è una questione di gentilezza.
quello che sto cercando di dire è che ci sono cose che non si devono fare necessariamente e non condanno chi sceglie di non farle, ma allo stesso tempo non mi pare proprio il caso di denigrare chi le fa, perchè sono pur sempre dei piccoli gesti sempre graditi.

quoto tutto!!

Rasputin ha scritto:
il ruolo di madre e lavoratrice. Nessuno le obbliga a svolgere ambi.

In che senso? Guarda per mantenere una famiglia le donne lavorano, specie quando il uomo scappa per farsi cavoli suoi...

Io la trovo una cosa molto civile, segnala l'indipendenza e la dignità di ambi, e non toglie nulla al romanticismo della cena. Ah, a proposito, per quanto vedo la civilissima usanza qui è ancora in vigore. Quoto Nello per il resto.

Scusami, normalmente quando un uomo invita una donna a una cena romantica sceglie un posticino carino muovendosi sempre nel limite del suo budget...e come fa conoscere quello della donna, se questa poi deve pagare la sua parte? Cosa rimane del romanticismo se devo prima parlare di soldi?
Per me vale una regola semplice..chi invita deve pagare. Può anche essere che sia proprio la donna a invitare un uomo. allora tocca a lei. Cosa ce di strano in questo?
Poi non è che si fanno cene romantiche ogni sera..

..sempre nella civilissima Germania si ordinano anche i quartini di vino separati per non mischiare i conti..DURANTE LA CENA ROMANTICA
Rasp. le donne sono ormai indipendenti e non hanno più bisogno di dimostrarlo in ogni occasione.

mavalà ha scritto:... Rasp. le donne sono ormai indipendenti e non hanno più bisogno di dimostrarlo in ogni occasione.

leggendo quello che le donne stanno scrivendo in questo thread, non si direbbe proprio

mavalà ha scritto:..sempre nella civilissima Germania si ordinano anche i quartini di vino separati per non mischiare i conti..DURANTE LA CENA ROMANTICA

ma che tristezza incredibile! della serie "braccine corte"... questa non è civiltà, è mancanza di eleganza e di savoir faire

comunque anche io quoto tutto quello che hai detto. di solito chi invita , indipendentemente dal fatto che sia uomo o donna, dovrebbe prendersi la briga di offrire anche il conto... se non altro per educazione, visto che quando io invito qualcuno a casa mia non gli faccio certo pagare quello che ha mangiato e bevuto.
poi naturalmente se l'invitato decide di pagare la sua parte va benissimo (se poi è una cena informale tra amici ovviamente non si è tenuti a questi convenevoli), però come dici tu è buona norma che ci si prenda l'impegno di onorare e rispettare l'invito una volta che lo si è esteso a qualcuno... sennò che invito è?

nellolo ha scritto:

mavalà ha scritto:... Rasp. le donne sono ormai
indipendenti e non hanno più bisogno di dimostrarlo in ogni occasione.

leggendo quello che le donne stanno scrivendo in questo thread, non si direbbe proprio

eh no caro, secondo me mavalà ha ragione da vendere quando dice che non c'è bisogno di dover dimostrare per forza di essere "indipendenti". chi è che andando al ristorante non avrebbe i soldi per pagarsi anche, esagero, un 30-40 euro di cena? non è una questione di indipendenza, ma di gentilezza ed educazione

Muriel non mi riferivo all'indipendenza economica...

e comunque stavo riflettendo come diversi post fa sia stato tirato fuori il tema del rispetto, e subito dopo la faccenda del cappotto dell'amica di Rasp o del conto da pagare.
ma che tristezza... ma secondo voi è quello il rispetto?

Io sono d'accordo con la linea prettamente maschile che emerge in queste ultime pagine...
Non nel senso che non mi piace l'uomo "galante" (semplicemente gentile), o che la cavalleria è qualcosa di falso e demoniaco. Solo che ci deve essere da entrambe le parti... non si tratta di essere trattate come bamboline.
A me sembra più che naturale che in una coppia ci siano questi gesti premurosi.
Il mio potrà pure pagare al ristorante (lo pretende, a me non me ne incucca nulla), però non mancano le occasioni - molto più frequenti - in cui sono io a preparare a mie spese, anche per lui solo quando deve pranzare fuori e non voglio che mangi porcherie.

A me pare ovvio che una donna che pretende la galanteria di un uomo pur essendo un'acida bisbetica, forse chiede un po' più di quello che dà e il rapporto non è equo.
Ma questi son casi particolari.
Le donne non peccano certo di villania, solo che per noi non c'è un equivalente di "cavalleria" e si pensa che la nostra dolcezza sia intrinseca nel genere femminile...

nellolo ha scritto:vale lo stesso se invito un amico, però in questo caso se alla fine della cena si fa alla romana nessuno ha da ridire...

Aggiungo..... a volte l'amico ti dice pago io,esistono casi attribuibili a signorine ?

ma infatti nemmeno io, nello.
non ho bisogno che un uomo si senta in dovere di pagarmi la cena, e anzi, di solito tendo a rifiutare, ma perchè mi basta semplicemente il pensiero... mi appaga l'idea che abbia avuto intenzione di pagare anche il mio conto, anche se poi magari rifiuto gentilmente.
non è una questione prettamente femminile, è questione di sentirsi trattati bene e tenuti in considerazione dall'altra persona attraverso un piccolo gesto, che può essere semplicemente il dire "guarda, mi ha fatto così piacere la tua presenza e il tempo speso con te che vale decisamente i soldi di tutto il conto"... non so se mi sono spiegata

nellolo ha scritto:e comunque stavo riflettendo come diversi post fa sia stato tirato fuori il tema del rispetto, e subito dopo la faccenda del cappotto dell'amica di Rasp o del conto da pagare.
ma che tristezza... ma secondo voi è quello il rispetto?

.
penso che anche il nano di arcore e capace di tale gesti, ma non per quello rispetta le donne.
Sto parlando di rispetto nel senso sincero e non di trucchetti di un flaccido playboy.

Niques ha scritto:
Le donne non peccano certo di villania, solo che per noi non c'è un equivalente di "cavalleria" e si pensa che la nostra dolcezza sia intrinseca nel genere femminile...

invece ce,.. lasciare spazio alla loro cavallaria senza interromperli continuamenti con gesti eclatanti da femministi che devono a tutti costi dimostrare che sono autosufficienti

chef75sp ha scritto:

nellolo ha scritto:vale lo stesso se invito un amico, però in questo caso se alla fine della cena si fa alla romana nessuno ha da ridire...

Aggiungo..... a volte l'amico ti dice pago io,esistono casi attribuibili a signorine ?

proprio ieri, un'amica che non vedevo da un po' mi ha invitata a prendere un caffè, e ho pagato io perchè ho avuto molto piacere di rivederla, anche se inizialmente era lei che si era offerta di pagare perchè già avevo offerto tutte le altre volte.
la scorsa settimana anche un altro mio caro amico che non vedevo da tempo, dovendo passare nella mia città, mi ha invitato a fare un aperitivo e passare un po' di
tempo insieme per fare due chiacchiere. io alla fine mi sono offerta di pagare tutto proprio per il discorso che ho fatto sopra, anche se poi lui si è sentito un po'in
imbarazzo e alla fine mi ha costretto a fare alla romana. ecco, secondo me siete anche un po' voi che da questo punto di vista non riuscite a schiodarvi... se vi offre qualcosa una donna vi sentite evirati

nellolo ha scritto:e comunque stavo riflettendo come diversi post fa sia
stato tirato fuori il tema del rispetto, e subito dopo la faccenda del
cappotto dell'amica di Rasp o del conto da pagare.
ma che tristezza... ma secondo voi è quello il rispetto?

sapevo che qualcuno prima o poi avrebbe tirato fuori questo discorso... l'aspettavo al varco.
il rispetto si dimostra in molti modi, e va da sè che se uno paga il ristorante alla fidanzata e poi la cornifica con la prima che passa non è un uomo che ha rispetto.
qui però si sta parlando di gentilezza e di accortezze nei confronti dell'altro, che è ben altra cosa.

non sempre poi incide uguaglianza con rispetto..

[di Ignacio Ramonet (Le Monde Diplomatique) 03.08.04] Succede in Europa. Le violenze contro le donne, commesse da "partner intimi di sesso maschile", hanno dimensioni allucinanti. Tra le cause di morte delle donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni, le brutalità commesse tra le mura domestiche sono in testa alle statistiche, prima degli incidenti stradali e del cancro...


Succede in Europa. Le violenze contro le donne, commesse da "partner intimi di sesso maschile", hanno dimensioni allucinanti. Tra le cause di morte delle donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni, le brutalità commesse tra le mura domestiche sono in testa alle statistiche, prima degli incidenti stradali e del cancro...

A seconda dei paesi, la percentuale delle donne vittime di sevizie varia dal 25 al 50% circa. In Portogallo ad esempio, le donne che dichiarano di aver subìto violenze da parte del marito, amante o convivente sono il 52,8%. In Germania, ogni anno si denunciano quasi trecento casi di donne assassinate dai loro conviventi: tre vittime ogni quattro giorni.

Nel Regno unito il conto è di una ogni tre giorni; in Spagna una ogni quattro giorni, cioè quasi cento all’anno. In Francia, ogni mese sei donne - una ogni cinque giorni - muoiono per le violenze di un uomo tra le mura domestiche: un terzo accoltellate, un altro terzo uccise con armi da fuoco e le altre strangolate (20%) o pestate a morte (10%) (1). Complessivamente, nei quindici stati dell’Unione europea (prima dell’allargamento a 25) ogni anno quasi 600 donne (poco meno di 2 al giorno) hanno perso la vita in seguito ad atti di brutalità sessista in famiglia (2).

Il profilo degli aggressori spesso non corrisponde alle idee più diffuse sull’argomento. Per deformazione ideologica, molti attribuiscono le tendenze omicide a individui di scarsa istruzione, provenienti dai ceti più disagiati. Le cose però stanno diversamente. Lo dimostra, ad esempio, il dramma dell’attrice Marie Trintignant, uccisa il 6 agosto 2003 dal suo compagno, un celebre artista. A quanto si afferma in un rapporto del Consiglio d’Europa, "si direbbe persino che l’incidenza della violenza domestica aumenti in proporzione diretta al reddito e al livello d’istruzione". E si sottolinea che in Olanda "quasi metà degli autori di atti di violenza contro le donne hanno un titolo di studio di livello universitario" (3).

In Francia, secondo le statistiche, gli aggressori sono in maggioranza uomini che detengono un certo potere grazie alla loro funzione professionale. Tra questi si nota una proporzione molto elevata di dirigenti (67%), di professionisti in ambito sanitario (25%) e di ufficiali della polizia o dell’esercito (4).

Altro luogo comune: si pensa che nei paesi "maschilisti" del Sud dell’Europa le violenze sessiste siano più frequenti rispetto agli stati del Nord. Anche qui c’è da fare qualche distinzione. Di fatto, sembra che tra i paesi europei la Romania sia quello in cui la violenza domestica contro le donne è più grave, con 12,62 casi di omicidi di questo tipo all’anno per ogni milione di cittadine di sesso femminile.

Ma paradossalmente, in questa sinistra graduatoria, subito dopo la Romania figurano paesi in cui i diritti delle donne sono più ampiamente riconosciuti, come la Finlandia, dove ogni anno 8,65 donne per ogni milione di cittadine finlandesi sono assassinate nel chiuso delle mura domestiche. Nell’ordine seguono la Norvegia (6,58), il Lussemburgo (5,56), la Danimarca (5,42) e la Svezia (4,59). L’Italia, la Spagna, il Portogallo e l’Irlanda sono invece agli ultimi posti.

In ogni caso, tra tutti i flagelli mondiali questo tipo di violenze è il più equamente ripartito: lo si trova in tutti i paesi, in tutti i continenti e presso tutti i gruppi sociali, economici, religiosi e culturali. Certo, può anche accadere che a loro volta le donne siano violente nei confronti degli uomini. Non c’era bisogno delle immagini delle torture inflitte dalle soldatesse ai detenuti del carcere di Abu Ghraib, in Iraq, per sapere che esistono purtroppo anche donne torturatrici (5). E si potrebbe aggiungere che neppure i rapporti omosessuali sono esenti da violenze. Ma nella stragrande maggioranza dei casi, sono le donne ad essere vittime dei maschi.

Questa violenza - sulla quale da tempo le organizzazioni femministe cercano di attirare l’attenzione dei governanti (6) - ha raggiunto su scala planetaria un tale grado di gravità che deve oramai essere considerata come una delle maggiori violazioni dei diritti della persona umana; e rappresenta inoltre un importante problema di salute pubblica. Anche perché alle aggressioni fisiche, che certo sono le più sanguinose, si devono aggiungere quelle psicologiche: minacce, intimidazioni e brutalità sessuali; e sono molti i casi in cui questi diversi tipi di aggressioni si sommano. Il fatto che per lo più le vittime subiscano queste violenze in casa propria ha sempre costituito per le autorità un facile pretesto per lavarsene le mani, qualificandole come "problemi inerenti alla sfera privata". Ma un atteggiamento del genere equivale al rifiuto collettivo di soccorrere persone in pericolo. È una scandalosa ipocrisia. Ormai sappiamo tutti che il privato è politico, e che questo tipo di violenza è il riflesso di una storica disuguaglianza dei rapporti di potere tra uomini e donne, dovuti in particolare al patriarcato: un sistema fondato sull’idea di un’"inferiorità naturale" della donna e di una "supremazia biologica" dell’uomo. È da questo sistema che nasce la violenza. E per superarlo occorrono leggi appropriate. Alcuni obiettano che ci vorrà tempo. Allora, perché non incominciare subito, istituendo, come chiedono molte organizzazioni femministe, un tribunale internazionale permanente per le violenze inflitte alle donne?


(1) Rapporto Henrion, ministero della salute, Parigi, febbraio 2001.
Si legga anche Elisabeth Kulakowska, "Violenze sessiste fra le pareti domestiche", Le Monde diplomatique/il manifesto, luglio 2002
(2) Si leggano i rapporti: "Mettre fin à la violence contre les femmes, un combat pour aujourd’hui", Amnesty International, Londra 2004; Les Violences contre les femmes en France. Une enquête nationale, La Documentation française, Parigi, giugno 2002; e Le rapport mondial sur la violence et la santé, in particolare il capitolo 4, "La violence exercée par des partenaires intimes". Organizzazione mondiale della sanità, Ginevra, 2002
(3) Olga Keltosova, Rapport à l’Assemblée parlementaire sur les violences domestiques, Consiglio d’Europa, Strasburgo, settembre 2002.
(4) Rapport Henrion, op. cit.
(5) Si legga Gisèle Halimi, "Tortionnaire, nom féminin", Libération, Parigi, 18 giugno 2004
(6) Si veda, ad esempio, il testo "La violences envers les femmes: là où l’autre monde doit agir", presentato dalla Marcia mondiale delle donne al Forum sociale mondiale di Porto Alegre nel gennaio 2002. Testo integrale sul sito: www.marchemondiale.org

chef75sp ha scritto:Aggiungo..... a volte l'amico ti dice pago io,esistono casi attribuibili a signorine ?

Hai voglia! In ambito amicale è la prassi. E Muriella ha straragione.
Siete voi che avete qualche problema, non fate altro che rifiutare... E guai se insistiamo...

mavalà ha scritto:
invece ce,.. lasciare spazio alla loro cavallaria senza interromperli continuamenti con gesti eclatanti da femministi che devono a tutti costi dimostrare che sono autosufficienti

Volevo proprio dire che il modo migliore di rispettare l'uguaglianza fra i sesso (nella coppia come nelle amicizie) è quello di ricambiare, piuttosto che privarsi della gentilezza altrui e avvertirla come una minaccia alla propria indipendenza.

Niques ha scritto:

mavalà ha scritto:
invece ce,.. lasciare spazio alla loro cavallaria senza interromperli continuamenti con gesti eclatanti da femministi che devono a tutti costi dimostrare che sono autosufficienti

Volevo proprio dire che il modo migliore di rispettare l'uguaglianza fra i sesso (nella coppia come nelle amicizie) è quello di ricambiare, piuttosto che privarsi della gentilezza altrui e avvertirla come una minaccia alla propria indipendenza.

proprio così, anche perchè un rifiuto troppo categorico è un gesto poco educato... solitamente chi si offre di pagare per entrambi ha piacere a farlo

mavalà ha scritto:
In che senso? Guarda per mantenere una famiglia le donne lavorano, specie quando il uomo scappa per farsi cavoli suoi...

Non svicoliamo. Nel senso che nessuno è obbligato a farsela, una famiglia. Né le donne, né gli uomini.

mavalà ha scritto:
Scusami, normalmente quando un uomo invita una donna a una cena romantica sceglie un posticino carino muovendosi sempre nel limite del suo budget...e come fa conoscere quello della donna, se questa poi deve pagare la sua parte? Cosa rimane del romanticismo se devo prima parlare di soldi?

Ahiahiahi quante pastoie che vedo...e chi dice che è l'uomo a dover scegliere, anziche semplicemente mettersi d'accordo su un posto che vada bene a tutti e due? Non ci vedo nulla di "Antiromantico", anche se questo comporta tenere in considerazione le tasche di ambi.

mavalà ha scritto:Per me vale una regola semplice..chi invita deve pagare.

Esatto.

mavalà ha scritto:Può anche essere che sia proprio la donna a invitare un uomo. allora tocca a lei. Cosa ce di strano in questo?

Nulla.

mavalà ha scritto:Poi non è che si fanno cene romantiche ogni sera..

Che c'entra?

mavalà ha scritto:..sempre nella civilissima Germania si ordinano anche i quartini di vino separati per non mischiare i conti..DURANTE LA CENA ROMANTICA

Mi sa che è un po' che non ci vieni...

mavalà ha scritto:Rasp. le donne sono ormai indipendenti e non hanno più bisogno di dimostrarlo in ogni occasione.

A giudicare dal tono degli interventi di voi donzelle, avrei dei dubbi. Aprirvi da sole lo sportello no eh?

Muriel ha scritto:non è una questione di indipendenza, ma di gentilezza ed educazione

Ambe le cose sono valide anche in caso di cenette non romantiche, e non escludono che si vada a mangiare, a meno che uno non inviti espressamente gli altri, ciascuno pagando la propria parte o ancora meglio pagando semplicemente alla romana (Con me non lo vuole mai fare nessuno però, boh )

Rasputin ha scritto:A giudicare dal tono degli interventi di voi donzelle, avrei dei dubbi. Aprirvi da sole lo sportello no eh?

a giudicare da questa frase, avrei dei dubbi sul fatto che tu possa aver letto (o meglio, capito) nulla di quello che ho scritto io fin'ora.

Ambe le cose sono valide anche in caso di cenette non romantiche, e non
escludono che si vada a mangiare, a meno che uno non inviti
espressamente gli altri, ciascuno pagando la propria parte o ancora
meglio pagando semplicemente alla romana (Con me non lo vuole mai fare
nessuno però, boh )

vedi sopra. non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

Ah dimenticavo, quoto Niques su tutta la linea

e lascio questo thread permeato di femminismo a basso pH ben mimetizzato

Muriel, il fatto è che a Rasp interessa solo tromb il dopo cena, mica sta appresso alla romanticherie da coppietta in amore, eh...

Quello che può essere un gesto affettuoso del tuo ingegnere ad honorem, mi sa che lui lo vede come un vezzo superfluo. O sbaglio?

Niques ha scritto:Muriel, il fatto è che a Rasp interessa solo tromb il dopo cena, mica sta appresso alla romanticherie da coppietta in amore, eh...

Quello che può essere un gesto affettuoso del tuo ingegnere ad honorem, mi sa che lui lo vede come un vezzo superfluo. O sbaglio?

penso sia proprio così. però dico solo una cosa: se uno non è capace di piccoli gesti gentili nei confronti di una donna o di un amico perchè crede che si debba trattare
tutti a pane e salame, sono affari suoi ed è liberissimo di trattare
gli altri come gli pare. ma poi che non si picchi se uno gli fa notare che
non gli costerebbe un grande sforzo avere un minimo di garbo e di educazione in più.

Muriel ha scritto:.. secondo me siete anche un po' voi che ....

Voi ..


Dai skerzavo prima...tra l'altro io sono uno che paga sempre alle donne,e sinceramente cerco di essere anche il piu gentile possibile...certo che se una persona mi manca di rispetto la mando a cagare a prescindere che sia maschio o femmina.
Piu di una volta la mia ex ha pagato il conto

Rasputin ha scritto:

A giudicare dal tono degli interventi di voi donzelle, avrei dei dubbi. Aprirvi da sole lo sportello no eh?

beh sempre .. quando guida da sola

mavalà ha scritto:

nellolo ha scritto:in virtù di quale principio deve essere l'uomo a pagare il conto?

se inviti una donna a una cena romantica..(e non una serata fra amici) trovo più che normale che paga chi invita. ..quasi sempre lo sono i uomini.
E' il stesso principio che ti spinge di dire "buon appetito" .. semplice educazione

Io su questo sono veramente un gentiluomo!! Quando esco con una donna pago sempre io, a cena e....anche dopo !!

Muriel ha scritto:

Niques ha scritto:Muriel, il fatto è che a Rasp interessa solo tromb il dopo cena, mica sta appresso alla romanticherie da coppietta in amore, eh...

Quello che può essere un gesto affettuoso del tuo ingegnere ad honorem, mi sa che lui lo vede come un vezzo superfluo. O sbaglio?

penso sia proprio così. però dico solo una cosa: se uno non è capace di piccoli gesti gentili nei confronti di una donna o di un amico perchè crede che si debba trattare
tutti a pane e salame, sono affari suoi ed è liberissimo di trattare
gli altri come gli pare. ma poi che non si picchi se uno gli fa notare che
non gli costerebbe un grande sforzo avere un minimo di garbo e di educazione in più.

ormai è diventata una sana abitudine eccoti

Come Chef, tu paghi?
Fossi in te sgraffignerei tutti gli ingredienti a lavoro e poi preparerei una cenetta romantica

Niques ha scritto:Muriel, il fatto è che a Rasp interessa solo tromb il dopo cena, mica sta appresso alla romanticherie da coppietta in amore, eh...

Quello che può essere un gesto affettuoso del tuo ingegnere ad honorem, mi sa che lui lo vede come un vezzo superfluo. O sbaglio?

ma perché andare fino al ristorante cribbio..che mangia a casa se ha fame porca miseria. Poi cosa sto vestirsi bene?...tanto dopo devi spogliarti... anzi non farti nemmeno la doccia ..lo poi fare dopo l'atto della copulazione cosi RISPARMI anche SOLDI e tempo

Niques ha scritto:Come Chef, tu paghi?
Fossi in te sgraffignerei tutti gli ingredienti a lavoro e poi preparerei una cenetta romantica

Guarda,....qui dove sono adesso ti assicuro che se sparisce un astice o una bistecca o una bottiglia di vino se ne accorgono,non sono per i furti di cibo nei posti dove lavoro anche se molti ne approfittano,ho lavorato in ristoranti con la telecamera puntata sul magazzino perche i dipendenti si portavano via di tutto,.....magari qualche lattina di coca ogni tanto

Paolo ha scritto:

mavalà ha scritto:

nellolo ha scritto:in virtù di quale principio deve essere l'uomo a pagare il conto?

se inviti una donna a una cena romantica..(e non una serata fra amici) trovo più che normale che paga chi invita. ..quasi sempre lo sono i uomini.
E' il stesso principio che ti spinge di dire "buon appetito" .. semplice educazione

Io su questo sono veramente un gentiluomo!! Quando esco con una donna pago sempre io, a cena e....anche dopo !!

ma Tu con la Tua gentilezza poi offrire quello che voi..anche un mezzo tost in un autogrill

ps. anche doppo

chef75sp ha scritto:

Niques ha scritto:Come Chef, tu paghi?
Fossi in te sgraffignerei tutti gli ingredienti a lavoro e poi preparerei una cenetta romantica

Guarda,....qui dove sono adesso ti assicuro che se sparisce un astice o una bistecca o una bottiglia di vino se ne accorgono,non sono per i furti di cibo nei posti dove lavoro anche se molti ne approfittano,ho lavorato in ristoranti con la telecamera puntata sul magazzino perche i dipendenti si portavano via di tutto,.....magari qualche lattina di coca ogni tanto

Uè, esagerati!
Un mio ex faceva il cuoco e non portava via nulla, ma ci faceva i meglio spuntini!
Anche mio zio ha un rist.piz in società, ma è molto easy, ogni volta che vado a trovarlo mangio a scrocco (e a volontà!). Non fosse altro per i sessanta euri di biglietto del treno

Muriel, magari Rasp trattasse me pane e salme. C'ho una faaaammeeeee

chef75sp ha scritto:.magari qualche lattina di coca ogni tanto

...ma come lo nascondete nelle lattine? Ma che razza di posto è


poi guarda non so se Tu lo sai..in certe città esistono luoghi dove accumulano cibo di ogni genere..tu prendi quello che voi, metti nei appositi cestini , poi porti tutto a una gentilissima Signorina (spesso anche carina) che ti aiuta a controllare le scadenze di tutti prodotti...guarda sono cosi gentili che controllano anche la scadenza della Tua carta di credito..

Non so se possiamo classificare questi tipi di rapporti, attenti che è tutto relativo:

• Tenere il cappotto o la sedia ferma per galateo... business;
  
• Casual, birreria, agguanta il posto libero... cameratismo;
  
• Regalino, informale formalità e distrazione... curiosità;
  
• etc...
  

Then... i feromoni quando sono arrivati non c'è descrizione ah ah - ognuno ha la sua! Tutto relativo è!

SergioAD ha scritto:Non so se possiamo classificare questi tipi di rapporti, attenti che è tutto relativo:

• Tenere il cappotto o la sedia ferma per galateo... business;
  
• Casual, birreria, agguanta il posto libero... cameratismo;
  
• Regalino, informale formalità e distrazione... curiosità;
  
• etc...
  

Then... i feromoni quando sono arrivati non c'è descrizione ah ah - ognuno ha la sua! Tutto relativo è!

Business???? in che senso?

Ah ah - no non in quel senso ma ora che ci penso potrebbe essere.

Invece si tratta quasi di cene di lavoro o che nascono formali...

SergioAD ha scritto:Ah ah - no non in quel senso ma ora che ci penso potrebbe essere.

Invece si tratta quasi di cene di lavoro o che nascono formali...

formale tipo primo appuntamento ...
un manuale di BonTon

Come comportarsi la prima volta che c’invita a cena

Galateo a tavola

Il classico primo appuntamento; lo vediamo a cinema e lo leggiamo nei libri: la prima cena romantica. Qui suggeriamo alcuni consigli affinché il tuo primo invito a cena non si converta in una scena comica d’una serie televisiva.

Prima di tutto bisogna osservare, quando usciamo a cenare con una ragazza, il nostro abbigliamento, come ci vestiamo, che indossare. Se non sei troppo esigente nel vestire, questo é, certamente, il momento di farlo.
Possiamo chiedere consiglio ad un’amico o amica che possa orientarci al momento di vestirci. Non dimenticare che la prima impressione é quella che conta.



In quanto siamo pronti, ben vestiti e profumati, dobbiamo scegliere dove portarla a cenare. E’ preferibile un ristorante con luce tenue ed un ambiente accogliente. Questo ci dará l’opportunitá ed il clima adatto per portare a buon fine la nostra conquista. Molto importante, se é possibile, non permettere mai che lei possa pagare il conto. Non importa quello che si dice, le donne innamorate preferiscono, sempre, gesti cavallereschi.

Stiamo nel ristorante con lei. Come comportarci?

Giá seduti al tavolo, come primo passo, potresti ordinare un buon vino. L’alcol, bevendo moderatamente, ti rende piú disinvolto, sia a te che a lei. Inoltre gli dará un tocco sofisticato alla cena. Puoi domandarle se vuole scegliere alcun tipo di vino particolare, certamente ti dirá di no, pertanto dovrai sceglierlo tu. Questo ti permetterá, inoltre, intavolare una conversazione con commenti, tale come la qualitá del vino scelto da te, dalla cantina cui proviene, ecc. Qualsiasi cosa che tu sappia del vino come tema di conversazione é preferibile al silenzio, a meno che giá stavate chiacchierando di qualcosa particolare.


Galateo a tavola cena

Con le coppe servite, del buon vino,ed i piatti ordinati, possiamo cominciare a seducere, dicendole ch’é bellissima, che i suoi lunghi capelli sono la cornice perfetta per il suo dolce viso, che le sue mani sono belle, la collana, gli orecchini cioé qualsiasi cosa inerente a lei. Peró, comportati naturalmente, senza enfasi, altrimenti non sembrerá sincero. Le ragazze sono insaziabile quando si tratta di complimenti. Devi mantenere una ciarla tranquillo e rilassato mentre il tuo sguardo si fissa nei suoi occhi. Questo ti fará sentire fiducia in te stesso mentre avanza la cena. I temi favoriti in questi incontri sono: viaggi, infanzia, progetti. Non dimenticarti, se in qualche momento dellla cena ti senti in difficoltá prova con quet’altri temi che ti suggeriamo.

Come agire mentre mangiamo? bisogna ricorrere alle norme del galateo

Non si deve rispondere all’impulso animale della fame. Mangiare é solo una scusa in questo invito a cenare, l’importante é la ragazza. Il galateo dice che si deve terminare un tema od una frase prima di portare il boccato alla bocca. Se la ragazza ha la bocca piena dobbiamo evitare di farle una domanda. Segui le norme del galateo, cioé di buona educazione, naturalmente, con le spalle erette, la voce bassa il gesto delicato di pulire le labbra con la salvietta. Devi lasciare l’impressione che sei solito frequentare, a cenare, in ristoranti eleganti.

Il vino lentamente sará efficace. Invitala a bere un pó, ma senza dare l’impressione che vuoi approfittare dell’effetto del vino che la fará piu disinvolta e disarmata in quanto tu avanzi con la seduzione. Il vino particolarmente, oltre ad essere un perfetto accompagnamento durante i pasti, predispone le buone relazioni. Pensa che molti impresari suggellano i loro migliori negozi cenando con ottimo vino.
Naturalmente sempre con moderazione.



Terminata la cena e mentre sorbite un caffé é giunto il momento in cui la bilancia s’inclina a tuo favore. Ora sí, puoi con scioltezza, parlare direttamente alla ragazza di quello che senti per lei, non esagerare, sebbene anche lei si sente permeabile ai tuoi sentimenti, potrebbe percepire l’esagerazione scambiandola per bugia. Questo la metterebbe alla difensiva e tu non te lo puoi permettere. Hai invertito tempo e speranze affinché arrivasse questo momento e non devi rovinarlo con frasi esagerate o fuori posto.

Se la circostaza lo permette, cioé se tra voi due si é stabilita una corrente di tenerezza, puoi accarizziarle una mano fissando il tuo sguardo dolce nei suoi occhi. Non cadere in luoghi comuni, peró non essere avaro con gli elogi.
Quando senti che lei sta soggiogata dalle tue parole e per la situazione, chiedile se vuole andare ad un bar confortevole per contuinuare a conversare. Se accetta la conquista é fatta. Se dice di no, puó essere che ha bisogno di piú complimenti e certezza che sta con il ragazzo giusto. Invitala per un prossimo incontro ed utilizzi gli stessi trucchi. Nessuna ragazza si resiste ad un secondo invito a cena.

Per ultimo non scartare mai un invito al cinema: Quest’incontro per andare a cinema é neutrale, perché state insieme, peró non esiste la necessitá di parlare, e poi, dopo sempre c’é la possibilitá di andare a cenare, o a bere un caffé ecc...Praticamente tutte le donne accettano un invito a cinema, potrebbe essere un buon principio

http://www.amoreamicizia.net/seduzione/galateo-a-tavola.htm



Rasp buon lavoro

mavalà ha scritto:
Come comportarsi la prima volta che c’invita a cena

Galateo a tavola

Il classico primo appuntamento; lo vediamo a cinema e lo leggiamo nei libri: la prima cena romantica. Qui suggeriamo alcuni consigli affinché il tuo primo invito a cena non si converta in una scena comica d’una serie televisiva.

Prima di tutto bisogna osservare, quando usciamo a cenare con una ragazza, il nostro abbigliamento, come ci vestiamo, che indossare. Se non sei troppo esigente nel vestire, questo é, certamente, il momento di farlo.
Possiamo chiedere consiglio ad un’amico o amica che possa orientarci al momento di vestirci. Non dimenticare che la prima impressione é quella che conta.



In quanto siamo pronti, ben vestiti e profumati, dobbiamo scegliere dove portarla a cenare. E’ preferibile un ristorante con luce tenue ed un ambiente accogliente. Questo ci dará l’opportunitá ed il clima adatto per portare a buon fine la nostra conquista. Molto importante, se é possibile, non permettere mai che lei possa pagare il conto. Non importa quello che si dice, le donne innamorate preferiscono, sempre, gesti cavallereschi.

Stiamo nel ristorante con lei. Come comportarci?

Giá seduti al tavolo, come primo passo, potresti ordinare un buon vino. L’alcol, bevendo moderatamente, ti rende piú disinvolto, sia a te che a lei. Inoltre gli dará un tocco sofisticato alla cena. Puoi domandarle se vuole scegliere alcun tipo di vino particolare, certamente ti dirá di no, pertanto dovrai sceglierlo tu. Questo ti permetterá, inoltre, intavolare una conversazione con commenti, tale come la qualitá del vino scelto da te, dalla cantina cui proviene, ecc. Qualsiasi cosa che tu sappia del vino come tema di conversazione é preferibile al silenzio, a meno che giá stavate chiacchierando di qualcosa particolare.


Galateo a tavola cena

Con le coppe servite, del buon vino,ed i piatti ordinati, possiamo cominciare a seducere, dicendole ch’é bellissima, che i suoi lunghi capelli sono la cornice perfetta per il suo dolce viso, che le sue mani sono belle, la collana, gli orecchini cioé qualsiasi cosa inerente a lei. Peró, comportati naturalmente, senza enfasi, altrimenti non sembrerá sincero. Le ragazze sono insaziabile quando si tratta di complimenti. Devi mantenere una ciarla tranquillo e rilassato mentre il tuo sguardo si fissa nei suoi occhi. Questo ti fará sentire fiducia in te stesso mentre avanza la cena. I temi favoriti in questi incontri sono: viaggi, infanzia, progetti. Non dimenticarti, se in qualche momento dellla cena ti senti in difficoltá prova con quet’altri temi che ti suggeriamo.

Come agire mentre mangiamo? bisogna ricorrere alle norme del galateo

Non si deve rispondere all’impulso animale della fame. Mangiare é solo una scusa in questo invito a cenare, l’importante é la ragazza. Il galateo dice che si deve terminare un tema od una frase prima di portare il boccato alla bocca. Se la ragazza ha la bocca piena dobbiamo evitare di farle una domanda. Segui le norme del galateo, cioé di buona educazione, naturalmente, con le spalle erette, la voce bassa il gesto delicato di pulire le labbra con la salvietta. Devi lasciare l’impressione che sei solito frequentare, a cenare, in ristoranti eleganti.

Il vino lentamente sará efficace. Invitala a bere un pó, ma senza dare l’impressione che vuoi approfittare dell’effetto del vino che la fará piu disinvolta e disarmata in quanto tu avanzi con la seduzione. Il vino particolarmente, oltre ad essere un perfetto accompagnamento durante i pasti, predispone le buone relazioni. Pensa che molti impresari suggellano i loro migliori negozi cenando con ottimo vino.
Naturalmente sempre con moderazione.



Terminata la cena e mentre sorbite un caffé é giunto il momento in cui la bilancia s’inclina a tuo favore. Ora sí, puoi con scioltezza, parlare direttamente alla ragazza di quello che senti per lei, non esagerare, sebbene anche lei si sente permeabile ai tuoi sentimenti, potrebbe percepire l’esagerazione scambiandola per bugia. Questo la metterebbe alla difensiva e tu non te lo puoi permettere. Hai invertito tempo e speranze affinché arrivasse questo momento e non devi rovinarlo con frasi esagerate o fuori posto.

Se la circostaza lo permette, cioé se tra voi due si é stabilita una corrente di tenerezza, puoi accarizziarle una mano fissando il tuo sguardo dolce nei suoi occhi. Non cadere in luoghi comuni, peró non essere avaro con gli elogi.
Quando senti che lei sta soggiogata dalle tue parole e per la situazione, chiedile se vuole andare ad un bar confortevole per contuinuare a conversare. Se accetta la conquista é fatta. Se dice di no, puó essere che ha bisogno di piú complimenti e certezza che sta con il ragazzo giusto. Invitala per un prossimo incontro ed utilizzi gli stessi trucchi. Nessuna ragazza si resiste ad un secondo invito a cena.

Per ultimo non scartare mai un invito al cinema: Quest’incontro per andare a cinema é neutrale, perché state insieme, peró non esiste la necessitá di parlare, e poi, dopo sempre c’é la possibilitá di andare a cenare, o a bere un caffé ecc...Praticamente tutte le donne accettano un invito a cinema, potrebbe essere un buon principio

http://www.amoreamicizia.net/seduzione/galateo-a-tavola.htm



Rasp buon lavoro

sai che io quando invito a cena con intenzioni, ehm, bellicose, lo faccio quasi sempre a casa mia? Mi piace cucinare, e chi accetta, accetta automaticamente le mie regole, che a casa mia stabilisco io

Meno convenevoli, meno frivolezze, vino buono, musica e un po' di schiettezza...mi credi se ti dico che funziona quasi sempre? E che quando non "Funziona" la serata risulta comunque piacevole per ambi?

Rasputin ha scritto:



sai che io quando invito a cena con intenzioni, ehm, bellicose, lo faccio quasi sempre a casa mia? Mi piace cucinare, e chi accetta, accetta automaticamente le mie regole, che a casa mia stabilisco io

Meno convenevoli, meno frivolezze, vino buono, musica e un po' di schiettezza...mi credi se ti dico che funziona quasi sempre? E che quando non "Funziona" la serata risulta comunque piacevole per ambi?

Il fatto è che quando l'uomo cucina, non gli si può dire di no. E gli si perdona tutto!
E' una cosa proprio conquistevole!
E se sa cucinare anche meglio!

Quoto la faccina emetica sul manuale di comportamento...

Niques ha scritto:

Il fatto è che quando l'uomo cucina, non gli si può dire di no. E gli si perdona tutto!
E' una cosa proprio conquistevole!
E se sa cucinare anche meglio!

Quoto la faccina emetica sul manuale di comportamento...

Eh, ho capito che tu ed io ci capiamo...pare che siamo una minoranza, io comunque a quelle che "Ce l'ho solo io, ce l'ho d'oro e quando piscio, piscio lingotti" rinuncio volentieri

mi credi se ti dico che funziona quasi sempre

quasi sempre?
ma scusami se devi continuamente ripetere questo rito, deve esserci per forza un errore!..

mavalà ha scritto:

mi credi se ti dico che funziona quasi sempre

quasi sempre?
ma scusami se devi continuamente ripetere questo rito, deve esserci per forza un errore!..

No, al contrario (A parte che non so di che rito stai parlando), il sistema gli errori li evidenzia. Le tipe a cui non va bene, in genere si escludono da sole, e molto prima che io faccia la fatica di cucinare; si tratta di persone a cui rinuncio volentieri

Rasputin ha scritto:

Niques ha scritto:

Il fatto è che quando l'uomo cucina, non gli si può dire di no. E gli si perdona tutto!
E' una cosa proprio conquistevole!
E se sa cucinare anche meglio!

Quoto la faccina emetica sul manuale di comportamento...

Eh, ho capito che tu ed io ci capiamo...pare che siamo una minoranza, io comunque a quelle che "Ce l'ho solo io, ce l'ho d'oro e quando piscio, piscio lingotti" rinuncio volentieri

Rasp..ce spazio per tutti

Rasputin ha scritto:Eh, ho capito che tu ed io ci capiamo...pare che siamo una minoranza, io comunque a quelle che "Ce l'ho solo io, ce l'ho d'oro e quando piscio, piscio lingotti" rinuncio volentieri

Muriel ha scritto:
penso sia proprio così. però dico solo una cosa: se uno non è capace di piccoli gesti gentili nei confronti di una donna o di un amico perchè crede che si debba trattare
tutti a pane e salame, sono affari suoi ed è liberissimo di trattare
gli altri come gli pare. ma poi che non si picchi se uno gli fa notare che
non gli costerebbe un grande sforzo avere un minimo di garbo e di educazione in più.

Allora visto che già ho mancato di brutto alla parola data lasciandomi ricoinvolgere, ridico la mia anche su questo: mi picco eccome se mi si fanno notare certe cose perché innanzitutto non ho mai affermato che "Si debba trattare tutti a pane e salame", se mai è il mio modo di fare e a chi non piace quella è la porta, diritto che abbiamo tutti. In secondo luogo sono del parere che si può benissimo farlo senza mancare né di garbo né di educazione, qualità che a mio modo di vedere non hanno nulla a che vedere con le smancerie. Inoltre magari ognuno ha il suo modo di mostrare garbo ed educazione; alle mie ospiti dico che possono tranquillamente buttare il soprabito sul divano, e che se vogliono una birra il frigo è quello e i bicchieri sono là. Con la cena però, che oltre a cucinarla servo io, non manca mai una buona bottiglia di vino (Di mia scelta ma dopo essermi informato se gradiscono il vino rosso, se no ne compro anche una di bianco), e dopo la cena c'è sempre, anche se non sempre la si apre, una bottiglia di champagne.

Una premessa si impone: non sono bello e in quanto al tenebroso potrei tentare, ma siccome mi verrebbe da ridere, evito, d'altra parte alla mia età mettermi a fare il gallo della checca comporterebbe che mi sentissi simile al cavalier pompetta e anche questo non è proprio il caso.
Ora io è vero che sono stalinista in politica, ma è pure accertato che sono un po'
snob , per cui, dato che la mia passione libraria si orienta sulla letteratura mitteleuropea della fine 1800 inizio 1900 , quella degli Schnitzler, degli Zweig,
e simili, il mio comportamento con signore, signorine e donzellatee si rifà a
certi canoni di bon ton e gentilezza forse un po' demodé: cedere il passo, porgere il cappotto, scostare la sedia dal tavolo (non sempre), e offrire sempre alla compagna o alla collega o all'amica il caffè o l'aperitivo o quello che volete voi.
Resta inteso che non mi formalizzo certo se una donna mi paga il caffè o
qualcos'altro: ho avuto una dirigente femmina, dottore in matematica e per questo fortemente cazzuta (anche se io ci vivo in mezzo ai matematici e ci sono abituato), che mi ha offerto il pranzo un paio di volte, e non per questo mi sono sentito castrato, ho pure ricambiato e con lei sono sempre stato in ottimi rapporti.
In quanto alla cucina quando mi sono sposato ero io quello che sapeva cucinare ma si sa provengo dal '68 epoca della rivoluzione sessuale e dell "utero è mio e lo gestisco io".
La gentilezza spontanea non solo gratifica chi la riceve ma anche chi la fa, non essendo, alla stato attuale e neanche a quello passato un "trombeur des femmes"
non so se il mio agire sarebbe produttivo, però devo dire che di ciò non m 'importa
una ricca e bella masturbazione.

wendell p. bloyd ha scritto:La gentilezza spontanea non solo gratifica chi la riceve ma anche chi la fa, non essendo, alla stato attuale e neanche a quello passato un "trombeur des femmes" non so se il mio agire sarebbe produttivo, però devo dire che di ciò non m'importa una ricca e bella masturbazione.

è proprio vero che è sempre più difficile trovare uomini d'altri tempi come te che non considerino la cortesia delle smancerie fuorimoda da cicisbei (adesso però non fare battute sulla tua età come al solito eh!)...
comunque "trombeur de femmes" mi fa sempre ridere

mavalà ha scritto:ma perché andare fino al ristorante cribbio..che mangia a casa se ha
fame porca miseria. Poi cosa sto vestirsi bene?...tanto dopo devi
spogliarti... anzi non farti nemmeno la doccia ..lo poi fare dopo
l'atto della copulazione cosi RISPARMI anche SOLDI e tempo

Muriel ha scritto:

wendell p. bloyd ha scritto:La gentilezza spontanea non solo gratifica chi la riceve ma anche chi la fa, non essendo, alla stato attuale e neanche a quello passato un "trombeur des femmes" non so se il mio agire sarebbe produttivo, però devo dire che di ciò non m'importa una ricca e bella masturbazione.

è proprio vero che è sempre più difficile trovare uomini d'altri tempi come te che non considerino la cortesia una smanceria fuorimoda da cicisbei (adesso però non fare battute sulla tua età come al solito eh!)...
comunque "trombeur de femmes" mi fa sempre ridere

Io son d'altri tempi non certo per l'età son sempre stato così

wendell p. bloyd ha scritto: Io son d'altri tempi non certo per l'età son sempre stato così

Bravo Wendell, bravo!

Niques ha scritto:

wendell p. bloyd ha scritto: Io son d'altri tempi non certo per l'età son sempre stato così

Bravo Wendell, bravo!

Mi pare di capire che sei di, o abiti a Pisa o mi sbaglio?