Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
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Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Allora, come ho detto, ci sarebbero stati periodi di inattività nella traduzione. Dopo le vacanze 'di lavoro' natalizie, un intensificarsi degli impegni lavorativi e quindi, di pigrizia in qualsiasi cosa che non riguardasse il lavoro, insieme anche al dover studiare e ripassare altro per entrare finalmente(se non ci sono imprevisti) all'università l'anno prossimo, mi han tenuto lontano dall'opera di traduzione. E' però da inizio Aprile che ho ricominciato e, per motivi di studio, non ho però continuato con la Genesi, ma ho cominciato col Nuovo Testamento. Per mia praticità, la traduzione è dal testo critico del Merk, non dal Nestle Aland, in quanto possiedo in versione cartacea quello del Merk. Nei casi in cui le varianti siano talmente gravi(eventualità rara, ma esistente) da modificare in modo importante il significato, comunque, mi riferirò al testo del Nestle-Aland.
Questo il volume in mio possesso che da cui parto per la traduzione:
http://www.dehoniane.it/edb/cat_dettaglio.php/Nuovo-Testamento-greco-e-italiano/?ISBN=82074&CAT=ME_SS&NomeCollana=Bibbia+e+testi+biblici
Ovvio il solito discorso: la traduzione è letterale nei limiti del possibile e del comprensibile, e corretta e ri-corretta. Ringrazio fin d'ora chiunque noti e mi informi di errori o svarioni, che possono essere rimasti nel triplice processo di controllo e copia. Per commenti, c'è il thread apposito
http://atei.forumitalian.com/t1844-commenti-a-traduzione-della-bibbia
Ecco che però ho finito la traduzione della Prima Lettera ai Tessalonicesi.
Qualche nota pre-lettura:
E' il primo testo che è stato scritto che fa parte del canone del Nuovo Testamento. L'ecumene accademico concorda sul fatto che sia stata scritta da Paolo, intorno al 51-52 e.C. con le eventuali eccezioni descritte nello spoiler(tratto da Wikipedia, ma le fonti sono valide)
E qui, la traduzione completa della lettera.
1 1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia e pace a voi. 2 Siamo grati a Dio sempre per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, 3 menzionando incessantemente la vostra opera di fede e lo sforzo della carità e la perseveranza della speranza del Signore nostro Gesù Cristo di fronte a Dio 4 noi conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione, 5 poiché il nostro vangelo non è giunto a voi soltanto in parola ma anche in potenza ed in Spirito Santo ed in molta certezza, come sapete per quello che siamo stati fra voi per voi. 6 E voi siete diventati imitatori di noi e del Signore, avendo accolto la parola in grande afflizione con gioia di Spirito Santo 7 così che siete diventati modello per tutti i fedeli in Macedonia ed in Acaia: 8 infatti da voi viene fatta sentire la parola del Signore non soltanto in Macedonia ed in Acaia ma anche la vostra fede verso Dio si è diffusa in tutta la regione, al punto da non avere necessità a parlarne. 9 Infatti loro stessi raccontano riguardo a noi quale accoglienza abbiamo avuto presso di voi e come vi siete rivolti a Dio dagli idoli per servire il Dio vivente e veritiero 10 e attendere suo figlio dai cieli, che risvegliò dai morti, Gesù il quale ci protegge dalla collera che viene.
2 1 Infatti voi stessi sapete, fratelli, che il nostro ingresso presso di voi non è avvenuto senza scopo 2 ma avendo prima sofferto e essendo oltraggiati come sapete a Filippi, abbiamo avuto fiducia nel nostro Dio nel parlare a voi del vangelo di Dio in molto pericolo. 3 Infatti la nostra esortazione non viene da inganno né da impurità né da frode, 4 ma come siamo stati giudicati degni da Dio di affidarci il vangelo così ne parliamo, non piacendo agli uomini ma a Dio che che giudica degni i nostri cuori. 5 infatti non siamo mai apparsi con parola di adulazione, come sapete, né con scuse di avidità, Dio è testimone 6 né ricercando l'onore degli uomini, né da parte vostra né da parte di altri, 7 pur potendo in autorità come apostoli di Cristo. Ma in mezzo a voi siamo stati come bambini*, come la nutrice riscalda i propri stessi figli, 8 in tal modo desiderandovi, ci compiaciamo di rendervi partecipi non soltanto del vangelo di Dio, ma anche delle nostre stesse vite, poiché ci siete diventati cari. 9 Infatti ricordate, fratelli, il nostro sforzo e la nostra fatica: mentre lavoravamo di notte e di giorno per non gravare alcuno di voi vi annunciavamo il vangelo di Dio. 10 Voi e Dio siete testimoni di come siamo stati pii, giusti e irreprensibili verso di voi che credete 11 proprio in quanto sapete come, come una padre con i propri figli, 12 vi abbiamo pregato, ciascuno di voi, esortato e testimoniato a comportarvi in modo degno del Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria 13 E per questo anche noi ringraziamo Dio incessantemente, perché avendo ricevuto da noi la parola della predicazione di Dio non l'avete accolta come parola di uomini ma, com'è veramente, come parola di Dio, che agisce anche in voi che credete. 14 Voi infatti siete imitatori, fratelli, delle chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, poiché quelle cose che anche voi soffrite a causa dei vostri conterranei, così anch'essi a causa dei Giudei, 15 che hanno anche ucciso il Signore Gesù e i profeti, e che ci hanno scacciati, e non sono graditi a Dio e avversari di tutti gli uomini, 16 impedendoci di parlare ai popoli affinché siano salvati, fino a colmare sempre i loro peccati. L'ira è giunta su di loro alla fine. 17 Noi, fratelli, essendo lontani da voi per il tempo di una stagione, di presenza, non di cuore, avevamo particolarmente a cuore di vedere il vostro volto con molto desiderio. 18 Perciò volevamo venire da voi e io Paolo una volta e anche due, e Satana ci ha fermato. 19 Infatti chi è la nostra speranza e gioia e corona di vanto se non anche voi, di fronte al nostro Signore Gesù nella sua parusìa? 20 Infatti voi siete la nostra lode e la nostra gioia.
3 Perciò, non resistendo di più, abbiamo acconsentito a essere trattenuti da soli ad Atene 2 e abbiamo mandato Timoteo, nostro fratello e servo nel vangelo di Cristo per sostenervi e sollecitare che la vostra fede non sia mai turbata in tali afflizioni. In fatti voi stessi sapete che per questo siamo posti, 4 e infatti quando eravamo presso di voi vi avevamo preannunciato che saremmo stati oppressi, come anche è accaduto e sapete. 5 Per questo anch'io, non tollerando di più, ho mandato a capire la vostra fede in modo che il tentatore non vi avesse tentati e la nostra pena non sia stata vana. 6 Proprio ora, venendo Timoteo a noi da voi e recandoci buone notizie sulla vostra fede ed amore, e che avete sempre un buon ricordo di noi e sentite la mancanza di vederci proprio come noi di voi. 7 Per questo, fratelli, siamo confortati riguardo a voi in tutta la nostra sofferenza ed afflizione, attraverso la vostra fede 8 perché ora viviamo, se state saldi nel Signore. 9 Infatti possiamo rendere in cambio un qualche ringraziamento a Dio per voi, per tutta la gioia per la quale ci rallegriamo a causa vostra di fronte la nostro Dio, 10 dato che di notte e di giorno sentiamo fin troppo il bisogno di vedere il vostro viso e di perfezionare le mancanze della vostra fede? 11 Lo stesso Dio e padre nostro e Signore nostro Gesù guidi il nostro cammino a voi! 12 Che il Signore vi riempia e sia abbondante nell'amore reciproco e verso tutti, come anche noi verso di voi 13 a rafforzare i vostri cuori irreprensibili in santità di fronte a Dio e padre nostro nella parusìa del nostro Signore Gesù, con tutti i suoi santi. [Amen]
4 1 Dunque, per il resto, poi vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù, affinché come avete come avete accettato da noi come bisogna vivere e essere graditi a Dio, così anche vi comportiate, affinché lo facciate di più ancora. 2 Infatti sapete che vi abbiamo dato alcuni precetti in nome del Signore Gesù. 3 Infatti questa è la volontà di Dio: la vostra santità, che vi teniate lontani dall'impudicizia, 4 che ciascuno di voi sappia guadagnarsi il proprio carico in santità e dignità, 5 non nel turbamento del desiderio come il popolo che non conosce Dio, 6 che non travalichi né si frodi il proprio fratello, poiché il Signore vendica riguardo a tutte queste cose, come vi abbiamo detto in precedenza e vi abbiamo spiegato. 7 Infatti Dio non ci chiamò per l'impurità ma nella santità. 8 Perciò chi rifiuta non rifiuta l'uomo, ma Dio che vi dà il suo Spirito Santo. 9 Riguardo all'amore fraterno,non avete bisogno che ne scriva, infatti voi stessi siete istruiti da Dio all'amore fra voi 10 e infatti lo attuate nei confronti di tutti i fratelli nell'intera Macedonia. Vi invitiamo, fratelli, ad aumentare di numero 11 e, come vi abbiamo trasmesso, ad aspirare alla quiete e a fare i propri interessi e a lavorare con le vostre mani, 12 affinché trascorriate la vita dignitosamente verso gli estranei e non abbiate mai bisogno di qualcuno. 13 Non vogliamo che voi ignoriate, fratelli, riguardo coloro che sono morti, affinché non siate afflitti come gli altri, quelli che non hanno speranza. 14 Se infatti abbiamo fede che Gesù è morto e risorto, così anche Dio guiderà i morti con se tramite Gesù. 15 Infatti vi abbiamo parlato di questo, nella parola del Signore: che noi che viviamo, che siamo rimasti, alla parusìa del Signore non verremo prima dei morti 16 Poiché il Signore stesso con un comando, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo saranno per primi resuscitati. 17 Poi noi viventi che siamo rimasti saremo rapiti insieme con loro nelle nuvole per l'incontro del Signore nell'aria, e così saremo per sempre con il Signore. 18 Sicché esortatevi reciprocamente con queste parole.
5 1 Riguardo ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete vantaggio che vi sia scritto, 2 infatti sapete perfettamente che il giorno del Signore viene così, come un ladro nella notte. 3 Allorché dicano: "Pace e sicurezza" allora subitanea rovina cadrà su di loro, come il travaglio a colei che è gravida, e non sfuggiranno. 4 Voi però, fratelli, non siete nell'oscurità, affinché il giorno non vi prenda come un ladro- 5 Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno. Non siete della notte, né delle tenebre: 6 dunque non dormiamo come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. 7 Infatti chi dorme di notte dorme, e chi di notte si ubriaca, è ubriaco. 8 Voi però siete vigili di giorno, indossando la protezione della fede e dell'amore e la speranza di salvezza come elmo. 9 Poiché Dio non ci ha posti all'ira ma all'acquisizione della salvezza attraverso nostro Signore Gesù Cristo 10 che è morto per noi affinché, sia che siamo vigili sia che dormiamo, insieme con lui viviamo 11 Perciò confortatevi reciprocamente e incoraggiatevi tutti, come già fate. 12 Vi chiediamo, fratelli, di apprezzare coloro che fra voi lavorano e vi guidano nel Signore e vi ammoniscono 13 e di stimarli grandemente nell'amore per la loro opera. Siate pacifici fra voi. 14 Vi esortiamo, fratelli, ammonite gli sregolati, consolate i deboli d'animo, sostenete gli infermi, siate pazienti con tutti. 15 Guardate che nessuno renda al male a qualcuno ma cercate sempre il bene [e] reciprocamente e con tutti. 6 Gioite sempre, 17 pregate incessantemente, 18 dimostrate riconoscenza in tutto, questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù per voi 19 non estinguete lo Spirito 20 non disprezzate le profezie 21 esaminate tutto, tenete ciò che è buono 22 da tutto ciò che ha forma di male tenetevi lontani. 23 Lo stesso Dio della pace vi santifichi completamente e lo Spirito e l'anima e il corpo vostro sia mantenuto integro nella parusìa del nostro Signore Gesù Cristo 24 Degno di fede è colui che vi chiama, che anche farà ciò. 25 Fratelli, pregate anche per noi. 26 Salutate tutti i fratelli con bacio santo 27 Vi scongiuro in nome del Signore: che la lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo con voi [Amen].
*Il Merk ha 'epioi'(=gentili; miti; benigni)
Questo il volume in mio possesso che da cui parto per la traduzione:
http://www.dehoniane.it/edb/cat_dettaglio.php/Nuovo-Testamento-greco-e-italiano/?ISBN=82074&CAT=ME_SS&NomeCollana=Bibbia+e+testi+biblici
Ovvio il solito discorso: la traduzione è letterale nei limiti del possibile e del comprensibile, e corretta e ri-corretta. Ringrazio fin d'ora chiunque noti e mi informi di errori o svarioni, che possono essere rimasti nel triplice processo di controllo e copia. Per commenti, c'è il thread apposito
http://atei.forumitalian.com/t1844-commenti-a-traduzione-della-bibbia
Ecco che però ho finito la traduzione della Prima Lettera ai Tessalonicesi.
Qualche nota pre-lettura:
E' il primo testo che è stato scritto che fa parte del canone del Nuovo Testamento. L'ecumene accademico concorda sul fatto che sia stata scritta da Paolo, intorno al 51-52 e.C. con le eventuali eccezioni descritte nello spoiler(tratto da Wikipedia, ma le fonti sono valide)
- Spoiler:
- Esistono dubbi sull'autenticità del passo 2,14-16
Secondo Burton Mack si tratta dell'interpolazione di qualcuno che intendeva dirigere sugli Ebrei l'apocalitticismo di Paolo e, nel fare ciò, li accusa di avere messo a morte Gesù, tanto da meritare la punizione divina. Questa interpolazione potrebbe essere successiva all'anno 70, quando, con la conquista romana di Gerusalemme e la conseguente distruzione del Tempio di Erode, gli Ebrei subirono un colpo notevole («Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo»).Alcuni studiosi, come Udo Schnelle, considerano invece il passo originale, mentre altri, come Raymond Edward Brown bilanciano le prove a favore e contro l'autenticità.
Un'altra possibile interpolazione sono i versetti 5,1-11, che riguardano la parousia, la seconda venuta di Gesù alla fine del mondo, che Paolo, in altre parti delle sue opere, afferma essere prossima: Gesù sarebbe dovuto tornare prima della morte di tutte le persone vive in quell'epoca, quindi prima della fine della generazione corrente, e il cui ritardo impose successivamente una rielaborazione di tale tematica. Secondo Schnelle 5,1-11 è «un'aggiunta post-paolina che ha molte caratteristiche del linguaggio e della teologia lucani e che serve come una correzione apologetica all'attesa paolina della parousia e quindi riflette già il problema del ritardo della parousia».
E qui, la traduzione completa della lettera.
Prima ai Tessalonicesi
1 1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia e pace a voi. 2 Siamo grati a Dio sempre per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, 3 menzionando incessantemente la vostra opera di fede e lo sforzo della carità e la perseveranza della speranza del Signore nostro Gesù Cristo di fronte a Dio 4 noi conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione, 5 poiché il nostro vangelo non è giunto a voi soltanto in parola ma anche in potenza ed in Spirito Santo ed in molta certezza, come sapete per quello che siamo stati fra voi per voi. 6 E voi siete diventati imitatori di noi e del Signore, avendo accolto la parola in grande afflizione con gioia di Spirito Santo 7 così che siete diventati modello per tutti i fedeli in Macedonia ed in Acaia: 8 infatti da voi viene fatta sentire la parola del Signore non soltanto in Macedonia ed in Acaia ma anche la vostra fede verso Dio si è diffusa in tutta la regione, al punto da non avere necessità a parlarne. 9 Infatti loro stessi raccontano riguardo a noi quale accoglienza abbiamo avuto presso di voi e come vi siete rivolti a Dio dagli idoli per servire il Dio vivente e veritiero 10 e attendere suo figlio dai cieli, che risvegliò dai morti, Gesù il quale ci protegge dalla collera che viene.
2 1 Infatti voi stessi sapete, fratelli, che il nostro ingresso presso di voi non è avvenuto senza scopo 2 ma avendo prima sofferto e essendo oltraggiati come sapete a Filippi, abbiamo avuto fiducia nel nostro Dio nel parlare a voi del vangelo di Dio in molto pericolo. 3 Infatti la nostra esortazione non viene da inganno né da impurità né da frode, 4 ma come siamo stati giudicati degni da Dio di affidarci il vangelo così ne parliamo, non piacendo agli uomini ma a Dio che che giudica degni i nostri cuori. 5 infatti non siamo mai apparsi con parola di adulazione, come sapete, né con scuse di avidità, Dio è testimone 6 né ricercando l'onore degli uomini, né da parte vostra né da parte di altri, 7 pur potendo in autorità come apostoli di Cristo. Ma in mezzo a voi siamo stati come bambini*, come la nutrice riscalda i propri stessi figli, 8 in tal modo desiderandovi, ci compiaciamo di rendervi partecipi non soltanto del vangelo di Dio, ma anche delle nostre stesse vite, poiché ci siete diventati cari. 9 Infatti ricordate, fratelli, il nostro sforzo e la nostra fatica: mentre lavoravamo di notte e di giorno per non gravare alcuno di voi vi annunciavamo il vangelo di Dio. 10 Voi e Dio siete testimoni di come siamo stati pii, giusti e irreprensibili verso di voi che credete 11 proprio in quanto sapete come, come una padre con i propri figli, 12 vi abbiamo pregato, ciascuno di voi, esortato e testimoniato a comportarvi in modo degno del Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria 13 E per questo anche noi ringraziamo Dio incessantemente, perché avendo ricevuto da noi la parola della predicazione di Dio non l'avete accolta come parola di uomini ma, com'è veramente, come parola di Dio, che agisce anche in voi che credete. 14 Voi infatti siete imitatori, fratelli, delle chiese di Dio in Cristo Gesù che sono in Giudea, poiché quelle cose che anche voi soffrite a causa dei vostri conterranei, così anch'essi a causa dei Giudei, 15 che hanno anche ucciso il Signore Gesù e i profeti, e che ci hanno scacciati, e non sono graditi a Dio e avversari di tutti gli uomini, 16 impedendoci di parlare ai popoli affinché siano salvati, fino a colmare sempre i loro peccati. L'ira è giunta su di loro alla fine. 17 Noi, fratelli, essendo lontani da voi per il tempo di una stagione, di presenza, non di cuore, avevamo particolarmente a cuore di vedere il vostro volto con molto desiderio. 18 Perciò volevamo venire da voi e io Paolo una volta e anche due, e Satana ci ha fermato. 19 Infatti chi è la nostra speranza e gioia e corona di vanto se non anche voi, di fronte al nostro Signore Gesù nella sua parusìa? 20 Infatti voi siete la nostra lode e la nostra gioia.
3 Perciò, non resistendo di più, abbiamo acconsentito a essere trattenuti da soli ad Atene 2 e abbiamo mandato Timoteo, nostro fratello e servo nel vangelo di Cristo per sostenervi e sollecitare che la vostra fede non sia mai turbata in tali afflizioni. In fatti voi stessi sapete che per questo siamo posti, 4 e infatti quando eravamo presso di voi vi avevamo preannunciato che saremmo stati oppressi, come anche è accaduto e sapete. 5 Per questo anch'io, non tollerando di più, ho mandato a capire la vostra fede in modo che il tentatore non vi avesse tentati e la nostra pena non sia stata vana. 6 Proprio ora, venendo Timoteo a noi da voi e recandoci buone notizie sulla vostra fede ed amore, e che avete sempre un buon ricordo di noi e sentite la mancanza di vederci proprio come noi di voi. 7 Per questo, fratelli, siamo confortati riguardo a voi in tutta la nostra sofferenza ed afflizione, attraverso la vostra fede 8 perché ora viviamo, se state saldi nel Signore. 9 Infatti possiamo rendere in cambio un qualche ringraziamento a Dio per voi, per tutta la gioia per la quale ci rallegriamo a causa vostra di fronte la nostro Dio, 10 dato che di notte e di giorno sentiamo fin troppo il bisogno di vedere il vostro viso e di perfezionare le mancanze della vostra fede? 11 Lo stesso Dio e padre nostro e Signore nostro Gesù guidi il nostro cammino a voi! 12 Che il Signore vi riempia e sia abbondante nell'amore reciproco e verso tutti, come anche noi verso di voi 13 a rafforzare i vostri cuori irreprensibili in santità di fronte a Dio e padre nostro nella parusìa del nostro Signore Gesù, con tutti i suoi santi. [Amen]
4 1 Dunque, per il resto, poi vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù, affinché come avete come avete accettato da noi come bisogna vivere e essere graditi a Dio, così anche vi comportiate, affinché lo facciate di più ancora. 2 Infatti sapete che vi abbiamo dato alcuni precetti in nome del Signore Gesù. 3 Infatti questa è la volontà di Dio: la vostra santità, che vi teniate lontani dall'impudicizia, 4 che ciascuno di voi sappia guadagnarsi il proprio carico in santità e dignità, 5 non nel turbamento del desiderio come il popolo che non conosce Dio, 6 che non travalichi né si frodi il proprio fratello, poiché il Signore vendica riguardo a tutte queste cose, come vi abbiamo detto in precedenza e vi abbiamo spiegato. 7 Infatti Dio non ci chiamò per l'impurità ma nella santità. 8 Perciò chi rifiuta non rifiuta l'uomo, ma Dio che vi dà il suo Spirito Santo. 9 Riguardo all'amore fraterno,non avete bisogno che ne scriva, infatti voi stessi siete istruiti da Dio all'amore fra voi 10 e infatti lo attuate nei confronti di tutti i fratelli nell'intera Macedonia. Vi invitiamo, fratelli, ad aumentare di numero 11 e, come vi abbiamo trasmesso, ad aspirare alla quiete e a fare i propri interessi e a lavorare con le vostre mani, 12 affinché trascorriate la vita dignitosamente verso gli estranei e non abbiate mai bisogno di qualcuno. 13 Non vogliamo che voi ignoriate, fratelli, riguardo coloro che sono morti, affinché non siate afflitti come gli altri, quelli che non hanno speranza. 14 Se infatti abbiamo fede che Gesù è morto e risorto, così anche Dio guiderà i morti con se tramite Gesù. 15 Infatti vi abbiamo parlato di questo, nella parola del Signore: che noi che viviamo, che siamo rimasti, alla parusìa del Signore non verremo prima dei morti 16 Poiché il Signore stesso con un comando, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo saranno per primi resuscitati. 17 Poi noi viventi che siamo rimasti saremo rapiti insieme con loro nelle nuvole per l'incontro del Signore nell'aria, e così saremo per sempre con il Signore. 18 Sicché esortatevi reciprocamente con queste parole.
5 1 Riguardo ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete vantaggio che vi sia scritto, 2 infatti sapete perfettamente che il giorno del Signore viene così, come un ladro nella notte. 3 Allorché dicano: "Pace e sicurezza" allora subitanea rovina cadrà su di loro, come il travaglio a colei che è gravida, e non sfuggiranno. 4 Voi però, fratelli, non siete nell'oscurità, affinché il giorno non vi prenda come un ladro- 5 Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno. Non siete della notte, né delle tenebre: 6 dunque non dormiamo come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. 7 Infatti chi dorme di notte dorme, e chi di notte si ubriaca, è ubriaco. 8 Voi però siete vigili di giorno, indossando la protezione della fede e dell'amore e la speranza di salvezza come elmo. 9 Poiché Dio non ci ha posti all'ira ma all'acquisizione della salvezza attraverso nostro Signore Gesù Cristo 10 che è morto per noi affinché, sia che siamo vigili sia che dormiamo, insieme con lui viviamo 11 Perciò confortatevi reciprocamente e incoraggiatevi tutti, come già fate. 12 Vi chiediamo, fratelli, di apprezzare coloro che fra voi lavorano e vi guidano nel Signore e vi ammoniscono 13 e di stimarli grandemente nell'amore per la loro opera. Siate pacifici fra voi. 14 Vi esortiamo, fratelli, ammonite gli sregolati, consolate i deboli d'animo, sostenete gli infermi, siate pazienti con tutti. 15 Guardate che nessuno renda al male a qualcuno ma cercate sempre il bene [e] reciprocamente e con tutti. 6 Gioite sempre, 17 pregate incessantemente, 18 dimostrate riconoscenza in tutto, questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù per voi 19 non estinguete lo Spirito 20 non disprezzate le profezie 21 esaminate tutto, tenete ciò che è buono 22 da tutto ciò che ha forma di male tenetevi lontani. 23 Lo stesso Dio della pace vi santifichi completamente e lo Spirito e l'anima e il corpo vostro sia mantenuto integro nella parusìa del nostro Signore Gesù Cristo 24 Degno di fede è colui che vi chiama, che anche farà ciò. 25 Fratelli, pregate anche per noi. 26 Salutate tutti i fratelli con bacio santo 27 Vi scongiuro in nome del Signore: che la lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del nostro Signore Gesù Cristo con voi [Amen].
*Il Merk ha 'epioi'(=gentili; miti; benigni)
Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
ciò che risalta in questa lettera è la fede cieca di Paolo nella parusia prossima e durante la sua generazione.La assoluta certezza di essere rapito in cielo nelle nubi dove avrebbe incontrato , insieme agli altri " volati prima di lui", il Signore Gesù . E poi cosa sarebbe successo?
Questo è solo fanatismo religioso fondato sulle illusioni .
Eppure c'era e c'è chi ci crede.Mistero della fede che annebbia la ragione.
Questo è solo fanatismo religioso fondato sulle illusioni .
Eppure c'era e c'è chi ci crede.Mistero della fede che annebbia la ragione.
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matem- -------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
buona sera,matem ha scritto:ciò che risalta in questa lettera è la fede cieca di Paolo nella parusia prossima e durante la sua generazione.La assoluta certezza di essere rapito in cielo nelle nubi dove avrebbe incontrato , insieme agli altri " volati prima di lui", il Signore Gesù . E poi cosa sarebbe successo?
Questo è solo fanatismo religioso fondato sulle illusioni .
Eppure c'era e c'è chi ci crede.Mistero della fede che annebbia la ragione.
Quello che risalta è " anche " un passo nefasto - causa di dell' origine dell' antisemistismo plurisecolare del cristianesimo. Vedi quel passo di 1 Tess. 2.15/16-
Un razzismo religioso durato quasi 1800 anni. E questo proprio a seguito del versetto citato. Infatti la rabbia di Saulo era motivata dal rifiuto dei suoi correligionari di aderire alle sua " stravaganti " tesi dottrinarie. Da qui la sua scarica di bile ... - Seguiranno i due vescivi del II secolo : 1 ) Melitone di Sardi : l' inventore del termine : popolo deicida. - 2 ) G. Crisostomo l' altro campione antisemita - famoso per le sue deliranti otto ( 8 ) omelie amtigiudaiche. -
Inizia cosi' il plurisecolare antisemitismo.
Questo è il cristianesimo !
scettico75- ------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Le credenze, tutte, sono una continua palinodia, lo fanno per fingere di svecchiarsi e darsi una linfa vitale che per natura non possiedono. Prima è gioia di preghiera e cose del genere, poi è terrore ininterrotto davanti alla punizione; il fatto che in alcune Lettere venga sottolineato un concetto più dell'altro fa riflettere in tal senso.
Ciao Scettico, se ti va presentati nella sezione apposita
Ciao Scettico, se ti va presentati nella sezione apposita
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Smettetela di bistrattare e misinterpretare la Scienza per fingere di dare plausibilità alle vostre troiate
Grazie
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
scettico75 ha scritto:
buona sera,
Quello che risalta è " anche " un passo nefasto - causa di dell' origine dell' antisemistismo plurisecolare del cristianesimo. Vedi quel passo di 1 Tess. 2.15/16-
Un razzismo religioso durato quasi 1800 anni. E questo proprio a seguito del versetto citato. Infatti la rabbia di Saulo era motivata dal rifiuto dei suoi correligionari di aderire alle sua " stravaganti " tesi dottrinarie. Da qui la sua scarica di bile ... - Seguiranno i due vescivi del II secolo : 1 ) Melitone di Sardi : l' inventore del termine : popolo deicida. - 2 ) G. Crisostomo l' altro campione antisemita - famoso per le sue deliranti otto ( 8 ) omelie amtigiudaiche. -
Inizia cosi' il plurisecolare antisemitismo.
Questo è il cristianesimo !
Beh, ad essere onesti è il Testo Sacro di Riferimento che può aver dato il via a questa usanza:
- Contenuto Mistico:
- [19]Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua». [20]Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. [21]Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». [22]Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». [23]Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».
[24]Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». [25]E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». [26]Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
___________________
"Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco" - (G.B. Decollato, I° secolo)
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Holubice- -------------
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Età : 45
Località : 43.914150, 12.917861
Occupazione/Hobby : Rusp,hai rotto il ca$$0,vai a lavorare...!
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.07.10
Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Eh, sì, Holu!holubice ha scritto:
Beh, ad essere onesti è il Testo Sacro di Riferimento che può aver dato il via a questa usanza:
[19]Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua». [20]Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. [21]Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». [22]Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». [23]Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».
[24]Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». [25]E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». [26]Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.
Radiocronaca della partita!
La plausibilità storica di questa storia è già stata completamente smontata.
Appena passa di qui Hara se ha voglia ti mette un paio di riferimenti...
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Ci sono fantasy molto più terrificanti e se proprio vogliamo "profetici" (detto da una che non ama quel tipo di letteratura)
Questo non è nemmeno misticismo, è cronachismo, è teatro.
Questo non è nemmeno misticismo, è cronachismo, è teatro.
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Smettetela di bistrattare e misinterpretare la Scienza per fingere di dare plausibilità alle vostre troiate
Grazie
Justine- ----------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Copiaincollo ancora
Conclusioni
Non è possibile che Pilato abbia deciso di tenere un processo pubblico. Non è possibile che abbia mancato di rispettare le regole più elementari del processo romano. Non è possibile che abbia chiesto l’intervento di Erode. Non è possibile che abbia consentito al popolo di scegliere chi liberare dalla prigionia. Non è possibile che abbia mancato di emettere una sentenza.
Tutto quanto riportato dai vangeli in merito non ha alcun presupposto giuridico, ma solo drammatico. Non è nelle aule dei tribunali che avvengono certe cose, ma solo sulle scene teatrali.
E non c’è processo che più di quello a Gesù si presti alla rappresentazione drammatica In fondo, è stata una buona sceneggiatura.
- Spoiler:
- Ponzio Pilato era praefectus ( procurator dicono attualizzando gli evangelisti, ma è un errore comune ) della Giudea, ed in quanto tale godeva dell’ imperium sui sudditi provinciali. E probabilmente non godeva dello ius gladii ( che era il potere di punire con pena capitale i soldati - cittadini romani - ai suoi ordini ), ma di una più generica facoltà di comminare una sentenza di morte nei confronti di un provinciale senza passare per l’autorizzazione del legatus Augusti in Siria. Del resto, lo stesso Flavio Giuseppe nelle sue Antichità giudaiche ( 18,1,1-2 ) parla di un incarico a governare i Giudei con pieni poteri ( eghesòmenos Iudàion tè epì pàsin exusìa ) e di un potere di condannare a morte ( mèchri tu ktèinein ) in un passo della Guerra Giudaica ( 2,8,1.117 ) con riferimento al primo governatore della Giudea , Coponio.
In forza dell’imperium attribuitogli, il governatore era autorizzato a procedere con la massima libertà nei confronti di tutti i delitti che potevano in qualche modo determinare un fermento nella provincia. In particolare , la lex Iulia de vi colpiva con estremo rigore i fomentatori di sedizioni e rivolte , condannandoli alla croce, alle belve o alla deportazione, a seconda del loro rango sociale ( Paul. Sent. 5,22,1 = D. 48,19,38,2 ). Tuttavia , la giurisdizione penale del governatore doveva convivere in Giudea ( provincia particolarmente problematica ) con una serie di prerogative riconosciute al Sinedrio, le quali includevano , oltre alla giurisdizione civile , anche la competenza penale per i delitti di matrice religiosa. Significativa, a tal proposito , è la testimonianza fornita dagli Atti degli apostoli nel passo in cui Pietro e Giovanni vengono condannati alla fustigazione per aver violato il divieto di predicare impostogli dal Sinedrio ( 5,27-42 ). Ciò nonostante, il Sinedrio non poteva presumibilmente spingersi fino alla condanna a morte del reo come indirettamente attesta la tradizione talmudica, la quale serba il ricordo di come - 40 anni prima della distruzione del tempio - i Giudei furono privati del diritto di celebrare processi capitali ( Talmud Ier., Sanhedrin I, 1/18a; VII, 2/24b ). D’altro canto, lo stesso imperatore Tito parla del privilegio concesso agli Ebrei di uccidere chiunque oltrepassasse le barriere del Tempio ( Bell. Iud. 6,2,2.126 ) come di un qualcosa di eccezionale, presupponendo che solitamente ciò non avveniva.
Non valgono a contestare questa limitazione i casi della lapidazione di Stefano , che fu un mero linciaggio non un’esecuzione capitale, né l’esecuzione di Giacomo , fratello di Gesù , che avvenne in un contesto di vuoto di potere ( essendo morto il governatore Festo ). Si può , quindi , affermare che la decisione di Caifa di rinviare Gesù al governatore per ottenerne la condanna a morte è tutt’altro che anomala. Ma è l’ unico momento in cui il racconto evangelico collima con l’analisi storiografica, perché a partire dalla consegna di Gesù ai soldati romani le incongruenze sono tali e tante da lasciare veramente interdetti.
Pilato disse ai capi ed alla folla : << Non trovo nessuna colpa in quest’uomo >>
( Luc. 23,4 )
Quando si affronta la questione del processo a Gesù, ci si trova di fronte ad un’espressione che , per chi vuole dimostrare la storicità del Nazareno , diventa quasi un mantra: “cognitio extra ordinem”. La cognitio extra ordinem criminale era essenzialmente un processo di tipo inquisitorio ( cioè in cui il giudice può agire direttamente al fine di acquisire prove e testimonianze ) che a Roma e nelle province venne gradualmente a prendere il posto delle quaestiones perpetuae con il loro impianto accusatorio e le rigide regole formali. Le ragioni di questo cambiamento erano da ricercarsi nell’esigenza di sviluppare una procedura più snella e discrezionale in modo da venir incontro ai problemi che poneva governare un impero così vasto e turbolento come quello romano. Ebbene, il processo che interessò Gesù fu indubbiamente di tipo cognizionale, ma ciò non vuole affatto dire che non vi fosse alcuna regola da seguire da parte del giudice romano. In particolare, la maggior parte delle procedure cognizionali di cui abbiamo contezza si qualifica per il carattere riservato del dibattimento. L’accusato veniva portato dinanzi al giudice, ed eventualmente ai suoi accusatori ( i cd. delatores ), senza la partecipazione del pubblico all’udienza. Ciò per chiari motivi di ordine pubblico, che divenivano più impellenti nei processi contro sovversivi e sobillatori. Solo le sentenze dovevano essere pubbliche e redatte per iscritto. A riprova di questo carattere della cognitio extra ordinem , vi è la nutrita legislazione tardo-imperiale che si proponeva di contrastare ( senza successo ) il fenomeno dei processi segreti. Anche il Nuovo Testamento reca chiara testimonianza di questo carattere del processo cognizionale, quando in Atti 24:1-9 il governatore Felice sente le accuse portate dai capi dei Giudei contro Paolo, per mezzo dell’avvocato Tertullo , in un contesto chiaramente non pubblico. Lo stesso accade con il governatore Festo poco dopo.
Invece, il nostro Ponzio Pilato, cosa decide di fare ? Di tenere un pubblico dibattimento, in un momento di grande tensione politica e sociale, contro un uomo che si è proclamato Re dei Giudei. Per di più nel giorno di Pasqua !
Il più colto e smaliziato dei quattro evangelisti , Giovanni , si rende conto dell’assurdità di un simile comportamento, e cerca di metterci una “toppa” in Ioh 18, 28. Secondo l’evangelista la scelta di tenere un processo pubblico sarebbe stata determinata dal rifiuto dei Sinedriti di entrare nel Castro Pretorio “per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua”. Una spiegazione poco plausibile , visto che gli stessi sacerdoti , poco prima , avevano celebrato un processo notturno durante la vigilia di Pasqua in aperto contrasto con le usanze ebraiche ( poi codificate nelle Mishna ). Ma ancor meno plausibile sarebbe il comportamento di Ponzio Pilato che , invece di prendere in consegna l’accusato e rinviare il processo a dopo la Pasqua, accetta di uscire fuori il pretorio ed affrontare la folla.
Un comportamento veramente poco degno di un magistrato romano.
Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamo Gesù e gli disse : << Sei tu il Re dei Giudei ? >>
( Ioh. 18, 33 )
Ma le stranezze non finiscono qui, anzi.
Nella procedura cognizionale al magistrato era riconosciuta un’ampia discrezionalità non solo nelle modalità di ricerca della prova, ma anche nella valutazione delle stessa. Sono attestati casi in cui i magistrati romani condannarono degli imputati sulla base delle sole risposte rese dagli stessi durante l’interrogatorio. Non stupisce , quindi , che Pilato abbia incentrato la propria attività inquirente sulle risposte di Gesù alle accuse dei Sinedriti. Quella che stupisce è un’altra circostanza, testimoniata da Giovanni in Ioh. 18,33. Secondo l’evangelista, dopo aver ascoltato le accuse rivolte a Gesù dai sacerdoti, Pilato rientra nel pretorio e fa chiamare Gesù per interrogarlo da solo a solo. Una circostanza più unica che rara nel panorama del Diritto Romano, perché una prassi giurisprudenziale acquisita ( anche nella procedura extra ordinem ) era quella di interrogare un imputato davanti ai propri accusatori formali in modo che questi potessero successivamente replicare o anche solo prendere atto dell’attività del magistrato. Reca chiara testimonianza di questa prassi, anche nell’ambito della cognitio extra ordinem , l’ Apologia di Apuleio, in cui il famoso scrittore attacca la propria orazione difensiva rivolgendosi direttamente al proprio accusatore ( “Ero certo e sicuro, o Claudio Massimo, e voi tutti consiglieri, che un vecchio famigerato come Sicinio Emiliano sarebbe ricorso, in mancanza di fatti criminosi, a una valanga di ingiurie per sostenere l’accusa contro di me” ). Lo stesso Nuovo Testamento , sempre nel processo contro San Paolo, attesta chiaramente questa prassi, quando Paolo invita espressamente i propri accusatori - durante l’interrogatorio - a provare le sue colpe ( Atti 24, 20 ). Questo perché nel passaggio dal sistema accusatorio a quello inquisitorio, la figura del delator, come soggetto che si limitava a fornire una notitia criminis al magistrato, facilmente si identificava con quella dell’ accusator nell’ipotesi in cui l’accusa fosse stata portata da un soggetto autorevole ( com’era chiaramente il caso di Gesù ). Ancora in epoca tardo-antica restava traccia di questo ruolo di garanzia dell’accusatore nella prescrizione riportata da Marciano e dal giurista Paolo ( D.48.3.6 e D.48.16.6.3 ( Paul. 1 sent ) ) in merito alla presenza degli ufficiali, che avevano provveduto all’arresto ed al primo interrogatorio degli imputati , al processo ( “Nuntiatores, qui per notoria indicia produnt, notoriis suis adsistere iubentur”).
Insomma, ancora una volta il nostro Ponzio Pilato si rende responsabile di una grave irregolarità, che è ancora più sospetta perché di segno diametralmente opposto alla prima. Mentre , infatti , con il suo accettare un processo pubblico piega la consuetudine giurisprudenziale alle “bizze” dei sacerdoti; con il suo interrogare Gesù da solo a solo finisce con l’offendere grandemente i sacerdoti che , in quanto accusatori formali, avrebbero avuto il diritto di assistere all’interrogatorio. Un comportamento schizofrenico.
Ma non è finita qui.
Domandò se l’uomo fosse Galileo e, venuto a saper che ricadeva sotto la “potestas” di Erode, lo fece tradurre presso Erode
( Luc.23, 6-7 )
La palma della notizia più “ardita” va , però , sicuramente all’evangelista Luca che in poche righe distrugge secoli di tradizione giurisprudenziale romana, mettendo in grave difficoltà negli anni a venire caterve di giuristi cattolici. Secondo il terzo evangelista, infatti , dopo aver ascoltato le accuse contro Gesù ed averlo interrogato ( con tutte le irregolarità che ho prima riportato ), Ponzio Pilato viene a sapere che l’accusato è di origine galilea ( e già qui ci sarebbe tanto da dire, visto che Luca sembra “dimenticarsi” che Gesù è nato a Betlemme. Ma , forse, oramai era notizia comune la sua provenienza da quella regione ). Ed a fronte di una simile notizia , cosa fa il nostro procurator ? Afferma la propria incompetenza a giudicare del caso e rinvia Gesù alla giurisdizione di Erode, tetrarca della Galilea !!!
Per rendersi conto dell’assurdità che l’evangelista attribuisce al povero governatore, è come se un italiano commettesse una rapina in Svizzera ed il giudice elvetico, dopo l’arresto del colpevole , affermasse la propria incompetenza a decidere del caso, perché giudice naturale dovrebbe ritenersi in sua vece un giudice italiano . Una cosa mai vista e che mai si vedrà. Eppure , secondo Luca , è così.
Non vale neppure la pena riportare l’enorme numero di fonti romane che attestano la regola contraria del “locus commissi delicti” ( che permea ancora oggi tutto il diritto occidentale ). Basta citare il grande giurista Celso , attivo nel II secolo dopo Cristo , il quale, in lib. 37 dig., D.48.3.11, afferma : << Non est dubium, quin ,cuiuscumque est provinciae homo, qui ex custodia producitur, cognoscere debeat is, qui ei provinciae praeest, in qua agitur >>. Cioè , è regola certa ( << Non est dubium, quin… >> ) che è tenuto a giudicare di un crimen - a prescindere dalla residenza dell’imputato ( << cuiuscumque est provinciae homo >> ) - il magistrato la cui competenza ( << is, qui ei provinciae praeest >> ) è data dal luogo nel quale il soggetto è stato catturato ( << qui ex custodia producitur >> ) ed in cui si svolge la sua attività criminale ( << in qua agitur >> ). Più chiaro di così !
Eppure non sono mancati insigni studiosi che hanno cercato di fornire un’interpretazione del passo più “conforme” alla testimonianza evangelica. Come lo Sherwin-White ( ripreso da Marotta ) , secondo il quale quell’agitur poteva significare tanto “ove l’uomo abita”, quanto “ove l’uomo è attivo ( = ha commesso il crimine )”. Fortunatamente a fugare ogni dubbio è intervenuta la traduzione bizantina del passo di Celso, che in scholium 1 a Bas. 60,35,11 riporta l’inequivocabile espressione hè hèmarten al posto di in qua agitur ( letteralmente: “in cui ha peccato” ).
Di fronte al carattere schiacciante di tali prove, allora , si è cercato di aggirare il problema , affermando che la decisione di Pilato rispondeva ad un fine politico sulla scorta di Luc. 23,11-12. Ma mi pare assurdo che Pilato per riappacificarsi con Erode non trovi di meglio che mettere in discussione la propria autorità di magistrato romano, creando un pericolosissimo precedente e rischiando di incorrere nelle ire dell’Imperatore ( di cui era , comunque , il rappresentante ).
<< Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù ? >>
( Matth. 27,17 )
Dopo aver cercato vanamente di convincere i sacerdoti della non colpevolezza di Gesù ( ma non è lui il giudice ? ), Pilato tenta come ultimo espediente per liberarlo il ricorso ad una usanza che consentiva al popolo di affrancare un prigioniero durante il giorno di Pasqua. Chiama, quindi , il popolo a scegliere fra Gesù ed un oscuro ladrone di nome Barabba. Il popolo , naturalmente , sceglie Barabba.
Giungiamo così al famigerato privilegium paschale rispetto al quale si è giunti ad affermare che è “un vero miracolo il fatto che nessun documento, nessuna relazione, nessuno storico dell’antichità lo menzioni mai”. Ed , infatti , l’unica fonte storica che attesti un simile privilegio sono i quattro vangeli sinottici e , fra gli apocrifi, Nicodemo. Una cosa veramente fuori dall’ordinario, se pensiamo che abbiamo testimonianze epigrafiche e documentali di privilegi molto meno rilevanti ( come quello che esonerava gli Ebrei d’Asia Minore dal servizio militare ). Ancor più strano che il quasi contemporaneo Flavio Giuseppe , così attento e scrupoloso nel riportare tutti gli esempi di “buona condotta” dei Romani nei confronti dei Giudei , si dimentichi di riportare una simile concessione ( che rappresenta un unicum nella storia delle relazioni coi provinciali ). C’è quasi da pensare, quindi , che un simile privilegium non abbia fondamento storico e che sia frutto dell’immaginazione degli evangelisti. Eppure, neanche di fronte all’evidenza alcune persone si arrendono. Lucio Bove, ordinario di Diritto Romano presso la Federico II di Napoli, così argomenta: << a ben vedere, non si riesce a scorgere il motivo per il quale tutti gli evangelisti abbiano ritenuto di inserire nella narrazione della vicenda processuale innanzi al governatore romano un episodio che… non aggiungeva alcunchè alle stesse finalità del racconto evangelico, e ciò a meno di non attribuire ai primissimi relatori una volontà creativa ed una forza poetica , di cui essi non danno alcun segno altrove>>. Come dire che la veridicità della testimonianza evangelica è sicuramente provata dalla scarsa immaginazione degli evangelisti. Assurdo !!!!
<< Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi >>
( Matth. 27,24 )
Credo non sia mai esistito nella storia del diritto romano il caso di un giudice che, di fronte ad un crimen , non emetta una sentenza di condanna o di assoluzione. Il giudice romano, nel momento in cui amministrava la giustizia, era sacer . Tutto l’ordinamento poggiava su di lui e sulla sua decisione, che poteva essere giusta o sbagliata, ma doveva essere. A meno che non si consideri il caso del nostro prefetto della Giudea, che investito dell’autorità suprema, rifiuta di prendere una decisione lasciando che sia il popolo a decidere ( democrazia ante litteram ? ). O meglio, secondo gli evangelisti una decisione l’avrebbe presa, soltanto che decide di infrangere il principio più importante contenuto nelle leggi delle XII Tavole ( abbiamo fatto cento, facciamo cento e uno) e consentire la condanna di un uomo che lui stesso ha riscontrato come senza colpa
Conclusioni
Non è possibile che Pilato abbia deciso di tenere un processo pubblico. Non è possibile che abbia mancato di rispettare le regole più elementari del processo romano. Non è possibile che abbia chiesto l’intervento di Erode. Non è possibile che abbia consentito al popolo di scegliere chi liberare dalla prigionia. Non è possibile che abbia mancato di emettere una sentenza.
Tutto quanto riportato dai vangeli in merito non ha alcun presupposto giuridico, ma solo drammatico. Non è nelle aule dei tribunali che avvengono certe cose, ma solo sulle scene teatrali.
E non c’è processo che più di quello a Gesù si presti alla rappresentazione drammatica In fondo, è stata una buona sceneggiatura.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
lo stesso Paolo , che non aveva mai conosciuto Gesù di persona, aveva probabilmente dei dubbi sulla sua resurrezione . Credeva per un atto di fede e cercò di convincere alcuni suoi dubbiosi correligionari ( prima lettera ai Corinzi).E la promessa di salvezza e di resurrezione è stata l'arma vincente nell'affermazione e diffusione del cristianesimo.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
matem ha scritto:lo stesso Paolo , che non aveva mai conosciuto Gesù di persona, aveva probabilmente dei dubbi sulla sua resurrezione . Credeva per un atto di fede e cercò di convincere alcuni suoi dubbiosi correligionari ( prima lettera ai Corinzi).E la promessa di salvezza e di resurrezione è stata l'arma vincente nell'affermazione e diffusione del cristianesimo.
Esatto. Infatti Paolo dice: Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. (1Corinzi 15,14). Questa affermazione dimostra in modo chiarissimo che la cosa che interessa di più a Paolo è la faccenda della resurrezione. Senza resurrezione, tutto il resto si può buttare via. La resurrezione è il perno della sua invenzione. Purtroppo per il cristianesimo, si tratta di un perno molto fragile. Così fragile che alla fine i teologi cristiani sono stati costretti ad ammettere che... non esiste. Non ci sono riscontri storici che Gesù sia risorto.
Allora i teologi si sono ingegnati ad inventare una nuova elucubrazione molto originale: distinguere il "Gesù della storia" dal "Cristo della fede". Per Barth come anche per R. Bultmann e per i teologi della loro scuola Cristo sarebbe "risorto nella fede dei discepoli", ma non nella storia.
Per Bultmann, il "fatto storico", cioè l’evento verificabile dal punto di vista storico, non è la resurrezione di Gesù in quanto tale, ma la fede dei primi discepoli. Non è possibile costringere l’evento pasquale dentro i parametri storici, nonostante i riferimenti biblici che sembrano leggere la resurrezione in questi termini (Lc 24, 39-43; At 17, 31).
Quindi la resurrezione è "immaginifica": è vicenda che riguarda la fede, non la storia. Cristo, conclude Bultmann, "è risorto nel kerigma" (kerigma=annunzio). Ovvero, Gesù sarebbe risorto nella "fede annunziata dai primi apostoli". Vale a dire, gli apostoli hanno creduto che lui fosse risorto. Secondo Bultmann e i teologi della sua scuola questo è il massimo che si può dire sulla resurrezione di Cristo come evento storico. Cioè, niente.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Minsky ha scritto:matem ha scritto:lo stesso Paolo , che non aveva mai conosciuto Gesù di persona, aveva probabilmente dei dubbi sulla sua resurrezione . Credeva per un atto di fede e cercò di convincere alcuni suoi dubbiosi correligionari ( prima lettera ai Corinzi).E la promessa di salvezza e di resurrezione è stata l'arma vincente nell'affermazione e diffusione del cristianesimo.
Esatto. Infatti Paolo dice: Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. (1Corinzi 15,14). Questa affermazione dimostra in modo chiarissimo che la cosa che interessa di più a Paolo è la faccenda della resurrezione. Senza resurrezione, tutto il resto si può buttare via. La resurrezione è il perno della sua invenzione. Purtroppo per il cristianesimo, si tratta di un perno molto fragile. Così fragile che alla fine i teologi cristiani sono stati costretti ad ammettere che... non esiste. Non ci sono riscontri storici che Gesù sia risorto.
Allora i teologi si sono ingegnati ad inventare una nuova elucubrazione molto originale: distinguere il "Gesù della storia" dal "Cristo della fede". Per Barth come anche per R. Bultmann e per i teologi della loro scuola Cristo sarebbe "risorto nella fede dei discepoli", ma non nella storia.
Per Bultmann, il "fatto storico", cioè l’evento verificabile dal punto di vista storico, non è la resurrezione di Gesù in quanto tale, ma la fede dei primi discepoli. Non è possibile costringere l’evento pasquale dentro i parametri storici, nonostante i riferimenti biblici che sembrano leggere la resurrezione in questi termini (Lc 24, 39-43; At 17, 31).
Quindi la resurrezione è "immaginifica": è vicenda che riguarda la fede, non la storia. Cristo, conclude Bultmann, "è risorto nel kerigma" (kerigma=annunzio). Ovvero, Gesù sarebbe risorto nella "fede annunziata dai primi apostoli". Vale a dire, gli apostoli hanno creduto che lui fosse risorto. Secondo Bultmann e i teologi della sua scuola questo è il massimo che si può dire sulla resurrezione di Cristo come evento storico. Cioè, niente.
Minsky.... che tempismo. Mi hai preceduto di 10 minuti. Stavo per rispondere a Matem - mi hai bruciato sul tempo .....
scettico75- ------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
matem ha scritto:lo stesso Paolo , che non aveva mai conosciuto Gesù di persona, aveva probabilmente dei dubbi sulla sua resurrezione . Credeva per un atto di fede e cercò di convincere alcuni suoi dubbiosi correligionari ( prima lettera ai Corinzi).E la promessa di salvezza e di resurrezione è stata l'arma vincente nell'affermazione e diffusione del cristianesimo.
Scusa Matem, ma è proprio la resurrezione del ( suo ) Messia/Cristo Spirituale ( unitamente alla croce/morte ) che Saulo ha posto i pilastri della sua dottrina.
Saulo, di proposito, ha enfatizzato all' ecceso il "" valore "" di questi due eventi, che saranno determinanti per l' ulteriore edificazione del castello dottrinario del cristianesimo.
Vedi la successiva " incarnazione " del prologo i Giovanni ... e che - questa - nel IV secolo permettera' la formulazione del primo dogma.. quello della " consustanzialita' " ( stessa e medesima sostanza ) con il Dio della Genesi ( Nicea anno 325 ).
E' vero quanto hai scritto .. che il Tarso mai conobbe personalmente il Gesu' storico. Ma in ambito cristiano vien detto che sulla via per Damasco entrambi si conobbero ( ovvero a seguito di quella " misteriosa " cristofania " ) e per loro ( i credenti ) è ben piu' pregnante della conoscenza del Gesu' terreno. ( nota .. cristofania ).
Ora Saulo identifico' in quella croce/morte l' avvio di tutta la cristologia. Infatti quell' estremo sacrificio ha rappresentato ( per Saulo si intende ) la possibilita' di poter :
pagare il " rscatto " / riconciliare / giustificare / redimere / liberare .. l' uomo .. ormai perennemente condannato.
Solo con " quel " sacrificio " - gesto di incommisurabile amore del Dio biblico - è stato possibile aiutare e liberare l' uomo dalle catene che lo tenevano schiavizzato. -
La resurrezione ( sempre secondo Saulo ) è stata la prova evidente della potenza del Dio della Genesi che lo ha sottratto alla " decomposizione e corruzione " .. dando valore a questo strabiliante evento come segno evidente della salvezza.
Ora, se ricordi bene, Saulo si rendeva conto che questi due principi annunciati .. destavano inquietudine e perplessita'. - Ecco allora l' estroversa ( quanto bizzarra ) teoria della " pazzia ".
Saulo, grande manipolatore di frittate, nella sua 1 Cor. 1.22/27 - sostiene che quello che è considerata "pazzia " dagli uomini .. invece sarebbe di fronte a Dio "saggezza/sapienza .. e viceversa.
Ovvero quanto è assurdo (pazzo ) per l' uomo - è vera sapienza davanti a Dio!
Ma non soddisfatto di averlo gia' scritto Saulo lo ripetera' ancora in 1 Cor. 3.19 -
Ora - come ho gia' scritto ( sulla differenza tra Gesu' storico e Cristo della fede ) - Saulo per dare autorevolezza alle sue tesi non esita ad accapparrarsi di versetti dell' A.T. - alfine di dimostrare come il suo pensiero fosse come .. gia' pre-annunciato. -
Nella lettera Saulo continua.. con la sua esposizione evidenziando come il Dio biblico avrebbe scelto le cose pazze ( quindi " illogiche " ) per ridicolizzare i ( sedicenti ) sapienti; idem per le cose " deboli " ...
E qui il suo affondo: la grazia che il Dio biblico avrebbe elargito ai "" chiamati " si differenziano perchè sono " IN " Cristo, ( ricorda questo particolare: IN ) cha da Dio si è fatto per noi " Sapienza " ovvero giustificazione, santificazione e redenzione. -- Poi segue un bel copia-incolla del passo di Geremia 9.22/23 : Chi si vanta, si vanti del Signore.
Versione originaria: Cosi' il Signore: non si vanti il saggio della sua sapienza, non si vanti il forte della sua forza .. chi vuol glorificarsi si vanti di conoscere Me perchè Io sono il Sgnore ... eccc.. - ( come dire la vera saggezza è conoscere il Dio biblico).
Saulo quindi ammonisce nuovamente ai supponenti sapienti del suo tempo ... e poi la ripetizione del suo mantra : la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio ( 1 Cor. 3.19 ). Sa qui il riferimento tratto dai Libri Sapienziali : Egli (Dio ) prende i sapienti nella loro astuzia. -
Trattasi di un passo preso dal 1. Libro Sapienziale ( Giobbe 5.13: coglie di sorpresa i saggi nella loro astuzia e manda in rovina il consiglio degli scaltri ). E' una frase rivolta al sofferente Giobbe da Elifaz ( uno dei tre " pseudoamici " venuti a consolarlo).
Il senso di questo passo e' un " consiglio " di Elifaz che esorta il sofferente Giobbe a rivolgersi al Dio della Creazione, elecandogli i suoi interventi quali: Egli fa cose grandi e incomprensibili, meraviglie, senza numero da' la pioggia alla terra, smaschera i saggi, salta gli umili in alto .. eccc.. eccc.
In realta' questi amici sono solo abili oratori, prodighi di vani consigli ( parlano.. tanto per parlare ) e che saranno redarguiti dal Dio biblico come mentitori. Da qui l' imperativo ad offrire un sacrificio riparatore ( Giobbe 42.7 ) --
Saulo per rendere ancor piu' efficace il suo pensiero ricorre ancora alle SScritture : da Salmi 94.11 ( Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani -
Il versetto ( originario ) cosi' recita: Il Signore conosce i pensieri dell' uomo: non sono che un soffio.( è un accorato inno del devoto a Dio perchè mostri la Sua giustizia).
Saulo è ben conscio che la sue massime saranno sicuramente " criticate " per la loro " irrazionalita' " - Ecco perchè insiste piu' che mai sulla " fede " (!!) . Solo essa " permette " di accettare la " nuova " Verita', e che, secondo il Tarso, è garanzia di salvezza.
Ecco quindi come il binomio sacro della morte - croce / resurrezione - salvezza, diventera' la NUOVA Verita' !
scettico75- ------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Ci siamo "incrociati". Ho visto solo dopo aver postato che avevi già espresso considerazioni simili nell'altro thread.scettico75 ha scritto:
Minsky.... che tempismo. Mi hai preceduto di 10 minuti. Stavo per rispondere a Matem - mi hai bruciato sul tempo .....
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Minsky- --------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Minsky ha scritto:matem ha scritto:lo stesso Paolo , che non aveva mai conosciuto Gesù di persona, aveva probabilmente dei dubbi sulla sua resurrezione . Credeva per un atto di fede e cercò di convincere alcuni suoi dubbiosi correligionari ( prima lettera ai Corinzi).E la promessa di salvezza e di resurrezione è stata l'arma vincente nell'affermazione e diffusione del cristianesimo.
Esatto. Infatti Paolo dice: Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. (1Corinzi 15,14). Questa affermazione dimostra in modo chiarissimo che la cosa che interessa di più a Paolo è la faccenda della resurrezione. Senza resurrezione, tutto il resto si può buttare via. La resurrezione è il perno della sua invenzione. Purtroppo per il cristianesimo, si tratta di un perno molto fragile. Così fragile che alla fine i teologi cristiani sono stati costretti ad ammettere che... non esiste. Non ci sono riscontri storici che Gesù sia risorto.
Allora i teologi si sono ingegnati ad inventare una nuova elucubrazione molto originale: distinguere il "Gesù della storia" dal "Cristo della fede". Per Barth come anche per R. Bultmann e per i teologi della loro scuola Cristo sarebbe "risorto nella fede dei discepoli", ma non nella storia.
Per Bultmann, il "fatto storico", cioè l’evento verificabile dal punto di vista storico, non è la resurrezione di Gesù in quanto tale, ma la fede dei primi discepoli. Non è possibile costringere l’evento pasquale dentro i parametri storici, nonostante i riferimenti biblici che sembrano leggere la resurrezione in questi termini (Lc 24, 39-43; At 17, 31).
Quindi la resurrezione è "immaginifica": è vicenda che riguarda la fede, non la storia. Cristo, conclude Bultmann, "è risorto nel kerigma" (kerigma=annunzio). Ovvero, Gesù sarebbe risorto nella "fede annunziata dai primi apostoli". Vale a dire, gli apostoli hanno creduto che lui fosse risorto. Secondo Bultmann e i teologi della sua scuola questo è il massimo che si può dire sulla resurrezione di Cristo come evento storico. Cioè, niente.
Bravo Minsky. Hai letto sicuramente quella scia di studiosi che ormai da quasi tre secoli si dibattono per dare un definitivo volto al Gesu' della storia.
Dobbiamo veramente riconoscere la grandezza dell' impavido Samuel Reimarus.. quel professorino di Amburgo che ha osato mettere in dubbio quel binomio ( Gesu' + Cristo ) che fino al 1700 era considerato come un' unica identita'.
E pensa se quel Reimarus fosse stato un taliano ... avrebbe seguito la terribile sorte
dei vari martiri per la liberta' di pensiero ...
Figurati che proprio per questi temi ( ricerca del Gesu' storico ) sono stato bannato dagli "" amici "" del forum piu' bello .. per esprimersi in " piena " Liberta' !!!
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
La cosa buffa è che persino il "fine teologo" papa Ratzinger, nei suoi libri "divulgativi" (Gesù di Nazaret), ha aderito alla medesima interpretazione.scettico75 ha scritto:
Bravo Minsky. Hai letto sicuramente quella scia di studiosi che ormai da quasi tre secoli si dibattono per dare un definitivo volto al Gesu' della storia.
Dobbiamo veramente riconoscere la grandezza dell' impavido Samuel Reimarus.. quel professorino di Amburgo che ha osato mettere in dubbio quel binomio ( Gesu' + Cristo ) che fino al 1700 era considerato come un' unica identita'.
E pensa se quel Reimarus fosse stato un taliano ... avrebbe seguito la terribile sorte
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Quando si entra nel dominio dei libri di divulgazione a base teologica scattano i climi più retrivi della terra, peggio dei clorofluorocarburi nell'atmosfera http://m.ilgiornale.it/news/2014/10/11/le-paoline-non-vendono-il-libro-di-socci-sul-papa-lautore-oscurantisti/1058783/
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
se sulla reale esistenza del Gesù storico ci sono vari dubbi e della resurrezione , la probabilità che si sia realmente verificata è zero. perchè milioni di persone devono essere condizionate da una religione che si regge solo su fantasie , favole, e princìpi di fede cieca ?
E' solo una interessata e comoda manipolazione di menti ignoranti, poco razionali o fanatiche?
p.s.
per favore sforzatevi a non scrivere risposte molto lunghe, sono difficoltose da seguire e leggere.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Sì.matem ha scritto:...
E' solo una interessata e comoda manipolazione di menti ignoranti, poco razionali o fanatiche?
Sono stato abbastanza conciso?matem ha scritto:p.s.
per favore sforzatevi a non scrivere risposte molto lunghe, sono difficoltose da seguire e leggere.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
matem ha scritto:se sulla reale esistenza del Gesù storico ci sono vari dubbi e della resurrezione , la probabilità che si sia realmente verificata è zero. perchè milioni di persone devono essere condizionate da una religione che si regge solo su fantasie , favole, e princìpi di fede cieca ?
E' solo una interessata e comoda manipolazione di menti ignoranti, poco razionali o fanatiche?
p.s.
per favore sforzatevi a non scrivere risposte molto lunghe, sono difficoltose da seguire e leggere.
Hai ragione Matem. Ma pensa che fino a tre secoli or sono quel " dubbio " era invece Dogma .. indiscutibile. Non ti era permesso di metterlo in discussione. E lo sai bene la sorte di quegli impavidi.. che hanno sacrificato la propria vita per smascherare l' imbroglio.
La ricerca storica e critica dei testi è motivata proprio per cercare di comprenderne la serieta', la credibilita', la affidabilita' .. ecc..
Siamo fortunati di vivere in Occidente.. nessuno ti perseguita, puoi esprimerti liberamente, essere agnostico, ateo, quel che ti pare. Puoi aderire ad un' altra fede .. diversa da quella che ti hanno educato i tuoi.. e sei sicuro che nessuno ti verra' a bussare alla porta.
Perchè ti dico questo? - Fino a due anni fa sono stato in Algeria ( per lavoro - per conto di una grande azienda di progetti industriali ) dove ho vissuto per tre ( 3 ) anni. Ti assicuro che " quel " mondo è ben piu' oppressivo del nostro.
Ti posso garantire che se solo esprimi la tua idea .. di indifferenza e/o contraria al Credo islamico ( e/o vorresti aderire ad un' altra confessione religiosa ) .. non pensare che la loro reazione sia di indifferenza!
Li' si che ancora piu' che mai sei " condizionato " da una religione alquanto " ballerina " per quanto riguarda la verita' storica del suo fondatore Muhammad. ( che è poi .. una continuazione del monoteismo ebraico - cristiano ).
un saluto
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Ma la resurrezione, quand'anche non fosse la favola che è, cosa significherebbe realmente?
Io trovo ad esempio molto più gagliardo il ciclo vitale dell'immortale Turritopsis (medusa ormai straconosciuta).
Lei non avoca particolari meriti per saper vincere il tempo.
E quando l'uomo troverà cura alla morte? Dio anche lui?
Molti pensano di risolvere tutto con certi stratagemmi, ma è una coltre fatta di nulla.
Io trovo ad esempio molto più gagliardo il ciclo vitale dell'immortale Turritopsis (medusa ormai straconosciuta).
Lei non avoca particolari meriti per saper vincere il tempo.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Justine ha scritto:Ma la resurrezione, quand'anche non fosse la favola che è, cosa significherebbe realmente?
Ciao Justine, che bella domanda.
Pensavo alla prefazione di L. Ballarini ( Il mio fratello Israele - ediz. Istituto Librario ) dove commenta la resurrezione del Nazareno.
L' autore riporta come gia' nell' antichita' si era molto dubbiosi in merito ad una possibile nuova vita nell'aldila'.
E cita il celeberrimo " Canto dell' Arpista " di quasi 4000 anni fa ( un inciso sulla tomba di Anitel / re egizio ) e ripreso dal papiro Harris / 500 - conservato al British Musem ). - Il canto evidenziava come ancora "" Nessuno "" (!)
è venuto di la': che dica la loro condizione,
che dica dei loro bisogni..
Un chiaro messaggio di quanto irreale sia quel " fantastico " mondo.
Ballarini, riportando questo canto, ci mette del suo .. affermando che a quel tempo imperava un " goffo " ( parole sue ) politeismo, screditato dalla " certezza " del vangelo!
Il ritorno in vita del Rabbi è testimoniato storicamente. Tale "" fede " trova, nel martirio dei primi devoti, la prova inequivocabile di quel strepitoso evento ! - Quindi tutto quanto riportato dai testi E' verita' .. a differenza degli dei cialtroni del paganesimo ! - Questo il suo pensiero.
Ora la resurrezione come dovrebbe essere intesa ? Come dovrebbe avvenire? Come si dovrebbe realizzare ?
Secondo come lo " spiega " il Gesu' storico ?? ( vedi il capitolo 20 di Luca ( oppure cap. 22 di Matteo ) ?? ( la metafora di 7 fratelli e una sola moglie ... )
Perchè se è come spiegata dal Rabbi ... qui si evidenzia la grande contraddizione del cristianesimo!
scettico75- ------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
ultimamente in Africa si bruciano chiese cristiane e si uccidono cristiani mentre noi quì in Italia permettiamo la costruzione di Moschee per gli islamiciscettico75 ha scritto:matem ha scritto:se sulla reale esistenza del Gesù storico ci sono vari dubbi e della resurrezione , la probabilità che si sia realmente verificata è zero. perchè milioni di persone devono essere condizionate da una religione che si regge solo su fantasie , favole, e princìpi di fede cieca ?
E' solo una interessata e comoda manipolazione di menti ignoranti, poco razionali o fanatiche?
p.s.
per favore sforzatevi a non scrivere risposte molto lunghe, sono difficoltose da seguire e leggere.
Hai ragione Matem. Ma pensa che fino a tre secoli or sono quel " dubbio " era invece Dogma .. indiscutibile. Non ti era permesso di metterlo in discussione. E lo sai bene la sorte di quegli impavidi.. che hanno sacrificato la propria vita per smascherare l' imbroglio.
La ricerca storica e critica dei testi è motivata proprio per cercare di comprenderne la serieta', la credibilita', la affidabilita' .. ecc..
Siamo fortunati di vivere in Occidente.. nessuno ti perseguita, puoi esprimerti liberamente, essere agnostico, ateo, quel che ti pare. Puoi aderire ad un' altra fede .. diversa da quella che ti hanno educato i tuoi.. e sei sicuro che nessuno ti verra' a bussare alla porta.
Perchè ti dico questo? - Fino a due anni fa sono stato in Algeria ( per lavoro - per conto di una grande azienda di progetti industriali ) dove ho vissuto per tre ( 3 ) anni. Ti assicuro che " quel " mondo è ben piu' oppressivo del nostro.
Ti posso garantire che se solo esprimi la tua idea .. di indifferenza e/o contraria al Credo islamico ( e/o vorresti aderire ad un' altra confessione religiosa ) .. non pensare che la loro reazione sia di indifferenza!
Li' si che ancora piu' che mai sei " condizionato " da una religione alquanto " ballerina " per quanto riguarda la verita' storica del suo fondatore Muhammad. ( che è poi .. una continuazione del monoteismo ebraico - cristiano ).
un saluto
siamo un popolo di fessi?
devo citare anche il caso della strage di Charlie Hebdò legata sempre a problemi di religione , anche se è buona norma ed educazione non offendere le credenze di altre religioni
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Direi che di tabù ce ne sono già immotivatamente a sufficienza per permetterci di serbare anche quello sulle religioni
Se dico "il rosso fa schifo", nessuno viene punito. Ma sembra proprio che la divinità oggetto della religione che si offende non sappia difendersi, e che anzi debbano sentirsi offesi i suoi cultori.
Mi pare incomprensibile, visto che dovrebbero gioire di aver individuato un soggetto che -se avessero veramente fede nel loro dio- verrebbe punito.
Bah
Se dico "il rosso fa schifo", nessuno viene punito. Ma sembra proprio che la divinità oggetto della religione che si offende non sappia difendersi, e che anzi debbano sentirsi offesi i suoi cultori.
Mi pare incomprensibile, visto che dovrebbero gioire di aver individuato un soggetto che -se avessero veramente fede nel loro dio- verrebbe punito.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
matem ha scritto:... è buona norma ed educazionenonoffendere le credenze dialtretutte le religioni
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
in questo forum di atei è permesso offendere tutte le religioniMinsky ha scritto:matem ha scritto:... è buona norma ed educazionenonoffendere le credenze dialtretutte le religioni
su giornali e riviste il discorso cambia e in ogni caso bisogna anche saperlo fare
i vignettisti della rivista francese Charlie hebdò in genere pubblicano vignette banali e per nulla satiriche o comiche, sono insulse o peggio
in Italia i vari Forattini, Giannelli, Marassi ecc , a confronto, sono dei geni e maestri di satira vera e dai contenuti spesso comici , ma prendono in giro i politici,i vip , i papi o i costumi e credo quasi mai o mai le religioni facendo anche divertire , oltre che per i contenuti,soprattutto anche per i disegni azzeccati e simpatici senza bisogno di offendere nessuno
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Ma perché si dovrebbero offendere?
Come ho detto sopra, chi veramente credesse, ne dovrebbe gioire:
o la loro divinità immaginaria è benevolente e se ne frega; o punisce chi si comporta così e amen.
Come ho detto sopra, chi veramente credesse, ne dovrebbe gioire:
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Sull'aspetto artistico concordo pienamente con te. Dei dilettanti saprebbero fare molto meglio. E in effetti lo fanno (i dilettanti). Però questi ultimi non hanno che una minima frazione della visibilità di Charlie Hebdò. Così l'unico messaggio che viene veicolato dai media è quello di Charlie, quando ci sarebbero produzioni molto più sofisticate e anche più penetranti, in giro. Tuttavia, ti devo correggere sulla tua affermazione che "in questo forum di atei" è permesso offendere tutte le religioni. In realtà, in tutte le nazioni civili è permesso "offendere" tutte le religioni (come già fatto rilevare, le religioni non sono persone e pertanto non possono restare offese). Forse volevi dire che sui forum dei credenti non è consentito deridere o criticare le religioni pena il ban. Affari loro, qui la libertà di espressione è garantita. Chi è in difetto pertanto sono i credenti, incapaci di accettare le critiche alle loro credenze ridicole. E si può capire. Si vergognano. Senza poterlo manifestare, si vergognano profondamente, nell'intimo. Questo suscita un profondo conflitto interiore, e da questo conflitto scaturisce l'intolleranza e la violenza. Tutto qui.matem ha scritto:in questo forum di atei è permesso offendere tutte le religioniMinsky ha scritto:matem ha scritto:... è buona norma ed educazionenonoffendere le credenze dialtretutte le religioni
su giornali e riviste il discorso cambia e in ogni caso bisogna anche saperlo fare
i vignettisti della rivista francese Charlie hebdò in genere pubblicano vignette banali e per nulla satiriche o comiche, sono insulse o peggio
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
La satira e la critica, come suggerisce Minsky, ingenerano in loro il sospetto che le boiate a cui credono senza avervi riflettuto adeguatamente non siano poi così vere. Da qui la reazione violenta a livello inconscio, che tenta di spazzar via letteralmente chi li fa dubitare.
Non per nulla una delle copertine dell'Hebdo mostra un Corano trapassato dai proiettili. Non c'è favola che tenga, e lo sanno. Ma l'irrazionalità è il tavolino a due gambe su cui hanno deciso di costruire un impero (di merda)
Non per nulla una delle copertine dell'Hebdo mostra un Corano trapassato dai proiettili. Non c'è favola che tenga, e lo sanno. Ma l'irrazionalità è il tavolino a due gambe su cui hanno deciso di costruire un impero (di merda)
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
matem ha scritto:
in questo forum di atei è permesso offendere tutte le religioni
su giornali e riviste il discorso cambia e in ogni caso bisogna anche saperlo fare
i vignettisti della rivista francese Charlie hebdò in genere pubblicano vignette banali e per nulla satiriche o comiche, sono insulse o peggio
[...]
Dissento. Senza entrare nel contesto artistico, già disaminato, a me pare che le vignette - a prescindere dalla satira o comicità - siano dissacranti (Bene), feroci (Benissimo!) e anche violente (Medaglia d'oro!)
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
No,io non mi vergogno della mia religione nell'intimo, nè ho conflitti che scaturiscono da intolleranza, solo che sono stanca di leggere parole come merda, smerdare, merdate, etc, soprattutto al mattino, dopo croissant e cappuccino.Minsky ha scritto:Sull'aspetto artistico concordo pienamente con te. Dei dilettanti saprebbero fare molto meglio. E in effetti lo fanno (i dilettanti). Però questi ultimi non hanno che una minima frazione della visibilità di Charlie Hebdò. Così l'unico messaggio che viene veicolato dai media è quello di Charlie, quando ci sarebbero produzioni molto più sofisticate e anche più penetranti, in giro. Tuttavia, ti devo correggere sulla tua affermazione che "in questo forum di atei" è permesso offendere tutte le religioni. In realtà, in tutte le nazioni civili è permesso "offendere" tutte le religioni (come già fatto rilevare, le religioni non sono persone e pertanto non possono restare offese). Forse volevi dire che sui forum dei credenti non è consentito deridere o criticare le religioni pena il ban. Affari loro, qui la libertà di espressione è garantita. Chi è in difetto pertanto sono i credenti, incapaci di accettare le critiche alle loro credenze ridicole. E si può capire. Si vergognano. Senza poterlo manifestare, si vergognano profondamente, nell'intimo. Questo suscita un profondo conflitto interiore, e da questo conflitto scaturisce l'intolleranza e la violenza. Tutto qui.matem ha scritto:in questo forum di atei è permesso offendere tutte le religioniMinsky ha scritto:matem ha scritto:... è buona norma ed educazionenonoffendere le credenze dialtretutte le religioni
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Prima della sua improvvisa e inattesa conversione Paolo di Tarso è stato un convinto persecutore dei Cristiani e ha preso parte, fra l’altro, al linciaggio di Stefano – primo martire della Chiesa di Cristo – ma, successivamente, divenne un persecutore di quanti fra gli Ebrei si rifiutavano di convertirsi al Cristianesimo. Egli fu pertanto un precursore del plurisecolare fenomeno dell’antisemitismo. Al riguardo Michel Onfray, filosofo francese e scrittore di successo, così argomenta: “Paolo afferma chiaramente che ad aver ucciso Cristo sono stati gli Ebrei: «Costoro (i Giudei) hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini». (Prima lettera ai Tessalonicesi 2,15). Popolo deicida, popolo odiato da Dio e soprattutto popolo nemico di tutti gli uomini: molti degli elementi linguistici dell’antisemitismo occidentale […] si trovano qui già riuniti. La Chiesa cattolica abolisce questa versione degli Ebrei come popolo deicida solo sotto Giovanni XXIII, nel 1962, con il famoso concilio Vaticano II. Nel frattempo, ci sono stati quasi duemila anni di antisemitismo cristiano, coronati in maniera atroce dalla Shoah”. (Michel Onfray, DECADENZA, pag.92).
Vi cito questo passo del libro "TABU'" di Luigi Lavelli dove questo e altri temi riguardanti gli errori e gli orrori fatti dalle religioni sostendo che la Bibbia è la "Parola di Dio"
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Voltaire2018- ------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Paolo di Tarso era un demente, antisociale nemico del genere umano, nato per angariare, vessare e opprimere la gente: perfetto prototipo del credente nella religione che ha inventato. Bisogna riconoscere che nel suo progetto perverso di morte e sterminio ha avuto un successo immenso.Voltaire2018 ha scritto:Prima della sua improvvisa e inattesa conversione Paolo di Tarso è stato un convinto persecutore dei Cristiani e ha preso parte, fra l’altro, al linciaggio di Stefano – primo martire della Chiesa di Cristo – ma, successivamente, divenne un persecutore di quanti fra gli Ebrei si rifiutavano di convertirsi al Cristianesimo. Egli fu pertanto un precursore del plurisecolare fenomeno dell’antisemitismo. Al riguardo Michel Onfray, filosofo francese e scrittore di successo, così argomenta: “Paolo afferma chiaramente che ad aver ucciso Cristo sono stati gli Ebrei: «Costoro (i Giudei) hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini». (Prima lettera ai Tessalonicesi 2,15). Popolo deicida, popolo odiato da Dio e soprattutto popolo nemico di tutti gli uomini: molti degli elementi linguistici dell’antisemitismo occidentale […] si trovano qui già riuniti. La Chiesa cattolica abolisce questa versione degli Ebrei come popolo deicida solo sotto Giovanni XXIII, nel 1962, con il famoso concilio Vaticano II. Nel frattempo, ci sono stati quasi duemila anni di antisemitismo cristiano, coronati in maniera atroce dalla Shoah”. (Michel Onfray, DECADENZA, pag.92).
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Voltaire2018 ha scritto:Prima della sua improvvisa e inattesa conversione Paolo di Tarso è stato un convinto persecutore dei Cristiani e ha preso parte, fra l’altro, al linciaggio di Stefano – primo martire della Chiesa di Cristo – ma, successivamente, divenne un persecutore di quanti fra gli Ebrei si rifiutavano di convertirsi al Cristianesimo. Egli fu pertanto un precursore del plurisecolare fenomeno dell’antisemitismo. Al riguardo Michel Onfray, filosofo francese e scrittore di successo, così argomenta: “Paolo afferma chiaramente che ad aver ucciso Cristo sono stati gli Ebrei: «Costoro (i Giudei) hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato noi, non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini». (Prima lettera ai Tessalonicesi 2,15). Popolo deicida, popolo odiato da Dio e soprattutto popolo nemico di tutti gli uomini: molti degli elementi linguistici dell’antisemitismo occidentale […] si trovano qui già riuniti. La Chiesa cattolica abolisce questa versione degli Ebrei come popolo deicida solo sotto Giovanni XXIII, nel 1962, con il famoso concilio Vaticano II. Nel frattempo, ci sono stati quasi duemila anni di antisemitismo cristiano, coronati in maniera atroce dalla Shoah”. (Michel Onfray, DECADENZA, pag.92).
Vi cito questo passo del libro "TABU'" di Luigi Lavelli dove questo e altri temi riguardanti gli errori e gli orrori fatti dalle religioni sostendo che la Bibbia è la "Parola di Dio"
Attenzione però: l'odio verso gli ebrei e l'antisemitismo non sono la stessa cosa.
I Semiti sono tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico (Arabi, Ebrei e Cananeo-Fenici).
https://it.wikipedia.org/wiki/Semiti
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Ringrazio per la precisazione.
Per maggior dettaglio riporto quanto dice l'enciclopedia Treccani( http://www.treccani.it/enciclopedia/antisemitismo/) in modo da chiarire da quali fonti si traggono i termini che vengono utilizzati:
antisemitismo L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva fin dai primi secoli del cristianesimo (gli Ebrei come deicidi) e intensificatasi dopo i Concili Lateranensi 3° e 4°, nel Medioevo si aggiunse un’ostilità economico-sociale dovuta al costituirsi degli Ebrei in gruppo a sé stante, avente spesso, in seguito alle preclusioni della Chiesa in proposito, il monopolio dell’usura o del prestito di denaro. L’a. ottocentesco si innestò su tale patrimonio secolare di odi religiosi e sociali, come risultò evidente in Russia, in Polonia, nella penisola balcanica, dove la persecuzione antiebraica diede luogo a clamorosi episodi di violenza (pogrom). In Occidente l’a., con l’involuzione del principio di nazionalità in nazionalismo e il manifestarsi di ideologie antidemocratiche, razziste e filo-ariane (come quelle di H.S. Chamberlain), l’a. cominciò a diffondersi anche nelle masse popolari. Esso, inoltre, rientrava in un preciso programma politico: così in Francia fu sfruttato dai gruppi clericali/">clericali e monarchici nel tentativo di rovesciare la 3a Repubblica (➔ Dreyfus, Alfred), mentre in Germania fu in sostanza un diversivo alla lotta di classe. A. Hitler (che era stato influenzato dall’agitatore austriaco G. von Schönerer) nel Mein Kampf e A. Rosenberg nel Mythus des 20. Jahrhunderts accusarono apertamente gli Ebrei di essere responsabili della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale e di costituire un’internazionale di capitalisti e di sfruttatori tendente al dominio del mondo (si citavano, in appoggio a queste affermazioni, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dimostrati falsi nel 1921) e all’oppressione della razza ariana. Con le leggi di Norimberga del 1935 gli Ebrei furono quindi allontanati dalla vita pubblica, fatti oggetto di persecuzioni e di un piano di sterminio freddamente e razionalmente attuato nel corso della guerra mediante i campi di sterminio (Auschwitz, Buchenwald, Belsen ecc.). In Italia il peso della tradizione risorgimentale aveva impedito, anche dopo l’ascesa del fascismo, il sorgere di un problema ebraico. Ma in seguito alla formazione dell’Asse Roma-Berlino si ebbe la Dichiarazione della razza (15 luglio 1938), sottoscritta da un gruppo di docenti universitari, e la promulgazione di un decreto legge del 1° settembre 1938 che iniziò la persecuzione degli Ebrei: prima di quelli non italiani, poi, con altre disposizioni legislative, anche di quelli italiani. Il nuovo mito della difesa della razza entrò a far parte dell’ideologia fascista, nonostante l’opposizione manifestata dalla Santa Sede, da alcune personalità del regime e la generale impopolarità nell’opinione pubblica.
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazismo, manifestazioni di a. sono state per lo più limitate alle episodiche attività di singoli movimenti neonazisti, peraltro di scarsa consistenza, presenti in alcuni paesi. La nascita dello Stato di Israele (1948) ha inoltre determinato il diffondersi di un ampio movimento antisionista nell’ambito del quale sono comparsi anche elementi di antisemitismo. Quanto all’antica ostilità del cristianesimo nei confronti degli Ebrei, una revisione di questo atteggiamento è stata iniziata in particolar modo all’interno della Chiesa cattolica negli anni precedenti il concilio Vaticano II, trovando poi la sua massima espressione nella dichiarazione conciliare Nostra aetate(1965), con sviluppi e applicazioni in successivi documenti vaticani (1974 e 1985). Di rilevante significato è stata anche la visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma (1986).
Per maggior dettaglio riporto quanto dice l'enciclopedia Treccani( http://www.treccani.it/enciclopedia/antisemitismo/) in modo da chiarire da quali fonti si traggono i termini che vengono utilizzati:
antisemitismo L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva fin dai primi secoli del cristianesimo (gli Ebrei come deicidi) e intensificatasi dopo i Concili Lateranensi 3° e 4°, nel Medioevo si aggiunse un’ostilità economico-sociale dovuta al costituirsi degli Ebrei in gruppo a sé stante, avente spesso, in seguito alle preclusioni della Chiesa in proposito, il monopolio dell’usura o del prestito di denaro. L’a. ottocentesco si innestò su tale patrimonio secolare di odi religiosi e sociali, come risultò evidente in Russia, in Polonia, nella penisola balcanica, dove la persecuzione antiebraica diede luogo a clamorosi episodi di violenza (pogrom). In Occidente l’a., con l’involuzione del principio di nazionalità in nazionalismo e il manifestarsi di ideologie antidemocratiche, razziste e filo-ariane (come quelle di H.S. Chamberlain), l’a. cominciò a diffondersi anche nelle masse popolari. Esso, inoltre, rientrava in un preciso programma politico: così in Francia fu sfruttato dai gruppi clericali/">clericali e monarchici nel tentativo di rovesciare la 3a Repubblica (➔ Dreyfus, Alfred), mentre in Germania fu in sostanza un diversivo alla lotta di classe. A. Hitler (che era stato influenzato dall’agitatore austriaco G. von Schönerer) nel Mein Kampf e A. Rosenberg nel Mythus des 20. Jahrhunderts accusarono apertamente gli Ebrei di essere responsabili della sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale e di costituire un’internazionale di capitalisti e di sfruttatori tendente al dominio del mondo (si citavano, in appoggio a queste affermazioni, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, dimostrati falsi nel 1921) e all’oppressione della razza ariana. Con le leggi di Norimberga del 1935 gli Ebrei furono quindi allontanati dalla vita pubblica, fatti oggetto di persecuzioni e di un piano di sterminio freddamente e razionalmente attuato nel corso della guerra mediante i campi di sterminio (Auschwitz, Buchenwald, Belsen ecc.). In Italia il peso della tradizione risorgimentale aveva impedito, anche dopo l’ascesa del fascismo, il sorgere di un problema ebraico. Ma in seguito alla formazione dell’Asse Roma-Berlino si ebbe la Dichiarazione della razza (15 luglio 1938), sottoscritta da un gruppo di docenti universitari, e la promulgazione di un decreto legge del 1° settembre 1938 che iniziò la persecuzione degli Ebrei: prima di quelli non italiani, poi, con altre disposizioni legislative, anche di quelli italiani. Il nuovo mito della difesa della razza entrò a far parte dell’ideologia fascista, nonostante l’opposizione manifestata dalla Santa Sede, da alcune personalità del regime e la generale impopolarità nell’opinione pubblica.
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazismo, manifestazioni di a. sono state per lo più limitate alle episodiche attività di singoli movimenti neonazisti, peraltro di scarsa consistenza, presenti in alcuni paesi. La nascita dello Stato di Israele (1948) ha inoltre determinato il diffondersi di un ampio movimento antisionista nell’ambito del quale sono comparsi anche elementi di antisemitismo. Quanto all’antica ostilità del cristianesimo nei confronti degli Ebrei, una revisione di questo atteggiamento è stata iniziata in particolar modo all’interno della Chiesa cattolica negli anni precedenti il concilio Vaticano II, trovando poi la sua massima espressione nella dichiarazione conciliare Nostra aetate(1965), con sviluppi e applicazioni in successivi documenti vaticani (1974 e 1985). Di rilevante significato è stata anche la visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma (1986).
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
V2018, che la storia la scrivono i vincitori lo sappiamo tutti. Fatto sta che i semiti sono - scien-ti-fi-ca-men-te - (ovvero antropologicamente) quelli riportati su wiki, vedo che non hai letto il contenuto al quale porta il link quindi te ne copincollo un paio di passaggi di rilievo:
Il primo a proporre una definizione del termine fu nel 1787 Eichorn (Einleitung in das Alte Testam., Lipsia, II ed., I, p. 45) che volle rifarsi alla definizione biblica di Genesi X-XI, che indicava una serie di nazioni discese da Sem, il figlio del patriarca Noè.
La fonte è la stessa,
https://it.wikipedia.org/wiki/Semiti
Il primo a proporre una definizione del termine fu nel 1787 Eichorn (Einleitung in das Alte Testam., Lipsia, II ed., I, p. 45) che volle rifarsi alla definizione biblica di Genesi X-XI, che indicava una serie di nazioni discese da Sem, il figlio del patriarca Noè.
Wikipedia ha scritto:Al di là delle imprecisioni bibliche (nei popoli parlanti idiomi strutturalmente riconducibili a un unico ceppo linguistico sono infatti elencati anche gli Elamiti della Susiana e i Lidi che parlavano altri idiomi, mentre non è citato il Cananeo), le analisi genetiche mostrano come i popoli genericamente indicati come "semiti" condividano una notevole affinità che confermerebbe la discendenza da antenati linguistici comuni, malgrado vi siano stati inevitabili contributi ed influenze da parte di altri gruppi linguistici. Il dibattito sull'esatto significato del termine è ancora aperto ma vi è un largo consenso nell'accettare che, da un punto di vista linguistico, il termine si riferisce oggi ad Ebrei e Arabi.
I popoli proto-semiti, antenati dei semiti del Vicino Oriente, si ritiene provenissero dalla Penisola Araba, anche se non mancano ipotesi su una derivazione mesopotamica in cui, col regno di Akkad, si ha conoscenza allo stato attuale della prima cultura linguisticamente semitica.
Wikipedia ha scritto:L'idea di un popolo semita è derivata dal racconto biblico sulle origini della cultura conosciuta, fin dall'antichità, come ebraica. Gli Ebrei affermano di essere discendenti di Sem e spesso identificano i popoli loro nemici nelle sette Nazioni in origine viventi nella terra di Canaan, alcuni discendenti del malvagio fratello Cam non originariamente stanziatisi in Africa.
Secondo la Genesi Sem fu il padre degli Assiri, dei Caldei, degli Aramei, dei Sabei e appunto degli Ebrei, dei Moabiti e degli Ammoniti, degli Idumei occidentali, discendenti di Esaù, anche detti Edomiti, dei veri Ismaeliti, dei Midianiti, dei discendenti di Labano e di tutti gli altri discendenti da cui sorsero alcune delle 70 Nazioni descritte nel Tanakh. Storicamente sappiamo come le lingue di questi popoli siano strettamente correlate tra loro, a formare appunto il ceppo linguistico semitico. Anche i Cananei e gli Amorrei parlavano una lingua appartenente a questo gruppo, benché nella Genesi vengano descritti come figli di Cam.
Nell'Europa del Medioevo comunque tutti i popoli asiatici erano considerati con una certa rozzezza culturale, discendenti di Sem.
Wikipedia ha scritto:Nel contesto religioso il termine semitico è riferibile alle religioni dei popoli che usano lingue appartenenti a questo gruppo, così l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam sono definite religioni semitiche. Con tale termine possono anche essere indicate le religioni politeiste che fiorirono nel Vicino Oriente antico.
Wikipedia ha scritto:Al di fuori della linguistica il termine è usato per identificare il gruppo etnico che storicamente ha parlato lingue del ceppo semitico. Sono in corso studi di analisi genetica per cercare di identificare gli eventuali progenitori comuni ai popoli semiti. Benché, finora, le ricerche sulla compatibilità mitocondriale non abbiano dato risultati, le correlazioni del cromosoma Y tra popoli del Vicino Oriente - come Arabi, Fenici ed Ebrei - mostrano come questi popoli potrebbero discendere da comuni antenati.
La fonte è la stessa,
https://it.wikipedia.org/wiki/Semiti
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Sono andato a leggermi il link, grazie, dato che nella vita non finiamo mai di imparare e quindi sarò lieto di andare a vedere ogni informazione che mi sarà sottoposta. Ricordo solamente di fare attenzione a quanto si trova in wikipedia dato e si legge nella stessa pagina di wikipedia che: "Questa voce o sezione sull'argomento gruppi etnici non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti."
Inoltre dato che la Bibbia è una cozzaglia di notizie storiche, superstizioni, legge morali, ecc, mescolate con invenzioni di ogni tipo, non starei neanche a pormi troppo il problema di quale tribù antica siano i semiti, Ebrei o non. Non credo i nazisti si ponevano il problema di chiedere a chi finiva nei campi di concentramento se discendevano da Sem, Cam o da quale altro fratello figlio di Noè, se erano Arabi o Fenici. Ma poi, Noè è veramente esistito? Se non sappiamo nemmeno che questa persona sia esistita, dato che il diluvio universale è una bugia colossale, la questione Semiti ed Ebrei è puramente didattica.
Inoltre dato che la Bibbia è una cozzaglia di notizie storiche, superstizioni, legge morali, ecc, mescolate con invenzioni di ogni tipo, non starei neanche a pormi troppo il problema di quale tribù antica siano i semiti, Ebrei o non. Non credo i nazisti si ponevano il problema di chiedere a chi finiva nei campi di concentramento se discendevano da Sem, Cam o da quale altro fratello figlio di Noè, se erano Arabi o Fenici. Ma poi, Noè è veramente esistito? Se non sappiamo nemmeno che questa persona sia esistita, dato che il diluvio universale è una bugia colossale, la questione Semiti ed Ebrei è puramente didattica.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Voltaire2018 ha scritto:Sono andato a leggermi il link, grazie, dato che nella vita non finiamo mai di imparare e quindi sarò lieto di andare a vedere ogni informazione che mi sarà sottoposta. Ricordo solamente di fare attenzione a quanto si trova in wikipedia dato e si legge nella stessa pagina di wikipedia che: "Questa voce o sezione sull'argomento gruppi etnici non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti."
Inoltre dato che la Bibbia è una cozzaglia di notizie storiche, superstizioni, legge morali, ecc, mescolate con invenzioni di ogni tipo, non starei neanche a pormi troppo il problema di quale tribù antica siano i semiti, Ebrei o non. Non credo i nazisti si ponevano il problema di chiedere a chi finiva nei campi di concentramento se discendevano da Sem, Cam o da quale altro fratello figlio di Noè, se erano Arabi o Fenici. Ma poi, Noè è veramente esistito? Se non sappiamo nemmeno che questa persona sia esistita, dato che il diluvio universale è una bugia colossale, la questione Semiti ed Ebrei è puramente didattica.
Certamente. Il punto - e qui andiamo pesantemente OT - è che il termine antisemitismo viene strumentalizzato da chi ha interesse a farlo, ossia la comunità mafiosa ebrea.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Cito dal libro di mio padre Luigi Lavelli -Tabù-: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni... Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”. (Mt 7, 15/20)
Lo dice la Bibbia stessa come giudicare le religioni.La questione è semplice: se una religione (o meglio le persone che la rappresentano) genera guerre, persecuzioni, terrorismo, e si macchia dei peggiori crimini significa che non è una religione ma una mistificazione. Il fatto è che ad oggi non esiste una sola religione che nella sua storia non si sia macchiata di crimini ed abbia agito per il bene dell'umanità.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Caro Voltaire2018 (perchè questo nick? Che ti ha colpito in Voltaire? A me " Candide"),Voltaire2018 ha scritto:Cito dal libro di mio padre Luigi Lavelli -Tabù-: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni... Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”. (Mt 7, 15/20)Lo dice la Bibbia stessa come giudicare le religioni.
La questione è semplice: se una religione (o meglio le persone che la rappresentano) genera guerre, persecuzioni, terrorismo, e si macchia dei peggiori crimini significa che non è una religione ma una mistificazione. Il fatto è che ad oggi non esiste una sola religione che nella sua storia non si sia macchiata di crimini ed abbia agito per il bene dell'umanità.
vedi le religioni sono fatte di uomini e questi possono sbagliare. Comunque è meglio mandare i bambini al catechismo ad imparare qualcosa, che lasciarli sullo smartphone agganciati, giorno e notte, a siti porno.
Ciao.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Voltaire2018 ha scritto:
La questione è semplice: se una religione (o meglio le persone che la rappresentano) genera guerre, persecuzioni, terrorismo, e si macchia dei peggiori crimini significa che non è una religione ma una mistificazione. Il fatto è che ad oggi non esiste una sola religione che nella sua storia non si sia macchiata di crimini ed abbia agito per il bene dell'umanità.
Uhm. Io direi che se una religione (e/o le persone che la rappresentano) genera guerre, persecuzioni, terrorismo, e si macchia dei peggiori crimini significa che è una religione con tutte le sue caratteristiche più tipiche.
Lo dici in sostanza tu stesso: "...ad oggi non esiste una sola religione che nella sua storia non si sia macchiata di crimini ed abbia agito per il bene dell'umanità"
Di conseguenza, quelle descritte nella prima frase sono caratteristiche standard.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
marisella ha scritto:
Caro Voltaire2018 (perchè questo nick? Che ti ha colpito in Voltaire? A me " Candide"),
vedi le religioni sono fatte di uomini e questi possono sbagliare. Comunque è meglio mandare i bambini al catechismo ad imparare qualcosa, che lasciarli sullo smartphone agganciati, giorno e notte, a siti porno.
Ciao.
Cioè, meglio mandarli a farsi inculare piuttosto che imparino a farlo loro?
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Amico mio, sono in completo disaccordo con la concezione sottesa da questa argomentazione, nonché con l'argomentazione stessa.Voltaire2018 ha scritto:Cito dal libro di mio padre Luigi Lavelli -Tabù-: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni... Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”. (Mt 7, 15/20)Lo dice la Bibbia stessa come giudicare le religioni.
La questione è semplice: se una religione (o meglio le persone che la rappresentano) genera guerre, persecuzioni, terrorismo, e si macchia dei peggiori crimini significa che non è una religione ma una mistificazione. Il fatto è che ad oggi non esiste una sola religione che nella sua storia non si sia macchiata di crimini ed abbia agito per il bene dell'umanità.
Esiste una religione che non sia mistificazione? Se esistesse, vorrebbe dire che quella religione è vera. Dunque ci sarebbe la dimostrazione che i dogmi della religione "vera", quanto meno quelli di base, sono veri. Nessuno potrebbe negarli, trattandosi di fatti accertati, in primo luogo nessuno potrebbe negare l'esistenza della divinità di riferimento della religione "vera". Gli atei potrebbero dire che rifiutano la religione "vera", ma non che essa sia una menzogna. I credenti delle altre religioni potrebbero dire che preferiscono le loro divinità, e che le credono vere, ma non potrebbero dire che il dio della religione "vera" non esiste.
Nessuna religione possiede queste proprietà. Pertanto tutte le religioni hanno lo stesso valore di verità, cioè sono invenzioni. Ora, che un'invenzione della fantasia (malata) possa avere un valore morale - ne ho già accennato in altro thread - è inaccettabile. Una morale umana deve discendere da considerazioni etiche sull'individuo e sulla società che si fondino su presupposti di giustizia e libertà. Tutto il contrario di una religione, che si fonda sulla sottomissione ad un dio immaginario e ai suoi pretesi ministri meno immaginari ma fetentissimi.
Quindi come ha già puntualizzato lo stimato collega Rasputin, è una caratteristica delle religioni essere strumento di oppressione, di sfruttamento, di conquista e di ogni sorta di violenza, rapina, furto, estorsione e, in generale, malvagità. Capisci che hai detto un'assurdità?
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Dici sempre le stesse cose, per tacer della sintassi da schifo che hai scritto. Tutti gli altri sono migliori, niente preti, niente catechismo, si fanno le pere, ti ammazzano per un po' di coca, davvero migliori...Rasputin ha scritto:marisella ha scritto:
Caro Voltaire2018 (perchè questo nick? Che ti ha colpito in Voltaire? A me " Candide"),
vedi le religioni sono fatte di uomini e questi possono sbagliare. Comunque è meglio mandare i bambini al catechismo ad imparare qualcosa, che lasciarli sullo smartphone agganciati, giorno e notte, a siti porno.
Ciao.
Cioè, meglio mandarli a farsi inculare piuttosto che imparino a farlo loro?
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
marisella ha scritto:Dici sempre le stesse cose, per tacer della sintassi da schifo che hai scritto. Tutti gli altri sono migliori, niente preti, niente catechismo, si fanno le pere, ti ammazzano per un po' di coca, davvero migliori...Rasputin ha scritto:marisella ha scritto:
Caro Voltaire2018 (perchè questo nick? Che ti ha colpito in Voltaire? A me " Candide"),
vedi le religioni sono fatte di uomini e questi possono sbagliare. Comunque è meglio mandare i bambini al catechismo ad imparare qualcosa, che lasciarli sullo smartphone agganciati, giorno e notte, a siti porno.
Ciao.
Cioè, meglio mandarli a farsi inculare piuttosto che imparino a farlo loro?
Ah perché tu invece sei l'originalona eh
Almeno quelli che si fanno le pere, ti ammazzano per un po' di coca ecc. finiscono in galera e non a dire 4 paternoster e 10 avemaríe, per poi incularsi i prossimi quando hanno finito.
E sí, sono molto migliori di quelli che fanno le stesse cose vigliaccamente, ed al riparo delle loro tonache puzzolenti di morte.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
che prove hai che si tratta di FANTASIA?matem ha scritto:ciò che risalta in questa lettera è la fede cieca di Paolo nella parusia prossima e durante la sua generazione.La assoluta certezza di essere rapito in cielo nelle nubi dove avrebbe incontrato , insieme agli altri " volati prima di lui", il Signore Gesù . E poi cosa sarebbe successo?
Questo è solo fanatismo religioso fondato sulle illusioni .
Eppure c'era e c'è chi ci crede.Mistero della fede che annebbia la ragione.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
È quello che pensa anche il drago rosa invisibile che ho nel mio garage.Magic Oblivion ha scritto:che prove hai che si tratta di FANTASIA?matem ha scritto:ciò che risalta in questa lettera è la fede cieca di Paolo nella parusia prossima e durante la sua generazione.La assoluta certezza di essere rapito in cielo nelle nubi dove avrebbe incontrato , insieme agli altri " volati prima di lui", il Signore Gesù . E poi cosa sarebbe successo?
Questo è solo fanatismo religioso fondato sulle illusioni .
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
A chi chiedeva il senso della resurrezione - è la nascita della nuova religione dove muore il Cristo uomo e nasce la religione cristiana.
Ci sono delle letture che fanno chiarezza (con riserva) - il Credo non parla dell’immortalità dell’anima, ma nella resurrezione dei corpi; Paolo, vista l'imprevista morte di alcuni cristiani, mutò opinione e pensò alla resurrezione dei sopravvissuti; Agostino, filosofo platonico, ha parlato del "corpo spirituale" ovvero "anima", come principio di manifestazione divina. Da allora la cultura occidentale dice che l’uomo è composto di anima e corpo.
Infine, c'è un termine magico che risolve la questione (anche per la scienza) e parla di uno dei misteri della fede.
Sostanzialmente vale anche associare la resurrezione alla nascita del cristianesimo senza mettere dentro il peccato originale, vale e combacia per i non credenti senza offendere nessuno.
Ci sono delle letture che fanno chiarezza (con riserva) - il Credo non parla dell’immortalità dell’anima, ma nella resurrezione dei corpi; Paolo, vista l'imprevista morte di alcuni cristiani, mutò opinione e pensò alla resurrezione dei sopravvissuti; Agostino, filosofo platonico, ha parlato del "corpo spirituale" ovvero "anima", come principio di manifestazione divina. Da allora la cultura occidentale dice che l’uomo è composto di anima e corpo.
Infine, c'è un termine magico che risolve la questione (anche per la scienza) e parla di uno dei misteri della fede.
Sostanzialmente vale anche associare la resurrezione alla nascita del cristianesimo senza mettere dentro il peccato originale, vale e combacia per i non credenti senza offendere nessuno.
Ciao (long time no see) in qualche modo hai messo sullo stesso piano di partenza il catechismo ed il porno, perché non è colpa dello smartphone ma della cultura, della società o del livello di civilizzazione - però voglio dirti che laddove la società è multi etnica, multi religiosa - multi tutto - nelle scuole dei preti si coinvolgono gli studenti in sessioni di filosofia, sport, scienza ed anche lo studio delle religioni - io non so se ragiono bene ma quello che sono (rido un po perché mi sento esposto) lo devo a loro e non al catechismo se non per aver capito che la cristologia ha le radici dell'umanesimo che gli sarà un nemico mortale per un tempo che non è ancora finito.marisella ha scritto:...è meglio mandare i bambini al catechismo ad imparare qualcosa, che lasciarli sullo smartphone agganciati, giorno e notte, a siti porno.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
SergioAD ha scritto:A chi chiedeva il senso della resurrezione - è la nascita della nuova religione dove muore il Cristo uomo e nasce la religione cristiana.
Ci sono delle letture che fanno chiarezza (con riserva) - il Credo non parla dell’immortalità dell’anima, ma nella resurrezione dei corpi; Paolo, vista l'imprevista morte di alcuni cristiani, mutò opinione e pensò alla resurrezione dei sopravvissuti; Agostino, filosofo platonico, ha parlato del "corpo spirituale" ovvero "anima", come principio di manifestazione divina. Da allora la cultura occidentale dice che l’uomo è composto di anima e corpo.
Qui è spiegato tutto, e non è certo l'unico libro che spiega tutto. Ma se è ancora attuale dopo 25 anni ed ha avuto diciotto riedizioni ci sarà un perché, e il perché è che è estremamente chiaro e convincente, divulgativo e alla portata di chiunque senza banalizzazioni.
Bisogna aver letto almeno questo, poi si può discorrere dell'argomento.
SergioAD ha scritto:Infine, c'è un termine magico che risolve la questione (anche per la scienza) e parla di uno dei misteri della fede.
Sostanzialmente vale anche associare la resurrezione alla nascita del cristianesimo senza mettere dentro il peccato originale, vale e combacia per i non credenti senza offendere nessuno.
Sinceramente io non vedo come ci possa essere il modo di non offendere i credenti, questo non è possibile perché anche solo mettere in dubbio la fede del credente è un'offesa insanabile, è così e non può essere che così, altrimenti non sarebbe fede e non sarebbe un credente. La laicità è un concetto impossibile e inaccettabile per qualunque credente, bisogna rendersene conto altrimenti non se ne esce. Ma se vogliamo parlare dell'intelligenza dei credenti ebbene quella viene offesa da loro stessi.
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
Sono "letture" di testi cristiani e le opinioni mie però, prese da Galimberti e Zizec. Di fatto solo dopo la morte del cristo (perché abbandonato che da un senso di fine o morte del passato) e sopratutto della sua resurrezione che invece, per chi crede è praticamente l'inizio dell'epoca del ideale religioso cristiano.Minsky ha scritto:SergioAD ha scritto:A chi chiedeva il senso della resurrezione - è la nascita della nuova religione dove muore il Cristo uomo e nasce la religione cristiana.
Ci sono delle letture che fanno chiarezza (con riserva) - il Credo non parla dell’immortalità dell’anima, ma nella resurrezione dei corpi; Paolo, vista l'imprevista morte di alcuni cristiani, mutò opinione e pensò alla resurrezione dei sopravvissuti; Agostino, filosofo platonico, ha parlato del "corpo spirituale" ovvero "anima", come principio di manifestazione divina. Da allora la cultura occidentale dice che l’uomo è composto di anima e corpo.
Qui è spiegato tutto, e non è certo l'unico libro che spiega tutto. Ma se è ancora attuale dopo 25 anni ed ha avuto diciotto riedizioni ci sarà un perché, e il perché è che è estremamente chiaro e convincente, divulgativo e alla portata di chiunque senza banalizzazioni.
Bisogna aver letto almeno questo, poi si può discorrere dell'argomento.
Io non ho letto il testo che hai indicato dopodiché parlo coi miei errori e ammetterò correzioni che mi verranno proposte - però non devono seguire la lettura del testo perché la mia risposta è superficiale, basata sulle tre evidenze che ho detto.
SergioAD ha scritto:Infine, c'è un termine magico che risolve la questione (anche per la scienza) e parla di uno dei misteri della fede.
Sostanzialmente vale anche associare la resurrezione alla nascita del cristianesimo senza mettere dentro il peccato originale, vale e combacia per i non credenti senza offendere nessuno.
Sinceramente io non vedo come ci possa essere il modo di non offendere i credenti, questo non è possibile perché anche solo mettere in dubbio la fede del credente è un'offesa insanabile, è così e non può essere che così, altrimenti non sarebbe fede e non sarebbe un credente. La laicità è un concetto impossibile e inaccettabile per qualunque credente, bisogna rendersene conto altrimenti non se ne esce. Ma se vogliamo parlare dell'intelligenza dei credenti ebbene quella viene offesa da loro stessi.
Ci sono due modalità, quella della fede e quella dell'applicazione del suo metodo.
Della prima posso usare la ragione coi miei figli, relazioni e amici stretti - non v'è alcun modo per argomentare una discussione tra fede e ragione - semmai insegnare che esiste la fede nella ragione descritta da altri per ignoranza. Ma non è una discussione tra fede e ragione, è una discussione tra ignoranza e sapere. La usiamo anche nella scienza quando i fisici nucleari propongono le centrali nucleari ci sono molti che non sanno davvero perché sono a favore ma danno il loro consenso, dico quelli che nemmeno sanno che si può usare la statistica per assegnare una ragionevole probabilità.
Per la seconda per parlarne ho uno scenario fatto di costituzione, secolarismo, diritti umani, decisioni del passato, che hanno portato l'Italia ad "ammettere" tutte le religioni senza che nessuna ingerisca coi poteri dello stato. La discussione pertanto va sul piano della ragione, non se dio c'è ma se chi non ha fede debba sottostare alle sue leggi e perché?
Qualche giorno fa ho discusso sulla genitorialità omosessuale e non ci sono state risposte per dimostrare le tesi conservatrici dei cristiani (perché ci sono dei cristiani progressisti o forse omosessuali, secolaristi... sin dal 1948), sopratutto rispetto ai figli di genitori divorziati, single o ignoranti. Cioè se fossi stato omosessuale mi sarei battuto con forza, essendo umanista sostengo quella battaglia appieno.
Può essere che a qualcuno non interessa per nulla delle divinità, io un po perché ho una storia che mi permette solo di rispondere ai preti più che ai "crociati".
In effetti non capisco perché si debba discutere di fede quando non lo fanno nemmeno tra le confessioni cristiane, anzi è un motivo per dissentire con tutte solo citando le loro differenze, che oggettivamente ancora adesso non concordano sulla natura del cristo se uomo o dio o ambe due e/o semmai ci fu una separazione e qui ognuno parla col cuore ma non deve essere con noi, lo facessero tra di loro che si sono separati, odiati e scomunicati.
Nel Commonwealth non si è mai offeso nessuna religione anzi era fondamentale non mostrare opinioni nemmeno sugli usi e costumi (lo fecero gli italiani appassionati dei posti al sole ed i britannici innamorati in India) - governo secolare per garantire la convivenza.
SergioAD- -------------
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Re: Tr. Bibbia: I Lettera ai Tessalonicesi (Completa)
le religioni sono una invenzione umana, se DIO ESISTE è SCIENZA PURA..
non sarebbe meglio parlare di scienza?
non sarebbe meglio parlare di scienza?
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